00 20/09/2010 08:31
Dal blog di Lella...

"Accanto ai martiri le vittime dei pedofili"

Benedetto XVI si commuove durante l'omelia a Westminster. L'incontro e la preghiera con cinque vittime di abusi sessuali. In centomila alla veglia di canonizzazione del cardinal Newman

Andrea Gagliarducci

Sono cinque le vittime di pedofilia che Benedetto XVI incontra poco dopo la messa tenuta nella Cattedrale di Westminster. Messa durante la quale aveva lanciato una dura accusa contro quanti tra i sacerdoti hanno perpetrato gli abusi sui minori, esprimendo «dolore alle vittime innocenti di questo inqualificabile crimine». Attenzione per le vittime che il Papa ribadisce in serata, in un incontro fuori programma con un gruppo di protezione dei bambini. Il sabato proietta verso la domenica, verso la canonizzazione di John Henry Newman, cardinale cattolico convertitosi dall'anglicanesimo, che è il fulcro del viaggio di Benedetto XVI. Contrariamente alle aspettative, la folla è impressionante. È gremita anche la cattedrale di Westminster. È da lì che Benedetto XVI comincia la sua giornata, con una omelia che parte dal sacrificio della croce e da lì prende spunto per parlare del sacrificio e dalla sofferenza dei martiri, ricordando quelli della persecuzione anglicana, da Enrico VII a Carlo Stuart. Infine, si sofferma sul sacrificio presente e «spesso nascosto nelle sofferenze di tutti quei singoli cristiani che quotidianamente uniscono i loro sacrifici e quelli del Signore per la santificazione della Chiesa e per la redenzione del mondo». È a questo punto che il pensiero del Papa va alle vittime degli abusi da parte dei sacerdoti. Esprime «dolore» alle vittime per «l'inqualificabile crimine», spera che «il potere della grazia di Cristo» porti «uno spirito di guarigione anche nelle loro vite», nonostante la «vergogna e l'umiliazione che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati».
Al termine della Messa, cinque vittime di abusi inglesi (dove il fenomeno è in realtà stato contenuto da un lavoro iniziato con il Nola Report e portato avanti dalla commissione Cumberledge) vengono introdotte nella Nunziatura Apostolica di Londra. Passano con il Papa una quarantina di minuti. Non si incontrano nella cappella, perché alcuni di loro, dopo gli abusi, non se la sono sentita di entrare in un luogo sacro, avendo subito gli abusi proprio in chiesa. Il Papa - riferisce una nota della Santa Sede - «ha pregato con loro ed ha assicurato che la Chiesa Cattolica, mentre continua a mettere in atto misure per la protezione dei giovani, sta facendo tutto il possibile per verificare le accuse, per collaborare con le autorità civili e per consegnare alla giustizia il clero e i religiosi accusati di questi gravi crimini».
Altre vittime sono per strada, a manifestare contro il Papa, insieme ad attivisti per i diritti umani. Gli organizzatori stimano in 12 mila la partecipazione al corteo partito da Hyde Park e arrivato fino a Downing Street. Ma sono circa 80 mila le persone che affollano Hyde Park due ore prima che il Papa arrivi a presenziare alla veglia che prepara alla beatificazione di Newman: in serata saranno centomila. Prima di andare alla veglia, il Papa ha un altro appuntamento: la visita alla residenza St. Peter, che ospita anziani. A loro, il Papa confessa di sentire il peso dell'età e fa un appello contro l'eutanasia («solo Dio può decidere quando dare e togliere la vita»), prendendo ad esempio gli ultimi anni di vita di Giovanni Paolo II.
Infine, arriva ad Hyde Park, facendosi largo tra due ali di folla. Il Papa è sorridente. Ad Hyde Park, molti sono giovani. Il Papa ricorda loro come la vita di Newman insegni che «l'onestà intellettuale» e una «genuina conversione» comportano «un prezzo da pagare», ma li invita a seguire la chiamata di Cristo, che ha bisogno di chi dedichi la propria vita all'educazione e di chi sappia consacrare la sua vita a Dio, ed «ha bisogno di sacerdoti, buoni e santi sacerdoti, uomini disposti a perdere la propria vita per il proprio gregge».

© Copyright Il Tempo, 19 settembre 2010


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