24/01/2009 17:45 |
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24/01/2009 17:47 |
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L`INCONTRO INFORMALE
Napolitano dal Papa: invito a pranzo con «segreto»
Il presidente e la signora Clio a colazione in Vaticano. Un`intesa lontana dalle telecamere.
Andrea Tornielli, Roma.
Si sono visti a pranzo, in un clima familiare, senza protocollo e soprattutto senza alcuna pubblicità. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la signora Clio sono stati invitati a colazione in Vaticano, nell`appartamento papale, lunedì scorso.
Una visita del tutto informale, della quale non è stata data notizia ma è stata confermata al Giornale da fonti istituzionali di entrambe le sponde dei Tevere.
È abbastanza usuale che vi siano contatti di questo genere al di fuori dell`ufficialità: basta ricordare quelli che vedevano protagonista Carlo Azeglio Ciampi e la signora Franca, e Papa Wojtyla, Tra le occasioni dell`invito, anche la presenza a Roma di Georg Ratzinger, il fratello del Pontefice, che nei giorni scorsi ha compiuto ottantacinque anni.
Sabato 17 gennaio, nella Cappella Sistina, in presenza di Benedetto XVI, Georg Ratzinger era stato festeggiato dai Domspatzen, il coro dei «passerotti» di Ratisbona da lui per molti anni diretto.
E aveva ricevuto in quella occasione, da parte del vescovo di Ratisbona, la nomina a canonico onorario del duomo. Sempre quel pomeriggio, nella Sistina, era presente anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che aveva consegnato al fratello del Papa l`onorificenza di cavaliere di Gran Croce, conferitagli dal presidente della Repubblica GiorgioNapolitano.
Si tratta della massima onorificenza al merito che può conferire il Colle. Un segno significati- vo di attenzione e di amicizia.
Lunedì scorso il presidente della Repubblica è arrivato verso mezzogiorno oltretevere, a bordo di una berlina dai vetri oscurati, ed è entrato attraverso il cortile di San Damaso ma senza salire per l`ingresso ufficiale, dal quale non sarebbe certo passato inosservato.
Napolitano è stato accolto dal Pontefice e dal fratello e ha dialogato con loro per circa un`ora prima del pranzo, mentre la signora Clio, accompagnata da uno dei prelati della Prefettura della Casa Pontificia, ha potuto visitare le sale dell`appartamento di rappresentanza, al piano inferiore, dove Benedetto XVI, come i suoi predecessori, riceve le visite dei capi di Stato ma anche le altre udienze.
Poi la moglie del presidente haraggiunto gli altri commensali, ai quali si sono aggiunti il Sostituto della Segreteria di Stato e il «ministro degli Esteri» vaticano, gli arcivescovi Filoni e Mamberti.
Il clima è stato cordiale, non c`erano agende di temi da trattare, anche se è probabile che si siano commentate le notizie dei giorno provenienti dalla Striscia di Gaza, relative alla tregua. «I1 Quirinale e il Vaticano», aveva detto Ratzinger lo scorso ottobre, facendo visita a Napolitano, «non sono colli che si ignorano o si fronteggianoastiosamente; sono piuttosto luoghi che simboleggiano il vicendevole rispetto della sovranità dello Stato e della Chiesa, pronti a cooperare insieme per promuovere e servire il bene integrale della persona umana e il pacifico svolgimento della convivenza sociale». Il clima tra i due colli è più sereno che mai.
