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Le curiosità nei Sacri Palazzi ed anche al di fuori...

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2013 08:28
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Natale messicano in Vaticano

Il presepe e gli addobbi dell'Aula Paolo VI vengono dal Messico

di Mercedes de la Torre

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 17 dicembre 2009 (ZENIT.org).

Durante l'Udienza generale di questo mercoledì, nell'Aula Paolo VI del Vaticano, sono stati presentati al Papa il presepe e l'albero messicani che rimarranno fino agli inizi di febbraio nel luogo in cui il Pontefice incontra i pellegrini.
Non è la prima volta che l'Aula viene ornata con decorazioni messicane: due anni fa lo Stato di Jalisco donò un presepe e gli addobbi dell'albero, nel contesto delle celebrazioni per il XV anniversario del ristabilimento delle relazioni tra Messico e Santa Sede.
Il secondo Paese al mondo per numero di cattolici presenta in questa occasione anche una mostra fotografica senza precedenti a Roma: si tratta di murales di paesaggi dello Stato di Messico (che ha per capitale Toluca de Lerdo), esposte a turisti, pellegrini e curiosi in Via della Conciliazione.
Si tratta di venti immagini alte un metro che mostrano scene di ispirazione religiosa dei municipi di Texcoco, Sinacantepec, Toluca, Valle de Bravo, Teotihuacan, Malinalco, Acolman e Tepozotlán, tutti nello Stato di Messico.
All'inaugurazione dell'esposizione erano presenti rappresentanti del Governatorato del Vaticano, una delegazione dei 13 Vescovi dello Stato di Messico, guidata dall'Arcivescovo di Tlanepantla e presidente della Conferenza Episcopale Messicana, monsignor Carlos Aguiar Retes, il governatore dello Stato di Messico, Enrique Peña Nieto, e gli ambasciatori messicani presso la Santa Sede e l'Italia.

Roma scopre il Natale messicano

In alcune dichiarazioni a ZENIT, monsignor Aguiar Retes ha spiegato che con questa iniziativa il Messico vuole condividere lo spirito natalizio con i romani e con le decine di migliaia di pellegrini che si recheranno in questi giorni nella Città Eterna.
“Ho visto che il Santo Padre era molto contento mentre guardava il presepe”, ha rivelato.
“Il Natale è una festa familiare, una festa che riunisce le persone, in cui ci si scambiano doni, si condivide il cibo e si ricorda che il regalo più importante che il Signore ci ha fatto è stato suo Figlio. E' quindi un momento di evangelizzazione molto rilevante”, ha osservato.
Il presule ha constatato che il Messico, nelle sue tradizioni natalizie, “ha assimilato le tradizioni di altri Paesi, come il presepio italiano”, ma dall'altro lato sta contribuendo con la sua arte e le sue tradizioni a far sì che il resto dell'umanità viva questi giorni con nuove espressioni di gioia.
“Credo che il Messico abbia molto da offrire e le posadas e le 'pentolacce', così caratteristiche, a poco a poco si integrano in altri ambiti, sia negli Stati Uniti, con gli immigrati, che in altri Paesi dell'America Latina”.
Le “posadas”, ha indicato il presule, “sono novendiali in cui si chiede un tetto, ricordando il momento in cui Maria e Giuseppe erano preoccupati per la nascita del loro Figlio senza avere alcuna sicurezza del fatto che avvenisse in modo degno”.
“Credo che il popolo capti molto bene tutti questi elementi, che comprenda fin dove arriva l'amore di Dio e che evangelizzi nella pratica in modo molto profondo con le 'pastorelas' e la rottura delle pentolacce”, ha aggiunto.

Il Messico più vicino a Roma

Da parte sua il Governatore dello Stato di Messico, Enrique Peña Nieto, ha spiegato a ZENIT che con questo dono al Papa si mostra che in questo Stato “c'è una grande ricchezza culturale, storica e di costume sulle celebrazioni natalizie, che si spiega senz'altro con l'influenza dell'evangelizzazione nel nostro Paese”.
“Credo che sia anche un legame che si stabilisce con la sede di Pietro”, ha aggiunto.

