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Dal blog di Lella...

La città di Paolo VI conquistata dal papa tedesco

di Andrea Tornielli

nostro inviato a Brescia

Una giornata tutta bresciana, sulle orme di Paolo VI, per incontrare la diocesi e la città. Una messa celebrata sotto la pioggia battente, che non ha impedito a dodicimila fedeli di gremire la piazza Paolo VI per assistere al rito, concelebrato da Ratzinger con i vescovi della Lombardia e con i cardinali Dionigi Tettamanzi, Giovanni Battista Re e Paul Poupard. Il Papa ha pranzato con loro e a loro si è aggiunto il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, malato di Parkinson.
Benedetto XVI è arrivato in mattinata all’aeroporto militare di Ghedi. Sull’aereo ad accompagnarlo c’era il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Nel tragitto in auto verso Brescia, il Papa si è fermato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Botticino Sera, per venerare il corpo di sant’Arcangelo Tadini (1846-1912), che fu parroco di Botticino Sera dal 1887 fino alla morte ed è stato il fondatore della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth. Tadini è stato canonizzato da Ratzinger lo scorso 26 aprile. Non erano previsti discorsi, ma all’uscita dalla chiesa il Pontefice ha salutato la folla ricordando Sant'Arcangelo Tadini per «il dono che ha dato all’umanità. Ha insegnato ad amare Dio, amare Cristo e la Madonna per fare nascere un mondo fraterno in cui ognuno vive non per sé ma per gli altri».
Arrivando in città, Benedetto XVI ha voluto attraversare in papamobile Piazza della Loggia, fermandosi davanti alla lapide che ricorda l’attentato del 28 maggio 1974, nel quale persero la vita otto persone e molte altre rimasero ferite. Una sosta breve ma significativa per la memoria delle vittime e per i loro familiari. Dopo essere stato salutato sul sagrato del duomo dal vescovo Luciano Monari e dal sindaco Adriano Paroli, il Papa è stato accolto in chiesa dai canonici e ha sostato davanti al monumento dedicato a Paolo VI, opera dello scultore Lello Scorzelli. Ha quindi venerato le reliquie di Sant’Andrea e di San Benedetto, ha pregato davanti al tabernacolo e infine ha salutato i seminaristi delle diocesi e gli ammalati presenti all’interno.
Poi ha celebrato la messa in piazza. Nel gruppo di persone salite sull'altare per l'offertorio, c’erano anche tre operai di tre aziende bresciane pesantemente colpite dalla crisi economica (Tessival, Ideal Standard, Brandt Italia). I tre operai hanno presentato al Pontefice i doni per il sacrificio eucaristico e si sono fermati alcuni secondi a conversare con lui. Nel pomeriggio, dopo il pranzo con i vescovi e un breve riposo, il Papa è andato a Concesio, paese natale di Paolo VI, dove ha inaugurato la nuova sede dell’Istituto dedicato a Montini, sorto accanto alla casa di famiglia. Qui Benedetto XVI ha pronunciato un discorso tutto incentrato sulla figura di Montini educatore, attualizzandone l’esempio in un momento in cui l’Italia vive un’«emergenza educativa». Infine, prima di lasciare la città, il Papa ha voluto pregare nella chiesa parrocchiale di Concesio davanti al fonte battesimale dove Paolo VI venne battezzato.

© Copyright Giornale, 9 novembre 2009


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