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Viaggio apostolico in Inghilterra ed Scozia

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2010 00:27
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15/09/2010 08:22
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PAPA IN GB: AVRA' CALDO BENVENUTO, INGIUSTE ACCUSE SU ABUSI

Salvatore Izzo

(AGI) - Londra, 14 set.

"Sono sicuro che i londinesi, senza distinzione di fede, daranno un caldo benvenuto a Benedetto XVI". Lo afferma il sindaco di Londra, Boris Johnson, in un messaggio per la visita del Papa nel Regno Unito che prendera' il via giovedi' prossimo. Un evento che, 28 anni dopo il viaggio di Giovanni Paolo II, in molti definiscono storico. E le critiche rivolte dai media "sono destinate a svanire una volta che il Papa arrivera' nel Regno Unito", ha assicurato alla Radio Vaticana l'autorevole giornalista e scrittore cattolico inglese, Peter Jennings.
In particolare, fa eco l'ambasciatore britannico presso la Santa Sede, Francis Campbell, intervistato da Famiglia Cristiana, sono "ingiusti gli attacchi a Joseph Ratzinger sulla questione degli abusi sessuali: dal 2001 si e' assunto la responsabilita' di trovare una soluzione giusta, ha chiesto di sapere tutto e rapidamente. Ha riconosciuto che la situazione era molto seria e grave.
E necessitava una risposta che prevedesse da una parte tolleranza zero e dall'altra giustizia per ogni vittima. E' vero che la Chiesa cattolica, come altre istituzioni nella societa' che hanno gia' vissuto questo problema, e' stata spesso lenta a cogliere la piena gravita' della situazione. Ma - chiarisce il diplomatico - va detto
onestamente che il cardinale Ratzinger e' stato uno dei primi a mettere in moto la macchina per affrontare la questione".
"Credo che il Papa avra' modo, nel corso del prossimo viaggio nel Regno Unito, di parlare di questo problema rinnovando la propria partecipazione alla sofferenza delle vittime e confermando la condanna dei crimini che sono stati commessi", ha confermato in proposito il portavoce vaticaano, padre Federico Lombardi, anticipando anche che il Pontefice tornera' a ripetere "l'invito alla Chiesa a rinnovarsi e la
incoraggera' a prendere tutte le misure necessarie perche' una cosa cosi' spaventosa non si ripeta nel futuro".
"Quella che Benedetto XVI si accinge a compiere dal 16 al 19 settembre e' una visita di Stato, perche' l'ex primo Ministro Gordon Brown lo ha ufficialmente invitato a visitare il nostro Paese e tale invito e' stato reiterato da molti di noi, inclusi i vescovi dell'Inghilterra, della Scozia e del Galles", spiega il card. Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo emerito di Westminster, in un testo pubblicato dall'Osservatore Romano, nel quale ricorda che "la prima visita di un Pontefice nel Regno Unito nel maggio 1982 cadde in un periodo tragico per la Gran Bretagna a causa del conflitto con l'Argentina per le isole Falkland-Malvinas. E per quel motivo la visita del Papa fu pastorale, ma non di Stato".
"La Gran Bretagna - rileva il porporato - e' molto cambiata rispetto a 28 anni fa. La nostra societa' e' divenuta molto laica e per i cristiani di varie denominazioni e' divenuto sempre piu' difficile avere un posto centrale e autorevole nella cultura del nostro Paese.
Ciononostante, la Chiesa Cattolica ha una voce molto influente nel testimoniare l'insegnamento e i valori cristiani in Inghilterra e nel Galles. E' di certo una voce cristiana che lotta per garantire nella cultura del nostro Paese la liberta' di esprimere l'insegnamento e la disciplina cattoliche.
Questo non significa imporli, ma offrirli, come contributo autentico alla vita e al bene dell'Inghilterra e del Galles. Lo stesso vale per la Chiesa in Scozia".
"Benedetto XVI - ne e' convinto anche il card. O'Connor - ricevera' un caloroso benvenuto nel nostro Paese. I cattolici attendono con trepidazione di vederlo, alcuni per televisione e moltissimi partecipando ai vari incontri e celebrazioni che presiedera' in questa visita di quattro giorni in Gran Bretagna".

© Copyright (AGI)

PAPA IN GB:APRE INCONTRO CON REGINA; CHIUDE BEATIFICAZIONE NEWMAN

Salvatore Izzo

(AGI) - Londra, 14 set.

