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I lefebvriani

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2013 22:40
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MARTEDÌ 28 APRILE 2009

Il distretto tedesco della FSSPX invita il vescovo Zollitsch a ritrattare

Ringraziamo Rosanna che ci manda questo aggiornamento dalla Germania:

Nel sito del distretto tedesco della Fraternità sacerdotale S. Pio X (link) si legge il seguente comunicato.

A seguito delle eretiche dichiarazioni del vescovo Zollitsch rilasciate alla trasmissione Horizonte l`11.4.09 [segue estratto dell`intervista più la spiegazione del perchè si tratti di un`eresia:


VENERDÌ 24 APRILE 2009

Il Capo dei Vescovi tedeschi ha le sue idee sul mistero della Redenzione

Il blog Fides et forma, che più volte abbiamo raccomandato, ha curato la traduzione di un resoconto delle dichiarazioni, diciamo così, opinabili del Presidente della Conferenza Episcopale tedesca, mons. Zollitsch (nella foto). Il quale, non lo nascondiamo, ci è cordialmente antipatico, come scrivemmo, a ragion veduta, in questo post, ricordando come egli abbia vietato ad un sacerdote della sua diocesi (compiendo un evidente abuso di potere, ma chi se ne cura?) di celebrare in rito antico, perché "non si devono girare all'indietro le lancette della storia": sembra di sentire il vecchio politburo sovietico, quando pontificava che i nemici del sistema comunista erano destinati alla "spazzatura della storia".
Su segnalazione di Francesco Colafemmina, che ringraziamo cordialmente, riportiamo l'articolo: su Fides et forma troverete anche un vecchio articolo di Tornielli che spiega chi sia questo Zollitsch.
FRIBURGO 21 Aprile 2009 -(Lifesitenews.com) Secondo il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, la morte di Gesù Cristo non è stato un atto di redenzione di Dio per liberare la natura umana dalle catene del peccato e aprirgli la via del Cielo. L'Arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, noto per le sue idee progressiste, ha pubblicamente negato il dogma fondamentale cristiano della natura sacrificale della morte di Cristo, in una sua recente intervista alla TV tedesca. Zollitsch ha pubblicamente affermato che "Cristo non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un'offerta sacrificale, un capro espiatorio." Piuttosto, Gesù ha offerto soltanto "solidarietà" con i poveri ed i sofferenti. Zollitsch ha inoltre affermato "che questa è la grande prospettiva, questa tremenda solidarietà." L'intervistatore ha chiesto: "Dunque lei non descriverebbe più la cosa quasi come se Dio avesse donato Suo Figlio, perchè gli uomini erano talmente peccatori? Non lo descriverebbe più così?" Monsignor Zollitsch ha risposto: "No."

L'Arcivescovo Robert Zollitsch è stato nominato alla sede di Friburgo nel 2003, sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II. Sede in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, a capo della quale è stato eletto nel 2008 ed è considerato un "progressista" nell'episcopato tedesco. Nel febbraio 2008 ha affermato che il celibato dei sacerdoti dovrebbe essere volontario e che non è "teologicamente necessario". Zollitsch ha inoltre affermato che lui accetta le unioni civili omosessuali da parte dei vari ordinamenti nazionali, ma è contrario ai matrimoni di persone dello stesso sesso. Ha detto a Meinhard Schmidt-Degenhard, il conduttore del programma, che Dio "ha mandato Suo Figlio in solidarietà con noi fino alla sua ultima agonia mortale per mostrare che 'più voi mi adorate, più io sono con voi e sono sempre con voi in ogni situazione'. "Egli si è unito a me per solidarietà -in base ad un atto di libera volontà". Cristo, ha proseguito, ha "preso su di sè i motivi per cui sono stato biasimato, incluso il male che ho causato, e anche per ritornare nel mondo di Dio e quindi mostrarmi la via priva del peccato, della colpa e tornare dalla morte alla vita".

Comunque l'art. 613 del Catechismo della Chiesa Cattolica, l'ultima opera pubblicata dalla Chiesa per spiegare i dogmi e le dottrine della religione cattolica, descrive la morte di Cristo come "contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell''Agnello che toglie il peccato del mondo' e il sacrificio della Nuova Alleanza che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio riconciliandolo 'con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati'." Il Catechismo continua "questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici. Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio per riconciliare noi con lui. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore, offre la propria vita al Padre suo nello Spirito Santo per riparare la nostra disobbedienza."

Proprio la nostra avversione nei confronti di Zollitsch ci impone, per cercare di essere equanimi, di tentare di ridimensionare la portata eversiva (per la retta dottrina) di queste affermazioni, che comunque, anche ove fossero passibili - compito ben arduo! - di una interpretazione "alla luce dell'ortodossia", restano gravemente imprudenti, e impudenti, in bocca ad un vescovo, per tutta la confusione (come minimo) che ingenerano. Altro che confermare i fratelli nella fede, compito che non dovrebbe essere esclusivo di Pietro, ma anche dei suoi "fratelli nell'episcopato"!
E dunque, è giusto aggiungere che Zollitsch nel corso dell'intervista (video in calce, in tedesco) ha pure aggiunto che "i peccati di ciascuno di noi sono la causa per cui Cristo è diventato così coinvolto con ognuno". "E' diventato così coinvolto con ognuno per solidarietà, di propria volontà". Cristo ha "preso su di sé quello per cui io ero stato rimproverato, incluso il male che io ho causato, e anche per riportarlo nel mondo di Dio e così mostrare il cammino fuori dal peccato, dalla colpa, e dalla morte alla vita". Frasi più accettabili, insomma, anche se in non risolta contraddizione con quella secca negazione che Dio abbia donato il Suo Figlio perché gli uomini erano peccatori. Ma si sa, già la Pascendi osservava come i modernisti non colgano il senso del principio di non contraddizione.
]

, Padre Franz Schmidberger, superiore distrettuale della fraternità in Germania, richiede al vescovo in questione un`immediata ritrattazione delle sue dichiarazioni, in quanto tali eresie, pronunciate da un vescovo, danneggiano il magistero della chiesa cattolica.
Schmidberger si augura che questa ritrattazione, con la corretta proposizione sostitutiva, avvenga nei prossimi giorni.
[Modificato da Paparatzifan 28/04/2009 22:54]
Papa Ratzi Superstar









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