Viaggio apostolico in Germania...

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Paparatzifan
00martedì 30 novembre 2010 23:49
Paparatzifan
00martedì 30 novembre 2010 23:50
Dal blog di Lella...

PAPA: VIAGGIO IN GERMANIA DAL 22 AL 25 SETTEMBRE 2011

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV

Si svolgera' dal 22 al 25 settembre il viaggio di Benedetto XVI in Germania.
Ad annunciare le date e' stato il presidente della Conferenza episcopale tedesca, mons. Robert Zollitsch, in un'intervista a Radio Vaticana. Nel corso del viaggio, il terzo nella sua terra natale, il Papa si rechera' a Berlino, Erfurt e Friburgo.
Zollitsch ha fornito alcuni dettagli sulla visita. Il primo giorno, a Berlino, rappresentera' ''la parte politica del viaggio'', ha spiegato.
Qui il Papa potrebbe recarsi al Maria Regina Martyrum, il memoriale alle vittime del nazismo, del comunismo e della seconda guerra mondiale.
E' allo studio anche la possibilita' di una visita del pontefice al Bundestag e un incontro con il presidente, il cattolico Norbert Lammert, esponente della Cdu, l'Unione cristiano-democratica.
Il secondo giorno del viaggio, a Erfurt, nell'ex Germania Est, dovrebbe essere dedicato all'ecumenismo e al dialogo religioso e il Papa potrebbe incontrare rappresentanti della comunita' evangelico luterana.
Previsti, nel corso della visita in Germania, anche incontri con responsabili della comunita' ebraica e musulmana.
Il presidente della conferenza episcopale tedesca non ha invece confermato l'eventualita' che il Papa possa incontrare le vittime di preti pedofili.
Negli ultimi mesi la chiesa tedesca e' stata particolarmente toccata dalle rivelazioni su casi di pedofilia che coinvolgono religiosi.

© Copyright (ANSA)


+PetaloNero+
00sabato 4 dicembre 2010 00:37
Terzo viaggio di Benedetto XVI in Germania: progetto di programma
Berlino, Erfurt e Friburgo in Brisgovia, dal 22 al 25 settembre 2011

di Anita S. Bourdin



CITTA' DEL VATICANO, venerdì, 3 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Papa Benedetto XVI si recherà in Germania, per la terza volta dalla sua elezione, dal 22 al 25 settembre 2011.

Visiterà Berlino, Erfurt e Friburgo in Brisgovia, Diocesi del Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, monsignor Robert Zollitsch.

Il viaggio era stato confermato dalla Santa Sede, ma non era ancora stato definito un primo progetto di programma, che ora monsignor Zollitsch ha tracciato in un'intervista concessa alla rete tedesca ARD e ripresa dalla “Radio Vaticana”.

A Berlino, venerdì 23 settembre, il Papa potrebbe visitare il memoriale Maria Regina Martyrum, dedicato alle vittime del nazismo, del comunismo e della II Guerra Mondiale.

Si sta studiando un invito di Benedetto XVI al Bundestag – il Parlamento tedesco – e un incontro con il suo presidente M. Norbert Lammert, cattolico del partito dell'Unione Cristiano-Democratica.

Sabato 24 settembre, a Erfurt, appartenuta alla Repubblica Democratica Tedesca (RDT), il Papa potrebbe celebrare degli incontri ecumenici, come con i luterani, forse a Wartburg – luogo importante nella vita di Martin Lutero, caratterizzato anche dalla presenza di Santa Elisabetta d'Ungheria – e ad Eichsfeld, enclave cattolica nella Turingia protestante.

Se ci fosse disponibilità di tempo, il Papa potrebbe incontrare responsabili delle comunità ebraica e musulmana a Berlino.

A Friburgo in Brisgovia, il Papa dovrebbe presiedere una Messa all'aperto domenica 25 settembre, e nel pomeriggio i Vespri, nel monastero della città, per la pastorale vocazionale e giovanile.

Sarà il terzo viaggio del Papa nel suo Paese dalla sua elezione nell'aprile 2005, dopo quello a Colonia nell'agosto 2005 per la Giornata Mondiale della Gioventù e quello in Baviera nel settembre 2006.

Sarà anche il 20° viaggio internazionale e una delle quattro visite all'estero annunciate per il momento per il 2011, insieme a quelle in Croazia (a giugno), in Spagna (ad agosto) e in Benin (a novembre). Nel 2012, il Papa ha previsto di recarsi nel Principato di Monaco.

Nel 2011 il Pontefice celebrerà il 60° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, che ha avuto luogo il 29 giugno 1951 a Frisinga ad opera del Cardinale Michael Faulhaber. In quell'occasione è stato ordinato anche suo fratello, monsignor Georg Ratzinger.


+PetaloNero+
00martedì 14 dicembre 2010 15:24
Il Papa si recherà in Germania dal 22 al 25 settembre 2011
Conferma questo martedì della Conferenza Episcopale Tedesca



BONN, martedì, 14 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Papa Benedetto XVI si recherà in Germania dal 22 al 25 settembre 2011. Lo ha confermato ufficialmente questo martedì monsignor Robert Zollitsch, Arcivescovo di Friburgo e presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, attraverso un comunicato ufficiale.

Il viaggio avrà carattere di visita di Stato, accettando l'invito sia del Presidente della Repubblica Federale, Christian Wulff, che della Conferenza Episcopale.

E' previsto che Benedetto XVI visiti tre città: Berlino, Friburgo ed Erfurt.

Il comunicato di monsignor Zollischt non conferma alcuna pianificazione ufficiale del viaggio, ma solo che questa “inizierà prossimamente”.

Il presule ha anche spiegato che in occasione della visita la plenaria della Conferenza Episcopale Tedesca programmata agli inizi di ottobre a Fulda verrà spostata in un'altra data, ancora non confermata.

Oltre a questo viaggio nel suo Paese natale, il Pontefice ha previsto nel 2011 altri viaggi all'estero: in Croazia (4 e 5 giugno), a San Marino (19 giugno), in Spagna (dal 18 al 21 agosto) e in Benin (dal 18 al 20 novembre).

Effetuerà anche tre viaggi in Italia: a Venezia (7 e 8 maggio), ad Ancona (11 settembre) e a Lamezia Terme (9 ottobre).


Paparatzifan
00martedì 12 aprile 2011 21:47
Paparatzifan
00giovedì 19 maggio 2011 00:12
Dal blog di Lella...

GERMANIA: OLTRE 28.000 RICHIESTE DI BIGLIETTI IN UN GIORNO PER IL VIAGGIO DEL PAPA

Boom di richieste per i biglietti per la visita del Papa in Germania: come confermato ieri dalla Conferenza episcopale tedesca, nel solo primo giorno di distribuzione dei biglietti la pagina web www.papst-in-deutschland.de ha registrato 28.000 richieste e 52.000 accessi.
Il server ha avuto problemi di gestione dati ed è stato necessario allestire una pagina web provvisoria. I biglietti vengono distribuiti per partecipare alla messa che si svolgerà il 22 settembre a Berlino davanti al Castello di Charlottenburg, ai Vespri mariani ad Etzelsbach il 23 settembre, alla messa che si celebrerà l’indomani a Erfurt, alla veglia di preghiera per i giovani a Friburgo e alla messa e Angelus previsti a Friburgo per il 25 settembre.
Secondo i dati diffusi dalla Conferenza episcopale sono oltre 160.000 i biglietti disponibili per i grandi eventi organizzati a Berlino e Friburgo. Nelle diocesi di Berlino, Friburgo ed Erfurt è possibile ottenerli anche senza la procedura via internet, tramite le parrocchie o telefonicamente.
Gli organizzatori intendono concludere l’evasione delle richieste entro fine giugno.

© Copyright Sir


Paparatzifan
00lunedì 27 giugno 2011 12:30
Da "Vatican Insider"...

27/06/2011

Berlino val bene una (bella) Messa

I cattolici nella capitale tedesca e tanti polacchi vogliono vedere Papa Benedetto – ma gli ufficiali ecclesiastici frenano l'afflusso delle persone

GUIDO HORST

ROMA

«Sarà decisivo il primo giorno» dice il prelato Georg Gänswein, segretario privato del Papa, rispondendo alla domanda, come sta valutando la terza visita di Benedetto XVI in Germania a fine settembre.

Il primo giorno, il bavarese Joseph Ratzinger andrà a visitare la capitale della vecchia Prussia (dopo si recherà in Turingia e a Friburgo). Parlerà davanti al Parlamento tedesco, incontrerà la Cancelliere Angela Merkel e il Presidente Christian Wulff – in più dovrà dribblare le associazioni gay e lesbiche, e alcune frange della sinistra e del partito dei Verdi che non gradiscono la visita del pontefice e stanno prepando un'accoglienza alternativa, portando 50.000 manifestanti in strada. Per la terza volta i rappresentanti più importanti tra i “nemici del papa” vorrebbero dare un “un benvenuto caloroso” al Papa molto diverso da quello dei pellegrini e dei fedeli.

In Vaticano si spera però che, proprio il primo giorno della visita a Berlino porti un cambiamento d’animo, come accadde l’anno scorso a Edimburgo, quando Benedetto XVI face un atto di cortesia e presenza alla Monarchia britannica consorte, potendo svolgere il resto del suo storico viaggio in Inghilterra in una atmosfera distensiva e addirittura spesso caratterizzara da un’ondata di simpatia.

A Berlino per il Papa ci sarà un'altro nodo fondamentale da sciogliere, come la la capitale, secolarizzata e post-cristiana, dove il nazionalismo e quarant’anni di comunismo hanno lasciato gravi traumi e una crisi profonda anche in seno all'esperienza cristiana, ascolterà le parole del Santo Padre. In una metropoli di 3,5 milioni, con il sessanta per cento di persone che si dichiarano aconfessionali, il messaggio del Papa tedesco non avrà una facile ricezione. Anche se ta la popolazione berlinese sono oltre trecentomila i cattolici – e così Berlino è, cifre assolute, la città più cattolica in Germania dopo Monaco di Baviera e Colonia. E che cosa fecero i “cattolici della capitale” quando sono venuti a conoscenza a dicembre 2010, che il loro papa sarebbe venuto a Berlino? Ne erano contenti.


Ma la loro gioia si è diradata velocemente. La conferenza episcopale è rappresentata a Berlino da un commissariato, del cosiddetto “ufficio cattolico”. L’arcivescovato di Berlino è senza guida, la sede vacante. Il cardinale Georg Sterzinsky si è ammalato gravemente in gennaio, in febbraio papa Benedetto XVI ha accettato le sue dimissioni. E i funzionari ecclesiastici dell’ “ufficio cattolico” e dell’ordinariato si sono trovati evidentemente in difficoltà nel preparare la visita inquadrandone il significato in modo positivo.
Il prelato Karl Jüsten, il capo dell’ “ufficio cattolico”, ancora nel marzo scorso, metteva, durante un colloquio di fondo svolto regolarmente con giornalisti, la visita del Papa a Berlino al punto undici dell’agenda.


E a proposito della grande messa pubblica di Benedetto a Berlino, nel suo ambiente si affermava: «Ma non verrà nessuno», perchè il giorno della visita del Papa a Berlino cadrà di giovedì e anche i cattolici sarebbero al lavoro e i vecchi preferirebbero rimanere a casa.


Da quest’atmosfera, i funzionari ecclesiastici dell’ordinariato berlinese inizialmente avevano l'idea di lasciar celebrare al Papa una santa messa con quattrocento ospiti d’onore a Berlino-Plötzensee, presso un monumento commemorativo, dove i nazisti avevano lasciato giustiziare gli oppositori di regime. Un grido d’orrore attraversava le file della comunità cattolica di Berlino.
Dopo settimane, finalmente la notizia redimente: l’ordinariato berlinese e la nunziatura apostolica a Berlino si sono decisi, dopo l’accordo con il Vaticano, con il “maresciallo di viaggio del papa” Alberto Gasbarri, con la decisione del luogo per la celebrazione: la piazza in fronte al Castello di Charlottenburg.

