00 14/01/2011 15:39
LE UDIENZE

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in Udienza:

Em.mo Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

L’On. Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio.

L’On. Giovanni Alemanno, Sindaco di Roma.

L’On. Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.

Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma.

Il Papa riceve questo pomeriggio in Udienza:
Em.mo Card. William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.





LE UDIENZE (CONTINUAZIONE)

Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza:

Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio.














RINUNCE E NOMINE




RINUNCIA DEL VESCOVO DI ROTTERDAM (PAESI BASSI)

Il Santo Padre Benedetto XVI ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Rotterdam (Paesi Bassi), presentata da S.E. Mons. Adrianus Herman van Luyn, S.D.B., in conformità al canone 401 §1 del Codice di Diritto Canonico.



RINUNCIA DEL VESCOVO DI ALTOONA-JOHNSTOWN (U.S.A.) E NOMINA DEL SUCCESSORE

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Altoona-Johnstown (U.S.A.), presentata da S.E. Mons. Joseph V. Adamec, in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.

Il Papa ha nominato Vescovo di Altoona-Johnstown (U.S.A.) il Rev.do Mons. Mark L. Bartchak, del clero della diocesi di Erie, Vicario Giudiziale.

Rev.do Mons. Mark L. Bartchak
Mons. Mark L. Bartchak è nato il 1° gennaio 1955 a Cleveland (Ohio). Dopo aver frequentato le scuole elementari di Saint Monica a Cleveland e di Holy Family a Syracuse (New York), ha studiato alla Bradford Central Catholic High School a Bradford (Pennsylvania). Ha frequentato poi il Saint Mark Seminary per gli studi filosofici e il Christ the King Seminary ad East Aurora (New York) per quelli teologici. Ha ottenuto la Licenza e, nel 1992, il Dottorato in Diritto Canonico presso la Catholic University of America.
È stato ordinato sacerdote il 15 maggio 1981 per la diocesi di Erie.
Dopo l’ordinazione sacerdotale, è stato Vice Parroco alla Saint Francis Church (1981-1982) e alla Saint Leo Magnus (1983-1986). È stato Difensore del Vincolo nel Tribunale Ecclesiastico (1986-1987), Vicario Giudiziale Aggiunto (1991-1992) e Vicario per gli Affari Canonici (2004-2006). Dal 2002 è Vicario Giudiziale.
Dal 2005 è Membro dell’Executive Committee and Administrative Board della Pennsylvania Catholic Conference.
Oltre l’inglese, conosce il latino, l’italiano, lo spagnolo e il francese.
Il 12 novembre 2009 è stato nominato Cappellano di Sua Santità.



NOMINA DELL’AUSILIARE DI INDIANAPOLIS (U.S.A.)

Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare dell’arcidiocesi di Indianapolis (U.S.A.) il Rev.do Christopher J. Coyne, del clero dell’arcidiocesi di Boston (U.S.A.), Parroco della "St. Margaret Mary Parish" a Westwood, assegnandogli la sede titolare vescovile di Mopta.

Rev.do Christopher J. Coyne
Il Rev.do Christopher J. Coyne è nato il 17 giugno 1958 a Woburn (Massachusetts). Ha frequentato l’University of Lowell dove ha conseguito il Baccalaureato in Filosofia e il Saint John Seminary di Brighton dove ha conseguito il Master of Divinity nel 1990. Ha ottenuto la Licenza (1990-1993) e il Dottorato (1993-1995) in Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo San Anselmo a Roma.
È stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1986 per l’arcidiocesi di Boston.
Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoperto i seguenti incarichi: Vice Parroco della Saint Mary of the Hills Parish a Milton (1986-1989); Professore presso il Saint John Seminary (1995-2002); Direttore diocesano dell’Ufficio Liturgico (1999-2002); Cabinet Secretary for Public Relations and Spokesperson dell’arcidiocesi di Boston (2002-2005); Parroco della Our Lady Help of Christians Parish a Newton (2005-2006).
Dal 2006 è Parroco della Saint Margaret Mary Parish a Westwood.
Oltre l’inglese, parla l’italiano.









UDIENZA AGLI AMMINISTRATORI DELLA REGIONE LAZIO, DEL COMUNE E DELLA PROVINCIA DI ROMA

Questa mattina, alle ore 12, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza gli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, in occasione del tradizionale scambio di auguri per il nuovo anno.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai presenti:


DISCORSO DEL SANTO PADRE

Illustri Signori e Signore!

