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Viaggio apostolico in Inghilterra ed Scozia

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2010 00:27
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16/09/2010 15:41
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VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DEL CARDINALE JOHN HENRY NEWMAN (16-19 SETTEMBRE 2010) (I)




LA PARTENZA DA ROMA


Ha avuto inizio questa mattina il 17° Viaggio internazionale del Santo Padre Benedetto XVI, che lo porta nel Regno Unito in occasione della Beatificazione del Cardinale John Henry Newman.

L’aereo con a bordo il Santo Padre - un AZ A320 dell’Alitalia - è partito dall’aeroporto di Ciampino (Roma) alle ore 8.30. L’arrivo all’aeroporto internazionale di Edinburgh è previsto per le ore 10.30 (11.30 ora di Roma).



TELEGRAMMI A CAPI DI STATO

Nel momento di lasciare il territorio italiano e nel sorvolare poi la Francia, il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire ai rispettivi Capi di Stato i seguenti messaggi telegrafici:

A SUA ECCELLENZA
ON. GIORGIO NAPOLITANO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PALAZZO DEL QUIRINALE
00187 ROMA

NEL LASCIARE IL SUOLO ITALIANO PER RECARMI NEL REGNO UNITO MI È CARO RIVOLGERE A LEI SIGNOR PRESIDENTE IL MIO DEFERENTE SALUTO E MENTRE MI ACCINGO AD INCONTRARE SUA MAESTÀ LA REGINA ELISABETTA SECONDA E LE ALTRE AUTORITÀ LA COMUNITÀ CATTOLICA COME PURE I RAPPRESENTANTI DI ALTRE COMUNITÀ RELIGIOSE SPECIALMENTE QUELLA ANGLICANA GLI ESPONENTI DELLA SOCIETÀ CIVILE E LA GENTE DI QUEL NOBILE PAESE INVOCO LA BENEDIZIONE DEL SIGNORE SULL’INTERA NAZIONE ITALIANA IN PARTICOLARE SUI RESPONSABILI DELLA COSA PUBBLICA CHIAMATI A SERVIRE IL BENE COMUNE

BENEDICTUS PP. XVI




SON EXCELLENCE MONSIEUR NICOLAS SARKOZY
PRÉSIDENT DE LA RÉPUBLIQUE FRANÇAISE
PARIS

AU MOMENT OÙ JE SURVOLE LA FRANCE POUR ME RENDRE EN VOYAGE APOSTOLIQUE AU ROYAUME-UNI J’ADRESSE AVEC PLAISIR À VOTRE EXCELLENCE MES SALUTATIONS CORDIALES ET MES VŒUX LES MEILLEURS POUR SA PERSONNE ET POUR LE PEUPLE FRANÇAIS

BENEDICTUS PP. XVI













VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DEL CARDINALE JOHN HENRY NEWMAN (16-19 SETTEMBRE 2010) (II)




ACCOGLIENZA UFFICIALE ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI EDINBURGH


All’arrivo all’aeroporto internazionale di Edinburgh, alle ore 10.30 (11.30 ora di Roma), il Santo Padre Benedetto XVI è accolto dal Nunzio Apostolico in Gran Bretagna, S.E. Mons. Faustino Sainz Muñoz; da S.A. Reale il Principe Filippo, Duca di Edinburgh; dal Primo Ministro della Scozia, S.E. il Sig. Alex Salmond, con altre personalità civile e religiose. Il Papa si dirige poi al Royal Pavilion dove si intrattiene brevemente con il Duca di Edinburgh. Quindi si trasferisce in auto al Palazzo Reale di Holyroodhouse per la cerimonia di benvenuto.



CERIMONIA DI BENVENUTO AL PALAZZO REALE DI HOLYROODHOUSE DI EDINBURGH

Alle ore 11, al Palazzo Reale di Holyroodhouse, ha luogo la cerimonia di benvenuto.
All’ingresso del Palazzo Reale, il Santo Padre Benedetto XVI è accolto da Sua Maestà Elisabetta II, Regina del Regno Unito, e dal suo Consorte, il Principe Filippo, Duca di Edinburgh.
Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, gli onori militari e la sfilata della Guardia d’onore, vengono presentate al Papa le Autorità presenti.



