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Viaggio apostolico in Malta

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2010 00:13
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17/04/2010 00:22
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Il Papa troverà al suo arrivo una Chiesa giovane e forte
Intervista a monsignor Mario Grech, vescovo di Gozo

di Serena Sartini


VICTORIA (Gozo, Malta), venerdì, 16 aprile 2010 (ZENIT.org).- Papa Benedetto XVI, che sabato e domenica sarà a Malta, non visiterà Gozo, la piccola isoletta che fa parte dell’Arcipelago.

Il vescovo, monsignor Mario Grech, non nasconde il suo dispiacere ma dice che i gozitani stanno aspettando ugualmente con emozione la visita del Pontefice a Malta.

“C’è una grande aspettativa nonostante tutti i rumori che ci sono in giro – dice a ZENIT il vescovo -, nonostante il fatto che i mezzi di comunicazione vogliano riportare l’attenzione sui casi di pedofilia nella Chiesa, che vogliano spostare l’attenzione”.

“La gente – osserva ancora – è matura abbastanza per saper accogliere il Papa e ascoltarlo. Perché il Papa è la coscienza della società di oggi. Purtroppo un mondo senza coscienza è un mondo morto e una società senza coscienza o con una coscienza erronea sta sulla via della perdizione”.

“Benedetto XVI, durante il suo Pontificato, si è mostrato attento e capace con la sua voce profetica di annunciare la Verità. Posso capire – spiega - che il Papa non è così popolare, potrebbe esserlo di più, ma la Chiesa non va dietro la popolarità. La Chiesa deve tener conto del Vangelo e il Papa è fedele al Signore”.

“Dunque – prosegue –, credo che la nostra gente stia aspettando questa visita con ansia, e nella sua breve permanenza ci dirà parole importanti. La visita può far trovare, in questo momento di nebbia, il desiderio della gente di cercare la via che il Papa sta mostrando al mondo”.

Quale sarà l’omaggio del Papa alla Chiesa di Gozo?

Mons. Mario Grech: Il Papa regalerà una rosa d’oro, un gesto antico, un omaggio che si faceva ai santuari importanti o alle regine cattoliche. Il Papa ha voluto omaggiare di questa rosa il Santuario mariano di Ta’Pinu, che rappresenta una vera e propria oasi di spiritualità non solo per i gozitani, ma per l’intera nazione. Interpreto questo dono come una forma di approvazione alla devozione mariana che c’è nelle chiese locali e il gesto del Pontefice ci spinge a riscoprire in Maria un nuovo discepolato.

Lei rivolgerà il saluto di benvenuto al Papa in occasione dell’incontro che terrà con i giovani. Quale è la situazione dei giovani di oggi, a Malta?

Mons. Mario Grech: I giovani di oggi sono ricchi, ma purtroppo non di valori. Noto che stanno al crocevia, spesso offuscati da ciò che la società gli propone. Tuttavia, ho visto una Chiesa giovane, forte in questo periodo di preparazione dell’incontro con il Papa. Da Gozo saranno oltre 600 ragazzi e questo mi dice che anche nei giovani c’è un interesse, ci sono delle forti aspettative per l’incontro con Benedetto XVI. I giovani di oggi sono anche intelligenti e sanno distinguere le cose buone da quelle non positive.

Come valuta la fede nella Chiesa di Gozo, oggi?

Mons. Mario Grech: Sentiamo il bisogno di passare da una religione popolare a una fede più autentica, più matura. Sento il bisogno di spingere verso una attività pastorale che cerca di educare. Occorre andare verso una vera evangelizzazione e catechesi. Occorre creare dei piccoli gruppi, che io chiamo minoranza creativa, che si raggruppano intorno alla Parola. In tal modo i cristiani maturano nel loro discepolato e possono contribuire per il bene comune. Questo è il lavoro che bisogna fare.

Cosa ci può dire a proposito dei casi di pedofilia legati a sacerdoti che si sono verificati a Malta?

Mons. Mario Grech: Vogliamo assicurare la gente che siamo attenti alla vicenda e rinnoviamo il nostro impegno nel fare tutto ciò che dobbiamo fare quando ci troviamo di fronte a simili casi di abusi. Prenderemo i casi che si verificano con la serietà e la responsabilità dovuta. Tuttavia, posso dire che finora non ci sono state reazioni negative verso i religiosi e la gente continua a considerare il sacerdote un punto di riferimento importante.

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