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I lefebvriani

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2013 22:40
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29/04/2009 20:55
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MARTEDÌ 28 APRILE 2009

Mons. Mons. Fellay fa il punto e lancia una crociata di rosari per il Papa

+Ave Maria

Cari Amici e Benefattori,

Al momento di lanciare una nuova crociata del Rosario, durante il nostro pellegrinaggio a Lourdes lo scorso ottobre, non pensavamo in una risposta così veloce dal cielo alla nostra richiesta! [..] Dopo il Motu Proprio sulla Messa, [..] è nella visita a Roma nel mese di gennaio, dove abbiamo donato un bouquet di 1.703.000 rosari al Papa, che ho ricevuto dalle mani del Cardinale Castrillón Hoyos il decreto sulla rimessione delle “scomuniche”.
[..]
In effetti, è impossibile capire la nostra posizione e il nostro atteggiamento nei confronti della Santa Sede, se non riconosciamo la percezione della crisi in cui versa la Chiesa. Qui non si tratta di situazioni superficiali, o di visioni personali. Si tratta di una realtà che va al di là della nostra percezione, riconosciuta dalle stesse autorità di tanto in tanto, e verificata nei fatti oramai troppe volte. Questa crisi ha molti aspetti, diversi, a volte profondi, a volte circostanziali, e di questo noi tutti soffriamo. I fedeli sono soprattutto sconvolti da certe cerimonie della nuova liturgia - purtroppo spesso scandalose! – dalla normale predicazione, dove vengono proposte posizioni, in particolare sulla morale, in totale contraddizione con l'insegnamento della Chiesa plurisecolare o l'esempio dei santi. I genitori hanno spesso dovuto constatare con immenso dolore la perdita della fede nei loro figli affidati ad istituti di educazione cattolica, o deplorare la loro quasi totale ignoranza della dottrina cattolica dovuta a mancanza di catechesi. Nei religiosi, in numero incalcolabile, a seguito delle revisioni nelle loro costituzioni, e dopo la riqualificazione conciliare, si manifesta la perdita di spirito evangelico, in particolare quello della rinuncia, della povertà, del sacrificio che si è tradotto in una quasi immediata diminuzione delle vocazioni, tanto che molti ordini e congregazioni chiudono i loro conventi, uno dopo l'altro, quando addirittura non scompaiono del tutto. La situazione di molte diocesi è altrettanto drammatica.
[..]

Ma prendiamo i testi dei Padri della Chiesa, il magistero, la liturgia, la teologia attraverso tutti i secoli: troviamo una unità alla quale noi intendiamo aderire con tutto il nostro cuore. Ma questa unità dottrinale è fortemente contraddetta, ferita, diminuita in pratica, dalle attuali linee di condotta. Non siamo noi ad inventare una rottura, purtroppo esiste, basta vedere come alcuni Episcopati ci trattano, anche dopo la rimozione delle scomuniche, per vedere come profondo è il rifiuto di questi moderni nei confronti di tutto quanto sa di Tradizione, al punto che risulta impossibile non dare a questo rifiuto altra definizione se non quella di rottura con il passato.

Sì, noi tutti siamo stati tanto sorpresi dalla pubblicazione del decreto del 21 gennaio, quanto lo siamo stati per la violenza della reazione dei progressisti e della sinistra, in generale, nei nostri confronti. E' vero che hanno trovato un'occasione d'oro nelle malaugurate parole del Vescovo Williamson, che hanno permesso loro di attribuirle a tutta la Fraternità maltrattandola e considerandola il capro espiatorio. In realtà, siamo stati strumentalizzati in una lotta molto più importante: quella della Chiesa, che porta bene il suo titolo di Chiesa militante contro gli spiriti maligni che vagano in aria, come dice San. Paolo.

Sì, non esitiamo ad inserire la nostra piccola storia nella grande storia della Chiesa, in questa lotta titanica per la salvezza delle anime, come è già annunciato nella Genesi, e descritta in modo sorprendente nel l'Apocalisse di San Giovanni. Spesso questa lotta spirituale, rimane a livello spirituale; di tanto in tanto dal livello delle menti e delle anime scende a livello del corpo e diventa visibile, come nelle aperte persecuzioni.

