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    00 26/04/2011 19:31
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    Papa/ 'Guerra' tra gondolieri per portare il Pontefice a Venezia

    Sarà una 'dogaressa' la gondola papale, tra qualche giorno i nomi

    A Venezia è 'guerra' tra gondolieri, che si contendono l'onore di condurre Papa Benedetto XVI, in visita nel capoluogo lagunare l'8 maggio, quando transiterà da San Marco alla Chiesa della Madonna della Salute.
    Tra gli amletici dubbi quello sul numero dei gondolieri: ci sarà una coppia di gondolieri o saranno addirittura due coppie sulla gondola papale?
    Intanto, Venezia è già pronta per l'arrivo del Papa: sul Ponte di Rialto, da entrambe le parti, c'è uno striscione in cui si legge che Venezia accoglie la visita di Papa Benedetto XVI, 'Venezia saluta Bendetto XVI', con l'immagine sorridente del pontefice. Per quanto riguarda la gondola papale e il suo nocchiero, su 425 gondolieri registrati ufficialmente a Venezia, la scelta sarà estremamente ardua e, del resto, portare il Pontefice sulla gondola bardata per le occasioni speciali è una opportunità che nessuno dei vogatori vorrebbe farsi sfuggire. Il responso si conoscerà solo tra due giorni, quando finalmente la coppia di gondolieri papali, o le due coppie, verrà annunciata. Nel frattempo, indiscrezioni dicono che la gondola sulla quale il Santo Padre viaggerà non sarà un'imbarcazione privata di proprietà del gondoliere, ma sarà una gondola pubblica: forse la 'dogaressa', una gondola di proprietà del comune adatta alle grandi occasioni e più grande rispetto a una gondola tradizionale. La gondola 'dogaressa' potrebbe quindi ospitare comodamente, date le dimensioni, anche due coppie di vogatori, una a poppa e l'altra a prua. Il tutto nel segno di una maggiore sicurezza e stabilità dell'imbarcazione che ospiterà Benedetto XVI.

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    00 26/04/2011 19:40
    Da "Il gazzettino"...

    Venezia litiga sulla gondola per il Papa:
    «Datela a me, l'ha detto Padre Pio»


    Pellicciolli scartato per evitare che potesse rivendere la barca
    Il presidente Reato sbotta: «Peccato che Ratzinger non voghi»


    di Tullio Cardona

    VENEZIA - I gondolieri incarnano la tradizione di Venezia. Questo è un dato di fatto, al pari dei loro storici litigi su chi viene prescelto per condurre in barca le personalità giunte a Venezia, siano essi re, ministri, pontefici. Anche questa volta, a ridosso della visita pastorale in laguna di Benedetto XVI, l'usanza si ripete, anche con buffi risvolti. Sta di fatto che nulla è stato ancora deciso: da un lato i gondolieri sono entusiasti di partecipare all'evento e pretendono, come tradizione, di condurre ai remi il Papa, almeno nel tratto San Marco - Punta della Salute; dall'altro non riescono a mettersi d'accordo sia in merito alla scelta della barca, che dei due "pope" a bordo.

    Fra i momenti di tensione, tali da buttare all'aria sicurezza e cerimoniale, la storia racconta dei regnanti d'Inghilterra, ai quali fu suggerito il percorso in taxi; il gondoliere "Signoretti" si arrabbiò e tanto fece che alla fine Comune e prefetto furono costretti ad accontentarlo, facendo salire i Windsor a bordo della sua gondola, la "Nina". In tempi più recenti, non pochi furono i contrasti all'interno della categoria in occasione della visita di Giovanni Paolo II: la spuntarono Albino Dei Rossi "Gigio Strigheta", Italo Vianello "Crea", Marcello Bon "Ciapate", Ermenegildo Fravega "Scardola". Quattro gondolieri che condussero Karol Wojtyla a bordo della "balotina" del Comune.

    Da settimane il cellulare di Aldo Reato, presidente dei Bancali, ovvero l'associazione dei gondolieri, non smette di trillare, con proposte e candidature. «Non ne posso più - ha confidato sbuffando Reato -, peccato che il Papa non sappia vogare alla veneta, altrimenti gli davamo remo e barca e alla Salute ci andava da solo». Il presidente racconta anche di un gondoliere che si è proposto adducendo di aver avuto una visione di Padre Pio: il frate beato l'avrebbe voluto ai remi. C'è chi pretende il ruolo per anzianità all'interno della categoria, chi ha compiuto raid in gondola nelle acque del mondo; infine si sono fatti avanti i regatanti, anche se non tutti svolgono la professione di gondoliere. E qui i "pope" sono categorici: a portare il Papa dovranno essere solo gondolieri. Insomma, tutti vogliono vogare per il pontefice.

    Una settimana fa sembrava tutto deciso: il vicepresidente dei Bancali, Luciano Pellicciolli, aveva offerto la sua bella gondola, fra le più eleganti e riccamente addobbata. Per tagliare la testa al toro ed evitare polemiche, avrebbe vogato lo stesso gondoliere in coppia con Reato, ovvero i vertici, rappresentanti "istituzionali" della categoria. Ieri, invece, si è tornati punto e a capo, perché alcuni gondolieri hanno indicato come scorretto il fatto di concedere un valore aggiunto ad una barca privata, che il Pellicciolli avrebbe potuto rivendere a prezzo maggiorato, proprio perché "gondola del Papa". Pellicciolli ci è rimasto male e ha ritirato la sua offerta, mandando tutti a quel paese. Alla visita di Benedetto XVI mancano ormai pochi giorni ed una soluzione deve essere trovata presto, anche per approntare la barca "pubblica" prescelta: la gondola di rappresentanza della Marina Militare, oppure la "dogaressa" di proprietà comunale, o ancora la stessa "balotina" che cullò Giovanni Paolo II.

    Tuttavia, in laguna, non si può mai sapere, e possono saltar fuori altre proposte dell'ultimo minuto. C'è stato anche chi ha proposto di far remare i 4 più forti regatanti del momento, tutti gondolieri, in perenne litigio: Rudi e Igor Vignotto, Giampaolo D'Este e Ivo Redolfi Tezzat: una rappacificazione ai remi, sotto l'egida pontificia. Però è stato fatto notare come non sia propriamente opportuno "usare" il pontefice per risolvere le beghe di calli e campielli. Altri hanno avanzato l'idea della prima donna gondoliere, Giorgia Boscolo, ma la cosa ha fatto inorridire l'ala tradizionalista dei Bancali, che già poco sopportano la "novità" in rosa. Siamo in alto mare, ma Reato dice che fra tre giorni tutto sarà risolto.

    Martedì 26 Aprile 2011


    E no! Una gondoliera no!!!!!!
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    00 29/04/2011 11:26
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    PAPA A NORDEST: ALLA MESSA DELL’8 MAGGIO OLTRE 30 VESCOVI E 600 SACERDOTI