Seguendo una felice consuetudine, anche quest’anno ho la gradita occasione di incontrare i rappresentanti delle Istituzioni della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma. Ringrazio l’On. Renata Polverini, Presidente della Giunta Regionale del Lazio, l’On. Giovanni Alemanno, Sindaco di Roma, e l’On. Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, per le cortesi parole che mi hanno rivolto a nome di tutti. Ricambio i cordiali voti augurali per il nuovo anno a voi, ai cittadini di Roma e della Provincia e agli abitanti del Lazio, ai quali mi sento particolarmente legato come Vescovo di questa Città, Successore di Pietro.

La singolare vocazione di Roma, centro del cattolicesimo e capitale dello Stato italiano, richiede alla nostra città di essere un esempio di feconda e proficua collaborazione fra le Istituzioni pubbliche e la Comunità ecclesiale. Tale collaborazione, nel rispetto delle reciproche competenze, è oggi particolarmente urgente per le nuove sfide che si affacciano all’orizzonte. La Chiesa, in particolare mediante l’opera dei fedeli laici e delle associazioni di ispirazione cattolica, desidera continuare ad offrire il proprio contributo per la promozione del bene comune e di un progresso autenticamente umano.

Cellula originaria della società è la famiglia, fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna. È nella famiglia che i figli apprendono i valori umani e cristiani che consentono una convivenza costruttiva e pacifica. È nella famiglia che si imparano la solidarietà fra le generazioni, il rispetto delle regole, il perdono e l’accoglienza dell’altro. È nella propria casa che i giovani, sperimentando l’affetto dei genitori, scoprono che cosa sia l’amore e imparano ad amare. La famiglia, dunque, deve essere sostenuta da politiche organiche che non si limitino a proporre soluzioni ai problemi contingenti, ma abbiano come scopo il suo consolidamento e sviluppo e siano accompagnate da un’adeguata opera educativa. Talvolta, purtroppo, accadono gravi fatti di violenza, e vengono amplificati alcuni aspetti di crisi della famiglia, causati dai rapidi cambiamenti sociali e culturali. Anche l’approvare forme di unione che snaturano l’essenza e il fine della famiglia, finisce per penalizzare quanti, non senza fatica, si impegnano a vivere legami affettivi stabili, giuridicamente garantiti e pubblicamente riconosciuti. In questa prospettiva, la Chiesa guarda con favore a tutte quelle iniziative che mirano ad educare i giovani a vivere l’amore nella logica del dono di sé, con una visione alta e oblativa della sessualità. Serve a tale scopo una convergenza educativa fra le diverse componenti della società, perché l’amore umano non sia ridotto ad oggetto da consumare, ma possa essere percepito e vissuto come esperienza fondamentale che dà senso e finalità all’esistenza.

Il reciproco donarsi dei coniugi porta con sé l’apertura alla generazione: il desiderio della paternità e della maternità è infatti iscritto nel cuore dell’uomo. Tante coppie desidererebbero accogliere il dono di nuovi figli, ma sono spinte ad attendere. Per questo è necessario sostenere concretamente la maternità, come pure garantire alle donne che svolgono una professione la possibilità di conciliare famiglia e lavoro. Troppe volte, infatti, esse sono poste nella necessità di scegliere tra i due. Lo sviluppo di adeguate politiche di aiuto, come pure di strutture destinate all’infanzia, quali gli asili-nido, anche quelli gestiti da famiglie, può aiutare a far sì che il figlio non sia visto come un problema, ma come un dono e una gioia grande. Inoltre, poiché "l’apertura alla vita è al centro del vero sviluppo" (Caritas in veritate, 28), l’elevato numero di aborti che vengono praticati nella nostra Regione non può lasciare indifferenti. La comunità cristiana, attraverso numerose "Case famiglia", i "Centri di Aiuto alla Vita" e altre analoghe iniziative, è impegnata ad accompagnare e dare sostegno alle donne che si trovano in difficoltà nell’accogliere una nuova vita. Le pubbliche Istituzioni sappiano offrire il loro sostegno affinché i Consultori familiari siano in condizione di aiutare le donne a superare le cause che possono indurre ad interrompere la gravidanza. A questo proposito, esprimo il mio apprezzamento per la legge vigente nella Regione Lazio che prevede il cosiddetto "quoziente familiare" e considera il figlio concepito quale componente della famiglia, ed auspico che tale normativa trovi piena attuazione. Sono lieto che la città di Roma abbia già avviato il suo impegno in tale direzione.

