Documenti emanati dai dicasteri e da altri organismi della Curia Romana e della Santa Sede durante il pontificato di Benedetto XVI

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Paparatzifan
00giovedì 13 ottobre 2011 20:59
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI HONDURAS, 13.10.2011

Nella mattinata di oggi, giovedì 13 ottobre 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica di Honduras, S. E. il Sig. Porfirio Lobo Sosa, il quale successivamente ha incontrato S. Em.za il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da S.E. Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Durante i cordiali colloqui è stato apprezzato il grande contributo che la Chiesa offre allo sviluppo del Paese, specialmente in campo educativo e sanitario ed è stata rilevata l’importanza di continuare a favorire nel Paese la riconciliazione e la comprensione reciproca, la solidarietà e la pace, nella tenace ricerca del bene comune.

Nel prosieguo della conversazione si è preso nota del rasserenamento delle relazioni internazionali dell’Honduras, come pure si sono trattati altri temi riguardanti la situazione mondiale.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00lunedì 17 ottobre 2011 19:04
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA MONGOLIA, 17.10.2011

Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica di Mongolia, Sua Eccellenza il Sig. Tsakhiagiin Elbegdorj, il quale ha successivamente incontrato il Segretario di Stato, Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel corso dei cordiali colloqui sono stati evocati i buoni rapporti esistenti tra la Mongolia e la Santa Sede, nonché l’intesa e la cooperazione tra la Chiesa e lo Stato in campo educativo e sociale.
Inoltre, si è passata in rassegna la situazione politica nel Continente asiatico, con particolare riferimento all’importanza del dialogo interculturale e interreligioso per la promozione della pace e della giustizia.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00giovedì 20 ottobre 2011 20:56
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NOTA DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: LA SANTA SEDE E LA LIBIA DOPO LA MORTE DEL COL. GHEDDAFI, 20.10.2011

La notizia della morte del colonnello Muhammar Gheddafi chiude la troppo lunga e tragica fase della lotta sanguinosa per l’abbattimento di un regime duro e oppressivo.

Questa vicenda drammatica obbliga ancora una volta alla riflessione sul prezzo di sofferenza umana immensa che accompagna l’affermazione e il crollo di ogni sistema che non sia fondato sul rispetto e la dignità della persona, ma sulla prevalente affermazione del potere.

Ci si deve dunque ora augurare che, risparmiando al popolo libico ulteriori violenze dovute a spirito di rivalsa o di vendetta, i nuovi governanti possano intraprendere al più presto la necessaria opera di pacificazione e di ricostruzione, con uno spirito di inclusione, sulla base della giustizia e del diritto; e che la comunità internazionale sia impegnata nell’aiutare generosamente la riedificazione del paese.

Per parte sua, la piccola comunità cattolica continuerà ad offrire la sua testimonianza e il suo servizio disinteressato in particolare nel campo caritativo e sanitario, e la Santa Sede si impegnerà in favore del popolo libico, con gli strumenti a sua disposizione nel campo delle relazioni internazionali, nello spirito della promozione della giustizia e di pace.

A questo proposito è opportuno ricordare che è prassi costante della Santa Sede, nello stabilire relazioni diplomatiche, riconoscere gli Stati e non i Governi. Pertanto la Santa Sede non ha proceduto ad un formale riconoscimento del Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) come governo della Libia. Atteso che il CNT si è ormai insediato in modo effettivo come Governo a Tripoli, la Santa Sede lo considera il legittimo rappresentante del Popolo libico, conformemente al diritto internazionale.

La Santa Sede ha già avuto diversi contatti con le nuove autorità della Libia. In primo luogo la Segreteria di Stato, che ha la responsabilità per i rapporti diplomatici della Santa Sede, ha avuto contatti con l’Ambasciata libica presso la Santa Sede, in seguito al cambiamento politico a Tripoli. Durante la sua recente partecipazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, S.E. Mons. Dominique Mamberti, ha avuto l’opportunità di avere un colloquio con il Rappresentante Permanente della Libia presso l’ONU, Sig. Abdurrahman M. Shalgham. E più recentemente il Nunzio Apostolico in Libia, S.E. Mons. Tommaso Caputo, che è residente a Malta, si è recato a Tripoli per una visita di tre giorni (dal 2 al 4 ottobre) durante i quali ha incontrato il Primo Ministro del CNT, il Dott. Mahmoud Jibril. Mons. Caputo è stato ricevuto anche presso il Ministero per gli Affari Esteri.

In occasione di questi diversi incontri è stata sottolineata da entrambe le parti l’importanza delle relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la Libia. La Santa Sede ha avuto l’opportunità di rinnovare il suo appoggio per il popolo libico e il suo sostegno alla transizione. La Santa Sede ha augurato alle nuove autorità ogni successo nella ricostruzione del Paese. Da parte loro i responsabili della nuova Libia hanno comunicato l’apprezzamento per gli appelli umanitari del Santo Padre e per l’impegno della Chiesa in Libia, soprattutto tramite il servizio negli ospedali o altri centri di assistenza di 13 comunità di religiose (6 in Tripolitania e 7 in Cirenaica).

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 12 novembre 2011 21:14
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: UDIENZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, 12.11.2011

TESTO IN LINGUA ITALIANA

Oggi, sabato 12 novembre 2011, il Presidente del Consiglio Europeo, S.E. il Sig. Herman Van Rompuy, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che era accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

I colloqui, svoltisi in un clima di cordialità, hanno permesso un utile scambio di opinioni sulla situazione internazionale e sul contributo che la Chiesa Cattolica desidera offrire all’Unione Europea.

Nel corso del dialogo ci si è soffermati, inoltre, sulla promozione dei diritti umani ed, in particolare, della libertà religiosa.

TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE

Today 12 November 2011, His Holiness Benedict XVI received in audience Herman Van Rompuy, president of the European Council. The president subsequently went on to meet with Cardinal Secretary of State Tarcisio Bertone S.D.B. who was accompanied by Archbishop Dominique Mamberti, secretary for Relations with States.

The discussions, which took place in an atmosphere of great cordiality, provided an opportunity for a fruitful exchange of opinions on the international situation, and on the contribution the Catholic Church wishes to make to the European Union.

In the course of the meeting, attention also turned to the promotion of human rights and, in particular, of religious freedom.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00giovedì 17 novembre 2011 19:07
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DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, P. FEDERICO LOMBARDI, S.I., CIRCA L’USO IMPROPRIO DELL’IMMAGINE DEL SANTO PADRE IN UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA, 16.11.2011

Pubblichiamo di seguito la dichiarazione che il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, P. Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato questa sera ai giornalisti, a proposito di una campagna pubblicitaria che fa uso improprio dell’immagine del Santo Padre:

Bisogna esprimere una decisa protesta per un uso del tutto inaccettabile dell’immagine del Santo Padre, manipolata e strumentalizzata nel quadro di una campagna pubblicitaria con finalità commerciale.

Si tratta di una grave mancanza di rispetto per il Papa, di un’offesa dei sentimenti dei fedeli, di una dimostrazione evidente di come nell’ambito della pubblicità si possano violare le regole elementari del rispetto delle persone per attirare attenzione per mezzo della provocazione.

La Segreteria di Stato sta vagliando i passi da fare presso le autorità competenti per garantire una giusta tutela del rispetto della figura del Santo Padre.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00mercoledì 23 novembre 2011 21:40
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COMUNICATO DELLA PREFETTURA DELLA CASA PONTIFICIA

Il 18 dicembre 2011, IV Domenica di Avvento, il Santo Padre Benedetto XVI si reca in Visita Pastorale alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia a Roma, in Via Raffaele Majetti, 70.
Alle ore 10, nella chiesa centrale del carcere dedicata al "Padre Nostro", il Papa incontra i Detenuti e risponde alle loro domande.
Prima di lasciare - alle ore 11.30 - la Casa Circondariale e far ritorno in Vaticano per la recita dell’Angelus, il Santo Padre benedice un albero che viene piantato a ricordo della visita.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 26 novembre 2011 20:04
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Il Santo Padre ha nominato Nunzio Apostolico in Irlanda il Rev.do Mons. Charles John Brown, Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, elevandolo in pari tempo alla sede titolare di Aquileia, con dignità di Arcivescovo

Il Rev.do Mons. Charles John Brown è nato a New York il 13 ottobre 1959.
Ha compiuto i seguenti studi accademici: B.A. (Storia), Università di Notre Dame, Indiana (USA); M.A. (Teologia), Università di Oxford (Inghilterra); M.A. (Studi Medievali), Università di Toronto (Canada); M. Div. Saint Joseph's Seminary, Yonkers (USA); S.T.L. e S.T.D. (Teologia Sacramentale), Pontificio Ateneo S. Anselmo (Roma).
È stato ordinato sacerdote il 13 maggio 1989, nella Cattedrale di San Patrizio a New York, per l'Arcidiocesi di New York.
Dal 1989 al 1991 è stato Vicario parrocchiale presso la parrocchia di San Brendan nel quartiere del Bronx, New York.
Dal 1994 è Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede.
È stato nominato Cappellano di Sua Santità il 6 maggio 2000.
È stato nominato Segretario Aggiunto della Commissione Teologica Internazionale nel settembre 2009.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 26 novembre 2011 20:18
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COMUNICATO SULLA VISITA DEGLI ESPERTI DI MONEYVAL IN VATICANO, 26.11.2011

Si sono tenuti dal 21 al 26 novembre 2011 gli incontri degli esperti di MONEYVAL (il gruppo del Consiglio d’Europa che si occupa della valutazione dei sistemi antiriciclaggio dei Paesi membri) con i rappresentanti delle Autorità vaticane competenti nella materia della prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

La visita in loco degli esaminatori costituisce un passo nella procedura di valutazione MONEYVAL, promossa su richiesta della Santa Sede dopo l’emanazione della Legge n. CXXVII del 30 dicembre 2010 e iniziata con l’invio il 14 settembre 2011 di un documento preliminare illustrativo del quadro giuridico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, nonché delle iniziative assunte per l’adeguamento agli standard internazionali in materia ( 40+9 Raccomandazioni del GAFI/FATF e metodologia di valutazione concordate con FMI e Banca Mondiale).

Il gruppo di esperti legali, finanziari e di law enforcement, - provenienti da diversi paesi (Federazione Russa, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Liechtenstein) e coordinati dal Segretariato di MONEYVAL – hanno incontrato rappresentanti della Segreteria di Stato, del Governatorato, degli Uffici Giudiziari, del Corpo della Gendarmeria, della Prefettura degli Affari Economici, dello IOR, dell’APSA, e della neoistituita Autorità di Informazione Finanziaria.

L’esito di questa procedura sfocerà nel rapporto finale di valutazione che sarà sottoposto alla discussione dell’assemblea plenaria MONEYVAL, presumibilmente a metà del prossimo anno 2012.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00lunedì 28 novembre 2011 21:21
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: UDIENZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL LIBANO, 28.11.2011

Oggi, nel Palazzo Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza Sua Eccellenza il Sig. Najib Mikati, Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano. Successivamente, il Primo Ministro ha reso visita all’Em.mo Segretario di Stato, Card. Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato dall’Ecc.mo Segretario per i Rapporti con gli Stati, Mons. Dominique Mamberti.

Nel corso dei cordiali colloqui sono stati messi in rilievo il ruolo che il Libano riveste per la regione e per il mondo intero e la sua vocazione a offrire un messaggio di libertà e di rispettosa convivenza delle diverse comunità cristiane e musulmane che lo compongono.

Si è auspicata una maggiore stabilità politica e una più proficua collaborazione e dialogo fra i diversi responsabili della vita sociale e istituzionale, anche per poter affrontare efficacemente le sfide che si presentano al Paese a livello interno e internazionale.

Nel prosieguo dei colloqui ci si è soffermati sulla situazione del Medio Oriente, con riferimento anche alla delicata situazione in Siria. Al riguardo si è sottolineata l’urgenza che tutti si impegnino per una convivenza pacifica, fondata sulla giustizia, sulla riconciliazione e sul rispetto della dignità della persona e dei suoi diritti inalienabili. Si è richiamato, infine, il contributo fondamentale che a tale scopo possono offrire i Cristiani chiamati a essere artefici di concordia e di pace e la cui permanenza è essenziale per il bene della Regione.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00lunedì 12 dicembre 2011 19:52
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI ARMENIA , 12.12.2011

Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto Sua Eccellenza il Signor Serzh Sargsyan, Presidente della Repubblica di Armenia. Successivamente il medesimo Capo di Stato, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri, Sua Eccellenza il Signor Edward Nalbadian, ha incontrato il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, che era accompagnato dal Sotto-Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Ettore Balestrero.
Nel corso dei cordiali colloqui, dopo aver manifestato vivo compiacimento per i buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica di Armenia, le Parti hanno avuto uno scambio di opinioni sul ruolo della Chiesa Armena Apostolica e della Chiesa Cattolica nella società, nonché sul contributo offerto da entrambi per il bene comune. Si è sottolineata l’importanza del patrimonio cristiano del Paese e l’impegno di educare ai valori fondamentali le nuove generazioni.

TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE

This morning the Holy Father Benedict XVI received in audience Serzh Sargsyan, president of the Republic of Armenia. The president, accompanied by Edward Nalbadian, foreign minister, then went on to meet with Cardinal Secretary of State Tarcisio Bertone S.D.B. who was accompanied by Msgr. Ettore Balestrero, under secretary for Relations with States.
In the course of the cordial discussions, and having expressed great pleasure at the good relations that exist between the Holy See and the Republic of Armenia, the parties exchanged views on the role that the Armenian Apostolic Church and the Catholic Church play in society, and the contribution they both make to the common good. Attention also turned to the importance of the country's Christian heritage, and of the commitment to educating the new generations in fundamental values.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00domenica 1 gennaio 2012 23:59
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EREZIONE DELL’ORDINARIATO PERSONALE DI THE CHAIR OF SAINT PETER E NOMINA DEL PRIMO ORDINARIO

La Congregazione per la Dottrina della Fede, a norma della Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus, ha eretto l’Ordinariato Personale di The Chair of Saint Peter nel territorio della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America.

Nel contempo il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato primo Ordinario il Reverendo Jeffrey Neil Steenson.

Rev. Jeffrey Neil Steenson, D.Phil. (Oxon)

Experience
Carl and Lois Davis Visiting Professor in Patristic Studies, University of St. Thomas/St Mary's Seminary, Houston, TX (2009-). Licensed in the Archdiocese of Galveston-Houston.

Undergraduate course: THEO 3382 — God, One and Triune (autumn, 2009).
Graduate courses: YHS5304 - Patristics; CG5312 - Patrology (spring, 2010).
Received into the Roman Catholic Church (Advent 2007); ordained deacon (Dec. 13, 2008) and priest (Feb. 21, 2009) under the Pastoral Provision for married Anglican clergy; incardinated in the Archdiocese of Santa Fe.

Recipient of Louisville Institute Sabbatical Grant for Pastoral Leaders (2008).
Sabbatical study at the Instituto Patristico Augustinianum; in residence at the Pontifical Irish College (2008-2009).
Taught core curriculum course (THE2311 – Western Theological Tradition), in the University of Dallas Rome Program (Spring 2009).
Bishop, Episcopal Diocese of the Rio Grande, Albuquerque, NM (2004-2007); Canon to the Ordinary (2000-2004).

Served on the Theology Committee of the House of Bishops.
Member of the Board of Trustees, Nashotah House Seminary.
Member and Officer of the Board of Directors, The Living Church Foundation.
Member of the Board of Directors, The Anglican Digest.
Rector, St. Andrew's Episcopal Church, Fort Worth, TX (1989-2000).

Member of the Board of Directors, The Living Church Foundation.
Officer of the Episcopal Synod of America.
Member of the Board of Trustees, Episcopal Theological Seminary of the Southwest.
Member of the Board of Trustees, The University of the South.
Rector, Church of the Good Shepherd, Rosemont, PA (1985-1989).

Lecturer in Anglican Theology, The Lutheran Theological Seminary, Philadelphia.
Member of the Steering Committee of the Evangelical and Catholic Mission.
Assistant, All Saints' Church, Wynnewood, PA (1983-1985).

Tutor and Adjunct in Theology, The General Theological Seminary, New York.
Doctoral Studies, University of Oxford (Christ Church) (1979-1983).

Assistant, All Saints' Church, Highfield, Oxford, England.
Episcopal Church Foundation Fellow (1979-1983).
Ordained Anglican Priest by the Bishop of Oxford in Christ Church Cathedral (June 29, 1980).
Sportswriter, The News-Sun, Waukegan, Illinois (1972-1979).

Education

D. Phil. (Theology), University of Oxford, (1979-1983). Thesis: "Basil of Ancyra and the Reception of the Nicene Creed."

M.Div., cum laude, Harvard Divinity School (1976-1978) (New Testament/ patristics).

MA., summa cum laude, Trinity Evangelical Divinity School (1974-1976) (church history).

B.A., cum laude (history), Trinity College (1970-1974) (history).

Personal

Birthdate: April 1, 1952.

Family: married to Debra J. Arnold in 1974; children: Kristina (33), Eric (30), John Mark (24).

Interests: Flying (private, commercial, instrument-rated, ASEL & ASES).

Publications

"The Unopened Gift," Anglican Theological Review 87 (Fall 2005): 645-651.

"The New Donatists: Why the Fight for Orthodoxy within Anglicanism Must Avoid Ancient

Errors" [T.W. Smith Lecture at St. John's, Elora, Ontario, 2005] (publication anticipated).

"Intimacy and Friendship: Some Boundary Issues," Anglican Theological Review 85 (Winter 2003): 97-102.

"Scripture and Tradition: A Famous Irenaean Text Revisited" Proceedings of the Atlantic Theological Conference (Charlottetown, P.E.I., 1993).

"Episcopal Jurisdiction in Athanasius: A Line in the Sand?" [International Patristics Conference, Oxford, England, August, 1991].

"Koinonia and Reception: A Response to the Report of the Archbishop of Canterbury's Commission on Communion and Women in the Episcopate" (Episcopal Synod of America, 1989).

"The Teaching Tradition: Scripture and Doctrine" in The Scriptures and Modern Christian Teaching [Proceedings of the Theological Conference 1988] (Charlottetown, 1988), pp. 59-71.

"Patterns of Orthodox Witness: Some Principles from the Nicene Fathers" in Rebuilding the House of God [Proceedings of the Theological Conference 1987] (Charlottetown, P.E.I., 1988), pp. 101-109.

"Basil of Ancyra on the Meaning of Homoousios" in Arianism: Historical and Theological Reassessments, ed. Robert C. Gregg [Patristic Monograph Series, 11] (Cambridge, MA., 1985), pp. 267-279.

Basil of Ancyra and the Course of Nicene Orthodoxy (D.Phil. thesis, University of Oxford, 1983).

"The Date of the Philocalia" in Origeniana Tertia, ed. R. Hanson and H. Crouzel (Rome, 1985), pp. 245-252.

Various reviews, conference papers, and addresses.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00mercoledì 4 gennaio 2012 20:29
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RINUNCE E NOMINE, 04.01.2012

RINUNCIA DI AUSILIARE DI LOS ANGELES (U.S.A.)

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare dell’arcidiocesi di Los Angeles (U.S.A.), presentata da S.E. Mons. Gabino Zavala, Vescovo tit. di Tamascani, in conformità ai canoni 411 e 401 §2 del Codice di Diritto Canonico.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00giovedì 5 gennaio 2012 20:37
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COMUNICATO SULLA NOTA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE CON INDICAZIONI PASTORALI PER L’ANNO DELLA FEDE, 05.01.2012

Con la Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, Benedetto XVI ha indetto un Anno della fede.
Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo.
Con la promulgazione di tale Anno il Santo Padre intende mettere al centro dell’attenzione ecclesiale ciò che, fin dall’inizio del suo Pontificato, gli sta più a cuore: l’incontro con Gesù Cristo e la bellezza della fede in Lui. D’altra parte, la Chiesa è ben consapevole dei problemi che oggi la fede deve affrontare e sente quanto mai attuale la domanda che Gesù stesso ha posto: «Il Figlio dell’uomo, quando tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc 18, 8). Per questo, «se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all’incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci» (Discorso per la presentazione degli auguri natalizi alla Curia romana, 22 dicembre 2011).

Per incarico di Benedetto XVI, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha redatto una Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede. Tale Nota è stata elaborata in accordo con alcuni Dicasteri della Santa Sede e con il contributo del Comitato per la preparazione dell’Anno della fede. Il Comitato, costituito presso la Congregazione per la Dottrina della Fede per mandato del Santo Padre, annovera fra i suoi membri: i Cardinali William Levada, Francis Arinze, Angelo Bagnasco, Ivan Dias, Francis E. George, Zenon Grocholewski, Marc Ouellet, Mauro Piacenza, Jean-Pierre Ricard, Stanisław Ryłko e Christoph Schönborn; gli Arcivescovi Salvatore Fisichella e Luis F. Ladaria; i Vescovi Mario Del Valle Moronta Rodríguez, Gerhard Ludwig Müller e Raffaello Martinelli.

La Nota, datata 6 gennaio 2012, Solennità dell’Epifania, e che sarà pubblicata il giorno seguente, 7 gennaio, si compone di un’introduzione e di alcune indicazioni pastorali. Nell’introduzione si ribadisce che «l’Anno della fede vuol contribuire ad una rinnovata conversione al Signore Gesù e alla riscoperta della fede, affinché tutti i membri della Chiesa siano testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede».

«L’inizio dell’Anno della fede coincide con il ricordo riconoscente di due grandi eventi che hanno segnato il volto della Chiesa ai nostri giorni: il 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, voluto dal beato Giovanni XXIII (11 ottobre 1962), e il 20° anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, offerto alla Chiesa dal beato Giovanni Paolo II (11 ottobre 1992)».

Il Concilio Vaticano II, «a partire dalla luce di Cristo… ha voluto approfondire l’intima natura della Chiesa... e il suo rapporto con il mondo contemporaneo». «Dopo il Concilio, la Chiesa si è impegnata nella recezione e nell’applicazione del suo ricco insegnamento, in continuità con tutta la Tradizione, sotto la guida sicura del Magistero».

«Per favorire la corretta recezione del Concilio, i Sommi Pontefici hanno più volte convocato il Sinodo dei Vescovi…, proponendo alla Chiesa degli orientamenti chiari attraverso le diverse Esortazioni apostoliche post-sinodali.
La prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, nel mese di ottobre 2012, avrà come tema: La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana».

«Sin dall’inizio del suo Pontificato, Papa Benedetto XVI si è impegnato decisamente per una corretta comprensione del Concilio, respingendo come erronea la cosiddetta "ermeneutica della discontinuità e della rottura" e promuovendo quella che lui stesso ha denominato "l’ermeneutica della riforma", del rinnovamento nella continuità».

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, come «autentico frutto del Concilio Vaticano II» (Lettera apostolica Porta fidei, n. 4), si pone nella linea di tale "rinnovamento nella continuità". Esso comprende «cose nuove e cose antiche» (Mt 13, 52). Da una parte riprende l’antico e tradizionale ordine della catechesi, articolando il suo contenuto in quattro parti: il Credo, la liturgia, l’agire cristiano e la preghiera. Ma, nel medesimo tempo, esprime tutto ciò in modo nuovo per rispondere agli interrogativi della nostra epoca.

L’Anno della fede sarà un’occasione privilegiata per promuovere la conoscenza e la diffusione dei contenuti del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Le indicazioni pastorali della Nota hanno l’intento di favorire «sia l’incontro con Cristo attraverso autentici testimoni della fede, sia la conoscenza sempre maggiore dei suoi contenuti». Mediante queste indicazioni pastorali - che non intendono «precludere altre proposte che lo Spirito Santo vorrà suscitare tra i Pastori e i fedeli nelle varie parti del mondo» - la Congregazione per la Dottrina della Fede offre il suo aiuto, dato che alle sue specifiche competenze appartiene non solo il compito di tutelare la sana dottrina e di correggerne gli errori ma anche, e primariamente, quello di promuovere la verità della fede (cf. Costituzione apostolica Pastor Bonus, nn. 48-51).

La Nota articola le sue proposte in quattro livelli: 1) Chiesa universale, 2) Conferenze Episcopali, 3) Diocesi e 4) Parrocchie, Comunità, Associazioni, Movimenti. Vengono qui di seguito richiamati alcuni di questi suggerimenti particolari.

Ad esempio, accanto ad una solenne celebrazione per l’inizio dell’Anno della fede ed a vari altri eventi cui parteciperà il Santo Padre (Assemblea del Sinodo dei Vescovi, GMG del 2013), vengono auspicate iniziative ecumeniche per «invocare e favorire il ristabilimento dell'unità fra tutti i cristiani» e «avrà luogo una solenne celebrazione ecumenica per riaffermare la fede in Cristo da parte di tutti i battezzati».

A livello di Conferenze Episcopali, viene incoraggiata la qualità della formazione catechistica ecclesiale e «una verifica dei catechismi locali e dei vari sussidi catechistici in uso nelle Chiese particolari per assicurare la loro piena conformità con il Catechismo della Chiesa Cattolica», e si auspica un ampio uso dei linguaggi della comunicazione e dell’arte, «trasmissioni televisive o radiofoniche, film e pubblicazioni, anche a livello popolare e accessibili a un ampio pubblico, sul tema della fede, dei suoi principi e contenuti, nonché sul significato ecclesiale del Concilio Vaticano II».

A livello diocesano, l’Anno della fede viene considerato, tra l’altro, come «rinnovata occasione di dialogo creativo tra fede e ragione attraverso simposi, convegni e giornate di studio, specialmente nelle Università cattoliche», e come tempo favorevole per «celebrazioni penitenziali in cui chiedere perdono a Dio, anche e specialmente per i peccati contro la fede».

A livello di parrocchie, la proposta centrale rimane la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, perché «nell’Eucarestia, mistero della fede e sorgente della nuova evangelizzazione, la fede della Chiesa viene proclamata, celebrata e fortificata». Da tale iniziativa sono chiamate a nascere, crescere e diffondersi tutte le altre proposte, tra cui avranno senz’altro una rilevanza particolare le iniziative intraprese dai numerosi Istituti, dalle nuove Comunità e dai Movimenti ecclesiali.

«Presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione sarà istituita un’apposita Segreteria per l’Anno della fede per coordinare le diverse iniziative promosse dai vari Dicasteri della Santa Sede o comunque aventi rilevanza per la Chiesa universale». La Segreteria «potrà anche suggerire proposte per l’Anno della fede» e disporrà di «un apposito sito internet al fine di offrire ogni informazione utile» al riguardo.

Le indicazioni offerte nella Nota hanno lo scopo di invitare tutti i membri della Chiesa ad impegnarsi nell’Anno della fede per riscoprire e «condividere quello che il cristiano ha di più caro: Cristo Gesù, Redentore dell’uomo, Re dell’Universo, "autore e perfezionatore della fede" (Eb 12, 2)».

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 7 gennaio 2012 20:46
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NOTA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE CON INDICAZIONI PASTORALI PER L’ANNO DELLA FEDE, 07.01.2012

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della Fede

Introduzione

Con la Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto un Anno della fede. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo.

Quest’anno sarà un’occasione propizia perché tutti i fedeli comprendano più profondamente che il fondamento della fede cristiana è «l’incontro con un avvenimento, con una Persona che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva»1.
Fondata sull’incontro con Gesù Cristo risorto, la fede potrà essere riscoperta nella sua integrità e in tutto il suo splendore. «Anche ai nostri giorni la fede è un dono da riscoprire, da coltivare e da testimoniare», perché il Signore «conceda a ciascuno di noi di vivere la bellezza e la gioia dell’essere cristiani»2.

L’inizio dell’Anno della fede coincide con il ricordo riconoscente di due grandi eventi che hanno segnato il volto della Chiesa ai nostri giorni: il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, voluto dal beato Giovanni XXIII (11 ottobre 1962), e il ventesimo anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, offerto alla Chiesa dal beato Giovanni Paolo II (11 ottobre 1992).

Il Concilio, secondo il Papa Giovanni XXIII, ha voluto «trasmettere pura e integra la dottrina, senza attenuazioni o travisamenti», impegnandosi affinché «questa dottrina certa e immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che corrisponda alle esigenze del nostro tempo»3.
Al riguardo, resta di importanza decisiva l’inizio della Costituzione dogmatica Lumen gentium: «Cristo è la luce delle genti: questo santo Concilio, adunato nello Spirito Santo, desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni creatura (cfr Mc 16, 15), illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa»4.
A partire dalla luce di Cristo che purifica, illumina e santifica nella celebrazione della sacra liturgia (cfr Costituzione Sacrosanctum Concilium) e con la sua parola divina (cfr Costituzione dogmatica Dei Verbum), il Concilio ha voluto approfondire l’intima natura della Chiesa (cfr Costituzione dogmatica Lumen gentium) e il suo rapporto con il mondo contemporaneo (cfr Costituzione pastorale Gaudium et spes).
Attorno alle sue quattro Costituzioni, veri pilastri del Concilio, si raggruppano le Dichiarazioni e i Decreti, che affrontano alcune delle maggiori sfide del tempo.

Dopo il Concilio, la Chiesa si è impegnata nella recezione e nell’applicazione del suo ricco insegnamento, in continuità con tutta la Tradizione, sotto la guida sicura del Magistero. Per favorire la corretta recezione del Concilio, i Sommi Pontefici hanno più volte convocato il Sinodo dei Vescovi5, istituito dal Servo di Dio Paolo VI nel 1965, proponendo alla Chiesa degli orientamenti chiari attraverso le diverse Esortazioni apostoliche post-sinodali. La prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, nel mese di ottobre 2012, avrà come tema: La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana.

Sin dall’inizio del suo Pontificato, Papa Benedetto XVI si è impegnato decisamente per una corretta comprensione del Concilio, respingendo come erronea la cosiddetta «ermeneutica della discontinuità e della rottura» e promuovendo quella che lui stesso ha denominato «l’"ermeneutica della riforma", del rinnovamento nella continuità dell’unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato; è un soggetto che cresce nel tempo e si sviluppa, rimanendo però sempre lo stesso, unico soggetto del Popolo di Dio in cammino»6.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, ponendosi in questa linea, da una parte è un «autentico frutto del Concilio Vaticano II»7, e dall’altra intende favorirne la recezione. Il Sinodo Straordinario dei Vescovi del 1985, convocato in occasione del ventesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II e per effettuare un bilancio della sua recezione, ha suggerito di preparare questo Catechismo per offrire al Popolo di Dio un compendio di tutta la dottrina cattolica e un testo di sicuro riferimento per i catechismi locali. Il Papa Giovanni Paolo II ha accolto tale proposta quale desiderio «pienamente rispondente a un vero bisogno della Chiesa universale e delle Chiese particolari»8. Redatto in collaborazione con l’intero Episcopato della Chiesa Cattolica, questo Catechismo «esprime veramente quella che si può chiamare la "sinfonia" della fede»9.

Il Catechismo comprende «cose nuove e cose antiche (cfr Mt 13, 52), poiché la fede è sempre la stessa e insieme è sorgente di luci sempre nuove. Per rispondere a questa duplice esigenza, il Catechismo della Chiesa Cattolica da una parte riprende l’ "antico" ordine, quello tradizionale, già seguito dal Catechismo di san Pio V, articolando il contenuto in quattro parti: il Credo; la sacra Liturgia, con i sacramenti in primo piano; l’agire cristiano, esposto a partire dai comandamenti; ed infine la preghiera cristiana. Ma, nel medesimo tempo, il contenuto è spesso espresso in un modo "nuovo", per rispondere agli interrogativi della nostra epoca»10.
Questo Catechismo è «uno strumento valido e legittimo al servizio della comunione ecclesiale» e «una norma sicura per l’insegnamento della fede»11. In esso i contenuti della fede trovano «la loro sintesi sistematica e organica. Qui, infatti, emerge la ricchezza di insegnamento che la Chiesa ha accolto, custodito ed offerto nei suoi duemila anni di storia. Dalla Sacra Scrittura ai Padri della Chiesa, dai Maestri di teologia ai Santi che hanno attraversato i secoli, il Catechismo offre una memoria permanente dei tanti modi in cui la Chiesa ha meditato sulla fede e prodotto progresso nella dottrina per dare certezza ai credenti nella loro vita di fede»12.

L’Anno della fede vuol contribuire ad una rinnovata conversione al Signore Gesù e alla riscoperta della fede, affinché tutti i membri della Chiesa siano testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto nel mondo di oggi, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la "porta della fede".
Questa "porta" spalanca lo sguardo dell’uomo su Gesù Cristo, presente in mezzo a noi «tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20). Egli ci mostra come «l’arte del vivere» si impara «in un intenso rapporto con Lui»13. «Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di ogni generazione: in ogni tempo Egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede»14.

Per incarico di Papa Benedetto XVI15, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha redatto, in accordo con i competenti Dicasteri della Santa Sede e con il contributo del Comitato per la preparazione dell’Anno della fede16, la presente Nota con alcune indicazioni per vivere questo tempo di grazia, senza precludere altre proposte che lo Spirito Santo vorrà suscitare tra i Pastori e i fedeli nelle varie parti del mondo.

Indicazioni

«So a chi ho creduto» (2 Tm 1, 12): questa parola di san Paolo ci aiuta a comprendere che la fede «è innanzi tutto una adesione personale dell’uomo a Dio; al tempo stesso ed inseparabilmente, è l’assenso libero a tutta la verità che Dio ha rivelato»17. La fede come affidamento personale al Signore e la fede che professiamo nel Credo sono inscindibili, si richiamano e si esigono a vicenda. Esiste un profondo legame fra la fede vissuta ed i suoi contenuti: la fede dei testimoni e dei confessori è anche la fede degli apostoli e dei dottori della Chiesa.

In tal senso, le seguenti indicazioni per l’Anno della fede desiderano favorire sia l’incontro con Cristo attraverso autentici testimoni della fede, sia la conoscenza sempre maggiore dei suoi contenuti. Si tratta di proposte che intendono sollecitare, in modo esemplificativo, la pronta responsabilità ecclesiale davanti all’invito del Santo Padre a vivere in pienezza quest’Anno come speciale «tempo di grazia»18. La riscoperta gioiosa della fede potrà anche contribuire a consolidare l’unità e la comunione tra le diverse realtà che compongono la grande famiglia della Chiesa.

I. A livello di Chiesa universale

1. Il principale avvenimento ecclesiale all’inizio dell’Anno della fede sarà la XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, convocata da Papa Benedetto XVI nel mese di ottobre 2012 e dedicata a La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Durante questo Sinodo, nella data dell’11 ottobre 2012, avrà luogo una solenne celebrazione d’inizio dell’Anno della fede, nel ricordo del cinquantesimo anniversario di apertura del Concilio Vaticano II.

2. Nell’Anno della fede occorre incoraggiare i pellegrinaggi dei fedeli alla Sede di Pietro, per professarvi la fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, unendosi con colui che oggi è chiamato a confermare nella fede i suoi fratelli (cfr Lc 22, 32). Sarà importante favorire anche i pellegrinaggi in Terra Santa, luogo che per primo ha visto la presenza di Gesù, il Salvatore, e di Maria, sua madre.

3. Nel corso di quest’Anno sarà utile invitare i fedeli a rivolgersi con particolare devozione a Maria, figura della Chiesa, che «in sé compendia e irraggia le principali verità della fede»19. È dunque da incoraggiare ogni iniziativa che aiuti i fedeli a riconoscere il ruolo particolare di Maria nel mistero della salvezza, ad amarla filialmente ed a seguirne la fede e le virtù. A tale scopo risulterà quanto mai conveniente effettuare pellegrinaggi, celebrazioni e incontri presso i maggiori Santuari.

4. La prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro nel luglio 2013 offrirà un’occasione privilegiata ai giovani per sperimentare la gioia che proviene dalla fede nel Signore Gesù e dalla comunione con il Santo Padre, nella grande famiglia della Chiesa.

5. Sono auspicati simposi, convegni e raduni di ampia portata, anche a livello internazionale, che favoriscano l'incontro con autentiche testimonianze della fede e la conoscenza dei contenuti della dottrina cattolica. Documentando come anche oggi la Parola di Dio continua a crescere e a diffondersi, sarà importante rendere testimonianza che in Gesù Cristo «trova compimento ogni travaglio ed anelito del cuore umano»20 e che la fede «diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo»21. Alcuni convegni saranno particolarmente dedicati alla riscoperta degli insegnamenti del Concilio Vaticano II.

6. Per tutti i credenti, l’Anno della fede offrirà un’occasione propizia per approfondire la conoscenza dei principali Documenti del Concilio Vaticano II e lo studio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Ciò vale in modo speciale per i candidati al sacerdozio, soprattutto durante l’anno propedeutico o nei primi anni di studi teologici, per le novizie ed i novizi degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica, così come per coloro che vivono un tempo di verifica per aggregarsi ad un’Associazione o a un Movimento ecclesiale.

7. Detto Anno sarà occasione propizia per un’accoglienza più attenta delle omelie, delle catechesi, dei discorsi e degli altri interventi del Santo Padre. I Pastori, le persone consacrate ed i fedeli laici saranno invitati a un rinnovato impegno di effettiva e cordiale adesione all’insegnamento del Successore di Pietro.

8. Durante l’Anno della fede, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, sono auspicate varie iniziative ecumeniche volte ad invocare e favorire «il ristabilimento dell'unità fra tutti i cristiani» che «è uno dei principali intenti del sacro Concilio Ecumenico Vaticano II»22. In particolare, avrà luogo una solenne celebrazione ecumenica per riaffermare la fede in Cristo da parte di tutti i battezzati.

9. Presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione sarà istituita un’apposita Segreteria per coordinare le diverse iniziative riguardanti l’Anno della fede, promosse dai vari Dicasteri della Santa Sede o comunque aventi rilevanza per la Chiesa universale. Detta Segreteria dovrà essere informata per tempo Sarà conveniente informare per tempo detta Segreteria circa i principali eventi organizzati; essa potrà anche suggerire opportune iniziative in merito. La Segreteria aprirà un apposito sito internet al fine di offrire ogni informazione utile per vivere in modo efficace l’Anno della fede.

10. A conclusione di quest’Anno, nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, avrà luogo un’Eucaristia celebrata dal Santo Padre, in cui rinnovare solennemente la professione della fede.

II. A livello di Conferenze Episcopali23

1. Le Conferenze Episcopali potranno dedicare una giornata di studio al tema della fede, della sua testimonianza personale e della sua trasmissione alle nuove generazioni, nella consapevolezza della missione specifica dei Vescovi come maestri e «araldi della fede»24.

2. Sarà utile favorire la ripubblicazione dei Documenti del Concilio Vaticano II, del Catechismo della Chiesa Cattolica e del suo Compendio, anche in edizioni tascabili ed economiche, e la loro maggiore diffusione con l’ausilio dei mezzi elettronici e delle moderne tecnologie.