    In base ai dati ad oggi disponibili, la mattina di domenica 8 maggio Benedetto XVI concelebrerà la Messa nel parco di S. Giuliano a Mestre con oltre 30 vescovi e 600 sacerdoti; assisteranno il Santo Padre nella celebrazione che rappresenta il momento culminante della sua visita alle genti del Nordest (7 e 8 maggio) 4 diaconi e 14 seminaristi delle diocesi del Triveneto che presteranno servizio come accoliti. Lo hanno reso noto questa mattina in conferenza stampa gli organizzatori dell’iniziativa: tra loro mons. Beniamino Pizziol, presidente Comitato organizzatore e delegato Cet per la visita del Papa a Nordest, e don Gianandrea Di Donna, responsabile celebrazioni liturgiche. Fra i temi trattati le ultime questioni logistiche per l’accesso e il deflusso dei pellegrini, il progetto del palco e dell’altare, la mappa dettagliata per i pellegrini, lo svolgimento della celebrazione eucaristica. “Risultano in buona fase di avanzamento – si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro - i lavori per allestire i luoghi liturgici della celebrazione : l’altare papale, l’ambone, la sede e l’area per i vescovi, i presbiteri, i diaconi e le altre persone che svolgeranno un servizio liturgico”. Per la comunione interverranno, per l’assistenza ai sacerdoti concelebranti, 25 diaconi (dei 36 presenti in totale), alunni dei seminari maggiori. Circa 1.000 i chierichetti in arrivo dalle diocesi del Triveneto.
    Il variegato mosaico di provenienze dal Nordest “allargato” sarà visibile anche in tutti gli altri servizi liturgici. I due lettori - una donna e un uomo - arrivano da Padova e Vicenza; il salmista da Treviso mentre il diacono impegnato per il canto del Vangelo è di Verona. Le intenzioni della preghiera dei fedeli saranno in italiano, tedesco, sloveno, ungherese e croato. Testi e canti della celebrazione eucaristica potranno essere seguiti dai fedeli attraverso il libretto liturgico che riporta in copertina una riproduzione del mosaico dell’ “Anàstasis” presente nella basilica di S. Marco a Venezia. Il libretto verrà distribuito a tutti ma è già disponibile sul sito www.ilpapaanordest.it. E intanto in questi giorni viene distribuito nelle parrocchie, davanti alle chiese e nelle piazze il volantino “Esserci di persona non sarà come guardare in tv”. Oltre mille volontari cureranno il servizio d’ordine e permetteranno che le celebrazione si svolga nel migliore dei modi: più della metà arriva dal mondo scout del Veneto (Agesci, Masci e Scout d’Europa), duecento dai gruppi triveneti di Comunione e Liberazione, altri da singole parrocchie o gruppi ecclesiali. Al termine della messa i fedeli potranno uscire dal Parco o fermarsi nell’area verde fino a pomeriggio inoltrato. Qui sarà allestito, da 150 volontari dell’associazione Noi, uno spazio giochi e animazione per bambini, ragazzi e famiglie

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    00 29/04/2011 21:35
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    L'EDITORIALE

    Il traghettatore e il Nordest

    Giandomenico Cortese

    «Conoscere per amare ». E «amare per conoscere ». Si rifà alla regola di Sant’Agostino per indicare un metodo di relazione.
    Papa Ratzinger sta per raggiungere il Nordest e definisce il suo progetto di comunicazione, in cerca di quella «veneta serenità» che ci distingue. Parte da Aquileia e attraverso Altino raggiunge le isole di Venezia, intrecciate dai ponti ma soprattutto dall’ombra delle sue chiese e dei suoi campanili, con un dichiarato obiettivo: una nuova evangelizzazione.
    Il cristianesimo per Joseph Ratzinger, il teologo divenuto pontefice, da molti un tempo considerato quale «Grande Inquisitore», è soprattutto «Fede, Verità, Tolleranza» (come detta uno dei suoi ultimi saggi prima di essere eletto al soglio di Pietro), qualità, forse virtù, praticate nella loro lunga storia dalle comunità venete, fatte ricche di esperienza quotidianità.
    Il cardinal Scola, con gli altri vescovi della Conferenza triveneta, sta mettendo a punto l’organizzazione della visita, con puntigliosa meticolosità, con impegni gravosi, anche finanziari, per i quali fa appello alla generosità di quanti possono intervenire, ma soprattutto tiene a curare gli aspetti più educativi e formativi, quelli che, al di là dei segni esteriori, propongono un cammino da riprendere, oltre la visita papale.
    Quale sarà la risposta a papa Benedetto da parte dei Veneti, fedeli e non? E’ difficile prevederlo. I tempi paradossali che stiamo vivendo fanno auspicare a padre Bartolomeo Sorge, intellettuale gesuita nativo di Castelfranco Veneto (papa Luciani, nel lontano 1978, lo avrebbe voluto suo sostituto al Patriarcato di San Marco), che da qui nascano altri generosi «traghettatori» a condurre la «traversata» dei cattolici italiani che ripartirà da Aquileia. Papa Ratzinger conta sugli uomini, e le donne di questa regione, generosa di santi della carità, di pontefici illuminati (da Pio X a Giovanni XXIII, al Papa del Sorriso, Albino Luciani, soltanto nel secolo scorso), sui profeti del solidarismo e della cooperazione, sui volontari che esperimentano, di generazione in generazione, i segni della fede e della fedeltà, della autentica e faticosa ricerca e proclamazione della verità e della giustizia, soprattutto, ora, della tolleranza che non teme confini. La visita e l’incontro con Venezia e le sue genti sarà una ulteriore occasione per il pontefice tedesco di saggiare, di prima mano, il gusto e l’accoglienza di cui siamo capaci. Proprio conoscendo meglio, in tutte le sue sfumature, una terra e i suoi abitanti, si può cogliere appieno il grande entusiasmo e la partecipazione convinta che li animano e la testimonianza che producono. Suggeriva don Primo Mazzolari, un prete che da queste parti ha molto influito con i suoi pensieri: «il cuore indurisce alla svelta, se non si dispone a dare». Un vecchio proverbio (che non vorremmo adattare ai veneti d’oggi) ricorda: «Non è che manchi spazio nella casa, sono i cuori a essere stretti».

    © Copyright Corriere del Veneto, 29 aprile 2011


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    00 30/04/2011 20:29
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    Papa: Venezia; lo porteranno i gondolieri campionissimi

    Coppia fratelli 'Strigheta' assieme a D'Este e Vignotto

    (ANSA) - VENEZIA, 30 APR

    Saranno quattro gondolieri ''campionissimi'' del remo a portare il Papa durante la sua prossima visita a Venezia (l'8 maggio) a bordo della Dogaressa, la gondola extra-large che un tempo trasportava i Dogi.
    A tenere il remo, nel tragitto tra San Marco e la Basilica della Salute, saranno la coppia storica Bruno e Franco Dei Rossi - il cui padre porto' addirittura quattro papi - detti 'Strigheta', ed altri due 'signori del remo', Gianpaolo D'Este e Igor Vignotto, rivali degli 'Strigheta' in tante gare. (ANSA)


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    00 03/05/2011 19:07
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    PAPA/VENEZIA: PATRIARCA SCOLA, PARLERA' ANCHE AI NON CREDENTI

    (ASCA) - Venezia, 3 mag

    Nella prossima visita ad Aquileia e Venezia, ''il papa parlera' a tutta la societa' civile: credenti, non credenti, quelli che credono in modo diverso, per offrire la proposta cristiana al fascino e alla bellezza della vita comune, senza paura e senza timore delle contraddizioni in cui siamo imemrsi, perche' siamo uomini''.
    Lo sottolinea il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, ricordando fra gli appuntamenti quelli in San Marco, per la conclusione della visita pastorale del patriarcato, e alla Basilica della Salute per la lectio magistralis al mondo della cultura, della politica, dell'economia e della societa' civile. ''Noi abbiamo chiesto al santo padre di leggere Venezia per noi. Giovanni Paolo II, quando venne a trovarci, parlo' di Venezia come citta' di tutta l'umanita'. Una Venezia, si badi, che non puo' essere disgiunta non solo dal Veneto, ma da tutto il Nordest, come Aquileia non puo' essere disgiunta da tutto il Nordest''.
    Secondo il patriarca Scola, dunque, ''non si puo' fare una questione di campanile: il policentrismo del Nordest e' una bella cosa se mette in moto una dialettica creativa. Se invece diventa un modo per stopparsi a vicenda non e' una cosa che da' futuro''. ''Dobbiamo abituarci a rispettare tutte le identita' - insiste il cardinale Scola - ma di pensarci un unita'. Quindi abbiamo chiesto al papa di leggere questa straordinaria citta', questa bellezza un po' addolorata della nostra citta' per riaprire tutti alla speranza. Il papa parlera' all'attivita' dell'intrapresa, all'attivita' dell'educazione, parlera' a tutti i mondi, compresa la politica, ma con una apertura a tutto il Nordest''.