© Copyright Zenit


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LUNEDÌ 21 DICEMBRE 2009

La Città del Vaticano batterà più monete

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 17 dicembre 2009 (ZENIT.org).- E’ stata sottoscritta questo giovedì a Bruxelles la Convenzione monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea (UE).
A nome della Santa Sede, ha firmato mons. André Dupuy, Nunzio apostolico presso l’UE, mentre Joaquín Almunia, membro della Commissione europea, ha firmato per conto dell’Unione Europea.
Le disposizioni della nuova Convenzione monetaria, che sostituisce quella del 29 dicembre 2000 - con la quale si introduceva nello Stato della Città del Vaticano l’euro come moneta ufficiale - entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2010.La Convenzione stabilisce a 2.300.000 euro fissi, più una quota supplementare variabile, il valore nominale della massa monetaria che può essere battuta dal Vaticano (prima il valore nominale era di 1.074.000 euro).
Inoltre, d’ora in poi, almeno il 51% della moneta vaticana dovrà essere destinata alla circolazione. In passato, infatti, poteva succedere che gran parte degli euro vaticani venissero destinati al collezionismo.
Infine, con la firma della Convenzione, il Vaticano recepisce tutte le normative comunitarie contro il riciclaggio di denaro, la frode e la falsificazione delle banconote.
La Convenzione prevede infine l’istituzione di un Comitato misto che si riunirà annualmente per verificare l’applicazione della stessa Convenzione monetaria.


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PAPA: UN BORGO ROMANO LO SCENARIO PRESEPE IN APPARTAMENTO BENEDETTO XVI

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 24 dic

E' ambientato in un borgo romano del Cinquecento il presepe allestito anche quest'anno dalla Floreria nell'appartamento di Benedetto XVI. A rivelarlo e' L'Osservatore romano che aggiunge che le statuette del presepe, in gesso e in terracotta, sono collocate nello scenario di un mercato cittadino, accanto al quale si apre alla vista degli uomini la scena della Nativita'.

© Copyright Asca


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TERREMOTO: GLI ALPINI DELL'AQUILA DONANO LORO CAPPELLO AL PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 gen.

Benedetto XVI ha vissuto un momento particolarmente toccante alla fine dell'Udienza Generale di oggi. Alcuni ufficiali e militari del nono reggimento Alpini dell'Aquila gli hanno donato il loro tradizionale cappello con la piuma bianca.

© Copyright (AGI)


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Chiesa/ Sindone, una gara tra designer per la cattedra papale

Eco-compatibile la sedia dove Papa il 2 maggio celebrerà la messa

Per la prima volta la cattedra papale dove siederà Benedetto XVI in occasione dell'Ostensione della Sindone, durante la messa del 2 maggio in piazza san Carlo, è stata oggetto di un bando di gara per designer. Ha vinto il progetto di un giovane architetto udinese, Ivan Vergendo, che ha disegnato una sedia "essenziale, semplice, ispirata alla trasfigurazione".
L'immagine del sacro volto è rappresentata nella parte alta dello schienale interno. La cattedra sarà ora costruita in due esemplari dagli artigiani friulani dell'Asdi sedia. Una all'azienda Sedia e l'altra dopo l'ostensione sarà regalata alla Arcidiocesi di Torino, che fa parte del Comitato Sindone insieme agli enti locali. "Il progetto è stato scelto per simbologia, creatività, comfort e capacità di adattamento al contesto" ha spiegato la Giuria. Non è l'unica idea "moderna" di questa Ostensione. Per la prima volta la cattedra sarà realizzata con materiale eco-compatibili, legno e velluto rosso, "per distinguersi dl resto del mondo", hanno spiegato gli organizzatori. Anche per i quasi quattromila volontari accreditati si è pensato al look con particolare attenzione. Indosseranno gilet viola e kee way dello stesso colore, messi a disposizione dalla Basic net, uno degli sponsor. Per la visita si sono già accreditate 817mila e 850 persone, il 93 percento italiani, am se ne attendono più di un milione. Sono attesi anche 2500 giornalisti da tutto il mondo, un migliaio si sono già iscritti. La visita è gratuita.

© Copyright Apcom

Ecco il trono del Papa

Il friulano Ivan Vergendo è il designer che ha progettato la seduta per la visita di Benedetto XVI a Torino

