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Viaggio apostolico in Cipro

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2010 16:13
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30/05/2010 21:59
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PAPA: VENERDI' VOLA A CIPRO, PAESE DIVISO MA ANCHE AVAMPOSTO UE VERSO MEDIO ORIENTE

(AGI) - CdV, 30 mag.

(di Salvatore Izzo)

"Cipro è un avamposto dell’Unione Europea verso il Medio Oriente e l’Africa". Georgios Poulides, ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede dal 2003, presenta cosi' la meta del prossimo viaggio apostolico di Benedetto XVI, che giungerà in visita nell’isola venerdi' 4 giugno e domenica prossima consegnera' ai vescovi della Terra Santa l’Instrumentum Laboris dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo, nel corso di una celebrazione nel Palazzo dello Sport Elefteria di Nicosia nella quale si preghera' per la pace in Terra Santa e in tutta l'area.
"Il ruolo di Cipro è emerso con chiarezza durante la crisi del Libano nell’estate 2006, quando ha sostenuto l’invio di una forza di pace europea lungo la frontiera tra Israele e Libano", ma questo e' anche un paese diviso in due, l'ultimo in Europa dopo la caduta del Muro di Berlino: "quasi un terzo del territorio - ricorda il diplomatico - si trova, fin dal lontano 1974, sotto occupazione militare turca.
In tale area i militari di Ankara hanno concentrato tutta la minoranza turco-cipriota (circa il 18 per cento della popolazione, prima sparsa lungo tutta l’isola), hanno cacciato con la forza i greco-ciprioti e tutti i cristiani, vi hanno trasferito centinaia di migliaia di coloni anatolici, infine hanno orchestrato l’autoproclamazione di uno stato-fantoccio, riconosciuto solo dalla Turchia".
Già al momento dell’adesione di Cipro nel 2004 l’Unione Europea ha preso posizione su questa situazione: "è tutta Cipro che - spiega Poulides in un'intervista a "Tempi" - ha aderito alla Ue e tutti i cittadini di Cipro sono cittadini europei. Nei territori occupati le regole
comunitarie sono sospese in attesa della riunificazione".
Una situazione di stallo - nella quale continua la profanazione degli edifici sacri e dei segni cristiani - che in passato ha impedito a Papa Wojtyla di visitare Cipro.
"Se da una parte ci sorprende che Giovanni Paolo II non vi abbia mai messo piede, non ci può sorprendere - sottolinea da parte sua il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - che Benedetto XVI abbia volentieri accolto l'invito a recarvisi, visitatore e pellegrino, con un viaggio che idealmente continua quello di Malta, risalendo il Mediterraneo verso Oriente, e si ricollega pure a quello fondamentale dell'anno scorso nella Terra Santa stessa.
Molti - rileva Lombardi ai microfoni della Radio Vaticana - si domandano perché il Papa debba andare proprio a Cipro per incontrare i vescovi del Medio Oriente e consegnare loro il documento di lavoro del prossimo Sinodo, il grande incontro ecclesiale del mese di ottobre. La risposta è facile: basta leggere gli Atti degli Apostoli, Cipro vi compare almeno sei volte. E basta uno sguardo alla carta geografica per capire che Cipro è crocevia strategico, e quindi anche culturale e spirituale nella regione, con una storia per noi strettamente congiunta a quella della Terra Santa.
Di qui passavano le rotte dei pellegrini ebrei e cristiani verso e da Gerusalemme, le
rotte dei navigatori fra Oriente e Occidente, fra Asia ed Europa: da Cipro, non si può non guardare attorno, non si può non pregare e sperare per un annuncio e servizio del Vangelo che sia fonte di dialogo, di comunione ecclesiale, di crescita umana e di pace per tutti, in una regione immensamente cara a tutti i credenti, ma ancora attraversata da troppe sofferenze e divisioni".
“Chiedo - ha detto oggi Papa Ratzinger ai 50 mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l'Angelus - la vostra preghiera per la pace e la prosperità di tutto il popolo di Cipro, nonché per la preparazione dell'Assemblea Speciale del Sinodo".
"La visita del Papa - commenta l'ambasciatore - è di importanza storica per Cipro. È la prima volta che un vescovo di Roma visita il nostro paese ed è la prima visita in assoluto di Benedetto XVI in un paese ortodosso. La visita costituisce il coronamento di un lungo sostegno che la Santa Sede ha sempre fornito alla causa di Cipro. La diplomazia vaticana tiene sempre nella massima considerazione la legalità internazionale, quindi le risoluzioni delle Nazioni Unite e di altri rilevanti organismi internazionali, che chiedono alla Turchia di ritirare le sue truppe da Cipro. La Santa Sede ci ha sempre sostenuto perché Cipro è un piccolo paese che subisce l’aggressione di un potente vicino. Perché è la lotta della ragione contro la violenza. Per questo Papa Benedetto ha accettato ben volentieri l’invito a visitare l’isola che gli hanno rivolto sia il presidente Christofias che l’arcivescovo Chrysostomos II". Quest'ultimo, a sua volta, ha risposto ai cinque membri del Santo Sinodo che boicotteranno la cerimonia di benvenuto.
"Le persone possono pensare ciò che vogliono, ma questo non significa poter offendere un ospite", ha detto mettendo al riparo il carattere ecumenico del viaggio: per la prima volta Papa Ratzinger sara' infatti in un Paese a maggioranza Ortodossa.
"La visita del Papa - dice in proposito l'ambasciatore - è importante anche dal punto di vista del dialogo ecumenico.
La Chiesa di Cipro svolge un ruolo importante nell’ambito delle Chiese ortodosse e da tempo desiderava svolgere un ruolo egualmente importante anche nel dialogo ecumenico. Subito dopo la sua elezione, il nuovo arcivescovo Chrysostomos II ha voluto visitare il Vaticano e iniziare così una nuova era di rapporti con i cattolici. Pochi mesi dopo Chrysostomos è tornato in Italia per partecipare alle giornate mondiali per la pace organizzate dalla Comunità di Sant’Egidio, con la presenza del Pontefice il primo giorno dei lavori.
Poi, nel novembre 2008, queste giornate si sono tenute a Cipro e poco tempo dopo si è riunita a Pafos la commissione teologica mista cattolici-ortodossi che esamina la questione del primato papale. Con la partecipazione attiva della Chiesa di Cipro al dialogo ecumenico non solo tutte le Chiese e i Patriarcati di lingua greca partecipano pienamente al dialogo con la Chiesa cattolica, ma Cipro ha anche aiutato ad aprire la strada verso le Chiese ortodosse slave, poiché ha sempre mantenuto ottimi rapporti con il Patriarcato di Mosca".

© Copyright (AGI)


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