Subito però si sono alzate le prime obiezioni per gli svantaggi di tale scelta: soltanto 40.000 persone avrebbero potuto avere una vista libera dell’altare, gli altri sarebbero costretti a seguire dalle strade laterali tramite maxi-schermi, in modo molto scomodo. E nuovamente è aumentato il malumore tra i cattolici berlinesi.
Il 16 maggio, è stato attivato il sito Internet dalla Chiesa, sul quale si possono ordinare i biglietti via internet per la messa del Papa. La richiesta è stata cosi grande che il server è crollato immediatamente. A questo punto nel dibattitto su dove celebrare la messa del pontefice è intervenuto anche il sindaco della città, Klaus Wowereit, capo dell’alleanza berlinese tra ex-communisti e socialdemocratici, omosessuale dichiarato, il Nichi Vendola della capitale tedesca, secondo il quale l'unica cosa sensata "sarebbe celebrare la messa del Papa nello stadio olimpico, con 75.000 posti a sedere con spazio per tutti".

Velocemente il numero delle prenotazioni è arrivato a 50.000, non contando i polacchi che sono soli ottanta chilometri, pronti a scendere in massa verso Berlino per ringraziare Benedetto XVI per la beatifificazione di Wojtyla. Due settimane fa al Vaticano è stata finalmente presa la decisione: «Quando Alberto Gasbarri, a fine giugno, parte per la Germania, si porta con sé , l‘ordine "stadio olimpico" nella valigia», dichiara il prelato Georg Gänswein. in questo modo i cattolici berlinesi sono ora soddisfatti. In fondo hanno vinto anche contro la volontà e lo scietticismo dei loro funzionari ecclesiastici.


Paparatzifan
00lunedì 27 giugno 2011 12:34
Nuovo portale del Vaticano...

http://www.news.va/

Paparatzifan
00martedì 12 luglio 2011 20:50
Dal blog di Lella...

I vescovi tedeschi sui preparativi del viaggio del Papa in Germania: già 175 mila le prenotazioni

Ci sono già 175 mila prenotazioni per le celebrazioni che scandiranno il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. Ieri pomeriggio, a Berlino, la Conferenza episcopale tedesca ha fatto il punto sullo stato dei preparativi della visita apostolica. Roberta Barbi:

“Dove è Dio c’è il futuro”: sono queste le parole che stanno guidando la Conferenza episcopale tedesca, principale responsabile dell’organizzazione della visita del Santo Padre in Germania del prossimo settembre. Sono già 175 mila le adesioni ricevute per le cinque solenni Messe previste nel corso dei quattro giorni di viaggio di Benedetto XVI nella sua terra natale, dove si recherà per la terza volta da Papa, dopo la visita a Colonia nel 2005 per la Gmg e quella in Baviera l’anno successivo. Il viaggio, stavolta, toccherà la capitale Berlino, Erfurt, nell’ex Repubblica democratica tedesca, Eichsfeld, enclave cattolica nella Turingia protestante, e Friburgo, l’arcidiocesi del presidente dei vescovi tedeschi, mons. Robert Zollitsch. Il viaggio costerà tra i 25 e i 30 milioni di euro, sostenuti dalla Chiesa tedesca, mentre la sicurezza sarà affidata al governo di Berlino.

Proprio il primo giorno nella capitale costituirà la parte più istituzionale del viaggio: gli incontri previsti con le più alte cariche dello Stato e il discorso davanti al parlamento. Per la Messa solenne all’aperto, nello stadio Olimpico, ci sono già 55 mila prenotazioni: 12 mila sono soltanto i fedeli provenienti dalle vicine Austria e Polonia, ha precisato il coordinatore dell’arcidiocesi di Berlino, Roland Rother.A Erfurt sono confermati gli incontri con esponenti della Chiesa evangelica e luterana e la Messa all’aperto, il 24, nella piazza del Duomo, cui potranno partecipare, per ragioni di sicurezza, le prime 30 mila persone che si sono prenotate: gli altri 12 mila, ha spiegato il vicario generale Raimund Beck, sono state invitati a prendere parte alla preghiera del 23. Il sagrato del Duomo di Erfurt è un luogo fortemente simbolico: la comunità della cittadina – fino a 20 anni fa parte integrante della Germania Est – ha una forte voglia di riscatto e di dimostrare la propria vicinanza al Papa, per non essere più la “Chiesa della diaspora”. Il viaggio si concluderà il 25 a Friburgo con un discorso conclusivo nella Sala concerti della città: nell’arcidiocesi, secondo il coordinatore Pietro Birkhofer, si attendono 100 mila presenze alla Messa e 20 mila alla Veglia di preghiera per i giovani.

© Copyright Radio Vaticana


Paparatzifan
00mercoledì 20 luglio 2011 19:23
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VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN GERMANIA (22 - 25 SETTEMBRE 2011) - PROGRAMMA, 20.07.2011

Giovedì, 22 settembre 2011

Roma

08.15 Partenza in aereo dall’Aeroporto di Roma Ciampino per Berlin.

Berlin

10.30 Arrivo all’Aeroporto Internazionale di Berlin Tegel.

ACCOGLIENZA UFFICIALE all’Aeroporto Internazionale di Berlin Tegel.

11.15 CERIMONIA DI BENVENUTO al Castello di Bellevue di Berlin. Discorso del Santo Padre.

VISITA DI CORTESIA AL PRESIDENTE FEDERALE nel Castello di Bellevue di Berlin.

12.50 INCONTRO UFFICIALE CON LA CANCELLIERA FEDERALE nella Sede della Conferenza Episcopale Tedesca in Berlin presso l’Accademia Cattolica.

13.30 Pranzo con il Seguito Papale nell’Accademia Cattolica di Berlin.

16.15 VISITA AL PARLAMENTO FEDERALE nel Reichstag di Berlin.
Discorso del Santo Padre.

17.15 INCONTRO CON RAPPRESENTANTI DELLA COMUNITÀ EBRAICA in una sala del Reichstag di Berlin. Discorso del Santo Padre.

18.30 SANTA MESSA nell’Olympiastadion di Berlin.
Omelia del Santo Padre.

Venerdì, 23 settembre 2011

07.15 Santa Messa in privato nella Cappella della Nunziatura Apostolica di Berlin.

09.00 INCONTRO CON RAPPRESENTANTI DELLA COMUNITÀ MUSULMANA nel Salone dei ricevimenti della Nunziatura Apostolica di Berlin.
Discorso del Santo Padre.

10.00 Partenza in aereo dall’Aeroporto Internazionale di Berlin Tegel per Erfurt.

Erfurt

10.45 Arrivo all’Aeroporto di Erfurt.

11.15 Visita alla Cattedrale di Santa Maria di Erfurt.

11.45 INCONTRO CON RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO DELLA CHIESA EVANGELICA TEDESCA nella Sala del Capitolo del Convento degli Agostiniani di Erfurt.
Discorso del Santo Padre.

12.20 CELEBRAZIONE ECUMENICA nella Chiesa del Convento degli Agostiniani di Erfurt.
Discorso del Santo Padre.

13.20 Pranzo con il Seguito Papale nel Seminario di Erfurt.

16.45 Partenza in elicottero dall’Aeroporto di Erfurt per Etzelsbach.

Etzelsbach

17.30 Arrivo all’Eliporto di Etzelsbach.

17.45 VESPRI MARIANI presso la Wallfahrtskapelle di Etzelsbach.
Discorso del Santo Padre.

19.00 Partenza in elicottero dall’Eliporto di Etzelsbach per Erfurt.

Erfurt

19.40 Arrivo all’Aeroporto di Erfurt.

Sabato, 24 settembre 2011

09.00 SANTA MESSA nella Domplatz di Erfurt.
Omelia del Santo Padre.

11.50 Partenza in aereo dall’Aeroporto di Erfurt per Lahr.

Lahr

12.50 Arrivo all’Aeroporto di Lahr.

Freiburg im Breisgau

14.00 VISITA ALLA CATTEDRALE di Freiburg im Breisgau.

14.15 SALUTO ALLA CITTADINANZA nella Münsterplaz di Freiburg im Breisgau.
Saluto del Santo Padre.

16.50 Incontro con l’ex-Cancelliere Helmut Kohl nel Seminario di Freiburg im Breisgau.

17.15 INCONTRO CON RAPPRESENTANTI DELLE CHIESE ORTODOSSE nella Hörsaal del Seminario di Freiburg im Breisgau.
Discorso del Santo Padre.

17.45 INCONTRO CON I SEMINARISTI nella Cappella di San Carlo Borromeo del Seminario di Freiburg im Breisgau.
Saluto del Santo Padre.

18.15 INCONTRO CON IL CONSIGLIO DEL COMITATO CENTRALE DEI CATTOLICI TEDESCHI (ZDK) nella Hörsaal del Seminario di Freiburg im Breisgau.
Discorso del Santo Padre.

19.00 VEGLIA DI PREGHIERA CON I GIOVANI nella Fiera di Freiburg im Breisgau.
Discorso del Santo Padre.

Domenica, 25 settembre 2011

10.00 SANTA MESSA nell’Aeroporto turistico di Freiburg im Breisgau.
Omelia del Santo Padre.

RECITA DELL’ANGELUS DOMINI nell’Aeroporto turistico di Freiburg im Breisgau.
Parole del Santo Padre.

12.45 Pranzo con i Membri della Conferenza Episcopale Tedesca e con il Seguito Papale nel Seminario di Freiburg im Breisgau.

16.20 Incontro con i Giudici della Corte Costituzionale Federale nella Hörsaal del Seminario di Freiburg im Breisgau.

17.00 INCONTRO CON CATTOLICI IMPEGNATI NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ nel Konzerthaus di Freiburg im Breisgau. Discorso del Santo Padre.

Lahr

18.45 CERIMONIA DI CONGEDO nell’Aeroporto di Lahr.
Discorso del Santo Padre.

19.15 Partenza in aereo dall’Aeroporto di Lahr per Roma.

Roma

20.45 Arrivo all’Aeroporto di Roma Ciampino.

Fuso orario

Roma e Germania: + 2 UTC

Bollettino Ufficiale Santa Sede


Paparatzifan
00martedì 6 settembre 2011 12:43
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Capolavori mariani in mostra per la visita di Benedetto XVI in Germania

Dal 6 settembre 2011 all'8 gennaio 2012 le Staatliche Kunstsammlungen di Dresda ospiteranno la mostra «Splendore celeste. Raffaello, Dürer e Grünewald dipingono la Madonna» alla Pinacoteca Alte Meister. In questa occasione la Madonna di Foligno di Raffaello, mai prestata fino a ora, sarà eccezionalmente esposta insieme alla Madonna Sistina, che appartiene al museo di Dresda. La mostra è stata allestita in concomitanza con la visita di Papa Benedetto XVI in Germania dal 22 al 25 settembre.
Probabilmente le due opere per un certo periodo rimasero entrambe nella bottega del maestro; nel 1512 fu dipinta la Madonna di Foligno e nello stesso anno il Papa Giulio ii avrebbe commissionato la Madonna Sistina. A Dresda saranno anche esposti il prezioso bozzetto autografo di Raffaello per la Madonna di Foligno, l'unico disegno preparatorio esistente (British Museum, Londra), e un altro disegno realizzato per entrambi i dipinti (Städel Museum, Francoforte sul Meno).
Due incisioni della Madonna delle nubi, eseguite intorno al 1512 da Marcantonio Raimondi nella bottega di Raffaello su disegni del maestro testimonieranno dello studio approfondito che ha preceduto l'esecuzione delle pitture.
L'esposizione, oltre a questi capolavori, presenterà anche altre opere legate all'iconografia mariana di grandissimi maestri dello stesso periodo appartenenti a scuole diverse, tra le quali, una di Cranach il Vecchio (Städel Museum, Francoforte sul Meno) e dipinti di Dürer, Garofalo e Correggio, tutti provenienti dalla Pinacoteca dei maestri antichi di Dresda.
Sarà presente anche la Madonna di Stuppach, dipinta da Matthias Grünewald nel 1519, vicina cronologicamente alle opere di Raffaello anche se profondamente diversa. La Madonna di Stuppach (Bad Mergentheim, chiesa dell'Incoronazione della Vergine), è considerata, insieme all'Altare di Isenheim, il capolavoro dell'artista. «Splendore celeste: Raffaello, Dürer e Grünewald dipingono la Madonna» inaugurerà le celebrazioni previste per i cinquecento anni della Madonna Sistina cui sarà dedicata la mostra «Die Sixtinische Madonna. Raffaels Kultbild wird 500» che si terrà dal 26 maggio al 26 agosto 2012 nella Pinacoteca Alte Meister di Dresda.