E’ del giovane architetto friulano Ivan Vergendo il progetto vincitore del trono papale che Benedetto XVI utilizzerà a Torino, in occasione dell’Ostensione della Sindone, durante la Messa di domenica 2 maggio in piazza San Carlo. Alla selezione, indetta dall’Asdi Sedia di Manzano, hanno partecipato 27 progetti, tutti presentati da architetti e designer friulani. La commissione giudicatrice, composta da un rappresentante dell’Asdi Sedia, due membri del Comitato per l’Ostensione della Sindone e un rappresentante dell’Arcidiocesi di Torino, si è riunita a Torino il 27 gennaio per selezionare il progetto vincitore.
La cattedra per il Papa sarà realizzata dagli artigiani del Distretto della Sedia interamente in legno, foderata di velluto rosso; sulle sponde dei braccioli saranno scolpite a bassorilievo - tramite un processo di intaglio con pantografo elettronico - due immagini sacre tratte dalla storia dell’arte (deposizione e resurrezione), mentre sull’alto schienale verrà impressa l’immagine della Sindone. Il trono papale sarà costruito in due esemplari: uno rimarrà, dopo la visita di Benedetto XVI, all’Arcidiocesi di Torino, l’altro resterà a disposizione dell’Asdi Sedia.
“Con rammarico abbiamo escluso gli altri progetti - ha commentato durante la conferenza stampa di presentazione del vincitore, tenutasi giovedì 28 gennaio a Torino, il presidente del Comitato Ostensione Sindone Fiorenzo Alfieri, anche Assessore alla cultura del Comune di Torino -, ma quello di Vergendo ci è piaciuto per la sua freschezza e per il mix di contemporaneità e citazione dell’antico; il volto sindonico stampato sul velluto è evocativo, il disegno verticale della seduta è pulito ed essenziale. Il fatto poi che il progettista sia un designer giovane dà un valore aggiunto a questa apprezzata iniziativa dell’Asdi Sedia, che ha dimostrato una gran voglia di fare mettendo a disposizione la creatività dei designer friulani”. Il progetto vincitore è stato scelto, si legge inoltre nella motivazione, perché “riesce a sintetizzare tutti gli elementi richiesti per la progettazione della cattedra papale: simbologia, creatività, comfort, capacità di adattamento al contesto. Un progetto che è la dimostrazione della qualità e dell’eccellenza artigianale e professionale del Distretto della Sedia”.
Soddisfatto il presidente dell’Asdi Giusto Maurig, invitato a Torino assieme al direttore Carlo Piemonte a presenziare alla cerimonia di presentazione alla stampa locale e nazionale: “l’idea della selezione per il trono papale ha attirato curiosità sull’Asdi Sedia. Abbiamo così potuto mostrare l’eccellenza e la qualità dei prodotti del nostro Distretto”. Il rapporto dell’Asdi con Torino non si ferma però all’ostensione della Sacra Sindone, prosegue infatti la sinergia con i dirigenti Fiat, i cui primi importanti sviluppi verranno presentati a Manzano il prossimo mese. Oltre al vincitore, hanno ricevuto una menzione speciale i disegni presentati da Filipaz Giangrande Architecture per il design e lo stile, Simone Masotti per la ricercata simbologia, Margherita Zuliani per il messaggio e la ricerca iconografica dimostrata.

© Copyright Il Friuli, 28 gennaio 2010


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PAPA: CON I RAGAZZI DELL'AC LIBERA COLOMBE MA UNA NON VOLA VIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 gen.

Come ogni anno alla fine di gennaio, Benedetto XVI ha fatto salire oggi alla terza loggia del Palazzo Apostolico alcuni ragazzi dell'Azione Cattolica per liberare con loro le tradizionali colombe della pace, al termine dell'Angelus.
Una delle ragazze e' stata cosi' accanto al Pontefice per tutto il tempo nel quale e' stato affacciato oggi, e cio' anche mentre Ratzinger pronunciava il suo discorso. Poi e' venuto il turno della giovane e il Papa le ha ceduto il microfono con grande rispetto. Infine, pero', al momento di liberare le colombe e' accaduto un fatto singolare: uno dei volatili si e' infatti fermato sul davanzale dello studio privato del Papa e non voleva volare via. Nella stessa circostanza lo stesso era accaduto anche a una colomba liberata da Giovanni Paolo II, che in quel caso era addirittura rientrata all'interno della stanza sfiorando la spalla del Papa polacco gia' infermo.

© Copyright (AGI)


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Fuori programma per Papa: colomba pace non vola e rientra in casa

