00 25/02/2013 21:27
Da "Vatican Insider"...

25/02/2013

Conoscere Ratzinger dalla sua grafia

La grafologa milanese Evi Crotti ha analizzato il profilo del Papa dimissionario attraverso alcuni manoscritti

ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO


«Un pensiero raffinato, introspettivo ed etico, un fisico che non sempre ha risposto in modo adeguato. Una grande volontà di pace e di immersione spirituale...». Sono le conclusioni sulla personalità di Joseph Ratzinger a cui giunge Evi Crotti, grafologa milanese, autrice di molti saggi sull'argomento.
«Sono partita dall'esame di un manoscritto del 1952, quando il futuro Papa aveva 25 anni», racconta a Vatican Insider la studiosa.

(Anno 1952 – anni 25)


«Ratzinger era stato ordinato sacerdote l'anno precedente. La scrittura dimostrava una certa congestione, indice di una predisposizione a disturbi cardio-circolatori, dovuta in parte a fattori genetici, ma rafforzati anche da un’emotività che lo sollecitava nell’incessante bisogno di approfondimento su ogni cosa, per “arrivare all’osso” cercando di evitare ogni errore e porgendo al mondo una verità sempre più vicino al Vangelo». È questa una caratteristica, afferma la grafologa, che lo accompagnerà per tutta la vita e che «gli creerà una continua tensione interiore».

(Anno1996 – anni 69)

«Nel 1996, all’età di 69 anni, il cardinale Ratzinger presenta nella scrittura e nella firma qualcosa che tocca senza dubbio il fisico, dovuta ancora alla tensione emotiva, mentre il pensiero rimane vigile e penetrante fino all’esasperazione per evitare l’umano errore».

(Anno 2003 – anni 76)

Evi Crotti analizza quindi uno scritto del 2003: Ratzinger ha 76 anni, ha già chiesto a Giovanni Paolo II di potersi ritirare. «Si può notare come la scrittura diventi sempre più minuta nella sua dimensione e presenti un tratto ispessito e congestionato che la rende quasi illeggibile. Ciò è espressione di sofferenza a livello cardiocircolatorio che si ripercuote poi su tutto il fisico, rendendolo facilmente vulnerabile e affaticabile».
«La mente - continua la studiosa - rimane lucidissima, anche se ha bisogno di soste, di solitudine e di possibilità d’interiorizzazione, che lo portano a rifuggire, suo malgrado, da impegni troppo gravosi».

(Anno 2005 – anni 78)

«Eletto papa il 19 aprile 2005, Ratzinger dimostra nella sua firma un che di maggiormente sciolto e di meno bloccato che gli ha permesso di gestire con padronanza gli impegni gravossissimi che il pontificato ha richiesto».

«Spinto da un pensiero raffinato, introspettivo ed etico - conclude la studiosa - Ratzinger ha sempre sentito di poter dare molto su questo versante, mentre il fisico non sempre ha risposto in modo adeguato. Ecco che allora, con il venir meno delle forze sempre più evidente, è arrivata la scelta di appartarsi e di vivere nel silenzio, una scelta che Benedetto traduce una volontà di pace e d’immersione spirituale. Il silenzio gli permette di riflettere e di continuare a essere presente nel mondo, pur rifuggendo dal mondo. Si tratta in fondo di una risposta alla sua connaturata timidezza».

Evi Crotti osserva: «Ha fatto impressione quel momento in cui ha detto: “non il mio Io, ma Dio …”. In queste parole c’è tutto il programma della sua individualità e insieme anche dell’alterità con il mondo a lui affidato». Emerge qui la sua umiltà, il continuo richiamo alla conversione, al mettere al centro Dio e non noi stessi. Una chiave alla luce della quale è possibile leggere tutto il suo pontificato.

«La sua rinuncia - continua la grafologa - è stata un passo difficile che ha segnato un momento di spogliamento di sé per continuare il processo di interiorizzazione, avviato fin da giovane. Da sempre lo stato emotivo lo ha indotto ad assumere stili religiosi e morali rigorosi, come espressione di vita, per cui non è persona che può affrontare troppo a lungo lo stress legato a temi troppo scottanti. Non perché non abbia la forza interiore, anzi, ma perché ha speso tutte le energie psicofische di cui disponeva e adesso si sente fragile».

«Non è un segnale di resa - conclude Evi Crotti - ma di consapevolezza e di conoscenza di se stesso. Non fuga ma dono vero per la sua Chiesa, che vuole continuare a servire anche se in modo diverso».


Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"