00 04/05/2012 09:18
Dal blog di Lella...

Risotto giallo e vitello tonnato nel menù di Peck per il Papa


Ferve l'attesa per l'arrivo del Santo Padre in calendario il 3 giugno.
Un momento di sicura emozione sarà il pranzo con le famiglie che si terrà all'Arcivescovado, dove il Papa ascolterà i messaggi e gli auguri della comunità. Ma sarà anche un'occasione conviviale accompagnata da un pasto tipicamente «local».
Curatore della parte gastronomica sarà un nome simbolo del food sotto la Madonnina, ovvero la cucina di Peck, un marchio dietro cui si annovera una blasonata storia di aneddoti cominciata nel 1883. E allora sarà proprio lo «Sbafing club» dei milanesi - così come gli intellettuali (tra cui D'Annunzio) avevano ribattezzato lo storico salumaio oggi rilevato in parte dal conte Marzotto - ad avere l'onore di rifocillare il Santo Padre e i suoi commensali. Nel menù, dall'antipasto al dolce, piatti tipici della tradizione meneghina, senza fronzoli o concessioni alla ricerca, ma con un solido hardware che poggia su quella che un tempo fu una cucina popolare. Si parte con un piatto di bresaola Peck con carciofini, tipico salume originario della Valtellina.
Segue il classico risotto alla milanese con lo zafferano, uno dei piatti forti del ristorante di via Spadari, e le cui origini interculturali (la ricetta medioevale era conosciuta sia da ebrei sia da arabi) ben si sposerebbe con l'invito alla pax religiosa di cui il Papa è da sempre portatore. Come secondo, segue un altro classico: il vitello in salsa tonnata le cui origini, per la verità, son più piemontesi che lombarde; per contorno, indivia belga e a chiudere una crostata con fragoline di bosco. Come vini, Peck propone una Franciacorta Brut 2006, un Pinot Nero del 2010 e, con il dessert, un Moscato d'Asti 2011. Su una tavola cristiana, il vino non può mancare.


© Copyright Il Giornale, 3 maggio 2012


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