3. È auspicabile un rinnovato sforzo per tradurre i Documenti del Concilio Vaticano II e il Catechismo della Chiesa Cattolica nelle lingue nelle quali ancora non esistono. Si incoraggiano iniziative di sostegno caritativo per tali traduzioni nelle lingue locali dei Paesi in terra di missione, dove le Chiese particolari non possono gestirne le spese. Ciò sia condotto sotto la guida della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

4. I Pastori, attingendo ai nuovi linguaggi della comunicazione, si impegneranno per promuovere trasmissioni televisive o radiofoniche, film e pubblicazioni, anche a livello popolare e accessibili a un ampio pubblico, sul tema della fede, dei suoi principi e contenuti, nonché sul significato ecclesiale del Concilio Vaticano II.

5. I Santi e i Beati sono gli autentici testimoni della fede25. Sarà pertanto opportuno che le Conferenze Episcopali si impegnino per diffondere la conoscenza dei Santi del proprio territorio, utilizzando anche i moderni mezzi di comunicazione sociale.

6. Il mondo contemporaneo è sensibile al rapporto tra fede e arte. In tal senso, si raccomanda alle Conferenze Episcopali di valorizzare adeguatamente, in funzione catechetica ed eventualmente in collaborazione ecumenica, il patrimonio delle opere d’arte reperibili nei luoghi affidati alla loro cura pastorale.

7. I docenti nei Centri di studi teologici, nei Seminari e nelle Università cattoliche sono invitati a verificare la rilevanza, nel loro insegnamento, dei contenuti del Catechismo della Chiesa Cattolica e delle implicazioni derivanti per le rispettive discipline.

8. Sarà utile preparare, con l’aiuto di teologi e autori competenti, sussidi divulgativi dal carattere apologetico (cfr 1 Pt 3, 15). Ogni fedele potrà così meglio rispondere alle domande che si pongono nei diversi ambiti culturali, in rapporto ora alle sfide delle sette, ora ai problemi connessi con il secolarismo e il relativismo, ora agli «interrogativi che provengono da una mutata mentalità che, particolarmente oggi, riduce l’ambito delle certezze razionali a quello delle conquiste scientifiche e tecnologiche»26, così come ad altre specifiche difficoltà.

9. È auspicabile una verifica dei catechismi locali e dei vari sussidi catechistici in uso nelle Chiese particolari, per assicurare la loro piena conformità con il Catechismo della Chiesa Cattolica27. Nel caso in cui alcuni catechismi o sussidi per la catechesi non siano in piena sintonia col Catechismo, o rivelino delle lacune, si potrà cominciare a elaborarne di nuovi, eventualmente secondo l’esempio e con l’aiuto di altre Conferenze Episcopali che già hanno provveduto a redigerli.

10. Sarà opportuna, in collaborazione con la competente Congregazione per l’Educazione Cattolica, una verifica della presenza dei contenuti del Catechismo della Chiesa Cattolica nella Ratio della formazione dei futuri sacerdoti e nel Curriculum dei loro studi teologici.

III. A livello diocesano

1. È auspicabile una celebrazione di apertura dell’Anno della fede e una sua solenne conclusione a livello di ogni Chiesa particolare, in cui «confessare la fede nel Signore risorto nelle nostre Cattedrali e nelle chiese di tutto il mondo»28.

2. Sarà opportuno organizzare in ogni diocesi del mondo una giornata sul Catechismo della Chiesa Cattolica, invitando in modo particolare i sacerdoti, le persone consacrate e i catechisti. In quest’occasione, ad esempio, le eparchie orientali cattoliche potranno svolgere un incontro con i sacerdoti per testimoniare la propria specifica sensibilità e tradizione liturgica all’interno dell’unica fede in Cristo; così, le giovani Chiese particolari nelle terre di missione potranno essere invitate ad offrire una rinnovata testimonianza di quella gioia della fede che tanto le contraddistingue.

3. Ogni Vescovo potrà dedicare una sua Lettera pastorale al tema della fede, richiamando l’importanza del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica e tenendo conto delle specifiche circostanze pastorali della porzione di fedeli a lui affidata.

4. Si auspica che in ogni diocesi, sotto la responsabilità del Vescovo, si organizzino momenti di catechesi, destinati ai giovani ed a coloro che sono in ricerca del senso della vita, allo scopo di scoprire la bellezza della fede ecclesiale, e si promuovano incontri con suoi testimoni significativi.

5. Sarà opportuno verificare la recezione del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica nella vita e nella missione di ogni singola Chiesa particolare, specialmente in ambito catechistico. In tal senso, si auspica un rinnovato impegno da parte degli Uffici catechistici delle diocesi, che – sostenuti dalle Commissioni per la Catechesi delle Conferenze Episcopali – hanno il dovere di curare la formazione dei catechisti sul piano dei contenuti della fede.

6. La formazione permanente del clero potrà essere incentrata, particolarmente in quest’Anno della fede, sui Documenti del Concilio Vaticano II e sul Catechismo della Chiesa Cattolica, trattando, ad esempio, temi come "l’annuncio del Cristo risorto", "la Chiesa sacramento di salvezza", "la missione evangelizzatrice nel mondo di oggi", "fede e incredulità", "fede, ecumenismo e dialogo interreligioso", "fede e vita eterna", "l’ermeneutica della riforma nella continuità", "il Catechismo nella cura pastorale ordinaria".

7. Si invitano i Vescovi ad organizzare, specialmente nel periodo quaresimale, celebrazioni penitenziali in cui chiedere perdono a Dio, anche e specialmente per i peccati contro la fede. Quest’Anno sarà altresì un tempo favorevole per accostarsi con maggior fede e più intensa frequenza al sacramento della Penitenza.

8. Si auspica un coinvolgimento del mondo accademico e della cultura per una rinnovata occasione di dialogo creativo tra fede e ragione attraverso simposi, convegni e giornate di studio, specialmente nelle Università cattoliche, mostrando «come tra fede e autentica scienza non vi possa essere alcun conflitto perché ambedue, anche se per vie diverse, tendono alla verità»29.

9. Sarà importante promuovere incontri con persone che, «pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo e della verità definitiva sulla loro esistenza e sul mondo»30, ispirandosi anche ai dialoghi del Cortile dei Gentili, avviati sotto la guida del Pontificio Consiglio della Cultura.

10. L’Anno della fede potrà essere un’occasione per prestare un’attenzione maggiore alle Scuole cattoliche, luoghi adeguati per offrire agli alunni una testimonianza viva del Signore e per coltivare la loro fede, con un opportuno riferimento all’utilizzo di buoni strumenti catechistici, come, ad esempio, il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica o come Youcat.

IV. A livello di parrocchie / comunità / associazioni / movimenti

1. In preparazione all’Anno della fede, tutti i fedeli sono invitati a leggere e meditare attentamente la Lettera apostolica Porta fidei del Santo Padre Benedetto XVI.

2. L’Anno della fede «sarà un’occasione propizia per intensificare la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia»31.
Nell’Eucarestia, mistero della fede e sorgente della nuova evangelizzazione, la fede della Chiesa viene proclamata, celebrata e fortificata. Tutti i fedeli sono invitati a prendervi parte consapevolmente, attivamente e fruttuosamente, per essere autentici testimoni del Signore.

3. I sacerdoti potranno dedicare maggior attenzione allo studio dei Documenti del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica, traendone frutto per la pastorale parrocchiale – la catechesi, la predicazione, la preparazione ai sacramenti – e proponendo cicli di omelie sulla fede o su alcuni suoi aspetti specifici, come ad esempio, "l’incontro con Cristo", "i contenuti fondamentali del Credo", "la fede e la Chiesa" 32.

4. I catechisti potranno attingere maggiormente alla ricchezza dottrinale del Catechismo della Chiesa Cattolica e guidare, sotto la responsabilità dei rispettivi parroci, gruppi di fedeli per la lettura e il comune approfondimento di questo prezioso strumento, al fine di creare piccole comunità di fede e di testimonianza del Signore Gesù.

5. Nelle parrocchie si auspica un rinnovato impegno nella diffusione e nella distribuzione del Catechismo della Chiesa Cattolica o di altri sussidi adatti alle famiglie, autentiche chiese domestiche e luoghi primari di trasmissione della fede, ad esempio nel contesto delle benedizioni delle case, dei Battesimi degli adulti, delle Confermazioni, dei Matrimoni. Ciò potrà contribuire alla confessione e all’approfondimento della dottrina cattolica «nelle nostre case e presso le nostre famiglie, perché ognuno senta forte l’esigenza di conoscere meglio e di trasmettere alle generazioni future la fede di sempre»33.

6. Sarà opportuno promuovere missioni popolari e altre iniziative, nelle parrocchie e nei luoghi di lavoro, per aiutare i fedeli a riscoprire il dono della fede battesimale e la responsabilità della sua testimonianza, nella consapevolezza che la vocazione cristiana «è per sua natura anche vocazione all’apostolato»34.

7. In questo tempo, i membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica sono sollecitati ad impegnarsi nella nuova evangelizzazione, con una rinnovata adesione al Signore Gesù, mediante l’apporto dei propri carismi e nella fedeltà al Santo Padre ed alla sana dottrina.

8. Le Comunità contemplative durante l’Anno della fede dedicheranno una particolare intenzione alla preghiera per il rinnovamento della fede nel Popolo di Dio e per un nuovo slancio nella sua trasmissione alle giovani generazioni.

9. Le Associazioni e i Movimenti ecclesiali sono invitati a farsi promotori di specifiche iniziative che, mediante il contributo del proprio carisma e in collaborazione con i Pastori locali, si inseriscano nel grande evento dell’Anno della fede. Le nuove Comunità e i Movimenti ecclesiali, in modo creativo e generoso, sapranno trovare i modi più adeguati per offrire la loro testimonianza di fede al servizio della Chiesa.

10. Tutti i fedeli, chiamati a ravvivare il dono della fede, cercheranno di comunicare la propria esperienza di fede e di carità35 dialogando coi loro fratelli e sorelle, anche delle altre confessioni cristiane, con i seguaci di altre religioni, e con coloro che non credono, oppure sono indifferenti. In tal modo si auspica che l’intero popolo cristiano inizi una sorta di missione verso coloro con cui vive e lavora, nella consapevolezza di aver «ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti»36.

Conclusione

La fede «è compagna di vita che permette di percepire con sguardo sempre nuovo le meraviglie che Dio compie per noi. Intenta a cogliere i segni dei tempi nell’oggi della storia, la fede impegna ognuno di noi a diventare segno vivo della presenza del Risorto nel mondo»37. La fede è un atto personale ed insieme comunitario: è un dono di Dio, che viene vissuto nella grande comunione della Chiesa e deve essere comunicato al mondo. Ogni iniziativa per l’Anno della fede vuole favorire la gioiosa riscoperta e la rinnovata testimonianza della fede.
Le indicazioni qui offerte hanno lo scopo di invitare tutti i membri della Chiesa ad impegnarsi perché quest’Anno sia occasione privilegiata per condividere quello che il cristiano ha di più caro: Cristo Gesù, Redentore dell’uomo, Re dell’Universo, «autore e perfezionatore della fede» (Eb 12, 2).

Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 6 gennaio 2012, Solennità dell’Epifania del Signore.

William Card. Levada
Prefetto

Luis F. Ladaria, S.I.
Arcivescovo tit. di Thibica
Segretario

____________________________

1 BENEDETTO XVI, Lett. enc. Deus caritas est, 25 dicembre 2005, n. 1.
2 ID., Omelia nella Festa del Battesimo del Signore, 10 gennaio 2010.
3 GIOVANNI XXIII, Discorso di solenne apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, 11 ottobre 1962.
4 CONC. ECUM. VAT. II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 1.
5 Le Assemblee Ordinarie del Sinodo dei Vescovi hanno trattato i seguenti temi: La preservazione e il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la sua coerenza dottrinale e storica (1967), Il sacerdozio ministeriale e la giustizia nel mondo (1971), L’evangelizzazione nel mondo moderno (1974), La catechesi nel nostro tempo (1977), La famiglia cristiana (1980), La penitenza e la riconciliazione nella missione della Chiesa (1983), La vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo (1987), La formazione dei sacerdoti nelle circostanze attuali (1991), La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo (1994), Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo (2001), L’Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa (2005), La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (2008).
6 BENEDETTO XVI, Discorso alla Curia Romana, 22 dicembre 2005.
7 ID., Lett. ap. Porta fidei, n. 4.
8 GIOVANNI PAOLO II, Discorso di chiusura della II Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, 7 dicembre 1985, n. 6. Lo stesso Pontefice, nella fase iniziale di tale Sinodo, durante l’Angelus del 24 novembre 1985, ebbe a dire: «La fede è il principio basilare, è il cardine, il criterio essenziale del rinnovamento voluto dal Concilio. Dalla fede derivano la norma, lo stile di vita, l’orientamento pratico in ogni circostanza».
9 ID., Cost. ap. Fidei depositum, 11 ottobre 1992, n. 2.
10 Ibid., n. 3.
11 Ibid., n. 4.
12 BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 11.
13 ID., Discorso ai partecipanti all'Incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, 15 ottobre 2011.
14 ID., Lett. ap. Porta fidei, n. 7.
15 Cfr ibid., n. 12.
17 Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 150.
18 BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 15.
19 CONC. ECUM. VAT. II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 65.
20 BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 13.
21 Ibid., n. 6.
22 CONC. ECUM. VAT. II, Decr. Unitatis redintegratio, n. 1.
23 Le indicazioni offerte alle Conferenze Episcopali valgono in modo analogo anche per i Sinodi dei Vescovi delle Chiese Patriarcali e Arcivescovili Maggiori e per le Assemblee dei Gerarchi di Chiese sui iuris.
24 CONC. ECUM. VAT. II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 25.
25 Cfr BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 13.
26 Ibid., n. 12.
27 Cfr GIOVANNI PAOLO II, Cost. ap. Fidei depositum, n. 4.
28 BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 8.
29 Ibid., n. 12.
30 Ibid., n. 10.
31 Ibid., n. 9.
32 Cfr BENEDETTO XVI, Esort. ap. post-sinodale Verbum Domini, 30 settembre 2010, nn. 59-60 e 74.
33 Id., Lett. ap. Porta fidei, n. 8.
34 CONC. ECUM. VAT. II, Decr. Apostolicam actuositatem, n. 2.
35 Cfr BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 14.
36 CONC. ECUM. VAT. II, Cost. past. Gaudium et spes, n. 1.
37 BENEDETTO XVI, Lett. ap. Porta fidei, n. 15.

