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I libri che parlano di lui...

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2014 13:33
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Papa: il fratello racconta, la sera in tv guardavamo commissario Rex

Citta' del Vaticano, 28 feb. (Adnkronos)

Il Papa raccontato da suo fratello Georg: e' questo il contenuto del libro-intervista di monsignor Georg Ratzinger, che uscira' il prossimo 12 settembre in Germania come ha confermato l'editore "Herbig Verlag''.
Sono ricordi personali, piccoli particolari di vita quotidiana, aspetti della biografia meno conosciuti della vita di Benedetto XVI. Fra l'altro si apprende che la sera Georg e Joseph, per rilassarsi, spesso guardavano in Tv la serie del commissario Rex.
Questo come altri particolari sono stati diffusi dall'agenzia cattolica americana ''Catholic news service''.
Si apprende, per esempio, su un piano piu' serio, che il padre considerava Hitler ''l'anticristo''. Raccontando infatti l'ascesa di Hitler al potere nel 1930 in Germania, mons. Ratzinger dice che il loro padre, considerava il dittatore come "Anticristo" e per questo si rifiuto' di aderire al partito nazista. "Ma per non mettere la nostra famiglia completamente a rischio - spiega - consiglio' la mamma di aderire all'organizzazione delle donne''. Altri aneddoti vengono alla luce: ''Quando un cardinale ha visitato la piccola citta' dove vivevamo, nel 1931, arrivando in una limousine nera, Joseph, che aveva solo quattro anni, esclamo': 'Un giorno saro' cardinale!'''. Segni, ironici, del destino.
Tuttavia, mons. Ratzinger spiega anche che suo fratello non e' mai stato ambizioso, e gli onori esterni gli sono stati "sempre sgraditi". Il libro, di 256 pagine, racconta soprattutto gli anni vissuti da Georg insieme a Joseph Ratzinger, e in particolare, si sofferma nella descrizione dello stretto rapporto umano e religioso che intercorre tra loro da quando erano adolescenti.

© Copyright Adnkronos


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Papa:fratello,guardavamo Commissario Rex

(ANSA) - ROMA, 28 FEB - ''E' una persona molto sensibile'' e soffre per gli attacchi che gli vengono rivolti, anche dai media, ma ''ne conosce le ragioni, e cosa c'e' dietro, e semplicemente li supera''. Cosi' Joseph Ratzinger-Benedetto XVI nel racconto del fratello maggiore Georg, che lo dipinge come un gran lavoratore. Nelle sue giornate non manca un po' di tv: ''eravamo abituati a guardare il Commissario Rex - racconta mons. Georg Ratzinger - perche' ci piacciono i cani''. (Ansa)


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La svolta editoriale di Benedetto XVI

Che situazione vive oggi il libro religioso?

L'editoria religiosa vive oggi dopo la crisi delle vecchie ideologie e della stessa educazione, e, risentendo dell'invadenza della comunicazione multimediale, si delinea sempre più come una necessità di identità nella babele multietnica.
Benedetto XVI, per esempio, ha portato un cambiamento significativo dal punto di vista culturale. Con i suoi libri e le sue encicliche seguiti dai lettori e posizionatisi nei primi posti delle classifiche. Il Papa ha costretto le librerie laiche a vendere i suoi scritti!
E dietro ai volumi del Pontefice, stanno emergendo anche altre pubblicazioni che richiamano l'attenzione delle librerie laiche. In questo senso si sta aprendo una prospettiva interessante, sebbene siamo ancora agli inizi.
Anche nelle più recenti Fiere internazionali, come quella di Francoforte, uno dei temi centrali è stato quello legato alla dimensione religiosa. Molti editori si stanno avvicinando al libro di carattere religioso inserendo diversi titoli in catalogo. Questo passo in avanti è stato reso possibile grazie anche al fatto che il libro di religione ha ampliato il proprio orizzonte esplorativo, non è più concentrato sulla sola liturgia, ma ha allargato lo sguardo al rapporto con la fede, la società, l'attualità e il linguaggio. Un simile spostamento dei confini ha favorito la diffusione di questo genere di libro.
La Libreria Editrice Vaticana è stata tra le promotrici di questa nuova tendenza, avvantaggiandosi con la vendita dei diritti d'autore del Papa, il che ha agevolato notevolmente il contatto con gli altri editori.

Occuparsi di produzione religiosa per l'editoria italiana, fatta eccezione di quella nata nell'alveo cattolico, è un fatto non ampiamente diffuso.

La distribuzione libraria italiana risente della nostra storia civile dove fra cattolici e laici spesso è esistito uno iato, una separazione netta. E così le librerie si sono organizzate come librerie religiose o come librerie laiche. Soltanto a partire dagli anni Sessanta, sulla spinta di quel grande evento massmediale che fu il concilio Vaticano II, qualcosa è incominciato a cambiare. Poi con la caduta del Muro di Berlino (1989) l'evento religioso, quasi per osmosi, è entrato anche nelle librerie laiche.

Quando si è rafforzato il cambiamento?

Negli anni Novanta. Quando cadute le ideologie e crollati i miti del «non credere», del «tutto è politica» e dell'«è vero solo lo sperimentabile», alcuni editori come Mondadori e Laterza hanno cominciato ad aprirsi pubblicando opere di storiografia e di saggistica religiosa. Certamente, in questo cambiamento è stata fondamentale la funzione degli ultimi Pontefici e in particolare di Papa Ratzinger.

