| | | Post: 30.293 | Registrato il: 10/12/2006
| Utente Gold | | OFFLINE |
|
 
DATA: 14 novembre 1970 (ore 15 e ore 20,30).
LUOGO: " The Forum", Los Angeles, California.
SPETTATORI: 18.700 ogni spettacolo.
___________________
ARTICOLO DI Robert Hilburn (" Los Angeles Times"). Pubblicato il 16 novembre 1970.
TITOLO: " Fans Jam The Forum for Elvis" (" I fans intasano il Forum per Elvis").
«Nelle sue prime esibizioni locali dopo 13 anni, i due concerti di sabato di Elvis Presley al Forum di Inglewood hanno infranto il record di incassi per un giorno all'arena e hanno dimostrato ancora una volta le qualità dinamiche che lo hanno reso la principale attrazione concertistica della nazione.
I 313.000 dollari di incasso dei concerti, sponsorizzati da Management III in associazione con Concert Associates e Concerts West, hanno facilmente superato il precedente record di 238.000 dollari stabilito l'anno scorso dai due concerti dei Rolling Stones.
Sostenuto dagli stessi gruppi di supporto (gli Imperials e i quartetti vocali Sweet Inspirations più il comico Sammy Shore) che lo hanno accompagnato a Las Vegas, i concerti di sabato di Presley sono stati simili nella concezione ma diversi nei risultati.
Sia il suo tempismo che la sua abilità nello spettacolo sembravano migliori nel pomeriggio. A metà del concerto serale, sembrava stanco. I suoi movimenti - i gesti da karateka ampiamente imitati, le ampie giravolte, le occasionali oscillazioni dei fianchi - erano meno pronunciati nello spettacolo serale.
Si trattava di un pubblico molto eterogeneo, un incrocio tra quello che si troverebbe a un concerto di Tom Jones, adulto e dominato dall'America media, e un concerto rock tipico dei più giovani. Si trattava di un pubblico di adoratori e di curiosi con capelli lunghi e capelli corti, di vecchi fans (ora nella fascia d'età 25-35 anni) e di nuovi.
Il primo spettacolo è iniziato 15 minuti dopo l'orario previsto per le 15.00. Dopo un'ora di preliminari e di intervallo, l'attesa del pubblico era al massimo. Nove guardie di sicurezza in uniforme, oltre al Col. Tom Parker, manager di Presley, e a Jerry Weintraub, promotore della tournée in otto città, si sono seduti sulle panchine di fronte al palco per proteggere il pubblico da fans troppo zelanti. Ma non si sono verificati incidenti.
Alle 16.15 le luci si abbassano. Mentre il chitarrista James Burton suona le note iniziali di "That's All right (Mama)", Presley sale sul palco. Indossa una tuta bianca in stile Apache con una corda rossa o una cintura intorno alla vita. Centinaia di lampadine illuminano il Forum. "Ti amo Elvis", urla una donna dal pubblico. Altri urlano o gridano la stessa fedeltà. Le lampadine sono così luminose che deve sbattere ripetutamente le palpebre.
"Salve, io sono Johnny Cash", dice al pubblico, impegnandosi nelle azioni ironiche che gli piacciono sul palco.
Modifica uno dei versi di "Love Me Tender" come mossa gag per passare a "You Don't Have To Say You Love Me" e poi a "You've Lost That Loving Feeling", facendo ogni sorta di giravolte e di sweep per ottenere un effetto drammatico. Le lampadine scoppiano di nuovo.
Dopo una faticosa interpretazione di "Polk Salad Annie", cade a terra, rimane lì per diversi secondi in finta stanchezza, poi si rialza con un sorriso sul volto. Dopo "Johnny B. Goode", presenta il chitarrista Burton come Chuck Berry e il pianista Glen D. Hardin come Jerry Lee Lewis.
Presley passa poi in rassegna alcune delle sue prime registrazioni ("Heartbreak Hotel", "Blue Suede Shoes", "Hound Dog" e il gospel "How Great Thou Art") prima di passare a "Bridge Over troubled Water", "Suspicious Minds", "Funny How Times Slips Away" di Willie Nelson e infine "Can't Help Falling In Love". Come sempre non ha fatto il bis. Rimase sul palco per 50 minuti.
Nello spettacolo serale, Presley ha indossato una tuta con lunghe frange lungo le maniche. Le sue selezioni sono state le stesse, tranne che per l'aggiunta di "One Night", "Love Me" e "Trying To Get To You".
Poiché il concerto serale è andato esaurito in meno di 10 ore, Presley ha sentito una particolare vicinanza al pubblico della sera. Forse è per questo che si è impegnato in azioni per lui poco usuali, come quella di prendere tempo per smentire alcune storie (non specificate, ma ovvie per il pubblico) che erano state pubblicate di recente sulla sua vita privata e per ricordare al pubblico (in un certo senso, credo, per ringraziarlo della sua fedeltà) quanti dischi ha venduto e per dire che il suo nuovo film, un documentario della MGM sul suo ultimo impegno a Las Vegas, è il miglior film che abbia fatto negli ultimi 10 anni.
Sebbene il ritmo e l'esecuzione della sua esibizione serale siano sembrati meno precisi rispetto al concerto precedente, il pubblico ha risposto con lo stesso entusiasmo.
Presley è tornato a Los Angeles dopo 13 anni. Ha aggiunto un'orchestra e alcune nuove canzoni, ma ha ancora l'eccellente voce country-blues, l'enorme carisma personale e l'abilità nello spettacolo.
Ha dimostrato di essere ancora molto più avanti di tutti gli altri».
 |