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Da "Vatican Insider"...

15/07/2011

Castel Gandolfo, un’estate da Papa

Nella residenza estiva il pontefice-professore torna alla sua prima passione: la lettura e la scrittura. Dice il Segretario: “E’ il suo modo di riposarsi”

ALESSANDRO SPECIALE
ROMA

Dal 7 luglio, papa Benedetto XVI si è trasferito nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo, sui colli dei Castelli Romani. Già da qualche anno, malgrado i numerosi inviti ricevuti, il pontefice ha preferito infatti non allontanarsi troppo da Roma e dal Vaticano e preferisce sfuggire al caldo della Capitale nella spaziosa villa vicino al lago di Albano.

Il motivo, come ha spiegato recentemente il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, è semplice: “Il riposo, che è ciò di cui egli ha bisogno e che desidera, è forse garantito più andando direttamente a Castel Gandolfo che trasferendosi per un breve periodo in un luogo non abituale, in cui bisogna anche cambiare le abitudini dal punto di vista degli ambienti e dell’ordine della giornata... Castel Gandolfo ha certamente il vantaggio del luogo conosciuto, del luogo già preparato e attrezzato per una normale presenza del Santo Padre”.

Il pontefice, quindi, mantiene sostanzialmente immutati le abitudini della sua giornata abituale in Vaticano con la differenza – naturalmente – che nella residenza sui Colli, sorpattutto nei mesi di luglio e agosto, non ci sono la maggior parte delle udienze e degli impegni pubblici che normalmente occupano la seconda parte della sua mattinata.

La sveglia, rispetto alle sei abituali, è ritardata più o meno di mezz'ora, così come la messa un'ora più tardi. Nella sua casa di vacanza, il pontefice occupa il tempo, oltre che con la preghiera, dedicandosi in modo particolare a quel lavoro intellettuale e culturale che, con un po' dispiacere, durante il resto dell'anno deve trascurare per gli impegni connessi con il suo incarico.

A Castel Gandolfo, quindi, il papa-professorre torna alla sua prima passione, quella della lettura e della scrittura: quest'anno, a parte gli ultimi ritocchi ai discorsi che pronuncerà durante il suo viaggio a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù, a fine agosto, sulla scrivania di papa Ratzinger ci sono anche il viaggio di fine settembre nella sua patria, la Germania, e una terza parte del suo libro su Gesù, più piccola, dedicata ai 'vangeli dell'infanzia', e forse, chissà, anche una nuova enciclica dedicata alla virtù teologale della fede dopo quelle dedicate alla speranza (Spe salvi) e alla carità (Caritas in veritate).

D'altra parte, come ha raccontato il suo primo segretario personale, Georg Gänswein, “il modo migliore del Papa per riposare è quello di studiare e scrivere di teologia, di Sacra Scrittura, perché sono gli argomenti che lo appassionano”.

A Castel Gandolfo il papa si sente a casa, anche dal punto di vista della logistica e delle abitudini e i suoi ritmi, soprattutto a settembre quando – pur rimanendo ancora nella residenza estiva – gli impegni e la mole di lavoro sono praticamente quelli 'normali', sono praticamente gli stessi. Non a caso, il segretario di Stato vaticano, si trasferisce anche lui a Colli, nella vicina Villa Barberini, e anche tutto lo staff papale si trasferisce con il pontefice.

Nel pomeriggio, e a volte anche dopo cena prima di ritirarsi, il pontefice può passeggiare nell'ampio giardino della villa, costruita su un antico palazzo dell'imperatore Domiziano.

I ritmi più distesi dell'estate permettono al pontefice anche di ricevere alcuni ospiti in maniera più distesa, lontano dalle formalità delle udienze ufficiali, come è successo l'anno scorso con il giornalista tedesco Peter Seewald per i colloqui che hanno dato origine al libro-intervista 'Luce nel mondo'.

Forse accadrà anche quest'anno. Di certo, finora, c'è l'unico impegno ufficiale confermato dell'estate: l'udienza il 18 luglio con il primo ministro malese Najib Razak, in vista dello stabilimento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede.

A fine mese, poi, come ogni anno, a Castel Gandolfo si riunirà il gruppo dei suoi ex-studenti per l'annuale incontro dello del Ratzinger Schülerkreis.

Il ritorno a Roma è previsto a fine settembre.


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