VISITA DI CORTESIA A SUA MAESTÀ ELISABETTA II, REGINA DEL REGNO UNITO, AL PALAZZO REALE DI HOLYROODHOUSE

L’incontro privato tra il Santo Padre e Sua Maestà la Regina Elisabetta II con il Principe Consorte si svolge subito dopo la cerimonia di benvenuto, nella Morning Room del Palazzo Reale di Holyroodhouse, e si conclude con lo scambio dei doni e le foto ufficiali.
Contemporaneamente, il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone incontra il Primo Ministro della Scozia, S.E. il Sig. Alex Salmond.




INCONTRO CON LE AUTORITÀ AL PALAZZO REALE DI HOLYROODHOUSE



Alle ore 11.40, al termine della visita di cortesia a Sua Maestà la Regina Elisabetta II, nel Parco del Palazzo Reale di Holyroodhouse il Santo Padre Benedetto XVI incontra le Autorità, tra cui rappresentanti politici, della società civile, delle Chiese anglicana e cattolica britannica, oltre ad alcuni rappresentanti del Parlamento scozzese.
Dopo l’introduzione musicale di cornamuse scozzesi e il discorso di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, il Papa pronuncia il discorso che pubblichiamo di seguito:

DISCORSO DEL SANTO PADRE



Maestà,

grazie per il Suo gentile invito a compiere una visita ufficiale al Regno Unito e per le Sue cordiali parole di saluto, a nome del popolo britannico Nel ringraziare Vostra Maestà, mi permetta di estendere i miei saluti a tutto il popolo del Regno Unito e porgere con amicizia la mano a ciascuno.

È un grande piacere per me iniziare il mio viaggio salutando i Membri della Famiglia Reale, ringraziando in particolare Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo per il suo gentile benvenuto datomi all’aeroporto di Edimburgo. Esprimo la mia gratitudine all’attuale e ai precedenti governi di Vostra Maestà ed a quanti hanno collaborato con essi al fine di rendere possibile questa occasione, fra cui Lord Patten e il precedente Segretario di Stato Murphy. Vorrei pure prender atto con profondo apprezzamento del lavoro svolto dal "All-Parliamentary Group on the Holy See", che ha grandemente contribuito al rafforzamento delle relazioni amichevoli che esistono fra la Santa Sede e il Regno Unito.

Nel dare inizio alla visita al Regno Unito nella storica Capitale della Scozia, saluto in maniera speciale il Primo Ministro Salmond ed i rappresentanti del Parlamento scozzese. Come le Assemblee del Galles e dell’Irlanda del Nord, possa anche il Parlamento scozzese crescere nel suo essere espressione delle nobili tradizioni e della distinta cultura degli scozzesi ed adoperarsi per servire i loro interessi migliori in spirito di solidarietà e di premura nei confronti del bene comune.

Il nome di Holyroodhouse, residenza ufficiale di Vostra Maestà in Scozia, evoca la "Santa Croce" e fa volgere lo sguardo alle profonde radici cristiane che sono tuttora presenti in ogni strato della vita britannica. I monarchi d’Inghilterra e Scozia erano cristiani sin dai primissimi tempi ed includono straordinari Santi come Edoardo il Confessore e Margherita di Scozia. Come Le è noto, molti di loro hanno esercitato coscienziosamente i loro doveri sovrani alla luce del Vangelo, modellando in tal modo la nazione nel bene al livello più profondo. Ne risultò che il messaggio cristiano è diventato parte integrale della lingua, del pensiero e della cultura dei popoli di queste isole per più di un millennio. Il rispetto dei vostri antenati per la verità e la giustizia, per la clemenza e la carità giungono a voi da una fede che rimane una forza potente per il bene nel vostro regno, con grande beneficio parimenti di cristiani e non cristiani.