Domenica prossima 19 settembre, a Birmingham, di fronte a circa centomila persone, Benedetto XVI beatifichera' il cardinale John Henry Newman, cappellano anglicano dell'Universita' di Oxford divenuto cattolico dopo "una vita di pellegrinaggio e di fede", scrive il card. Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo emerito di Westminster, spiegando sull'Osservatore Romano che questo rito sara' il momento culminante del viaggio del Papa, come dimostra il fatto che come motto della visita sia stato scelto da Papa Ratzinger quanto il grande convertito volle fosse inciso sulla sua bara: "Il cuore parla al cuore".
"Ancora oggi - sottolinea il porporato - intoniamo il suo famoso inno 'Conducimi luce gentile in mezzo alle tenebre che ci circondano', una sorta di pietra di paragone per il pellegrinaggio di molte persone, ma in particolare di Newman stesso".
"La sua vita - infatti - e' stata un pellegrinaggio doloroso. Comincio' come evangelico, divenne anglicano e poi si converti' alla Chiesa Cattolica.
E divenendo cattolico, il suo pellegrinaggio prosegui' fino a quando, in modo meraviglioso, Papa Leone XIII lo creo' cardinale". Benedetto XVI, scrive O'Connor, "ammira Newman e sono certo che ci parlera' dei motivi per cui va considerato una figura tanto significativa, non solo per i cattolici, ma anche per gli anglicani e per i tanti altri che sono alla ricerca della verita'". "Nessuno meglio dell'attuale Papa - si legge nel testo pubblicato dal quotidiano vaticano - potrebbe parlare di un tale cristiano straordinario che ha alimentato la vita cristiana in questo Paese anche dopo la sua morte.
Il cardinale Newman era molto interessato al cuore, alla mente e al legame fra loro. Era un uomo erudito e non evito' mai il rigore intellettuale; ma, allo stesso tempo, era affascinato dal modo in cui un essere umano giunge a comprendere e ad amare, in particolare a comprendere e ad amare Dio".
Sull'Osservatore Romano l'ex primate cattolico della Gran Bretagna ripercorre poi le varie tappe del viaggio che iniziera' con "l'incontro di giovedi' 16 con la Regina Elisabetta presso lo Holyrood Castle a Edimburgo".
"E' interessante - rileva - che la Regina e il Papa siano quasi coetanei, avendo la prima soltanto un anno piu' di lui. Entrambi hanno un ricca esperienza di vita e so che anche la Regina attende con trepidazione di incontrare il Pontefice al suo arrivo in Scozia".
Secondo il cardinale che della Casa Reale e' notoriamente un grande amico, "il calore e l'accoglienza riservati al Papa dalla Regina Elisabetta, sovrana tanto amata e rispettata dal suo popolo, rivestono un grande significato, anche alla luce della storia della monarchia inglese dei secoli passati. Daranno l'impronta ai quattro giorni che il Pontefice trascorrera' nel Paese". Nell'articolo, O'Connor sottolinea poi "l'importanza del discorso di venerdi' 17 nella Westminster Hall". "Si tratta - ricorda - della grande Hall del Parlamento in cui Giovanni Fisher e Tommaso Moro furono processati e condannati durante il regno di Enrico VIII. Qui, Benedetto XVI si rivolgera' ai parlamentari, ai diplomatici e ad altri responsabili della societa' britannica.
Per molti versi, questo sara' il discorso alla popolazione inglese in cui esprimera', ne sono certo, l'idea cattolica di un dialogo fecondo in un Paese che e' ampiamente secolarizzato". "Nello stesso giorno - continua l'articolo - il Papa visitera' anche l'abbazia di Westminster in cui recitera' i vespri, la evening prayer, con i vescovi della Comunione anglicana e con altri responsabili ecclesiali. L'abbazia ha piu' di mille anni.
I monaci benedettini si stabilirono in quel luogo, per la prima volta, nella meta' del x secolo.
L'abbazia e' la chiesa dell'incoronazione dal 1066 ed e' il luogo in cui riposano diciassette sovrani. E' molto opportuno che si reciti una preghiera in un luogo che tanto richiama la storia antica del cristianesimo in questa terra e la sua storia nel corso dei secoli". Sabato mattina, poi, il Papa celebrera' una messa con i vescovi dell'Inghilterra e del Galles nella cattedrale di Westminster, alla presenza di rappresentanti di sacerdoti, religiosi e laici dell'Inghilterra e del Galles. "La comunione esistente fra i vescovi e il successore di Pietro e' sempre stata - assicura O'Connor - un tratto distintivo dei vescovi cattolici nel nostro Paese. Questa celebrazione riflettera' la lealta' infinita e la fedelta' dei vescovi, dei sacerdoti e del popolo di questo Paese verso la Santa Sede". In quell'occasione, conclude l'ex primate, "Benedetto XVI potra' confermare la fede dei cattolici, ricordando il grande dono che hanno ricevuto dallo Spirito Santo e incoraggiandoli a
proseguire la loro testimonianza di fede nel contesto delle citta', dei paesi e dei villaggi".

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