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    00 03/05/2011 19:13
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    PAPA/VENEZIA: ZAIA, LO ASPETTIAMO A BRACCIA APERTE

    (ASCA) - Venezia, 3 mag

    ''Il santo padre a Venezia? Lo aspettiamo a braccia aperte''. Cosi' il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando l'ormai prossima visita di Benedetto XVI, il 7 ed 8 maggio, prima ad Aquileia, e poi a Venezia. ''La visita del santo padre a Venezia ed Aquileia restera' nella storia'', aggiunge il governatore, precisando che non si permettera' di chiedergli niente, perche' ''non credo che si possa stressarlo domandandogli di intervenire, di parlare. Noi dovremmo piuttosto metterci nell'atteggiamento di ascolto''.

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    PAPA/VENEZIA: ZAIA, GLI CONFERMEREMO LE RADICI CRISTIANE DEL VENETO

    (ASCA) - Venezia, 3 mag

    ''Il Veneto confermera' al papa le proprie radici cristiane, cattoliche in particolare. E questo verra' confermato anche dall'affluenza dei veneti e dei friulani alla messa di San Giuliano, con numeri che ci stupiranno''.
    Cosi' Luca Zaia, governatore del Veneto, sulla prossima visita di Benedetto XVI a Venezia ed Aquileia, nel fine settimana.
    ''I valori della cristianita' sono visibili nella nostra comunita' - osserva Zaia -. Il Veneto e' la Regione in cui una persona ogni 5 fa volontariato''. Queste radici, secondo Zaia, ''sono visibili anche per chi non e' credente: quando noi facciamo la battaglia del crocifisso e in Veneto ci vien dietro il mondo intero per avere ancora il crocifisso nelle aule scolastiche e per poter fare il presepe nelle scuole, lo facciamo non solo perche' c'e' chi crede, ma anche chi non crede e comunque sa che questi sono i segni della nostra storia, delle nostre radici''.

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    00 04/05/2011 12:53
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    PAPA: REGIONE VENETO DONA 'RAZIONALE' IN ARGENTO

    (ASCA) - Venezia,, 4 mag

    Un prezioso e significativo ''razionale'' in argento, l'ornamento che chiude sul petto il Piviale del Sommo Pontefice, appositamente realizzato a mano dagli Argentieri Calegaro di Padova in forma totalmente gratuita. E' questo il dono della Regione del Veneto che il presidente Luca Zaia fara' pervenire al Papa Benedetto XVI in visita pastorale nel nordest nel prossimo fine settimana.
    L'opera sara' consegnata venerdi' nelle mani del Patriarca di Venezia Angelo Scola.
    Il fermaglio raffigura l'Apostolo Pietro che approva il Vangelo di Marco, secondo un'iconografia riprodotta nella Basilica Marciana, in un mosaico del XIII secolo nella cappella Zen e in un paliotto argenteo del XIV secolo, ed il soggetto risale al testo ''Gli uomini illustri, VIII, 1'' del Padre della Chiesa Girolamo.
    La scena illustra il legame antico e profondo tra la Chiesa di Roma, quella di Aquileia, che secondo la leggenda altomedievale faceva risalire i suoi inizi a Marco stesso, e quella di Venezia, che continua l'eredita' di Aquileia e custodisce da secoli le spoglie dell'Evangelista. Sulla parte alta del razionale e' incisa la frase ''Allora San Pietro approva il Vangelo di San Marco e lo consegna perche' sia letto''. Il prezioso ornamento e' stato realizzato utilizzando tecniche estremamente sofisticate: le forme, la prospettiva, i singoli particolari sin nei minimi dettagli sono stati definiti attraverso un'analisi preliminare su carta. La mano di un esperto incisore ha quindi disegnato con una punta d'acciaio su lastra le forme del soggetto, riproponendone i contorni, le parti in luce e quelle in ombra. Il metallo e' stato quindi cesellato su entrambi i lati: cosi', quelli che su una foto erano particolari, sono divenuti sporgenze e rientranze e sono nate forme, spessori e volumi. Un semplice pennino ha quindi contornato queste forme, creando suggestivi effetti chiaroscurali. Il tocco finale e' stato dato utilizzando i colori ad olio, che hanno perfezionato l'oggetto dandogli vita.

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    00 04/05/2011 13:02
    Da "ilpapanordest.it"...

    Scheda sulla celebrazione eucaristica di domenica 8 maggio al Parco S. Giuliano

    Sono iniziati a metà aprile e risultano, ormai, in buona fase di avanzamento i lavori per allestire i luoghi liturgici della celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal Papa la mattina di domenica 8 maggio nel Parco di S. Giuliano (Mestre): l’altare papale, l’ambone, la sede e l’area per i vescovi, i presbiteri, i diaconi e le altre persone che svolgeranno un servizio liturgico. Il progetto è opera dell’architetto Stefano Bianchi di Padova ed è realizzato dalla ditta milanese Newtonlab diretta da Lucio Furlani.

    Vescovi, sacerdoti e diaconi, seminaristi e chierichetti presenti per la celebrazione. I numeri per la distribuzione della Comunione. Il Santo Padre concelebrerà, in base ai dati oggi disponibili, con oltre 30 vescovi e 600 sacerdoti; assisteranno il Santo Padre 4 diaconi e 14 seminaristi delle diocesi del Triveneto che presteranno servizio come accoliti. Per la Comunione interverranno, per l’assistenza ai sacerdoti concelebranti, 25 diaconi (dei 36 presenti in totale), alunni dei Seminari Maggiori. Per distribuire la Comunione a tutti i fedeli si prevede l’impiego di circa 600 ministri: 200 sacerdoti concelebranti, 239 seminaristi maggiori, 86 diaconi permanenti più gli altri 11 diaconi dei Seminari maggiori ed un piccolo numero di religiosi non concelebranti. A proposito di seminaristi, tra quelli del maggiore e del minore più le comunità vocazionali, saranno presenti in 500. E saranno circa 1.000 i chierichetti in arrivo dalle diocesi del Triveneto.

    Un mosaico di presenze e di lingue nei servizi liturgici (dai lettori alle preghiere dei fedeli e all’offertorio). Il variegato mosaico di provenienze, del Nordest “allargato”, si rifletterà e sarà ben visibile anche in tutti gli altri servizi liturgici della messa con il Papa. I due lettori - una donna e un uomo - arrivano da Padova (Comunità S. Egidio) e dalla diocesi di Vicenza; il salmista verrà dalla diocesi di Treviso mentre il diacono impegnato per il canto del Vangelo è di Verona (congregazione degli Oratoriani). Le intenzioni della preghiera dei fedeli saranno in italiano (un’esponente di
    Comunione e Liberazione di Padova e un membro dell’Azione cattolica diocesana di BellunoFeltre), tedesco (diocesi di Bolzano), sloveno (Nova Gorica), ungherese (Comunità neocatecumenali) e croato. Pluriforme sarà anche la decina di persone che si occuperà della
    presentazione dei doni: in questo gruppo troviamo, tra gli altri, un paio di scout di Chioggia, una famiglia di Belluno (marito, moglie e 4 figli), una religiosa di Adria - Rovigo e una coppia di neosposi di Vicenza. Musica e canto per la liturgia eucaristica: 1066 impegnati nel grande coro. Il canto liturgico sarà diretto dal Maestro Alessio Randon della diocesi di Padova. Il Coro si compone di 1066 cantori di cui circa 600 (coro polifonico) sulla gradinata amplificata ed i restanti dentro l’assemblea (coro guida monodico). Ad essi si aggiungerà l’Ensemble professionale dei Polifonici Vicentini (50 cantori professionisti diretti dal Maestro Pierluigi Comparin) che presteranno il loro servizio per alcune alternanze polifoniche più “ardite” con l’assemblea e, soprattutto, per il mottetto dell’Offertorio e quello alla Comunione. Alcune parti solistiche di canto gregoriano verranno eseguite da un gruppetto di 12 gregorianisti professionisti. L’organo è affidato al Maestro Attilio Campesato della Diocesi di Vicenza; sarà presente, inoltre, un Ensemble di 22 ottoni diretti dal Maestro Vincenzo Montemitro. L’assemblea, infine, sarà guidata nel canto da don Matteo Gatto (sacerdote della diocesi di Treviso). Tutti presteranno il loro servizio in modo totalmente gratuito.