Ad ascoltare Benedetto XVI anche lavoratori dell'Alcoa

Al termine dell'Angelus, fuori programma simpatico per papa Benedetto XVI e per i due ragazzi dell'Azione Cattolica romana che lo hanno accompagnato per tutto il tempo.
Al momento di liberare le tradizionali colombe della pace, queste non hanno subito preso il volo. Una si è fermata sul davanzale della finestra, mentre un'altra, complice probabilmente il freddo romano, ha preferito var vela verso i caldi appartamenti vaticani.
Non pochi gli sforzi per convincere il volatile a prendere la via del cielo, sotto gli occhi divertiti del Pontefice. Dal microfono di piazza san Pietro si è inoltre sentito anche un "e te pareva" detto da voce femminile con chiaro accento romano. Probabilmente si è trattato della ragazza di azione cattolica che è rimasta per tutto il tempo alla sinistra del Santo Padre e che, vista in Tv, aveva un'espressione divertita e felice.
Ad ascoltare il messaggio di Benedetto XVI c'erano in piazza San Pietro, anche alcuni lavoratori dell'Alcoa, che hanno chiesto al pontefice una parola d'incoraggiamento.
Il Papa lo ha fatto, facendo presente che "La crisi economica sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro, e questa situazione richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, lavoratori, governanti. Penso - ha detto Bendetto XVI - ad alcune realtà difficili in Italia, come, ad esempio, Termini Imerese e Portovesme; mi associo pertanto all'appello della Conferenza Episcopale Italiana, che ha incoraggiato a fare tutto il possibile per tutelare e far crescere l'occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie".

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E Benedetto XVI visita in segreto la mostra “Il potere e la grazia”

CITTA’ DEL VATICANO

Papa Ratzinger ha aspettato l’ultimo giorno di apertura per visitare in gran segreto la grande mostra allestita a Palazzo Venezia, Il Potere e la Grazia, che racconta del legame inscindibile tra le radici cristiane e l’Europa. Lo desiderava tanto ma, si sa, per un pontefice non è proprio semplice fare cose normali senza causare trambusto, disagi al traffico, tra i necessari dispositivi di sicurezza, il protocollo e le annesse cerimonie.
Sicchè quasi in incognito, ieri pomeriggio, d’accordo con le autorità italiane, gli è stata ritagliata quasi un’ora di visita.
E’ entrato dal retro, lo scalone era sgombro, la fila dei visitatori fuori è stata fatta attendere non più di una decina di minuti, e poi tutto è ripreso normale. Un pontefice che si mescola alla gente per ammirare ottanta opere esposte, tra cui il San Giovanni Battista di Leonardo, col dito alzato e il volto enigmatico sorridente. Si dice che qualche volta ai suoi predecessori è capitato di uscire quasi in incognito per incontrare vecchi amici, Papa Ratzinger, invece, è andato a rendere omaggio all’arte: van Eyck, Memling, Mantegna, Del Sarto, van Dyck, Tiziano, Veronese, El Greco, Guercino, Caravaggio, Murillo, Tiepolo. Un vero e proprio viaggio nel tempo, nella cultura e nella storia sociale e politica dell’Occidente.
F. GIA.

© Copyright Il Messaggero, 1° febbraio 2010


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PAPA: ACROBATI E GIOCOLIERI SI ESIBISCONO PER LUI A UDIENZA

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 3 feb

Papa Benedetto XVI ha osservato con occhio divertito gli artisti del Circo Americano della famiglia Togni che si sono esibiti questa mattina durante l'udienza generale nell'aula Paolo VI in Vaticano. Giocolieri e acrobati hanno eseguito alcuni dei loro numeri a pochi metri dal pontefice al ritmo di musica disco sparata a tutto volume. Al termine dell'esibizione, il papa ha ringraziato i circa 60 artisti e dirigenti del circo presenti all'udienza.

© Copyright Asca

BENEDETTO XVI: SALUTA E APPLAUDE GLI ARTISTI DEL “CIRCO AMERICANO”

Finale “a sorpresa” dell’udienza generale di oggi. Durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, il Papa ha assistito – applaudendo sorridente –ad una lunga, articolata e colorata coreografia dei giocolieri del “Circo Americano”, della Famiglia Togni, che Benedetto XVI ha poi incoraggiato (insieme ai rappresentanti dell’Unione sportiva “Anagni calcio”) “ad operare con generoso impegno per contribuire a costruire un futuro migliore per tutti”.
Tra i circa 5 mila fedeli presenti oggi in Aula Paolo VI, il Santo Padre ha salutato inoltre i vescovi partecipanti all’incontro internazionale promosso dalla Comunità di sant’Egidio, auspicando che “questi giorni di riflessione e di preghiera siano fruttuosi per il ministero che ciascuno è chiamato a svolgere nella propria diocesi”. Indirizzando infine l’abituale triplice saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, Benedetto XVI ha ricordato che “ricorre oggi la memoria liturgica del martire S. Biagio e nei prossimi giorni ricorderemo altri martiri: sant’Agata, S. Paolo Miki e compagni giapponesi”.
“Il coraggio di questi eroici testimoni di Cristo – l’auspicio del Papa – aiuti voi, cari giovani,ad aprire il cuore all’eroismo della santità; sostenga voi, cari malati, ad offrire il dono prezioso della preghiera e della sofferenza per la Chiesa; e dia a voi,cari sposi novelli, la forza di improntare le vostre famiglie ai valori cristiani”.