(©L'Osservatore Romano 5-6 settembre 2011)


Paparatzifan
00giovedì 8 settembre 2011 19:48
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I vescovi tedeschi presentano la visita del Papa in Germania

I vescovi tedeschi hanno presentato ieri a Berlino, durante una conferenza stampa, il prossimo viaggio del Papa in Germania che si svolgerà dal 22 al 25 settembre. L’arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, che è anche presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha sottolineato che la visita di Benedetto XVI incoraggerà e confermerà la fede della comunità cattolica in un momento non facile. Riguardo alle proteste annunciate durante il discorso del Papa al Parlamento federale, alle 16.15 del 22 settembre - alcuni deputati hanno fatto sapere che lasceranno nell’occasione l’aula - l'arcivescovo di Berlino, Rainer Maria Woelki, ha osservato che la Chiesa non guarda con preoccupazione a queste iniziative, considerando il fatto che si vive in un Paese democratico in cui c’è libertà di opinione. Inoltre ha espresso la sua convinzione che prima di criticare sarebbe meglio aspettare di ascoltare le parole del Papa. Da parte sua, il coordinatore del viaggio e segretario generale della Conferenza episcopale, il padre gesuita Hans Langendörfer, ha auspicato che la legittima libertà d’espressione non degeneri in violenza.
Sulla questione dei costi - si calcolano fino a 30 milioni di euro - mons. Zollitsch ha affermato che saranno a carico della Chiesa tedesca. Le spese dello Stato riguarderanno solo le misure di sicurezza. Ma questo – è stato sottolineato - accade per qualsiasi altro evento simile o manifestazione pubblica. E’ stato anche ricordato che quella del Papa è una visita ufficiale in quanto programmata a partire da un invito del presidente tedesco Christian Wulff. La visita del Papa interesserà almeno 250mila persone, tanti sono per ora gli iscritti: in 70mila saranno alla Messa all’Olympiastadion di Berlino, in programma alle 18.30 del 22 settembre. Il presidente dei vescovi ha annunciato per questa occasione la creazione di un “Fondo-Benedetto per l’Africa Orientale”, una sorta di colletta per le popolazioni affamate del Corno d’Africa. Le solite polemiche sui costi, dunque, non hanno senso.

© Copyright Radio Vaticana


Paparatzifan
00venerdì 16 settembre 2011 19:06
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Papa/ In Germania non escluso incontro con vittime preti pedofili

Città del Vaticano, 16 set. (TMNews) - Non è escluso che il Papa incontri alcune vittime di preti pedofili, nel corso del suo prossimo viaggio in Germania (22-26 settembre).
"Se c'è un incontro ve lo comunicheremo" a posteriori, ha precisato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, rispondendo alle domande dei giornalisti in un 'briefing' dedicato alla visita a Berlino, Erfurt e Friburgo. In numerosi degli ultimi viaggi internazionali - Australia, Stati Uniti, Malta, Gran Bretagna - Benedetto XVI ha incontrato delle vittime di sacerdoti pedofili. "In nessun viaggio - ha ricordato il gesuita - è stato preannunciato un incontro, né la stampa è stata invitata a parteciparvi". (TMNews)


Paparatzifan
00venerdì 16 settembre 2011 19:12
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Briefing di padre Lombardi sul viaggio del Papa in Germania

Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha illustrato stamattina ai giornalisti il programma del viaggio apostolico di Benedetto XVI in Germania, che si svolgerà dal 22 al 25 settembre prossimi. Si tratta del terzo viaggio del Papa nella sua terra natale dopo quello compiuto nell’agosto del 2005 per la XX Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia e quello svoltosi nel settembre 2006 in Baviera. Il servizio è di Stefano Leszczynski:

Questo ventunesimo viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI porterà, con un programma molto intenso, il Papa in tre diocesi della Repubblica Federale di Germania: la capitale Berlino, Erfurt e Friburgo. Tra gli eventi più attesi il discorso che il Papa terrà nel corso della visita al Parlamento federale, gli incontri con i rappresentanti della Chiesa evangelica tedesca e delle Chiese ortodosse, e quelli con gli esponenti delle comunità ebraica e musulmana. Il motto scelto per questo viaggio “Dove c’è Dio, là c’è futuro” (Wo Gott ist, da ist Zukunft) è stato mutuato dall’omelia pronunciata dal Papa a Mariazell in Austria nel 2007 e sta a ribadire, come spiegato dallo stesso padre Federico Lombardi, il primato di Dio e il suo sostegno all’umanità nell’affrontare i problemi del mondo:

“Credo che questa sia una chiave di lettura piuttosto importante per questo viaggio, che è molto ricco e molto intenso. E’ un viaggio che prevede 17, 18 discorsi e quindi, se ho visto bene, dopo il viaggio in Terra Santa è, tra quelli fatti finora da Benedetto XVI, quello con più discorsi”.

Il direttore della Sala Stampa ha poi illustrato nel dettaglio gli appuntamenti del Papa in questi quattro giorni di viaggio, a partire dall’incontro con il presidente federale Christian Wulff, nella residenza presidenziale del Castello di Bellevue, e quello con la cancelliera Angela Merkel, che avverrà invece nella sede berlinese della Conferenza episcopale tedesca. Alle domande dei giornalisti circa la natura della visita del Papa al Bundestag e delle polemiche mosse da alcuni esponenti politici, padre Lombardi ha sottolineato l’ufficialità dell’invito rivolto a Benedetto XVI dallo stesso presidente del Parlamento:

“E’ il presidente del Bundestag che ha invitato il Santo Padre ad andare a parlare. Essendo invitato, il Papa va e fa il suo discorso, naturalmente per quelle persone che desiderano ascoltarlo e che sono interessate a ricevere questo discorso con rispetto”.

Ad Erfurt, nella capitale della Turingia, Benedetto XVI affronterà invece l’appuntamento ecumenico per eccellenza presso l’ex Convento degli Agostiniani. Qui incontrerà i rappresentanti della Chiesa evangelica e parteciperà ad una celebrazione ecumenica alla presenza di circa 300 persone, nel corso della quale verrà data lettura di un salmo della Bibbia nella traduzione di Lutero. Nel pomeriggio la visita al Santuario mariano di Etzelsbach, un luogo caratterizzato in modo particolare dalle persecuzioni comuniste contro i cristiani. Ultima tappa del viaggio sarà la diocesi di Friburgo, in un’area della Germania fortemente cattolica. Qui il Papa incontrerà l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, uno dei principali protagonisti del processo di riunificazione tedesca. Particolarmente significativo sarà anche l’incontro con i cattolici impegnati del ZdK (Zentralkomitee der deutschen Katholiken) – il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi - e che rappresenta una lunga tradizione dell’apostolato dei laici in Germania. A chiudere il ciclo degli incontri sarà infine la veglia del Papa con i giovani provenienti dalle diverse diocesi della Germania.

© Copyright Radio Vaticana


Paparatzifan
00sabato 17 settembre 2011 13:23
Dal blog di Lella...

Il Papa in Germania con il motto “Dove c’è Dio, là c’è futuro”: editoriale di padre Lombardi

Giovedì prossimo il Papa partirà per Berlino per il suo terzo viaggio apostolico in Germania: una visita di quattro giorni, molto intensa, fitta di eventi importanti. Molto atteso il discorso davanti al Parlamento federale così come l’incontro con gli evangelici nel Convento agostiniano di Erfurt in cui visse Lutero. E poi ancora la Messa nello Stadio Olimpico di Berlino, la visita nel Santuario mariano di Etselsbach e l’incontro con la comunità cattolica a Friburgo. Il viaggio si svolge sul motto “Dove c’è Dio, là c’è futuro”. Ascoltiamo, in proposito, il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:

Viviamo in tempi di preoccupazioni per il futuro: futuro del pianeta Terra e della vita su di esso, futuro dell’economia mondiale e della pace fra i popoli, futuro dell’Europa e delle nazioni che ne fanno parte, futuro dei giovani e dei bimbi che si affacciano alla vita. Recandosi nel suo Paese, la Germania, da molti vista soprattutto come potenza trainante nel vecchio continente, ma dove la fede cristiana appare in rapida diminuzione, il Papa ha scelto per il suo viaggio il motto: “Dove c’è Dio, là c’è futuro”. Sono le parole chiave della sua omelia al Santuario austriaco di Mariazell quattro anni fa, quando aveva letto la crisi demografica dell’Europa come segno di mancanza di fiducia nel futuro e aveva reagito: “Ma priva di futuro sarà la terra solo quando si spegneranno le forze del cuore umano e della ragione illuminata dal cuore – quando il volto di Dio non splenderà più sopra la Terra. Dove c’è Dio, là c’è futuro”.

Dal primo giorno dopo la sua elezione, Papa Benedetto ci ha spiegato che l’annuncio del primato di Dio sarebbe stato prima priorità del suo Pontificato. Chi è Dio? Come vedere il suo volto? Dove incontrarlo e come parlare con lui? Come il rapporto con Dio orienta la vita di ogni persona e la sua responsabilità nella società, fonda la ricerca della giustizia e del diritto? Dio non è estraneo alla vita. Non ci dobbiamo aspettare dal Papa risposte a questioni marginali, ma a quelle più essenziali. Attraversando un Paese dove la negazione totalitaria di Dio ha dimostrato le sue conseguenze più estreme, rifletteremo insieme su come impegnarci – come persone, come credenti in Dio, come cristiani e come cattolici - per costruire un futuro degno dell’uomo.

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Paparatzifan
00domenica 18 settembre 2011 13:56
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PAPA A BERLINO: IL BENVENUTO DI ANGELA MERKEL

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 17 sett.

L'auspicio che il viaggio di Benedetto XVI in Germania, in programma da giovedi' 22 a domenica 25 settembre, sia di "stimolo all'unita' dei cristiani" e' stato espresso dal cancelliere federale Angela Merkel in un videomessaggio. Nel testo, ripreso dall'Osservatore Romano, il capo del Governo tedesco sottolinea come le tematiche dell'ecumenismo e dell'avvicinamento fra le Chiese cattolica ed evangelica dovrebbero essere "particolarmente centrali" nella visita del Pontefice.
E' importante, ha detto Merkel che appartiene alla Chiesa evangelica, "tornare a sottolineare nel nostro tempo l'unita' dei cristiani, dal momento che la secolarizzazione avanza, e ciò che hanno in comune i credenti cristiani dovrebbe sempre essere richiamato alla mente".
La cancelliera ha aggiunto di "rallegrarsi molto" della prima visita di Stato di Benedetto XVI in Germania: quelle precedenti a Colonia (2005) e in Baviera (2006) non ebbero infatti carattere ufficiale non avendo toccato la capitale Berlino e ha sottolineato l'importanza del ruolo della Chiesa cattolica che, ancorata nel mondo intero, ha la responsabilita' della giustizia e della pace.
"Questo ruolo - ha concluso - e' di inestimabile valore nella nostra epoca".

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Paparatzifan
00domenica 18 settembre 2011 13:58
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PAROLE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI ALLA TRASMISSIONE TELEVISIVA "WORT ZUM SONNTAG" ALLA VIGILIA DEL VIAGGIO APOSTOLICO IN GERMANIA, 18.09.2011

Alla vigilia del Viaggio Apostolico che compirà in Germania dal 22 al 25 settembre, il Santo Padre Benedetto XVI ha registrato nei giorni scorsi a Castel Gandolfo un intervento per la trasmissione "Wort zum Sonntag" della televisione pubblica tedesca ARD, che è andato in onda ieri in tarda serata.
Riportiamo di seguito la trascrizione dell’intervento del Papa e una traduzione in lingua italiana:

PAROLE DEL SANTO PADRE

Signore e Signori, cari connazionali!