    Quanti saranno impegnati nell’ambito del canto e della musica sono mobilitati già da parecchie settimane: le prove sono cominciate all’inizio di febbraio, ogni martedì sera (presenti alcune centinaia di cantori) e due volte al mese la domenica pomeriggio (con tutti i cori delle varie diocesi) a Padova.

    La prova antigenerale si terrà poi all’Opsa di Padova domenica 1 maggio alle 18.00 e quella generale direttamente al Parco di S. Giuliano venerdì 6 maggio alle ore 17.

    Il libretto per la liturgia già on line sul sito. Testi e canti (con relative melodie) della celebrazione eucaristica dell’8 maggio - terza domenica di Pasqua - potranno essere seguiti dai fedeli attraverso
    il libretto liturgico che verrà distribuito a tutti e che riporta in copertina una riproduzione del mosaico dell’ “Anàstasis” presente nella basilica di S. Marco a Venezia. Da alcuni giorni il libretto è
    già disponibile (e quindi scaricabile) sul sito www.ilpapaanordest.it
    .
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    Da "ilpapanordest.it"...

    Vademecum - La Messa con Papa Benedetto XVI a San Giuliano (Mestre)

    Alcune note

    Sarà il momento culminante della visita del Papa a Nordest: la messa nel Parco di S. Giuliano a Mestre in programma la mattina di domenica 8 maggio alle ore 10.00 - aperta a tutti - rappresenterà infatti, anche visivamente, l’abbraccio delle genti del Nordest a Benedetto XVI.

    “Esserci di persona non sarà come guardare in tv” recita il volantino diffuso in questi giorni nelle parrocchie e distribuito anche davanti alle chiese o nelle piazze, grazie all’impegno di associazioni e movimenti ecclesiali, per portare a tutti l’annuncio dell’arrivo del Santo Padre ad Aquileia e a Venezia e, soprattutto, per invitare alla messa domenicale.

    All’area liturgica di S. Giuliano si potrà accedere liberamente, già a partire dal mattino molto presto (ore 5.30) e fino alle 9.00.
    Anche chi deciderà di venire all’ultimo momento o la mattina stessa potrà farlo, presentandosi direttamente ai varchi di S. Giuliano.

    Per favorire l’organizzazione dei servizi d’ordine e di sicurezza si è chiesto di preannunciare la presenza con il sistema dell’ “adesione” secondo le modalità indicate sul sito www.ilpapaanordest.it o rivolgendosi ai referenti diocesani / parrocchiali e alla segreteria della visita (info: 041/5464417-20).

    Tale adesione permette di ottenere, in anticipo, il pass gratuito d’ingresso al Parco che verrà distribuito, insieme al “kit del pellegrino” a partire da martedì 26 aprile. Per chi ha inviato l’adesione entro venerdì 15 aprile la distribuzione avviene presso la sede del Comitato Organizzatore al Centro pastorale card. Urbani in
    via Visinoni 4/c a Zelarino per la diocesi di Venezia e nelle strutture segnalate dalle altre diocesi per il resto del Triveneto (v. l’elenco su www.ilpapaanordest.it ). Per le adesioni successive al 15 aprile il punto di riferimento è il Centro pastorale di Zelarino o, direttamente domenica 8 maggio, la segreteria operativa posta all’ingresso del Parco.

    Dal 26 aprile la segreteria organizzativa di Zelarino osserva i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00; il sabato dalle ore 9.00 alle 12.00. Recapiti: tel. 041/5464417-20 – sito web – www.ilpapaanordest.it – email: info@ilpapaanordest.it . che verrà distribuito subito dopo Pasqua.

    Contestualmente alla consegna del pass – per chi arriverà in bus o auto – sarà assegnato il parcheggio di riferimento da cui raggiungere il Parco con le navette o a piedi. E’ prevista anche un’ampia area per il posteggio delle biciclette. In molti, in particolare dalle parrocchie della terraferma mestrina, giungeranno direttamente a piedi.

    A supporto dei pellegrini saranno presenti a S. Giuliano oltre mille volontari che cureranno il servizio d’ordine e permetteranno che le celebrazione si svolga nel migliore dei modi: più della metà arriva dal mondo scout del Veneto (Agesci, Masci e Scout d’Europa), duecento dai gruppi triveneti di Comunione e Liberazione, altri da singole parrocchie o gruppi ecclesiali.

    Al termine della messa, previsto per le ore 12.15 circa i fedeli potranno uscire dal Parco e ripartire verso casa o fermarsi nell’area verde fino a pomeriggio inoltrato. Qui sarà allestito, da 150 volontari dell’associazione Noi, uno spazio giochi e di animazione per bambini, ragazzi e famiglie. Indicazioni logistiche.

    La viabilità dell’area intorno al Parco San Giuliano e i servizi di trasporto pubblico subiranno delle modifiche nelle ore immediatamente precedenti e seguenti la celebrazione della messa a San Giuliano. Tali variazioni sono disponibili su www.comune.venezia.it e www.ilpapaanordest.it.

    Per chi arriva in treno (mezzo consigliato): dalla stazione di Mestre sarà possibile raggiungere il Parco a piedi - tempo di percorrenza 40 minuti circa - o con bus navetta gratuito. Sono previsti anche alcuni treni speciali (per informazioni contattare la segreteria organizzativa).

    Per chi arriva in autobus: al momento della consegna del pass saranno assegnate le aree di parcheggio.
    a) Dai parcheggi più vicini si potrà arrivare a piedi al parco (tempo di percorrenza 15-20 minuti circa).
    b) Gli autobus destinati ai parcheggi più distanti potranno, all’arrivo, scaricare i pellegrini in prossimità del Parco,
    per poi raggiungere il parcheggio assegnato. I pellegrini di questi autobus, al termine della messa, raggiungeranno tali parcheggi con i bus navetta gratuiti.

    Sul sito www.asmvenezia.it alla sezione “ticket on-line” è già possibile acquistare i pass ZTL per l’ingresso nel Comune di Venezia in occasione della messa. Il pedaggio ZTL (pari a 150 euro) potrà, altresì, essere pagato direttamente nel parcheggio di riferimento assegnato a ciascun bus, subito dopo aver lasciato i pellegrini nelle
    vicinanze del Parco.

    Per chi arriverà in auto: al momento della consegna del pass saranno assegnate le aree di parcheggio, collegate al Parco con bus navetta gratuiti. Chi deciderà all’ultimo momento (e quindi non avrà il pass) e verrà in auto, potrà ricevere informazioni utili e aggiornate sul sito www.ilpapaanordest.it e troverà inoltre indicazioni sui
    parcheggi disponibili lungo le principali vie di accesso a Mestre.

    Per chi arriverà in bicicletta (altro mezzo particolarmente consigliato): nelle vicinanze del parco sarà riservata un’area per il posteggio.

    Per i fedeli che arriveranno da Venezia: per tutti i mezzi pubblici di linea vi sarà una speciale fermata ai piedi del cavalcavia di S. Giuliano; alcune parrocchie si stanno, inoltre, attrezzando - in accordo con la segreteria organizzativa - per giungere alla messa via acqua ed utilizzando mezzi privati.