© Copyright Sir

CIRCO TOGNI DAL PAPA: MIGRANTES, “LA CONVIVENZA È POSSIBILE”

Il circo è un “piccolo universo viaggiante in cui convivono e collaborano realtà profondamente diverse per provenienza, cultura e religione, per questo la gente del circo vorrebbe essere testimone tra gli uomini, pur con tutti i suoi limiti, che la convivenza pacifica è possibile”.
E’ quanto ha affermato don Luciano Cantini, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale per i fieranti e circensi della Fondazione Migrantes, che oggi ha accompagnato all’udienza da Benedetto XVI, il circo Americano della Famiglia Togni, al termine della sua tournée a Roma.
Poco prima della benedizione finale alcuni artisti del circo si sono esibiti in numeri di acrobatica davanti a Benedetto XVI che li ha salutati. Anche mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio dei Migranti ed Itineranti, ha fatto visita al Circo Americano ed ha assistito ad uno spettacolo.

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Voli papali in low cost?

postato da Angela Ambrogetti

Sarebbe davvero una novità.
La compagnia aerea EasyJet ha invitato il Papa a salire a bordo e a servirsi "a titolo gratuito" della compagnia low cost per il viaggio che compira' a settembre prossimo nel Regno Unito.
In effetti più che di una vera offerta sembra sia una provocazione. Positiva però, almeno per una volta. La compagnia aerea EasyJet si inserisce cosi' nella polemica che sta nascendo in Gran Bretagna per i costi che il governo dovra' sostenere - insieme al Vaticano - per la visita apostolica (in tutto si parla di oltre 20 milioni di sterline, 23 milioni di euro). Polemica classica per così dire che si riepte da anni ogni volta che il Papa si reca, invitato, in un paese dove la maggioranza della popolazione non è cattolica o dove la politica locale è anticlericale.
In Gran Bretagna 8.500 cittadini hanno sottoscritto una petizione online al primo ministro, chiedendo che il Vaticano si accolli interamente l'onere del viaggio e il governo non usi i soldi dei contribuenti.
"E' diritto del Papa visitare i suoi seguaci in Gran Bretagna - si legge nel breve testo della petizione -, ma il denaro pubblico potrebbe essere speso meglio per le scuole in difficolta', gli ospedali e i servizi sociali che stanno affrontando tagli". Pronta la risposta di Easy jet che ha colto al volo l' occasione. La compagnia propone a Benedetto XVI una "nuova esperienza di un viaggio low cost". Il Papa potra' scegliere "qualsiasi rotta" tra Roma e gli aeroporti britannici, potra' "fare il check-in online", approfittare della possibilita' di "un ampio bagaglio a mano", "rilassarsi e godere l'eccellente servizio di bordo". Inoltre la compagnia aerea garantisce al Papa l'imbarco prima degli altri passeggeri, per potersi sistemare a suo agio". EasyJet ha riferito anche di aver contattato la sala stampa della Santa Sede e di essere in attesa di risposta.
Da sempre il papa vola con l' Alitalia o le compagnie di bandiera dei paesi ospiti. Nella Repubblica Ceca la presidenza ha offerto una parte del viaggio al Papa con il seguito e i giornalisti.
L'offerta potrà essere estesa anche ai vaticanisti che accompagnano il papa? Certo sarebbe una bella opportunità per molte piccole testate cattoliche non obbligate "a terra" per gli alti costi del volo papale.

www.angelambrogetti.org/


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Da Petrus


‘Fede & Sport’, torna la ‘Clericus Cup’: in campo sacerdoti e seminaristi per aggiudicarsi il Torneo più religioso del mondo. Uno sguardo particolare rivolto ai Mondiali del Sudafrica

CITTA’ DEL VATICANO - Torna la ‘Clericus Cup’, il torneo di calcio per seminaristi e sacerdoti. La quarta edizione sara' presentata giovedi' 18 febbraio alle 11.00 in Vaticano, nell'Aula ‘Paolo VI’. Il torneo, e' promosso dal Centro sportivo italiano (Csi) e sponsorizzato dall'operatore energetico A2A. Anche quest'anno si affronteranno 16 squadre, suddivise in due gironi. Il calcio d'inizio e' fissato per sabato 20 febbraio nel campo dell'Oratorio San Pietro. Come sempre, le rappresentative sono internazionali, con giocatori provenienti da tutti i Continenti. Regolamento e svolgimento del campionato sono pressoche' invariati rispetto all'edizione scorsa. Nuove iniziative dovrebbero invece essere annunciate in vista dei Mondiali di calcio che si svolgeranno in Sudafrica.

