Google+
 

I lefebvriani

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2013 22:40
Autore
Stampa | Notifica email    
13/02/2009 21:17
OFFLINE
Post: 11.162
Post: 410
Registrato il: 17/06/2005
Registrato il: 18/01/2009
Administratore Unico
Utente Senior
Dal blog di Lella...

L'intervista. Il premio Nobel per la pace: il papa dovrebbe riconoscere di aver sbagliato a riammettere Williamson

Wiesel: "Non è ancora abbastanza cacci il vescovo negazionista"

dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI


Elie Wiesel
BERLINO - "Sono molto felice delle parole usate da Papa Benedetto XVI, ma purtroppo non basta: dovrebbe passare dalle pur grandi e nobili parole ai fatti, e cacciare quel vescovo dalla Chiesa". Così il premio Nobel Elie Wiesel, una delle più autorevoli voci della cultura ebraica mondiale e un protagonista del dialogo per la pace, commenta a caldo il discorso di Papa Ratzinger. Repubblica ha raggiunto il professor Wiesel telefonicamente negli Stati Uniti, dove vive e insegna.

Professor Wiesel, è soddisfatto delle parole del Papa o no?
"Guardi, io non ho mai dubitato che il Papa non condividesse le opinioni delle persone che ha criticato ora, né ho avuto mai alcun dubbio che la pensasse come anche in queste ore ha così chiaramente spiegato. Ci sono già state molte sue prese di posizione, e ovviamente io so fin troppo bene che è una persona convinta che l'Olocausto è avvenuto, che conosce a fondo il ruolo che ebbe allora la Germania, o altri paesi. Non ha mai negato nulla della realtà. Ma il problema è un altro".

Quale?
"Il fatto che quel vescovo sia ancora un vescovo. È ancora un membro della Chiesa, parla dal pulpito in nome della Chiesa cattolica. Per questo dico e credo che per il Papa semplicemente condannare sia un gesto molto bello, ma che non basta. Credo che il Papa dovrebbe passare dalle parole ai fatti. Io non mi arrogo certo il diritto di impartire consigli al pontefice, non sono un suo consigliere. Ma personalmente penso che dovrebbe cancellare la sua mossa precedente. Tornare indietro dall'abrogazione della scomunica. Quell'uomo dovrebbe restare scomunicato finché non si pentirà e non dirà "mea culpa", finché non dirà al di fuori d'ogni dubbio di non credere più nelle parole con cui ha offeso il mondo, nella negazione dell'esistenza delle camere a gas della Shoah. Invece finora ha detto solo di dover studiare le prove storiche per pensare e correggersi o no. Ma ci rendiamo conto, di che cosa stiamo parlando?".

Cioè secondo lei le parole, pur importanti e nobili, di Benedetto XVI non bastano finché gente come Williamson resterà nella Chiesa?
"Esattamente, non sono abbastanza per ristabilire un clima sereno. Quell'uomo era stato scomunicato, era stata la Chiesa a scomunicarlo. Poi è stato riammesso. Dovrebbero dire che riammetterlo è stato un errore e lo resterà almeno finché non ammetterà di aver commesso un errore e si scuserà. Non basta dire che vuole studiare. Studiare è sempre bene, ma cosa vuol dirmi quest'uomo? Come è arrivato alla sua conclusione secondo la quale l'Olocausto non ci sarebbe mai stato? Studiando forse? E' un nonsenso. Insomma, per capirci: grazie a Giovanni XXIII e a Giovanni Paolo II le relazioni tra ebrei e cattolici sono arrivate al loro miglior punto nella Storia, grazie a quei due Papi non sono mai state così buone come sono oggi. Per questo è doloroso vedere quanto un singolo vescovo stia danneggiando tutto quanto era stato fatto in decenni. Per questo non sono soddisfatto oggi".

Insomma, cosa vorrebbe accadesse?
"La conseguenza logica di quanto il Papa ha detto è che quel vescovo, o quei presuli che espongono certe posizioni, dovrebbero essere espulsi dalla Chiesa. Anche un Papa è un essere umano, errare è umano. Attenzione: le parole del Papa sono tanto importanti da essere anche fatti. Ma dovrebbero spingerlo a muoversi".

È ottimista o pessimista, se si arriverà a ciò o no?
"Io credo sempre nella necessità di migliorare i rapporti tra tutti gli essere umani, quindi anche tra ebrei e cattolici. Quel vescovo che danni vuole possa fare a noi ebrei? No, danneggia piuttosto l'intera Chiesa. Finché resta vescovo, farà del male ai rapporti tra ebrei e cristiani".

E peserà sulla visita del Papa in Israele?
"Non sono un israeliano, mi è molto difficile dirlo. È bene che vada, Israele punta molto sul dialogo con la Chiesa".

Quanto è pericoloso l'antisemitismo vecchio e nuovo, in Europa e nella Chiesa?
"L'antisemitismo è il più antico pregiudizio verso un gruppo della Storia. Se nemmeno la scoperta dell'orrore di Auschwitz lo ha fatto scomparire, cosa può farlo scomparire? Ora i tragici eventi di Gaza risvegliano umori molto antiisraeliani in Europa da diventare antisemiti. Non difendo tutto quello che Israele fa, ma non vedo in Europa comprensione per le ragioni d'Israele".

Teme un antisemisismo cattolico?
"La Chiesa non è antisemita. Ci sono gruppi fanatici dappertutto, tutti i fanatici d'ogni parte sono nemici comuni di noi uomini del dialogo d'ogni parte. L'antisemitismo resta comunque una malattia sociale, che non è stata sconfitta. Per via della tragedia di Gaza, chi odia gli ebrei per odio verso Israele ha più speranze di farsi sentire. L'antisemitismo non è stato l'ultimo fattore della nascita di Auschwitz, ma senza l'antisemitismo Auschwitz non ci sarebbe stato".

(13 febbraio 2009)


Ma 'sto qua non è forse un vescovo contestatore travestito da Premio Nobel?
[SM=g7609] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808] [SM=j7808]

[Modificato da Paparatzifan 13/02/2009 21:18]
Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:22. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com