Google+
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 | Pagina successiva

Viaggio apostolico in Camerun e Angola

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2009 17:13
Autore
Stampa | Notifica email    
21/03/2009 16:05
OFFLINE
Post: 9.174
Post: 540
Registrato il: 22/08/2006
Registrato il: 20/01/2009
Utente Comunità
Utente Senior
Incontro con le autorità politiche a Luanda. Il Papa: lotta a corruzione e discriminazione delle donne. L'aborto non è cura della salute materna


Gli africani siano protagonisti del proprio sviluppo nel rispetto della famiglia e della vita: è l’esortazione di Benedetto XVI alle autorità politiche e civili angolane e al corpo diplomatico incontrato ieri sera nel palazzo presidenziale di Luanda. L’evento, nel quale il Papa ha anche denunciato quanti considerano l’aborto una questione di salute riproduttiva, è avvenuto dopo la visita di cortesia del Pontefice al presidente della Repubblica dell’Angola, José Eduardo Dos Santos. Il servizio di Alessandro Gisotti:

La dignità della donna, la promozione della famiglia e la difesa della vita siano il fondamento di un autentico sviluppo dell’Africa: si può sintetizzare così la sfida che Benedetto XVI ha lanciato alle autorità politiche e diplomatiche dell’Angola e di tutto il continente africano. Un intervento, quello pronunciato al Palazzo presidenziale di Luanda, improntato alla fiducia nelle possibilità dell’Africa di costruire un futuro di pace e progresso:


Angola sabe que chegou para a África o tempo da esperança...
“L’Angola – ha detto il Papa - sa che è arrivato per l’Africa il tempo della speranza”. Ogni comportamento umano retto, è stata la sua riflessione, “è speranza in azione. Le nostre azioni non sono mai indifferenti davanti a Dio; e non lo sono neanche per lo sviluppo della storia”. E ha esortato gli africani a trasformare questo Continente, liberandolo “dal flagello dell’avidità, della violenza e del disordine, guidandolo sul sentiero segnato dai principi indispensabili ad ogni moderna civile democrazia”. Il Papa ha numerato questi principi: “Il rispetto e la promozione dei diritti umani, un governo trasparente, una magistratura indipendente, una comunicazione sociale libera, un'onesta amministrazione pubblica, una rete di scuole e di ospedali funzionanti in modo adeguato, e la ferma determinazione, radicata nella conversione dei cuori, di stroncare una volta per tutte la corruzione”:


Meus amigos, vós sois obreiros e testemunhas duma Angola que se levanta...
“Amici miei – ha affermato - voi siete artefici e testimoni di un’Angola che si sta risollevando”. Dopo ventisette anni di guerra civile che ha devastato questo Paese, ha rilevato con gioia, “la pace ha cominciato a mettere radici, portando con sé i frutti della stabilità e della libertà”. Ha quindi lodato gli “sforzi palpabili” del governo e delle agenzie multilaterali, “decise a trascendere interessi particolari per operare nella prospettiva del bene comune”. Né ha mancato di elogiare quanti “servono con integrità e dedizione le loro comunità umane” e sono “impegnati in attività di volontariato al servizio dei più bisognosi”. Quindi, ha richiamato la necessità di un “approccio etico allo sviluppo” al centro del suo ultimo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace:


De facto, mais do que simples programas e protocolos...
“Infatti – ha avvertito il Santo Padre - più che semplici programmi e protocolli, le persone di questo continente stanno giustamente chiedendo una conversione profondamente convinta e durevole dei cuori alla fraternità”. Gli africani, ha detto ancora, chiedono alle agenzie internazionali di stare loro accanto in modo “veramente umano”. Ed ha ribadito che “gli stessi africani, lavorando insieme per il bene delle loro comunità, devono essere gli agenti primari del loro sviluppo”, esortando al contempo i Paesi industrializzati a dar seguito alla promessa di destinare lo 0,7% del loro Pil agli aiuti allo sviluppo. Un’assistenza “ancora più necessaria oggi - ha soggiunto - con la tempesta finanziaria mondiale in atto”. Ma su cosa deve dunque basarsi lo sviluppo africano? Il Papa indica nella famiglia il fondamento su cui costruire l’edificio sociale. La famiglia, ha detto, è proprio il “dono comune che l’Africa offre a quanti provengono da altri continenti”:


Entretanto, como todos sabem, também aqui se abatem numerosas...
“Eppure – ha costatato con amarezza - come tutti sappiamo, anche qui numerose pressioni si abbattono sulle famiglie: ansia e umiliazione causate dalla povertà, disoccupazione, malattia, esilio, per menzionarne solo alcune”. Particolarmente sconvolgente, ha denunciato Benedetto XVI, “è il giogo opprimente della discriminazione sulle donne e ragazze", senza parlare della inqualificabile "pratica della violenza e dello sfruttamento sessuale che causa loro tante umiliazioni e traumi”. Il Papa ha quindi riferito “un'ulteriore area di grave preoccupazione: le politiche di coloro che, col miraggio di far avanzare l’«edificio sociale», minacciano le sue stesse fondamenta”:


Que amarga é a ironia daqueles que promovem o aborto...
“Quanto amara – ha detto il Papa - è l'ironia di coloro che promuovono l'aborto tra le cure della salute "materna"! Quanto sconcertante la tesi di coloro secondo i quali la soppressione della vita sarebbe una questione di salute riproduttiva (cfr Protocollo di Maputo, art. 14)!” La Chiesa, ha proseguito, la troverete sempre “accanto ai più poveri di questo continente”, attraverso iniziative diocesane e innumerevoli opere educative, sanitarie e sociali:


Continuará a fazer tudo o possível para apoiar as famílias, nomeadament...
“Continuerà a fare tutto ciò che le è possibile per sostenere le famiglie – ha rassicurato – comprese quelle colpite dai tragici effetti dell'AIDS e per promuovere l’uguale dignità di donne e uomini sulla base di un'armoniosa complementarità”. Il cammino spirituale del cristiano, ha concluso Benedetto XVI, “è quello della quotidiana conversione; a questo la Chiesa invita tutti i leader dell’umanità, affinché essa possa seguire i sentieri della verità, dell'integrità, del rispetto e della solidarietà”.




Il Papa ai vescovi dell'Angola: cristiano adulto non è chi che segue le mode ma chi vive radicato nell'amicizia con Cristo


Benedetto XVI, subito dopo l’incontro con le autorità politiche e civili, si è recato nella cappella della nunziatura a Luanda dove ha incontrato i vescovi dell’Angola e São Tomé. Ce ne parla Sergio Centofanti.

Il Papa incoraggia i vescovi a proseguire il loro ministero episcopale nonostante le fatiche, le tante limitazioni e difficoltà: sono le doglie del parto – ha detto – che si fanno sentire “finché Cristo non sia completamente formato”. Anche qui si diffonde una cultura relativista “che nulla riconosce come definitivo e anzi - sottolinea il Papa - tende ad erigere a misura ultima l’io personale e i suoi capricci”. La Chiesa propone “un’altra misura: il Figlio di Dio, che è anche vero uomo. È Lui la misura del vero umanesimo”:


“O cristão de fé adulta e madura não é aquele que segue as ondas da moda...
Il cristiano di fede adulta e matura non è colui che segue le onde della moda e l’ultima novità, ma colui che vive profondamente radicato nell’amicizia di Cristo. Questa amicizia ci apre verso tutto ciò che è buono e ci offre il criterio per discernere tra errore e verità”.


Per Benedetto XVI in questo contesto è “certamente decisivo” il campo della cultura:


“a voz dos católicos esteja sempre presente no debate cultural da nação...
la voce dei cattolici sia sempre presente nel dibattito culturale della Nazione, perché si rafforzino le capacità di elaborare razionalmente, alla luce della fede, le tante questioni che sorgono nei diversi ambiti della scienza e della vita”.


“La cultura e i modelli di comportamento – ha proseguito - si trovano oggi sempre più condizionati e caratterizzati dalle immagini proposte dai mezzi di comunicazione sociale”. Per questo è lodevole ogni sforzo perché la comunità ecclesiale abbia una capacità comunicativa “in grado di offrire a tutti un’interpretazione cristiana degli eventi”. Tra gli impegni che il Papa propone è la difesa della famiglia, “oggi esposta a parecchie difficoltà e minacce” , e la cui fragilità è resa ancor più acuta dalla “tendenza diffusa nella società e nella cultura di contestare il carattere unico e la missione propria della famiglia fondata sul matrimonio”.


“Na vossa solicitude de Pastores...
Nella vostra sollecitudine di Pastori … continuate ad alzare la voce in difesa della sacralità della vita umana e del valore dell’istituto matrimoniale e per la promozione del ruolo che ha la famiglia nella Chiesa e nella società, chiedendo misure economiche e legislative che le rechino sostegno nella generazione e nell’educazione dei figli”.


Quindi il Papa ha espresso la propria gioia per la presenza in Angola “di tante comunità vibranti di fede, con un laicato impegnato”, per le tante vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, “vero segno di speranza per il futuro”. E di fronte ad un clero che “diventa sempre più autoctono” rende “omaggio al lavoro svolto pazientemente ed eroicamente dai missionari per annunziare Cristo e il suo Vangelo” in queste terre. Infine Benedetto XVI parla della formazione permanente dei sacerdoti, della loro testimonianza, della fedeltà al loro stato, perché cerchino “di farsi santi per suscitare intorno a sé nuovi santi”.