© Copyright Il Giornale, 23 gennaio 2009
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27/01/2009 16:48 |
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| | | OFFLINE | Post: 8.252 Post: 64 | Registrato il: 22/08/2006 Registrato il: 20/01/2009 | Utente Comunità | Utente Junior | |
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Il barbiere del Vaticano regala calendario osè ai clienti
Ma le figaro' si difende: ''Si tratta di immagini femminili molto più discrete di certe immagini di nudo che si vedono oggi. Ma a molti cardinali non l'ho dato''
Città del Vaticano, 23 gen. - (Adnkronos) - Il barbiere del Vaticano regala calendario osè ai clienti. L'insolita e originale iniziativa si deve all'estrosita' di Andrea Cucculelli, il parrucchiere che da tanti anni si prende cura dei capelli di cardinali e prelati della Santa Sede che, per onorare i quarant'anni di attivita' al Borgo, a due passi dal Vaticano, ha pensato di donare i calendari con le pin-up degli anni '50, quelle deliziose figure femminili, per la verita' in deshabille, che i barbieri di quegli anni prendevano a modello per pubblicizzare i prodotti di bellezza. (Le immagini del calendario: www.adnkronos.com/IGN/Fotogallery/?fid=3.0.2939918800)
Ebbene, qualcuno di questi calendari che vogliono essere un omaggio all'attivita' del 'Barbiere Andrea dal 1968 al 2008' sono finiti nelle tasche di qualche prelato che ha accettato simpaticamente il dono. "Beh, in effetti non so se questo calendario sia molto attinente con i prelati - afferma all'ADNKRONOS le figaro' Andrea Cucculelli - ma si tratta di immagini femminili molto piu' discrete di certe oscenita' e immagini di nudo che si vedono oggi".
Ma i porporati come avranno reagito di fronte all'iniziativa insolita? "Qualche prelato ha sorriso ma a molti cardinali non l'ho dato". Tra i clienti di Cucculelli c'e' pure il segretario particolare di papa Ratzinger. "Don Georg Ganswein veniva ancora prima di diventare cosi' famoso", sorride il barbiere. Anche lui ha avuto l'omaggio? "Per la verita' non e' ancora venuto da quando lo distribuisco. Ma ci pensero' se donargielo, in fondo e' una tradizione dei barbieri degli anni '50 che non ha nulla di volgare. E poi ho pensato fosse una cosa originale in un momento in cui tutti hanno tutto", difende la sua scelta.
Sono oltre una quarantina i prelati e le porpore del Vaticano che hanno deciso di affidare le loro chiome alle mani del barbiere Andrea. Qualcuno, con insistenza, sussurra che tra i suoi clienti ci sia anche il papa Ratzinger. "Lo so, non fanno che ripetermelo - confida Cucculelli - ma non è così. Potrei sempre candidarmi".
Tra i clienti abituali, però, tanti prelati che lavorano in Vaticano. Molto pretenziosi nelle richieste? "I cardinali si accontentano molto -afferma-. Certo, non chiedono il taglio alla Ratzinger anche perche' non vantano una chioma folta come la sua. Qualcuno, magari, pretende qualcosina in piu' a livello di copertura di piccoli difetti, tipo vertigini". Qualche tintura? "Giammai. Tutti accettano di buon grado i capelli bianchi", si affetta a dire le figaro' del Vaticano.
Ho visto le immagini.... beh un pò osè lo sono.... |
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27/01/2009 19:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 10.907 Post: 158 | Registrato il: 17/06/2005 Registrato il: 18/01/2009 | Administratore Unico | Utente Junior | |
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+PetaloNero+, 27/01/2009 16.48:
Il barbiere del Vaticano regala calendario osè ai clienti
Tra i clienti abituali, però, tanti prelati che lavorano in Vaticano. Molto pretenziosi nelle richieste? "I cardinali si accontentano molto -afferma-. Certo, non chiedono il taglio alla Ratzinger anche perche' non vantano una chioma folta come la sua. Qualcuno, magari, pretende qualcosina in piu' a livello di copertura di piccoli difetti, tipo vertigini". Qualche tintura? "Giammai. Tutti accettano di buon grado i capelli bianchi", si affetta a dire le figaro' del Vaticano.
Ho visto le immagini.... beh un pò osè lo sono....
Ma, ma... avevo pensato che fosse lui il famoso "macellaio" di Ratzi! Dunque, non è lui?
Lasciami immaginare ... don Georg che porta il calendario al Papa...