(©L'Osservatore Romano 2 marzo 2012)


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http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788856625516/mio-fratello-il-papa.html

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Papa: 20 tedeschi scrivono su di lui, da Beckenbauer a Schauble

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 10 apr



Venti personaggi della Chiesa, della politica, della cultura, dell'economia e dello sport, tutti rigorosamente di lingua tedesca: sono gli autori di ''Benedikt XVI. - Prominente uber den Papst'' (Benedetto XVI: personaggi famosi sul Papa), presentato al pontefice lunedi' 9 aprile a Castel Gandolfo, al termine della preghiera del Regina caeli, da Edmund Stoiber, presidente della Baviera dal 1993 al 2007. Gli autori, spiega nella prefazione di monsignor Georg Ganswein, segretario particolare di Benedetto XVI nonche' curatore del volume ''si sono dichiarati disponibili a scrivere un breve contributo, nel quale esprimono la loro visione personale della persona e dell'opera del Pontefice''.
''Potrebbe essere superfluo - precisa il segretario del papa nella prefazione, pubblicata oggi dall'Osservatore Romano -, ma per motivi di correttezza e' comunque opportuno sottolineare espressamente che quest'opera non e' un lavoro compiacente commissionato ''dall'alto''. Gli autori non hanno ricevuto nessuna indicazione, tutti hanno avuto piena liberta' di dire la loro. Nessuna traccia di censura! Tutti hanno scritto cio' che avevano nel cuore e nella mente, e per questo ognuno se ne assume l'esclusiva responsabilita'. Una cosa che pero' tutti hanno avuto a cuore e' stato il desiderio sincero di rendere il piu' possibile giustizia a Papa Benedetto, senza pero' scrivere con i paraocchi.
Anche il diktat del 'politicamente corretto' non ha avuto spazio.
Detto in maniera positiva: cio' che gli autori hanno avuto davanti agli occhi e che e' servito loro come orientamento e' stata la richiesta di 'quell'anticipo di simpatia, senza il quale non c'e' alcuna comprensione', per esprimersi con le parole del Santo Padre''.
Tra gli autori che hanno contribuito al libro ci sono Franz Beckenbauer, la teologa Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz, il cardinale Kurt Koch, il cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, il cardinale arcivescovo di Colonia, Joachim Meisner, Werner Munch, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, Edmund Stoiber, gia' presidente della Baviera, confederati Notker Wolf.

© Copyright Asca
[Modificato da Paparatzifan 11/04/2012 00:19]
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Benedetta umiltà: un libro sulle "virtù semplici" di Joseph Ratzinger



Mancano pochi giorni a due importanti ricorrenze per Benedetto XVI: il 16 aprile, Joseph Ratzinger compirà 85 anni; tre giorni dopo, il 19 aprile, celebrerà il settimo anniversario dell’elezione alla Cattedra di Pietro. In questo particolare contesto, è stato presentato ieri presso il Centro culturale San Roberto Bellarmino di Roma il libro “Benedetta umiltà. Le virtù semplici di Joseph Ratzinger” di Andrea Monda, edito dalla Lindau. All’evento hanno preso parte il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian e il giurista Francesco D’Agostino. Alessandro Gisotti ha chiesto all’autore di soffermarsi sull’idea di intrecciare il Pontificato di Benedetto XVI con la virtù dell’umiltà:

R. - Il mio libro parla di due cose. Una è l’umiltà, questa virtù che, forse, è la più misteriosa di tutte ed è così fragile e delicata che, come se ne parla, in qualche modo sfuma. L’altro argomento di cui parlo è il mistero di un uomo, ossia dell’uomo Joseph Ratzinger, che da sette anni è Sommo Pontefice con il nome di Benedetto. Ricordiamo il 19 aprile del 2005, in quel momento così carico e pieno di emozione, il Papa si presenta al mondo citando un po’ la Bibbia ed un po’ quello che gli aveva detto Paolo VI quando lo aveva nominato vescovo: si presenta, cioè, come “umile e semplice lavoratore nella vigna del Signore”. Ho scoperto dunque che tutto mi rinviava a questa virtù altrettanto misteriosa dell’’umiltà, e spero sia uscito un profilo ed un ritratto più che altro spirituale, non politico o socio-politico e neanche teologico. Ma, piuttosto, un profilo appunto spirituale di un uomo che ha una forte ed intensa spiritualità che spesso, però, i mass media non mettono in luce.

D. - A proposito di umiltà, di Benedetto XVI colpisce la sua mite fermezza…

R. - L’umiltà è una virtù paradossale, perché vuol dire mitezza, dolcezza, gentilezza ma anche fermezza, nel senso di coraggio. Solo un uomo umile, secondo me, può essere coraggioso. L’umiltà - dice bene Paolo VI - è essenzialmente verità: coraggioso non è l’uomo che ha paura ma l’uomo che, conoscendo le proprie paure ed i propri limiti, si affida ad uno più grande di lui facendo un salto, che è quello della fede. Solo un uomo umile, però, può riconoscere che c’è qualcuno più grande di lui ed attraversare così queste paure. Benedetto XVI è quindi un uomo senza dubbio mite, dolce, da un certo punto di vista quasi dimesso. Non è "esplosivo" o clamoroso: è una persona che sussurra all’uomo, ma sussurra parole di verità, riconducendolo sempre alla sua prima verità, ossia che l’uomo è creatura e si deve perciò affidare ad un Creatore, ad uno più grande di lui. Da qui, si sciolgono tutti quei paradossi che appaiono di fronte a questo Pontificato: è un uomo che, al tempo stesso, è dolce ma anche molto fermo nella difesa della fede e dell’annuncio gioioso della fede stessa.

D. - “L’umiltà accompagna ogni grande gioia della vita con la precisione di un orologio”, diceva Chesterton, uno degli autori preferiti di Joseph Ratzinger. Il Papa è davvero un uomo gioioso...

R. - Spesso il Papa cita Chesterton, questo scrittore inglese umorista, che è poi il grande cantore della gioia. Se andiamo a vedere proprio la parola “gioia” nel linguaggio e nei discorsi di Benedetto XVI, potremmo scoprire che, forse, è la parola più volte ricorrente! E’ il grande Papa della gioia, io dico addirittura il grande Papa dell’umorismo, di quest’umiltà e di quest’umorismo che vanno insieme, perché provengono entrambe da “humus”, ossia dalla terra. Questa semplicità di Ratzinger la vediamo anche quando parla, perché lo fa con poche parole - le sue Encicliche sono brevi, così come i suoi discorsi -, ma queste sono così nitide e così chiare perché hanno a cuore soltanto un punto essenziale: direi che questo è un Papa dell’essenza delle cose, va cioè sempre all’essenza di tutti i discorsi. Lo ha detto bene nel libro-intervista “Luce del mondo” quando afferma che “il filo conduttore della mia vita è questo: il cristianesimo dà gioia ed allarga gli orizzonti”. In questa piccola frase c’è già, in nuce, tutto il Pontificato: da una parte l’annuncio della gioia cristiana, che Cristo è risorto e vince la morte, e dall’altra che questa gioia non toglie nulla all’uomo ma, addirittura, gli fa allargare i propri orizzonti. (vv)

