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Viaggio apostolico in Portogallo

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2010 15:39
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Grande entusiasmo per il Pontefice in tutte le strade attraversate dal corteo

I colori della festa per una grande manifestazione d'affetto

dal nostro inviato Nicola Gori

"Viva o Papa" era il grido della folla al passaggio della papamobile con la quale Benedetto XVI, nel pomeriggio di martedì 11 maggio, raggiungeva il Terreiro do Paço, la più grande piazza di Lisbona, dove lo attendevano circa 70.000 persone. Una festa di popolo, con migliaia di bandierine con i colori del Vaticano sventolate in una variegata coreografia. Striscioni augurali svettavano sulla gente che si era radunata per salutare il Pontefice. Per rendere ancora più suggestiva l'atmosfera, al suo arrivo, decine di palloncini bianchi e gialli sono stati lanciati verso il cielo. La forma della piazza a "u" terminante con due torri laterali, sembrava racchiudere in un abbraccio la grande folla che ha partecipato al primo incontro con il Papa a Lisbona. La presenza di Benedetto XVI ha coinvolto ogni quartiere della città. Si stima che circa 400.000 persone si siano riversate nelle strade e nelle piazze. Per capire le dimensioni dell'evento, basti ricordare che Lisbona conta circa 564.000 abitanti e tutta l'area metropolitana arriva a contarne 3.500.000.
Dal punto di vista scenografico, la città si è preparata in tempo per accogliere il Pontefice. Sui display posti agli angoli delle principali piazze e su quelli nei tram e negli autobus scorreva la scritta: "Lisboa saúda o Papa", oppure "Bem-vindo Santo Pae". Su tutti i mezzi pubblici sventolavano anche due bandierine vaticane. Le barche sul fiume Tejo avevano issato il pavillon delle grandi parate. I traghetti salutavano il Pontefice con il suono delle sirene. Tutta la città è stata coinvolta in questo giorno di festa. Il sindaco Ántonio Costa ha espresso, a nome di tutti gli abitanti di Lisbona, la gioia e la stima per Benedetto XVI, consegnandogli le chiavi della città. Le autorità civili e le altre componenti della società hanno voluto esprimere la loro simpatia e presentare i loro omaggi al Papa. Si sono distinti i tre club calcistici della città: i calciatori Rui Costa e Nuno Gomes, con il presidente del Benfica, gli hanno regalato una maglia della squadra con stampato il nome "Benedetto XVI" e firmata dai calciatori. La stessa cosa hanno fatto le squadre dello Sporting, con il presidente Bettencourt, e quella del Belenenses. Gli è stato poi offerto, in segno di ringraziamento, un dipinto raffigurante Nuno di Santa Maria, un santo molto amato dai portoghesi e da Benedetto XVI canonizzato il 26 aprile 2009.
Prima di celebrare la messa - l'altare era stato allestito in riva al fiume - il Pontefice ha fatto il giro della piazza in papamobile. Per salutare meglio i numerosi giovani e i fedeli ha aperto il finestrino del veicolo e si è affacciato. Un tappeto, composto da circa 10.000 fiori donati dai coltivatori dell'isola di Madeira, ha ornato l'altare. Circondato dai vescovi del Portogallo, con il patriarca di Lisbona, cardinale José da Cruz Policarpo, e dal seguito, il Pontefice ha guidato la processione introitale al canto del "Tu es Petrus", intonato dal coro composto da circa 300 persone provenienti dai vari cori di Lisbona e accompagnato da un centinaio di orchestrali. Anche qualche numero dei concelebranti può rendere l'idea della grande partecipazione della gente: 400 sacerdoti hanno distribuito più di 40.000 comunioni, 500 diaconi, 100 seminaristi, 400 accoliti, 300 cadetti delle forze armate hanno accompagnato i presbiteri nel distribuire le ostie consacrate.
Ogni particolare ricordava il coinvolgimento della città per la visita del Papa. L'altare, è stato ideato da Jorge Assis; si è ispirato ai ciottoli spaccati del Tejo, pietre caratteristiche di Lisbona. Nel linguaggio simbolico questo riferimento voleva rappresentare il significato che i lusitani annettono al legame con l'oceano, nel quale si apre il grande estuario del fiume, strada privilegiata per i navigatori portoghesi che proprio attraversando l'Oceano hanno scoperto nuove terre e permesso al Vangelo di raggiungere popoli lontani. Il tono blu del pavimento dell'altare richiamava il colore dell'acqua che scorreva alle spalle dei celebranti.
Prima dell'inizio della messa, il patriarca di Lisbona ha rivolto un breve saluto al Papa e gli ha offerto in omaggio una reliquia di san Vicente, a ricordo della visita. Il Pontefice ha ricambiato con un prezioso calice. Nell'omelia ha ricordato tra l'altro l'impegno missionario del Paese che nel passato ha diffuso la fede nei cinque continenti. Al termine della messa, Benedetto XVI ha pronunciato un breve discorso per commemorare i 50 anni della fondazione del santuario di Cristo Rei di Almada, sulla riva opposta del Tejo, proprio sulla collina che sovrasta la città. Un monumento che ricorda la statua di Cristo Re a Rio de Janeiro, in Brasile, visibile da ogni parte di Lisbona. Si tratta di una statua del Cristo con le braccia aperte, alta 28 metri, collocata su una base di cemento di 82 metri. Venne fatta scolpire negli anni Trenta dall'arcivescovo di Lisbona Manuel Gonçalves Cerejeira. Benedetto XVI - che ha donato al santuario una casula consegnata al vescovo di Setubal, monsignor Gilberto Délio Gonçalves Canavarro dos Reis, e al rettore Alberto Sezinando - sorvolerà il monumento lasciando la capitale per recarsi a Fátima mercoledì pomeriggio 12 maggio.
Il Terreiro do Paço, attuale praça do Comércio, è un luogo simbolico per i portoghesi: al suo posto sorgeva il palazzo reale distrutto nel terribile terremoto del 1° novembre 1755 che spazzò via tre quarti di città. Gli abitanti di Lisbona la chiamano ancora con il nome di Terrazza del Palazzo in ricordo dell'antica dimora reale. La piazza venne ridisegnata nel XVIii secolo in stile pombalino, dal nome del celebre marchese di Pombal, al quale si deve la riqualificazione della città. Il 1° febbraio 1908 vi venne assassinato il penultimo re del Portogallo Carlo i, detto "O martirizado", prima che venisse proclamata la repubblica, due anni dopo. La nuova denominazione di piazza del commercio sottolinea il suo attuale ruolo nell'economia della città.
Terminata la celebrazione, il Pontefice è rientrato in nunziatura, dove si è affacciato al balcone per salutare i numerosi giovani che si erano radunati per cantare in suo onore. Il Papa ha rivolto loro un breve saluto e li ha benedetti.

(©L'Osservatore Romano - 13 maggio 2010)


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