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Viaggio apostolico in Inghilterra ed Scozia

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2010 00:27
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18/09/2010 10:44
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B-XVI nella terra di Newman

“Qui Bbc, il Papa non è un orco”

di William Ward

Il giorno in Scozia e una lunghissima diretta silenziano i contestatori
“Qui parla la Bbc. E’ ufficiale, il Papa non è un mostro”.
Dopo averlo sbattuto in prima pagina giorno dopo giorno con denunce luride e notizie storpiate, viene il giorno per i media britannici di scoprire con sorpresa che Joseph Ratzinger è in realtà un essere umano, e persino molto gentile e sensibile. Potrebbe essere la sintesi dei reportage delle varie testate online e televisioni dopo la prima giornata della visita papale nel Regno Unito. Alla vigilia, e persino in prima pagina, la massima attenzione e potenza di fuoco era stata data all’apparente gaffe del cardinale Walter Kasper, quasi per cercare di predeterminare negativamente il tono della visita di Stato. Menzionare il multiculturalismo in maniera irrispettosa – e bollarlo da “Terzo mondo” è per una cultura come quella dominante in Gran Bretagna un po’ come dubitare la verginità della Madonna in Vaticano. La Bbc, il Guardian, l’Independent avevano tutti dato il massimo rilievo all’uscita di Kasper, mettendo in grande imbarazzo anche la stessa chiesa cattolica inglese, il cui primate, l’arcivescovo di Westminister Vincent Nichols, ha dovuto prendere le distanze dalle parole del collega, chiosando che “non si trattava del parere ufficiale della Santa Sede, che la vede diversamente”. Così, sembrava che lo tsunami mediatico di articoli iper critici e di trasmissioni televisive tendenziose, corredati dai blog arrabbiati sui “costi assurdi della visita sostenuti dal contribuente” degli ultimi giorni fossero tutti giustificati, e che la visita di Benedetto XVI sarebbe stata una catastrofe sin dall’inizio.

Eppure: dal momento in cui il Pontefice ha sceso la scaletta del volo Alitalia (i cui colori di livrea erano in perfetta sintonia con i kilt della scorta d’onore del Royal Scottish Regiment in silenziosa attesa), per essere accolto dal principe Consorte, l’89enne Filippo, Duca d’Edimburgo, si è capito che la lunga ed eccellente diretta della Bbc avrebbe prodotto un altro esito. E che contrasto: dopo gli astiosi commenti nelle ultime settimane degli intellettuali atei e dei membri degli “special interest group” che per un motivo o un altro ce l’hanno a morte con il Vaticano, sentire i morbidi e rispettosi toni del gallese Huw Edwards, il principale anchorman di Bbc1 News, commentare l’evento con la tipica puntualità riservata per i grandi servizi in esterno del broadcaster di stato. Tutta un’altra cosa, un segnale che la permanenza del Pontefice sul suolo britannico è destinata a risolversi in un successo. Fra la lunghissima telecronaca della mattina, seguendo i passi del Papa dal momento dell’atterraggio all’incontro assai affabile con la regina Elisabetta, alla passeggiata tradizionale lungo il bellissimo Royal Mile, la via princiaple del centro storico di Edimburgo, e filo alla messa nel parco di Bellahouston a Glasgow ieri sera, si è trattato della copertura televisiva più lunga e più intensa dai tempi dei funerali della principessa Diana nel settembre del 1997.

L’incontro con la sovrana britannica nella sua principale residenza scozzese – Holyroodhouse - trasmesso dalla Bbc è stato addirittura un inedito assoluto rispetto al consueto protocollo, che prevede che le voci della regina e dei suoi illustri ospiti non si sentano. Forse per espressa volontà del Vaticano, si è rovesciato il protocollo per creare una curiosa intimità fra i due coetani – entrambi 83enni – che si sono scambiati gentilezze, un po’ di circostanza, in diretta mondiale: dettagli che hanno colpito il pubblico, in due leader d’esperienza ma fondamentalmente schivi e riservati. Quasi un miracolo insomma, come la consueta spocchia della Bbc che si è sciolta davanti alla naturalezza e gentilezza dell’illustre ospite, alla sua disarmante umiltà davanti a un paese forse preventivamente ostile. Lungo il percorso della Royal Mile di Edimburgo, si vedevano sventolare alcune bandiere arcobaleno – che nei paesi anglofoni indicano non la Pace, ma l’orgoglio gay – insieme a lunghe strisce con le foto delle vittime degli arcinoti abusi sessuali: due testimonianze consueti e ormai ritualistiche nella loro prevedibilità, ma per l’anchorman Edwards e i suoi colleghi lungo la strada, valevano questa volta soltanto un accenno di passaggio: roba di ieri, perché oggi è la giornata del Papa venuto da Roma. Dopo le tante parole dette sui numeri striminziti dei fedeli previsti per le ceremonie pubbliche, bisogna invece annotare una contabilità differente: le divisioni anti Papa sono state ieri pochissime. Mentre la messa serale all’aria aperta al Bellahouston Park a Glasgow ha avuto una partecipazione trionfale. Il leone liberal della Bbc si è disteso accanto all’agnello.

© Copyright Il Foglio, 17 settembre 2010


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