Notizie dal B16F

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Paparatzifan
00domenica 13 gennaio 2013 02:32
Dal blog di Lella...

PAPA: CLIMA CORDIALE CON SOVRANI MONTECARLO, DEBUTTA DON GEORG

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 gen.

La prima volta di Alberto di Monaco e Charlene (in tailler bianco con un velo sul capo) ricevuti in Vaticano da Benedetto XVI, 55 anni dopo la storica visita di Ranieri Grace a Giovanni XXIII, ha segnato oggi anche il debutto nel suo ruolo del nuovo prefetto della casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein, fresco di ordinazione episcopale.
L'udienza ai sovrani, durata 15 minuti, si e' svolta in un clima cordiale.
Monsignor Gaenswein ha accolto i sovrani nel cortile di San Damaso e ha presentato loro i dignitari presenti (gentiluomini della Famiglia Pontificia).
Giunto poi con i principi Alberto e Charlene alla Seconda Loggia, don Georg ha ripreso il suo posto consueto accanto al Pontefice che si e' fatto incontro ai suoi ospiti sulla soglia della biblioteca privata, conversando in francese e tra l'altro lodando le capacita' sportive della principessa nel campo del nuoto.
Allo scambio dei doni, Benedetto XVI ha ricevuto un libro e un quadro dedicati a un loro antenato, il cardinale Jerome Grimaldi, vissuto tra Cinquecento e Seicento, e ha ricambiato con una sanguigna che raffigura un progetto mai realizzato della basilica di San Pietro. I principi e il Papa si sono infine rinnovati gli auguri di "Buon Anno".
"Subito dopo - informa una nota vaticana - il principe si e' incontrato con il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e monsignor Dominique Mamberti, segretario per i rapporti con gli Stati". "Nel corso dei cordiali colloqui - si legge ancora nel testo diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede - ci si e' soffermati sul contributo significativo della Chiesa Cattolica alla vita sociale del Principato e su alcuni temi di attualita' internazionale, come lo sviluppo integrale dei popoli e la protezione delle risorse naturali e dell'ambiente".

© Copyright (AGI)


Paparatzifan
00domenica 13 gennaio 2013 02:35
Dal blog di Lella...

VATICANO: IN CORSO 6 ISTRUTTORIE PENALI, ROGATORIE TUTTE ESEGUITE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 gen.

"In relazione alle note vicende penali si e' attivato l'ufficio del Giudice dell'esecuzione penale, accanto a quello, sempre molto attivo, dell'esecuzione civile".
E' stato questo il riferimento a Vatileaks fatto dal promotore di giustizia aggiunto Pierfrancesco Grossi nella relazione con la quale ha aperto questa mattina l'Anno Giudiziario dello Stato Citta' del Vaticano.
Sono, ha informato, ancora "in corso sei istruttorie sommarie".
E nel 2012 "le rogatorie penali provenienti dall'Italia sono state cinque, ed una dalla Polonia: a tutte e' stata data esecuzione".
Le richieste di rogatorie penali non provenienti da autorita' giudiziarie italiane sono state nove, con riferimento a Stati diversi (Argentina, Austria, Equador, Francia, Polonia, Stati Uniti e Svizzera). In merito, il magistrato vaticano ha ricordato che dopo la riforma del diritto penale e del diritto processuale penale attuata nel 1969, le richieste di rogatorie penali pervenute da giudici italiani e stranieri al Tribunale vaticano "assommano a 56: di esse - ha elencato Grossi - soltanto due, ormai lontane nel tempo, non sono state eseguite per carenza di giurisdizione". Il giudice istruttore del Tribunale ha ricevuto dal promotore di giustizia 71 richieste, ha pronunciato, anche con riferimento a richieste degli anni precedenti, 79 decreti di archiviazione, ha svolto 3 istruttorie formali e ha pronunciato una sentenza penale di rinvio a giudizio. In particolare in sede penale, il promotore di giustizia ha ricevuto 53 rapporti dal Corpo della gendarmeria, ha trasmesso con le sue richieste 71 rapporti al giudice unico e ha in corso 6 istruttorie formali.
Nel 2012 i registri vaticani hanno visto 190 vidimazioni su quelli matrimoniali e due su quelli delle nascite. Ci sono state inoltre 8 vidimazioni sui registri di cittadinanza, 10 su quelli di residenza e 18 su quelli dei decessi. I dati sono stati forniti dal promotore di giustizia aggiunto Pierfrancesco Grossi nella relazione di apertura dell'Anno giudiziario dello Stato della Citta' del Vaticano.
Molti non cittadini, ha sottolineato il magistrato, vengono a contrarre matrimonio in Vaticano, ponendo interessanti questioni di diritto ecclesiastico e di diritto internazionale privato; viceversa - ha osservato Grossi - sono quasi nulle le nascite, il che riflette il fatto che la cittadinanza vaticana ha prettamente un carattere funzionale".
Con "riferimento alle attivita' degli uffici giudiziari nel decorso anno", il professor Grossi ha voluto infine esprimere "un sentito ringraziamento al Corpo della Gendarmeria, in particolare - ha detto - nelle sue funzioni di polizia giudiziaria, per l'esemplarita', l'efficienza, la discrezione, l'incisivita' della sua azione, spesso svolta - ha detto - in condizioni oggettivamente difficili e lontano dalle esposizioni mediatiche".

© Copyright (AGI)


Paparatzifan
00domenica 13 gennaio 2013 23:03
Dal blog di Lella...

PAPA: BATTEZZA 20 NEONATI FIGLI DI DIPENDENTI VATICANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 gen.

Come ogni anno, nella domenica successiva all'Epifania, Benedetto XVI ha presieduto nella Cappella Sistina la liturgia battesimale per i figli dei dipendenti vaticani nati negli ultimi mesi.
Oggi sono stati 20 a ricevere il sacramento dell'iniziazione cristiana dalle mani del Papa che per il quarto anno ha celebrato la messa sull'altare originale della Sistina, che e' appoggiato al muro dell'affresco del Giudizio di Michelangelo. Cosi', nella seconda parte della Liturgia, Papa Ratzinger ha celebrato con le spalle rivolte ai fedeli.
Durante la celebrazione, si e' pregato per la famiglia "come piccola Chiesa domestica", in particolare per rinvocare il dono ai genitori di essere capaci di educare i figli alla fede, e per tutti i bambini che soffrono maltrattamenti, fame o malattie, perche' "ci siano sempre uomini e donne in grado di chinarsi su di loro con carita' instancabile e speranza tenace".

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PAPA: I CRISTIANI VERI OGGI SONO FUORI MODA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 gen.

La societa' di oggi "considera spesso fuori moda e fuori tempo coloro che vivono della fede in Gesu'". Anche per questo, ha ammesso Benedetto XVI nell'omelia pronunciata in occasione del battesimo amministrato, nella Cappella Sistina, a 20 neonati figli di dipendenti vaticani, "non e' facile manifestare apertamente e senza compromessi cio' in cui si crede nel contesto in cui viviamo".
"Sull'onda di questa mentalita', vi puo' essere anche tra i cristiani - ha messo in guardia il Papa - il rischio di intendere il rapporto con Gesu' come limitante, come qualcosa che mortifica la propria realizzazione personale".
In sostanza, ha denunciato il Pontefice, spesso "Dio viene visto come il limite della nostra liberta', un limite da eliminare affinche' l'uomo possa essere totalmente se stesso". "Ma - ha assicurato citando il suo recente libro 'L'infanzia di Gesu'' - non e' cosi'! Questa visione mostra di non avere capito nulla del rapporto con Dio, perche' proprio a mano a mano che si procede nel cammino della fede, si comprende come Gesu' eserciti su di noi l'azione liberante dell'amore di Dio, che ci fa uscire dal nostro egoismo, dall'essere ripiegati su noi stessi, per condurci ad una vita piena, in comunione con Dio e aperta".

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PAPA: LA GIOIA DI SENTIRSI ABBRACCIATI E SOSTENUTI DALLA MADRE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 13 gen.

La gioia piu' grande e' quella "di riconoscerci figli di Dio, di scoprirci affidati alle sue mani, di sentirci accolti in un abbraccio d'amore, allo stesso modo in cui una mamma sostiene
ed abbraccia il suo bambino".
Nell'omelia pronunciata in occasione del battesimo amministrato oggi nella Cappella Sistina a 20 neonati figli di dipendenti vaticani, Benedetto XVI ha descritto cosi' la bellezza della fede, ricevuta come "un grande dono che nessuno di noi ha potuto meritare, ma che ci e' stato dato gratuitamente e al quale abbiamo potuto corrispondere con il nostro si'".
"Questa gioia, che orienta il cammino di ogni cristiano, si fonda - ha spiegato - su un rapporto personale con Gesu', un rapporto che orienta l'intera esistenza umana".
Per il Papa, "chi ha fatto questa esperienza non e' disposto a rinunciare alla propria fede per nulla al mondo".
Nella sua omelia, il Papa teologo ha ricordato l'episodio evangelico del battesimo di Gesu'. "Colui che e' senza peccato si pone tra i peccatori per farsi battezzare, per compiere questo gesto di penitenza".
In questo modo, ha osservato, "Gesu' si mostra solidale con noi, con la nostra fatica di convertirci, di lasciare i nostri egoismi, di staccarci dai nostri peccati, per dirci che se lo accettiamo nella nostra vita Egli e' capace di risollevarci e condurci all'altezza di Dio Padre. E questa solidarieta' di Gesu' non e', per cosi' dire, un semplice esercizio della mente e della volonta': Gesù si e' immerso realmente nella nostra condizione umana, l'ha vissuta fino in fondo, fuorche' nel peccato, ed e' in grado di comprenderne la debolezza e la fragilita'. Si muove a compassione, sceglie di 'patire con' gli uomini, di farsi penitente assieme a loro".
"Questa - ha spiegato Benedetto XVI - e' l'opera di Dio che Gesu' vuole compiere: la missione divina di curare chi e' ferito e medicare chi e' ammalato, di prendere su di se' il peccato del mondo". "Il Signore Dio - ha poi concluso - viene con potenza per distruggere le opere del peccato e il suo braccio esercita il dominio per disarmare il Maligno; davvero Gesu' agisce come il Pastore buono che pasce il gregge e lo
raduna, perche' non sia disperso, ed offre la sua stessa vita perche' abbia vita".

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Paparatzifan
00domenica 13 gennaio 2013 23:04
Dal blog di Lella...

PAPA: ESSERE CRISTIANI COMPORTA UNA RINASCITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 gen.

Essere cristiani significa vivere da figli di Dio, cioe' come Gesu' "l'uomo che, di fronte al male del mondo, sceglie la via dell'umilta' e della responsabilita', sceglie non di salvare se stesso ma di offrire la propria vita per la verita' e la giustizia".
Lo ha detto il Papa nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus. "Essere cristiani - ha spiegato ai fedeli presenti in piazza San Pietro - significa vivere cosi', ma questo genere di vita comporta una rinascita: rinascere dall'alto, da Dio, dalla Grazia".
"Questa rinascita - ha rilevato - e' il Battesimo, che Cristo ha donato alla Chiesa per rigenerare gli uomini a vita nuova".
In merito Benedetto XVI ha citato un antico testo attribuito a sant'Ippolito: "Chi scende con fede in questo lavacro di rigenerazione, rinuncia al diavolo e si schiera con Cristo, rinnega il nemico e riconosce che Cristo e' Dio, si spoglia della schiavitu' e si riveste dell'adozione filiale".

