Ricordi dell'incontro con Elvis durante le riprese di "Wild In The Country" (di Nona Alessio e Judith Towey).
Entrambe le donne, che all'epoca erano adolescenti, incontrarono Elvis nel 1961, quando lui, Tuesday Weld e altri stavano girando "Wild in the Country" a St. Helena.
Towey e Alessio erano il tipo di adolescenti che avrebbero nuotato in un oceano, camminato in un deserto o scalato una montagna per avere un incontro faccia a faccia con il loro idolo.
Towey non solo ha incontrato il Re, ma è tornata a casa con la guancia ancora formicolante per il bacio che Elvis le ha dato: "Non lo dimenticherò mai. Mi sono fatta fotografare con Elvis e lui mi ha baciata. Avrei potuto morire felice", ha detto.
La Alessio ha fatto la gavetta per incontrare l'uomo famoso per la sua voce suadente, il suo sorriso allettante e i suoi fianchi oscillanti. Ricorda ancora quel giorno del 1961, quando lei e circa sei o sette compagne della "Vallejo High School" tagliarono le lezioni e rimasero sotto la pioggia dalle 6 del mattino alle 5 del pomeriggio per ottenere l'autografo del cantante.
"Non dimenticherò mai l'incontro con Elvis. È proprio come immaginavo che fosse varcare i cancelli di Pearly Gates", ha detto Alessio. "Ho pregato e implorato mia madre di lasciarmi saltare la scuola quel giorno per poter andare a Sant'Elena. Lei ha ceduto. Aveva capito. Dopo tutto, sapeva che si trattava di Elvis".
La notizia che Elvis si trovava nella zona si era diffusa a macchia d'olio. Quando le ragazze arrivarono sul set di quello che oggi è l'Ink House Bed and Breakfast sulla Highway 29, a sud di St. Helena, scoprirono subito che la posizione di Elvis non era un segreto.
"La fila era lunga almeno un chilometro, con persone che aspettavano di vedere Elvis e di avere un autografo", racconta Alessio. "Avevamo dei cartelli che dicevano che eravamo di Vallejo. Tra una ripresa e l'altra, Elvis usciva per incontrare le persone in fila e firmare autografi", racconta Alessio.
Ma la fila si muoveva molto, molto lentamente.
Nonostante la loro lealtà e perseveranza, il tempo era scaduto per i fan di Vallejo.
"Erano le 17.00 e uno dei membri della troupe è uscito dicendo che Elvis non avrebbe firmato altri autografi. Era tutto finito. Molte delle persone in fila si sono arrabbiate e hanno iniziato a gridare e ad urlare. Abbiamo preso i nostri cartelli e abbiamo iniziato ad andarcene in silenzio, quando abbiamo sentito qualcuno gridare: "Ehi Vallejo, ti vedrà"", ha raccontato Alessio. "Gli adolescenti sono rimasti in fila indiana aspettando il loro turno per realizzare un sogno. Era seduto a un tavolo da picnic e mangiava un panino che si prende da un distributore automatico - sapete quei panini confezionati a forma di triangolo - insieme a un cartone di latte", ha detto Alessio. "Tutti gli adolescenti di Vallejo, tranne Rebecca, l'amica di Alessio, stringevano dei fogli da far firmare a Elvis".
Rebecca era due persone davanti a me. Quando è arrivata lì, Elvis le ha chiesto se aveva un foglio da autografare. Lei rispose: "No, voglio che mi baci". E lui lo fece, proprio sulle labbra. Volevo tanto farlo, ma quando è arrivato il mio turno sono rimasta senza parole, e di solito non sono una persona tranquilla", ha raccontato Nona Alessio.
"Ha preso il mio foglio e me l'ha messo sulla schiena per firmare il suo nome. E il suo pollice mi toccava il collo. Esatto, il pollice di Elvis mi ha toccato il collo. Questa è la mia dichiarazione di fama di due minuti. Non sarà molto, ma è tutto mio'.
Towey ha interrotto le lezioni pomeridiane della Napa High School quello stesso giorno del 1961 per incontrare l'uomo che faceva impazzire le giovani adolescenti con il suo carisma e il fascino del Sud. Towey dovette anche convincere sua madre a farle saltare la scuola: "Non ci volle molto per convincerla. Mia madre ha accompagnato me e la mia ragazza a St. Helena per vedere Elvis", ha detto Towey, "Volevamo solo correre il rischio di vederlo. Non ci aspettavamo di incontrarlo davvero".
