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I lefebvriani

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2013 22:40
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19/06/2009 19:27
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Dal blog di Lella...

Voci di regolarizzazione canonica provvisoria per i lefebvriani

Secondo Father Zuhlsdorf, ex membro della Commissione Ecclesia Dei, varie fonti vaticane da lui consultate dichiarano che il Superiore della Fraternità S. Pio X, mons. Bernard Fellay, sarebbe disposto ad accettare una qualche sorta di status canonico provvisorio.
Pare che poco dopo la revoca delle scomuniche, mons. Fellay abbia rifiutato di firmare un documento, propostogli da parte vaticana, che chiedeva la revoca anche delle sospensioni a divinis.
Questo perché la conseguente regolarizzazione canonica, per positiva ch'essa fosse, avrebbe implicato di attenersi d'ora innanzi alle direttive romane e, soprattutto, di non poter più prescindere totalmente dai vescovi delle diocesi ove la Fraternità è presente.
Prospettiva particolarmente preoccupante, come mostra, a posteriori, l'ottusa malevolenza dei vescovi tedeschi nelle ultime settimane.
E' per questi timori che la FSSPX vuole risolvere i problemi dottrinali prima di quelli canonici.
Tuttavia, dato il polverone che si sta levando, montato ad arte da certi episcopati, può diventare molto opportuno metter tutti a tacere regolarizzando in qualche modo, certo transitorio e ad hoc, la situazione canonica della Fraternità e delle sue ordinazioni.
A dire il vero, non si tratta di una novità. Già nel marzo scorso Mons. Fellay, in un'intervista alla rivista americana Angelus, la adombrava:

- Che tipo di soluzione canonica è attualmente proposta, se ce n'è una?

E' troppo presto per dirlo con precisione. Noi sappiamo che Roma lavora da tempo su questo progetto canonico e che una proposta ci sarà fatta a tempo opportuno.[..] Secondo il nostro programma, questo dovrebbe avvenire dopo la soluzione dei principali problemi da sciogliere nelle discussioni dottrinali.

- E' possibile che siano date alla Fraternità facoltà temporanee, mentre le discussioni dottrinali hanno intanto luogo, parallelamente?

Anche qui, a rischio di ripetermi, dirò che è troppo presto per dirlo. Noi pensiamo che entro qualche tempo avremo precisazioni su questo punto. Sarebbe certamente pericoloso ridurre la questione della Fraternità a un problema di diritto canonico.

Si tratterebbe di una soluzione, interinale e provvisoria (ma si sa che poche cose sono altrettanto durature di quelle provvisorie e ad experimentum): lasciare la Fraternità in uno stato di limbo giuridico, ma nondimeno riconoscere il carattere cattolico e la legittimazione ad amministrare tutti i sacramenti, togliendo ogni dubbio di sospensione a divinis dei suoi sacerdoti. Il riconoscimento comporterebbe anche il consolidamento e il riconoscimento de facto dello stato attuale (statuti, apostolati, comunità religiose connesse).
Tutta l’attività della Fraternità perderebbe ogni carattere illecito dal punto di vista del diritto canonico, pur restando la stessa di fatto indipendente e non ancora inquadrata in una struttura canonica.
Si tratta, beninteso, di una forzatura al diritto canonico, sicché per giustificarla si parlerebbe di concessione di "facoltà temporanee" (sacramentali e disciplinari). La soluzione non obbligherebbe le parti in questione: né la Fraternità, che potrebbe continuare ad emettere le sue "riserve dottrinali" verso il Concilio (evitando tra l’altro il rischio, almeno nell’immediato, di una scissione della sua ala più oltranzista e contraria ad accordi con Roma), né la Santa Sede, che potrebbe continuare a prendere le distanze dalla Fraternità, evitando così di esporre troppo il fianco agli alti lai dei progressisti.
La Fraternità resterebbe come è ora; ma liberata di ogni macchia di scomunica, di scisma, di illiceità, potrebbe con ben maggiore efficacia raggiungere fedeli finora restii proprio per quegli stigmi. E quindi rafforzarsi ulteriormente; il che, oltre a corrispondere ovviamente al desiderio dei lefebvriani, può essere quanto mai utile anche in funzione del disegno del Papa di una reinserzione di alcuni elementi tradizionali nell’ordinario tessuto ecclesiale (orrida espressione: ma avreste preferito "nel mainstream della Chiesa"?), in vista del più ampio, e improcrastinabile, disegno della riforma della riforma.

Dal blog degli amici di Messainlatino


[Modificato da Paparatzifan 19/06/2009 19:29]
Papa Ratzi Superstar









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