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PAPA: DIO MANIFESTA IL SUO AMORE ABBASSANDOSI FINO A NOI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 13 gen.

"Gesu', in cui non c'era ombra di peccato, ando' a farsi battezzare da Giovanni" e "volle compiere quel gesto di penitenza e conversione, insieme con tante persone che cosi' volevano prepararsi alla venuta del Messia" per testimoniare il suo amore per l'umanita.
Lo ha affermato Benedetto XVI invitando i fedeli presenti oggi in piazza San Pietro a leggere l'episodio del Battesimo del Signore "nella stessa linea dell'Incarnazione, della discesa di Dio dal piu' alto dei cieli all’abisso degli inferi".
"Il senso di questo movimento di abbassamento divino - ha spiegato - si riassume in un'unica parola: amore, che e' il nome stesso di Dio". "Ecco perche' - ha osservato il Pontefice - il primo atto pubblico di Gesu' fu ricevere il battesimo di Giovanni il quale, vedendolo arrivare, disse: 'Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo'" mentre "il Cielo si apri' e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: 'Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento'".
"Questo Gesu' - ha infine concluso - e' il Figlio di Dio che e' totalmente immerso nella volonta' di amore del Padre, e' Colui che morira' sulla croce e risorgera' per la potenza dello stesso Spirito che ora si posa su di Lui e lo consacra".

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PAPA: PER TRADIZIONE ORIENTALE, GESU' PURIFICO' ACQUE DEL COSMO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 13 gen.

Benedetto XVI ha reso pubblicamente omaggio oggi alla fede dei cristiani orientali - ortodossi e cattolici - sottolineando che scegliendo di "immergersi nelle acque del fiume Giordano" per ricevere il battesimo da Giovanni Battista, Gesu' volle "santificare cosi' tutte le acque e il cosmo intero".
Una verita' che "evidenzia la tradizione orientale", ha ricordato all'Angelus.

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Paparatzifan
00martedì 15 gennaio 2013 03:01
Dal blog di Lella...

PAPA: RINGRAZIA POLIZIA DI STATO PER PROTEZIONE OFFERTA A S.SEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 gen.

"Riconoscenza, stima e affetto" sono i sentimenti che Benedetto XVI ha voluto esprimere oggi agli uomini della Polizia di Stato inquadrati nell'Ispettorato Vaticano in occasione della tradizionale udienza d'inizio anno per lo scambio degli auguri.
Vi ringrazio, ha detto, "per il servizio che svolgete con dedizione e riconosciuta professionalita' in piazza San Pietro e nella zona adiacente al Vaticano per la necessaria tutela dell'ordine pubblico" e "in occasione delle mie visite pastorali in Roma e nei miei viaggi apostolici in Italia".
"Intendo manifestare ancora una volta la mia stima e sottolineare il mio sentito apprezzamento - ha aggiunto il Papa rivolto a funzionari e agenti guidati dal dirigente generale Enrico Avola e dal prefetto Salvatore Festa - per il modo e lo spirito che animano il vostro servizio, vigile e qualificato.
Uno stile che, mentre fa onore alla vostra identita' di funzionari dello Stato Italiano e di membri della Chiesa, attesta altresi' le buone relazioni che esistono fra l'Italia e la Sede Apostolica".
"In particolare - ha continuato - penso alla vostra opera durante le manifestazioni dei fedeli e dei pellegrini, che giungono da tutto il mondo per incontrare il Successore di Pietro e per visitare la tomba del Principe degli Apostoli, come pure per pregare su quelle dei miei venerati Predecessori, in particolare del beato Giovanni Paolo II". "Auspico di cuore - ha poi concluso Papa Ratzinger - che la vostra fatica, compiuta non di rado con sacrificio e rischi, sia sempre animata da una salda fede cristiana, che e' indubbiamente il piu' prezioso tesoro e valore spirituale, che le vostre famiglie vi hanno affidato e che voi siete chiamati a trasmetterete ai vostri figli".

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PAPA: LA TUTELA DELL'ORDINE PUBBLICO E' NECESSARIA ALLA PACE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 14 gen.

L'impegno della Polizia di Stato rappresenta "una garanzia sempre piu' valida di quel buon ordine e di quella tranquillita' che sono fondamentali per costruire una vita sociale pacifica e composta, e che, oltre a esserci insegnati dal messaggio evangelico, sono segno di autentica civilta'".
Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso rivolto oggi a funzionari e agenti dell'Ispettorato Vaticano, ricevuti per gli auguri d'inizio anno.
Agli uomini dell'Ispettorato Vaticano guidati dal dirigente generale Enrico Avola e dal prefetto Salvatore Festa, il Papa ha citato un brano del Messaggio della Giornata Mondiale della Pace 2013, per sottolineare che "le molteplici opere di pace, di cui e' ricco il mondo, testimoniano l'innata vocazione dell'umanita' alla pace".
"In ogni persona - ha osservato - il desiderio di pace e' aspirazione essenziale e coincide, in certa maniera, con il desiderio di una vita umana piena, felice e ben realizzata".
"L'Anno della Fede, che la Chiesa intera sta vivendo - ha poi concluso Papa Ratzinger rivolgendosi ancora a funzionari e agenti di PS - e' un'opportunita' anche per voi di riandare al messaggio del Vangelo e farlo entrare in modo piu' profondo nelle vostre coscienze e nella vita quotidiana, testimoniando coraggiosamente l'amore di Dio in ogni ambiente, anche in quello del vostro lavoro".

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Paparatzifan
00giovedì 17 gennaio 2013 03:37
Dal blog di Lella...

PAPA:PECCATO ORIGINALE E' ARROGANZA UOMO CHE SI SOSTITUISCE A DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 gen.

Benedetto XVI si e' soffermato oggi - nella catechesi tenuta all'Udienza Generale - sull'episodio del biblico del "peccato originale". "E' l'arroganza dell'uomo che - ha detto - vuole mettersi al posto di Dio".

© Copyright (AGI)

PAPA: DIO NESSUNO LO HA VISTO, INCARNAZIONE EVENTO INIMMAGINABILE


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 gen.

"Dio, nessuno lo ha mai visto".
Il Papa ha ripetuto oggi queste parole del Vangelo di Giovanni e ricordato ai 6mila fedeli che gremivano l'Aula Nervi per l'Udienza Generale di oggi la promessa fatta a Mose': "Tu vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si puo' vedere". Ma anche se "la religione ebraica, proibendo del tutto le immagini, perche' Dio non si puo' rappresentare, come invece facevano i popoli vicini con l'adorazione degli idoli, sembra escludere totalmente il 'vedere' dal culto e dalla pieta', qualcosa di completamente nuovo - ha detto - avviene, pero', con l'Incarnazione.
La ricerca del volto di Dio riceve una svolta inimmaginabile".
"In tutto l'Antico Testamento - ha osservato Benedetto XVI - e' ben presente il tema della ricerca del volto di Dio: il termine volto vi ricorre ben 400 volte, 100 delle quali riferite a Dio". "La storia della salvezza - ha spiegato - e' la storia di questo rapporto di Dio che si rivela progressivamente all'uomo, che fa conoscere il suo volto". In proposito il Pontefice teologo ha citato la Preghiera sacerdotale, nell'Ultima Cena, quando Gesu' dice al Padre: "Ho manifestato il tuo nome agli uomini. Io ho fatto conoscere loro il tuo nome". L'espressione "nome di Dio" significa "Dio come Colui che e' presente tra gli uomini", ha sottolineato Papa Ratzinger soffermandosi infine sul "significativo" brano di Luca sui due discepoli di Emmaus, che riconoscono Gesu' allo spezzare il pane.
"E' l'intera esistenza - ha poi concluso - che deve essere orientata all'incontro con Lui, all'amore verso di Lui; e, in essa, un posto centrale lo deve avere anche l'amore al prossimo, quell'amore che, alla luce del Crocifisso, ci fa riconoscere il volto di Gesu' nel povero, nel debole, nel sofferente. Cio' e' possibile solo se il vero volto di Gesu' ci e' diventato familiare nell'ascolto della sua Parola e naturalmente nel Mistero dell'Eucaristia", che "e' la grande scuola in cui impariamo a vedere il volto di Dio, entriamo in rapporto intimo con Lui; e impariamo, allo stesso tempo a rivolgere lo sguardo verso il momento finale della storia, quando Egli ci saziera' con la luce del suo volto. Sulla terra noi camminiamo verso questa pienezza, nell'attesa che si compia il Regno di Dio".

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PAPA: 6MILA FEDELI E LEON PANETTA LO ACCOLGONO IN AULA NERVI


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 gen.

Benedetto XVI ha fatto ingresso nell'Aula Nervi gremita da seimila fedeli. In prima fila anche il segretario della Difesa degli Usa, Leon Panetta, che al termine dell'Udienza Generale potra' salutare personalmente il Pontefice.

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PAPA: APPELLO PER UNITA' CRISTIANI; DAL 18 SETTIMANA DI PREGHIERA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 gen.

"Invito tutti a pregare, chiedendo con insistenza a Dio il grande dono dell'unita' tra tutti i discepoli del Signore". E' questo l'appello lanciato da Benedetto XVI all'Udienza Genrale di oggi.
"La forza inesauribile dello Spirito Santo ci stimoli - ha invocato il Papa - ad un impegno sincero di ricerca dell'unita', perche' possiamo professare tutti insieme che Gesu' e' il Salvatore del mondo". "Dopodomani, venerdi' 18 gennaio, inizia - ha poi aggiunto - la Settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani, che quest'anno ha come tema: 'Quel che il Signore esige da noi', ispirato a un passo del profeta Michea".
Come e' tradizione, il Papa concludera' il 25 gennaio l'Ottavario di preghiera con una celebrazione ecumenica nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Il Consiglio ecumenico delle Chiese e il Pontificio Consiglio hanno affidato quest'anno ai cristiani dell'India la preparazione dei testi, per proporre all'attenzione di tutte le confessioni cristiane la questione delle discriminazioni dei dalit: i cosiddetti "fuori casta" o "intoccabili".
"La divisione tra i cristiani in India nelle Chiese e tra le Chiese - hanno sottolineato le comunita' cattoliche, ortodosse e protestanti del grande paese asiatico in un documento congiunto - e' fortemente accentuata dal sistema delle caste.
Le caste, come l'apartheid, il razzismo e il nazionalismo, sono tutti fenomeni che pongono gravi sfide all'unita' della Chiesa in India e quindi alla testimonianza della Chiesa come unico corpo di Cristo. Come questione che crea divisione anche all'interno della Chiesa, il sistema delle caste e' di conseguenza anche un problema dottrinale".
La settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani sara' preceduta domani, 17 gennaio, dalla "Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei" (ormai nota come "Giornata dell'ebraismo"), dedicata quest'anno ai Dieci Comandamenti.

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PAPA: RICORDA S.ANTONIO ABATE; DOMANI ANIMALI IN PIAZZA S.PIETRO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 16 gen.