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Maltempo: Neve su piazza S. Pietro, la piu' fotografata dai turisti e il Papa si affaccia a guardare lo spettacolo

Citta' del Vaticano, 12 feb. - (Adnkronos) - A quanto si apprende anche il Santo Padre al risveglio si sarebbe affacciato ad una delle finestre del Palazzo per contemplare il bellissimo e suggestivo spettacolo della neve che sta cadendo copiosamente questa mattina su Piazza San Pietro. Tantissimi sono anche i turisti, confluiti sotto il colonnato, muniti di cellulari e macchine fotografiche per immortalare il cupolone imbiancato.


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Classical Brit Award, "nomination"
per Papa Benedetto XVI
Premi britannici per musica classica



LONDRA Papa Benedetto XVI parteciperà ai Classical Brit Awards, premi britannici per musica classica, e se la dovrà vedere con rivali come Rhydian Roberts, ex finalista di X Factor GB.

La voce del Pontefice compare infatti sul cd Alma Mater - Music from the Vatican. I candidati al premio album dell’anno verranno votati dal pubblico, sul sito della manifestazione. Tra loro ci sono il Fron Male Voice Choir, Only Men Aloud, Faryl Smith, Camilla Kerslake, The Priests, Blake, Howrd Goodall e The Coldstream Guards. Tutti sono titolari di uno dei 10 album di classica più venduti degli ultimi 12 mesi.

Le votazioni iniziano oggi, e si concludono il 23 aprile. Il vincitore verrà annunciato alla serata dei Classica Brit Awards alla Royal Albert Hall di Londra, il 13 maggio.


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“Clericus Cup”, antipasto vaticano ai Mondiali di calcio in Sudafrica
Presentazione del 4° campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo



ROMA, martedì, 16 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Nell'anno dei Mondiali di calcio in Sudafrica, la Chiesa non fa mancare il suo esempio e la sua testimonianza per uno sport pulito, al servizio della vita.

Giovedì 18 febbraio, alle ore 11, nell'Atrio dell'Aula Paolo VI, verrà presentata la quarta edizione della Clericus Cup, il campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi iscritti ai collegi pontifici romani, organizzato dal Centro sportivo italiano (Csi).

A presentare la Clericus Cup 2010 saranno Massimo Achini, presidente nazionale del Csi, monsignor Claudio Paganini, consulente ecclesiastico nazionale del Csi e presidente della Clericus Cup. Interverranno l'onorevole Rocco Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport e monsignor Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici. E' atteso anche Giancarlo Abete, presidente della Federazione italiana giuoco calcio.

Il fischio d'inizio della Clericus Cup 2010 è previsto per sabato 20 febbraio alle ore 9 sui campi in erba sintetica del Pontificio Oratorio di San Pietro (via di Santa Maria Mediatrice, 24). Sedici le squadre iscritte al torneo che tenteranno di strappare lo scudetto dalle maglie del Redemptoris Mater, campione nel 2007 e nel 2009.

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Gb, la Bbc vuole il Papa a “Thought for the day”

Marinella Bandini

Roma, 17 feb (Velino)

La Bbc è in trattative per la partecipazione del Papa alla trasmissione radiofonica “Thought for the day”. La notizia - riportata dalla stampa inglese - è stata confermata dal direttore dell’emittente radiofonica, Mark Damazer. Il quale ha detto che il direttore generale Mark Thompson, un cattolico praticante, trovandosi a Roma all’inizio di febbraio, ha avviato i primi contatti per un’ospitata di Benedetto XVI in coincidenza con la sua visita a Londra a settembre prossimo. Il programma propone ogni giorno una riflessione di tre minuti, con commentatori di diverse fedi religiose che presentano pensieri e riflessioni. Tra gli ospiti fissi, il vescovo di Southwark e il rabbino Lionel Blue. Anche il primate anglicano Rowan Williams è intervenuto pù di una volta, ma la presenza del Papa sarebbe una prima assoluta. La trasmissione va in onda ogni mattina alle 7.45, ma non in diretta: questo permetterebbe al Papa di registrare una riflessione prima del viaggio e in altro luogo, senza doversi recare negli studi radiofonici.