Tra pochi giorni partirò per il mio viaggio in Germania, e ne sono molto contento. Penso con gioia particolarmente a Berlino, dove ci saranno molti incontri, e, naturalmente, al discorso che terrò al Bundestag e alla grande Messa che potremo celebrare allo stadio olimpico.
Uno dei momenti importanti della visita sarà Erfurt: in quel monastero agostiniano, in quella chiesa agostiniana, dove Lutero ha iniziato il suo cammino, potrò incontrare i rappresentanti della Chiesa Evangelica di Germania.
Lì pregheremo insieme, ascolteremo la Parola di Dio, penseremo e parleremo insieme. Non attendiamo alcun evento sensazionale: infatti, la vera grandezza dell’evento consiste proprio in questo, che in questo luogo insieme possiamo pensare, ascoltare la Parola di Dio e pregare, e così saremo intimamente vicini e si manifesterà un vero ecumenismo.
Qualcosa di particolare è per me l’incontro con l’Eichsfeld, questa piccola striscia di terra che, pur passando attraverso tutte le peripezie della storia, è rimasta cattolica; poi il Sudovest della Germania, con Friburgo, la grande città, con molti incontri che si svolgeranno lì, soprattutto la veglia con i giovani e la grande Messa che concluderà il viaggio.
Tutto ciò non è turismo religioso, e meno ancora uno “show”. Di che cosa si tratta, lo dice il motto di questi giorni: “Dove c’è Dio, là c’è futuro”. Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno.
Forse mi chiederete: “Ma Dio, esiste? E se esiste, si occupa veramente di noi? Possiamo noi arrivare fino a Lui?”. Certo, è vero: non possiamo mettere Dio sul tavolo, non possiamo toccarlo come un utensile o prenderlo in mano come un qualsiasi oggetto. Dobbiamo di nuovo sviluppare la capacità di percezione di Dio, capacità che esiste in noi. Possiamo intuire qualcosa della grandezza di Dio nella grandezza del cosmo. Possiamo utilizzare il mondo attraverso la tecnica, perché esso è costruito in maniera razionale. Nella grande razionalità del mondo possiamo intuire lo spirito creatore dal quale esso proviene, e nella bellezza della creazione possiamo intuire qualcosa della bellezza, della grandezza e anche della bontà di Dio. Nella Parola delle Sacre Scritture possiamo sentire parole di vita eterna che non vengono semplicemente da uomini, ma che vengono da Lui, e in esse sentiamo la sua voce. E infine, vediamo quasi Dio anche nell’incontro con le persone che sono state toccate da Lui. Non penso soltanto ai grandi: da Paolo a Francesco d’Assisi fino a Madre Teresa; ma penso alle tante persone semplici delle quali nessuno parla.
Eppure, quando le incontriamo, da loro promana qualcosa di bontà, sincerità, gioia e noi sappiamo che lì c’è Dio e che Egli tocca anche noi. Perciò, in questi giorni vogliamo impegnarci per tornare a vedere Dio, per tornare noi stessi ad essere persone dalle quali entri nel mondo una luce della speranza, che è luce che viene da Dio e che ci aiuta a vivere.

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Paparatzifan
00domenica 18 settembre 2011 14:01
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Papa: In Germania non show nè turismo religioso ma testimonianza

Messaggio ai tedeschi:Teniamo accesa luce in mondo che la spegne

Roma, 18 set. (TMNews)

"In questi giorni vogliamo impegnarci per tornare a vedere Dio, per tornare noi stessi ad essere persone dalle quali entri nel mondo una luce della speranza, che è luce che viene da Dio e che ci aiuta a vivereTutto ciò non è turismo religioso. E meno ancora uno "show". Di che cosa si tratta, lo dice il motto di questi giorni: 'Dove c'è Dio, là c'è futuro'. Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno".
Lo ha affermato Papa Benedetto XVI rivolgendosi ai cittadini tedeschi, in un intervento registrato nei giorni scorsi a Castel Gandolfo, per la trasmissione 'Wort zum Sonntag' della televisione pubblica tedesca ARD, che è andato in onda ieri in tarda serata, in vista del viaggio apostolico che compirà in Germania da giovedì a domenica prossima.
"Cari connazionali - ha detto il Papa - tra pochi giorni partirò per il mio viaggio in Germania, e ne sono molto contento. Penso con gioia particolarmente a Berlino, dove ci saranno molti incontri, e, naturalmente, al discorso che terrò al Bundestag e alla grande Messa che potremo celebrare allo stadio olimpico.
Uno dei momenti importanti della visita sarà Erfurt: in quel monastero agostiniano, in quella chiesa agostiniana, dove Lutero ha iniziato il suo cammino, potrò incontrare i rappresentanti della Chiesa Evangelica di Germania. Lì pregheremo insieme, ascolteremo la Parola di Dio, penseremo e parleremo insieme".
Dunque, "non attendiamoci - ha ammonito il Pontefice- alcun evento sensazionale: infatti, la vera grandezza dell'evento consiste proprio in questo, che in questo luogo insieme possiamo pensare, ascoltare la Parola di Dio e pregare, e così saremo intimamente vicini e si manifesterà un vero ecumenismo".
"Qualcosa di particolare - ha voluto sottolineare ancora Papa Ratzinger- è per me l'incontro con l'Eichsfeld, questa piccola striscia di terra che, pur passando attraverso tutte le peripezie della storia, è rimasta cattolica; poi il Sudovest della Germania, con Friburgo, la grande città, con molti incontri che si svolgeranno lì, soprattutto la veglia con i giovani e la grande Messa che concluderà il viaggio. Forse mi chiederete: 'Ma Dio, esiste? E se esiste, si occupa veramente di noi? Possiamo noi arrivare fino a Lui?'.
Certo, è vero: non possiamo mettere Dio sul tavolo, non possiamo toccarlo come un utensile o prenderlo in mano come un qualsiasi oggetto. Dobbiamo di nuovo sviluppare la capacità di percezione di Dio, capacità che esiste in noi".
"Possiamo intuire qualcosa della grandezza di Dio - ha affermato Benedetto XVI- nella grandezza del cosmo. Possiamo ndo attraverso la tecnica, perché esso è costruito in maniera razionale. Nella grande razionalità del mondo possiamo intuire lo spirito creatore dal quale esso proviene, e nella bellezza della creazione possiamo intuire qualcosa della bellezza, della grandezza e anche della bontà di Dio.
Nella Parola delle Sacre Scritture possiamo sentire parole di vita eterna che non vengono semplicemente da uomini, ma che vengono da Lui, e in esse sentiamo la sua voce. E infine, vediamo quasi Dio anche nell'incontro con le persone che sono state toccate da Lui. Non penso soltanto ai grandi: da Paolo a Francesco d'Assisi fino a Madre Teresa; ma penso alle tante persone semplici delle quali nessuno parla".
"Eppure quando le incontriamo - ha concluso il Papa - da loro promana qualcosa di bontà, sincerità, gioia e noi sappiamo che lì c'è Dio e che Egli tocca anche noi. Perciò, in questi giorni vogliamo impegnarci per tornare a vedere Dio, per tornare noi stessi ad essere persone dalle quali entri nel mondo una luce della speranza, che è luce che viene da Dio e che ci aiuta a vivere".

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Paparatzifan
00domenica 18 settembre 2011 19:45
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PAPA A BERLINO: MIO VIAGGIO NON SARA' SHOW MA VERO ECUMENISMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 set.

"Tra pochi giorni partiro' per il mio viaggio in Germania, e ne sono molto contento. Penso con gioia particolarmente a Berlino, dove ci saranno molti incontri, e, naturalmente, al discorso che terro' al Bundestag e alla grande messa che potremo celebrare allo stadio olimpico".
Lo afferma Benedetto XVI parlando del nuovo viaggio che compira' da giovedi' a domenica nella sua patria.
"Tutto cio' - tiene a precisare Papa Ratzinger in un videomessaggio trasmesso dalle televisioni tedesche - non e' turismo religioso, e meno ancora uno show. Di che cosa si tratta, lo dice il motto di questi giorni: 'Dove c'e' Dio, la' c'e' futuro'. Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio cosi' spesso totalmente assente, del quale pero' abbiamo tanto bisogno".
"Non attendiamo - continua il Pontefice riferendosi in particolare agli incontri in programma con la chiesa luterana - alcun evento sensazionale: infatti, la vera grandezza dell'evento consiste proprio in questo, che in questo luogo insieme possiamo pensare,
ascoltare la Parola di Dio e pregare, e cosi' saremo intimamente vicini e si manifestera' un vero ecumenismo".
Per il Papa tedesco, dunque, "uno dei momenti importanti della visita sara' la tappa di Erfurt: in quel monastero agostiniano, in quella chiesa agostiniana, dove Lutero ha iniziato il suo cammino".
"Potro' incontrare - spiega - i rappresentanti della Chiesa Evangelica di Germania. Li' pregheremo insieme, ascolteremo la Parola di Dio, penseremo e parleremo insieme".
"Qualcosa di particolare - rivela inoltre - sara' per me l'incontro con l'Eichsfeld, questa piccola striscia di terra che, pur passando attraverso tutte le peripezie della storia, e' rimasta cattolica; poi il Sudovest della Germania, con Friburgo, la grande citta', con molti incontri che si svolgeranno li', soprattutto la veglia con i giovani e la grande messa che concludera' il viaggio".

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PAPA A BERLINO: NON POSSIAMO METTERE DIO SU UN TAVOLO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 set.

"Non possiamo mettere Dio sul tavolo, non possiamo toccarlo come un utensile o prenderlo in mano come un qualsiasi oggetto".
Il Papa tedesco lo ricorda ai suoi connazionali in un videomessaggio che anticipa alcuni temi del viaggio che compira' nella sua patria da giovedi' a domenica prossima.
"Dobbiamo di nuovo sviluppare - spiega - la capacita' di percezione di Dio, capacita' che esiste in noi. Possiamo intuire qualcosa della grandezza di Dio nella grandezza del cosmo. Possiamo utilizzare il mondo attraverso la tecnica,
perche' esso e' costruito in maniera razionale. Nella grande razionalita' del mondo possiamo intuire. lo spirito creatore dal quale esso proviene, e nella bellezza della creazione possiamo intuire qualcosa della bellezza, della grandezza e anche della bonta' di Dio".
"Forse - si domanda il Papa teologo - mi chiederete: 'Ma Dio, esiste? E se esiste, si occupa veramente di noi? Possiamo noi arrivare fino a Lui?'.
Nella Parola delle Sacre Scritture - sottolinea - possiamo sentire parole di vita eterna che non vengono semplicemente da uomini, ma che vengono da Lui, e in esse sentiamo la sua voce. E infine, vediamo quasi Dio anche nell'incontro con le persone che sono state toccate da Lui. Non penso soltanto ai grandi: da Paolo a Francesco d'Assisi fino a Madre Teresa; ma penso alle tante persone semplici delle quali nessuno parla. Eppure - assicura Benedetto XVI - quando le incontriamo, da loro promana qualcosa di bonta', sincerita', gioia e noi sappiamo che li' c'e' Dio e che Egli tocca anche noi. Dobbiamo impegnarci - conclude - per tornare a vedere Dio, per tornare noi stessi ad essere persone dalle quali entri nel mondo una luce della speranza, che e' luce che viene da Dio e che ci aiuta a vivere".