16 Detto Comitato, costituito presso la Congregazione per la Dottrina della Fede per mandato del Santo Padre Benedetto XVI, annovera fra i suoi membri: i Cardinali William Levada, Francis Arinze, Angelo Bagnasco, Ivan Dias, Francis E. George, Zenon Grocholewski, Marc Ouellet, Mauro Piacenza, Jean-Pierre Ricard, Stanisław Ryłko e Christoph Schönborn; gli Arcivescovi Luis F. Ladaria e Salvatore Fisichella; i Vescovi Mario Del Valle Moronta Rodríguez, Gerhard Ludwig Müller e Raffaello Martinelli.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 14 gennaio 2012 18:54
Dal blog di Lella...

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA: UDIENZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA REPUBBLICA ITALIANA, 14.01.2012

Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Senatore Professore Mario Monti.
Dopo l’Udienza pontificia, il Senatore Mario Monti, che era accompagnato dall’Ambasciatore Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, Ministro degli Affari Esteri, dal Professore Enzo Moavero Milanesi, Ministro per gli Affari Europei, e dal Presidente Antonio Catricalà, Sotto-Segretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha incontrato l’Em.mo Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato da Monsignore Ettore Balestrero, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel corso dei cordiali colloqui sono stati affrontati temi che riguardano la situazione sociale italiana e il relativo impegno del Governo, nonché il contributo della Chiesa cattolica alla vita del Paese. Vi è stato, pure, un esame di aspetti dell’attuale quadro internazionale, dall’Europa alla situazione nell’area mediterranea meridionale. Ci si è, infine, soffermati sulla tutela delle minoranze religiose, soprattutto cristiane, in alcune aree del mondo.
Le due Parti hanno confermato la volontà di continuare la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 21 gennaio 2012 13:01
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PRESENTAZIONE DEGLI AGNELLI BENEDETTI NELLA FESTA LITURGICA DI SANT’AGNESE

Oggi, nella Cappella Urbano VIII, vengono presentati al Papa due agnelli benedetti questa mattina, in occasione della memoria liturgica di Sant’Agnese, nell’omonima Basilica sulla via Nomentana. La lana di questi agnelli sarà utilizzata per confezionare i Pallii dei nuovi Arcivescovi Metropoliti.
Il Pallio è un’insegna liturgica d’onore e di giurisdizione che viene indossata dal Papa e dagli Arcivescovi Metropoliti nelle loro Chiese e in quelle delle loro Province. È costituito da una fascia di lana bianca su cui spiccano sei croci di seta nera. Il rito dell’imposizione dei Pallii agli Arcivescovi Metropoliti è compiuto dal Santo Padre il 29 giugno, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00giovedì 26 gennaio 2012 21:26
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NOTA DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, P. FEDERICO LOMBARDI, S.I., A PROPOSITO DI UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA, 26.01.2012

La trasmissione televisiva "Gli intoccabili" andata in onda ieri sera, accompagnata dall’abituale contorno di articoli e commenti può essere oggetto di molteplici considerazioni, a cominciare dalla discutibilità del metodo e degli espedienti giornalistici con cui è stata realizzata, per continuare con l’amarezza per la diffusione di documenti riservati. Ma non è di questo che ora vogliamo principalmente parlare, essendo oggi tutto ciò fin troppo abituale, sia come metodo generale, sia come stile di informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa cattolica. Proponiamo piuttosto due semplici considerazioni che non hanno trovato spazio nel dibattito.

La prima. L’azione svolta da mons. Viganò come Segretario Generale del Governatorato ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo ad una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile. Questi risultati, ottenuti durante la Presidenza del card. Lajolo, sono chiari e non sono negati da nessuno. Una valutazione più adeguata richiederebbe tuttavia di tener conto dell’andamento dei mercati e dei criteri degli investimenti nel corso degli ultimi anni, ricordare anche altre circostanze importanti, come i risultati notevolissimi dell’attività dei Musei Vaticani, con flusso accresciuto di pubblico e orari di apertura più ampi, ricordare le finalità non puramente economiche ma di supporto della missione della Chiesa universale da parte dello Stato della Città del Vaticano che sono motivo di spese anche notevoli, e così via. Alcune accuse poi – anche molto gravi – fatte nel corso della trasmissione, in particolare quelle nei confronti dei membri del Comitato Finanza e Gestione del Governatorato e della Segreteria di Stato di Sua Santità, impegnano la Segreteria di Stato stessa e il Governatorato a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l’onorabilità di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalità, che servono lealmente la Chiesa, il Papa e il bene comune. In ogni caso, i criteri positivi e chiari di corretta e sana amministrazione e di trasparenza a cui si è ispirato mons. Viganò continuano certamente ad essere quelli che guidano anche gli attuali responsabili del Governatorato, nella loro provata competenza e rettitudine. E ciò è coerente con la linea di sempre maggiore trasparenza e affidabilità e di attento controllo sulle attività economiche su cui la Santa Sede è chiaramente impegnata, nonostante le difficoltà, come dimostrano anche le adesioni alle Convenzioni internazionali di cui si dà notizia – per casuale coincidenza – proprio quest’oggi. Insomma, l’avvicendamento alla guida del Governatorato non intende certamente essere un passo indietro rispetto alla trasparenza e al rigore, ma un ulteriore passo avanti.

La seconda. Discussioni e tensioni, comprensibili differenze di opinioni e posizioni, vengono sottoposte alla valutazione di un giudizio superiore proprio perché questo è in grado di vedere le questioni in una prospettiva più ampia e con criteri più comprensivi. Un procedimento di discernimento difficile sui diversi aspetti dell’esercizio del governo di un’istituzione complessa e articolata come il Governatorato – che non si limitano a quelli del giusto rigore amministrativo - è stato invece presentato in modo parziale e banale, esaltando evidentemente gli aspetti negativi, con il facile risultato di presentare le strutture del governo della Chiesa non tanto come toccate anch’esse dalle fragilità umane – ciò che sarebbe facilmente comprensibile - quanto come caratterizzate in profondità da liti, divisioni e lotte di interessi. In questo diciamo senza timore che si è andati e si va spesso ben aldilà della realtà; che la situazione generale del Governatorato non è così negativa come si è voluto far credere; che tanta disinformazione non può certamente occultare il quotidiano e sereno lavoro in vista di una sempre maggiore trasparenza di tutte le istituzioni vaticane, e infine che non bisogna dimenticare che il Governo della Chiesa ha al suo vertice un Pontefice di giudizio profondo e prudente, la cui dirittura al disopra di ogni sospetto garantisce la serenità e la fiducia che giustamente si attendono coloro che operano al servizio della Chiesa e i fedeli tutti. In questa prospettiva va riaffermato decisamente che l’affidamento del compito di nunzio negli Stati Uniti a mons. Viganò, uno dei compiti più importanti di tutta la diplomazia vaticana, data l’importanza del Paese e della Chiesa cattolica negli Stati Uniti, è prova di indubitabile stima e fiducia da parte del Papa.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00lunedì 30 gennaio 2012 17:47
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TELEGRAMMI DI CORDOGLIO DEL SANTO PADRE PER LA MORTE DEL PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, SENATORE OSCAR LUIGI SCALFARO, 30.01.2012

Appresa la notizia della morte del Senatore Oscar Luigi Scalfaro, Presidente emerito della Repubblica Italiana, il Santo Padre Benedetto XVI ha espresso ieri la sua partecipazione al dolore della famiglia e del popolo italiano con messaggi di condoglianze inviati rispettivamente alla figlia del Senatore e al Presidente della Repubblica.
Questi i testi dei messaggi di cordoglio:

TELEGRAMMA ALLA SIGNORINA MARIANNA SCALFARO

PREGIATISSIMA SIGNORINA MARIANNA SCALFARO

SPIRITUALMENTE VICINO IN QUESTO MOMENTO DI DOLORE PER LA MORTE DELL'AMATO GENITORE SENATORE OSCAR LUIGI SCALFARO PRESIDENTE EMERITO DELLE REPUBBLICA ITALIANA DESIDERO PORGERE LE MIE PIÙ SENTITE CONDOGLIANZE CON L'ASSICURAZIONE DELLA MIA SINCERA PARTECIPAZIONE AL GRAVE LUTTO CHE COLPISCE ANCHE L'INTERA NAZIONE ITALIANA (.) NEL RICORDARE CON VIVO AFFETTO E CON SPECIALE GRATITUDINE QUESTO ILLUSTRE UOMO CATTOLICO DI STATO INTEGERRIMO MAGISTRATO E FEDELISSIMO SERVITORE DELLE ISTITUZIONI CHE NELLE PUBBLICHE RESPONSABILITÀ RICOPERTE SEMPRE SI ADOPERO' PER LA PROMOZIONE DEL BENE COMUNE E DEI PERENNI VALORI ETICO-RELIGIOSI CRISTIANI PROPRI DELLA TRADIZIONE STORICA E CIVILE DELL'ITALIA ELEVO FERVIDE PREGHIERE DI SUFFRAGIO INVOCANDO PER LA SUA ANIMA DALLA DIVINA BONTÀ PER INTERCESSIONE DELLA VERGINE MARIA DA LUI PARTICOLARMENTE VENERATA LA PACE ETERNA E DI CUORE IMPARTO A LEI E A TUTTI I FAMILIARI LA CONFORTATRICE BENEDIZIONE APOSTOLICA

BENEDICTUS PP XVI

TELEGRAMMA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

A SUA ECCELLENZA GIORGIO NAPOLITANO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PALAZZO DEL QUIRINALE
00187 ROMA

INFORMATO SCOMPARSA SENATORE OSCAR LUIGI SCALFARO PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PER LUNGO TEMPO PROTAGONISTA DELLA VITA PUBBLICA E GENEROSO SERVITORE DELLE ISTITUZIONI DI CODESTA NAZIONE SOMMO PONTEFICE DESIDERA FAR PERVENIRE AT VOSTRA ECCELLENZA ET INTERA NAZIONE ITALIANA ESPRESSIONE SUO PROFONDO CORDOGLIO MENTRE ELEVA FERVIDE PREGHIERE DI SUFFRAGIO PER ILLUSTRE CARO DEFUNTO

CARDINALE TARCISIO BERTONE
SEGRETARIO DI STATO DI SUA SANTITÀ


Paparatzifan
00venerdì 3 febbraio 2012 19:40
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COMUNICATO: GIORNATA DI RIFLESSIONE E DI PREGHIERA DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL PROSSIMO CONCISTORO, 03.02.2012

In occasione del prossimo Concistoro, il Santo Padre ha convocato i membri del Collegio cardinalizio e i nuovi cardinali eletti per una Giornata di riflessione e di preghiera, che si svolgerà il 17 febbraio nell’Aula nuova del Sinodo, con inizio alle ore 10 del mattino con la recita dell’Ora Media e al pomeriggio alle ore 17 con la recita dei Vespri.
Il tema principale della giornata sarà: "L’annuncio del Vangelo oggi, tra missio ad gentes e nuova evangelizzazione", e sarà introdotto dal cardinale designato S.E. Mons. Timothy Dolan, Arcivescovo di New York.
Vi sarà anche una Comunicazione sull’Anno della Fede, presentata da S.E. Mons. Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione.
Si informa anche che il cardinale designato Padre Karl Josef Becker, S.I., per motivi di salute, non verrà creato cardinale nel corso della cerimonia pubblica del 18 febbraio, ma in forma privata in altro momento.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00sabato 4 febbraio 2012 13:54
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DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENZA DEL GOVERNATORATO DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO, 04.02.2012

1. La pubblicazione abusiva delle due lettere di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, la prima indirizzata al Santo Padre in data 27 marzo 2011, la seconda al Cardinale Segretario di Stato in data 8 maggio, è per il Governatorato dello SCV motivo di grande amarezza.