© Copyright Radio Vaticana

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Un compleanno pieno di libri da Lindau

In occasione del compleanno di Joseph Ratzinger e del settimo anniversario della sua elezione a successore di Pietro, lunedì 16 aprile presso il Centro Internazionale di Roma il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani presenterà il suo libro, appena uscito in italiano, Il mistero del granello di senape. Fondamenti del pensiero teologico di Benedetto XVI (Torino, Lindau, 2012, pagine 393, euro 32).
Del volume, primo di una collana realizzata con il patrocinio dell'Institut Papst Benedikt XVI. di Ratisbona, pubblichiamo parte della prefazione.
Interverranno all'incontro anche il vaticanista Aldo Maria Valli, autore di La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato (Torino, Lindau, 2010, pagine 179, euro 12), Roberto Fontolan e Andrea Monda, autore del libro Benedetta umiltà. Le virtù semplici di Joseph Ratzinger (Torino, Lindau, 2012, pagine 144, euro 14), appena pubblicato e presentato l'11 aprile scorso a Roma nella parrocchia di San Roberto Bellarmino da Francesco D'Agostino e dal nostro direttore.

(©L'Osservatore Romano 15 aprile 2012)


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PAPA: OSSERVATORE E SOLE24ORE INSIEME PER PRESENTARE SUA DOTTRINA



Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr.

La grande attenzione del mondo economico e imprenditoriale italiano per il pensiero di Benedetto XVI,soprattutto dopo la pubblicazione dell'enciclica "Caritas in veritate" che ha rilanciato la Dottrina sociale cattolica, e'testimoniata dall'iniziativa del "Sole 24 Ore", il quotidiano di Confindustria, che porta domani in edicola "Joseph Ratzinger- Teologo e pontefice".
Il libro dedicato alle opere e alla biografia di Benedetto XVI e' edito in collaborazione con il quotidiano della Santa Sede, l'Osservatore Romano, e prende le mosse da un dialogo su laicita' e religione tra Armando Massarenti, responsabile del supplemento culturale Il Sole 24ore-Domenica, e Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, per proseguire con una proposta di lettura delle opere di Ratzinger, non specialistica ne' sistematica, ma intelligente ecomprensiva, realizzata da parte della storica Lucetta Scaraffia, docente di storia contemporanea all'Universita' La Sapienza di Roma, e concludersi con una sintesi cronologica della vita del teologo divenuto pontefice a cura del direttore dell'Osservatore Romano, professor Giovanni Maria Vian.
Il libro in versione digitale, arricchito da contenuti multimediali e fruibile anche in lingua inglese e spagnola potra' essere scaricato all'indirizzo "wwww.ilsole24ore.com/paparatzinger".

© Copyright (AGI)

PAPA: DIFFUSO IN 500MILA COPIE IL LIBRO OSSERVATORE-SOLE 24ORE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr.

Sara' diffuso in 500 mila copie il librodi 88 pagine intitolato "Joseph Ratzinger teologo e pontefice"edito in collaborazione dal Sole 24ore e dall'Osservatore Romano.
Accanto alle 300 mila copie in italiano che saranno allegate gratuitamente al quotidiano milanese il 24 aprile, giorno in cui ricorre l'inizio solenne del pontificato, 200mila copie in spagnolo il libro saranno diffuse il 26 aprile in Spagna da "La Razon", quotidiano che settimanalmentedistribuisce l'edizione spagnola dell'Osservatore. i contenuti multimediali del libro saranno accessibili in entrambe lelingue ed anche in francese e inglese sul sito del Sole 24 Ore.

© Copyright (AGI)
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Re: Dal blog di Lella...

Paparatzifan, 24/04/2012 08.35:


PAPA: OSSERVATORE E SOLE24ORE INSIEME PER PRESENTARE SUA DOTTRINA




Ho appena acquistato il giornale con il libro. Si tratta di un libro piccolo: 88 pagine che si legge in un paio di ore.

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La Pontificia Università della Santa Croce & le Edizioni Ares sono liete di invitare la S. V. alla presentazione del libro di Giampaolo Cottini

"L’AVVENIMENTO DELLA CONOSCENZA. Un itinerario tra i discorsi di Benedetto XVI al mondo della cultura, dell’Università, della scienza"

Mercoledì 9 maggio 2012 ore 11,30
Pontificia Università della Santa Croce, Aula 101
Piazza di Sant’Apollinare 49 – Roma

Intervengono:


Giampaolo Cottini, autore del libro
Alessandro Rivali, Edizioni Ares


IL LIBRO




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La grandezza del magistero di Benedetto XVI è di aver riproposto il cristianesimo come logos, fonte di verità e di comprensione della realtà, così da divenire punto di incontro e di dialogo tra le differenti culture e religioni e luogo in cui ogni uomo è ricompreso nelle sue originarie esigenze fondamentali. Ciò richiede di allargare i confini della razionalità alla luce dell’amore, che è la radice stessa del sapere e della ricerca della verità, e implica un modo nuovo di concepire l’Università e la produzione della cultura. Perciò Joseph Ratzinger, per vocazione illuminato teologo e professore universitario, sceglie come interlocutore privilegiato di un nuovo umanesimo il mondo della cultura, dell’Università, della scienza, esercitando il suo personale carisma di pastorale dell’intelligenza al servizio del compito della nuova evangelizzazione.


Il presente testo offre un’antologia dei discorsi più significativi dedicati a questo tema, introdotti e commentati da un articolato saggio del filosofo Giampaolo Cottini, che ricostruisce i passaggi dell’insegnamento di Benedetto XVI offrendone una chiave di lettura unitaria, fruibile anche da lettori non specializzati ma convinti che «fede e cultura sono grandezze indissolubilmente connesse, manifestazione di quel desiderium naturale videndi Deum che è presente in ogni uomo» (Benedetto XVI, Discorso all’Università Cattolica, 21 maggio 2011).


