Il 15 agosto 2023 uscirà un nuovo documentario sul
Comeback Special di Elvis del 1968, intitolato
"Reinventing Elvis: The '68 Comeback Special". Il film debutta in esclusiva su
Paramount+ negli Stati Uniti e in Canada il 15 agosto, seguito da un'uscita internazionale in
streaming nel Regno Unito, America Latina, Brasile, Francia, Germania, Svizzera, Austria e Italia il 16 agosto. Inoltre, per un periodo limitato, il film sarà proiettato in centinaia di sale cinematografiche in tutto il mondo.
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Ha diretto alcuni dei più grandi nomi della storia della musica, da Petula Clark a Diana Ross, ma Steve Binder sa che c'è solo un musicista di cui tutti vogliono parlargli. "Qualcuno anni fa mi disse: 'Steve, non importa quanti spettacoli farai, sarai sempre ricordato per lo show di Elvis Presley'", racconta Binder a
Yahoo Entertainment con una risata consapevole. "E avevano ragione! Il 99% delle volte, tutti quelli che mi contattano vogliono sentire parlare di Elvis".
Considerando la pletora di progetti su Elvis che si stanno facendo strada a Hollywood sulla scia del film di Baz Luhrmann, nominato agli Oscar, il regista ammette di aver avuto bisogno di un po' di convincimento in più per partecipare a Reinventing Elvis. (Binder è stato consulente creativo per Elvis di Luhrmann, e la star di Stranger Things Dacre Montgomery ha interpretato Binder nella ricreazione dello speciale del '68) "Sono stato avvicinato da Spencer e John e ho detto loro: "Sentite, ragazzi, perché dovrei fare un altro [progetto] su questo speciale?"". ricorda Binder. E loro risposero: "Perché tu sei l'unico che era lì dall'inizio alla fine". Questa è stata la loro proposta e mi è piaciuta molto, così ho detto: 'Ci sto'".
Binder ha condiviso le linee generali di come il programma è stato realizzato. Originariamente proposto alla NBC dal Col. Tom Parker, manager di Presley notoriamente dispotico, come uno speciale natalizio, la trasmissione si trasformò invece in una celebrazione delle influenze del cantante e dei suoi primi anni di carriera come fanatico del rock 'n' roll. Anche se questo cambiamento di direzione fece infuriare Parker, Binder e Presley rimasero fedeli alla loro visione condivisa e riuscirono a mettere da parte il manager durante i mesi di produzione.
"Eravamo uno specchio dell'altro", riflette ora Binder. "Avevamo lo stesso fuoco interiore ed eravamo disposti a lavorare. La mia intera esperienza con Elvis è stata positiva, dal primo giorno in cui l'ho incontrato fino all'ultimo giorno in cui ci siamo salutati, e non ho mai più visto o parlato con lui. Si sente continuamente parlare di lui come di uno yin e yang, che era un grande uomo e che era anche un donnaiolo. Ma io voglio vivere con la mia esperienza del '68, in cui lo amavo davvero".
Reinventing Elvis fa un'immersione più profonda nella realizzazione del
Comeback Special, con interviste ad alcuni degli artisti sopravvissuti e ai membri del pubblico, oltre che a esperti di Presley che lo collocano nel contesto dei tempi e della carriera del cantante. Ma come i registi sapevano, Binder rimane l'autorità finale su questa particolare fetta di storia del rock.
Il regista, oggi novantenne, condivide alcune nuove storie della sua collaborazione a tu per tu con Presley e perché pensa che Tom Hanks avrebbe dovuto ricevere una nomination all'Oscar per la sua controversa interpretazione di Parker in Elvis.