"Domani celebreremo la memoria liturgica di sant'Antonio Abate, insigne padre del monachesimo, maestro spirituale e modello sublime di vita cristiana".
Lo ha ricordato Benedetto XVI al termine dell'Udienza Generale, additando il suo esempio ai giovani, affinche' possano "seguire Cristo senza compromessi, ai malati, come aiuto "nei momenti di sconforto e di prova"; e agli sposi novelli, ai quali ha chiesto di non trascurare la preghiera nella vita di ogni giorno". Per festeggiare Sant'Antonio Abate, che e' il protettore degli animali, Papa Ratzinger ha anche autorizzato per domani la benedizione solenne di cani, gatti e altri animali domestici in Piazza San Pietro.
Davanti al colonnato del Bernini, l'Associazione italiana allevatori (Aia) tornera' per il sesto anno consecutivo e allestira' anche una mini fattoria. Mucche, pecore, vitelli, galline, conigli e cavalli.
Numerose soprattutto le razze bovine.
Nel recinto ci saranno le frisone, la Bruna italiana, la pezzata rossa, la maremmana, la chianina e poco piu' in la' cinque maiali e diversi stalloni. Tutti gli animali provengono da allevamenti vicini alla capitale, dalle province di Cerveteri, Bracciano, Anguillara, Rieti Cittareale, Borgovelino.
E come e' accaduto nelle ultime edizioni, sono invitati a partecipare tutti i romani in compagnia dei propri animali a cui verra' offerto dai veterinari dell'Aia un check up gratuito completo.
Il programma delle celebrazioni prevede alle ore 10.30, una messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri, all'interno della Basilica di San Pietro; a mezzogiorno la sfilata lungo Via della Conciliazione di cavalli e cavalieri e la fanfara dei Lancieri di Montebello, che terminera' con la benedizione.

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PAPA: A FEDELI CIVITA CASTELLANA, GRAZIE DI ESSERE TANTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 gen.

Una piccola diocesi del Lazio, quella di Civita Castellana, si e' mobilitata per partecipare all'Udienza Generale di oggi in segno di gratitudine al Papa per la beatificazione, il 16 giugno scorso, di Cecilia Eusepi, terziaria 18enne dell'Ordine dei Servi di Maria.
E Benedetto XVI ha voluto lodare questo impegno.
"Siete in tremila, sono tanti: vi ringrazio", ha detto a braccio rivolgendo il suo "cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana e in particolare ai fedeli della diocesi di Civita Castellana, accompagnati dal vescovo monsignor Romano Rossi".
"Cari amici - ha poi concluso - l'esempio della Beata Cecilia Eusepi aiuti ciascuno di voi, specialmente i giovani, a perseverare nella generosa adesione a Cristo e nella gioiosa testimonianza del Vangelo".

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PAPA: ANCHE GLI ATEI VORREBBERO VEDERE DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 gen.

"Il desiderio di vedere il volto di Dio e' insito in ogni uomo, anche negli atei". Benedetto XVI lo ha sottolineato evidenziando il senso della sua catechesi di oggi. "Abbiamo forse anche inconsapevolmente questo desiderio, ma questo - ha aggiunto - si realizza seguendo Cristo".
Per il Papa, "e' importante che seguiamo Cristo non solo quando ne abbiamo bisogno, quando troviamo uno spazio di tempo tra le mille occupazioni quotidiane, ma con la nostra vita".
"In questa espressione - ha spiegato il Papa teologo - si racchiude sinteticamente la novita' del Nuovo Testamento, quella novita' che e' apparsa nella grotta di Betlemme: Dio si puo' vedere, ha manifestato il suo volto, e' visibile in Gesu' Cristo".
"Vediamo Dio - ha concluso - come amico, il Suo volto nel volto di Cristo".

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Paparatzifan
00venerdì 18 gennaio 2013 01:58
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Il Papa anche in latino su Twitter. E c'è il boom di followers

Benedetto XVI ha conquistato più 2 milioni e mezzo di utenti. Adesso il suo account è in 9 lingue

Città del Vaticano, 17 gen. (TMNews)

Il Papa ha lanciato su Twitter il suo account in latino, @Pontifex_ln: si tratta della nona lingua dopo inglese, spagnolo, italiano, francese, tedesco, portoghese, polacco e arabo.
In latino Benedetto XVI, che ha superato i due milioni e mezzo di followers, definisce Twitter "Pagina Publica breviloquentis".
Nel messaggio di benvenuto Ratzinger scrive: "Tuus adventus in paginam publicam Summi Pontificis Benedicti XVI breviloquentis optatissimus est" ("Il tuo ingresso nella pagina Twitter ufficiale del Sommo Pontefice Benedetto XVI è graditissimo"), firmato "ex Civitate Vaticana".

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Paparatzifan
00sabato 19 gennaio 2013 02:13
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PAPA: I CRISTIANI SIANO UNITI SULLE GRANDI QUESTIONI MORALI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 gen.

"I cristiani devono essere uniti nel portare la luce del Vangelo sulle grandi questioni morali che le societa’ devono oggi affrontare".
Lo ha detto il Papa a una delegazione finlandese, ricevuta alla vigilia della Settimana per l’Unita’ dei cristiani, "ma - sottolinea la Radio Vaticana - "e’ a tutto il mondo che guarda, quando invoca l’unita’ dei
cristiani".
L’auspicio di Benedetto XVI e’ che i cristiani diventino "un faro di gioia e speranza" per quanti cercano un approdo sicuro "in un mondo che cambia velocemente".
"Avanzare sulle vie della comunione ecumenica - ha affermato il Pontefice - richiede dunque che diventiamo sempre piu’ uniti nella preghiera, sempre piu’ impegnati nel perseguimento della santita’ e piu’ coinvolti
nella ricerca teologica e nella cooperazione" al servizio di una societa’ "giusta e fraterna".
Benedetto XVI ha poi aggiunto: "Siamo chiamati ad avanzare insieme lungo la strada stretta della fedelta’ alla volonta’ di Dio nell’affrontare qualsiasi difficolta’ ed ostacolo che possiamo incontrare".
Il Papa ha, quindi, auspicato che la visita della delegazione finlandese a Roma possa rafforzare le relazioni tra tutti i cristiani del Paese scandinavo.
Preghiamo, e’ stata la sua invocazione, che lo Spirito della verita’ guidi i cristiani finlandesi verso una maggiore unita’ tra loro, affinche’ possano portare la luce del Vangelo sulle "grandi questioni morali che le nostre societa’ sono oggi chiamate ad affrontare".

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Paparatzifan
00sabato 19 gennaio 2013 02:22
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Il prof. Dionigi: latino lingua perfetta per Twitter, il Papa esempio di innovazione e tradizione

Ha avuto ampia eco e destato anche curiosità l’apertura, ieri, dell’account del Papa su Twitter in lingua latina. Il nuovo account, che segue gli 8 già attivi dal 12 dicembre scorso, ha superato in un giorno i 3 mila follower, segno che il latino suscita interesse anche nel mondo della Rete. Per una riflessione su questa inedita iniziativa, Alessandro Gisotti ha intervistato il prof. Ivano Dionigi, presidente della Pontificia Accademia di Latinità istituita da Benedetto XVI:

R. – La prima impressione è quella che viene proprio spazzata via l’idea di un uomo lontano, fuori dal mondo. Anzi è proprio in medias res, usando il mezzo di comunicazione che più rapidamente, in maniera più efficace arriva a tutti. Questo mi sembra un gran bel segnale: oltre al merito in sé della lingua latina, proprio del veicolo che usa. Mi pare che questo sia un segnale di grande attenzione, di voler essere proprio all’ordine del giorno.

D. – Questo accostamento latino e twitter è piuttosto inedito. In realtà, se vogliamo, il binomio innovazione-tradizione è proprio della storia della Chiesa: anche questo, forse, andrebbe ricordato …

R. – Sì, questo. Poi, io le dico una cosa ben più semplice che può sembrare una dissonanza: Twitter per il latino. Io ricordo questo: ognuno di noi scrive la posta elettronica: quella chiocciolina, @, è l’“at”. Tutti credono che sia inglese, invece è “ad”. Anche la chiocciolina nella posta elettronica è latino! Allora, nessuna contraddizione, come dico, perché tutta la nostra cultura e lingua e anche la tecnologia, sono innervati di questo. E poi, io credo come diceva Petrarca – noi dobbiamo avere costantemente lo sguardo rivolto in avanti e indietro. Noi viviamo di storia: ognuno di noi è storia. E quindi, questo conciliare i due momenti credo che sia vitale.

D. – Il Papa sta in qualche modo anche aiutando a sottolineare quanto sia importante riscoprire nella Chiesa – ma non solo – il latino …

R. – Sì, sta dando un segnale. Anche perché il latino, volendosi attenere a Twitter, proprio a questa rigidità di battute, si attaglia molto bene perché è la lingua della concisione per eccellenza, per antonomasia. Anche qui, conoscere un po’ la struttura della lingua latina, così sintetica, credo che alcuni di coloro che amano Twitter possano trovarsi in buona compagnia del latino. Twitter, infatti, esige rigore, concisione, brevità, andare all’essenziale. Io credo che oggi, poi, tutti noi abbiamo bisogno di tornare ad essere un po’ “tacitiani” in questo profluvio di parole. Imparare il valore delle parole, che aiuta tutti ad una maggiore consapevolezza ed a pensare prima di parlare. Quando uno partiva oppure c’era qualche evento, c’era proprio una formula classica augurale: “Felix, faustus fortunatusque sit hic nuntius!”: questo annuncio sia veramente fausto e abbia buon esito in tutte le direzioni, e quindi raggiunga il maggior numero di interlocutori. Era l’“in bocca al lupo” della classicità, che io mi sento oggi di fare di fronte a questo annuncio.

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Paparatzifan
00sabato 19 gennaio 2013 02:23
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PAPA: RICEVE VESCOVI ABRUZZO E INCORAGGIA RICOSTRUZIONE L'AQUILA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 gen.

"L’Aquila ha avuto tante prove, tanti terremoti, tanti drammi segnati dal terremoto, ma e’ rinata sempre. E’ riuscita sempre a ricostruirsi, ad andare avanti, e sono sicuro che anche questa volta L’Aquila superera’ tutte le difficolta’".
Lo afferma monsignor Giuseppe Molinari, l’arcivescovo della citta’ distrutta dal sisma del 2009, che questa mattina e’ stato ricevuto dal Papa in visita ad limina assieme ad altri sei presuli dell’Abruzzo.
"Siccome apparteniamo alle diocesi del cratere, dove e’ avvenuto il sisma del 2009, Benedetto XVI - rivela l’arcivescovo - ha chiesto notizie dell’Aquila, di Avezzano, di Teramo, di Pescara, di Sulmona.
Ha ascoltato con tanta paterna attenzione e quello che ci ha detto e’ veramente una conferma per la nostra fede e un aiuto forte per la nostra speranza".
Il Papa ha molto incoraggiato i vescovi delle chiese colpite dal sisma, affermando, riferisce Molinari alla Radio Vaticana, che "i problemi sono molti, e’ vero, ma non sono tutto: il Signore e’ piu’ grande dei nostri problemi. Poi ha parlato molto del lavoro, della famiglia e dei giovani".
"Il Papa - racconta ancora il presule, intervistato dopo l’udienza - ha fatto delle domande e ognuno di noi ha esposto la situazione della diocesi e, in generale, della regione.
Benedetto XVI ha ascoltato con molta, molta attenzione e, soprattutto, ci ha ricordato che siamo nell’Anno della Fede e il ruolo fondamentale della fede. Dalla fede, ci ha detto, nasce la carita’, dalla fede nasce la speranza, nasce la forza per andare avanti" nonostante le tante difficolta’ di chi "vorrebbe vedere ricostruita la propria casa" e quelle altrettanto "drammatiche" dovute "alla mancanza di lavoro".