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Paparatzifan
00lunedì 19 settembre 2011 11:50
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Ritorno gioioso del Papa in Germania

Benedetto XVI entusiasta della prossima visita a Berlino nonostante le polemiche

É la sua patria, ma è anche un paese non semplice per il Papa. In Germania, dove Joseph Ratzinger si recherà dal 22 al 25 settembre, la Chiesa perde fedeli da anni. E lo scandalo della pedofilia, che ha accelerato questa tendenza, ha anche innescato proposte di riforme strutturali che dividono vescovi, sacerdoti e fedeli.
Poi ci sono le polemiche sulla annunciate assenze di alcuni parlamentari durante la visita al Reichstag. Ma tutto questo non ferma l'entusiasmo di Benedetto XVI. «Aspetto con gioia di andare a Berlino» e il discorso al Bundestag. Un momento «importante» sarà Erfurt, «dove Lutero ha iniziato il suo cammino», ma non aspettatevi nessun «evento sensazionale». Non faccio «show» nè «turismo religioso», vado per aiutare l'uomo a riportare Dio nel proprio orizzonte. Il Papa tedesco del XXI secolo ha parlato sabato sera all' Ard la televisione pubblica tedesca. Nel messaggio ai connazionali Benedetto XVI ha tracciato con chiarezza spirito e intenti del 21mo viaggio internazionale del pontificato, il terzo nel suo Paese e il primo che toccherà zone dell'ex Ddr, più colpite dalla scristianizzazione rispetto alle regioni dell'ex Repubblica Federale. Colpisce all'inizio del messaggio in tedesco l'accenno alla gioia con cui papa Ratziger attende anche il discorso terrà su invito del presidente davanti al Bundestag, nonostante un centinaio di parlamentari, in particolare della Sinistra (Linke) e dei Verdi ne abbiano annunciato il boicottaggio. La prospettiva ecumenica è centrale in questa visita apostolica per la tappa a Erfurt, da dove partì la Riforma protestante: dopo tanti secoli di divisione delle chiese, ma anche dopo diversi decenni di dialogo teologico tra protestanti e cattolici «non attendiamo alcun evento sensazionale», spiega, «la vera grandezza dell'evento consiste proprio in questo, che in questo luogo insieme possiamo pensare, ascoltare la Parola di Dio e pregare, e così saremo intimamente vicini e si manifesterà un vero ecumenismo». Dell'importanza ecumenica del viaggio aveva parlato ieri persino Angela Merkel, cancelliera di un Paese in cui cattolici e protestanti quasi si equivalgono, con una leggera prevalenza cattolica, e dove il restante terzo della popolazione si divide tra islamici e atei. Ratzinger ha anche sottolineato che «qualcosa di particolare per me è l'incontro con l'Eichsfeld», piccola striscia di terra rimasta cattolica pur «attraverso varie peripezie», e si rallegra per gli incontri in agenda a Friburgo, in particolare la veglia con i giovani.
Benedetto XVI, ieri all'Angelus ha ricordato come «viviamo in un'epoca di nuova evangelizzazione», rivendica il senso di questi suoi viaggi nella vecchia Europa non più cristiana: rispondere alla domanda sull'esistenza di Dio, farlo tornare «nel nostro orizzonte», «di nuovo sviluppare la capacità di percezione di Dio». Dio, osserva, non si può toccare come un oggetto e bisogna raggiungerlo grazie anche alla «grande razionalità del mondo», alla «bellezza della creazione», la Parola di Dio e l'esempio dei santi. La «nuova evangelizzazione» è una delle questioni nate in questi anni proprio grazie a Benedetto XVI per affrontare il secolarismo e la cosiddetta «apostasia silenziosa» che caratterizza molto mondo occidentale. «Oggi - ha detto il Papa all'Angelus - viviamo in un'epoca di nuova evangelizzazione. Vasti orizzonti si aprono all'annuncio del Vangelo, mentre regioni di antica tradizione cristiana sono chiamate a riscoprire la bellezza della fede». Sul viaggio del Papa in germania è intervenuto anche il segretario di Stato Tarcisio Bertone. «Vi prego di seguire i discorsi di Benedetto XVI nella sua terra natale, soprattutto quello al Bundestag, che sarà bellissimo e speriamo venga recepito come merita». Così il cardinal Bertone nel suo intervento alla giornata conclusiva del Festival della Dottrina sociale a Verona.

© Copyright Il Tempo, 19 settembre 2011


Paparatzifan
00martedì 20 settembre 2011 00:28
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Papa/ Bild saluta visita con poster gigantesco edificio Springer



La prima pagina dell'"orgoglio tedesco" con foto investitura 2005

Roma, 19 set. (TMNews)

La Bild ha deciso di salutare la visita del connazionale Joseph Ratzinger, che sarà a Berlino a partire da giovedì, con due giganteschi manifesti - 45 metri per 64 - che riproducono la storica copertina del popolare tabloid in occasione dell'investitura del papa tedesco il 20 aprile del 2005. Il titolo di allora era: "Wir sind Papst", che tradotto più o meno significa "Il papa siamo noi".
Il primo dei due mega poster è stato srotolato (in tre ore) sul lato nord dell'edificio della Axel Springer Haus (dove ha sede il colosso editoriale tedesco).
Domani mattina - spiega Bild - comincerà a essere srotolato il secondo manifesto, pensato per la parte sud del palazzo. In questo modo, il volto di Benedetto XVI, che nella foto sorride e apre le braccia, guarderà il cielo sopra Berlino in due direzioni.

© Copyright TMNews


Paparatzifan
00mercoledì 21 settembre 2011 20:55
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La sfida di Ratzinger in Germania

In terra tedesca il cattolicesimo soffre di un crescente esodo di fedeli

Fausto Gasparroni

CITTÀ DEL VATICANO

È uno dei viaggi più densi di significati, e anche tra i più complessi del suo pontificato, quello che Benedetto XVI affronterà da domani a domenica in Germania, il ventunesimo all'estero, il terzo nel suo Paese d'origine dopo quelli a Colonia per la Gmg 2005 e nella natia Baviera nel 2006. Ad attendere Ratzinger, in particolare, le sfide di una società sempre più secolarizzata, dove peraltro proprio il cattolicesimo soffre di un crescente esodo di fedeli, e anche le acque agitate all'interno di una Chiesa locale che tradisce sempre più insofferenza per l'immobilismo di Roma verso le istanze di rinnovamento, su temi, ad esempio, come l'atteggiamento con i divorziati e risposati, il celibato sacerdotale, l'ordinazione delle donne.
Una Chiesa, tra l'altro, ferita anche in Germania dallo scandalo degli abusi, tanto che si parla di un possibile nuovo incontro del Papa – naturalmente non confermato – con alcune vittime di preti pedofili. Ad aspettare il Pontefice, inoltre, ci sono anche le manifestazioni di protesta in programma a Berlino contro la morale sessuale della Chiesa, specie sui gay, come pure l'annunciato boicottaggio del suo discorso al Bundestag da parte di un gruppo di parlamentari della Linke e dei Verdi che vi vedono una lesione della laicità dello Stato.
La missione che si è dato il Pontefice per questo viaggio nella sua terra natale è sintetizzato nel motto ed è quasi un viatico per un'Europa ostaggio di una profonda crisi, non solo economica: «Dove c'è Dio, là c'è futuro», mutuato dall'omelia pronunciata dal Papa nel 2007 nel santuario austriaco di Mariazell. A sottolineare, quindi, che senza i valori della fede, e senza la speranza che ne deriva, non ci sono risposte alle preoccupazioni per il futuro, per i timori per l'ambiente, i conflitti, la stessa economia mondiale. E questo il Pontefice intende sottolinearlo con forza, in un Paese come la Germania, potenza trainante del Vecchio Continente, ma dove la fede cristiana si mostra in rapido arretramento. Il Papa lo dirà proprio nel suo discorso al Bundestag, primo suo intervento in un'assemblea parlamentare, in calendario giovedì pomeriggio a Berlino, dopo gli incontri con il presidente federale Christian Wulff (un cattolico separato e risposato) e la cancelliera Angela Merkel (a sua volta figlia di un pastore luterano dell'ex Germania Est).
Successivamente alla capitale federale, dove Benedetto XVI incontrerà anche i rappresentanti della comunità ebraica e di quella musulmana, le altre tappe saranno a Erfurt, nella Turingia, dove ci sarà l'appuntamento ecumenico nell'ex Convento degli Agostiniani, quello dove si formò Martin Lutero, e – dopo una visita al santuario mariano di Etzelsbach, nell'ex-Ddr, luogo caratterizzato dalle persecuzioni comuniste contro i cristiani – quella finale a Friburgo, nel Baden-Wuerttemberg: qui Ratzinger, in un'area più cattolica del territorio tedesco, incontrerà l'ex cancelliere Helmut Kohl, uno dei protagonisti della riunificazione del Paese, e il Comitato centrale dei Cattolici tedeschi (Zdk), cuore pulsante dell'apostolato laico in Germania. I grandi appuntamenti pubblici saranno la messa di giovedì pomeriggio all'Olympiastadion di Berlino, la veglia di preghiera con i giovani sabato sera alla Fiera di Friburgo e la messa finale di domenica mattina all'aeroporto turistico della stessa città. «Tutto ciò non è turismo religioso, e meno ancora uno show», ha detto il Papa in un intervento andato in onda sabato scorso nella trasmissione «Wort zum Sonntag» della tv pubblica tedesca Ard. «Di che si tratta, lo dice il motto di questi giorni: "Dove c'è Dio, là c'è futuro". Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno».

© Copyright Gazzetta del sud, 21 settembre 2011


Paparatzifan
00mercoledì 21 settembre 2011 21:13
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PAPA IN GERMANIA: PER I VESCOVI VISTA SARA' UNA FESTA, MA C'E' CHI VUOLE ROVINARLA

(AGI) - Berlino, 21 set.

(dall'inviato Salvatore Izzo)

"Siete italiani? Buon giorno, viva il Papa!".
Un tassista di Berlino accoglie cosi' alcuni giornalisti che lo fermano in Stephanstrasse.
E subito li porta alla Axel Springer Haus per vedere i due giganteschi manifesti, 45 metri per 64, che riproducono la storica copertina del popolare tabloid Bild in occasione dell’elezione di Benedetto XVI il 19 aprile del 2005. Sull'edificio campeggia come uno slogan il titolo di allora: "Wir sind Papst", cioe' "Il Papa siamo noi".
"La visita sarà una grande festa di gioia e di speranza non solo per i cattolici ma per tutti i tedeschi. In particolare, per la nostra Chiesa costituirà un grande incoraggiamento a vivere la fede cristiana in modo autentico ed a guardare con ottimismo alle sfide che abbiamo di fronte", assicura il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch. "Non a caso il motto di questa visita pastorale del Santo Padre è 'Dove c’è Dio là c’è futuro'", sottolinea il presule che nel pomeriggio incontra i giornalisti nel ben organizzato centro stampa di Berlino e davanti alle domande degli inviati che tendono a concentrarsi sullo scandalo degli abusi, mette le mani avanti: "il dramma della pedofilia e' reale, ma non vogliamo che eclissi i temi della visita".
Nonostante le associazioni gay, quelle delle vittime dei preti pedofili e i teologi dissenzienti si diano un gran da fare - e la maggioranza dei media tedeschi e non solo gli dia manforte - per rovinare quella che Zollitsc ha dunque definito una "festa", il clima della vigilia e' in realta' di attesa: c'e' attenzione rispettosa da parte dei berlinesi, per quello che dira' e fara' Joseph Ratzinger che torna in Germania per la terza volta dalla sua elezione al Pontificato: secondo un recentissimo sondaggio diffuso dall'Ambasciata della Germania presso la Santa Sede, i due terzi dei tedeschi hanno un atteggiamento positivo nei riguardi di Benedetto XVI.
E c'e' vero e palpabile affetto da parte dei fedeli che domani gremiranno in 80 mila l'Olympiastadium, superando ogni ottimistica previsione della Chiesa locale.
"La prima visita ufficiale del Papa tedesco nella capitale della Germania - confida l'arcivescovo Rainer Maria Woelki, che da due mesi guida l'arcidiocesi berlinese al posto del cardinale Georg Sterzinsky, morto il 30 giugno senza poter vedere questi giorni che tanto aveva atteso - ci rende fieri, sebbene i cattolici siano pochi, appena il 7 per cento della popolazione".
Il neo arcivescovo sdrammatizza anche "le proteste che ci saranno per questa visita". "Invito tutti - dice - prima ad ascoltare ciò che vuol dire il Papa per poi dare un giudizio. In questo modo scopriranno certamente il messaggio di un grande uomo europeo, un eminente intellettuale ed un profondo e fiducioso credente nella realtà di Dio. Sono sicuro - aggiunge - che gli incontri, le celebrazioni, le parole del Papa e la sua presenza, avranno la capacità di aprire i nostri occhi".
"Il Papa trova una Germania simile alle società occidentali, in cui la fede non è più tanto vissuta anche all’interno stesso della Chiesa Cattolica: i praticanti, quanti frequentano almeno la Messa domenicale, raggiungono un po’ più del 15 per cento, ma ciò nonostante, le persone si riconoscono come membri di una Chiesa: un terzo cattolici, un terzo evangelici e un terzo che dice di non avere alcuna appartenenza religiosa. Ma io vedo che anche quelli che non sono d’accordo con la Chiesa sono tuttavia interessati al suo messaggio", spiega il nunzio apostolico, monsignor Jean-Claude Perisset.
E in effetti i dati statistici sui cattolici - benche' negativi - non sono raggelanti come quelli che riguardano i luterani: in 60 anni i protestanti sono crollati da 43 a 25 milioni. Mentre i cattolici erano, nel 1950, 25 milioni e altrettanti sono rimasti oggi, perdendone dunque per strada molti meno. E se nel 1950 un cattolico su due andava a messa tutte le domeniche, oggi nell'Ovest del paese solo l'8 per cento ci va, ma nell'ex Ddr comunista - insieme all'Estonia il territorio europeo con il maggior numero di atei - questa quota è del 17 per cento.
C'e' "inquietudine" nella Germania di oggi, avverte il nunzio apostolico ricordando che "nell’odierna società libera ciascuno esprime il proprio parere". Le manifestazioni annunciate, pero', secondo monsignor Perisset testimoniano che i loro promotori (e i loro sponsor mediatici) non sanno in realta' "cosa voglia dire una visita di Stato e cosa rappresenti la persona del Papa. Che alcuni parlamentari non lo capiscano, vuol dire che non sono bene informati. Io spero, poi, che protestino nei limiti della correttezza, considerando anche il fatto che l’invito è partito dallo stesso parlamento. In caso contrario, manifesteranno un atteggiamento intollerante". Ed anche l’ambasciatore tedesco presso la Santa Sede, Walter Jurgen Schmid, ritiene che "l’accoglienza del Papa sarà molto cordiale e molto aperta". E se "naturalmente in Germania ci sono anche persone che non condividono gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, questo e' normale in un sistema democratico libero".
Nel videomessaggio trasmesso nei giorni scorsi dalle Tv tedesche, Papa Ratzinger ha auspicato che possa tornare nell’orizzonte delle persone, "questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno". Durante la visita ad Limina dei vescovi tedeschi nel 2006, aveva già detto che nonostante Dio sembra scomparire "sempre di più dalla coscienza pubblica", in "molti guardano, domandando e sperando, al messaggio cristiano e si aspettano da noi risposte convincenti". I lontani, dunque, attendono Dio, forse senza saperlo.

