Costruire una spiaggia per Elvis.
Nel 1961 Elvis girò il film "Follow That Dream" a Yankeetown, in Florida. Nelle settimane precedenti l'inizio delle riprese, gli autori del film avevano trasformato la punta di un'isoletta paludosa in un angolo di paradiso per Elvis Presley.
Un fitto sottobosco fu eliminato in un punto di Pumpkin Island vicino al ponte su Bird Creek. Tonnellate di terra di riporto e sabbia bianca furono scaricate sul bordo dell'isola per creare una spiaggia incontaminata. Furono piantate delle palme, che però morirono rapidamente e dovettero essere dipinte di verde. Sulla spiaggia furono costruite una baracca con il tetto di paglia, costata 20.000 dollari, e un molo per le barche. Un palo del telefono fu trasformato in un tronco di palma e una parte della Strada Statale 40 fu dipinta di nero per assomigliare a una strada appena completata.
"Stavano cambiando il terreno e queste persone entravano e uscivano con le loro grandi limousine", ha detto Pat Langley, 40 anni, insegnante di inglese alla Dunnellon High School. Era una grande eccitazione".
"Due studenti liceali di 17 anni, Johnny Jones e suo fratello gemello Tommy, furono assunti per costruire la spiaggia. Ogni giorno ci venivano a prendere con una limousine bianca per spalare la terra. Poi la limousine ci riportava a casa. Era così grande che non si poteva toccare il sedile anteriore da quello posteriore", racconta Johnny Jones, insegnante di matematica alla Dunnellon High. "Abbiamo costruito una spiaggia per la scena della spiaggia e non gli è piaciuta, così abbiamo dovuto costruirne un'altra".
Dopo che la spiaggia fu costruita in modo soddisfacente per i produttori, i fratelli Jones poterono rimanere nei paraggi e fare lavori saltuari sul set. Ripensandoci, Johnny Jones si rende conto che lui e suo fratello hanno perso un'occasione per sfruttare la loro posizione di addetti ai lavori, scattando fotografie e collezionando cimeli del set.
"Se ci fossimo resi conto che sarebbe stato un grosso affare, avremmo potuto fare molte cose, come scattare fotografie", ha detto Jones. Invece, l'atteggiamento dei fratelli è stato: "Elvis Presley era lì, bene, ma noi eravamo solo interessati a fare un lavoro estivo".
Tommy Jones era abbastanza intelligente da raccogliere pezzi autografati di blocchi di cemento e tavole rotte che Presley aveva usato per gli allenamenti di karate, e da distribuirli alle ragazze del posto.
Per una scena del film, i fratelli Jones si unirono a circa 20 altri abitanti di Yankeetown sul ponte di Bird Creek, dove tutti fecero finta di pescare. Pescavano pesci di gomma. Furono pagati 20 dollari a testa per 15 minuti di lavoro.
Pumpkin Island era in parte di proprietà dell'agente immobiliare Ollie Lynch, che divenne il talent scout locale della compagnia cinematografica. Fu Lynch a reclutare i pescatori di pesci di gomma e a far uscire un vicino dalla doccia per interpretare un gangster. Lo stesso Lynch appare brevemente nel film come uno dei gangster, un ruolo che ottenne grazie al possesso di un borsalino.
"Metà delle persone in città erano in qualche modo nel film", ha detto Lynch "Era qualcosa di nuovo ed eccitante per una piccola città come questa. Nessuno qui aveva mai visto un film girato prima. Direi che è stato il momento più emozionante che questa città abbia mai visto".
Ciò che impressionò maggiormente gli abitanti della città fu la preponderanza di limousine della troupe cinematografica. Lynch ha raccontato di essere rimasto stupito nel vedere limousine chiamate per trasportare Presley e gli altri attori per 200 metri dal set cinematografico alle roulotte dei camerini.
Tra una sessione di riprese e l'altra, il ponte di Bird Creek veniva lasciato aperto, in modo che i fans e i curiosi potessero passare lentamente e cercare di intravedere Elvis che si divertiva con i suoi amici guardie del corpo o che lanciava sassi ai granchi blu.
I "pellegrini" di Presley accorsero a Yankeetown da tutto lo Stato, creando la prima richiesta di controllo del traffico nella storia della città. Una ragazza di 16 anni di Orlando, Gail Burckhalter, era una di quelle che pattugliavano il ponte di Bird Creek per dare un'occhiata a Elvis. Lei, la cognata diciottenne e un paio di altre persone seguirono la troupe cinematografica a Ocala, dove venne girata una scena alla Commercial Bank.
Andarono poi a Crystal River per cercare di scoprire dove alloggiava. Non riuscendo a trovare Presley, le ragazze si trovavano in un chiosco di gelati di Crystal River quando passò una fila di limousine. Salirono di nuovo in macchina e si misero all'inseguimento. All'altezza del vialetto circolare del Port Paradise Resort, le ragazze sbagliarono strada e si trovarono faccia a faccia con una vecchia station wagon. La portiera dell'automobile si aprì e ne uscì il Tom Parker, seguito da Elvis Presley.