Le asserzioni in esse contenute non possono non causare l’impressione che il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, invece di essere uno strumento di governo responsabile, sia un’entità inaffidabile, in balia di forze oscure. Dopo attento esame del contenuto delle due missive, la Presidenza del Governatorato ritiene suo dovere di dichiarare pubblicamente che le dette asserzioni sono frutto di valutazioni erronee, o si basano su timori non suffragati da prove, anzi apertamente contraddetti dalle principali personalità invocate come testimoni.

Senza entrare nel merito delle singole affermazioni, la Presidenza del Governatorato ritiene di dover attirare l’attenzione sui seguenti sicuri elementi di giudizio.

2. I bilanci preventivo e consuntivo del Governatorato, dopo essere stati approvati dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, vengono regolarmente sottoposti alla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, la quale li esamina nei propri uffici e li fa esaminare anche dal suo collegio di Revisori Internazionali. La Prefettura stessa ha, del resto, la possibilità di esaminare in ogni momento, senza preavviso, la documentazione di tutti gli Uffici del Governatorato nello stesso iter della sua produzione.

3. Come noto, gli investimenti finanziari del Governatorato, affidati a gestori esterni, subirono rilevanti perdite durante la grande crisi internazionale del 2008. Secondo criteri contabili stabiliti dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede in aderenza ai criteri stabiliti in Italia, dette perdite vennero distribuite anche sull’esercizio del 2009, che segnò quindi un passivo per Euro 7.815.000. Va per altro rilevato che, a prescindere dalle perdite finanziarie, la gestione economico-funzionale del Governatorato restò in attivo. Il passaggio dal risultato negativo per Euro 7.815.000 del bilancio consuntivo del 2009 al risultato positivo (finale) per Euro 21.043.000 del 2010 fu dovuto principalmente a due fattori: alla gestione degli investimenti finanziari del Governatorato, affidata dal Cardinale Presidente all’APSA Sezione Straordinaria nel 2009, e, in misura ancor maggiore, agli eccellenti risultati dei Musei Vaticani.

4. Gli appalti per nuove opere di un certo rilievo - come per es. il restauro in corso del Colonnato di Piazza S. Pietro o la costruzione della fontana di S. Giuseppe - vengono assegnati con regolare gara e dopo esame da parte di una commissione ad hoc, istituita di volta in volta dal Cardinale Presidente. Per i lavori di non grande entità la Direzione dei Servizi Tecnici si avvale del proprio personale o anche di ditte esterne qualificate, ben conosciute, sulla base di prezziari in uso in Italia.

5. La Presidenza del Governatorato dello SCV esprime piena fiducia e stima agli illustri membri del Comitato Finanza e Gestione e li ringrazia per il prezioso contributo da loro prestato con riconosciuta professionalità e non poco dispendio di tempo, senza alcun onere per il Governatorato, confidando di poter continuare ad avvalersi del loro consiglio anche in futuro.

La Presidenza conferma altresì la sua piena fiducia nelle Direzioni e nei vari Collaboratori, essendosi rivelati infondati – dopo accurato esame – sospetti e accuse, come del tutto infondata sino ad apparire risibile, la notizia, debitrice di un certo giornalismo assai poco serio, secondo la quale sarebbero state effettuate intercettazioni telefoniche e ambientali all’interno di un procedimento meramente amministrativo e disciplinare!

6. La Presidenza è ben consapevole del fatto che la gestione del Governatorato, seppur già ben ordinata e proficua, può essere ulteriormente perfezionata in conformità alle raccomandazioni espresse dalla Società di Gestione McKinsey, incaricata nel 2009 dal Cardinale Presidente su proposta del Comitato Finanza e Gestione. L’attuazione delle proposte migliorative avanzate dalla McKinsey, già da tempo avviata, sarà proseguita nello stesso spirito, e si ribadisce che la trasparenza e il rigore, lodevolmente perseguiti dalla precedente Presidenza, con pari impegno e altrettanta serenità, sono perseguiti anche dagli attuali Superiori.

7. Il Governatorato tutto – Presidenza, Direttori, Capi Ufficio, impiegati e lavoratori – desidera riaffermare la comune ferma volontà di continuare ad impiegare tutte le forze nel servire, con fedeltà ed integrità totale, il Sommo Pontefice, nella consapevolezza del grande onore e della grande responsabilità, che esso ha nell’essere al servizio del Papa.

Giovanni Card. Lajolo
Presidente emerito

+ Giuseppe Bertello
Arcivescovo tit. di Urbisaglia, Presidente

+ Giuseppe Sciacca
Vescovo tit. di Vittoriana, Segretario Generale

+ Giorgio Corbellini
Vescovo tit. di Abula, già Vice Segretario Generale

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00giovedì 9 febbraio 2012 11:52
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Dichiarazione della Sala Stampa a proposito di affermazioni infondate su IOR e AIF

L’articolo di Angela Camuso pubblicato su l’Unità in data odierna, a p. 23, intitolato: “Riciclaggio, quattro preti indagati. I silenzi del Vaticano sui controlli”, rappresenta, purtroppo, una notevole mancanza di serietà di indagine da parte dell’Autrice. Anzitutto vanno fatte due osservazioni introduttive.

1.Il titolo parla dei silenzi del Vaticano. Come si chiarirà più avanti, ciò è del tutto infondato: la Santa Sede e le autorità del Vaticano hanno doverosamente cooperato con la magistratura e le altre autorità italiane.

2. Le accuse avanzate nell’articolo riprendono critiche ormai superate. Una ricerca in internet, anche rapida, degli scritti dell’Autrice dell’articolo dimostra che il suo pezzo odierno in nessun modo fa “notizia”. Si tratta, infatti, di accuse “riciclate” e che la giornalista, in passato, ha già pubblicato più volte. Rievocarle nuovamente non serve a renderle vere. Ci si chiede se l’articolo non costituisca una sorta di pubblicità per una trasmissione televisiva serale.

Per quanto concerne il contenuto dell’articolo si precisa quanto segue.
L’articolo presuppone che vi siano quattro sacerdoti – Emilio Messina, Salvatore Palumbo, Orazio Bonaccorsi ed Evaldo Biasini – che hanno utilizzato l’Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.) per riciclare del denaro. L’accusa principale è che lo I.O.R. è stato coinvolto in un’attività illegale e non ha dato assistenza alle Autorità italiane che perseguivano queste persone.

Ciò non è corretto.

Anzitutto, l’articolo non riferisce che, a partire dagli anni 2006-2007, lo I.O.R. si è impegnato con determinazione nell’analisi dei conti e nella verifica dei suoi clienti per accertare e riferire l’eventuale esistenza di transazioni sospette.
Questo impegno dello I.O.R., inteso ad individuare transazioni sospette, anticipa di alcuni anni la stessa adozione della Legge N. CXXVII contro il riciclaggio, del 30 dicembre 2010, da parte dello Stato della Città del Vaticano.
Inoltre, come è noto alle Autorità italiane, e come risulta dalla documentazione accessibile agli ufficiali sia della Santa Sede, sia della Repubblica Italiana, lo I.O.R. ha cooperato ripetutamente con le Autorità italiane ad ogni livello. Ciò è avvenuto, su richiesta, in ambito giudiziario fra Autorità specificamente competenti ed amministrativo da parte dello I.O.R. con le sue controparti italiane. Vale la pena di sottolineare che lo I.O.R. ha fornito informazioni, anche al di fuori dei canali formali, nel periodo precedente la costituzione dell’Autorità vaticana di Informazione Finanziaria (A.I.F.).
La cooperazione del Direttore Generale dello I.O.R., Dott. Paolo Cipriani, è stata definita “tempestiva ed esaustiva” in documenti di funzionari italiani. Infatti, in uno dei casi, è stata proprio l’azione rapida del Dott. Cipriani a permettere la messa sotto accusa di una delle persone indicate.

Dopo aver consultato l’A.I.F., si può anche precisare quanto segue:

1. Non è vero che lo I.O.R. non abbia fornito informazioni all’A.I.F. sulle materie in questione.

2. Non è vero che l’A.I.F. non abbia inoltrato queste informazione alla U.I.F. (Unità di Informazione Finanziaria italiana).

3. Quanto a una delle persone menzionate nell’articolo, Mons. Messina, le Autorità italiane non hanno mai avanzato una richiesta all’A.I.F. Perciò sarebbe stato evidentemente impossibile per l’AIF “rispondere” alla sua controparte italiana.

Tutti questi punti, relativi alle comunicazioni fra l’A.I.F. e la controparte italiana, risultano nei documenti conservati dall’A.I.F. con specifici numeri di protocollo.
L’articolo, inoltre, non riferisce che una delle persone in esso menzionate – il Reverendo Bonaccorsi – il 6 giugno 2011 è stata dichiarata innocente, con sentenza confermata in appello.
L’effetto, purtroppo diffamatorio, dell’articolo risulta dall’utilizzo del termine “incriminato”, in relazione al Presidente dello I.O.R., Prof. Ettore Gotti Tedeschi, e al Direttore Generale, Dott. Paolo Cipriani. Né l’uno né l’altro sono mai stati incriminati, ma piuttosto indagati.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00giovedì 9 febbraio 2012 19:15
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ULTERIORE DICHIARAZIONE DELLA SALA STAMPA A PROPOSITO DI AFFERMAZIONI INFONDATE SU I.O.R. E A.I.F., 09.02.2012

In fine mattinata la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Nella trasmissione "Gli Intoccabili" di La 7 di ieri, mercoledì 8 febbraio, sono state fatte affermazioni infondate e diffuse informazioni false sull’Istituto per le Opere di Religione e l’Autorità di Informazione Finanziaria.

Al riguardo, facendo seguito a quanto già specificato nella Dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede di ieri, 8 febbraio, si precisa quanto segue:

1. L’affermazione che lo I.O.R. è una banca non corrisponde a verità; lo I.O.R. è una Fondazione di diritto sia civile che canonico regolata da un proprio statuto; non mantiene riserve e non concede prestiti come una banca. Tanto meno è una "banca off-shore". Di fatto, nella citata trasmissione viene usato tale termine non per illustrare il vero carattere e la funzione dello I.O.R., ma per creare un’impressione di illegalità. Lo I.O.R. si trova all’interno di una giurisdizione sovrana e opera in un quadro normativo e regolamentare, che comprende anche la legge antiriciclaggio vaticana. Quest’ultima, la Legge CXXVII, è stata adottata proprio per essere in linea con gli standard internazionali.

2. L’insinuazione che le normative vaticane non consentirebbero le indagini o i procedimenti penali relativi a periodi precedenti all’entrata in vigore della Legge CXXVII (1° aprile 2011), non corrisponde a verità.

La discussione durante il menzionato programma si riferiva alle parole riportate in un "memo esclusivo". Tale documento è senza alcun valore ufficiale e rappresenta unicamente le valutazioni di chi l’ha scritto. Per di più, ivi non si afferma l’impossibilità di indagini o procedimenti penali per periodi precedenti al 1° aprile 2011; non emerge la resistenza dello I.O.R. a collaborare in caso di indagini o di procedimenti penali su fatti precedenti al 1° aprile 2011. Per quanto riguarda la cooperazione tra lo I.O.R. e l’A.I.F., lo I.O.R. ha cooperato nel fornire informazioni su transazioni avvenute anche prima di tale data.

Le affermazioni fatte durante la trasmissione non corrispondono quindi a verità: secondo la normativa vaticana in materia di antiriciclaggio l’Autorità giudiziaria vaticana ha il potere di indagare anche transazioni sospette avvenute in periodi precedenti al 1° aprile 2011, e ciò anche nel quadro della cooperazione internazionale con i giudici di altri Stati, inclusa l’Italia.

3. I rapporti dello I.O.R. con banche non italiane sono sempre stati attivi e, a differenza di quanto è stato affermato, è stata ridotta solo limitatamente l’attività con le banche italiane. Lo I.O.R., così come fanno anche gli enti finanziari italiani, si avvale dei servizi di banche estere (italiane e non) quando essi sono più efficienti e a minor costo. Tutti i movimenti in contanti, poi, sono certificati con documenti doganali. Come prassi, tutti i movimenti di denaro sono regolarmente tracciati ed archiviati.

4. Per quanto riguarda la norma che regola il movimento di denaro contante, è importante precisare che lo I.O.R. controlla e controllava anche i movimenti frazionati (c.d. step transactions) per un totale di 15.000 nei dieci giorni consecutivi. Per di più, l’articolo 28, comma 1, lett. b), del nuovo testo della Legge CXXVII, modificato per Decreto del Presidente del Governatorato il 26 gennaio 2012, stabilisce che i soggetti sottoposti agli obblighi della medesima Legge (tra i quali lo I.O.R.) devono eseguire «gli obblighi di adeguata verifica: … quando eseguono transazioni occasionali il cui importo sia pari o superiore ad euro 15.000, indipendentemente dal fatto che siano effettuate con una transazione unica o con più transazioni collegate».