Giampaolo Cottini (Varese, 1950), laureato in Filosofia teoretica alla scuola di Gustavo Bontadini, è docente di Etica sociale ed Etica delle relazioni di cura presso l’Università Cattolica di Milano e di Brescia. Si è occupato di Bioetica, pubblicando con A. Cafaro il volume Etica medica (Ares 1991), ed è stato per molti anni presidente del Comitato Etico dell’Ospedale di Varese. Ha pubblicato diversi contributi sulla famiglia tra cui Fidanzamento, matrimonio e dopo. L’avventura della Famiglia, in collaborazione con la moglie Angela Zani (Ares 1998). Si è impegnato nella formazione culturale degli adulti, dando spazio soprattutto ai temi della Dottrina sociale della Chiesa, collaborando tra l’altro alla redazione del Dizionario di Dottrina Sociale della Chiesa pubblicato dall’Università Cattolica di Milano.


www.ares.mi.it/index.php?pagina=evento&id=318

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50° CONCILIO: UN VOLUME SU “LE CHIAVI DI BENEDETTO XVI”


“Le ‘Chiavi’ di Benedetto XVI per interpretare il Vaticano II” è il titolo del volume che verrà presentato ai giornalisti lunedì 21 maggio, nella Sala stampa di Radio Vaticana a Roma (ore 12). Saranno presenti gli autori card. Walter Brandmuller, mons. Agostino Marchetto e don Nicola Bux, con p. Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana.
L’opera edita da Cantagalli, si legge nel comunicato stampa, “prende le mosse dal Discorso alla Curia Romana del Papa che suggerì l’ermeneutica come chiave di accesso alla comprensione piena del Concilio e del suo intento di proporre un ‘rinnovamento nella continuità’ e non una rottura come alcune interpretazioni hanno voluto far intendere”. Il card. Brandmuller è studioso di storia della Chiesa, ha insegnato in varie università e ha ricoperto l’incarico di presidente del Pontificio comitato di scienze storiche.
L’arcivescovo mons. Marchetto è segretario emerito del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti ed è stato nunzio apostolico in vari Stati. Don Bux è docente di liturgia orientale e teologia dei sacramenti e perito al Sinodo dei vescovi oltre che consultore di dicasteri vaticani.


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Lettere inedite al Papa, è caccia alla talpa


Misteri in Vaticano nel libro di Nuzzi, scatta la caccia alla talpa che ha fatto uscire i documenti


Sono carte riservatissime quelle uscite dai palazzi del Vaticano. Quelle che hanno permesso a Gianluigi Nuzzi di scrivere un libro che rischia di innescare una vera e propria bomba a orologeria. Quelle "lettere di Sua Santità" rivelano segreti inquietanti, come incontri riservati fra Tremonti e il banchiere Ettore Gotti Tedeschi. E così, l'opera del giornalista di "Libero" ha subito fatto scattare la caccia alla talpa in Vaticano.
L'operazione è partita nella Santa Sede che vuole scoprire chi ha diffuso i documenti riservati. E a occuparsi della ricerca è il comandante della gendarmeria, determinato a scoprire il nome del colpevole, o dei colpevoli. Gli "Intoccabili" di La7 parlarono a febbraio della congiura contro monsignor Carlo Maria Viganò, mandato negli States dopo la sua denuncia di casi di corruzione a Razinger. Con la pubblicazione del nuovo libro di Nuzzi la caccia alla fonte dei segreti della Santa Sede riparte alla grande.
I fatti rivelati in "Sua Santità - Le carte segrete di Benedetto XVI" vanno dai meeting tra l'ex ministro Tremonti e il presidente dello Ior sull'Ici da far pagare agli enti della Chiesa, ai colloqui dello stesso Tedeschi con Corrado Passera sul San Raffaele, alla cena tra Napolitano e Ratzinger nel gennaio 2009, con successivo memorandum in cui venivano indicate tutte le criticità della normativa italiana, quali leggi salvare e quali affossare.
Il libro rivelerà insomma particolari scottanti del pianeta Vaticano. Nel suo articolo su "Libero" sulla sua pubblicazione, lo stesso Nuzzi sottolinea che "Sua Santità" non è un saggio contro Ratzinger, tutt'altro. In quelle pagine vengono sottolineate le fatiche e le sofferenze del Papa davanti agli scandali, agli affari, agli interessi personali che emergono in vicende complicate come il caso Orlandi o quello del San Raffaele.
Nuzzi conclude il suo ragionamento con queste frasi: "D'altra parte nel miglioramento spera anche chi vive a lavora in Vaticano e ha contribuito a far conoscere le storie di 'Sua Santità': 'In alcuni momenti della vita - mi dirà pochi giorni dopo - o si è uomini o non lo si è. La differenza? Viene solo dal coraggio: di dire e fare la cosa che sai e ritieni giusta. Il mio coraggio è di far conoscere le vicende più tormentate della Chiesa. Rendere quindi pubblici certi segreti, piccoli e grandi storie che non superano il portone di bronzo. Infatti, solo così mi sento libero, mi affranco dall'insopportabile complicità di chi pur sapendo tace".


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IL LIBRO DI NUZZI

"Una stanza vuota e una sedia di plastica"
Così "Maria" cominciò il suo lavoro


Un volume documentatissimo e avvincente al centro della storia che ha portato all'arresto di Paolo Gabriele, il "gola profonda vaticano". Il primo incontro con la spia che rubava le carte segrete nell'appartamento papale. Ma l'attacco è più a Bertone che a Ratzinger

di MASSIMO RAZZI


ROMA - "Dopo la morte di Karol Wojtyla ho iniziato a mettere da parte copie di alcuni documenti di cui venivo in possesso per la mia attività professionale...". Comincia così il racconto che "Maria" (la "gola profonda vaticana) fa al giornalista Gianluigi Nuzzi nel libro "Le carte segrete di Benedetto XVI" (edizioni Chiarelettere) che è oggi al centro della vicenda che ha portato all'arresto di Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa.

Che sia lui o meno l'uomo che ha passato le carte (alcune davvero esplosive) a Nuzzi, lo diranno il tempo e la giustizia vaticana. La descrizione che ne fa Nuzzi ci fa pensare a un personaggio di livello per così dire "superiore" legato a una specie di organizzazione che compare nella fase iniziale del loro rapporto (primavera 2011) che lo controlla e lo protegge. Solo dopo alcuni incontri con personaggi di questo misterioso gruppo (dalla descrizione che ne fa Nuzzi, si potrebbe pensare ad agenti segreti di chissà quale servizio), il giornalista di "Libero" viene condotto in un appartamento vuoto (non lontano dal Vaticano) dove incontra la sua fonte "seduto su una sedia di plastica" in una stanza completamente vuota. Nel primo incontro "Maria" elenca diversi "scandali" vaticani e spiega così le sue motivazioni: "Finché non si fa piena chiarezza, certe vicende rimarranno sospese per sempre...".