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27/01/2009 21:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 10.915 Post: 166 | Registrato il: 17/06/2005 Registrato il: 18/01/2009 | Administratore Unico | Utente Junior | |
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«Le Monde», esprit de finesse adieu
PARIGI. In edicola ieri con una nuova grafica per arrestare la crisi di lettorato, «Le Monde», getta alle ortiche le vesti di «quotidiano di riferimento» sparando in prima pagina una squallida vignetta di Plantu fortemente offensiva nei confronti del Papa. Benedetto XVI è rappresentato con in mano lo striscione «Abbasso Vaticano II!». Lo striscione fa da mantello a due vaghe figure di ecclesiastici vestiti di nero. Sul braccio di una, una fascia rossa simile a quelle naziste. I due precedono il Papa e gridano: «Chambragazum non existam!».Addio alta classe.
Addio «esprit de finesse».
(Dan.Zap.)
© Copyright Avvenire, 27 gennaio 2009
Questo è una vergogna!!!!
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28/01/2009 15:37 |
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| | | OFFLINE | Post: 80 Post: 3 | Registrato il: 27/10/2008 Registrato il: 20/01/2009 | Utente Comunità | Utente Junior | |
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28/01/2009 21:57 |
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PAPA: ACCAREZZA LEONCINO CIRCO MEDRANO A TERMINE UDIENZA
Citta' del Vaticano, 28 gen. (Adnkronos) - Al termine dell'udienza generale nell' Aula Paolo VI un gruppo di artisti del Circo Medrano presenti, dopo aver messo in scena alcuni momenti di spettacolo da giocolieri davanti a Benedetto XVI, hanno portato al Papa un cucciolo di leone. Il Pontefice e' apparso divertito e' ha accarezzato il leoncino.
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29/01/2009 02:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 8.282 Post: 80 | Registrato il: 22/08/2006 Registrato il: 20/01/2009 | Utente Comunità | Utente Junior | |
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RATZI CHE ACCAREZZA IL LEONCINO E' STATA DAVVERO UNA SCENA TROPPO TENERA.... |
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29/01/2009 12:27 |
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| | | OFFLINE | Post: 10.941 Post: 192 | Registrato il: 17/06/2005 Registrato il: 18/01/2009 | Administratore Unico | Utente Junior | |
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29/01/2009 17:02 |
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SIIII E' VERO....APPENA HA VISTO IL LEONCINO SI E' ALZATO DI SCATTO ED E' ANDATO VERSO DI LUI...SEMBRAVA PROPRIO UN BIMBO.... |
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06/03/2009 21:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 11.350 Post: 597 | Registrato il: 17/06/2005 Registrato il: 18/01/2009 | Administratore Unico | Utente Senior | |
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Una visita in esclusiva nella fattoria del Papa
Marida Caterini
Per la prima volta in assoluto nella storia dello Stato Vaticano, le telecamere di una emittente televisiva hanno avuto l’autorizzazione ad entrare nei giardini pontifici e nella tenuta agricola del Papa a Castel Gandolfo. Il privilegio di oltrepassare porte mai prima aperte al pubblico è toccato al programma Linea Verde, in onda la domenica mattina su Raiuno e condotto da Massimiliano Ossini.
La meraviglia dei Giardini Pontifici e tutte le attività che si svolgono nella tenuta agricola del Papa saranno al centro della puntata di Linea Verde in onda domenica otto marzo. Il conduttore, Massimiliano Ossini, percorre con Saverio Petrillo, direttore delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, i bellissimi parchi dove il Papa si ritira nei suoi momenti di riflessione e meditazione. Suggestivo l’impatto: Ossini arriva in elicottero sulla pista dove di solito atterra e parte il Santo Padre ed è il primo conduttore a cui è stato consentito anche questo privilegio. Prima tappa la tenuta agricola con visita all’aia ed alle stalle. Singolare il commento del conduttore: il pollaio sembra un residence a cinque stelle. Qui viene raccolto il latte che poi è venduto esclusivamente nel supermercato interno al Vaticano, oltre ad altri prodotti gastronomici della medesima provenienza. Poi un giro completo nella altre zone della tenuta e nei giardini. Durante questo tragitto viene raccontata la storia della tenuta pontificia: il complesso si estende sulla villa di campagna che l’imperatore Domiziano si fece costruire sulle sponde del lago Albano. Sono visibili i resti del teatro e la grande passeggiata coperta dall’imperatore. La villa venne riadattata nel ‘200 ed ancora nel ‘500. ma solo un secolo dopo divenne la residenza estiva dei pontefici.