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Paparatzifan
00sabato 19 gennaio 2013 02:47
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PEDOFILIA: PAPA UFFICIALIZZA LIMITAZIONI POTERE A PRIMATE IRLANDA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 gen.

Benedetto XVI ha nominato oggi un coadiutore con pieni poteri per l’arcidiocesi metropolitana di Armagh, sede primaziale d’Irlanda.
Il primate, cardinale Sean Brady, e’ coinvolto nello scandalo pedofilia per essere stato di fatto connivente nel 1975 con il suo vescovo di allora, che aveva coperto gli abusi compiuti da un sacerdote sul quale Brady era stato incaricato di indagare.
Il cardinale aveva chiesto gia’ nel 2010 al Papa di non esercitare i suoi poteri giurisdizionali.
Ed ora alla guida dell’arcidiocesi, con pieni poteri, arriva il 52enne monsignor Eamon Martin, del clero della diocesi di Derry, finora amministratore diocesano della medesima diocesi, ugualmente "decapitata" da Papa Ratzinger che ne ha rimosso il vescovo insabbiatore Seamus Hegarty, connivente anche lui con sacerdoti colpevoli di abusi. Eamon Martin succedera’ a Brady l’anno prossimo, quando il primate raggiungera’ i 75 anni.

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Paparatzifan
00domenica 20 gennaio 2013 03:13
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PAPA: CAPITALISMO CREA MISERIA, IDEOLOGIE ANTIUMANE IN AGGUATO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 gen.

"Le ideologie che inneggiavano al culto della nazione, della razza, della classe sociale si sono rivelate vere e proprie idolatrie".
Lo ha ricordato Benedetto XVI nel discorso rivolto al Pontificio Consiglio Cor Unum.
Per il Papa pero' "altrettanto si puo' dire del capitalismo selvaggio col suo culto del profitto, da cui sono
conseguite crisi, disuguaglianze e miseria".
E il pericolo che sia ferita ancora "l'inalienabile dignita' umana" e' tutt'altro che superato, anche se su essa "si condivide sempre piu' un sentire comune", con il riconoscomento di una "reciproca e interdipendente responsabilita'" che va "a vantaggio della vera civilta', la civilta' dell'amore".
"Purtroppo, anche il nostro tempo - ha denunciato Papa Ratzinger - conosce ombre che oscurano il progetto di Dio" a partire soprattutto da "una tragica riduzione antropologica che ripropone l'antico materialismo edonista, a cui si aggiunge pero' un 'prometeismo tecnologico'".
Secondo il Pontefice, "dal connubio tra una visione materialistica dell'uomo e il grande sviluppo della tecnologia emerge un'antropologia nel suo fondo atea".
"Essa - ha spiegato - presuppone che l'uomo si riduca a funzioni autonome, la mente al cervello, la storia umana ad un destino di autorealizzazione". E "tutto cio' prescindendo da Dio, dalla dimensione propriamente spirituale e dall'orizzonte ultraterreno".
"L'insidia piu' temibile di questa corrente di pensiero e' di fatto l'assolutizzazione dell'uomo" che viene sciolto da ogni legame e da ogni costituzione naturale", fino a pretendere di "essere indipendente" pensando che "nella sola affermazione di se' stia la sua felicita'", ha osservato ancora il Papa teologo tornando su un concetto gia' affrontato nell'incontro dello scorso 21 dicembre con i cardinali e prelati della Curia Romana: "l'uomo - ha ripetuto infatti - contesta la propria natura, esiste ormai solo in astratto, che poi sceglie per se' autonomamente qualcosa come sua natura".
"Si tratta - e' stata la sconsolata conclusione di Joseph Ratzinger - di una radicale negazione della creaturalita' e filialita' dell'uomo, che finisce in una drammatica solitudine".

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PAPA: PIU' VIGILANZA SU FONDI A RICERCA E PROGRAMMI DEMOGRAFICI


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 gen.

La Chiesa Cattolica non puo' contribuire ne' avallare progetti di ricerca non rispettosi dell'etica cristiana (ad esempio quelli che prevedono l'uso delle cellule staminali embrionali) e programmi demografici che offendono la dignita' umana (come la sterilizzazione forzata, le campagne di contraccezione e la politica che impone un solo figlio).
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo oggi con grande forza nel discorso rivolto al Pontificio Consiglio Cor Unum, al quale e' stata affidata recentemente con un motu la responsabilita' di esercitare un controllo sulle Caritas e gli altri organismi assistenziali promossi dalla Chiesa. "Certamente - ha detto testualmente Papa Ratzinger - dobbiamo esercitare una vigilanza critica e, a volte, ricusare finanziamenti e collaborazioni che, direttamente o indirettamente, favoriscano azioni o progetti in contrasto con l'antropologia cristiana".
E' in atto, infatti, "una deriva negativa per l'uomo" che, ha denunciato il Papa teologo, "si traveste di buoni sentimenti all'insegna di un presunto progresso, o di presunti diritti, o di un presunto umanesimo".
E dunque "la giusta collaborazione con istanze internazionali nel campo dello sviluppo e della promozione umana non deve far chiudere gli occhi di fronte a queste gravi ideologie".
Di fatto, ha osservato Ratzinger, "cio' che e' tecnicamente possibile diventa moralmente lecito, ogni esperimento risulta accettabile, ogni politica demografica consentita, ogni manipolazione legittimata". Ma "i Pastori della Chiesa - ha scandito - hanno il dovere di mettere in guardia da queste derive tanto i fedeli cattolici quanto ogni persona di buona volonta' e di retta ragione".
La Chiesa, cioe', non puo' rinunciare ad essere "colonna e sostegno della verita' antropologica" e riaffermarlo e' compito che "spetta ad ogni cristiano" e in particolare a quanti sono "impegnati in attivita' caritative, e dunque in rapporto diretto con tanti altri attori sociali".
Del resto, ha concluso Benedetto XVI, proprio "la fede e il sano discernimento cristiano ci inducono a prestare un'attenzione profetica a questa problematica etica e alla mentalita' che vi e' sottesa".

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Paparatzifan
00domenica 20 gennaio 2013 03:14
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PAPA: MATRIMONIO E' TRA UOMO E DONNA, LO HA DECISO DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 gen.

"La Chiesa ribadisce il suo grande si' alla dignita' e bellezza del matrimonio come espressione di fedele e feconda alleanza tra uomo e donna".
Lo ha affermato Benedetto XVI in un discorso rivolto oggi al Pontificio Consiglio Cor Unum, spiegando che "il no a filosofie come quella del gender si motiva per il fatto che la reciprocita' tra maschile e femminile e' espressione della bellezza della natura voluta dal Creatore".
"Positivamente la Chiesa - ha tenuto a sottolineare il Pontefice - e' sempre impegnata a promuovere l'uomo" e la sua posizione sui temi dell'etica rappresenta "un grande si' alla dignita' della persona chiamata all'intima comunione con Dio, una comunione filiale, umile e fiduciosa".
In questa visione, ha scandito Papa Ratzinger, "l'essere umano non e' ne' individuo a se' stante ne' elemento anonimo nella collettivita', bensi' persona singolare e irripetibile, intrinsecamente ordinata alla relazione e alla socialita'".
"Di fronte a queste sfide epocali noi sappiamo - ha poi concluso incoraggiando i membri del dicastero presieduto dal cardinale africano Robert Sarah a proseguire con animo lieto e generoso il loro impegno - che la risposta e' l'incontro con Cristo. In Lui l'uomo puo' realizzare pienamente il suo bene personale e il bene comune".

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Paparatzifan
00domenica 20 gennaio 2013 03:25
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PAPA: VESCOVI LO INVITANO A VISITARE LA BASILICATA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 gen.

Come vescovi della Regione, "abbiamo rivolto al Papa l'invito a venire in Basilicata, a visitarci.
Scegliera' lui come e quando.
Non sappiamo se verra', ma noi - ha spiegato dopo la visita ad limina compiuta oggi l'arcivescovo di Potenza Agostino Superbo intervistato dalla Radio Vaticana - gli abbiamo rivolto questo invito perche' non e' mai venuto in Basilicata".
La nostra regione, ha aggiunto monsignor Superbo, "ha un legame forte col Papa, lo ascolta, cerca di mettere in pratica i suoi insegnamenti e seguirlo in questo percorso che ci porta ad attraversare la porta della fede, come lui dice".
"Il colloquio di oggi - ha riferito ancora Superbo - e' stato cordialissimo, di grande intensita' affettiva e di grande comunione con la sede di Pietro, da parte nostra, e di grande preoccupazione, affettuosa, paterna, da parte sua, per le nostre comunita' diocesane".
Al Papa, ha detto ancora monsignor Superbo, abbiamo presentato "le problematiche piu' gravi del nostro territorio. che riguardano il lavoro e l'emigrazione continua dei giovani". "Questo lo ha impressionato. Noi perdiamo circa 1200 abitanti l’anno e la maggior parte sono giovani laureati".

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Paparatzifan
00domenica 20 gennaio 2013 11:52
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FRANCIA: PAPA CREA DIOCESI PER FEDELI ORIENTALI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 gen. - Benedetto XVI ha istituito una vera e propria diocesi per i fedeli orientali della Francia. Seguendo il modello gia' sperimentato in America, l'attuale esarchia di rito greco cattolico e' stata cosi' elevata a "eparchia" e l'attuale esarca, monsignor Borys Gudziak, nato a Syracuse negli Stati Uniti 52 anni fa da genitori ucraini, ne e' diventato il primo vescovo.
Con la nomina ieri di un eparca per la Gran Bretagna, il Papa sta dando applicazione ad una delle richieste emerse anche dal recente Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione che ha indicato la valorizzazione della tradizione dei cattolici orientali che giungono dall'Est Europa come una priorita'. Fino ad ora in diversi paesi europei (Italia compresa) c'era resistenza alla creazione di tali diocesi perche' possono esservi incardinati anche sacerdoti sposati. (AGI)


Paparatzifan
00domenica 20 gennaio 2013 20:54
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PAPA: CESSINO STRAGI CIVILI INERMI, SI TROVI CORAGGIO NEGOZIATO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 gen.

Benedetto XVI ha lanciato oggi un forte appello perche' "nei diversi conflitti purtroppo in atto, cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato".
Nel suo intervento dopo l'Angelus, il Papa non ha citato direttamente la tragedia consumatasi in Algeria ne' le vere e proprie guerre in atto in Mali e in Siria ma ha voluto ricordare come sia necessario invocare da Dio il dono della pace e impegnarsi a costruirla, cosi' come occorre pregare e operare per l'unita' dei cristiani. "Per entrambe queste intenzioni - ha scandito - invochiamo l'intercessione di Maria Santissima, mediatrice di grazia".