Dobbiamo riconoscere, vedendo quanto è accaduto negli ultimi mesi, un aumento di intensità in questa lotta. Ed è chiaro che l'unico a cui in ultima analisi è mirata, è il Vicario di Cristo, nel suo sforzo di avviare una qualche restaurazione della Chiesa. Si teme un riavvicinamento tra il capo della Chiesa e il nostro movimento, la paura della perdita dei risultati del Concilio Vaticano II, e viene fatto ogni sforzo per neutralizzarlo. Ma che cosa pensa veramente il papa?

Qual è la sua posizione? Progressisti ed ebrei gli intimano di scegliere tra il Concilio Vaticano II e noi ... al punto che per rassicurarli la Segretaria di Stato non ha trovato di meglio che porre come condizione necessaria per la nostra esistenza canonica la piena accettazione di ciò che noi vediamo come la principale fonte di problemi attuali e alla quale ci siamo sempre opposti ... Tuttavia, loro come noi sono vincolati dal giuramento anti-modernista e da tutte le altre condanne della Chiesa. E’ per questa ragione che non possiamo accostarci al Concilio Vaticano II se non alla luce di queste dichiarazioni solenni (professione di fede e giuramento antimodernista) fatte davanti a Dio e alla Chiesa. E se questo sembra incompatibile, vuol dire che sono le novità ad essere sbagliate. Facciamo affidamento sulle discussioni dottrinali annunciate al fine di chiarire il più profondamente possibile questi punti.

Approfittando della nuova situazione dopo il decreto sulle scomuniche, che non ha cambiato nulla nello statuto canonico della Fraternità, molti vescovi tentano di imporci la quadratura del cerchio esigendo da noi l'obbedienza alla lettera del diritto canonico, in ogni punto, come se noi fossimo perfettamente in ordine, allorché al tempo stesso ci dichiarano canonicamente inesistenti! Già un Vescovo tedesco ha annunciato che prima della fine dell'anno, la Fraternità sarà ancora una volta al di fuori della Chiesa... Bella prospettiva! L'unica soluzione praticabile, quella d’altronde che noi abbiamo sempre chiesto è di una situazione intermedia, necessariamente incompleta e imperfetta dal punto di vista canonico, ma che venga accettata in quanto tale, senza rinfacciarci sempre l’accusa di disobbedienza o ribellione, senza continuare a lanciare nei nostri confronti divieti insostenibili. Perché, in ultima analisi, la situazione anomala in cui si trova la Chiesa e che noi chiamiamo stato di necessità, è dimostrata una volta di più con l'atteggiamento e le parole di alcuni vescovi nei confronti del Papa e della Tradizione.

Come andrà a finire? Non lo sappiamo. Noi manteniamo la nostra proposta e cioè che venga accettata la nostra attuale situazione imperfetta come provvisoria, affrontando le discussioni dottrinali finalmente annunciate, con la speranza che si raggiungano buoni frutti.

Ma in questo percorso così difficile, di fronte a così violente opposizioni, chiediamo a voi, cari fedeli, ancora una volta, di ricorrere alla preghiera. Ci sembra che sia giunto il momento di lanciare una vasta offensiva, profondamente radicata nel messaggio della Madonna a Fatima, che ha promesso una felice soluzione, come ha annunciato che alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà. E’ questo trionfo che Le chiediamo, nel modo che Ella stessa ha chiesto, e cioè la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato fatta dal Sommo Pontefice e da tutti i Vescovi dell’orbe cattolico, con la diffusione della devozione al Suo Cuore Immacolato e addolorato. Ecco perché vogliamo offrire al Papa, a tal fine, entro il 25 marzo 2010, ancora un bouquet di 12 milioni di rosari, come una corona di stelle attorno alla Sua persona, accompagnata da una altrettanto notevole quantità di sacrifici e fioretti quotidiani che avremo cura di attingere ogni giorno nel fedele compimento del nostro dovere di stato, e con la promessa di diffondere la devozione al suo Cuore Immacolato. [..] E' chiaro che non intendiamo forzare la Divina Provvidenza, ma abbiamo imparato dagli esempi dei santi e dalla Sacra Scrittura, che i grandi desideri possono affrettare in modo impressionante i disegni di Dio.

Ed è con questa audacia che oggi noi poniamo davanti al Cuore Immacolato di Maria questa intenzione domandando altresì di prendere tutti voi sotto la sua materna protezione.

Dio vi ricolmi di benedizioni!

Nella festa della gloriosa Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo
Winona, Pasqua 2009.

+ Bernard Fellay


Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
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