    Orari e indicazioni in breve
    • la messa avrà inizio alle ore 10.00.
    • i fedeli sono invitati a raggiungere il Parco entro le ore 9.00, orario per il quale tutto dovrà essere pronto
    per accogliere il Santo Padre.
    • dato il notevole afflusso di fedeli previsto si consiglia di arrivare con largo anticipo. Il parco sarà aperto a
    partire dalle ore 5.30.
    • dalla porta d’ingresso del Parco all’area liturgica il tempo di percorrenza a piedi è di circa 15 minuti.
    • i fedeli che giungeranno dopo le ore 9.00 saranno ammessi nei settori più esterni.
    • la messa, seguita dal Regina Coeli, terminerà attorno alle ore 12.15.
    • al termine della messa i fedeli potranno uscire dal parco e riprendere la via di casa oppure fermarsi nell’area verde fino a pomeriggio inoltrato. Qui sarà allestita, a cura di volontari, un’area giochi e di animazione per bambini, ragazzi e famiglie.
    • I fedeli che dovranno raggiungere le aree di parcheggio o la stazione di Mestre avranno poi a disposizione le navette gratuite dalla fine della messa alle ore 17.00 (ultima corsa). Sarà, perciò,
    importante che i pellegrini prendano nota del parcheggio assegnato e dei tempi necessari per gli spostamenti.


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    00 04/05/2011 20:43
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    Menù locale e vini a chilometro zero per il pranzo del Papa a Venezia

    Venezia, 4 mag. (Adnkronos)

    Menù tipico della tradizione veneziana a base di pesce per il pranzo di Benedetto XVI con i Vescovi nel Palazzo Patriarcale in occasione della visita nella città lagunare. Antipasti, primo, secondo, frutta e dolce nella tradizione della città con possibili varianti sul menù per i circa cento ospiti che condivideranno il pranzo con il Pontefice. Tutto accompagnato da vini a chilometro zero, tipici della zona.
    Ad occuparsi della preparazione per l'importante appuntamento, Eligio Paties, titolare del ristorante 'Do Forni'. "I dettagli - spiega all'ADNKRONOS Paties - sono in corso di definizione e il menù finale ci verrà comunicato domani. Al pranzo lavoreranno sin dal mattino direttamente sul posto sei cuochi e 25 camerieri".
    A coprire la tavola a ferro di cavallo sarà una tovaglia beige realizzata da un maestro tappezziere di Venezia. Per l'occasione saranno utilizzati 750 piatti che riportano lo stemma di Benedetto XVI. Non è nuovo alle grandi occasioni Eligio Paties che negli anni ha servito teste coronate, politici e capi di Stato. Dal suo ristorante sono passati Giovanni Berlinguer, Sandro Pertini, Diana Spencer, Carlo d'Inghilterra nel 1985, Richard Nixon, i reali spagnoli. "La città si sta preparando bene. C'è grande attesa - racconta il titolare dei 'Do Forni' - Questa volta l'emozione è diversa: capi di Stato ce ne sono tanti. Il Papa è unico".

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    00 04/05/2011 20:44
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    Papa: Aquileia; per visita esposto mosaico paleocristiano

    (ANSA) - AQUILEIA (UDINE), 4 MAG - In occasione della visita di papa Benedetto XVI, il 7 maggio prossimo, sara' completata l'opera di valorizzazione della ''Sued Halle''. Sara' possibile inoltre vedere per la prima volta le superfici musive del V secolo d.C. che ricoprono l'area adiacente il Battistero. L'intervento, finanziato dalla Fondazione con 1,7 milioni di euro, e' stato illustrato oggi e riprende la proposta del Concorso internazionale di idee del 2003 bandito dal Comune di Aquileia e vinto dallo studio degli architetti Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni. (ANSA).


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    00 04/05/2011 20:59
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    PAPA: DIOCESI GORIZIA AL RISPARMIO SU VISITA AQUILEIA PER LAVORATORI

    (ASCA) - Gorizia, 4 mag

    ''Siamo molto preoccupati per la crisi che colpisce tanti lavoratori e le loro famiglie, tanto che i nostri preti hanno rinunciato a due mesi di stipendio per incrementare il fondo di solidarieta' diocesano''.
    Lo ha detto mons. Dino De Antoni, arcivescovo di Gorizia, informando che la sua Chiesa ha tirato al risparmio per la visita del papa, sabato ad Aquileia, rinunciando agli addobbi piu' costosi e perfino a migliaia di bandierine da distribure ai pellegrini lungo i 18 km tra l'aeroporto di Ronchi ed Aquileia, nonche' nella stessa cittadina ex romana. ''Questi risparmi - ha precisato l'arcivescovo - li abbiamo destinati agli impoveriti dalla crisi''. Il papa stesso ne dovrebbe parlare, sabato ad Aquileia e domenica a venezia, soffermandosi sulle difficolta' attraversate anche da un'economia forte come quella del Nordest.
    ''Ho visitato alcune fabbriche di Monfalcone in occasione della pasqua - informa De Antoni - ed ho colto numerosi motivi di preoccupazione. Ed ecco perche', come cristiani, ci siamo impegnati nella solidarieta' attiva.
    Le richieste di aiuto sono in aumento''. L'arcivescovo di Gorizia ha riferito che ''queste situazioni sono a conoscenza anche del santo padre e, in ogni caso, gliene parlero' durante il trasferimento in papamobile dall'areoporto di Ronchi ad Aquileia''. Proprio per non pesare sui bilanci pubblici, anch'essi in difficolta', le diocesi del Nordest hanno pagato le spese della visita con una colletta tra i fedeli, attraverso la quale contribuiranno anche alla 'carita' del papa'.

    © Copyright (Asca)


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    00 04/05/2011 23:32
    Visita pastorale a Venezia...

    Viabilità a misura di Papa, stop auto a San Giuliano

    Il Comune spende 380 mila euro in servizi straordinari. Piazza chiusa per la bonifica, controlli ai varchi, niente auto intorno al parco. Ecco tutti i divieti in vista della visita a Venezia del Pontefice

    VENEZIA. Piazza San Marco chiusa a singhiozzo sabato mattina per le bonifiche di sicurezza, controlli ai varchi di accesso per tutto il fine settimana del 7 e 8 maggio, area rettangolare attorno alla sede patriarcale (da Piazzetta dei Leoncini al ponte della Canonica) off limits, con attività chiuse dalle 15 di sabato a domenica sera. E, ancora, domenica viabilità stravolta attorno al parco di San Giuliano, per la messa solenne. Sono alcune delle indicazioni contenute nel pacchetto di ordinanze predisposto dal Comune per l'ormai prossima visita di papa Benedetto XVI.

    Nella gestione della complessa viabilità della due-giorni papale, saranno impegnati 370 vigili e 800 volontari di protezione civile regionale, per una spesa a carico delle casse comunali di 380 mila euro, pari un un migliaio di ingressi di pullman ai varchi Ztl: 600 quelli già prenotati, almeno un centinaio quelli attesi all'ultim'ora, per lo più di pellegrini polacchi al rientro dalla beatificazione di Giovanni Paolo II. «Facciamo quanto previsto per la visita di importanti capi di stato e autorità religiose, come il Dalai Lama», commenta il direttore generale del Comune, Marco Agostini, con accanto il comandante dei vigili Luciano Marini, «certo, in Italia, c'è da attendersi che arriveranno molte più persone per il Papa, ma quanto a viabilità, è come gestire l'Heineken festival. Il nostro obiettivo è minimizzare i disagi». San Marco e Canal Grande.

    Il Papa è atteso in Piazza San Marco per le 19 di sabato 7 maggio, in arrivo dal collegio Morosini dove atterrerà in elicottero: il saluto delle autorità su un piccolo palco al Molo, poi Benedetto XVI saluterà la folla. E' previsto un percorso transennato dalla Piazzetta attorno alla Piazza - prima dell'ingresso in Basilica - a bordo di una «Papa mobile» elettrica e aperta, realizzata per l'occasione per non essere impattante con i masegni della Piazza. Per l'organizzazione, Piazza e Piazzetta saranno chiuse per la bonifica alle 15 di sabato e riaperte verso le 17, con controlli personali di ogni persona in ingresso, anche con metal detector (ad opera delle forze dell'ordine). Precluso per l'intero fine settimana al passagio il perimetro attorno alla Curia, con chiusura anche dei negozi. Transiti sospesi, per due giorni, anche in rio della Canonica. Domenica mattina, il papa raggiungerà in motoscafo il parco di San Giuliano: al ritorno - verso l'una - il corteo attraverserà il Rio di Cannaregio e sarà accolto e accompagnato dalle remiere in Canal Grande, con sospensione di transiti al passaggio.