5. L’affermazione del magistrato Luca Tescaroli secondo la quale il Vaticano non avrebbe dato risposta alle rogatorie riguardanti il caso Banco Ambrosiano-Calvi non corrisponde a verità. In merito si precisa che la rogatoria del 2002 non risulta pervenuta in Vaticano. Anche all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, dopo una prima ricerca effettuata negli Archivi, la richiesta di rogatoria internazionale presentata dal Tribunale di Roma nel 2002 non risulta mai pervenuta. Alle altre due è stato fornito regolare riscontro, indirizzato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Come affermato nella Dichiarazione di ieri, la Santa Sede e le autorità del Vaticano hanno doverosamente cooperato con la magistratura e le altre autorità italiane e ciò risulta dalla documentazione accessibile agli ufficiali sia della Santa Sede sia della Repubblica Italiana.

I fatti sopra descritti dimostrano che la presentazione compiuta nella menzionata trasmissione risulta parziale e non contribuisce ad avere un quadro obiettivo della realtà descritta.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00lunedì 13 febbraio 2012 21:06
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Nota di Padre Lombardi sulla circolazione di documenti che tendono a screditare il Vaticano e la Chiesa

Di seguito riportiamo una nota diffusa questa sera dal direttore della Radio Vaticana padre Federico Lombardi circa la circolazione di documenti che tendono a screditare il Vaticano e la Chiesa:

Oggi dobbiamo tenere tutti i nervi saldi perché nessuno si può stupire di nulla. L’amministrazione americana ha avuto wikileaks, il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di documenti che tendono a creare confusione e sconcerto e a facilitare una messa in cattiva luce del Vaticano, del governo della Chiesa e più ampiamente della Chiesa stessa.
Quindi, calma e sangue freddo, e molto uso della ragione, cosa che non tutti i media tendono a fare. Si tratta di documenti di natura e peso diversi, nati in tempi e situazioni diverse: altro sono le discussioni sulla migliore gestione economica di una istituzione con molte attività materiali come il Governatorato; altro sono appunti su questioni giuridiche e normative in corso di discussione e su cui è normale che esistano opinioni diverse; altro sono memoriali farneticanti che nessuna persona con la testa sul collo ha considerato seri, come quello recente sul complotto contro la vita del Papa. Ma tant’è; mettere tutto insieme giova a creare confusione. Una informazione seria dovrebbe saper distinguere le questioni e capirne il significato differente. E’ ovvio che le attività economiche del Governatorato devono essere gestite saggiamente e con rigore; è chiaro che lo IOR e le attività finanziarie devono inserirsi correttamente nelle norme internazionali contro il riciclaggio. Queste sono evidentemente le indicazioni del Papa.
Mentre è evidente che la storia del complotto contro il Papa, come ho detto da subito, è una farneticazione, una follia, e non merita di essere presa sul serio.
Certo c’è qualcosa di triste nel fatto che vengano passati slealmente documenti dall’interno all’esterno in modo da creare confusione. La responsabilità c’è dall’una e dall’altra parte.

Anzitutto da parte di chi fornisce questo tipo di documenti, ma anche di chi si dà da fare per usarli per scopi che non sono certo l’amore puro della verità. Perciò dobbiamo resistere e non lasciarci inghiottire dal gorgo della confusione, che è quello che i malintenzionati desiderano, e restare capaci di ragionare.

In certo senso – è un’antica osservazione della saggezza umana e spirituale – il verificarsi di attacchi più forti è segno che è in gioco qualche cosa di importante.

Alla grande serie di attacchi alla Chiesa sul tema degli abusi sessuali è giustamente corrisposto un impegno serio e profondo di rinnovamento lungimirante. Non una risposta di corto respiro, ma di purificazione e rinnovamento. Ora abbiamo ripreso in mano la situazione e sviluppiamo una forte strategia di guarigione, rinnovamento e prevenzione per il bene di tutta la società.

Allo stesso tempo si sa che vi è in corso un impegno serio per garantire una vera trasparenza del funzionamento delle istituzioni vaticane anche dal punto di vista economico. Si sono pubblicate nuove norme. Si sono aperti canali di rapporti internazionali per il controllo. Ora, diversi dei documenti recentemente diffusi tendono proprio a screditare questo impegno. Paradossalmente ciò costituisce una ragione di più per perseguirlo con decisione senza lasciarsi impressionare. Se tanti si accaniscono, si vede che è importante.

Chi pensa di scoraggiare il Papa e i suoi collaboratori in questo impegno si sbaglia e si illude.

Quanto alla questione delle pretese lotte di potere in vista del prossimo conclave, invito ad osservare che i Pontefici eletti in questo secolo sono stati tutti personalità di altissimo e indiscusso valore spirituale. E’ chiaro che i cardinali hanno cercato e cercano di eleggere qualcuno che meriti il rispetto del popolo di Dio e possa servire l’umanità del nostro tempo con grande autorità morale e spirituale. La lettura in chiave di lotte di potere interne dipende in gran parte dalla rozzezza morale di chi la provoca e di chi la fa, che spesso non è capace di vedere altro. Chi crede in Gesù Cristo per fortuna sa che – checché se ne dica o se ne scriva oggi sui giornali – le vere preoccupazioni di chi porta responsabilità nella Chiesa sono piuttosto i problemi gravi dell’umanità di oggi e di domani. Non per nulla crediamo e parliamo anche di assistenza dello Spirito Santo.

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Paparatzifan
00giovedì 16 febbraio 2012 13:04
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COMUNICATO AL TERMINE DEI LAVORI DEL CONSIGLIO DI CARDINALI PER LO STUDIO DEI PROBLEMI ORGANIZZATIVI ED ECONOMICI DELLA SANTA SEDE, 16.02.2012

Bilancio preventivo consolidato della Santa Sede e Bilancio preventivo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per l’anno 2012

Martedì 14 e Mercoledì 15 febbraio si è svolta in Vaticano la riunione del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, presieduta dal Segretario di Stato di Sua Santità, l’Em.mo Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B..

Vi hanno partecipato gli Em.mi Cardinali: Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Germania), Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid (Spagna), Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo di México (México), Wilfrid Fox Napier, O.F.M., Arcivescovo di Durban (Sud Africa), Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima (Perú), Angelo Scola, Arcivescovo di Milano (Italia), George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia), Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas (Venezuela), Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia), Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di São Paulo (Brasile).

La Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede era rappresentata dal Presidente, Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giuseppe Versaldi, dal Segretario, il Rev.mo Mons. Lucio Ángel Vallejo Balda, e dal Ragioniere Generale, il Dott. Stefano Fralleoni.

Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica erano così rappresentati: Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giuseppe Bertello e Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Giuseppe Sciacca, rispettivamente Presidente della Commissione Cardinalizia per lo S.C.V. e Segretario Generale del Governatorato S.C.V., Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Domenico Calcagno ed il Rev.mo Mons. Luigi Mistò, rispettivamente Presidente e Segretario dell’A.P.S.A.

Su invito del Cardinale Segretario di Stato sono intervenuti, per la materia di loro competenza, il Direttore Generale della Radio Vaticana, P. Federico Lombardi, S.I., e il Dott. Alberto Gasbarri, Direttore Amministrativo.

Sua Ecc.za Mons. Versaldi, dopo aver illustrato il rinnovato ruolo che la Prefettura per gli Affari Economici, in base al suo nuovo Regolamento, assume rispetto alle Amministrazioni della Santa Sede e del Governatorato SCV, ha ceduto la parola al Ragioniere Generale il quale, dapprima, ha letto la relazione sul Bilancio preventivo Consolidato 2012 della Santa Sede e, successivamente, su quello del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. In entrambi i casi, hanno fatto seguito ulteriori riflessioni ed approfondimenti da parte di Mons. Vallejo Balda.

Com’è noto, l’area di consolidamento riguarda gli Organismi facenti parte della Curia Romana, la Camera Apostolica e le istituzioni "mediatiche" della Santa Sede, vale a dire: la Radio Vaticana, la Tipografia Vaticana – Editrice "L’Osservatore Romano"–, il Centro Televisivo Vaticano e la Libreria Editrice Vaticana.

Il Governatorato ha un’Amministrazione autonoma ed indipendente da contributi della Santa Sede, e, attraverso le sue diverse Direzioni, provvede alle necessità relative alla gestione territoriale dello Stato.

Sono poi seguiti gli interventi degli Em.mi Padri Cardinali, i quali, pur esprimendo compiacimento per i risultati prospettati, non hanno mancato di manifestare preoccupazione per la situazione di crisi generale, la quale non risparmia neppure il sistema economico vaticano nel suo complesso. Ciò appare evidente soprattutto per la Santa Sede, la cui insostituibile fonte di sovvenzionamento è costituita dalle libere offerte dei fedeli. I Membri del Consiglio hanno espresso profonda gratitudine per il sostegno che questi ultimi danno, spesso in forma anonima, al ministero universale del Santo Padre, esortandoli a perseverare in tale opera di bene. Del pari, è stato riconosciuto l’impegno per il continuo miglioramento dell’amministrazione dei beni e delle risorse della Santa Sede.


TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE

Consolidated budget of the Holy See
and budget of the Governorate of Vatican City State
for the year 2012

The Council of Cardinals for the Study of the Organisational and Economic Problems of the Holy See met in the Vatican on Tuesday 14 and Wednesday 15 February under the presidency of His Holiness' Secretary of State Cardinal Tarcisio Bertone S.D.B.

The meeting was attended by the following cardinals: Joachim Meisner, archbishop of Cologne, Germany; Antonio María Rouco Varela, archbishop of Madrid, Spain; Norberto Rivera Carrasco, archbishop of Mexico, Mexico; Wilfrid Fox Napier O.F.M., archbishop of Durban, South Africa; Juan Luis Cipriani Thorne, archbishop of Lima, Peru; Angelo Scola, archbishop of Milan, Italy; George Pell, archbishop of Sydney, Australia; Agostino Vallini, His Holiness' vicar general for the diocese of Rome; Jorge Liberato Urosa Savino, archbishop of Caracas, Venezuela; Jean-Pierre Ricard, archbishop of Bordeaux, France, and Odilo Pedro Scherer, archbishop of Sao Paulo, Brazil.

The Prefecture for the Economic Affairs of the Holy See was represented by its president, secretary and accountant general, respectively: Archbishop Giuseppe Versaldi, Msgr. Lucio Ángel Vallejo Balda, and Stefano Fralleoni.

The Governorate of Vatican City State and the Administration of the Patrimony of the Apostolic See (APSA) were represented as follows: Archbishop Giuseppe Bertello, president of the Commission of Cardinals for Vatican City State; Bishop Giuseppe Sciacca, secretary general of the Governorate of Vatican City State; Archbishop Domenico Calcagno, president of APSA, and Msgr. Luigi Misto, secretary of APSA.

At the invitation of the Cardinal Secretary of State, Fr. Federico Lombardi S.J. and Alberto Gasbarri, respectively director general and administrative director of Vatican Radio, also participated in the meeting for issues concerning their sphere of competency.

Archbishop Versaldi, having outlined the renewed role which the Prefecture for Economic Affairs, in accordance with its new Regulations, has assumed vis-a-vis the Administrations of the Holy See and the Governorate of Vatican City State, gave the floor to the accountant general. He read out the report on the consolidated budget of the Holy See for 2012, followed by the report on that of the Governorate of Vatican City State. On both occasions, his contribution was followed by further reflections and observations by Msgr. Vallejo Balda.

As is well known, the area of consolidation concerns entities which are part of the Roman Curia, the Apostolic Camera and the "media" institutions of the Holy See, i.e.: Vatican Radio, the Vatican Printing Press - "Osservatore Romano" Publishing House, the Vatican Television Centre and the Vatican Publishing House.

The administration of the Governorate is independent from the Holy See. Through its various offices, it supervises requirements related to the territorial administration of the State.

The cardinals present then intervened, expressing their pleasure at the forecast results but not failing to make known their concern at the prevailing general crises, which has not spared even the general economic system of the Vatican. This is evident above all as regards the Holy See, which receives indispensable subsidisation from the free offerings of the faithful. The members of the Council expressed their profound gratitude for the support the faithful give, often anonymously, to the universal ministry of the Holy Father, and exhorted them to continue this good work. Moreover, it was recognised that there is an ongoing commitment to improve the administration of the goods and resources of the Holy See.