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PAPA: LE DIVISIONI SONO COLPE GRAVI CHE DETURPANO VOLTO CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 gen.

"Una delle colpe piu' gravi che deturpano il volto della Chiesa e' quella contro la sua unita' visibile, in particolare le storiche divisioni che hanno separato i cristiani e che non sono state ancora del tutto superate". Con questa denuncia Benedetto XVI ha ricordato oggi ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l'Angelus che "proprio in questi giorni, dal 18 al 25 gennaio, si svolge l'annuale Settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani, un momento sempre gradito ai credenti e alle comunita', che risveglia in tutti il desiderio e l'impegno spirituale per la piena comunione".
Incoraggio tutti a pregare insieme - ha poi scandito - affinche' possiamo realizzare 'Quello che esige il Signore da noi', come dice quest'anno il tema della Settimana", proposto, ha rivelato, "da alcune comunita' cristiane dell'India, che invitano a camminare con decisione verso l'unita' visibile tra tutti i cristiani e a superare, come fratelli in Cristo, ogni tipo di ingiusta discriminazione".
"Venerdi' prossimo - ha quindi ricordato il Papa - al termine di queste giornate di preghiera, presiedero' i Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le mura, alla presenza dei Rappresentanti delle altre Chiese e Comunita' ecclesiali".
Benedetto XVI ha anche citato come testimonianza di impegno a favore dell'unita' la veglia, che ha definito oggi "molto significativa", celebrata all'inizio dell'anno, in piazza San Pietro, con migliaia di giovani di tutta Europa e con la comunita' ecumenica di Taize': "un momento di grazia in cui - ha concluso - abbiamo sperimentato la bellezza di formare una cosa sola in Cristo".

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PAPA: LA CHIESA HA SEMPRE BISOGNO DI PURIFICAZIONE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 20 gen.

"La Chiesa e' la sposa di Cristo, il quale la rende santa e bella con la sua grazia.
Tuttavia questa sposa, formata da esseri umani, e' sempre bisognosa di purificazione".
Lo ha ricordato Benedetto XVI all'Angelus, commentando per i fedeli presenti in piazza San Pietro il miracolo delle nozze di Cana, la cui lettura nella liturgia, ha rilevato, "segue immediatamente il tempo di Natale perche', insieme con la visita dei Magi d'Oriente e con il Battesimo di Gesu', forma la trilogia dell'Epifania, cioe' della manifestazione di Cristo". "Quello delle nozze di Cana e' infatti l'inizio dei segni, cioe' - ha spiegato il Papa teologo - il primo miracolo compiuto da Gesu', con il quale Egli manifesto' in pubblico la sua gloria, suscitando la fede dei suoi discepoli".
Benedetto XVI ha richiamiato brevemente "cio' che accadde durante quella festa di nozze a Cana di Galilea", quando "venne a mancare il vino, e Maria, la Madre di Gesu', lo fece notare a suo Figlio. Egli le rispose che non era ancora giunta la sua ora; ma poi segui' la sollecitazione di Maria e, fatte riempire d'acqua sei grandi anfore, trasformo' l'acqua in vino, un vino eccellente, migliore del precedente".
"Con questo 'segno', - ha spiegato il Pontefice - Gesu' si rivela come lo Sposo messianico, venuto a stabilire con il suo popolo la nuova ed eterna Alleanza, secondo le parole dei profeti: 'Come gioisce lo sposo per la sposa, cosi' il tuo Dio gioira' per te'". "E il vino - ha concluso infine - e' simbolo di questa gioia dell'amore; ma esso allude anche al sangue, che Gesu' versera' alla fine, per sigillare il suo patto nuziale con l'umanita'".

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Paparatzifan
00martedì 22 gennaio 2013 02:36
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PAPA: ACCAREZZA GLI AGNELLI CHE DARANNO LANA PER ARCIVESCOVI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 21 gen.

Benedetto XVI ha accarezzato questa mattina i due agnellini che forniranno la lana con la quale si tessono i pallii, strisce di lana bianca con ricamate croci rosse o nere, che il Papa impone ai nuovi arcivescovi metropoliti il 29 giugno, giorno della festa dei Santi Pietro e Paolo patroni delle citta' di Roma. In precedenza, come ogni 21 gennaio i canonici agostiniani li avevano benedetti nell'antica chiesa di Sant'Agnese sulla Nomentana, in passato appartenente ad un monastero femminile.
La tradizione nasce dal fatto che due agnellini erano la tassa che il Monastero sulla Nomentana pagava alla Basilica di San Giovanni in Laterano dove risiedeva il Papa. Quando il monastero femminile di Sant'Agnese fu chiuso, gli agnelli vennero donati da altri monasteri, ma sempre, nel tragitto.
Dopo la tappa in Vaticano per la presentazione al Pontefice, gli agnellini sono stati portati a Trastevere dove sono accolti dal canto delle monache trappiste sottoposte all'Abbazia di Tre Fontane, che cureranno le bestiole fino alla tosatura e si occuperanno poi della cardatura e tessitura, fatta con un telaio del primo ottocento costruito appositamente per la tessitura dei pallii.
Il 24 giugno, festa di San Giovanni Battista, uno dei patroni di Roma, i pallii verranno portati in Vaticano e restano davanti alla tomba di San Pietro fino alla messa del 29, quando il Papa li porra' personalmente sulle spalle dei nuovi arcivescovi metropoliti, eletti nell'anno.

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Paparatzifan
00martedì 22 gennaio 2013 02:39
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PAPA: VESCOVI CALABRIA, E' PREOCCUPATO PER DISOCCUPAZIONE GIOVANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 21 gen.

Benedetto XVI e' preoccupato per la situazione dei giovani in Calabria, in particolare per la disoccupazione. "E' un problema che preoccupa molto il Papa che, tuttavia, ha messo in evidenza che, ad una fede profonda corrisponde una rinascita in tutti i settori, quindi anche nel settore lavoro", ha riferito alla Radio Vaticana monsignor Luigi Antonio Cantafora, vescovo di Lamezia Terme.
"Noi - ha affermato il presule - gli abbiamo parlato delle importanti risorse che la Calabria offre, sia per quanto riguarda la religione popolare, sia per il senso d'accoglienza. Ma abbiamo posto anche il problema della mafia".
In risposta, ha rivelato monsignor Cantafora, "abbiamo avuto dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perche' la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa societa'".
"E il Papa - ha aggiunto il vescovo di Lamezia Terme - non soltanto ci ha incoraggiato, ma ha detto: 'Come il maligno non dorme, noi siamo chiamati a non dormire con la nostra fede', perche' attraverso la nostra fede possiamo realmente trovare i motivi affinche' ci sia una rinascita della nostra Chiesa calabrese e del nostro popolo". Da parte nostra, come vescovi della Calabria, ha assicurato Cantafora, "siamo rimasti molto contenti di questo incontro con il Santo Padre, anche per la familiarita' di questo colloquio. Il Papa ci ha incoraggiato a portare avanti il Vangelo, ad arricchire la nostra fede, a dare motivi sempre piu' profondi al nostro lavoro pastorale attraverso l'evangelizzazione, perche' e' l'unico modo per vincere le tenebre e quei momenti difficili che possiamo avere".
"E' stato - ha infine commentato il vescovo di Lamezia Terme a nome dei suoi confratelli ricevuti oggi, monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, e monsignor Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano-Scalea - un incontro molto bello, perche' abbiamo visto un Papa che sta dentro i problemi della nostra terra di Calabria. Il Santo Padre ha ricordato il suo passaggio nella diocesi di Lamezia, ha ricordato il senso di accoglienza e di ospitalita' di questa gente; ma ha ricordato anche le ferite, mettendo tuttavia in evidenza le grandi possibilita' che ha la Calabria, attraverso i sentimenti profondi di fede popolare della sua gente, di poter trovare i motivi per una riscossa non solo spirituale, ma anche sociale ed economica".

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Paparatzifan
00martedì 22 gennaio 2013 23:28
Da "Vatican Insider"...

22/01/2013

Cambia il direttore della TV del Papa

Lombardi lascia, al suo posto don Dario Viganò. Scelzo nuovo vicedirettore della Sala Stampa vatican

Andrea Tornielli
Città del Vaticano


Cambiamenti in vista nelle strutture della comunicazione vaticana: questa mattina è stato annunciata la nomina del nuovo direttore del Centro Televisivo Vaticano, che prenderà il posto di padre Federico Lombardi (il quale continuerà a mantenere gli incarichi di direttore della Sala Stampa vaticana e della Radio Vaticana). Al suo posto, nella TV d’Oltretevere, è stato nominato don Dario Edoardo Viganò, sacerdote docente alla Pontificia università Lateranense ed esperto di cinema.

Viganò, 51 anni, è nato a Rio de Janeiro da genitori italiani. Ordinato sacerdote nel 1987 dal cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo della diocesi di Milano, durante i suoi studi di dottorato in storia del cinema (pubblicati nel 1997 da Edizioni Castoro) ha lavorato nell'ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Milano. Successivamente si trasferisce a Roma per conseguire il dottorato in Scienze della comunicazione presso l'Università Pontificia Salesiana e viene inserito nell'Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali.

Docente ordinario alla Pontificia Università Lateranense, ha insegnato etica e deontologia dei media presso l'Alta Scuola di Specializzazione in Comunicazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e semiotica del cinema e degli audiovisivi e semiotica e comunicazione d'impresa alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università Lumsa, infine anche semiotica del cinema e degli audiovisivi, Linguaggi e mercati dell'audiovisivo e Teoria e tecniche del cinema, presso la facoltà di Scienze Politiche della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Luiss «Guido Carli», dove nel 2008 è nominato membro del Comitato direttivo del centro di ricerca Centre for Media and Communication Studies «Massimo Baldini».

Nel 2004 la Cei lo ha voluto presidente dell'Ente dello Spettacolo, organizzazione cinematografica fondata nel 1946 e che, nel 2006, diviene la Fondazione Ente dello Spettacolo, che edita la rivista «Rivista del Cinematografo» della quale lo stesso Viganò è direttore. Nello stesso tempo è rimasto come consulente per il settore cinema, dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, diretto da monsignor Domenico Pompili.

È anche direttore scientifico del corso di formazione in e-learning «ANICEC», rivolto agli Animatori della comunicazione e della cultura. Nel 2008 diviene membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, con delega alla Cineteca Nazionale e all'editoria. Nel 2010, monsignor Vigano' è stato membro della giuria di «Controcampo italiano», sezione competitiva sulle tendenze del cinema italiano alla 67esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia

La seconda nomina annunciata riguarda Angelo Scelzo, attuale sottosegretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, che diventa vicedirettore della Sala Stampa vaticana, e andrà ad affiancare l’altro vicedirettore, padre Ciro Benedettini. Scelzo, laico e giornalista, si occuperà in particolare della gestione degli accrediti per gli audiovisivi, che fino ad oggi era gestita dal Pontificio consiglio. Ora tutto viene unificato nella Sala Stampa vaticana, com’è più logico.

Le due nomine odierne rappresentano il primo passo di un progetto di ristrutturazione del sistema dei media e della comunicazione vaticana, che dovrebbe portare a un maggiore coordinamento.