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Al via la Clericus Cup, campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi


E’ stata presentata questa mattina, nell’atrio dell’Aula Paolo VI in Vaticano, la quarta edizione della “Clericus Cup”, il campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo promosso dal Centro Sportivo Italiano. 16 squadre si confronteranno, a partire da sabato 20 febbraio, sui campi in erba sintetica del Pontificio Oratorio di San Pietro. Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato per l’evento un messaggio di saluto esprimendo il suo apprezzamento per una “iniziativa volta a promuovere la reciproca conoscenza e la condivisione fraterna tra persone provenienti da ogni parte del mondo”. Ha partecipato alla presentazione anche mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici. Luca Collodi gli ha chiesto di commentare questo ormai tradizionale appuntamento sportivo:

R. – Quest’anno lo trovo particolarmente bello perché abbiamo l’Anno Sacerdotale e così lo sport si collega con il sacerdozio, con la preparazione al sacerdozio – perché la maggioranza sono ancora seminaristi -, cioè un campo di esercizio fisico ma anche di fraternità. Questo mi piace e per questo appoggiamo con tutte le nostre forze quest’iniziativa.


D. – Lo sport, in questo caso il calcio in particolare, come può aiutare la preparazione di un giovane al sacerdozio?


R. – Già il calcio è uno sport di squadra. Oggi i sacerdoti devono lavorare insieme, devono rispettare le doti e i talenti degli altri per arrivare ad uno scopo comune.


D. – Un campionato che richiama anche i valori internazionali, nell’anno in cui in Sud Africa ci sarà il campionato del mondo di calcio. Che aspettative ha da questo campionato del mondo di calcio in Africa, un territorio che sta molto a cuore alla Chiesa?


R. – Certo. Abbiamo avuto il Sinodo per l’Africa e spero che il mondo guardi all’Africa non solo sotto l’aspetto sportivo ma guardi anche alle grandissime necessità di questo continente. Un continente che qualche volta sembra una terra dimenticata.


L’anno scorso ha vinto per la seconda volta la Clericus Cup la squadra del Seminario diocesano Redemptoris Mater, che accoglie le vocazioni del Cammino neocatecumenale. Luca Collodi ha intervistato il suo capitano, il seminarista Davide Tisato - che proviene dalle giovanili del Chievo e l'anno scorso ha segnato il gol decisivo in finale - chiedendogli se è coniugabile l’impegno sportivo con la preparazione al sacerdozio:

R. – Come dice spesso il nostro rettore, non solo è coniugabile ma è doveroso mettere insieme lo sport e la nostra formazione intellettuale, lo studio ed anche la nostra formazione spirituale, perché noi siamo un tutt’uno. L’uomo non lo possiamo scindere nei diversi aspetti ma forma un tutt’uno con lo spirito, l’anima e il corpo. Lo diceva anche San Paolo, che era molto attento anche a queste dinamiche: egli usava alcune metafore della corsa, del combattere la “buona battaglia per raggiungere una corona non corruttibile”, facendo un'analogia con lo sportivo che cerca "una corona incorruttibile”.


D. – Una squadra di seminaristi che gioca a pallone rispetto ad una squadra di amatori del calcio, che fanno un campionato dilettanti: che differenze ci sono?


R- Soprattutto il tempo che abbiamo, perché abbiamo tempi limitati sia per allenarci sia per trovare poi gli spazi per giocare. Diciamo che le differenze riguardano sicuramente il fatto che abbiamo la fede che ci unisce, il chiederci sempre perdono, perché non è che poi non si verificano scontri e contrasti... (Montaggi a cura di Maria Brigini)




Da Petrus

Calcio & Fede, il Ct Giovanni Trapattoni scrive agli organizzatori e ai partecipanti della ‘Clericus Cup’: “Mi piacerebbe allenare la Nazionale vaticana”

CITTA’ DEL VATICANO - Giovanni Trapattoni non ha alcuna intenzione di lasciare il mondo del calcio, anche quando sara' in pensione. "Allenare la Nazionale Vaticana? Si', me lo hanno chiesto. Adesso saro' per qualche giorno ancora in Irlanda ma quando andro' in pensione, si' che mi piacerebbe". Queste le sue parole nella lettera di testimonianza che il Ct della Nazionale Irlandese, indimenticabile tecnico della Juventus ‘bonipertiana’, ha inviato agli organizzatori della ‘Clericus Cup’, il torneo che vede impegnati sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo con il pallone. "La Clericus Cup e' una bella iniziativa. Fa bene per rilanciare lo sport in oratorio fucina di campioni ai miei tempi. L'acquasanta in panchina? Non so se ne usano ma sulle cose sacre non si scherza. Oltre agli italiani faro' il tifo per gli irlandesi, sono nato il giorno di San Patrizio, ho trovato una nazione assai credente, spero si comportino bene all'ombra di San Pietro".

