24/03/2009 22:01 |
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Comunicato del Superiore Generale della Fraternità San Pio X
Su richiesta della Santa Sede, abbiamo deciso di spostare le ordinazioni suddiaconali che avrebbero dovuto avere luogo a Zaitzkofen, in Germania, questo sabato 29 marzo. Esse avranno luogo presso il seminario di Ecône, in Svizzera, nella stessa data.
Questa decisione vuole essere gesto di distensione dopo la revoca delle ingiuste scomuniche che gravavano sui vescovi della Fraternità e le violente reazioni che ne sono seguite.
Di fatto, ci dispiace che certi episcopati ne abbiano approfittato per portare avanti un'aperta rivolta contro il Sovrano Pontefice.
Siamo particolarmente disgustati per l'atteggiamento dell'episcopato tedesco che non cessa di manifestarci la sua ostilità priva di carità e i suoi continui processi alle intenzioni, trattandoci «con odio, senza timore nè riserva», come ha giustamente rilevato il Santo Padre nella sua lettera del 10 marzo scorso.
Noi sappiamo che la nostra situazione, in base al diritto della Chiesa, è imperfetta. Ciò non è una cosa nuova e intimamente legata alla crisi che attraversa la Chiesa ed allo stato di necessità che ne deriva.
Pertando, non serve a nulla invocare il diritto per tentare di soffocare la vita della nostra società sacerdotale. Le altre ordinazioni avranno luogo come previsto; mai c'è stata una richiesta di sopprimerle. In effetti l'atto di benevolenza della Santa Sede non può essere interpretato come una volontà di soffocare la Fraternità San Pio X.
Noi ci atteniamo al calendario indicato dal decreto del 21 gennaio scorso che prevede dei «colloqui necessari» a proposito del Concilio Vaticano II e delle sue novità. Noi rinnoviamo al Santo Padre l'assicurazione della nostra preghiera affinchè da questi colloqui dottrinari sgorghi la piena luce della Verità tutta intera.
Menzingen, le 24 mars 2009
+ Bernard Fellay
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