00 13/04/2010 00:34
Cardinal Bertone: Malta sia fiera della sua eredità cristiana
La visita del Papa nel Paese, “momento di rinnovamento spirituale”

di Roberta Sciamplicotti



CITTA' DEL VATICANO, lunedì, 12 aprile 2010 (ZENIT.org).- “Un momento di rinnovamento spirituale”: così il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, definisce la visita che Papa Benedetto XVI realizzerà a Malta il 17 e il 18 aprile.

In un messaggio diffuso in occasione del viaggio papale, il porporato spiega che il Pontefice “è molto ansioso di compiere la sua visita apostolica nelle isole maltesi”; “saluta tutti voi nella gioia del Signore Risorto e invoca su di voi le abbondanti benedizioni che sgorgano dalla vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte e dal suo ingresso trionfante nella vita”.

Nei giorni di preparazione che rimangono prima del viaggio, scrive il Cardinale, “Sua Santità vi chiede di pregare che la sua visita sia un momento di rinnovamento spirituale per l'intera Chiesa a Malta e a Gozo”.

“Come Pietro è stato invitato dal Signore a confermare i suoi fratelli nella fede, così ora il Successore di Pietro viene tra di voi per rafforzarvi nel vostro impegno a seguire Gesù Cristo”.

Preziosa eredità

Il Cardinal Bertone sottolinea poi che Malta “è rimasta fermamente fedele a Cristo per molti secoli, e ha fatto tanto per difendere la fede, sia in patria che all'estero”.

“Potete essere fieri della vostra eredità cristiana, orgogliosi della testimonianza di molte generazioni di cattolici maltesi che hanno vissuto la propria fede con devozione esemplare e fieri del fervore apostolico con cui innumerevoli uomini e donne delle vostre isole si sono impegnati nell'attività missionaria, portando la Buona Novella di Gesù Cristo in luoghi lontani”, ha scritto ai maltesi.

“Il Santo Padre sa quanto siete attaccati alla vostra eredità, e vi invita ad approfondire questo attaccamento come realtà vivente e verità sempre importante, anche se nella società attuale corre il rischio di essere attaccata, ignorata o dimenticata”.

Valori non negoziabili

Malta, ricorda il Segretario di Stato vaticano nel suo messaggio, ribadisce “la necessità di difendere la santità del matrimonio, la centralità della famiglia per una società sana e il bisogno di proteggere la dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale”.

“Malta sa come prendersi cura dei membri più deboli e vulnerabili della società, inclusi i concepiti”, anche perché dà grande valore “alla vita familiare”.

La famiglia, sottolinea il Cardinale, “ci insegna a vivere in solidarietà in ogni settore della vita sociale e civile”. Come ha affermato Benedetto XVI nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008, è inoltre “la prima e insostituibile educatrice alla pace”.

“Sono queste le grandi verità che Malta può testimoniare con autorevolezza e convinzione”, aggiunge.

“Nel momento in cui il popolo maltese celebra con particolare gioia il 1950° anniversario dell'arrivo di San Paolo sulle sue coste, il Santo Padre affida tutti voi all'intercessione di quel grande apostolo e missionario, che ha proclamato instancabilmente la Buona Novella del Signore crocifisso e risorto ai popoli del Mediterraneo”, prosegue il messaggio del porporato al popolo maltese.

In quest'Anno Sacerdotale, il Papa esorta infine “a valorizzare il grande dono del sacerdozio e a sostenere e pregare per i vostri sacerdoti, perché possano crescere in gratitudine a Dio e in fedeltà ed entusiasmo per il ministero”.








Un sabato sera al pub con l’arcivescovo di Malta
di Serena Sartini


LA VALLETTA, lunedì, 12 aprile 2010 (ZENIT.org).- Un sabato sera al pub, con l’arcivescovo. E’ un’immagine insolita, ma è ciò che si è verificato il 10 aprile scorso a La Valletta, capitale di Malta, dove monsignor Paul Cremona, arcivescovo dell’Isola, ha trascorso qualche ora tra i giovani di Paceville, per evangelizzare, portare Gesù e soprattutto per invitare i giovani all’incontro che Benedetto XVI terrà domenica pomeriggio a Valletta Waterfront, al porto.

Monsignor Cremona, accompagnato da un gruppo di giovani giornalisti locali, ha dunque effettuato un vero e proprio ‘tour’ in una decina di pub della zona, incontrando centinaia di ragazzi.

Si è fermato on loro a parlare, conversando al tavolo o per la strada, scambiando due battute, scherzando, ma anche parlando di cose più serie, e sorseggiando con loro anche una bibita. Non ha badato all’abbigliamento un po’ ‘trasgressivo’ dei giovani, o alla loro capigliatura. L’arcivescovo si è fermato con tutti: punk, rokkettari, giovani semplici, stranieri, maltesi.

Per l’appuntamento del Papa con i giovani, domenica prossima, sono attesi quasi 10mila ragazzi, provenienti da tutta l’Isola.