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Gli auguri di Padre Lombardi

«Farò due tappe anziché tre nel mio giro del mattino». Così padre Federico Lombardi, conversando con i giornalisti, a chi gli chiedeva se fosse contento di lasciare la direzione del Centro televisivo vaticano. I due giri riguarderanno la Radiovaticana e la sala stampa vaticana, di cui il padre gesuita mantiene la responsabilità.

Padre Lombardi, a proposito dell'arrivo in sala stampa del laico Angelo Scelzo come vicedirettore per gli accrediti giornalistici, ha anche ricordato che la «annosa questione degli accrediti» tra giornalisti di carta stampata e fotografi e cineoperatori risale «alla nascita stessa della sala stampa vaticana e del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali» e accorpare le competenze per gli accrediti era una «soluzione di cui si è parlato tante volte».

«La decisione su questo - ha spiegato padre Lombardi - doveva venire dalla Segreteria di Stato e non era di competenza di nessuno dei due enti»


Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:27
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S.SEDE-VIETNAM: PAPA RICEVE CON TUTTI GLI ONORI SEGRETARIO PC

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 gen.

Benedetto XVI ha ricevuto con tutti gli onori dovuti a un capo di stato il segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam, Nguyen Phu Trong, che al suo arrivio e’ stato accolto nel Cortile di San Damasdo dal prefetto della Casa Pontificia, arcivescovo Georg Gaenswein. Il Papa lo ha atteso alla seconda loggia e gli e’ andato incontro nella sala del Tronetto. Nei 30 minuti di colloqio - che una nota vaticana definisce "cordiale" - sono stati trattati "temi di interesse per il Vietnam e la Santa Sede, esprimendo l’auspicio che presto possano essere risolte alcune situazioni pendenti e che possa rafforzarsi la proficua collaborazione esistente".
Dopo il dialogo col Pontefice il segretario generale e il suo seguito hanno incontrato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, in una riunione di lavoro alla quale hanno partecipato anche il segretario per i Rapporti con gli Stati, arcivescovo Dominique Mamberti, e il sottosegretario, monsignor Ettore Ballestrero, che aveva conosciuto Phu Trong ad Hanoi in occasione degli incontri periodici che hanno portato alla nomina di un rappresentante vaticano non residente in Vietnam.
"E’ stata la prima volta - si fa notare in Vaticano - che un segretario generale del Partito Comunista del Vietnam ha potuto incontrare il Pontefice ed alti responsabili della Segreteria di Stato.

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:30
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S.SEDE: LOMBARDI LASCIA CTV A VIGANO'; SCELZO VICE SALA STAMPA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 gen.

Il critico cinematografico don Dario Edoardo Vigano', attuale presidente dell'Ente dello Spettacolo e preside dell’Istituto di teologia pastorale della Pontificia Universita’ Laternense, e’ stato nominato dal Papa nuovo direttore del Centro Televisivo Vaticano.
Il sacerdote ambrosiano (e’ incardinato a Milano) prendera’ il posto di padre Federico Lombardi il quale resta direttore della Sala Stampa Sede e della Radio Vaticana.
In Sala Stampa arriva pero’ anche il giornalista Angelo Scelzo, finora sottosegretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, che diventa vicedirettore e si occupera’ della gestione degli accrediti per gli audiovisivi, che fino ad oggi era affidata al Pontificio Consiglio.
Come vicedirettore resta in Sala Stampa anche padre Ciro Benedettini, padre passionista molto apprezzato dai giornalisti. Firma storica di Avvenire (dove e’ stato capo della redazione romana e inviato speciale) e del Mattino di Napoli, Scelzo ha 65 anni e da dieci era sottosegretario, per questo avrebbe dovuto comunque lasciare il Pontificio Consiglio, dicastero dove era giunto dopo diversi prestigiosi incarichi in Vaticano: vice-direttore dell’Osservatore Romano, direttore dell’agenzia Fides, responsabile delle comunicazioni per gli eventi del Grande Giubileo del 2000.
E’ autore di diverse biografie di santi. Anche monsignor Dario Edoardo Vigano’ (nato 51 anni fa a Rio de Janeiro da genitori italiani) e’ uno scrittore prolifico, autore di numerosi volumi ed articoli dedicati al rapporto tra il cinema ed il mondo cattolico.

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:37
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PAPA: BENEDICE ORGANIZZATORI GMG DI RIO DE JANEIRO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 23 gen.

Benedetto XVI ha dato oggi pubblicamente il suo "caloroso benvenuto" alla delegazione "di diverse autorita' ecclesiali e civili impegnati nella preparazione della Giornata Mondiale della Gioventu' di Rio de Janeiro, guidato dall'Arcivescovo locale, Dom Orani Joao Tempesta". "Solo tenendoci per mano, saremo in grado di raggiungere la meta", ha detto loro il Pontefice. "Grato per la vostra visita - ha concluso - vi do' la mia benedizione". Quello a Rio de Janeiro per la Gmg, nel prossimo luglio, sara' presumibilmente il primo viaggio internazionale di Benedetto XVI che trovera' ad attenderlo nella megalopoli brasiliana molti milioni di giovani di tutto il mondo.
La delegazione del Comitato Organizzatore Locale (Col) e' arrivata a Roma per mettere a punto gli aspetti organizzativi del raduno giovanile del prossimo luglio. Il gruppo, guidato dall'arcivescovo di Rio Orani Joao Tempesta, e' composto dai vicepresidenti del Col e ausiliari di Rio, monsignor Paulo Cezar Costa e monsignor Antonio Augusto Dias Duarte, da monsignor Joel Portella Amado, direttore esecutivo, da alcuni sacerdoti e laici responsabili dei vari settori della Gmg e dai rappresentanti del Governo e delle istituzioni impegnate nella realizzazione delle attivita' culturali. Momento culminante della visita la celebrazione di una messa sulla tomba del Beato Giovanni Paolo II (protettore oltre che fondatore delle Gmg), che si trova in San Pietro proprio nella Cappella di San Sebastiano, che e' il patrono di Rio. "Durante la permanenza nella Capitale - riferisce il quotidiano cattolico Avvenire - la delegazione ha avuto una serie di incontri a tutti i livelli con il Pontificio Consiglio per i Laici, i dicasteri vaticani competenti, la Gendarmeria, i Musei Vaticani e la Fabbrica di San Pietro. Con l'obiettivo di presentare e discutere le questioni relative all'accoglienza dei giovani, all'allestimento delle aree di Copacabana e di Guaratiba (location della Veglia e della Messa preferita a Santa Cruz perche' piu' raggiungibile), ai servizi, al programma della visita di Benedetto XVI".

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PAPA: DAI MUSEI VATICANI GRANDI CAPOLAVORI A RIO PER LA GMG

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

In occasione della Giornata Mondiale della Gioventu' che sara' presieduta in luglio da Papa Benedetto XVI (al suo quarto appuntamento con i "Papa boys" dopo Colonia 2005, Sydney 2008 e Madrid 2011) si terra' a Rio de Janeiro la piu' importante mostra mai realizzata in America Latina. "In occasione della Gmg arriveranno per la prima volta in Brasile capolavori dell'arte mondiale provenienti dai Musei Vaticani e da alcuni musei italiani. Si trattera', rivela oggi il quotidiano cattolico Avvenire, di "una selezione di opere originali di Michelangelo, Pinturicchio, Perugino, Caravaggio, Leonardo da Vinci, Bernini e di altri autori decisivi per la cultura dell'umanita'". La mostra sara' allestita al Museo Nazionale delle Belle Arti di Rio de Janeiro dall'11 giugno al 15 settembre.
Di certo lascera' senza fiato i visitatori - per i pellegrini iscritti alla Gmg l'ingresso sara' gratuito - il percorso immaginato dal curatore, il professor Giovanni Morello, in dialogo con il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. Il viaggio "Sulle orme del Signore", articolato sulla scia del tema dell'appuntamento carioca "Andate e fate discepoli tutti i popoli", permettera' di partecipare a una speciale catechesi. I colori e le immagini sbocciati dalle tavolozze del Beato Angelico, di Melozzo da Forli', di Correggio rievocheranno il Volto di Cristo (come ad esempio il Mandylion di Edessa, conservato nella Sacrestia Pontificia), la sua Passione e Risurrezione, ma anche l'Incredulita' di Tommaso, la parabola del Figliol Prodigo e l'incontro di Gesu' con l'adultera.
Nella seconda sezione saranno presenti opere legate alla "Chiamata degli apostoli" e alla "Consegna delle Chiavi", tra cui l'eccezionale "Dittico con Pietro e Paolo" del III-IV secolo. Immancabili le opere d'Oriente e d'Occidente a tema mariano e i dipinti raffiguranti i santi piu' conosciuti. Ad arricchire la mostra una serie di croci processionali di particolare interesse storico-artistico e alcuni preziosi reliquiari. L'allestimento, organizzato in collaborazione con il Pontificio Consiglio per i Laici, l'Instituto Brasileiro de Museus, il Museo Nazionale delle Belle Arti di Rio e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura, e' stato uno dei punti all'ordine del giorno degli incontri della delegazione del Comitato organizzatore locale della Gmg con le istituzioni vaticane a Roma. A finanziare l'operazione saranno sponsor privati in collaborazione con la Fondazione vaticana Giovanni Paolo II per la Gioventu', presieduta dal dottor Marcello Bedeschi, personalita' nota per la sua esperienza nella preparazione dei grandi eventi ecclesiali. Bedeschi, sottolinea Avvenire, "ha voluto che anche stavolta ci fosse un'iniziativa culturale di altissimo livello ad accompagnare il raduno mondiale".

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:39
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PAPA: APPELLO PER INDONESIA COLPITA DA ALLUVIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

Appello del Papa in favore delle popolazioni della capitale dell'Indonesia colpite da un grande alluvione. "Seguo con preoccupazione - ha detto al termine dell'Udienza generale - le notizie giunte dall'Indonesia, dove una grande alluvione ha devastato la capitale Giacarta, provocando vittime, migliaia di sfollati e ingenti danni". "Desidero esprimere - ha poi concluso Benedetto XVI - la mia vicinanza alle popolazioni colpite da questa calamita' naturale, assicurando la mia preghiera e incoraggiando alla solidarieta' affinche' a nessuno manchi il necessario soccorso".


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PAPA: DOBBIAMO CHIEDERE CON INSISTENZA IL DONO DELL'UNITA'


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"L'auspicio che la Settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani stimoli in ogni comunita' l'impegno a chiedere con insistenza al Signore il dono dell'unita' e a vivere la comunione fraterna" e' stato formulato da Benedetto XVI al termine dell'Udienza Generale di oggi.
"Venerdi' prossimo celebreremo la Festa della Conversione di San Paolo. Cari giovani, l'Apostolo Paolo sia per voi modello di integrita' di vita e radicalita' nella fede", ha detto inoltre il Papa che come ogni anno il 25 gennaio si rechera' alla Basilica di San Paolo fuori le Mura per la celebrazione ecumenica conclusiva della Settimana. "Cari ammalati - ha poi concluso - offrite le vostre sofferenze per la causa dell'unita' della Chiesa di Cristo".