Dunque, "Maria", non ce l'ha col Papa. Gli ruba i documenti segreti e li passa a un bravo giornalista che ne fa un libro davvero interessante e sorprendente perché, in fondo, vorrebbe che Ratzinger riuscisse davvero a portare avanti il suoi progetti di "pulizia" nella Chiesa. Perché ha capito che senza verità questa pulizia sembra destinata ad arenarsi. Il "colpevole", nel libro di Nuzzi, non è dunque Benedetto XVI, che può essere al massimo accusato di una certa incoerenza o debolezza. L'uomo "nero" che impedisce il cambiamento, secondo il giornalista di "Libero", è certamente il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.

Paolo Gabriele, nel libro, compare una volta sola, a pagina 11 all'inizio del capitolo intitolato "Fonte informativa Maria" all'inizio dei paragrafi dedicati alle stanze di Benedetto XVI: "A curare ogni sua esigenza, nella residenza, ci sono le persone della famiglia pontificia. Innanzitutto lo staff dell'appartamento: Paolo Gabriele, aiutante di camera del papa, una sorta di maggiordomo...". Non più di nove parole per descriverlo anche se un involontario indizio potrebbe stare proprio nel fatto che il suo è il primo nome che compare (oltre a quello del Papa) nel capitolo che fa il ritratto di "Maria".

Il resto del libro, squaderna a uno a uno, documenti sempre più sconvolgenti, relativi ai "casi" che hanno riempito di veleni gli anni di Papa Ratzinger: la vicenda Boffo, la storia di Viganò, le azioni in territorio italiano degli uomini dei servizi vaticani, i rapporti sull'Ici del nuovo presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi (cacciato proprio ieri), il problema dei preti pedofili e quello dei Legionari di Cristo, i lefebvriani, il cardinale Carron, capo di Cl, che attacca la curia milanese di simpatie politiche a sinistra. E anche questioni più antiche ma sempre attuali, come il caso Orlandi. Sullo sfondo, importanti manovre politiche ed economiche in cui il "dio denaro" e il "dio potere" la fanno da padroni. E il capitolo forse "centrale", intitolato con estrema chiarezza "Tarcisio Bertone, l'ambizione al potere" in cui si dà conto dei molti che hanno cercato di convincere il papa a liberarsi del suo segretario di Stato, ma viene anche esplicitata la risposta che Benedetto XVI ha dato, una volta per tutte, a chi gli faceva pressioni: "De Mann bleibt woer ist, und basta" ("L'uomo resta dove sta. E basta").

Nuzzi e "Maria" non sembrano aver accettato quel "Basta". Le carte segrete di cui il libro è ricchissimo mostrano uno spaccato vaticano decisamente al curaro con gruppi di potere che si combattono duramente e un Papa che sembra quasi assente, impegnato a parole nel cambiamento, ma,in realtà, quasi succube del suo potentissimo superministro.

Sarà ora interessante sentire cosa avrà da dire Nuzzi. Dovrà coprire la sua fonte. Ma non è detto che negare eventuali rapporti con Paolo Gabriele, sia la strada migliore per salvare "Maria". Anche se dal libro sembra impossibile che "Maria" fosse sola e che fosse solo un umile cameriere, ancorché papale.

(25 maggio 2012)


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"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
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IL SORRISO DEL PARROCO DEL MONDO


di Andrea Gagliarducci





«Incontro Joseph Ratzinger nel 2000. E in quell'incontro è emersa la sua stoffa umana.
Una stoffa che è fatta di questa sua limpida e delicata gentilezza. Di questa sua allegria, e dico un termine che in pochi accostano a Papa Benedetto XVI. Del suo garbo. Del suo nitore. E mentre parlo mi accorgo che per descriverlo utilizzo parole che sono ormai desuete, che non vengono mai usate per descrivere un uomo». Andrea Monda, giornalista, scrittore, racconta così l'incontro con quello che sarebbe diventato Benedetto XVI.
Un incontro che lo ha portato prima a scrivere un articolo, nel 2007.
E poi a pubblicare un libro, "Benedetta umiltà. Le virtù semplici di Joseph Ratzinger" (edito da Lindau) che sarà presentato oggi alle 18 presso la Fondazione Achille Grandi per il Bene Comune.
Da una lettura del libro, e da una chiacchierata con l'autore, si scopre che una delle parole più usate nei discorsi del Papa è "gioia". Si sottolinea come la grandezza di Benedetto XVI è stata quella di aver sempre detto sì, di aver sempre accettato quello che la vita ha riservato per lui. "Voleva essere teologo - racconta Monda - e si è ritrovato a fare il vescovo, e poi il prefetto della Congregazione della Fede, e poi il Papa. La sua vita non gli ha riservato niente di quello che desiderava per sé, ma lui l'ha accolta, con umiltà". E si nota che la bellezza di Benedetto XVI non sta nella sua sapienza, ma nella sua semplicità, quando diventa "parroco del mondo", incontra bambini, giovani, seminaristi, e risponde a braccio alle loro domande. Basterebbe pensare a quando, a Milano, appena la scorsa settimana, ha risposto semplicemente che "il Paradiso deve essere come era la mia famiglia da bambino".
"Ed è lì - spiega Andrea Monda - che si vede la pienezza dell'umiltà di Benedetto XVI. Un tratto umano che mi ha sempre affascinato in lui, da quando ho avuto modo di incontrarlo. Già si parlava di lui come il Panzerkardinal, il custode tedesco della fede cattolica, il cardinale del no. Ma c'erano anche riflessioni più approfondite che mi dicevano di lui che era un grande teologo, cristallino, serio, di grande profondità. Ma quando l'ho incontrato, anche questo secondo aspetto è passato in secondo piano". Nasce da lì la riflessione sull'umiltà di Benedetto XVI.
"Mi sono reso conto - racconta - che tutte le grandi persone sono unite dalla caratteristica dell'umiltà. Che è una virtù particolare: nel momento in cui pensi di averla, l'hai già persa. L'umiltà è un cammino, non si arriva mai alla pienezza. La sua grandezza sta proprio nella semplicità che ha quando parla. E lo trovo strepitoso quando parla con i bambini".
È lì che viene fuori l'immagine vera dell'uomo Joseph Razinger, perché - sostiene Monda - "dietro un Papa c'è sempre un uomo". Eppure, è un uomo di cui non si parla quasi mai. "Si potrebbe dire che una buona notizia è nessuna notizia. Ma da cristiano io parlo di una Buona Novella. Il mio libro, in effetti, si potrebbe dire dedicato ai giornalisti. Benedetto XVI esce malridotto dalla narrativa mediatica. Io dico che un'altra narrazione spirituale è possibile". Una narrazione che passa per l'amore "filiale" di Benedetto XVI per la Madonna e per il gesto dell'inginocchiarsi, un gesto molto presente in Benedetto XVI. "È proprio l'inginocchiarsi - spiega Monda - il segno dell'umiltà. L'umiltà e il cristianesimo sono strettamente collegati. Prima del cristianesimo, l'umiltà si caratterizzava come il rispetto verso il superiore. Ma con il cristianesimo noi abbiamo il paradosso, la chenosi di Dio che diventa uomo e addirittura lava i piedi ai suoi discepoli. Questo abbassamento scandaloso è l'acme del cristiano, e questo Papa lo rappresenta tutto. Benedetto XVI più volte ci riflette: più si sale e pi si deve essere umili. Servizio e obbedienza sono parole che sono state come rimosse dall'orizzonte occidentale, non si trovano sui mass media, ma sono molto presenti nelle riflessioni di Benedetto XVI". Ed è lo scacco dei mass media che non sanno farsi "bucare" dal messaggio lanciato da Benedetto XVI con la sua umanità. Eppure, questa parte umana e viva di Benedetto XVI passa in secondo piano. Mentre a Milano radunava 2 milioni di persone, si parlava di un Papa che si trova costretto a fronteggiare attacchi dall'interno del suo stesso appartamento. "Questo - afferma Monda - credo lo viva con grande sofferenza, perché è una situazione che tocca anche la situazione affettiva, le persone a lui vicine. Ma non fa altro che esaltarne la fede in Dio. Anche in questa situazione, Benedetto XVI dice: 'C'è qualcuno più grande di me, cui mi affido'. È questa la sua grande umiltà. In questi frangenti si vede la statura di un uomo che vola alto, e che per primo ha pregato tutti di pregare perché lui stesso non retrocedesse. E lo ha fatto da quel 19 aprile 2005, quando per la prima volta ha parlato come Papa dalla loggia della Basilica di San Pietro".