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PAPA IN GERMANIA: TENTANO DI IMBRATTARE NUNZIATURA A BERLINO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 21 set.

Alcuni teppisti hanno tentato di imbrattare le mura della nunziatura Apostolica a Berlino, che ospitera' domani sera Benedetto XVI. Contro l'edificio sono state infatti lanciate "bombe di vernice".

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PAPA IN GERMANIA: OSSERVATORE, ATTENTI A SONDAGGI PESSIMISTICI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 21 set.

"Come in ogni viaggio del Papa anche in questi giorni stanno cercando di ridimensionarne l'importanza della visita in Germania".
Lo denuncia oggi l'Osservatore Romano che mette in guardia dai sondaggi pessimistici diffusi alla vigilia della partenza: "Nonostante i sondaggi sbandierati da alcuni media - rileva il giornale vaticano - il cattolicesimo in Germania e' la prima religione con 24,6 milioni di fedeli, seguita dai protestanti (24,1), su una popolazione di 81 milioni. In pratica un terzo dei tedeschi sono cattolici, un terzo evangelici e un terzo dice di non avere alcuna appartenenza religiosa. I primi prevalgono al Nord, invece i fedeli a Roma sono maggioritari nelle regioni meridionali, con cifre vicine al 90 per cento nelle diocesi bavaresi di Ratisbona e di Passau". "Sebbene Joseph Ratzinger abbia piu' volte ribadito come i numeri abbiano un'importanza relativa, il Papa - continua l'articolo - sa di poter contare anche sul sostegno di quel mezzo milione di ragazzi e di ragazze tra gli 8 e i 18 anni che in Germania servono regolarmente all'altare come chierichetti. Nel Paese, inoltre, ci sono 908 scuole cattoliche tra asili, i cosiddetti Kindergartens, e istituzioni educative di ogni livello, anche per gli adulti. E con i loro 1,2 milioni di lavoratori dipendenti la Chiesa cattolica e l'Ekd (Evangelische Kirche in Deutschland) rappresentano il secondo maggior bacino occupazionale dopo il pubblico impiego. La prima in particolare offre lavoro a 650 mila dipendenti a tempo pieno. Senza tralasciare il ruolo finanziario di primo piano delle organizzazioni caritative cattoliche tedesche a livello mondiale".

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Paparatzifan
00mercoledì 21 settembre 2011 21:18
Dal blog di Lella...

PAPA IN GERMANIA: PRESIDENTE BUNDESTAG, DEFEZIONI NON EROICHE

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 21 set.

Non ci sarebbe stata tutta questa grande attenzione del pubblico se le annunciate defezioni dei parlamentari al discorso che il Papa pronuncera' domani al Bundstag, solo "all'apparenza eroiche, fossero state messe a confronto con altre simili assenze in occasione di eventi parlamentari importanti".
Lo afferma il presidente del Parlamento federale tedesco, Norbert Lammert, intervistato dalla Radio Vaticana alla vigilia dell'appuntamento.
"Sono felice - confida Lememrt - di questa visita e sono grato al Papa per aver accettato l'invito che gli ho rivolto a suo tempo, e guardo a questo agitarsi con un misto di divertimento e sbigottimento".
Anche in analoghe occasioni, ricorda il presidente del Bundestag, "per ragioni diverse, un certo numero di deputati non era presente". Secondo Lememrt, "e' nella natura stessa di un parlamento liberamente eletto, con liberi deputati, che nessuno sia costretto a stare a sentire cose che non ritenga essere importanti o accettabili, ne', al contrario, che alcuno possa addurre le sue ragioni personali a sostenere l'ammissibilita' o meno di discorsi di altre persone o di inviti rivolti ad altre persone".
"Ritengo questi gesti di protesta che diventano uno spettacolo mediatico sotto ogni aspetto inadeguato - taglia corto il presidente del parlamento - non seriamente ponderati ma che, secondo la nostra Costituzione, essi siano legittime e' altrettanto fuori di dubbio". Per Lemmert, in ogonio caso, la visita del Papa nella sede piu' rappresentativa della democrazia tedesca "e' un evento storico sotto ogni punto di vista: dopo circa 500 anni, per la prima volta e' un tedesco a ricoprire questo supremo incarico della Chiesa cattolica, forse la piu' ampia comunita' religiosa del mondo. Per la prima volta in assoluto un Papa - a prescindere dalla sua nazionalita' - parla davanti ad un parlamento tedesco eletto". "Tutto questo - rileva - non si e' mai verificato nella storia di questo Paese. In questo senso, con o senza legami con la Chiesa e a prescindere dalle convinzioni religiose, questo che ci accingiamo a vivere e' un evento storico eccezionale".
"E pur nella rispettosa osservanza dello scetticismo o anche del rifiuto che puo' esserci da parte di singoli membri del Bundestag, non ho nessun dubbio - conlcude Lemmert - che in futuro nessuno potrebbe capire il fatto che un Papa tedesco sia venuto in visita nella sua terra natia, se un parlamento eletto non avesse colto l'occasione di chiedergli un discorso al popolo tedesco".

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PAPA IN GERMANIA: ZOLLITSCH, LUTERO NON VOLEVA SPACCARE LA CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 21 set.

"Lutero non voleva spaccare ma riformare la Chiesa, il Papa ci dira' di continuare a camminare sulla via della riconciliazione errori umani hanno causato questa divisione e dobbiamo superarla".
Il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch ha anticipato cosi' - in una conferenza stampa tenuta nel preess center di Berlino - lo spirito ecumenico che caratterizzera' la visita del Papa in Germania che inizia domani.
Il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani, va ancora oltre e sull'Osservatore Romano scrive che "Martin Lutero sarebbe contento" del programma che venerdi' portera' il Pontefice a Erfurt, proprio nel monastero agostiniano dove il monaco medito' la ribellione che poi porto' alla rottura con la Chiesa Cattolica.
"Credo che oggi - spiega ai microfoni della Radio Vaticana - sia necessario che, con tutte le Chiese nate dalla Riforma, ci interroghiamo sull'essenza della Chiesa. Nel 1999, ad Augusta, abbiamo firmato insieme - ricorda il porporato - la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Ora pero', come e' scritto in quella Dichiarazione, credo che sia arrivato il momento di affrontare le questioni ecclesiologiche: qual e' l'essenza della Chiesa, la natura della Chiesa? Credo che questi siano i punti sui quali ora debba essere condotto il dialogo". "Credo che sicuramente - conclude il cardinale Koch - il Santo Padre rafforzera' l'ecumenismo. Ha a cuore soprattutto che l'ecumenismo ritrovi le sue radici spirituali perche' e' un compito che ci e' stato affidato dal Signore quando nella preghiera sacerdotale ha chiesto che tutti i suoi discepoli siano 'una cosa sola. In questo senso - infatti - non abbiamo alternative all'ecumenismo: e' un compito che il Signore ci ha affidato, e questo - ne sono convinto - e' quello che il Papa riportera' in primo piano".
"Il Vangelo di Gesu' - scrive oggi sull'Osservatore Romano il vescovo di Erfurt, monsignor Joachim Wanke - non e' diviso. Lo possiamo vivere solo insieme e cosi' essere testimoni credibili". "Sono certo - continua il presule - che il Papa conferira' un impulso potente all'unita' della Chiesa. Nella scelta del convento agostiniano di Erfurt, luogo luterano, come sede dell'incontro con l'Ekd ha gia' tracciato un segno. E ancora piu' importate e' che egli non vuole soltanto parlare con i fratelli e le sorelle di fede evangelica, ma anche pregare insieme con loro". Il vescovo di Erfurt si sofferma nell'articolo anche sul fatto che per la prima volta un Papa visita i cosiddetti "nuovi Lander federali". "Il Santo Padre - assicura - vuole lasciare un segno che valga per tutti Noi cristiani, in particolare noi cattolici, viviamo qui in una sorta di diaspora".
"Chi sosteneva la Chiesa negli anni dello Stato della Repubblica Democratica Tedesca, ideologicamente orientato, ha avuto bisogno - sottolinea il presule - di coraggio e di capacita' di resistenza. Ora, in un'epoca diversa, occorre fermezza per dichiararsi cristiani in una societa' liberale e aperta. Quindi alla domanda perche' mi rallegro della visita del Pontefice in Turingia rispondo in primo luogo che egli contribuira' a rafforzare la nostra fede".
"I discorsi del Papa, la nostra preghiera comune con lui nel luogo di pellegrinaggio di Etzelsbach e a Erfurt ci aiuteranno - scrive ancora monsignor Joachim Wank - a unirci piu' profondamente con Cristo. Benedetto XVI viene in una Chiesa locale in totale trasformazione. Bisogna superare sfide nuove e finora inusuali. La fede in Dio non e' piu' un dato scontato. La consuetudine ecclesiale non e' piu' quella di una volta. La forma delle nostre comunita' si sta modificando. L'appartenenza alla Chiesa ha bisogno, piu' che in passato, di forza e di determinazione per resistere. La vita nella e con la Chiesa necessita di nuovi atteggiamenti, comportamenti diversi, una devozione in grado di resistere al tempo attuale". "Rafforzare, approfondire e rendere feconda questa unione nella vita dei fedeli e' - conclude - la piu' grande aspettativa che nutro".

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PAPA IN GERMANIA: ZOLLITSCH,DEPUTATI CONTRARI SI LEGGANO DISCORSO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 21 set.