    In rio di Cannaregio e alla Salute sospensione delle autorizzazioni all'ormeggio, al Molo i gondolieri potranno caricare, ma non scaricare clienti. Alle 18, corteo papale di 10 gondole tra Molo e Salute (per la lectio magistralis al Marcianum) e sospensione del traffico al passaggio, mentre nel pomeriggio sarà sospeso l'approdo Salute. San Giuliano. Dall'alba al tardo pomeriggio di domenica 8 maggio (probabilmente dalle 4 alle 20) sarà chiusa la viabilità attorno al parco di San Giuliano, dalla rotatoria al cavalcavia compreso: i pullman scaricheranno i pellegrini davanti al parco per poi raggiungere le aree di sosta loro assegnate. Al termine della messa (dopo il Regina Coeli alle 12.15) i fedeli troveranno 70 navette a far la spola verso i parcheggi. «Nessun problema: abbiamo posteggi per 2 mila pullman e migliaia di auto, per 220 mila persone», assicura il comandate Marini. Info sul sito www.comune.venezia.it

    22 aprile 2011 - La Nuova Venezia


    [Modificato da Paparatzifan 04/05/2011 23:38]
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    00 04/05/2011 23:36
    Visita pastorale ad Aquileia...

    L'arcivescovo multato nel sopralluogo per il Papa ad Aquileia

    Tre le multe, da 39 euro l'una. Le vetture erano state parcheggiate senza il tagliando del ticket, vicino ad alcuni mezzi dei vigili del fuoco, accanto alla basilica che ospiterà il Pontefice

    di Antonio Boemo

    AQUILEIA. L'arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, effettua un sopralluogo, unitamente a importanti prelati giunti dal Vaticano, per verificare che i preparativi per l'imminente visita del Papa ad Aquileia siano effettivamente in regola e a buon punto, ma viene multato. Anzi, sono tre multe da 39 euro l'una per gli automezzi parcheggiati nelle zone blu, a pagamento accanto alla basilica che ospiterà il Pontefice. È la via dove arriverà la Papamobile. Vetture, dunque, parcheggiate senza il tagliando del ticket, accanto ad alcuni mezzi dei vigili del fuoco. Tra l'altro, l'auto dell'arcivescovo è identificabile da un grande contrassegno che gli consente di accedere e sostare anche per altre funzioni. Ma non in zona a pagamento. È accaduto ieri mattina.
    Due le auto multate, quella dell'arcivescovo di Gorizia e quella del vescovo ausiliare di Venezia, oltre a un pullmino che ha trasportato le altre persone della delegazione. Le due vetture erano già state multate, mentre il vigile stava predisponendo la sanzione per il pulmino. Non c'è stato niente da fare, il vigile è stato irremovibile anche di fronte a tutte le spiegazioni dell'importanza delle visita. Ad Aquileia erano convenuti il Prefetto della Casa Pontificia, l'arcivescovo James Michael Harvey, accompagnato dal Reggente della stessa Casa, monsignor Paolo De Nicolò. I due illustri presuli, accolti dall'arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, dal direttore del Centro diocesano per le comunicazioni sociali, Mauro Ungaro, e dall'arciprete di Aquieia, mons. Michele Centomo, hanno verificato lo stato dei preparativi per la visita. All'incontro era presente il vescovo ausiliare di Venezia, mons. Beniamino Pizziol. In particolare sono stati analizzati i momenti della presenza del Santo Padre nella basilica per l'assemblea in preparazione al Secondo Convegno ecclesiale delle Chiese del Triveneto di sabato 7 maggio. È stata l'occasione per confermare che il Papa compirà il percorso da Ronchi ad Aquileia con la "Papamobile" per permettere ai fedeli di vederlo e ricevere la benedizione.

    13 aprile 2011 - Il Piccolo


    [Modificato da Paparatzifan 04/05/2011 23:38]
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    Da "La nuova di Venezia e Mestre"...

    Il Papa a Venezia, oggi i preparativi in piazza San Marco

    Le prove del percorso e la sistemazione della basilica: nonostante i turisti proseguono a gran ritmo i lavori

    VENEZIA. Venezia si prepara alla visita di Papa Benedetto XVI il 7 e l'8 maggio: sono in corso in piazza San Marco le prove del percorso che sarà effettuato dal Pontefice. Grandi lavori all'interno della basilica di San Marco e della chiesa della Madonna della Salute. Lavori che proseguono a pieno ritmo, nonostante la presenza di numerosi turisti.

    Il Papa sarà prima ad Aquileia, antica sede del Patriarcato, in provincia di Udine, poi a Venezia e infine, domenica 8, a Mestre, al Parco di San Giuliano, dove celebrerà una messa corale all'aperto per la quale sono attesi 100-150mila fedeli. Un appuntamento che il Nord Est attende con trepidazione e curiosità. L'ultima volta che si è visto un Papa in gondola è stato nel 1985, quando Karol Wojtyla fu fotografato e ripreso dalle telecamere di tutto il mondo mentre attraversava il Canal Grande. Un appuntamento che riempie di gioia i fedeli ma che desta anche preoccupazioni e timori. Il pericolo terrorismo, complicato dall'annuncio della morte di Bin Laden, è dietro l'angolo: Venezia, considerato da sempre uno dei più delicati obiettivi sensibili, è già blindata per la visita papale. Saranno 900 circa gli agenti impegnati per il Papa. Oltre seicento sono del posto, 150 arriveranno in rinforzo da Roma, altri cento dal Vaticano.

    Gli ultimi particolari del dispositivo di sicurezza sono stati decisi nelle ultime ore dal prefetto di Venezia Luciana Lamorgese. Oltre a polizia, carabinieri, vigili, militari, saranno presenti, appunto, anche agenti della polizia vaticana, agenti che si fingeranno turisti mischiati alla folla, cecchini pronti all'azione disposti nei punti più alti di Piazza San Marco e dintorni. Visto il particolare scenario saranno impegnate anche moto d'acqua e subacquei.

    Papa Ratzinger arriverà ad Aquileia sabato dove parteciperà all'assemblea del secondo convegno che si svolge nell'antica città patriarcale. Nel pomeriggio, subito a Venezia dove alle 19 è previsto l'incontro con la cittadinanza in Piazza San Marco, seguito dalla venerazione delle reliquie di San Marco in Basilica. Il Papa si muoverà in Piazza a bordo di una piccola "Papamobile", una vetturetta elettrica appositamente realizzata per l'occasione da una ditta di Cervia per conto del Comune di Venezia. Si era pensato alla vera Papamobile che però è risultata troppo pesante per i secolari "masegni" che lastricano San Marco. Domenica mattina spostamento in terraferma a Mestre nell'ampio Parco di San Giuliano dove oltre 100mila fedeli assisteranno liberamente alla messa celebrata da un palco alto complessivamente circa 30 metri (misura della cupola) e rialzato tre metri dal terreno. Un migliaio di volontari daranno una mano per dare regolare e sereno svolgimento allo straordinario evento a cui parteciperanno 700 preti e 50 vescovi provenienti da tutte le diocesi del Nord Est. Nel pomeriggio il Papa tornerà a Venezia (dopo il pranzo nella sede della Curia a San Marco) per due importanti avvenimenti: l'assemblea per la chiusura della visita della pastorale diocesana e poi l'incontro con il mondo dell'economia e della cultura nella Basilica della Salute al di là del Canal Grande. In mezzo ci sarà, infatti, l'attraversamento del Canale in gondola, un'occasione unica per fotografi e operatori tv.

    La tensione per la vista del Papa è alta ma, come ha sottolineato il Patriarca di Venezia, cardinal Angelo Scola, "c'è più gioia che preoccupazione" per un evento unico in città che costerà circa un milione e mezzo di euro, quasi tutti raccolti grazie alle sottoscrizioni dei fedeli e di veri e propri sponsor che hanno voluto contribuire alla campagna di preparazione. Anche questo aspetto, del tutto nuovo, sottolinea l'attesa convinta della popolazione veneta desiderosa di accogliere il Santo Padre nella sua terra.