© Copyright Il Tempo, 6 giugno 2012

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PAPA: LA LEV RACCOGLIE LE 800 COPERTINE DEI SUOI LIBRI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 4 lug.


La Libreria Editrice Vaticana ha raccolto in un volume le copertine dei libri del Papa tradotti negli idiomi di tutto il mondo: oltre ottocento immagini che fanno percepire con una immediatezza che non ha bisogno di note a margine tutta l'universalita' e la capacita' di generare delle parole del successore di Pietro.
L'iniziativa e' stata commentata dal direttore della Lev, don Giuseppe Costa, sull'Osservatore Romano.
"Il dono degli scritti del Papa - ha spiegato resta infatti il core business della Lev che ha pubblicato in questi stessi giorni anche un enchiridion sulla nuova evangelizzazione, a cura del Pontificio Consiglio omonimo, una nuova edizione economica del Catechismo della Chiesa cattolica, accompagnato dalla prefazione dell'arcivescovo Rino Fisichella, in occasione dell'Anno della fede.
Accanto all'audiolibro realizzato con la voce di Ugo Pagliai che legge il "Gesu' di Nazaret" la Lev e' impegnata anche nel settore gli e-book illustrati.
Sono in distribuzione infatti quelli contenenti le catechesi del mercoledì di Benedetto XVI, "una serie di tredici volumi - spiega don Giuseppe Costa - prodotti in collaborazione con la Apple".
La storia della salvezza viene raccontata da una polifonia di voci che cambiano nei secoli rimanendo fedeli all'unita' del portato della tradizione e la versione e-book e' una forma che ne valorizza al massimo grado la fruibilita': infatti, rileva il direttore della Lev, "il formato a impaginato fisso permette di godere pienamente della forma del libro, ma nello stesso tempo offre la possibilita' di ingrandire le immagini e di entrare dentro di esse, rendendo facile individuare particolari nascosti e godere di tutta la ricchezza iconografica di dipinti, sculture, incisioni, miniature. Alcune funzioni di ricerca e di rimando all'interno dei testi rendono inoltre piu' facile la consultazione dei volumi".


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VATICANO: 'SUA SANTITA'' ESCE IN GERMANIA CON NUOVE RIVELAZIONI

(AGI) - Berlino, 3 set.