© Copyright Panorama, 6 marzo 2009
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10/03/2009 21:45 |
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L’emozione del Pontefice davanti al Foro romano: ecco l’umbilicus di Roma
ROMA - «Questo è il balcone più bello di Roma. Qui ci sono tutti i secoli che ci guardano, qui ci affacciamo sulla Storia».
E’ un Papa «estasiato», ma anche «commosso, appassionato, molto curioso», quello che il soprintendente capitolino ai Beni culturali, Umberto Broccoli, ha conosciuto sul terrazzino dello studio del sindaco.
Chiamato da Alemanno a fare da Cicerone a uno studioso attento come Ratzinger, il soprintendente ha illustrato il Palazzo Senatorio e in particolare il Foro romano, «ci guardava il mondo e lui si è fatto indicare ogni singolo monumento... un brivido mi ha percorso la schiena», ammette ancora emozionato.
“Perché è rimasta in piedi?“.
La curiosità di Benedetto XVI si è focalizzata a lungo su un monumento, l’ultimo monumento innalzato sulla piazza del Foro, che isolato svetta tra le rovine. «Era molto interessato, tant’è che ha fatto domande insistenti, dal fatto che al centro del Foro ci sia la colonna di Foca, imperatore dell’inizio del VII secolo, unico reperto rimasto dell’Alto Medioevo e circondato solo da rovine». La colonna corinzia in marmo, posa su un basamento a gradini, fu eretta dall'esarca bizantino Smaragdo nel 608 d.C. in onore dell'imperatore d'Oriente Foca, che aveva fatto dono a papa Bonifacio IV del Pantheon. E’ considerata l'ultimo monumento civile costruito nel Foro Romano. Un tempo era sormontata dalla statua dell'imperatore ed è alta 13,60 metri.
«Ci siamo soffermati anche sul culto mariano del Foro - riprende Broccoli - ho fatto riferimento alla vicina Santa Maria in Aracoeli, a Santa Maria Antiqua e Santa Maria Nova. Mi è sembrato molto soddisfatto». Il tempo di annunciare che per il Natale di Roma, il 21 aprile prossimo, i Fori saranno illuminati, poi con lo sguardo papa Ratzinger è andato a cercare i resti dell’”umbilicus urbis”, l’ombelico della città di Roma, in origine detto ”Mundus”, nei pressi dell’Arco di Settimio Severo e dell’Arco della Concordia.
In base a una versione targata Plutarco indicherebbe il “solco primigenio”, la fossa circolare scavata da Romolo e che doveva costituire il centro geometrico della futura città; secondo un’altra descrizione sarebbe stato il pozzo dove furono gettate le terre dei villaggi che concorsero a creare Roma; ma soprattutto, la più suggestiva testimonianza arrivata fino a noi, ne fa il punto dove sorgerebbe il miglio zero da cui si facevano partire tutte le vie. «Infine la Curia, il vecchio Senato di Roma, che era la chiesa di Sant’Adriano, il Papa se l’è subito ricordato». Una commistione tra Politica e Chiesa che affonda nella notte dei tempi.
R.Tro.
© Copyright Il Messaggero, 10 marzo 2009
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20/03/2009 21:38 |
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Tartaruga africana in viaggio con il Papa verso l'Angola
LUANDA, Angola (Reuters)
Papa Benedetto XVI ha avuto un'inusuale compagna di viaggio oggi nel volo dal Camerun all'Angola: una tartaruga.
Poco prima di partire dal Camerun, il Papa ha incontrato un gruppo di Pigmei Baka, cacciatori delle foreste pluviali della regione, che si sono presentati all'ambasciata vaticana nella capitale Yaounde portandogli in dono una tartaruga lunga 30 centimetri.
Caricata a bordo del jet Alitalia in una gabbia di vimini, la tartaruga ha viaggiato in prima classe con l'entourage del Vaticano fino a Luanda senza dare segnali di disagio.
Il Vaticano ha riferito che non è chiaro se l'animale -- che non ha ancora un nome -- rimarrà in Angola o troverà una nuova casa nei giardini vaticani.