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Paparatzifan
00venerdì 17 febbraio 2012 20:39
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COMUNICATO: GIORNATA DI RIFLESSIONE E PREGHIERA DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL CONCISTORO, 17.02.2012

Questa mattina, venerdì 17 febbraio, ha avuto inizio in Vaticano, nell’Aula nuova del Sinodo, la Giornata di preghiera e riflessione convocata dal Santo Padre per i membri del Collegio Cardinalizio e i nuovi cardinali in occasione del Concistoro.
La Giornata ha avuto inizio con la celebrazione dell’Ora Terza, cui ha fatto seguito il saluto introduttivo del Decano del Collegio Cardinalizio, S.Em.za Card. Angelo Sodano.
Il tema principale della giornata: "L’annuncio del Vangelo oggi, tra missio ad gentes e nuova evangelizzazione" è stato introdotto da un’ampia relazione dell’Arcivescovo di New York, il cardinale designato S.E. Mons. Timothy Dolan.
Successivamente, il Presidente del Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, S.E. Mons. Salvatore Fisichella, ha svolto una Comunicazione sull’Anno della Fede, sul suo significato alla luce della Lettera Apostolica Porta fidei, e ha presentato una serie di iniziative allo studio da parte di diversi Dicasteri in occasione dello stesso Anno della Fede.
Successivamente hanno avuto inizio gli interventi dei partecipanti alla Giornata. Vi è stato spazio sufficiente per 7 interventi di varia tematica fino alla recita dell’Angelus guidata dal Santo Padre.
Nel pomeriggio, dopo i Vespri alle ore 17, continueranno gli interventi dei partecipanti.
Sul totale dei 213 membri del Collegio cardinalizio, compresi i 22 nuovi cardinali, ne erano presenti 133. Gli assenti si erano scusati per motivo dell’età o della salute o di precedenti impegni inderogabili.

This morning, Friday 17 February, in preparation for tomorrow's consistory, the members of the College of Cardinals and the new cardinals-elect met in the Vatican's New Synod Hall for a day of reflection and prayer called by the Holy Father.
The Day began with the celebration of Lauds, followed by an introductory address by Cardinal Angelo Sodano, dean of the College of Cardinals.
The main theme of the day - "the announcement of the Gospel today, between 'missio ad gentes' and new evangelisation" - was introduced with a long talk by one of the cardinals-designate: Archbishop Timothy Dolan of New York. He was followed by Archbishop Salvatore Fisichella, president of the Pontifical Council for Promoting New Evangelisation, who delivered a report on the forthcoming Year of Faith, and its significance in the light of the Apostolic Letter 'Porta fidei'. He also outlined a series of initiatives for that Year, currently being studied by various dicasteries.
The participants in the day of reflection and prayer then rose to speak. There was time for seven addresses on various themes, before the praying of the Angelus guided by the Holy Father.
This afternoon, following the celebration of Vespers at 5 p.m., the participants will continue to make their contributions.
Of the total of 213 members of the College of Cardinals, including the twenty-two new cardinals, 133 were present. The absentees presented their excuses for reasons of age, health or earlier appointments.

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Paparatzifan
00giovedì 8 marzo 2012 21:15
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COMUNICATO: PUBBLICAZIONE DEL DOCUMENTO THEOLOGY TODAY: PERSPECTIVES, PRINCIPLES AND CRITERIA DELLA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, 08.03.2012

TESTO IN LINGUA ITALIANA

A seguito del documento Alla ricerca di un’etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale (2009), la Commissione Teologica Internazionale, nella sua missione di offrire il proprio aiuto alla Santa Sede e in modo particolare alla Congregazione per la Dottrina della Fede nell’esaminare le questioni dottrinali di maggiore importanza, rende pubblico il giorno 8 marzo 2012 il nuovo documento redatto in inglese: Theology Today: Perspectives, Principles and Criteria. Il testo viene pubblicato nella pagina internet della Commissione Teologia Internazionale sul Sito Vaticano (www.vatican.va). Nel medesimo giorno il documento appare anche sulla rivista Origins. CNS Documentary Service e sul sito internet della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America. Una traduzione italiana sarà prossimamente disponibile su La Civiltà Cattolica e successivamente sono previste anche le traduzioni nelle principali lingue.

Il documento, la cui preparazione fu iniziata nel precedente quinquennium 2004-2008, nella sottocommissione presieduta da P. Santiago del Cura Elena, è stato redatto, tenendo presente lo studio svolto, durante l’attuale quinquennium nella sottocommissione presieduta da Mons. Paul McPartlan.

Il documento esamina alcune questioni attuali della teologia e propone, alla luce dei principi costitutivi della teologia, i criteri metodologici che sono determinanti per la teologia cattolica rispetto ad altre discipline affini, come le scienze religiose. Il testo è distribuito in tre capitoli: la teologia presuppone l’ascolto della Parola di Dio accolta nella fede (capitolo 1); la si esercita nella comunione della Chiesa (capitolo 2); e mira a dare ragione di un modo scientifico di accostarsi alla verità di Dio in una prospettiva di autentica saggezza (capitolo 3).

Il testo è stato approvato in forma specifica dalla Commissione Teologica Internazionale il 29 novembre 2011 ed è stato sottoposto al Presidente della medesima, il Cardinale William Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha autorizzato la sua pubblicazione.

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Paparatzifan
00venerdì 16 marzo 2012 21:12
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COMUNICATO: INCONTRO TRA IL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE E IL SUPERIORE GENERALE DELLA FRATERNITÀ SACERDOTALE SAN PIO X, 16.03.2012

Durante l’incontro del 14 settembre 2011 fra Sua Eminenza il Signor Cardinale William Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, e Sua Eccellenza Mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, era stato consegnato a quest’ultimo un Preambolo Dottrinale, accompagnato da una Nota preliminare, quale base fondamentale per raggiungere la piena riconciliazione con la Sede Apostolica. In esso si enunciavano alcuni principi dottrinali e criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà al Magistero della Chiesa e il "sentire cum Ecclesia".

La risposta della Fraternità Sacerdotale San Pio X in merito al summenzionato Preambolo Dottrinale, pervenuta nel gennaio 2012, è stata sottoposta all’esame della Congregazione per la Dottrina della Fede e successivamente al giudizio del Santo Padre. In ottemperanza alla decisione di Papa Benedetto XVI, con una lettera consegnata in data odierna, si è comunicato a S.E. Mons. Fellay la valutazione della sua risposta. In essa si fa presente che la posizione, da lui espressa, non è sufficiente a superare i problemi dottrinali che sono alla base della frattura tra la Santa Sede e detta Fraternità.

Al termine dell’odierno incontro, guidato dalla preoccupazione di evitare una rottura ecclesiale dalle conseguenze dolorose e incalcolabili, si è rivolto l’invito al Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X di voler chiarificare la sua posizione al fine di poter giungere alla ricomposizione della frattura esistente, come auspicato da Papa Benedetto XVI.

TESTO IN LINGUA FRANCESE

Au cours de la rencontre du 14 septembre 2011 entre Son Éminence le Cardinal William Levada, Préfet de la Congrégation pour la Doctrine de la Foi et Président de la Commission pontificale

Ecclesia Dei, et Son Excellence Monseigneur Bernard Fellay, Supérieur général de la Fraternité sacerdotale saint Pie X, un Préambule doctrinal, accompagné d’une Note préliminaire, a été communiqué à ce dernier, comme base fondamentale pour parvenir à la pleine réconciliation avec le Siège Apostolique. Dans ce Préambule étaient énoncés certains principes doctrinaux et critères d’interprétation de la doctrine catholique, nécessaires pour garantir la fidélité au Magistère de l’Église et le sentire cum Ecclesia.

La réponse de la Fraternité sacerdotale saint Pie X à ce Préambule doctrinal, parvenue en janvier 2012, a été soumise à l’examen de la Congrégation pour la Doctrine de la Foi, puis au jugement du Saint-Père. Conformément à la décision du Pape Benoît XVI, l’évaluation de la réponse de S.E. Mgr Fellay lui a été communiquée par lettre remise en ce jour. Cette évaluation fait remarquer que la position qu’il a exprimée n’est pas suffisante pour surmonter les problèmes doctrinaux qui sont à la base de la fracture entre le Saint-Siège et ladite Fraternité.

Au terme de la rencontre de ce jour, dans le souci d’éviter une rupture ecclésiale aux conséquences douloureuses et incalculables, le Supérieur général de la Fraternité sacerdotale saint Pie X a été invité à bien vouloir clarifier sa position, afin de parvenir à la réduction de la fracture existante, comme l’a souhaité le Pape Benoît XVI.

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Paparatzifan
00venerdì 16 marzo 2012 23:53
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COMUNICATO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE: AGGIORNAMENTO E RIORGANIZZAZIONE DELLA PAGINA INTERNET DEL DICASTERO, 16.03.2012

Come è noto, i Documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede approvati espressamente dal Santo Padre partecipano al Magistero ordinario del Successore di Pietro (cfr Istruzione Donum veritatis sulla vocazione ecclesiale del teologo, 24 maggio 1990, n. 18). Ciò spiega l'importanza di una ricezione attenta di tali pronunciamenti da parte dei fedeli e specialmente di coloro che sono impegnati, a nome della Chiesa, nell'ambito teologico e pastorale.

Nel mondo di oggi d'altra parte è necessaria una più ampia diffusione dell'insegnamento del Dicastero. Infatti, soprattutto i Documenti emanati dal tempo del Concilio Vaticano II fino ad oggi – raccolti nel volume: CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI, Documenta inde a Concilio Vaticano Secundo expleto edita (1966-2005), LEV, Città del Vaticano 2006, pp. 668 – trattano questioni importanti per la vita e la missione della Chiesa, offrendo risposte dottrinali sicure alle sfide che ci stanno davanti.

La Congregazione per la Dottrina della Fede pertanto, pur conservando i propri Documenti sul Sito ufficiale della Santa Sede (www.vatican.va), per facilitarne la consultazione ha aperto un nuovo accesso (www.doctrinafidei.va).

I principali Documenti sono presenti in otto lingue: oltre alla versione latina, anche in francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco e polacco, e qualche volta anche in ungherese, slovacco, ceco e neerlandese. Si sta procedendo nel completamento della raccolta di tali versioni elettroniche delle traduzioni. Già attualmente ogni Documento viene offerto comunque in lingua originale e in qualche traduzione.

La raccolta contiene una lista completa di tutti i pronunciamenti postconciliari della Congregazione, che vengono riproposti anche in tre liste tematiche: quella di natura dottrinale, quella di natura disciplinare e quella riguardante i sacramenti.

Nella stessa pagina internet si trovano informazioni aggiornate circa le pubblicazioni della Collana "Documenti e Studi", che ripubblica i più importanti Documenti del Dicastero illustrati da commenti di alcuni teologi autorevoli. Inoltre si offrono notizie circa i volumi degli Atti di Simposi promossi dalla Congregazione, nonché vengono pubblicati vari interventi dei Cardinali Prefetti.

Attraverso questa divulgazione, per mezzo della rete internet, del proprio insegnamento dottrinale la Congregazione intende raggiungere un sempre più ampio cerchio di destinatari in ogni parte del mondo.

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Paparatzifan
00domenica 18 marzo 2012 16:41
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COMUNICATO SULLA SECONDA VISITA DEGLI ESPERTI DI MONEYVAL IN VATICANO, 17.03.2012

Nel quadro dell’attiva collaborazione avviata dalla Santa Sede con MONEYVAL (Divisione del Consiglio d’Europa che si occupa della valutazione dei sistemi antiriciclaggio dei Paesi membri), dal 14 al 16 marzo si sono svolti in Vaticano alcuni incontri di carattere tecnico, fra gli esperti.
Le riunioni, concordate in precedenza in considerazione della specificità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, come pure del fatto che si tratta della prima valutazione dei rispettivi ordinamenti, hanno consentito di proseguire nella raccolta di informazioni sui passi compiuti nel processo di adeguamento agli standards internazionali in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, come l’adozione del Decreto N. CLIX del 25 gennaio 2012, che ha sostituito la Legge n. CXXVII del 30 dicembre 2010, nonché la ratifica e l’adesione ad alcune Convenzioni internazionali rilevanti in materia.
Come già in occasione degli incontri del novembre 2011, gli esperti hanno incontrato rappresentanti delle Autorità competenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
La presente fase condurrà alla redazione di un rapporto, che, come era stato previsto, sarà esaminato dall’Assemblea Plenaria di MONEYVAL del luglio prossimo.

TESTO IN LINGUA INGLESE

Within the framework of the active co-operation between the Holy See and MONEYVAL (the Department of the Council of Europe which deals with the evaluation of systems adopted by member States to counter money-laundering), meetings of a technical nature were held in the Vatican between 14 and 16 March 2012.

The meetings had been planned earlier, taking into account both the specific nature of the Holy See and of Vatican City State and the fact that this was the first evaluation of their respective legal systems. The meetings made it possible to continue gathering information on the steps taken thus far in the process of complying with international standards in the area of preventing and countering money-laundering and the financing of terrorism, such as the adoption of the Decree No. CLIX of 25 January 2012, replacing Law No. CXXVII of 30 December 2010, as well as the ratification of and adhesion to certain international Conventions pertinent to the question.

As on the occasion of the earlier meetings that took place in November 2011, the experts met representatives of the competent Authorities of the Holy See and of Vatican City State.

The present phase will lead to the drafting of a report which, as scheduled, will be examined by the Plenary Assembly of MONEYVAL next July.

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Paparatzifan
00lunedì 19 marzo 2012 19:32
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE , 19.03.2012

Sua Santità Benedetto XVI e il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Mario Monti, hanno avuto oggi una conversazione telefonica molto cordiale.
Nel corso del colloquio, il professor Monti ha rivolto il proprio augurio personale al Santo Padre, in occasione dell’onomastico di Sua Santità.
Il Papa ha rivolto al professor Monti espressioni augurali, in occasione del compleanno del Presidente del Consiglio.

Bollettino Ufficiale Santa Sede


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