00 06/10/2010 08:39
Dal blog di Lella...

«Sacerdoti, spalancate le porte ai giovani» «Imitate don Pino Puglisi»

Invito a prendere esempio dal parroco di Brancaccio che ha «strappato» i ragazzi alla strada

Palermo.

L'appello ai sacerdoti ad essere "uomini di preghiera, per essere anche maestri di preghiera", l'invito a riservare particolare attenzione ai giovani. E soprattutto il ricordo di don Pino Puglisi, parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia nel '93, definito "eroico esempio da imitare". Sono i principali temi trattati da Benedetto XVI nel messaggio rivolto al Clero, radunato ieri in Cattedrale. Quasi 3 mila sacerdoti, religiosi e seminaristi hanno accolto il Santo Padre. Benedetto XVI, che si è fatto "avvolgere" da questo calore, poco prima aveva lasciato il Palazzo Arcivescovile e percorso a piedi la breve distanza che separa l'edificio dalla cattedrale: non è entrato però dal sagrato della chiesa, bensì da un cancello adiacente. Il Papa non si è affacciato dalla finestra della Curia.
L'arcivescovo di Palermo, mons. Paolo Romeo, ha introdotto il discorso del Santo Padre con queste parole: "Ad accogliere la Santità Vostra sono queste pietre così antiche e preziose […]. In questo edificio materiale, Santità, lei incontra quelle preziose "pietre vive" che edificano il corpo mistico di Cristo che è la chiesa". Mons. Romeo ha poi ricordato l'esempio di don Puglisi, definito "una preziosa eredità che edifica la chiesa".
Il Santo Padre, dal canto suo, ha rivolto al clero vari appelli. "Siate sempre uomini di preghiera, per essere anche maestri di preghiera", ha detto il Pontefice, che ha esortato i preti a trovare l'identità in Cristo: "Il sacerdote non può restare lontano dalle preoccupazioni quotidiane del Popolo di Dio; anzi, deve essere vicinissimo, ma da sacerdote, sempre nella prospettiva della salvezza e del Regno di Dio". Vicinanza soprattutto ai giovani: "Spalancate le porte delle parrocchie, perché possano aprire le porte del loro cuore a Cristo! Mai le trovino chiuse!".
Giovani come quelli che padre Puglisi ha "strappato" alla strada alle tentazioni della mafia, prima di essere ucciso. "Egli - ha detto il Papa - aveva un cuore che ardeva di autentica carità pastorale; ha dato largo spazio all'educazione dei ragazzi e dei giovani, e insieme si è adoperato perché ogni famiglia cristiana vivesse la fondamentale vocazione di prima educatrice della fede dei figli. Lo stesso popolo affidato alle sue cure pastorali ha potuto abbeverarsi alla ricchezza spirituale di questo buon pastore, del quale è in corso la causa di Beatificazione. Vi esorto a conservare viva memoria della sua feconda testimonianza sacerdotale imitandone l'eroico esempio".
Tra i sacerdoti presenti in Cattedrale, don Maurizio Francoforte, parroco di San Gaetano, la chiesa di Brancaccio in cui padre Puglisi esercitò il suo ministero. "Chi vive nel Signore, vive in eterno", ha dichiarato Francoforte che ha auspicato "al più presto la beatificazione" del prete antimafia. Don Carmelo Vicari, parroco di S. Ernesto, si è soffermato sul monito del Papa ai preti riguardo i giovani: "Non bisogna avere paura dei loro problemi, occorre essere disponibili, aprire gli spazi delle parrocchie".
Da padre Antonino Raspanti, già preside della facoltà teologica di Sicilia, infine un appello ai fedeli siciliani a non scoraggiarsi davanti ai problemi: "Una fede matura cresce dinanzi alle difficoltà. Ci vogliono uomini e donne che abbiano bontà, umiltà e forza di rispondere con integrità al Vangelo".

© Copyright La Sicilia, 4 ottobre 2010


Papa Ratzi Superstar









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