© Copyright Reuters
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21/03/2009 01:49 |
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Chantal, la first lady cotonata soccorsa da Ratzinger...
Da "Il Giornale"
È stata protagonista delle giornate camerunensi di Papa Ratzinger. Sempre a fianco del marito, il presidente Paul Biya, con l'immancabile capigliatura foltissima e cotonata, simile alla criniera di un leone, e i tacchi vertiginosi, nonostante sia già naturalmente più alta del presidente consorte.
Chantal, la sorridente «première dame» del Camerun, avvolta in lunghi abiti variopinti, ha presenziato a quasi tutte le tappe della visita di Benedetto XVI a Yaoundé: l'arrivo all'aeroporto, la visita di cortesia, i vespri di mercoledì, la messa di ieri. Durante l'incontro al palazzo presidenziale, si è inginocchiata davanti al Pontefice per una speciale benedizione, e a causa dei tacchi alti e del vestito lungo, non sarebbe più riuscita a rialzarsi, se Ratzinger non le avesse offerto il braccio.
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27/03/2009 01:36 |
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I parmureli di Bordighera e Sanremo tornano in Vaticano per la Domenica delle Palme
- La tradizione racconta che col provvidenziale grido "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde) Bresca interruppe il silenzio imposto durante l’elevazione dell’obelisco in Piazza San Pietro, evitò così una strage di fedeli accorsi per l’occasione
Nell’imminenza dei festeggiamenti per la Domenica delle Palme (domenica 5 aprile) verrà presentato il tradizionale privilegio riservato dal 1586 agli eredi di Capitan Bresca: i Parmureli di Bordighera e Sanremo, che verranno donati al Papa, Cardinali e Vescovi, grazie al Consorzio Il Cammino e al Centro Studi e Ricerche per le Palme, con la compartecipazione della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, dei Comuni di Bordighera (Città delle Palme) e Sanremo (Città dei Fiori), e sotto gli auspici della Fondazione Bambino Gesù di Roma.
Quello di portare in Vaticano i parmureli della Riviera dei Fiori in occasione della Domenica delle Palme è un antico privilegio che risale al 1586, quando Papa Sisto V decise di ringraziare in questo modo il sanremese Capitan Bresca. La tradizione racconta che col provvidenziale grido "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde) Bresca interruppe il silenzio imposto durante l’elevazione dell’obelisco in Piazza San Pietro: lo slancio del sanremese scongiurò l’eccessivo surriscaldamento delle gomene usate per issare il monolite, evitando così una strage di fedeli accorsi per l’occasione.
Alla conferenza stampa parteciperanno:
S. E. Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo,
Gianni Giuliano, Presidente Provincia di Imperia,
Luciana Lucianò, Sub-Commissario del Comune di Sanremo,
Giovanni Bosio, Sindaco di Bordighera Città delle Palme,
Marcello Semeria, Centro Studi e Ricerche per le Palme di Sanremo,
Sergio Oderda, Presidente Consorzio Il Cammino.
di Ma. Gu.
www.riviera24.it
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29/03/2009 16:42 |
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30/03/2009 16:43 |
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Domenica delle Palme: tornano in Vaticano i “Parmureli" di Bordighera e Sanremo
Sanremo - L’usanza dei fedeli di ornare le Chiese con foglie di palma e innalzarle durante il solenne momento della benedizione nella cerimonia religiosa della Domenica che precede le solennità della Pasqua risale alle più remote tradizioni della Cristianità
Il prossimo 5 aprile, in occasione della Domenica delle Palme, si rinnoverà l’antica tradizione di Capitan Bresca e dei “Parmureli”, le composizioni di foglie di palma intrecciate di Bordighera e Sanremo, che verranno donate al Papa e a Cardinali e Vescovi per la Funzione Religiosa. Nell’imminenza dei festeggiamenti per la Domenica delle Palme (domenica 5 aprile) verrà presentato il tradizionale privilegio riservato dal 1586 agli eredi di Capitan Bresca: i Parmureli di Bordighera e Sanremo, che verranno donati al Papa, Cardinali e Vescovi, grazie al Consorzio Il Cammino e al Centro Studi e Ricerche per le Palme, con la compartecipazione della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, dei Comuni di Bordighera (Città delle Palme) e Sanremo (Città dei Fiori), e sotto gli auspici della Fondazione Bambino Gesù.