Troviamo molti esempi di questa forza per il bene lungo tutta la lunga storia della Gran Bretagna. Anche in tempi relativamente recenti, attraverso figure come William Wilberforce e David Livingstone, la Gran Bretagna è direttamente intervenuta per fermare la tratta internazionale degli schiavi. Ispirate dalla fede, donne come Florence Nightingale servirono i poveri e i malati, ponendo nuovi standard nell’assistenza sanitaria che successivamente vennero copiati ovunque. John Henry Newman, la cui beatificazione celebrerò fra breve, fu uno dei molti cristiani britannici della propria epoca la cui bontà, eloquenza ed azione furono un onore per i propri concittadini e concittadine. Questi e molti altri come loro furono mossi da una fede profonda, nata e cresciuta in queste isole.

Pure nella nostra epoca possiamo ricordare come la Gran Bretagna e i suoi capi si opposero ad una tirannia nazista che aveva in animo di sradicare Dio dalla società e negava a molti la nostra comune umanità, specialmente gli ebrei, che venivano considerati non degni di vivere. Desidero, inoltre, ricordare l’atteggiamento del regime verso pastori cristiani e verso religiosi che proclamarono la verità nell’amore; si opposero ai nazisti e pagarono con la propria vita la loro opposizione. Mentre riflettiamo sui moniti dell’estremismo ateo del ventesimo secolo, non possiamo mai dimenticare come l’esclusione di Dio, della religione e della virtù dalla vita pubblica conduce in ultima analisi ad una visione monca dell’uomo e della società, e pertanto a "una visione riduttiva della persona e del suo destino" (Caritas in veritate, 29).

Sessantacinque anni orsono la Gran Bretagna giocò un ruolo essenziale nel forgiarsi del consenso internazionale del dopo-guerra, il che favorì la fondazione delle Nazioni Unite e diede inizio ad un periodo di pace e di prosperità in Europa, sino a quel momento sconosciuto. Negli anni più recenti la comunità internazionale ha seguito da vicino gli eventi nell’Irlanda del Nord, i quali hanno condotto alla firma dell’Accordo del Venerdì Santo ed alla devoluzione di poteri all’Assemblea dell’Irlanda del Nord. Il governo di Vostra Maestà e quello dell’Irlanda, unitamente ai leader politici, religiosi e civili dell’Irlanda del Nord, hanno sostenuto la nascita di una risoluzione pacifica del conflitto locale. Incoraggio quanti sono coinvolti a continuare a camminare coraggiosamente insieme sulla via tracciata verso una pace giusta e duratura.

Il governo e il popolo sono coloro che forgiano le idee che hanno tutt’oggi un impatto ben al di là delle Isole britanniche. Ciò impone loro un dovere particolare di agire con saggezza per il bene comune. Allo stesso modo, poiché le loro opinioni raggiungono un così vasto uditorio, i media britannici hanno una responsabilità più grave di altri ed una opportunità più ampia per promuovere la pace delle nazioni, lo sviluppo integrale dei popoli e la diffusione di autentici diritti umani. Possano tutti i britannici continuare a vivere dei valori dell’onestà, del rispetto e dell’equilibrio che hanno guadagnato loro la stima e l’ammirazione di molti.

Oggi il Regno Unito si sforza di essere una società moderna e multiculturale. In questo compito stimolante, possa mantenere sempre il rispetto per quei valori tradizionali e per quelle espressioni culturali che forme più aggressive di secolarismo non stimano più, né tollerano più. Non si lasci oscurare il fondamento cristiano che sta alla base delle sue libertà; e possa quel patrimonio, che ha sempre servito bene la nazione, plasmare costantemente l’esempio del Suo governo e del Suo popolo nei confronti dei due miliardi di membri del Commonwealth, come pure della grande famiglia di nazioni anglofone in tutto il mondo.

Dio benedica Vostra Maestà e tutte le persone del Vostro Reame. Grazie.



Al termine dell’incontro, secondo la tradizione, Sua Maestà la Regina accompagna il Papa lungo la prima fila degli invitati, presentando gli ospiti più autorevoli. Quindi conduce il Santo Padre fino al cortile interno del Palazzo dove si trovano giovani studenti scozzesi in abiti tradizionali.

Il Papa si trasferisce, quindi, in auto alla Residenza dell’Arcivescovo di Saint Andrews and Edinburgh dove pranza con i Membri del Seguito Papale, presenti anche l’Arcivescovo, Card. Keith Michael Patrick O’Brien, e S.E. Mons. Mario Joseph Conti, Arcivescovo di Glasgow.








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