00 23/04/2009 21:52
Dal blog di Lella...

REPUBBLICA CECA

Sappiamo chi siamo?

Una lettera dei vescovi per la visita del Papa

Papa Benedetto XVI compirà un viaggio pastorale in Repubblica Ceca nel prossimo settembre.
I dettagli della visita non sono ancora definiti ufficialmente ma sembra che oltre alla capitale Praga, il pontefice possa visitare la metropoli morava di Brno e la località di Stara Boleslav, méta di pellegrinaggi mariani situata nei pressi di Praga, in cui è venerato San Venceslao, patrono del Paese. In vista di questo appuntamento, la Conferenza episcopale ceca ha preparato una lettera pastorale che è stata letta in tutte le chiese del Paese il 19 aprile. Nel documento, i vescovi hanno invitato i fedeli a partecipare non solo ai preparativi logistici, ma di dedicarsi soprattutto a predisporsi spiritualmente all'incontro con il Papa. Riportiamo alcuni passaggi salienti della lettera.

Un grande privilegio.

"Il Santo Padre farà visita al nostro Paese tra il 26 e il 28 settembre di quest'anno. è un grande privilegio per la nostra nazione e un motivo di gioia speciale per noi. Il nostro padre viene da noi. La comunità ecclesiastica della Repubblica Ceca è una famiglia spirituale e naturalmente, questa famiglia si prepara ad incontrare il Papa. In questo periodo, sentiamo spesso parlare di identità e di crisi di identità, Di come l'uomo stia perdendo se stesso. La gente e le nazioni hanno paura di perdere la propria identità; d'altro canto, scoprono la loro incapacità di rispondere chiaramente ed esattamente a domande quali "Chi sono?" o "Qual è il mio ruolo nella società?". Non sono domande facili. Ma se non troviamo una risposta ad esse, vengono meno la nostra consapevolezza di cristiani, la nostra forza e il nostro posto nella società. Ecco perché le tre virtù teologali - fede, speranza e carità - sono state scelte come tema principale del viaggio papale. Queste tre virtù sono i capisaldi della nostra identità cristiana. Se non sappiamo con certezza chi siamo e qual è la nostra missione, potremo spiegare e difendere timidamente la cristianità come una sorta di debolezza personale, chiedendo agli altri di tollerare questa nostra mancanza. Ma un atteggiamento di questo genere è ben lungi dal compito che abbiamo: proclamare la Buona notizia ed essere testimoni della verità di Dio".

Civiltà dell'amore.

"Essere testimoni di Dio nei confronti del mondo è la base della nostra vita cristiana. Questo aspetto è espresso anche nello slogan e nel logo della visita papale: "L'amore di Cristo è la nostra forza". Noi non vogliamo imporci con la forza, non lottiamo per dominare sugli altri, rispettiamo la libertà di ciascuno; ma siamo forti e fermi, con il desiderio di vincere mediante il potere dell'amore. Gli ultimi Papi hanno chiamato la nostra cultura e la nostra tradizione una "civiltà dell'amore". Nei nostri sforzi, siamo portatori della cultura fondata dai Santi Cirillo e Metodio, nonché della tradizione di San Venceslao. Siamo cittadini del nostro Paese, la Repubblica Ceca e allo stesso tempo, siamo cristiani".

Donare la speranza.

"Cosa occorre di più nella situazione attuale? La speranza. Sentiamo l'invocazione silenziosa di un uomo che vive rettamente e si sente impotente di fronte alla forza distruttiva del male? Sentiamo i gridi di persone, cadute in balìa del piacere e della cupidigia, che fanno del loro meglio per non pensare che la loro vita non valga niente? Come possiamo dar loro una risposta? Diamo loro speranza, assicuriamo loro che non è impossibile ottenere il bene e ottenere la vera gioia qui e adesso, che non devono avere paura del futuro ma che possono affrontarlo con coraggio".

Parlare agli altri.

"L'ondata attuale di disperazione è in crescita perché sta scomparendo l'amore. Spesso le persone cercano disperatamente l'amore, lo desiderano ma non riescono ad averlo. Non ci riescono perché l'hanno corrotto e sostituito con il piacere fuggevole del corpo. Invece, il vero amore è attenzione devota verso gli altri e nasce superando una mancanza di interesse. Sappiamo ciò di cui hanno bisogno le persone che ci circondano? Chiediamoglielo: non per curiosità ma per vera preoccupazione, nell'intento di aiutarle. Superiamo la nostra pigrizia, le convenienze, l'egoismo, la timidezza e la paura di essere rifiutati - parliamo agli altri. Per trovare il coraggio e la forza necessari per far ciò dobbiamo contare fermamente sulla nostra fede in Dio e proclamarla con tutta la nostra vita, attraverso ogni nostra parola e azione".

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