Le composizioni di palme intrecciate sono dono di due delle più importanti città rivierasche, Sanremo e Bordighera, unite nel corso dei secoli nella perpetuazione di questa tradizione. Anche quest’anno i parmureli saranno benedetti prima della celebrazione della Santa Messa della Domenica delle Palme. Saranno alti 1,5 m. gli oltre 150 parmureli preparati per farne regalo ai Cardinali e ai Vescovi, mentre uno di dimensioni ancor più notevoli sarà donato al Santo Padre. Il parmurelo destinato a Benedetto XVI supererà i 3 m. d’altezza e per realizzarlo due persone lavoreranno per 3 giorni, piegando con cura e maestria le foglie di palma, senza mai utilizzare, così come vuole la tradizione, alcun punto metallico.
I parmureli, con una storia antica, sono conosciuti in tutto il mondo
Quello di portare in Vaticano i parmureli della Riviera dei Fiori in occasione della Domenica delle Palme è un antico privilegio che risale al 1586, quando Papa Sisto V decise di ringraziare in questo modo il sanremese Capitan Bresca. La tradizione racconta che col provvidenziale grido "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde) Bresca interruppe il silenzio imposto durante l’elevazione dell’obelisco in Piazza San Pietro: lo slancio del sanremese scongiurò l’eccessivo surriscaldamento delle gomene usate per issare il monolite, evitando così una strage di fedeli accorsi per l’occasione.
Quello per la Domenica delle Palme rappresenta un grosso impegno, ma anche un appuntamento importante per l’energia positiva che anima le attività in onore della ricorrenza: “Siamo contenti, ha sottolineato Claudio Littardi, Presidente del Centro Studi e Ricerche per le Palme, che questa tradizione legata al mito di Capitan Bresca si ripeta come un evento culturale particolarmente prestigioso per il nostro territorio. Questa iniziativa è molto importante anche per la conservazione della tradizione dell’arte dell’intreccio”.
I Parmureli: una tradizione che lega ancor di più Riviera di ponente e Vaticano
L’usanza dei fedeli di ornare le Chiese con foglie di palma e innalzarle durante il solenne momento della benedizione nella cerimonia religiosa della Domenica che precede le solennità della Pasqua risale alle più remote tradizioni della Cristianità. Nella Domenica delle Palme si ricorda l'ingresso trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme, sei giorni prima della sua passione: il suo ingresso nella città fu accolto da una folla di gente semplice e di fanciulli, che salutavano il suo passaggio con in mano palme e ulivi in segno di gioia e pace.
Le palme della Riviera dei Fiori (ancora oggi a Bordighera c’è il palmeto più settentrionale d’Europa) divennero protagoniste della Domenica delle Palme grazie allo slancio sincero del Capitano Bresca, presente in Vaticano il giorno in cui vi venne eretto l’obelisco più famoso di Roma Antica, e che consentì di evitare una strage di fedeli, accorsi per l’occasione.
I fatti si riferiscono al 1586, anno in cui, per volere di Papa Sisto V, l'architetto Domenico Fontana collocò in Piazza San Pietro il gigantesco obelisco egizio trasportato a Roma da Caligola nel 39 d.C. Operazione ardita: l'obelisco, che ancor oggi fa bella mostra di sé nel centro della suggestiva piazza, è alto 26 metri e pesa 350 tonnellate. Per l’operazione vennero impiegati, pare, novecento operai, centoquaranta cavalli e quarantaquattro argani.
Il 10 settembre, al momento di issare definitivamente l’obelisco, così come da espressa disposizione del Santo Padre, chiunque avesse osato proferir verbo durante la delicata e rischiosa operazione sarebbe stato condannato alla pena di morte. A un certo punto, però, l’obelisco vacillò pericolosamente – le funi con cui si stava sollevando l’enorme scultura monolitica erano prossime al punto di rottura – e il capitano sanremasco Bresca, incurante della pena di morte certa che l’avrebbe colpito gridò: "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde). L’imperioso consiglio del marinaio ligure venne subito accolto dagli ingegneri del Vaticano, e si evitò così il surriscaldamento delle gomene che sostenevano l’obelisco, consentendo di portare a buon fine l’impresa.