    4 maggio 2011


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    00 04/05/2011 23:47
    Da "Il Piccolo"...

    Morte di Bin Laden, allerta terrorismo per il Papa a Venezia

    Dopo l’uccisione del leader di Al Qaeda l’allarme è massimo. In arrivo un ecoscandaglio per monitorare il giro in gondola

    di Silvia Zanardi

    TRIESTE. Erano già bastati Gheddafi, la guerra in Libia e le minacce di bombardamenti in Italia a far parlare di un dispiegamento di forze dell’ordine e di intelligence ai massimi livelli nella storia di Venezia, che di capi di Stato e personaggi “a rischio” ne ha visti e accolti parecchi fra le sue acque e i suoi masegni. Ma in vista dell’arrivo del Papa in laguna, il recente assassinio del leader di Al Qaeda Osama Bin Laden intensifica l’allarme-terrorismo al punto da far scattare, in laguna, una regia di sicurezza senza pari nella sua storia.
    Tutti i tombini saranno sigillati e spostati i contenitori di rifiuti o gli oggetti che possano nascondere pacchi sospetti; ogni centimetro di acqua e di fondale che il pontefice attraverserà in gondola da Piazza San Marco alla Basilica della Salute sarà monitorato e, al suo servizio, Papa Benedetto XVI, in arrivo a Venezia attorno alle 19 di sabato 8 maggio - dopo la visita ad Aquilea - avrà oltre mille uomini a proteggere ogni suo passo e movimento.
    Mentre le televisioni fanno a botte per contendersi, lungo il Canal Grande, il posto migliore per riprendere la traversata in gondola del Papa - in pole position c’è la tv vaticana-, il tragitto a bordo della tradizionale imbarcazione veneziana è già visto, dalla questura e dai registi della sicurezza, come il momento più delicato. Per la bonifica del tratto acqueo interessato dal percorso della “papa-gondola”, è arrivato addirittura un ecoscandaglio da La Spezia, strumento sofisticato che verificherà la presenza di eventuali oggetti sospetti.
    Il passaggio di Papa Benedetto XVI nel bacino di San Marco è ritenuto particolarmente a rischio non solo per il pericolo di attentati ma anche per le condizioni climatiche. Da prima delle ore 17.45 di domenica 8 maggio - orario in cui si prevede l’inizio della traversata -, il bacino verrà chiuso al transito per evitare anche il minimo moto ondoso che possa rendere instabile la gondola con il Papa a bordo. Attorno all’imbarcazione ci saranno agenti delle volanti lagunari e poliziotti in servizio su moto d’acqua. Mentre, da terra, è garantita la copertura di tiratori scelti.
    Anche Piazza San Marco, in questi giorni, è in gran subbuglio. Per l’arrivo del pontefice, le Procuratie vecchie e nuove verranno vestite di drappi bianchi e gialli e i plateatici dei caffè storici dovranno essere rimossi con tutto il loro esercito di sedie e tavolini che, non si sa ancora dove né come, verranno accatastati da qualche parte per lasciare la Piazza completamente libera al passaggio dei 40-50 mila fedeli che, sabato alle 19, seguiranno il pontefice nel suo tragitto a bordo della “Papamobile.” Sabato, nell’arco di mezz’ora, Benedetto XVI percorrerà la Piazzetta San Marco, girerà l’angolo del campanile, attraverserà in lungo la Piazza fino all’Ala Napoleonica e poi tornerà indietro. Domenica, invece, il Papa arriverà in Piazza verso le 13 e, dopo il pranzo con i vescovi nel Palazzo patriarcale, tornerà in Basilica per l’assemblea di chiusura della visita pastorale diocesana. Quindi la partenza in gondola alla volta della Basilica della Salute per l’incontro con gli esponenti della cultura e dell’economia, dove resterà fino a dopo le 19.

    04 maggio 2011


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    Dal blog di Lella...

    Papa: dalla chiesa di Aquleia alla Basilica della Salute, i luoghi della visita

    Venezia, 5 mag. - (Adnkronos)

    Dalla chiesa di Aquileia alla Basilica della Salute, la visita del Papa a Venezia sara' una due giorni scandita da significative tappe. Benedetto XVI iniziera' la sua visita pastorale da Aquileia, terra evangelizzata secondo la tradizione da san Marco e sede dell'antico Patriarcato (568-1751) che amministrava un'area vastissima con al centro l'odierno Friuli Venezia Giulia.
    Riconoscendo alla Chiesa di Aquileia il ruolo di Chiesa madre per tutti i territori del Nordest, la cittadina (oggi in provincia di Udine e arcidiocesi di Gorizia) e' stata scelta come luogo in cui tenere il secondo Convegno delle Chiese del Nordest, a poco piu' di vent'anni dal precedente (realizzato nel 1990): la visita del Papa si inserisce quindi come momento emblematico nel cammino di preparazione a tale importante evento.
    Cuore della visita ad Aquileia sara' la Basilica paleocristiana eretta nel 313 d.C. per volere del vescovo Teodosio. Il giorno successivo, domenica 8 maggio, il Papa presiedera', nel Parco San Giuliano, a Mestre, la grande celebrazione eucaristica per i fedeli delle 15 diocesi del Nordest e per quelli provenienti dalle altre Chiese europee che traggono la loro origine proprio da Aquileia.
    Il Parco di San Giuliano, circa 700 ettari, inaugurato pochi anni fa, sorge alle porte di Mestre e si affaccia sulla laguna, nei pressi del ponte della Liberta', collegamento tra la terraferma e il centro storico di Venezia. E' il piu' grande parco d'Europa, oltre a essere un'area di recupero ambientale e paesaggistico e luogo ideale per lo studio dell'ambiente lagunare.
    E' facilmente raggiungibile e puo' ospitare fino a 400 mila persone. Sara' il momento culminante della visita del Papa a Nordest: la messa nel Parco di S. Giuliano a Mestre in programma la mattina di domenica 8 maggio alle ore 10.00 - aperta a tutti - rappresentera' infatti, anche visivamente, l'abbraccio delle genti del Nordest a Benedetto XVI. Nella prima parte del pomeriggio di domenica 8 maggio, presso la Basilica di San Marco a Venezia, il Papa presiedera' la terza Assemblea ecclesiale del Patriarcato di Venezia indetta per la chiusura della Visita pastorale del Patriarca e dei suoi principali collaboratori alle parrocchie e alle varie realta' del territorio diocesano.
    Saranno presenti nella cattedrale marciana circa mille rappresentanti delle parrocchie del Patriarcato, dei vari movimenti e delle associazioni ecclesiali, dei religiosi e delle religiose nonche' delle diverse Chiese cristiane presenti in diocesi. L'ingresso in basilica e' percio' espressamente riservato ai delegati delle varie realta' del Patriarcato invitate all'Assemblea ecclesiale. A seguire, il Papa uscira' all'esterno della basilica, dove potra', cosi', ricevere e ricambiare il saluto dei fedeli e degli abitanti della citta' e si rechera' presso la Piazzetta di S. Marco per il successivo trasferimento al complesso della Salute.
    Nella seconda parte del pomeriggio di domenica 8 maggio, il Papa sostera' alla Basilica della Salute, dove si trovano lo Studium Generale Marcianum, cioe' il polo pedagogico-accademico e di ricerca promosso dal Patriarcato di Venezia e che conta oltre un migliaio di studenti di scuola primaria, secondaria, universitari e post-laurea, e il Seminario patriarcale.
    Qui il Santo Padre terra' il discorso alla citta' di Venezia, citta' dell'umanita', rivolgendosi in particolare ai rappresentanti del mondo culturale, artistico, socioeconomico della citta' crocevia del Nordest. In seguito visitera' e benedira' la rinnovata Cappella della SS. Trinita', che verra' poi stabilmente aperta al pubblico, e la biblioteca dello Studium Generale Marcianum, ormai al termine del restauro pluriennale.
    Saranno quattro gondolieri 'campionissimi' del remo a portare il Papa a bordo della Dogaressa, tradizionale imbarcazione protagonista del corteo della Regata Storica. A tenere il remo, nel tragitto tra San Marco e la Basilica della Salute, saranno la coppia storica Bruno e Franco Dei Rossi (il cui padre porto' addirittura quattro Papi), detti 'strigheta', vincitori di tante regate. Assieme a loro anche la coppia di regatanti, veri e propri signori del remo, Gianpaolo D'Este e Igor Vignotto, rivali degli 'strigheta' in tante gare.

