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Viaggio apostolico in Inghilterra ed Scozia

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2010 00:27
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21/09/2010 21:21
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Dal blog di Lella...

«Lascia una traccia molto profonda»

«La gente ha visto come il Pontefice sia diverso dall’immagine fornita dalla stampa. Sotto il profilo ecumenico vederlo pregare con Williams è un segno di grande speranza»

Padre Langhan responsabile dei rapporti con gli anglicani nel dicastero per l’unità dei cristiani: il suo messaggio sulla fede nella società ha cambiato il dibattito politico nel Paese

DAL NOSTRO INVIATO A LONDRA

SALVATORE MAZZA

Un viaggio che ha rovesciato le attese, e che la Gran Bre tagna ha vissuto «in modo positivo». Padre Mark Langham, per sette anni rettore della Cattedrale di Westminster e, oggi, responsabi le dei rapporti con gli angli cani del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, ri­percorre passo per passo la visita nel Regno Unito di Be nedetto XVI. Sottolinean done l’aspetto forse più sor prendente: «Si può pensare che non sia troppo troppo dire che le sue parole han no cambiato la natura del dibattito politico nel nostro Paese».

Quattro giorni davvero in tensi. Che traccia hanno la sciato?

L’effetto è stato molto profondo. In primo luogo, a livello personale: il pubblico britannico ha visto diret tamente Papa Benedetto, e ha sco perto come sia diverso dall’imma gine spesso data dalla stampa. Ha incontrato una persona gentile, u mile e sensibile, e questo ha creato un impressione molto buona. In se condo luogo, il suo messaggio - sul ruolo della religione nella società, sulle necessarie distinzioni etiche e sociali - è stato ben accolto, e ha su scitato un ampio dibattito. Non a caso, nel salutarlo a Birmingham, il primo ministro ha detto: «Ha dato a tutti noi qualcosa su cui riflettere».

A Westminster Hall Benedetto XVI ha pronunciato un discorso forse tra i più importanti del suo ponti ficato. Quali punti, secondo lei, so no stati i più rilevanti?

Sì, credo anche io che quello sia sta to forse il discorso più importante. Già il luogo era molto significativo: Westminster Hall è il cuore del go verno, ed è la scena di molti degli e venti storici che hanno delineato il sistema politico britannico. Il suo è stato un messaggio forte sul peri colo che deriva dall’escludere la fe de dalle decisioni che vengono pre se riguardo e all’interno della no stra società. Parole potenti, ma an che molto sottili - non ha detto che la religione deve controllare o det tare il dibattito, ma piuttosto che la religione può chiarire le questioni, e può aiutare a rivelare le conside razioni fondamentali su cui si fon da una società. Si può pensare che non sia troppo troppo dire che le sue parole hanno cambiato la na tura del dibattito politico nel nostro Paese.

Chiesa e abusi sui minori. Mai pri ma d’ora Benedetto XVI aveva af frontato con tanta forza questo scandalo.

Il Papa ha davvero usato molta for za - e per la prima volta lo ha fatto nel contesto della Messa, collegan do la sofferenza delle vittime degli abusi alle sofferenze di Cristo, e queste parole sono state sorpren denti. Il Papa si è mostrato sensibi le al danno che questa crisi ha pro­vocato sia al prestigio morale della Chiesa nella società, sia alla fede dei cattolici. E ha dimostrato che è de terminato a risolvere questo pro blema, e a rimuovere questo male dalla Chiesa.

Qual è stato il significato ecume nico della visita, che ha conferma to i rapporti fraterni che legano cat tolici e anglicani, al di là, come ha detto il Papa, dei problemi che re stano?

Il messaggio del Papa ha dato gran de incoraggiamento a quanti lavo rano per l’unità. Il tema di Bene detto XVI - la religione ha un ruolo centrale da svolgere nella società è una sfida non solo per i cattolici, ma per tutti i cristiani, ed è un la voro talmente importante che dob­biamo farlo insieme. Diversi vesco vi anglicani mi hanno detto che so no stati ispirati e rinvigoriti dalle sue parole. In secondo luogo, l’impatto liturgico – e soprattutto visivo – del la storica visita all’Abbazia di West minster è stata immenso. L’ecume nismo non è solo incontri tra i teo logi, ma coinvolge anche i cristiani in parrocchie, scuole, comunità. Ve dere il Papa e l’arcivescovo di Can terbury abbracciarsi, e pregare in sieme, è stata una potente immagi ne di ciò che ci unisce, e un grande segno di speranza per i cristiani.

Raramente si è vista altrettanta at tenzione da parte delle autorità ci vile verso un viaggio papale. Come lo spiega?

Direi per due ragioni. In primo luo go, storicamente, il papato ha avu to un rapporto difficile con la Gran Bretagna. Il governo sta cercando di sanare queste divisioni, e di dimo strare che i cattolici, tra i quali mol ti dei più recenti immigrati nel pae se, fanno parte della società, non sono ai margini. Di ciò ho avuto u na visione, per così dire, altamente simbolica pas sando ieri per il Mall, la strada cerimoniale con­duce a Buckingham Pala ce, pavesata con le ban diere della Gran Bretagna e della Santa Sede: uno spettacolo che sarebbe stato impensabile anche solo cinquant’anni fa. In secondo luogo, governo britannico e Vaticano condividono molti obiet tivi, in particolare su temi come sviluppo, aiuti internaziona li, ecologia. Il governo riconosce che la Chiesa cattolica ha un’esperien za e un’influenza senza pari in que sti settori, e vuole mostrare il suo sostegno per molte delle iniziative intraprese dalla Santa Sede.

Molte polemiche hanno preceduto questo viaggio, e il Papa ha fatto un esplicito appello alla responsabi lità dei media britannici. Cosa pen sa della copertura offerta a questa visita?

Nell’attesa del Papa la stampa bri tannica è stata ostile e, forse anche di più, s’è dimostrata ignorante ri spetto alla Chiesa cattolica. Alcuni atteggiamenti sono difficili da cam biare, e ancora ieri mattina alcuni quotidiani citavano statistiche cri tiche. Ma in generale vi è stato un grande cambiamento di opinione, sia sulla persona del Papa sia sul ruolo della Chiesa cattolica nella so cietà. In televisione, nonostante al­cuni programmi ostili prima della visita, la copertura è stata assoluta mente positiva. Ed è stato notevole il fatto che il principale canale, la Bbc ha coperto l’intera visita, e in modo molto positivo.

© Copyright Avvenire, 21 settembre 2010


Papa Ratzi Superstar









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