"Se i parlamentari che non sono d'accordo con l'invito rivolto al Papa dal Bundestag si sottrarranno all'appuntamento, speriamo che almeno si leggano il discorso, in modo da poter comprendere il significato delle sue parole".
Lo ha detto l'arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca nella conferenza stampa tenuta a Berlino alla vigilia dell'arrivo nella capitale tedesca di Benedetto XVI, che gia' domani pomeriggio sara' ospite del Parlamento. Secondo le anticipazioni dei media locali dovrebbero essere circa 100 i deputati dissenzienti che abbandoneranno l'aula prima dell'arrivo del Pontefice. Quello che inizia domani e' il 21esimo viaggio apostolico internazionale del Pontificato e durera' quattro giorni, dal 22 al 25 settembre. Dopo Berlino le altre tappe saranno Erfurt, Etzelsbach e Friburgo.

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PAPA IN GERMANIA: ATTESI 20MILA RAGAZZI PER VEGLIA A FRIBURGO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 21 set.

Piu' di ventimila giovani si riuniranno sabato sera nell'area fieristica a Friburgo per la veglia di preghiera con Benedetto XVI. Lo annuncia il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch, sull'Osservatore Romano.
"Allora - sottolinea il presule - sara' evidente quanti giovani cercano un sostegno e un orientamento. Infine, quando domenica durante la celebrazione eucaristica nell'aeroporto lo sguardo del Papa scorrera' dal palco dell'altare per guardare in lontananza, egli vedra' uno scenario unico: in primo piano la grande comunita' di fede, costituita da giovani e anziani, uomini e donne, abitanti del luogo e persone venute appositamente, tedeschi, alsaziani, svizzeri, e, dietro, il profilo della citta' con la cattedrale, e poi all'orizzonte i monti della Foresta Nera".

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Paparatzifan
00mercoledì 21 settembre 2011 21:24
Da "Korazym.org"...

Benedetto XVI nella sua Germania per la terza volta. I 101 del volo papale

Scritto da Salvatore Scolozzi

Mercoledì 21 Settembre 2011 16:43

Sarà la prima visita di stato di Benedetto XVI in Germania ed avrà per tema: “Dove c’è Dio, là c’è futuro”. Quattro giorni intensi, dal 22 al 25 settembre prossimi, per il suo ventunesimo viaggio internazionale, il terzo del papa tedesco nella sua terra. Le altre due volte, infatti, papa Ratzinger era tornato in Germania con finalità esclusivamente pastorali: nel 2005, in occasione della GMG di Colonia, e nel 2006, quando ha ripercorso i luoghi del suo ministero prima della chiamata a Roma. Partirà domani giovedì 22 settembre alle ore 8:15 l’Airbus A320 “George Bizet” dell’Alitalia, volo papale con il consueto codice AZ 4000. A bordo, oltre il Santo Padre, il seguito papale, i giornalisti ammessi al volo, un funzionario della Sala stampa vaticana e uno dell’Alitalia. In tutto, viaggeranno con il Santo Padre 101 persone.

Cinque i cardinali che faranno parte del seguito papale, che sarà composto anche da tre vescovi, sette sacerdoti e diciotto laici. Guiderà il seguito il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. Gli altri cardinali, quasi tutti di nazionalità tedesca, saranno: Kurt Koch e Walter Kasper, rispettivamente Presidente e Presidente emerito del Pontificio consiglio per l’Unità dei cristiani; Paul J. Cordes, Presidente emerito del Pontificio Consiglio “Cor Unum”; Walter Brandmüller, ex-Presidente del Pontificio Consiglio delle Scienze storiche.
Nel seguito anche i vescovi: Giovanni A. Becciu, Sostituto alla Segreteria Di Stato, Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici e ed il Nunzio apostolico Erwin J. Ender. I sacerdoti saranno i monsignori: Guido Marini, Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie; Georg Gänswein, Segretario particolare del papa, Alfred Xuereb della Segreteria particolare di Sua Santità e Winfried König A., Officiale della Segreteria di Stato.
Fanno parte del seguito, in qualità di coadiutori liturgici, i monsignori Konrad Krajewski e Guillermo J. Karcher. A curare i rapporti con i media, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, del CTV e della Radio vaticana, P. Federico Lombardi, S.J., e il funzionario della Sala Stampa, Vik van Brantegem.
Tra i laici che faranno parte del seguito, il dott. Alberto Gasbarri, Responsabile dell’organizzazione del viaggio, coadiuvato dal dott. Paolo Corvini, e il Prof. Giovanni Maria Vian, Direttore de L'Osservatore Romano. Nel seguito anche il medico personale del papa, dott. Patrizio Polisca, il dott. Giampiero Vetturini, della Direzione dei servizi sanitari S.C.V. e l’aiutante di camera del papa, Paolo Gabriele.
La sicurezza personale del Santo Padre sarà garantita dai cinque della gendarmeria vaticana, guidati dal dott. Domenico Giani, oltre che dal Ten. Col. Christoph Graf e dal Magg. Lorenzo Merga della Guardia Svizzera pontificia.
Per i media della Santa Sede, faranno parte del seguito il fotografo dell’Osservatore Romano, Francesco Sforza, due operatori del CTV e due della Radio vaticana. La consulente della Santa Sede per i trasferimenti aerei sarà Stefania Izzo.
66 i giornalisti accreditati che viaggeranno con Benedetto XVI, di cui 15 per testate italiane, cinque per conto di media vaticani e uno per la Conferenza Episcopale Tedesca. I giornalisti vaticani saranno: Barbara Castelli e Simone Coali per il CTV, Gianluca Biccini e Simone Risoluti per L’Osservatore Romano, Bernd Hagenkord per la Radio Vaticana. Wolfgang Radtke sarà sul volo per conto della Conferenza Episcopale Tedesca.
Gli altri giornalisti rappresentano le più importanti testate mondiali. Sei sono photoreporter: Alberto Pizzoli per AFP Photo, Maurizio Brambatti per Ansa Foto, Andrew Medichini per AP Photo, Michael Kappeler per DPA Photo, Max Rossi per Reuters Photo e Alessia Giuliani per Catholic Press Photo.

Per le testate televisive saranno presenti 16 giornalisti, di cui sette corrispondenti, otto cameramen e un producer. Tra i corrispondenti Michael Mandlik di ARD/BR-TV, Valentina Alazraki Crastich di Televisa, Renaud Bernard di France 2, Cristiana Caricato di TV2000, Philippine De Saint-Pierre di KTO TV, Jürgen Erbacher di ZDF e Guido Todeschini di Telepace.
Tra i cameramen gli inviati di EU Pool TV (Stefano Belardini), AP-Reuters Pool TV (Antonio Denti), Telepace (Alessandro Marinari), TV2000 (Andrea Tramontano), Televisa, KTO TV, ARD/BR-TV e France2. Unica producer sarà Tessa Unsworth dell’AP-Reuters Pool TV.
I redattori di giornali, agenzie, periodici e radio saranno 39. Per i quotidiani italiani saranno presenti Marco Ansaldo (La Repubblica), Giacomo Galeazzi (La Stampa), Franca Giansoldati (Il Messaggero), Carlo Marroni (Il Sole 24 Ore), Salvatore Mazza (Avvenire) e Gian Guido Vecchi (Corriere della Sera). Per i quotidiani stranieri: Andrea Bachstein (Süddeutsche Zeitung), Paul Badde (Die Welt), Jörg Bremer (Frankfurter Allgemeine Zeitung), Rasmus Buchsteiner (Neue Presse), Rachel Donadio (The New York Times), Philipp Gessler (Die Tageszeitung), Juan Gonzalez Boo (ABC), Jean-Marie Guénois (Le Figaro), Hanns-Bruno Kammertöns (Die Zeit), Stefan Küpper (Augsburger Allgemeine), Stéphanie Le Bars (Le Monde), Albert Link (Bild), Darío Menor Torres (La Razón), Frédéric Mounier (La Croix), Jens Schmitz (Badische Zeitung), Christine Schröpf (Mittelbayerische Zeitung).
Tre Giornalisti Dei Periodici Prenderanno Parte Al Volo Papale: Fiona Ehlers (Der Spiegel), Eva Kallinger (Focus) e Tanja May (Bunte).
Per le agenzie di stampa italiane ci sarà Fausto Gasbarroni dell’Ansa. Tra le altre agenzie presenti gli inviati della EFE, CNS, CIC, AFP, AP, I.Media, EPD, DPA, Reuters. I corrispondenti per le radio saranno quattro: Raffaele Luise (Rai – Gr), Paloma Gomez Borrero (Cadena Cope), Stefan Troendle (Ard/Br-Radio) e Aura Vistas Miguel (Radio Renascença).

Dopo un volo di due ore e un quarto, 1182 km percorsi, il volo papale atterrerà alle ore 10:30 all’aeroporto internazionale di Berlino-Tegel, dopo aver attraversato Italia, Austria, Germania e Repubblica Ceca.
Venerdì 23 settembre primo trasferimento interno con il volo papale della Luftwaffe, operato con l’A340 “Konrad Adenauer”. Partenza alle ore 10 da Berlino e arrivo ad Erfurt, dopo aver percorso 237 km in 45 minuti di volo.
Nel pomeriggio, alle 16:50 trasferimento in cinque elicotteri (Luftwaffe Superpuma e Bundespolizei Superpuma) per percorrere 80 km da Erfurt verso l’eliporto di Etzelsbach; rientro alle 19.
Sabato 24 settembre, alle ore 11:50, trasferimento con aereo della Luftwaffe dall’Aeroporto di Erfurt per Lahr, percorrendo 380 km in un’ora di volo.
Domenica 25 settembre, infine, alle ore 18:45, partenza da Lahr del volo papale LH3174 con l’Airbus A321 “Regensburg” della Lufthansa, per l’Aeroporto di Roma Ciampino, dopo aver percorso 808 km in un’ora e mezza di volo e aver sorvolato Germania, Svizzera e Italia.


Paparatzifan
00giovedì 22 settembre 2011 13:31
Dal blog di Lella...

Berlino accoglie Benedetto XVI

Predisposto il più alto livello di sicurezza, con 16 mila poliziotti in strada

Guido Zeiss

BERLINO
Blindato come Obama, Benedetto XVI oggi a Berlino troverà una città divisa: sul Papa di Roma, stavolta, e sul suo discorso in Parlamento.
Il Bundestag è la prima tappa di un viaggio intenso, che porterà Ratzinger – per quattro giorni in Germania – a fare tappa a Erfut, ad Eichsfeld e a Friburgo. Ovunque, le autorità tedesche hanno predisposto per la visita il più alto livello di sicurezza, con 16 mila poliziotti in strada. Il clima, nella capitale, è di grandissima attesa. Fra chi vorrà ascoltarlo, e quanti proveranno a boicottarlo, è chiaro, secondo la stampa locale, che i tedeschi aspettano dal Pontefice «un segnale». Da più parti sono arrivati infatti i "suggerimenti" a Benedetto XVI, su quello che dovrà dire in Germania. La Chiesa evangelica si aspetta una svolta sull'ecumenismo e c'è chi gli chiede apertamente di parlare di politica. La cancelliera Angela Merkel ha invitato la Chiesa a intraprendere un processo di cambiamento: «A nuove domande dobbiamo trovare nuove risposte» ha detto, respingendo le critiche sull'invito rivolto al Papa a tenere un discorso in Parlamento: la visita di Benedetto XVI «ci arricchirà tutti».
La "premiere politica" nel Bundestag – alla prima visita del Pontefice nella capitale – ha irritato molti deputati, al punto che un centinaio del centrosinistra (di Spd, Verdi e Linke) hanno annunciato di lasciare l'aula e di unirsi alle proteste della piazza, dove decine di migliaia di persone protesteranno con lo slogan «Nessun potere ai dogmi».
Favorevoli e contrari all'ascolto di quello che il Pontefice dirà nel foro politico tedesco hanno duellato intensamente, in questi giorni, in Germania. La divisione, alla vigilia del tour – che secondo la Dpa costa da 25 ai 30 milioni di euro alla sola Chiesa cattolica, più le spese tedesche per la visita di Stato – passa anche quel famoso slogan che lo accolse. Quando, per salutare Benedetto XVI, la Bild pensò di esprimere l'orgoglio del popolo tedesco, titolando una copertina: «Noi siamo Papa». «Noi non siamo Papa» è l'affermazione di chi invece, in queste ore, a Berlino, aspetta la prima visita del suo Pontefice, per contestarlo, in strada. Per dire di essere contrari ai dogmi, alla morale sessuale della chiesa cattolica, alla circostanza che Papa Ratzinger sia stato invitato a tenere un discorso in Parlamento, violando – secondo i contestatori – il confine fra potere sacro e temporale. Chi ha difeso il Pontefice, ieri, gli ha chiesto di affrontare questo o quel tema. «Milioni di persone che vivono in matrimoni interconfessionali, e i milioni di cattolici risposati, ma anche molti altri gruppi aspettano un messaggio di liberazione», ha detto il presidente Christian Wulff – divorziato e risposato – all'agenzia cattolica Kna. La leader socialdemocratica Andrea Nahles, cattolica, lo ha incitato a parlare di temi anche politici. Come la crisi finanziaria, cita la Nahles, ricordando che Giovanni Paolo II fece esternazioni politiche.
Berlino, dove per la prima volta metterà piede oggi il Papa tedesco, è una capitale sempre più multireligiosa, profondamente segnata dall'ateismo, e dal fenomeno dell'abbandono dei cristiani, che riguarda tutta la Germania. Cattolici e protestanti. Se due tedeschi su tre affermano infatti di credere in Dio, solo uno ritiene che «la Chiesa» sia importante. Anche perché essere cristiani costa.