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    Nordest, mosaico di popoli in attesa di Benedetto XVI

    Francesco Dal Mas

    Quando la diversità fa ric­chezza.
    Ed è proprio questo il fascino della Chiesa Madre di Aquileia che sabato 7 mag­gio accoglierà Benedetto XVI con i suoi popoli che parlano italiano, friulano, sloveno, croato, tedesco, ungherese.
    I popoli, appunto, dell’e­vangelizzazione aquileiese. Il Papa, secondo la scaletta presentata ieri nei dettagli a Gorizia, arriverà al­l’aeroporto di Ronchi dei Legionari alle 16.15, accolto dalle autorità (il ministro Tremonti per il governo), ma anche dai bambini di numerosi istituti d’accoglienza. Dopo 18 chi­lometri in papa­mobile arriverà in Basilica, quel­la antichissima di Aquileia, co­nosciuta in tutto il mondo anche per la sua storia romana e i mo­saici. Qui sarà salutato dal can­to «Ubi Caritas» che proprio ad Aquileia è stato composto. Benedet­to XVI, dopo il saluto a migliaia di pellegrini, entrerà in Basilica, dove darà avvio alla preparazione del se­condo Convegno ecclesiale di Aqui­leia che si svolgerà il prossimo anno, interessando tutte le 15 diocesi del Nordest. Ma presenti saranno, oltre al patriarca Angelo Scola, anche u­na cinquantina di vescovi, alcuni provenienti da oltre confine. Quei confini che sono tutti geografici ma che di fatto la fede non conosce.
    «Seguiamo da vicino il passaggio del Pontefice perché porterà con sé la grazia, ricevuta da Gesù, di ravviva­re la fede di ognuno di noi e delle no­stre Chiese di Gorizia, Udine, Trie- ste e Concordia-Pordenone» scrivo­no ai loro fedeli gli arcivescovi di Go­rizia, Dino De Antoni, di Udine, An­drea Bruno Mazzocato, di Trieste, Giampaolo Crepaldi e il vescovo di Concordia-Pordenone, Giuseppe Pellegrini. Ad Aquileia si sono fer­mati, negli ultimi 40 anni, Paolo VI (16 settembre 1972) e Giovanni Pao­lo II (dal 30 aprile al 3 maggio 1992). «Mentre la Chiesa riconosce la san­tità di questo suo pastore, accoglia­mo nelle nostre terre Benedetto XVI – è l’invito dei vescovi – che la Prov­videnza ha chiamato a raccogliere il testimone di Giovanni Paolo II. Egli quotidianamente conferma nella fe­de noi, suoi fratelli, con tale forza e coerenza evangelica che gli posso­no venire solo dalla preghiera di Gesù, la quale continua a cu­stodire il suo Vi­cario nella Chie­sa ». «Confermaci nella fede» è il te­ma della visita a­postolica di Rat­zinger ad Aqui­leia e Venezia, tra il 7 e l’8 maggio. «Con umiltà dob­biamo confessare che anche nella nostra regione – riconoscono i ve­scovi – i cristiani hanno bisogno di essere confermati nella fedeltà a Ge­sù, al suo Vangelo e alla grande Tra­dizione cristiana che ha generato la nostra civiltà». «Ma il Papa – pun­tualizza l’arcivescovo De Antoni – parlerà non solo ai credenti, ma an­che a coloro che credono in modo diverso o che ritengono di non cre­dere ». «Dal Pontefice abbiamo biso­gno di sentire parole di certezza in un momento che non potrebbe es­sere più incerto, soprattutto per i giovani – afferma anche il presiden­te della Regione, Renzo Tondo –. Quindi parole di fiducia, di speran­za. Sia per chi ha il dono della fede, sia per chi non lo ha». Un’incertez­za consegnata a queste popolazioni anche dalla crisi economica, occu­pazionale in particolare. Ecco perché l’arcidiocesi di Gorizia ha creato un fondo di solidarietà per gli impoveriti dalla crisi e l’arcive­scovo De Antoni ha impegnato tut­ti i sacerdoti a versare una mensilità l’anno. Ed ecco perché la stessa Chiesa isontina ha limitato le spese per la visita del Papa, tagliando ogni gadget per destinare i risparmi a questo fondo, mentre, come in tut­te le 15 diocesi del Nordest, i fedeli stessi hanno provveduto a sostene­re l’impegno economico della visita con una colletta.
    «Proprio per non gravare nei bilan­ci pubblici, che sono in difficoltà», come ha sottolineato lo stesso De Antoni.

    © Copyright Avvenire, 5 maggio 2011


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    ''Spero in gran benedizione'' Emozione di 'Strigheta' che porterà il Papa in gondola

    Venezia, 5 mag. - (Adnkronos)

    ''E' una bella soddisfazione. Non è che tutti i giorni ti capita di portare il Papa in gondola. Spero mi dia una grande benedizione''.
    Così Bruno Dei Rossi 'Strigheta' spiega all'Adnkronos il suo stato d'animo a pochi giorni dalla visita di Benedetto XVI in laguna.
    Il Pontefice sarà traghettato dal molo di San Marco alla basilica della Salute attraverso il canal Grande nel pomeriggio di domenica a bordo di una 'balotina', una gondola un po' più grande di quella utilizzata tutti i giorni da Strigheta, di proprietà del comune di Venezia e che ha già portato in passato Papa Paolo VI e Giovanni Paolo II, la 'Dogaressa'. Bruno Dei Rossi sara' al remo assieme al fratello Franco e ai campioni del remo Igor Vignotto, vincitore di dieci regate storiche e a Giampaolo D'Este con nove vittorie tra i 'gondolini' alle Regate Storiche.
    Bruno Dei Rossi spiega quindi che ''certo, sono emozionato dall'idea che insieme a mio fratello porteremo il Papa in gondola come fece mio padre Albino con Papa Wojtyla nell''85 e ancor prima con Paolo VI. E, ci diceva sempre che ad avere in gondola un 'santo' si sentiva un'altra persona, una cosa indescrivibile''. Bruno 'Strigheta' spiega quindi che ''insomma, bisogna provare per credere.
    Domenica vedremo. Certo, è una bella soddisfazione portare il Papa in gondola anche se per un tragitto breve, si tratta di 500 metri''.
    ''Ma è bello soprattutto - aggiunge - perché è stato il Santo Padre a chiedere espressamente di essere portato in gondola, anche perché ha ricordato di essere stato a Venezia molte volte a trovare l'allora patriarca di Venezia Marco Cè quando era cardinale''.
    Quindi, il gondoliere dice: ''Non so se potrò parlargli, mi basterebbe poterlo salutare. Certo è che se dovessi fare tutto quello che mi hanno chiesto amici e conoscenti: dargli un bacio, toccarlo, chiedergli una benedizione, non basterebbero due ore''. ''Io spero solo di potergli dire 'ciao' e che mi dia una benedizione per me e la mia famiglia, ma servirà una benedizione grande visto che tra fratelli, figli e nipoti siamo in tanti''.
    E Bruno 'Strigheta' infine conclude: ''E' una grande soddisfazione anche perché è 43 anni che sono in attività e tra qualche anno spero proprio di andare in pensione''.

    © Copyright Adnkronos


    [Modificato da Paparatzifan 05/05/2011 22:50]
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