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Dal blog di Lella...

Silenzio sui gatti del Papa

Direttive draconiane per gli organi d'informazione della Santa Sede: non si parla della passione di Benedetto XVI per i felini. Il pontefice, nel suo appartamento privato, di gatti ne ha più di uno. Ma non si deve sapere, per non diventare motivo di propaganda animalista

La parola d'ordine è stata chiara: non si parla dei gatti del Papa.
Gli organi d'informazione della Santa Sede, dall''Osservatore Romano' alla Radio Vaticana (ma anche su 'Avvenire' una notizia così non esce) hanno ricevuto direttive draconiane.
A quanto pare, le alte gerarchie vaticane non vogliono che la forte passione per i felini del Santo Padre diventi motivo di una propaganda animalista sotto le insegne di San Pietro.
Che il Santo Padre ami i gatti, d'altra parte, è noto. Quello che viene tenuto sotto riserbo è che il Papa, nel suo appartamento privato, di gatti ne ha più di uno, c'è chi parla addirittura di cinque, ma l'importante è che non si sappia, anche se non si capisce il perché.
Quando fu eletto al soglio di Pietro, molti ricordarono che, da cardinale, Ratzinger soleva attraversare le vie limitrofe alla Santa Sede, e da un contenitore di avanzi si fermava a dar da mangiare ai gatti di strada ai quali a volte si rivolgeva in dialetto bavarese.
Un giorno, una muta di gatti lo seguì fin sotto porta Angelica, costringendo le Guardie Svizzere a bloccare l'invasione felina in Vaticano. Così come è negli annali la storia di Chico, gattone soriano di proprietà di Ratzinger su cui è stato scritto anche un libro. Insomma, il Papa è un vero gattaro, come si dice a Roma. Ma non si deve far sapere. Così come - questa pare sia la direttiva - si dovrà sempre smentire che sulle ginocchia del Papa dorma serenamente, nei momenti di relax, qualche fortunato felino.
S.N.

© Copyright L'Espresso, 19 febbraio 2010


No, no, ragazzi!!! Non si deve distruggere l'immagine del Papa freddo, del panzerkardinal!!!!
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Via della Conciliazione di Alessandra Borghese

Papa Ratzinger e la Freccia Rossa


L’entourage di Benedetto XVI fa sapere che il Papa è molto interessato e curioso riguardo al nuovo treno Freccia Rossa che in tre ore soltanto collega Roma e Milano. Probabilmente nel 2012, per il grande Incontro mondiale delle famiglie, il Papa raggiungerà Milano in treno.

Pio IX fu il primo Papa a viaggiare in treno da Napoli a Portici nell’anno 1849. Le cronache raccontano del suo entusiasmo verso quel mezzo di trasporto. Giovanni XXIII fu invece il primo Pontefice a usare la stazione ferroviaria costruita dentro le mura vaticane e collegata, attraverso la stazione di San Pietro, alla rete nazionale a seguito dell’impegno fissato dal Trattato del Laterano. Il «Papa buono» da lì raggiunse Assisi e Loreto in un memorabile pellegrinaggio. Bellissime le immagini della gente accorsa nelle stazioni e assiepata lungo le rotaie per decine di chilometri. Persone composte, sguardi incuriositi per il passaggio del treno papale – le donne quasi tutte con un foulard o il velo in testa, gli uomini in giacca e cravatta o camicia bianca –. Con quel viaggio, in un certo senso, papa Roncalli aprì fisicamente la Chiesa al mondo, ponendo le premesse per i suoi successori. Anche Giovanni Paolo II, benché viaggiasse soprattutto in aereo, percorse un numero notevole di chilometri in treno. Nel gennaio 2002 si recò in treno ad Assisi per la famosa preghiera per la Pace nel Mondo insieme ad altri rappresentanti religiosi.

Ma prese il treno anche in Argentina, in Portogallo, da Zurigo a Friburgo, in Belgio e nei Paesi Bassi. Nel 1986 sempre Karol Wojtyla di ritorno dall’India, a causa dell’eccezionale nevicata che bloccò gli aeroporti romani, salì sul treno a Napoli per rientrare in Vaticano. Dal 24 gennaio 2002 i cancelli della stazione vaticana sono rimasti chiusi. Chissà se papa Benedetto li farà riaprire presto...

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