Ma il destino ha girato nella direzione di Towey. 'Ci siamo fermati nel parcheggio della Ink House, che all'epoca era una casa privata, e abbiamo visto Elvis che giocava con altri ragazzi. Stavano facendo la lotta sul prato", racconta Towey. "Abbiamo iniziato a camminare verso di lui e lui è saltato su e ci è venuto incontro. Si è avvicinato e ci ha detto 'Ciao', come se ci conoscesse. Era così gentile, un vero gentiluomo. Ha iniziato a parlare con mia madre. Gli abbiamo detto che avevamo interrotto la scuola per vederlo. Si è divertito molto".
Towey ammette di essere rimasta un po' sotto shock.
"Non potevo credere che Elvis Presley fosse lì a parlare con mia madre e con noi, come una persona qualunque. Aveva delle buone maniere. Era davvero un gentiluomo del Sud".
"Mentre eravamo lì con Elvis, è arrivato uno scuolabus per far scendere i bambini che ci hanno visto. Stavano tutti fissando fuori dal finestrino me, la mia amica, mia madre ed Elvis", ha raccontato. "Credo di essermi sentita un po' in imbarazzo".
Il grande momento di Towey doveva ancora arrivare. Chiese a mia madre se voleva una foto di me e lui. Lei non riuscì a tirare fuori la macchina fotografica abbastanza in fretta. Elvis mi abbracciò. Mia madre scattò la foto e lui mi diede un bacio sulla guancia. Forse non è stato il bacio più romantico della mia vita, ma è un bacio che non dimenticherò mai finché avrò vita. Come potrei? Era di Elvis".
La giornalista di gossip Louella Parsons ha riferito che Elvis stava cercando di ingrassare e che quando portò Tuesday Weld a una cena tranquilla in una steak house di Hollywood mangiò due porzioni di torta alla fragola.
Millie Perkins: "Ho visto Elvis guardarsi intorno sul set e riassumere le persone più velocemente di quanto avrebbe potuto fare chiunque altro, e ho sentito che dopo un breve periodo di tempo era deluso da Philip Dunne. Si è impegnato molto per rendere questo film migliore degli altri e lo si è visto provare e fare domande. Ricordo una scena: eravamo seduti nel furgone e dovevamo tornare a casa da un ballo o andare a un ballo e nel copione lui avrebbe dovuto cantare, accendere la radio e iniziare a cantare. E per me è stato come dire: "Che schifo"... Alla fine il regista si è allontanato, ed Elvis mi ha guardato e ha detto: "Dio, è così imbarazzante. Nessuno lo farebbe mai nella vita reale. Perché me lo fanno fare?". Così eravamo lì, entrambi a dover fare qualcosa e volevamo solo vomitare".
"Elvis si è rivelato una persona che mi piaceva molto. Si è impegnato molto per rendere questo film migliore degli altri, e lo si è visto provare e fare domande, e credo che la cosa triste sia che il regista non ha avuto la capacità di aiutare Elvis a superare questo momento. Ho sentito che c'era un uomo con cuore e anima che si preoccupava veramente delle persone. Certamente mi trattava come se gli importasse di me, c'era un rispetto reciproco tra noi, ma la sua vita era a un livello che la mia vita non aveva. All'epoca ero sposata con Dean Stockwell e lui era... mi sembrava che stesse andando alla deriva. I ragazzi erano sul set tutti i giorni, sai, facevano la lotta sul pavimento. Non sapevo nemmeno con quali ragazze uscisse all'epoca, perché non mi interessava, la sua vita privata sembrava così sciocca, eppure sapevo di esserne vittima. Mi sentivo come Philip Dunne che adorava Elvis. Ho visto Elvis guardarsi intorno in quel set e riassumere le persone più velocemente di quanto avrebbe potuto fare chiunque altro, e ho sentito che dopo un breve periodo di tempo era deluso da Philip Dunne, ma era troppo educato per dire qualcosa. Elvis era la persona migliore che abbia mai incontrato, mi ha trattato bene come nessuno mi ha mai trattato in questo settore".