Ecco, a mio avviso, un’altra ragione valida per cui noi cattolici – forse a differenza dei cristiani separati o di quanti pur fuori dal Cristianesimo, tentano di esprimere al meglio la propria fede in Dio - amiamo e onoriamo sempre Pietro, rappresentato oggi nella figura del nostro attuale Pontefice Benedetto XVI e dei suoi confratelli nell’Episcopato!
Questi grandi e umili Servi del Signore, infatti, non presumono mai dal “vanto” (Gal 6, 14) di annunciare puntualmente l’unico e autentico Vangelo: Dio, cioè, ci ama davvero di un amore smisurato, tanto da condividere in tutto e in prima Persona la nostra condizione umana, specie nella croce, ossia, in quel mistero che per tutti è la prova o
notte oscura della sofferenza.
Se tu perciò, oh Signore Gesù, per amore nostro non avessi portato la “tua” croce (Mc 8,31), ognuno di noi resterebbe perennemente perduto e disperato.
Da chi dunque andremo? E chi dunque ascolteremo?
Veniamo sempre soltanto da te Signore, e ascoltiamo soltanto i tuoi fedeli Servi, poiché ora vediamo che Tu non solo hai
parole di vita eterna (Gv 6, 67-68).