Il Papa non punì l’audace capitano Bresca, anzi volle compensarlo accordando a lui e alla sua discendenza il privilegio di poter inviare a Roma i “parmureli” necessari per le feste pasquali in San Pietro.
Da allora, da oltre quattro secoli, le città di Sanremo e Bordighera hanno legato il loro nome alla tradizionale cerimonia della benedizione delle palme, per la domenica che precede la Santa Pasqua.
L’importanza e la considerazione che il Vaticano riservava a questo privilegio assunse anche connotati curiosi. Quando le fronde di palma giungevano a Roma via mare, l’imbarcazione che le trasportava, giunta alla foce del Tevere, innalzava un “parmorelo” sul suo albero maestro. Questa “bandiera” dava alla barca ligure il diritto di precedenza su tutte le altre imbarcazioni, consentendo alle foglie di palma rivierasche di raggiungere il più celermente possibile il Vaticano.
di Carlo De Blasi
diocesi.riviera24.it |
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31/03/2009 01:48 |
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Parmureli di Bordighera e Sanremo in Vaticano, Monsignor Careggio: "Momento altamente spirituale"
Sanremo - "La nostra presenza a Roma domenica 5 aprile, in occasione di una celebrazione così imponente, deve avere un significato spirituale" ha sottolineato il Vescovo di Ventimiglia-Sanremo
diocesi.riviera24.it/articoli/2009/03/30/58240/parmureli-di-bordighera-e-sanremo-in-vaticano-monsignor-careggio-momento-altamente-sp...
Parmureli di Bordighera e Sanremo in Vaticano: l'intervento del Vescovo Careggio. Guarda il video
Sanremo - L’usanza dei fedeli di ornare le Chiese con foglie di palma e innalzarle durante il solenne momento della benedizione nella cerimonia religiosa della Domenica che precede le solennità della Pasqua risale alle più remote tradizioni della Cristianita
www.riviera24.it/articoli/2009/03/30/58231/parmureli-di-bordighera-e-sanremo-in-vaticano-lintervento-del-vescovo-careggio-guarda-...
Parmureli dal Ponente in Vaticano: parla il consigliere provinciale Andrea Artioli. Guarda il video
Sanremo - "Capitan Bresca è un classico esempio delle gente ponentina, devota, ma anche pratica, spirituali, ma comunque sia sempre attenti e pronti" ha detto il consigliere Artioli
www.riviera24.it/articoli/2009/03/30/58238/parmureli-dal-ponente-in-vaticano-parla-il-consigliere-provinciale-andrea-artioli-guarda-...
Parmureli di Bordighera e Sanremo in Vaticano: intervento del vice-commissario Lucianò. Guarda video
Sanremo - Da oltre quattro secoli, le città di Sanremo e Bordighera hanno legato il loro nome alla tradizionale cerimonia della benedizione delle palme, per la domenica che precede la Santa Pasqua
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Parmureli di Bordighera e Sanremo in Vaticano: parla il sindaco Giovanni Bosio. Guarda il video
Sanremo - I parmureli saranno benedetti prima della celebrazione della Santa Messa. Saranno alti 1,5 m. gli oltre 150 parmureli preparati per farne regalo ai Cardinali e ai Vescovi, mentre uno di 3 metri sarà donato al Santo Padre
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02/04/2009 16:17 |
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Quasi tutti pronti i parmureli che domenica 5 aprile saranno in Vaticano
Bordighera - Le abili mani di chi tramanda questo importante tradizione stanno lavorando per preparare le ultime foglie di palma intrecciate che venerdì mattina partiranno per la Santa Sede
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04/04/2009 01:36 |
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Parmureli di Bordighera e a Sanremo in Vaticano, ascolta l'intervista a Claudio Littardi
Sanremo - Domenica 5 aprile, anche il Presidente del Centro Studi e Ricerche per le Palme sarà in piazza San Pietro per la Solenne Benedizione delle palme
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