Padre Lombardi: non siano depredate le ricchezze dell'Africa


Per una prima valutazione della tappa angolana del viaggio di Benedetto XVI in Africa ascoltiamo il commento del direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, intervistato da Davide Dionisi:

R. - Io ho avuto l’impressione che siano discorsi molto decisi, ricchi di contenuto. In un certo senso sono un po’ diversi da quelli che abbiamo sentito in Camerun, che erano più centrati sul tema del Sinodo e della vita della Chiesa. I discorsi come quello all’aeroporto, diretto al popolo angolano e alla sua situazione dopo tante divisioni e tante guerre, con l’impegno adesso della ricostruzione, e il discorso alle autorità politiche e civili e al Corpo diplomatico. Ecco, anche questo è stato un discorso molto forte: si è parlato dei principi essenziali per la costruzione di una democrazia moderna, con il rispetto dei diritti della persona, l’onestà nell’amministrazione, il superamento definitivo della corruzione. Veramente tante cose, estremamente importanti e chiare. E infine anche l’impegno per la famiglia e il monito contro misure che siano contrarie alla dignità della donna e anche l’uso dell’aborto per il controllo delle nascite.


D. – Nel ricordare che l’Angola, teatro negli anni scorsi di un conflitto trentennale, è una delle nazioni più ricche di risorse naturali ha detto: “Non arrendetevi alla legge del più forte”...


R. – Questo è uno dei moniti che il Papa ha dato. Il suo è sempre un richiamo al rispetto del bene comune, alla solidarietà, all’attenzione ai poveri, ad una retta distribuzione delle risorse. Questo fatto che l’Africa sia un continente in cui molti Paesi sono ricchi di risorse, ma sono allo stesso tempo travagliati da un’estrema povertà delle persone che vi abitano, è una cosa che grida vendetta al cospetto di Dio. E bisogna assolutamente trovare il modo da parte dell’estero di non depredare queste ricchezze per interessi economici estranei e da parte dei governanti di non usare male per motivi di corruzione, di interesse personale, queste risorse, ma di metterle veramente a disposizione di tutti.


D. – Ecco, il discorso, durante l’incontro con le autorità politiche e civili e con il Corpo diplomatico, ha ricordato le difficoltà di tante famiglie e le discriminazioni nei confronti delle donne...


R. – Questo mi colpisce. E’ uno dei fili che attraversano l’insegnamento del Papa in questo viaggio. E mi sembra molto significativo, perchè effettivamente il ruolo della donna nella società africana è assolutamente centrale. E quindi saperne riconoscere la dignità, aiutarne lo sviluppo è una delle chiavi del progresso umano e spirituale dell’Africa.





Domani la Messa celebrata dal Papa con i vescovi dell'Imbisa



Domani mattina, sulla spianata di Cimangola a Luanda, Benedetto XVI presiederà la Messa con i vescovi dell'Imbisa, l'organismo che riunisce i vescovi dell'Africa meridionale. Sulle sfide della Chiesa in questo continente ascoltiamo quanto riferisce mons. Gabriel Mbilingi, presidente dell'Imbisa, al microfono di Davide Dionisi:


R. – Le sfide principali sono l’evangelizzazione, la formazione morale, religiosa della gioventù, la cura nei riguardi dei diritti della donna in generale, l’evangelizzazione nella sua dimensione sociale per quanto riguarda la vita politica delle nostre società, come governare per il bene comune i nostri Paesi: e poi le sfide relative alle malattie, soprattutto l’Aids.


D. – Qual è il significato per la Chiesa angolana e per tutto il Paese, di questa visita di Benedetto XVI?


R. – Il Papa arriva in un momento veramente importante, a tutti i livelli. A livello religioso, pastorale, e a livello politico e anche della realtà economica che il mondo vive in questo momento. Per cui, per noi è innanzitutto un privilegio, e questo lo apprezziamo e per questo ringraziamo anche Dio. Il Papa visita l’Angola sette anni dopo che l’Angola ha trovato la via della pace, dello sviluppo, e questo per noi significa che il Papa viene ad incoraggiarci in questo cammino di riconciliazione dei nostri popoli, nella sfida che abbiamo davanti a noi di far sì che il nostro Paese, uscito dalle ceneri, possa ora guardare all’avvenire con una speranza molto più grande di vedere questo Paese andare avanti in modo nuovo, con la benedizione di Dio che ci viene attraverso le mani del nostro Santo Padre. (Montaggio a cura di Maria Brigini)


www.radiovaticana.org

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:10. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com