00 19/02/2011 20:23
Dal blog di Lella...

LEFEBVRIANI: MONS. FELLAY, IN COLLOQUI CON S.SEDE NO OBIETTIVI COMUNI

(ASCA) - Roma, 19 feb

Il Vaticano e i tradizionalisti lefebvriani non hanno un obiettivo comune nei colloqui dottrinali iniziati nell'ottobre 2009 dopo la decisione di papa Benedetto XVI di togliere la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. Lo confessa lo stesso superiore della Fraternita' Sacerdotale San Pio X, mons. Bernard Fellay, al sito La Porte Latine.
''Bisogna distinguere l'obiettivo di Roma e il nostro - dice il vescovo lefebvriano -. Roma ha indicato che c'erano dei problemi dottrinali con la Fraternita' e che bisogna chiarirli prima di un riconoscimento canonico - problemi che sarebbero manifestamente di nostra responsabilita', dato che si tratta dell'accettazione del Concilio (Vaticano II, ndr).
Ma per noi si tratta di un'atra cosa, noi vogliamo dire a Roma quello che la Chiesa ha sempre insegnato e, quindi, manifestare le contraddizioni tra questo insegnamento secolare e cio' che si fa nella Chiesa a partire dal Concilio. Da parte nostra, questo e' il solo obiettivo che perseguiamo''.
I lefebvriani non hanno nascosto la loro irritazione per alcune recenti mosse di papa Ratzinger, dalla decisione di beatificare il suo predecessore, Giovanni Paolo II, a quella di convocare un meeting interreligioso ad Assisi quest'anno dopo quelli gia' tenuti nel 1986 e del 2002.
Mons. Fellay spiega anche di non aver notato nessuna ''evoluzione'' del pensiero dei suoi interlocutori vaticani nel corso dei colloqui. D'altra paret, spiega, ''non si tratta ne' di un negoziato, ne' della ricerca di un compromesso, perche' e' una questione di fede''. Per il vescovo lefebvriano, i colloqui sono prossimi alla conclusione ''perche' abbiamo trattato tutti i grandi temi posti dal Concilio'', anche se non si sbilancia sul loro esito.

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