00 04/05/2010 16:47
La Chiesa in Spagna attende e sostiene Papa Benedetto XVI
Afferma il Cardinale Rouco alla Plenaria della Conferenza Episcopale

di Nieves San Martín


MADRID, martedì, 4 maggio 2010 (ZENIT.org).- Intervenendo all'Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Spagnola svoltasi a fine aprile, il Cardinale Antonio María Rouco Varela si è riferito al prossimo viaggio di Benedetto XVI in Spagna e al suo significato.

Il porporato ha espresso l'unione dei Vescovi al Papa in questo momento di difficoltà per i casi di abusi sui minori e ha promesso misure di prevenzione.

Parlando del viaggio del Papa a Santiago de Compostela, in programma per il 6 novembre, ha detto: “Benedetto XVI ha affermato di recarsi a Santiago da pellegrino, ma è la prima volta che il Papa va a Santiago in occasione di un Anno Santo”.

Ciò “contribuirà senz'altro a ravvivare la consapevolezza del senso giacobeo della nostra storia ecclesiale e anche generale. La Spagna non si comprende senza Santiago e senza la tradizione giacobea”.

Il 7 novembre, Benedetto XVI consacrerà poi a Barcellona il tempio espiatorio della Sagrada Familia, capolavoro di un architetto geniale, il servo di Dio Antoni Gaudí (1852-1926). “I lavori avanzano con un buon ritmo”, ha affermato il Cardinale Rouco.

“La consacrazione della Sagrada Familia da parte del Papa ci permetterà di riflettere su alcuni aspetti di grande rilevanza per l'oggi della nostra Chiesa. Dal punto di vista della Dottrina Sociale della Chiesa, ci ricorda la necessità di continuare a proporre la concezione naturale e cristiana del matrimonio e della famiglia come base della convivenza sociale giusta, visto che questa è l'ambito in cui la persona deve essere convocata alla vita e quello che le permette di configurare la sua identità personale in modo conforme alla sua dignità e alle corrispondenti esigenze psicologiche ed educative”.

Il Cardinale Rouco ha quindi affermato che “ci duole l'anima per i gravi peccati e delitti commessi da alcuni fratelli nel sacerdozio e da alcuni religiosi che hanno abusato di minori tradendo la fiducia riposta in loro dalla Chiesa e dalla società”.

“Hanno agito così anche alcuni laici con cariche ecclesiali – ha aggiunto –. Devono sicuramente rispondere dei propri atti davanti a Dio e davanti alla giustizia umana”.

“Noi, come altri episcopati, abbiamo predisposto e, secondo le necessità, predisporremo con più attenzione i mezzi adeguati a prevenire e correggere casi di questo tipo, di modo che nessuno possa pensare che il servizio sacerdotale o la vita consacrata sia compatibile con il fatto di commettere tali crimini”.

Per il porporato, “è intollerabile mancare così gravemente alla castità, alla giustizia e alla carità abusando di un'autorità che avrebbe dovuto essere posta proprio al servizio di queste virtù e della testimonianza dell'amore di Dio che da essa promanano”.

Allo stesso modo, ha sottolineato che i Vescovi spagnoli sono con Benedetto XVI, “ed è con lui anche la stragrande maggioranza del popolo fedele”.

“Si è cercato di macchiare la sua figura per far credere alla gente che gli abusi sono stati frequenti tra i sacerdoti e i religiosi, e senza che i Vescovi o il Papa agissero a dovere”.

Dobbiamo proprio a questo Pontefice, ha ricordato, “le disposizioni volte a prevenire e correggere gli abusi nel campo menzionato e in altri ambiti della vita della Chiesa”.

Riferendosi al X Congresso Eucaristico Nazionale, in programma a Toledo dal 27 al 30 maggio, il Cardinale Rouco ha osservato che i Vescovi rifletteranno sul loro servizio di magistero e accompagnamento pastorale in questo periodo di crisi economica, “che tanto preoccupa i pastori della Chiesa per le sue implicazioni morali e per le conseguenze sulla vita quotidiana di molti fratelli”.

Quanto alla famiglia, ha segnalato che “non sembra che la situazione sia migliorata”.

Presto, ha ricordato, si compiranno cinque anni dalla nuova regolamentazione del matrimonio nel Codice Civile, “che ha smesso di riconoscere e di difendere il matrimonio nella sua specificità propria in quanto consorzio di vita tra un uomo e una donna”.

Anche se non è ancora entrata in vigore, è stata poi approvata di recente “una nuova legge sull'aborto, che nella pratica lascia senza protezione legale la vita dei concepiti, e rappresenta quindi un gravissimo passo indietro verso l'abisso della cultura della morte”.

Tra gli altri argomenti che verranno affrontati nel corso del Congresso, ha concluso il porporato, figura anche “la traduzione della terza edizione del Messale Romano”.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]