20/08/2011 21:11 |
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Benedetto XVI ha mangiato con una rappresentanza dei volontari della GMG alla nunziatura. E ha dialogato con loro
ANDREA TORNIELLI
MADRID
Per Benedetto XVI più che un’ulteriore occasione di parlare, è stata un’occasione per ascoltare: alle 14 di oggi, nella sede della nunziatura, il Papa ha invitato a pranzo dodici ragazzi della GMG, appartenenti al gruppo dei volontari. Sono stati ricevuti nel salone degli ambasciatori, ne sono stati scelti due da ogni continente (un ragazzo e una ragazza), più due spagnoli.
Il menù è stato leggero, «verdure e legumi, pesce, un gelato. Ma comunque io ho mangiato pochissimo, perché ero molto emozionata», racconta a Vatican Insider Aurora María Almagro, ventunenne spagnola di Murcia. «Il Papa ha fatto di tutto per metterci a nostro agio. Più che parlare ha voluto ascoltare, ci ha accolto con molta simpatia, ha scherzato con noi».
Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato ai giornalisti che a tavola con il Pontefice non c’erano «raccomandati». «I partecipanti sono stati estratti a sorte tra i gruppi di volontari. Estratti a sorte come è accaduto per l’apostolo Mattia, scelto così per entrare a far parte dei dodici apostoli dopo la morte di Giuda».
Tra i sorteggiati c’era anche un ragazzo francese, Olivier Richard (25 anni) volontario alla GMG, che si è sposato un mese fa con una ragazza, Alexandra, anche lei partecipante alla GMG. «La giovane moglie non era sorteggiata, dunque non ha partecipato al pranzo, ma è stata invitata per un saluto finale a Benedetto XVI quando tutti si sono alzati da tavola. «È stato un modo - ha detto Lombardi - perché il Papa facesse gli auguri a una coppia, che è nata all’interno del clima della GMG». Lo stesso criterio della estrazione a sorte, ha precisato il portavoce vaticano, è stato seguito anche per i tre ragazzi che domattina verranno confessati personalmente da Benedetto XVI al Parque del Retiro.
«Abbiamo parlato con il Papa in italiano, inglese, spagnolo e francese», racconta l’ecuadoregno Juan Carlos Piedra Calderón, 33 anni, il più «vecchio» dei giovani che hanno pranzato con il Papa. «Ho raccontato a Benedetto XVI della situazione dei giovani in America Latina, gli ho detto che cercano ancora Gesù Cristo, anche se ci sono tante difficoltà. Il Papa mi ha promesso preghiere per i giovani latinoamericani e mi ha detto di aver apprezzato l’analisi che avevo fatto.
«Benedetto XVI si è mostrato sensibile verso i nostri problemi, anche quelli economici dovuti alla crisi – continua Aurora Almagro – si è molto interessato a noi. Durante il nostro dialogo, alcuni lo hanno invitato a visitare i loro Paesi…».
È Olivier Richard, il volontario fresco di nozze, a raccontare a Vatican Insider che il Papa salutando i suoi commensali ha parlato dell’importanza del Web. «Ci ha parlato delle nuove tecnologie, di Facebook, e ci ha detto che la Chiesa comunica da duemila anni e oggi deve essere presente anche sulla piazza virtuale, usando per l’annuncio del Vangelo anche questi nuovi strumenti».
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