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PAPA: SALUTA CAPPELLANI INGLESI REDUCI DALL'AFGHANISTAN


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

Al termine dell'udienza Generale, Benedetto XVI ha salutato oggi "anche i cappellani militari del Regno Unito di recente rientrati dall'Afghanistan".
"Su tutti i visitatori di lingua inglese - ha poi concluso il Papa - invoco le benedizioni divine di gioia e di pace".

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:41
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ELEFANTI: VATICANO CONTRO TRAFFICO AVORIO E NEGOZI CHE LO VENDONO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 nov.

"Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa tratta molto ampiamente, con l'intero Capitolo X intitolato 'Salvaguardare l'ambiente', la tutela delle specie viventi e della biodiversita'".
Lo ricorda il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che interviene sul National Geographic dopo che la Sala Stampa Vaticana e' stata inondata da lettere di protesta per una vicenda che coinvolge un vicino negozio di souvenir allocato in edificio extraterritoriale dove sembra che si vendessero oggetti in avorio importati illegalmente.
In merito Lombardi ricorda che "un altro principio che la Chiesa Cattolica certamente sostiene e' quello del rispetto della legalita', e della responsabilita' dei governanti di fare buone leggi per contrastare i crimini e di impegnarsi per farle rispettare.
Quindi essa vede sempre favorevolmente chi si impegna per norme efficaci per contrastare attivita' criminali e pratiche dannose e illecite, come bracconaggio, contrabbando, commercio illegale".
"Come e' chiaro - precisa poi il direttore della Sala Stampa - questi sono principi generali che vanno applicati alle diverse situazioni concrete dai membri della Chiesa che vivono nei diversi Paesi e si trovano confrontati con problemi diversi". Ma resta chiara ovunque, chiarisce, la condanna morale e l'invito a proteggere "le specie animali a rischio di estinzione per la violenza e l'aggressivita' umana esercitata per diversi motivi - soprattutto per interessi economici, ma anche per comportamenti irrazionali - sono molte, nelle diverse parti del mondo".
"Le autorita' ecclesiastiche che servono la Chiesa a livello universale - conclude infine Lombardi - non possono moltiplicare dichiarazioni di carattere particolare per tutti i casi specifici, che riguardano spesso regioni diverse del mondo, ma devono affermare appunto i principi da cui nelle diverse regioni i vescovi o i fedeli nella loro responsabilita' traggono le conseguenze piu' urgenti ed evidenti. In certi paesi, soprattutto in Africa, si trattera' degli elefanti, in altri delle balene o degli squali bianchi, in altri degli animali da pelliccia e cosi' via".

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:46
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PAPA: NOMINA MONSIGNOR GIOIA A PEREGRINATIO AD PETRI SEDEM

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

L'arcivescovo cappuccino Francesco Gioia, 74 anni, e' stato nominato da Benedetto XVI presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem per il prossimo triennio.
La nomina rappresenta un ritorno (Gioia nel 2001 aveva gia' guidato l'organismo vaticano per l'accoglienza dei pellegrini) e conclude una carriera piuttosto altalenante: nel 1990 Giovanni Paolo II lo nomina alla guida della diocesi di Camerino-San Severino Marche, per richiamarlo precipitosamente dalle Marche nel 1993 e sottrarlo a uno scandalo. E cio' all'indomani della sua visita pastorale alla Regione.
Per 8 anni il presule rimase dunque in Curia con un incarico inedito e provvisorio: delegato presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
A frenare sue possibili promozioni ci aveva pensato del resto il disdicevole libro "Via col vento in Vaticano" che lo accusava di molte nefandezze.
Calunnie che monsignor Gioia contesto' al prelato presunto autore del libro anonimo con una scenata - rimasta celebre - nei pressi di piazza San Pietro. Poi nel 2001 monsignor Gioia torna in auge come delegato pontificio per le Basiliche di San Paolo fuori le Mura e di Sant'Antonio da Padova, oltre che presidente della peregrinatio. Appena eletto pero' Papa Ratzinger tra le sue prime decisioni nomina un arciprete per la Basilica e lascia a Gioia solo Padova. E l'Apsa assorbe la Peregrinatio lasciando fuori il suo presidente.

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:54
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PAPA: CRISTIANI PORTATORI DI VALORI CONTROCORRENTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Credere in Dio ci rende portatori di valori che spesso non coincidono con la moda e l'opinione del momento, ci chiede di adottare criteri e assumere comportamenti che non appartengono al comune modo di pensare".
Lo ha detto il Papa nell'Udienza Generale di oggi.
"Il cristiano - ha spiegato - non deve avere timore di andare controcorrente per vivere la propria fede, resistendo alla tentazione di uniformarsi". In tante societa' di oggi "Dio - ha denunciato - e' diventato il grande assente e al suo posto vi sono molti idoli, prima di tutto l'io autonomo".
Tra gli idoli che distolgono dalla verita' il mondo di oggi, il Pontefice ha poi elencato anche i "progressi della scienza e della tecnica", che pur essendo in se' positivi "hanno indotto nell'uomo un'illusione di onnipotenza e di autosufficienza'" e il crescente egocentrismo che "ha creato non pochi squilibri all'interno dei rapporti interpersonali e dei comportamenti sociali".

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PAPA: RICONOSCERE IL PRIMATO DI DIO NELLA VITA FAMILIARE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 23 gen.

Deve essere riconosciuto "il primato a Dio e al suo amore nella vita familiare". Lo ha ribadito Benedetto XVI salutando gli sposi novelli al termine dell'Udienza Generale.
"Ogni volta che partecipiamo ad un Battesimo - ha spiegato nella catechesi di oggi - dovremmo chiederci come viviamo quotidianamente il grande dono della fede", che "ci rende pellegrini sulla terra, inseriti nel mondo e nella storia, ma in cammino verso la patria celeste".
La fede - ha ricordato inoltre il Papa teologo - conduce Abramo a percorrere un cammino paradossale: riceve la promessa di diventare grande popolo, ma con una vita segnata dalla sterilita' della moglie Sara; viene condotto in una nuova patria ma vi dovra' vivere come straniero; e l'unico possesso della terra che gli sara' consentito sara' quello di un pezzo di terreno per seppellirvi Sara". Ma "e' benedetto perche', nella fede, sa discernere la benedizione divina andando al di la' delle apparenze, confidando nella presenza di Dio anche quando le sue vie gli appaiono misteriose".
"Che cosa significa questo per noi?", ha chiesto il Pontefice sottolineando che "quando affermiamo: 'Io credo in Dio', noi diciamo come Abramo: 'Mi fido di Te; mi affido a Te, Signore', ma non come a Qualcuno a cui ricorrere solo nei momenti di difficolta' o a cui dedicare qualche momento della giornata o della settimana". "Dire 'Io credo in Dio' significa - ha scandito - fondare su di Lui la mia vita, lasciare che la sua Parola la orienti ogni giorno, nelle scelte concrete, senza paura di perdere qualcosa di me stesso". "Quando, nel Rito del Battesimo, per tre volte viene richiesto: 'Credete in Dio, in Gesu' Cristo, nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica e le altre verita' di fede?', la triplice risposta - ha concluso Joseph Ratzinger - e' al singolare: 'Credo', perche' e' la mia esistenza personale che deve ricevere una svolta con il dono della fede, e' la mia esistenza che deve cambiare, convertirsi".

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 12:58
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Polonia: è morto ieri a Varsavia il cardinale Josef Glemp

Il cardinale Jozef Glemp, una delle personalita' piu' vicine a Giovanni Paolo II e mediatore nella dura stagione dell'era Jaruzelski in Polonia e della repressione di Solidarnosc, e' morto ieri sera in un ospedale di Varsavia. Il card. Glemp – riporta l’agenzia Ansa - subentro' al carismatico cardinale Stefan Wyszynski alla guida della chiesa polacca dopo la sua morte il 28 maggio 1981. Segui' da vicino la causa per la beatificazione di Giovanni Paolo II e fu promotore di quella di padre Jerzy Popieluszko, il cappellano di Solidarnosc assassinato nel 1984 dalla polizia segreta comunista. Primate di Polonia dal 1981 al 2009, Il cardinale guido' la Chiesa cattolica polacca nei difficili anni della dittatura comunista e dello stato di guerra proclamato dal generale Wojciech Jaruzelski, e successivamente nella nuova fase della democrazia ritrovata. Solo alcuni mesi dopo il suo insediamento la drammatica sera del 13 dicembre 1981, quando il generale Wojciech Jaruzelski impose la legge marziale per reprimere il sindacato Solidarnosc fondato da Lech Walesa, in una omelia il card. Glemp invito' la popolazione alla pace, esortando e implorando la nazione polacca di evitare lotte fratricide. Il suo discorso fu sfruttato ingiustamente dalla propaganda comunista di allora per insinuare che il porporato fosse schierato con la nomenclatura del regime. Invece il card. Glemp, agì da mediatore con i rappresentanti del potere comunista. Nel 1989 appoggio' le trattative della "tavola rotonda" fra l'opposizione democratica e i rappresentanti del potere che segnarono la svolta democratica in Polonia. Gestì successivamente la prima fase del ritorno della Chiesa alla vita pubblica del Paese, con la religione tornata nella scuole e con la firma del nuovo concordato fra lo stato polacco e la Santa Sede nel 1993. A causa di un tumore al polmone era stato sottoposto a intervento chirurgico nel marzo scorso. Nonostante la malattia il card. Glemp, 83 anni, ha partecipato alla vita della chiesa polacca anche negli ultimi mesi seguendo nell' agosto scorso la visita a Varsavia del patriarca Kirill della Chiesa ortodossa russa, che insieme al presidente dell' episcopato polacco, l'arcivescovo Jozef Michalek, ha firmato una lettera invitando alla riconciliazione i fedeli polacchi e russi. (R.P.)

