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Viaggio apostolico in Giordania e Israele

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2009 21:40
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09/05/2009 16:01
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Discorsi incalzanti

Tirar fuori l'amore dal nucleo delle tre religioni

Elio Maraone

«A volte è difficile trovare una ra gione per ciò che appare solo come un ostacolo da superare o anche come prova... da sopportare. Ma la fede e la ragione ci aiutano a vedere un orizzonte oltre noi stessi per immaginare la vita co me Dio la vuole.
L’amore incondizionato di Dio... mira a un significato e a uno sco po per ogni vita umana. Il suo è un amo re che salva».
E ancora: «Ognuno di noi è un pellegrino. Siamo tutti proiettati in a vanti, risolutamente, sulla via di Dio. Na turalmente, tendiamo poi a volgere lo sguardo indietro al percorso della vita – talvolta con rimpianti e recriminazioni, spesso con gratitudine ed apprezzamen to – ma guardiamo anche avanti – a volte con trepidazione o ansia, sempre con at tesa e speranza, sapendo che ci sono an che altri ad incoraggiarci lungo la strada».
Sin da queste frasi pronunciate da Bene detto XVI nel toccante incontro con i giovani disabili accolti dalla Chiesa cattolica gior­dana nel Centro «Regina Pacis» di Amman, si avverte che con questo viaggio in Terra Santa tornano, incisivi, i giorni degli appas­sionati incontri e le notti della trepidazione (una parola questa che spesso ricorre nei discorsi papali, segno di un cuore indomi to e insieme incline alla tenerezza).
Già dalle prime battute traspare la trama sulla quale il Papa intende tessere, gior no a giorno, il proprio pellegrinaggio; al­l’instancabile invito alla pace basata su «posizioni realmente ragionevoli» e alla riconciliazione tra popoli e religioni di versi si aggiunge e si aggiungerà il pres sante proposito di incoraggiare la comu nità cattolica della regione e di ricordare alla Chiesa universale e al mondo intero che lì sono le radici della storia cristiana.
«Vengo in Giordania come pellegrino, per venerare i luoghi santi... e avrò la gioia di benedire le prime pietre delle chiese che saranno costruite sul luogo tradizionale del Battesimo del Signore» è un passag gio del primo discorso di ieri, che allar gando l’orizzonte così prosegue: «La li bertà religiosa è certamente un diritto u mano fondamentale ed è mia fervida spe ranza e preghiera che il rispetto per i di ritti inalienabili e la dignità di ogni uomo ed ogni donna giunga ad essere sempre più affermato e difeso, non solo nel Me dio Oriente». Ma la libertà religiosa, pur irrinunciabile, e fondamentale, è soltanto una parte del la desiderabile coesistenza pacifica tra i popoli.
E infatti Benedetto XVI, che già sul l’aereo che lo portava ad Amman aveva insistito con i giornalisti sull’importanza del «dialogo trilaterale tra le tre religioni monoteiste», giunto a terra esprime il suo «profondo rispetto per la comunità mu sulmana » e rende omaggio al «ruolo gui da » di re Abdallah II nel «promuovere u na migliore comprensione delle virtù pro clamate dall’Islam».
Ma non basta. Citan do il Messaggio di Amman (2004) dice che «queste nobili iniziative hanno ottenuto buoni risultati nel favorire un’alleanza di civiltà fra il mondo occidentale e quello musulmano, smentendo le previsioni di coloro che considerano inevitabili la vio lenza e il conflitto».
Dunque, il Papa guarda, e invita tutti a guardare, in quello che può essere consi derato il passaggio più squillante del pri mo giorno in Terra Santa, al «ruolo cen trale svolto, nelle rispettive tradizioni re ligiose, dal comandamento dell’amore»; e spera vivamente che «questa visita e tut te le iniziative programmate per pro muovere buone relazioni fra cristiani e musulmani possano aiutarci a crescere nell’amore verso Dio Onnipotente e Mi sericordioso, come anche nel fraterno a more vicendevole». Si avverte una nota profetica in queste pa role del pellegrino che «diversamente da quelli di un tempo non porta regali od of ferte » ma «semplicemente un’intenzio ne, una speranza» di pace.
Ancora una volta egli prega e chiede la preghiera di tutti per «la conversione dei cuori». Per ché, parola di Papa, «anche quelli induri­ti dal cinismo o dall’ingiustizia o dalla ri luttanza a perdonare non sono mai al di là del raggio d’azione di Dio».

© Copyright Avvenire, 9 maggio 2009


Papa Ratzi Superstar









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