L'uscita in Germania del libro "Sua Santita'" di Gianluigi Nuzzi, arricchito per questa circostanza di documenti finora inediti, rivela "una profonda spaccatura tra Vaticano ed episcopato tedesco", ma anche "l'irritazione di Benedetto XVI per le critiche di Angela Merkel nei suoi confronti".
Lo 'Spiegel' rivela che i vescovi tedeschi attendono con ansia il volume che rivela "nuovi scottanti documenti" sul conflitto tra la Chiesa tedesca, la Curia e il loro Papa. Il libro di Nuzzi, anticipa il giornale tedesco, rivela che in una nota confidenziale Benedetto XVI scrisse che "la reazione del Nunzio alle affermazioni della signora Merkel e' troppo fiacca. Sarebbero state necessarie forti parole di protesta". Il Papa si sarebbe lamentato anche del poco risalto dato dal Nunzio e dai vescovi tedeschi al suo incontro con i protestanti in occasione della sua ultima visita in Germania del settembre dell'anno scorso.
Nuzzi afferma che "il Papa si arrabbia di continuo sia con alcuni cardinali tedeschi, sia con la Nunziatura di Berlino", mentre "anche da parte dell'episcopato tedesco le lamentele non ufficiali mostrano che il potere centrale di Roma procura mal di pancia".
Secondo l'autore, il Vaticano e la Chiesa tedesca sono "due mondi completamente diversi, che ormai vanno da cosi' tanto tempo ognuno per proprio conto che non e' piu' possibile rimetterli insieme". L'insoddisfazione del Vaticano sarebbe concentrata soprattutto sul Nunzio apostolico a Berlino, monsignor Jean-Claude Perisset, considerato troppo accondiscendente con le posizioni della Chiesa tedesca, in particolare in occasione delle polemiche scatenate dall'annullamento nel 2009 della scomunica nei confronti della Fraternita' di San Pio X e del vescovo negazionista Richard Williamson. In quella circostanza Angela Merkel aveva invitato il Papa a "chiarire che la negazione (dell'Olocausto, ndr) e' inammissibile", cio' che fino al quel momento "non e' stato sufficientemente affermato"
In una nota ai suoi piu' stretti collaboratori. Papa Ratzinger avrebbe espresso la sua amarezza per il modo in cui la Chiesa tedesca agirebbe nei suoi confronti. "Mi meraviglia che il Nunzio condivida 'completamente' le raccomandazioni del cardinale Lehmann (gia' presidente della Conferenza episcopale tedesca, ndr), il quale ha affermato che il Santo Padre si dovrebbe scusare con gli ebrei. Da quello che sento, il vescovo di Rottenburg-Stoccarda, ma anche l'arcivescovo di Amburgo, hanno criticato il Santo Padre".
Nei giorni scorsi il Nunzio apostolico Perisset in un'intervista al quotidiano 'Koelner Stadt-Anzeiger' ha detto di non essere meravigliato che "anche nella Chiesa di Cristo non tutto corrisponde al Vangelo". La cosa peggiore, aveva aggiunto, e' che "non si puo' avere piu' fiducia nemmeno nella nostra cerchia piu' ristretta".
In un'intervista alla 'Berliner Zeitung', Nuzzi spiega che "tutto lo scandalo sul vescovo negazionista Williamson ha irritato molto il Pontefice. Ci sono stati contrasti con il Nunzio apostolico e ci si attendeva che i cardinali tedeschi prendessero chiaramente posizione contro le critiche del cancelliere Merkel al Papa".

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La «dolcezza» di un uomo semplice



di Edoardo Rialti

18/10/2012 - Umiltà e umorismo. Andrea Monda comincia da queste due parole per descrivere la personalità di Benedetto XVI. Fino a scoprire quella tenerezza possibile solo a chi «riposa nell'abbraccio di una forza più grande della nostra»

La copertina del libro.

È nel segno di due parole e due esperienze che hanno molto in comune - come umiltà ed umorismo - che inizia la biografia spirituale che Andrea Monda, giornalista ed anglista autore di saggi importanti su Tolkien e Lewis, dedica questa volta a Benedetto XVI, provando a leggerne il Pontificato alla luce delle prime parole con cui il neo-eletto Papa si è presentato al mondo, dicendo di sì: «Chi è questo “semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”?». Monda ha «sempre attribuito una grande importanza alle cose “prime”: la prima impressione, il primo incontro, la prima parola detta… La domanda quindi è: quelle di Benedetto XVI sono state parole dette confusamente, dettate dall’emozione del momento solenne, o piuttosto sono da prendere sul serio in quanto già rivelano una traccia?».
Il libro parte, così, alla caccia della più impalpabile e segreta delle virtù, ed il suo rapporto con le parole ed i gesti del Papa teologo: «Con la stessa candida e fresca disponibilità con cui il professore di Monaco rispondeva ai suoi piccoli studenti, oggi il Sommo Pontefice risponde ai piccoli e grandi interlocutori, dai bambini che incontra in occasione della Prima Comunione al mondo intellettuale, filosofico, politico di tutte le massime istituzioni internazionali».
Ne nasce una sorta di investigazione poliziesca sulla natura segreta dell’umiltà, ricca di citazioni, raffronti, e sempre condita di sottile ironia, che fa spiccare il fascino discreto, ma tenace che interroga chiunque accosti Benedetto XVI: «A dispetto della vulgata mediatica, quella del freddo Panzerkardinal, tutte le persone che hanno avuto modo di incontrare Joseph-Benedetto “dal vivo”, hanno potuto constatare la dolcezza di quest’uomo semplice e dialogante senza traccia di alterigia o affettazione».
Un percorso che permette di riscoprire come la posizione dei «miti, gli “abbassati” e gli ultimi di cui parlano la Bibbia e il Vangelo», sia possibile solo a chi riposi nell’abbraccio di una forza ed una sapienza più grande della nostra, che si tratti di un Papa che in fondo si considera sempre e solo “il vice-parroco del mondo” come dello stesso autore del libro in questione: «Avevo detto, e anche spiegato, in classe, ai miei studenti americani come il nome di Ratzinger non potesse essere quello di un papabile credibile. L’alone di gloria che mi circondava è andato in frantumi…».

Andrea Monda
Benedetta umiltà. Le virtù semplici di Benedetto XVI
Lindau 2012
€ 14

www.tracce.it/default.asp?id=331&id_n=30690

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13/12/2012 02:58
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PAPA: DON GEORG, GLI VOGLIONO BENE ANCHE I PESCI DELLO STAGNO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 dic.