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 20:29
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Il cordoglio del Papa per la morte del cardinale Glemp: difensore della dignità dell'uomo in tempi difficili

Si è spento ieri, in un ospedale di Varsavia, il cardinale Jozef Glemp: operato nel marzo scorso per un tumore al polmone, aveva 83 anni. Il Papa ha espresso il suo cordoglio in un lungo messaggio in cui ha definito il porporato un difensore della dignità di ogni uomo in un'epoca difficile. I funerali dell’arcivescovo emerito di Varsavia si svolgeranno lunedì prossimo alle 11.00 nella Cattedrale della capitale polacca. Il servizio di Sergio Centofanti:

Il Papa, in un telegramma al cardinale Kazirnierz Nycz, arcivescovo metropolita di Varsavia, esprime il proprio dolore per la morte del porporato, unendosi alla Chiesa in Polonia “nella preghiera di ringraziamento per la vita e l'impegno pastorale di questo benemerito Ministro del Vangelo”. “Caritati in iustitia – per la carità nella giustizia – questo motto episcopale – sottolinea Benedetto XVI - lo ha accompagnato durante tutta l’esistenza ed ha indirizzato il suo modo di pensare, di valutare, di fare le scelte, di prendere le decisioni e di offrire le linee dell’azione pastorale. Era un uomo ‘giusto’, nello spirito di san Giuseppe suo Patrono e di coloro che nella tradizione biblica hanno saputo ascoltare la voce della chiamata di Dio indirizzata non solo personalmente a loro, ma anche alle comunità, alle quali erano inviati. Tale giustizia – scrive il Papa - ricca dell’umile adesione alla volontà di Dio, è stata la base del suo profondo amore per Dio e per l’uomo, che era la luce, l’ispirazione e la forza nel difficile ministero di guida della Chiesa in un’epoca, in cui significative trasformazioni sociali e politiche interessarono la Polonia e l’Europa”. Il Santo Padre ricorda, poi, che “l’amore di Dio e della Chiesa, la premura per la vita e la dignità di ogni uomo, hanno fatto di Lui un apostolo dell’unità contro la divisione, della concordia davanti allo scontro, della comune costruzione di un futuro felice sulla base delle passate, gioiose e dolorose esperienze della Chiesa e del popolo”. E continuando l’opera del cardinale Wyszynski, in costante comunione e legame spirituale con Giovanni Paolo II, “con grande prudenza, risolveva tante questioni e problemi nella vita politica, sociale e religiosa dei Polacchi. Fidandosi della Provvidenza Divina – nota Benedetto XVI - guardava con ottimismo verso il nuovo millennio, nel quale gli è stato dato di introdurre la comunità dei credenti in Polonia”. “Nell’ultima tappa della sua vita ricorda - era provato dalla sofferenza che sopportava con serenità di spirito. Anche in questa prova è rimasto testimone dell’affidamento alla bontà e all’amore di Dio onnipotente”. “Personalmente – conclude il Papa - ho sempre apprezzato la sua sincera bontà, la semplicità, l’apertura e la cordiale dedizione alla causa della Chiesa in Polonia e nel mondo. Così rimarrà nella mia memoria e nella preghiera. Che il Signore lo accolga nella sua gloria!”.

Il cardinale Glemp è stato un protagonista nella vita ecclesiale e civile della Polonia. Di umili origini, nasce il 18 dicembre 1929 da una famiglia di minatori di sale. Costretto a lavorare in campagna durante l’occupazione nazista, entra successivamente in seminario: sacerdote a 26 anni, diventa uno dei più stretti collaboratori del cardinale Stefan Wyszyński, grande testimone della fede durante la persecuzione comunista. Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Warmia nel 1979. Nel 1981 diventa arcivescovo di Gniezno-Varsavia e primate di Polonia, titolo che conserverà fino al 2009. Due anni più tardi diventa cardinale. Durante i momenti più difficili della dittatura, in particolare quando il generale Jaruzelsky impone la legge marziale per reprimere il sindacato Solidarnosc, esorta i polacchi ad evitare le lotte fratricide. Il cardinale Glemp svolge così un delicato ruolo di mediatore con i rappresentanti del potere comunista, appoggiando nel 1989 la Tavola rotonda tra regime e opposizione democratica che segna la svolta democratica in Polonia, gestendo infine il ritorno della Chiesa polacca alla vita pubblica, con la firma del nuovo concordato fra Stato e Santa Sede nel 1993.

Un uomo di grande saggezza che ha aiutato la Polonia a passare dalla dittatura alla democrazia senza spargimenti di sangue: così ricorda il cardinale Glemp, l’arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz. Un opinione condivisa dall’arcivescovo di Przemyśl, Józef Michalik, attuale presidente della Conferenza Episcopale Polacca:

R. – Era un uomo molto stimato, di una sapienza pastorale, che aveva imparato a fianco del servo di Dio, cardinale Wyszyński. Un uomo di una fede profonda, un pastore disponibile, che dedicava la sua vita alla Chiesa. Era anche molto umile nei contatti con la gente. La collaborazione con lui era veramente un piacere. Era una lezione di modestia, nella ricerca di conclusioni soddisfacenti per tutti, che non era sempre facile. Era un uomo che irradiava pace. Provato dalla malattia, accettava pienamente la volontà del Signore ed era pieno di speranza.

D. – Del cardinale Glemp si ricorda in particolare la delicata mediazione nel passaggio in Polonia dalla dittatura comunista alla democrazia...

R. – Sì, si è trovato a dover entrare in una situazione molto delicata. Era un uomo di dialogo e pure un uomo di capacità, in grado di aiutare a trovare soluzioni positive. La sua apertura, quindi, si è mostrata anche in quel momento.

Riascoltiamo la voce del cardinale Glemp. Intervistato dalla Radio Vaticana alla vigilia della visita di Benedetto XVI in Polonia, nel maggio del 2006, descriveva la realtà del suo Paese:

R. – Siamo consapevoli che nonostante la fede, la fede viva dei polacchi, ci sono anche delle debolezze, delle mancanze in campo sociale come in campo socio-morale. Questa è la nostra preoccupazione come cristiani. Non sempre diamo vere testimonianze di fede. Cresce per esempio la crisi della famiglia. Sicuramente il Santo Padre rafforzerà la nostra fede, dando una spinta all’apostolato.

D. – Cosa attendono i giovani polacchi dal Papa?

R. – I giovani polacchi conoscono il Papa già da prima, quando era cardinale. In tantissimi hanno partecipato a Colonia, quando c’è stato l’incontro con la gioventù di tutto il mondo. Quindi, Benedetto XVI è ben conosciuto fra i nostri giovani, che lo amano. Lo attendono veramente con amicizia, sapendo che anche lui è amico dei giovani, perché segue la linea di Papa Giovanni Paolo II. Credo che i giovani siano veramente in prima linea per questo incontro con il Santo Padre, per esprimere la nostra fede e il nostro amore.

D. – Qual è il significato della visita del Santo Padre ad Auschwitz?

R. – Questo è un luogo dove la stessa umanità è stata messa alla prova. E’ un luogo dove è stato commesso un grande peccato. Quindi, il Santo Padre vuole stare con la sua preghiera in questi luoghi tanto significativi per il male che è stato compiuto.

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Paparatzifan
00giovedì 24 gennaio 2013 20:31
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AGNELLI: PAPA E BERTONE NE ESALTANO LA MEMORIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 gen.

Gianni Agnelli e' stato "una personalita' che, per oltre mezzo secolo, si impose all'attenzione nazionale e internazionale per le sue notevoli qualita' di imprenditore".
Lo afferma Benedetto XVI in un messaggio inviato al cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, che presiede oggi il rito per il decennale della morte dell'avvocato. "Nel ricordare la sua fede cristiana, che ne ha coronato la lunga e feconda esistenza", Benedetto XVI "affida la sua anima alla materna intercessione della Vergine consolata, tanto venerata a Torino, e di cuore imparte la benedizione apostolica".
"Aggiungo volentieri - scrive da parte sua il segretario di Stato Tarcisio Bertone che firma il messaggio - il mio personale e orante ricordo". Bertone precisa, nel testo indirizzato a Poletto, che "il sommo Pontefice Benedetto XVI affida a vostra eminenza l'incarico di significare alla consorte signora Marella, ai familiari, alle autorita', in particolare al signor Presidente della Repubblica, ed ai presenti tutti al sacro rito la sua sentita partecipazione e la sua preghiera".

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Paparatzifan
00venerdì 25 gennaio 2013 13:07
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PAPA: SE NON PORTIAMO VANGELO NEL WEB MOLTI NON SARANNO RAGGIUNTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 gen.

I credenti "avvertono sempre piu'" che se il Vangelo non e' fatto conoscere "anche nell'ambiente digitale, potrebbe essere assente nell'esperienza di molti per i quali questo spazio esistenziale e' importante".
Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, reso noto oggi. I cristiani sono dunque chiamati a portare nei social network la "luce gentile della fede".
Per il Papa, i social network "facilitano la condivisione delle risorse spirituali e liturgiche" e, anzi, possono "anche aprire ad altre dimensioni della fede". Molte persone, infatti, scoprono on line "esperienze di fede, di comunita' o anche di pellegrinaggio".
Rendendo il Vangelo "presente nell'ambiente digitale", per Papa Ratzinger si possono invitare le persone a vivere incontri di preghiera e celebrazioni in luoghi concreti, come chiese e cappelle. In proposito il messaggio ammonisce pero' i fedeli affinche' non ci sia "mancanza di coerenza o di unita' nell'espressione" e testimonianza del Vangelo sia nella realta' fisica che in quella digitale.
Ma i social network, sottolinea il Pontefice, "oltre che strumento di evangelizzazione, possono essere un fattore di sviluppo umano". I social network sono alimentati "da aspirazioni radicate nel cuore dell'uomo". Questi spazi, infatti, "quando sono valorizzati bene e con equilibrio", "possono rafforzare i legami di unita' tra le persone e promuovere efficacemente l'armonia della famiglia umana".
A condizione pero' che le persone che vi partecipano "siano autentiche", perche' in questi spazi "in ultima istanza si comunica se stessi". Al contempo, annota il Papa teologo, la cultura dei social network pone "sfide impegnative a coloro che vogliono parlare di verita' e di valori".
Nel Messaggio si legge inoltre che l'uso dei social network e' richiesto "non tanto per essere al passo coi tempi, ma proprio per permettere" al Vangelo di "raggiungere le menti e i cuori di tutti".
E che l'autenticita' dei credenti nelle reti sociali "e' messa in evidenza dalla condivisione della sorgente della loro speranza e della loro gioia: la fede".
Una condivisione che deve consistere nella testimonianza del Vangelo, perche' e' la persona di Gesu' Cristo a rispondere alle domande piu' radicali dell'uomo. Anche nell'ambiente digitale, "dove e' facile che si levino voci dai toni troppo accesi e conflittuali" e a volte prevale il sensazionalismo - e' il suo monito - "siamo chiamati a un attento discernimento". La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sara' celebrata il prossimo 12 maggio.

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PAPA: SU WEB DIBATTITO RAGIONATO, NON FUGHE IN MONDI PARALLELI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 24 gen.

Nei social network spesso "la voce discreta della ragione puo' essere sovrastata dal rumore delle eccessive informazioni" e non trova attenzione chi invece si esprime "in maniera piu' suadente".
Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrera' il prossimo 12 maggio e ha per tema "Reti Sociali: porte di verita' e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione".
Nel testo, reso noto oggi, il Papa afferma che i social media hanno bisogno dell'impegno di tutti coloro che "sono consapevoli del valore del dialogo, del dibattito ragionato". E sottolinea che "dialogo e dibattito possono fiorire e crescere quando si conversa e si prendono sul serio coloro che hanno idee diverse dalle nostre". "La cultura dei social network e i cambiamenti nelle forme e negli stili della comunicazione - ammonisce il testo - pongono sfide impegnative a coloro che vogliono parlare di verita' e di valori". Nel suo Messaggio, il Papa ricorda inoltre che "l'ambiente digitale non e' un mondo parallelo o puramente virtuale", ma e' "parte della realta' quotidiana di molte persone, specialmente dei piu' giovani".
Per Joseph Ratzinger, in definitiva, "la sfida che i network sociali devono affrontare e' quella di essere davvero inclusivi: allora essi beneficeranno della piena partecipazione dei credenti che desiderano condividere il messaggio di Gesu' e i valori della dignita' umana, che il suo insegnamento promuove".
Da qui l'invito a "una comprensione attenta di questo ambiente", "prerequisito per una significativa presenza all'interno di esso". Al riguardo, come nei precedenti messaggi, il Pontefice ribadisce che "lo sviluppo delle reti sociali richiede impegno" perche' esse "sono alimentate da aspirazioni radicate nel cuore dell'uomo".

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