04/10/2013 10:02 |
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Dal blog di Sandro Magister...
Sandro Magister riconosce un netto distacco tra Francesco ed i Papi che l'hanno preceduto
Riporto qui un brano dell'articolo dal titolo "La svolta di Francesco" che riguarda Benedetto XVI
Paparatzifan
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"(...) Il divieto imposto da papa Bergoglio alla congregazione dei frati francescani dell'Immacolata di celebrare la messa in rito antico è stata un'effettiva restrizione di quella libertà di celebrare in tale rito che Benedetto XVI aveva assicurato a tutti.
Risulta da conversazioni con suoi visitatori che lo stesso Ratzinger abbia visto in tale restrizione un "vulnus" al suo motu proprio del 2007 "Summorum pontificum".
Nell'intervista a "La Civiltà Cattolica" Francesco ha liquidato la liberalizzazione del rito antico decisa da Benedetto XVI come una semplice "scelta prudenziale legata all'aiuto ad alcune persone che hanno questa sensibilità", quando invece l'intenzione di Ratzinger – espressa a suo tempo in una lettera ai vescovi di tutto il mondo – era che "le due forme dell'uso del rito romano possono arricchirsi a vicenda".
Nella stessa intervista Francesco ha definito la riforma liturgica postconciliare "un servizio al popolo come rilettura del Vangelo a partire da una situazione storica concreta". Definizione fortemente riduttiva, rispetto alla visione della liturgia che era propria di Ratzinger teologo e papa.
Inoltre, sempre in questo campo, Francesco ha sostituito in blocco, lo scorso 26 settembre, i cinque consultori dell'ufficio delle celebrazioni liturgiche papali.
Tra i rimossi c'è ad esempio padre Uwe Michael Lang, un liturgista a cui lo stesso Ratzinger ha scritto la prefazione del libro più importante, dedicato all'orientamento "al Signore" della preghiera liturgica.
Mentre tra i promossi ci sono liturgisti inclini ad assecondare lo stile celebrativo di papa Francesco, anch'esso visibilmente lontano dall'ispirata "ars celebrandi" di Benedetto XVI".
L'articolo completo qui:
chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350615
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