Le ragazze, sbalordite, caddero quasi fuori dall'auto. Presley chiacchierò con loro e poi accettò di posare per una foto con Gail e una delle altre ragazze. La cognata di Gail scattò la foto. Fu l'unica che scattarono.
"Ancora oggi è così arrabbiata di non essere nella foto", ha detto Burckhalter "Eravamo così sorpresi, lui era così carismatico, avevamo l'intero rullino e abbiamo scattato una foto. Ha parlato con noi per 15 minuti buoni, ma non ricordo cosa gli abbiamo detto".
Quando le riprese a Yankeetown furono terminate, il set cinematografico fu rimosso. Il tronco della palma tornò a essere un palo del telefono. Il molo fu smantellato. La baracca, del valore di 20.000 dollari, fu donata al Florida Sheriffs Boys Ranch di Live Oak, dove è ancora in uso. Tutto ciò che i cineasti hanno lasciato, come la spiaggia artificiale di sabbia bianca, è stato recuperato dalla natura. Oggi il sito del film di Yankeetown ha l'aspetto che aveva prima dell'arrivo di Elvis Presley: un'impenetrabile distesa di arbusti e palmette delimitata da canne nere e rifiuti stradali.
Ciò che i produttori del film non sono riusciti a rimuovere, né il tempo ha cancellato, sono i ricordi e i piccoli cimeli che i residenti di lunga data di Yankeetown ancora possiedono. Ollie Lynch ha conservato una copia del copione del film, un pesce di gomma e un'istantanea autografata di Elvis Presley sul ponte di Bird Creek.
La storia di Suzanne.
Nel 1961 Elvis girò il film "Follow That Dream" a Yankeetown, in Florida. Mia madre lo venne a sapere e decidemmo di andare a vedere le riprese. Elvis e la troupe alloggiavano al "Port Paradise Hotel" di Crystal River, in Florida. Il "Port Paradise Hotel" portava ogni giorno il pranzo per tutta la troupe e lo allestiva in un parco vicino. Quando la troupe fece i bagagli per la giornata e tornò all'albergo, io e mia madre prendemmo la nostra auto nella loro carovana e andammo dritti nel parcheggio dell'hotel con la troupe.
Tutti pensavano che facessimo parte della troupe. Attraversammo il corridoio esterno dell'hotel e passando davanti a un'area vedemmo Elvis seduto fuori a riposare vicino all'acqua. Io ero un po' fifona ma mia madre era coraggiosa e si avvicinò al luogo in cui era seduto con l'attrice Ann Helm. Mi sentivo sciocca a stare lì, così la seguii. Mia madre disse qualcosa come "Elvis, ti dispiace se due ragazze della Florida ti fanno una foto?".
Lui fu molto gentile, si alzò e si appoggiò a un tavolino con ombrellone.
Elvis continuava a battere le dita sull'ombrello mentre la mamma cercava di scattare la foto e mia madre gli disse di "stare fermo!". Lui rise e le disse: "Se fossi rimasto fermo, non sarei dove sono oggi".
Elvis notò il mio anello di fidanzamento e mi disse che ero troppo giovane per essere fidanzata, al che gli risposi che Tom era un ragazzo molto carino. Elvis disse che avevo dei begli occhi e che gli ricordavo una persona con cui usciva. Cercando di non essere scortese, gli dissi: "Non sono come le altre ragazze che svengono e urlano".
Il giorno dopo andammo di nuovo a vedere le riprese del film. Non avevo fatto colazione e stavamo in piedi su un ponte a guardare il set, sotto il "caldo sole d'agosto".
Ad un certo punto non mi sentii bene. La cosa successiva che ricordo è che un agente di Stato mi portò in braccio e mi fece sdraiare sul retro di un camion, mettendomi del ghiaccio sulla testa e sul collo.
Ero molto imbarazzata perché sapevo che Elvis poteva vedere quello che era successo e, dopo tutto, io ero quella che ero quasisvenuta !
A quel tempo seguivo un corso di fotografia alla Dixie Hollins High School e quando portai le mie foto nessuno credeva che lo avessi incontrato davvero. Pensavano che avessi usato un teleobiettivo per fotografarlo. Così il giorno dopo andammo tutti a vedere Elvis. Sapevo dove sarebbe stato all'ora di pranzo, così andammo al parco.
Gli dicemmo una piccola bugia, cioè che le altre foto non erano venute bene e fu allora che ottenni la foto di Elvis e me insieme.
Elvis era molto gentile e abbastanza rispettoso quando l'ho conosciuto, si comportava come un gentiluomo del sud. Aveva il senso dell'umorismo, anche quando cercavano di girare il film faceva battute e rideva.
Ho una foto in cui stava salendo sulla sua Cadillac; aveva fatto a pezzi e cercato di gettare il budino al cioccolato sugli altri attori, era molto divertente.
Quando lo conobbi era appena uscito dall'esercito e aveva appena perso la mamma; gli dissi che mi dispiaceva per la sua perdita e che era piacevole parlare con lui.