"Ogni volta quando il Papa termina la sua preghiera con un canto mariano davanti alla Madonnina, i pesci si riuniscono alla sponda del laghetto e aspettano un gesto generoso del Santo Padre". E Benedetto XVI prende da un cestino "che una mano invisibile ha preparato" pezzetti di pane, con i quali sfama i pesci (due pesciolini rossi e due grandi carpe).
"Che gioia e che vivacita' quando arriva nell’acqua il gradito dono!”. Sono parole di monsignor Georg Gaenswein, che e' stato festeggiato questo pomeriggio da numerosi curiali e amici in occasione della presentazione del libro "Il mistero di un piccolo stagno" in cui la pittrice russa Natalia Tzarkova, racconta una splendida favola per bambini attraverso i suoi disegni acquerellati e dai colori vivi. Lo stagno, ovviamente, e' quello del Giardino della Madonnina, situato all’interno dei Giardini delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo. E la storia e' quella di un pesciolino che attende il Papa, una vicenda tenerissima che ha commosso monsignor Gaenswein, segretario particolare del Papa e da poco anche prefetto della Casa Pontificia, fino a convincerlo a scriverne la prefazione, nella quale confida che il Giardino della Madonnina e' uno dei posti privilegiati per la preghiera di Benedetto XVI.
Il protagonista del libro presentato oggi pomeriggio da don Georg e' Bianco, un pesciolino rosso chiamato cosi' proprio in onore del Pontefice.
Una mattina si sveglia presto e coglie nell'acqua il riflesso della statua della Madonna, che il suo pesce papa' gli spiega chiamarsi "Signora delle Grazie". E poi si emoziona all'arrivo del Papa, che prima snocciola il rosario, e poi getta dei pezzetti di pane. Comincia cosi' l'attesa, ogni giorno, l'emozione di vedere di nuovo quella figura avvicinarsi.
Ma ogni tanto il Papa cambia il percorso della sua passeggiata, ogni tanto parte e poi torna. E poi a un certo punto, se ne va piu' a lungo del solito, resta a Roma per i lunghi mesi dell'inverno. Bianco ovviamente non lo sa, il suo mondo e' lo stagno. Non dorme, si consuma nell'attesa del ritorno della figura vestita di bianco. Ed ecco che arriva un gatto, l'animale che Benedetto XVI ama piu' di tutti. Questi non prova a mangiare i pesci, non infila le zampe nell'acqua per attaccarli. Beve un po' di acqua dello stagno, e fa a Bianco una importante rivelazione.
"E' un libro - commenta il sito cattolico Korazym.org - da leggere, ma anche e soprattutto da guardare (l'autrice e' considerata una delle massime eredi della scuola delle arti figurative russe). E magari da leggere ad alta voce ai piu' piccoli. Per raccontare loro la vita semplice del Papa, lontana dai clamori dei riflettori. Una vita fatta di preghiera e, perche' no, di un po' di tempo passato davanti a un piccolo stagno a dar da mangiare ai pesci rossi".
"Non e' un segreto - ha sottolineato da parte sua il neo arcivescovo Gaenswein - che il nostro Papa ama le creature e piu' sono piccole piu' le ama. Con questo pesciolino rosso ha avuto un contatto molto intenso e poi alla fine quale animale riesce a consolare il pesciolino rosso? E' un animale che in modo particolare sta a cuore al nostro Santo Padre". "Chi legge queste trenta pagine - ha aggiunto don Georg riferendosi al libro della pittrice russa che ha accettato di presentare - lo si puo' fare in venti minuti, legge una volta, una seconda una terza volta e poi comincia a capire che il messaggio non e' neanche cio' che si legge ma il messaggio e' tra le righe.
Davanti ad un pubblico di prelati, amici e giornalisti, don Georg ha raccontato questa sera anche qualcosa della sua esperienza di vice parroco in un piccolo paese della Foresta Nera, dove 28 anni fa era stato vice parroco: "un impegno importante - ha detto - che diventava anche un impegno di cuore, anzi una cosa che mi sta molto a cuore, era la vita pastorale per i bambini e la confessione che devo fare e' la seguente: non e' mai facile preparare una omelia, qualche volta si riesce meglio, qualche volta di meno, dipende da diverse cose. Ma preparare una omelia per i bambini e' massacrante perche' i piccoli non ti perdonano niente: le lacune logiche ti fanno cadere nella trappola, la superficialita' te le fanno capire subito e non ti perdonano se tu non sei sincero. Se sei sincero ti perdonano tutto, ma se non sei sincero hai perso una volta per tutte. E il bello di preparare e anche di tenere l’omelia per i bambini e' che non si predica soltanto per i bambini, ma anche per gli adulti e non mai visto gli adulti cosi' attenti come quando sono presenti alla messa per i bambini".

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07/03/2013 17:25
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"NON MI SONO MAI SENTITO SOLO" - OMAGGIO DELLA LEV A BENEDETTO XVI

COMUNICATO della Libreria Editrice Vaticana



Un “piccolo omaggio”, quale “segno della fedeltà della LEV al Santo Padre”. È da oggi in libreria “Non mi sono mai sentito solo – Gli ultimi discorsi di Benedetto XVI”, pubblicazione della Libreria Editrice Vaticana che raccoglie, in preziosa silloge, tutti gli interventi pronunciati dal Papa tra l’11 e il 28 febbraio, cioè tra l’annuncio della rinuncia al Pontificato e l’inizio della Sede Vacante.
La Libreria Editrice Vaticana, si legge nella presentazione dell’opera, “ha accompagnato il Papa nel suo ministero petrino” fin dall’inizio del suo Pontificato. “Il Magistero e gli insegnamenti di Benedetto XVI rappresentano il focus dell’intero catalogo LEV”, la cui missione – si ricorda – è di essere “per sempre strumento per la diffusione della Parola di Dio e del Magisterium”.
La copertina del volume ritrae Benedetto XVI mentre saluta i fedeli durante l’ultima Udienza generale, svoltasi in piazza San Pietro mercoledì 27 febbraio. E proprio una frase pronunciata in quella circostanza viene citata nel titolo: “Io non mi sono mai sentito solo nel portare la gioia e il peso del ministero petrino”.
Il primo testo riportato è la Declaratio con la quale Benedetto XVI ha annunciato l’11 febbraio in Concistoro “di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma”. Seguono, tra gli altri, la catechesi svolta nell’Udienza generale del 13 febbraio, poi l’omelia della Messa del Mercoledì delle Ceneri e il saluto rivolto al Papa a fine celebrazione dal cardinale Segretario di Stato, sempre il 13; il testo dell’incontro con i parroci e il clero di Roma, giorno 14; gli Angelus del 17 e del 24 febbraio; la riflessione al termine degli esercizi spirituali della Curia romana, la mattina del 23; il testo dell’ultima Udienza generale, tenutasi il 27; il saluto di congedo ai cardinali presenti a Roma il 28 mattina e infine quello ai fedeli della diocesi di Albano dalla loggia centrale del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, subito dopo il suo arrivo nel piccolo centro laziale.
Il volume contiene anche il testo della Lettera apostolica data Motu Proprio “Normas Nonnullas”, su alcune modifiche alle norme relative all’elezione del Romano Pontefice. Conclude l’opera un profilo biografico di Benedetto XVI.
Nella quarta di copertina sono riportate le parole pronunciate dal Papa nella sua ultima apparizione pubblica, a Castel Gandolfo, il pomeriggio del 28 febbraio: “Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra”. E proprio con grande semplicità quest’opera si propone quale “segno di ringraziamento e di riconoscenza” a Benedetto XVI.

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