© Copyright Gazzetta del sud, 22 settembre 2011


Paparatzifan
00giovedì 22 settembre 2011 13:42
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VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI IN GERMANIA (22-25 SETTEMBRE 2011), 22.09.2011

TELEGRAMMA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Nel momento di lasciare il territorio italiano, il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica Italiana, On. Giorgio Napolitano, il seguente messaggio telegrafico:

A SUA ECCELLENZA
ON. GIORGIO NAPOLITANO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PALAZZO DEL QUIRINALE
00187 ROMA

NEL MOMENTO IN CUI LASCIO IL TERRITORIO ITALIANO PER RECARMI IN VISITA PASTORALE IN GERMANIA MI È GRADITO INDIRIZZARE A LEI SIGNOR PRESIDENTE E ALL’INTERO POPOLO ITALIANO L'ESPRESSIONE DEL MIO CORDIALE SALUTO CHE ACCOMPAGNO CON L’AUSPICIO DI UN SEMPRE PIÙ INTENSO RINNOVAMENTO ETICO PER IL BENE DELLA DILETTA ITALIA SULLA QUALE INVOCO LA BENEDIZIONE DEL SIGNORE PEGNO DI COPIOSI LUMI E GRAZIE CELESTI

BENEDICTUS PP. XVI

Bollettino Ufficiale Santa Sede

Messaggio del Presidente Napolitano a Sua Santità Benedetto XVI in partenza per il viaggio apostolico in Germania

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato a Sua Santità Benedetto XVI il seguente messaggio:

"Santità,

desidero rivolgerLe il più sincero ringraziamento per il messaggio che Ella ha voluto farmi pervenire nel momento in cui si accinge a partire per il viaggio apostolico in Germania. Esso conferma la speciale attenzione che Vostra Santità continua a riservare al dialogo ecumenico e interreligioso, che trarrà certamente nuovo slancio dagli incontri previsti in terra tedesca e dal Suo atteso intervento al Bundestag.
L'Europa sappia trarre forza dai valori fondativi della nostra comune civiltà, cui ha così grandemente contribuito il Suo paese natale. Solo così potrà consolidarsi in europa una società fondata sulla centralità della persona umana, sul dialogo tra culture e religioni e su intangibili principi di solidarietà. Un rinnovato impegno di coesione è oggi condizione perchè il nostro continente affermi un proprio coerente e costruttivo ruolo nel mutato contesto internazionale.
Con questi sentimenti, desidero ancora una volta esprimerLe, Santità, il mio apprezzamento per la Sua alta missione apostolica ed un caloroso augurio per la Sua terza visita nella Sua amata Patria".

Roma, 22 settembre 2011

Sito Ufficiale Quirinale


Paparatzifan
00giovedì 22 settembre 2011 13:50
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Papa in Germania/ Benedetto XVI è atterrato a Berlino

Berlino, 22 set. (TMNews)

L'aereo di Benedetto XVI è atterrato a Berlino poco prima delle 10.30. E' così iniziato il viaggio del Papa, che rimane in Germania fino a domenica e visita anche Erfurt e Friburgo.
Benedetto XVI è stato accolto all'aeroporto dei Berlino Tegel dalla cancelliera Angela Merkel e dal Presidente federale, Christian Wulff, accompagnato dalla seconda moglie.
Wulff, cattolico, ha espresso in una intervista alla 'Katholischen Nachrichtagentur' l'auspicio che la Chiesa mostri "comprensione" per i fedeli che, in ragione del loro stato di divorziati risposati, non hanno accesso alla comunione.
L'arrivo di Benedetto XVI è stato salutato dagli spari a salve del picchetto d'onore. Alcuni bambini hanno offerto a Benedetto XVI dei fiori. Presenti anche le autorità religiose: tra gli altri, l'arcivescovo di Berlino, mons. Rainer Maria Woelki, il presidente della Conferenza episcopale tedesca.
Il primo appuntamento di Benedetto XVI oggi è la visita ufficiale al Presidente Wulff, al castello di Bellevue. Più tardi il Papa riceverà la Merkel alla sede della nunziatura apostolica. Nel pomeriggio sono previsti un discorso al Bundestag, un incontro con la comunità ebraica e una messa con circa 80mila persone allo Olympiastadion.

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Paparatzifan
00giovedì 22 settembre 2011 13:54
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VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI IN GERMANIA (22-25 SETTEMBRE 2011), 22.09.2011

CERIMONIA DI BENVENUTO, AL CASTELLO DI BELLEVUE DI BERLIN

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Signor Presidente Federale,
Signore e Signori,
Cari amici,

mi sento molto onorato per l’amabile accoglienza che mi riservate qui al Castello Bellevue. Sono particolarmente grato a Lei, Signor Presidente Wulff, per l’invito a questa Visita ufficiale, che è il mio terzo soggiorno come Papa nella Repubblica Federale di Germania. La ringrazio di cuore per le gentili parole di benvenuto che mi ha rivolto.
La mia gratitudine va ugualmente ai rappresentanti del Governo Federale, del Bundestag e del Bundesrat nonché della Città di Berlino per la loro presenza con cui esprimono il loro rispetto per il Papa come Successore dell’Apostolo Pietro. E non da ultimo ringrazio i tre Vescovi ospitanti, l’Arcivescovo Woelki di Berlino, il Vescovo Wanke di Erfurt e l’Arcivescovo Zollitsch di Friburgo, nonché tutti coloro che, a vari livelli ecclesiali e pubblici, hanno collaborato nei preparativi di questo Viaggio nella mia patria, contribuendo in tal modo alla sua buona riuscita.
Pur essendo questo Viaggio una Visita ufficiale che rafforzerà le buone relazioni tra la Repubblica Federale di Germania e la Santa Sede, in primo luogo non sono venuto qui per perseguire determinati obiettivi politici o economici, come fanno giustamente altri uomini di stato, ma per incontrare la gente e parlare di Dio.
Nei confronti della religione vediamo una crescente indifferenza nella società che, nelle sue decisioni, ritiene la questione della verità piuttosto come un ostacolo, e dà invece la priorità alle considerazioni utilitaristiche.
D’altra parte c’è bisogno di una base vincolante per la nostra convivenza, altrimenti ognuno vive solo seguendo il proprio individualismo. La religione è uno di questi fondamenti per una convivenza riuscita. “Come la religione ha bisogno della libertà, così anche la libertà ha bisogno della religione.” Queste parole del grande vescovo e riformatore sociale Wilhelm von Ketteler, di cui si celebra quest’anno il secondo centenario della nascita, sono ancora attuali(1).
La libertà ha bisogno di un legame originario ad un’istanza superiore. Il fatto che ci sono valori che non sono assolutamente manipolabili, è la vera garanzia della nostra libertà. Chi si sente obbligato al vero e al bene, subito sarà d’accordo con questo: la libertà si sviluppa solo nella responsabilità di fronte a un bene maggiore. Tale bene esiste solamente per tutti insieme; quindi devo interessarmi sempre anche dei miei prossimi. La libertà non può essere vissuta in assenza di relazioni.
Nella convivenza umana non si dà libertà senza solidarietà. Ciò che sto facendo a scapito degli altri, non è libertà, ma azione colpevole che nuoce agli altri e anche a me stesso. Posso realizzarmi veramente quale persona libera solo usando le mie forze anche per il bene degli altri. Questo vale non soltanto per l’ambito privato ma anche per la società. Secondo il principio di sussidiarietà, la società deve dare spazio sufficiente alle strutture più piccole per il loro sviluppo e, allo stesso tempo, deve essere di supporto, in modo che esse, un giorno, possano reggersi anche da sole.
Qui, al Castello Bellevue, che deve il suo nome alla splendida vista sulla riva della Sprea e che è situato non lontano dalla Colonna della Vittoria, dal Bundestag e dalla Porta di Brandeburgo, siamo proprio nel centro di Berlino, la capitale della Repubblica Federale di Germania. Il castello con il suo passato movimentato è – come tanti edifici della città – una testimonianza della storia tedesca. Lo sguardo chiaro anche sulle pagine scure del passato ci permette di imparare da esso e di ricevere impulsi per il presente. La Repubblica Federale di Germania è diventata ciò che è oggi attraverso la forza della libertà plasmata dalla responsabilità davanti a Dio e dell’uno davanti all’altro. Essa ha bisogno di questa dinamica che coinvolge tutti gli ambiti dell’umano per poter continuare a svilupparsi nelle condizioni attuali. Ne ha bisogno in un mondo che necessita di un profondo rinnovamento culturale e della riscoperta di valori fondamentali su cui costruire un futuro migliore (Enciclica Caritas in veritate, 21).
Auspico che gli incontri durante le varie tappe del mio Viaggio – qui a Berlino, a Erfurt, nell’Eichsfeld e a Friburgo – possano dare un piccolo contributo in merito. Che in questi giorni Dio conceda la sua benedizione a noi tutti.

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Paparatzifan
00giovedì 22 settembre 2011 18:52
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PAPA/GERMANIA: NON VENGO CON OBIETTIVI POLITICI MA PER PARLARE DI DIO

(ASCA) - Berlino, 22 set

''Non sono venuto qui per perseguire determinati obiettivi politici o economici, come fanno giustamente altri uomini di Stato, ma per incontrare la gente e parlare di Dio''. Lo ha detto papa Benedetto XVI nella cerimonia di benvenuto in Germania al castello di Bellevue a Berlino. Il pontefice e' stato accolto dal Presidente Federale Christian Wulff e dalla moglie.
Per papa Ratzinger, ''nei confronti della religione vediamo una crescente indifferenza nella societa' che, nelle sue decisioni, ritiene la questione della verita' piuttosto come un ostacolo, e da' invece la priorita' alle considerazioni utilitaristiche''.
Per il pontefice, invece, ''c'e' bisogno di una base vincolante per la nostra convivenza, altrimenti ognuno vive solo seguendo il proprio individualismo. La religione e' uno di questi fondamenti per una convivenza riuscita''.

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PAPA/GERMANIA: UNITA' CRISTIANI E' FONDAMENTALE PER NOSTRO TEMPO

(ASCA) - Berlino, 22 set

''Quando ho accettato l'invito a questo viaggio era per me evidente che l'ecumenismo con i nostri amici evangelici deve essere un punto forte, un punto centrale di questo viaggio. Noi viviamo in un tempo di secolarismo dove i cristiani insieme hanno la missione di rendere presente il messaggio di Dio, il messaggio di Cristo, di far possibile credere, andare avanti con queste grandi idee, verita' e percio' l'essere insieme tra cattolici ed evangelici e' un elemento fondamentale per il nostro tempo''.
Lo ha detto papa Benedetto XVI nel colloquio con i giornalisti durante il volo che lo ha portato questa mattina in Germania.
''Anche se istituzionalmente non siamo uniti - ha aggiunto -, anche se rimangono problemi, anche grandi problemi nel fondamento della fede... in Cristo, in Dio trinitario, nell'uomo come immagine di Dio siamo uniti in questo mostrare al mondo e approfondire questa unita e' essenziale in questo momento storico''.

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