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Viaggio apostolico in Malta

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2010 00:13
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18/04/2010 23:54
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Papa: vogliono convincerci a rinunciare a fede

LA VALLETTA

"Molte voci cercano di persuaderci di mettere da parte la nostra fede in Dio e nella sua Chiesa e di scegliere da se stessi i valori e le credenze con i quali vivere": lo ha detto il Papa nell'omelia della messa celebrata questa mattina a Malta, nel piazzale dei Granai di Floriana. Ma "se poniamo la nostra fiducia nel Signore e seguiamo i suoi insegnamenti - ha aggiunto - raccoglieremo sempre grandi frutti".

"Ci dicono - ha proseguito il pontefice - che non abbiamo bisogno di Dio e della Chiesa. Se siamo tentati di credere a loro, dovremmo ricordare l'episodio del Vangelo di oggi, quando i discepoli, tutti esperti pescatori, hanno faticano tutta la notte, ma non hanno preso neppure un solo pesce". "Lasciati a se stessi, i loro sforzi erano infruttuosi; quando Gesù è rimasto accanto a loro, hanno catturato una grande quantità di pesci". Benedetto XVI ha poi affermato, rivolgendosi ai maltesi, alle prese con un dibattito sul divorzio e con le "spinte secolariste" che "non tutto quello che il mondo oggi propone é meritevole di essere accolto". "Molti viaggiatori - ha aggiunto - sono sbarcati qui nel corso della vostra storia. La ricchezza e la varietà della cultura maltese - ha detto il Papa - è un segno che il vostro popolo ha tratto grande profitto dallo scambio di doni ed ospitalità con i viaggiatori venuti dal mare. Ed è significativo che voi abbiate saputo esercitare il discernimento nell' individuare il meglio di ciò che essi avevano da offrire. Vi esorto - ha concluso - a continuare a fare così".

Gli uomini hanno bisogno "della divina misericordia" per guarire le loro "ferite spirituali, le ferite del peccato", ha affermato Benedetto XVI nell'omelia rivolgendosi a quanti svolgono un "ministero pastorale nella Chiesa". "In ogni ambito della nostra vita - ha aggiunto - necessitiamo dell'aiuto della grazia di Dio. Con lui possiamo fare tutto: senza di lui non possiamo fare nulla".

La "tecnologia avanzata" non può "rispondre ad ogni nostro desiderio e salvarci dai pericoli che ci assalgono", ha detto ancora il Papa nell'omelia. "Siamo tentati di pensare - ha affermato il pontefice - che l' odierna tecnologia avanzata possa rispondere ad ogni nostro desiderio e salvarci dai pericoli che ci assalgono. Ma non è così. In ogni momento della nostra vita dipendiamo interamente da Dio, nel quale viviamo, ci muoviamo ed abbiamo la nostra esistenza. Solo lui può proteggerci dal male, colo lui può guidarci tra le tempeste della vita ed solo lui può condurci in un porto sicuro, come ha fatto per Paolo ed i suoi compagni, alla deriva delle coste di Malta". "Più di ogni carico che possiamo portare con noi, nel senso delle nostre realizzazioni umane, delle nostre proprietà, della nostra tecnologia, è la nostra relaizone con il Signore che che fornisce la chiave della nostra felicità e della nostra realizzazione umana".

La messa a Floriana e un incontro con i giovani sul lungomare di La Valletta sono i momenti più intensi della seconda giornata del primo viaggio di Benedetto XVI a Malta. Fuori programma, però, c'é ancora la possibilità di un incontro con le vittime maltesi di abusi da parte di religiosi, che ieri sera il portavoce padre Federico Lombardi ha detto di non poter escludere, anche se - ha aggiunto - "avverebbe nel più stretto riserbo e sarebbe riferito a cose fatte".

Oltre 40 mila persone hanno affollato di buon'ora il piazzale dei Granai, a Floriana mentre non è stato visto alcun segno delle contestazioni che erano state ventilate da settori isolati prima dell'arrivo del pontefice.

"Ero già qui due volte con Giovanni Paolo II - ricorda una donna - e sono felice che il Papa sia di nuovo qui". Quale, non ha importanza, "é sempre il vicario di Cristo". La pedofilia? "E' una piaga generalizzata, e non c'entra con la nostra fede in Dio e nella Chiesa - aggiunge - e il Papa li rappresenta entrambi". C'é anche un gruppo di boy scout, che conferma quasi in coro le stesse affermazioni. Una fede profonda, quella del popolo maltese, che sta tributando a Benedetto XVI un'accoglienza che il portavoce vaticano ha già definito ieri "oltre le attese". Ai margini della piazza, anche alcuni immigrati, un po' in disparte. Africano cattolici, con le croci al collo, che confidano di aver subito maltrattamenti, di non poter lavorare né ottenere documenti di espatrio. "Sappiamo che il Papa ci è vicino - commenta un nigeriano - e speriamo anche nel suo aiuto".

Molti i temi affrontati ieri, durante la cerimonia all'aeroporto, al palazzo presidenziale e alla Grotta di san Paolo: far fronte all'immigrazione, arginare l'attacco a vita, matrimonio e famiglia, riscoprire una cristianità coerente e coraggiosa pronta a mettersi in gioco in prima persona per contrastare la deriva relativista e l'ateismo. Il Papa ha anche espresso un secco no al divorzio, sul quale è in atto sull'isola un dibattito parlamentare.

© Copyright Ansa


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