Sull’altro versante della vita, l’invecchiamento della popolazione pone nuovi problemi. Gli anziani sono una grande ricchezza per la società. Le loro conoscenze, la loro esperienza e la loro saggezza sono un patrimonio per i giovani, che hanno bisogno di maestri di vita. Se molti anziani possono contare sul sostegno e la vicinanza della propria famiglia, cresce il numero di quelli che sono soli e che hanno bisogno di assistenza medico-sanitaria. La Chiesa, anche nella nostra Regione, è sempre stata vicina a coloro che si trovano in condizioni fragili a motivo dell’età o della salute precaria. Mentre mi rallegro per la sinergia esistente con le grandi realtà sanitarie cattoliche - come, ad esempio, nel campo dell’infanzia, tra l’Ospedale "Bambin Gesù" e le Istituzioni pubbliche - auspico che tali strutture possano continuare a collaborare con gli Enti locali per assicurare il loro servizio a quanti ad esse si rivolgono, rinnovo l’invito a promuovere una cultura che rispetti la vita fino al suo termine naturale, nella consapevolezza che "la misura dell’umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente" (Enc. Spe salvi, 38).

In questi ultimi tempi, la serenità delle nostre famiglie è minacciata dalla grave e persistente crisi economica, e molte famiglie non riescono più a garantire un sufficiente tenore di vita ai propri figli. Le nostre parrocchie, attraverso la Caritas, si prodigano per venire in aiuto di questi nuclei familiari alleviando, per quanto possibile, i disagi e facendo fronte alle esigenze primarie. Confido che possano essere adottati adeguati provvedimenti, volti a sostenere le famiglie a basso reddito, particolarmente quelle numerose, troppo spesso penalizzate. A ciò si aggiunge un problema ogni giorno più drammatico. Mi riferisco alla grave questione del lavoro. I giovani, in particolare, che dopo anni di preparazione non vedono sbocchi lavorativi e possibilità di inserimento sociale e di progettazione del futuro, si sentono spesso delusi e sono tentati di rifiutare la stessa società. Il prolungarsi di simili situazioni causa tensioni sociali, che vengono sfruttate dalle organizzazioni criminali per proporre attività illecite. È dunque urgente che, pur nel difficile momento, si faccia ogni sforzo per promuovere politiche occupazionali, che possano garantire un lavoro e un sostentamento dignitoso, condizione indispensabile per dare vita a nuove famiglie.

Gentili Autorità, sono molteplici i problemi che richiedono una soluzione. Il vostro impegno di Amministratori, che si sforzano di collaborare insieme per il bene della comunità, sappia sempre considerare l’uomo come un fine, perché egli possa vivere in maniera autenticamente umana. Come Vescovo di questa città vorrei, pertanto, invitarvi a trovare nella Parola di Dio la fonte di ispirazione per la vostra azione politica e sociale, nella "ricerca del vero bene di tutti, nel rispetto e nella promozione della dignità di ogni persona" (Es. ap. postinodale Verbum Domini, 101). Vi assicuro il mio ricordo nella preghiera, soprattutto per color che oggi incominciano il servizio al bene comune, e mentre invoco sul vostro impegno la materna protezione della Vergine Maria, Salus Populi Romani, di cuore vi imparto la mia Benedizione, che volentieri estendo agli abitanti di Roma, della sua Provincia e di tutto il Lazio.


















PROMULGAZIONE DI DECRETI DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

Oggi, 14 gennaio 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

- un miracolo, attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Wojtyła), Sommo Pontefice; nato a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920 e morto a Roma il 2 aprile 2005;

- un miracolo, attribuito all'intercessione della Venerabile Serva di Dio Antonia Maria Verna, Fondatrice dell'Istituto delle Suore della Carità dell'Immacolata Concezione d'Ivrea; nata a Rivarolo Canavese (Italia) il 12 giugno 1773 ed ivi morta il 25 dicembre 1838;

- un miracolo, attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Giuseppe Toniolo, Laico, Padre di famiglia; nato a Treviso (Italia) il 7 marzo 1845 e morto a Pisa (Italia) il 7 ottobre 1918;

- il martirio delle Serve di Dio Maria Giulia (al secolo: Kata Ivanišević), Maria Bernadetta (al secolo: Teresia Banja), Maria Krizina (al secolo: Giuseppa Bojanc), Maria Antonia (al secolo: Giuseppa Fabjan) e Maria Berchmana (al secolo: Carolina Anna Leidenix), Suore professe dell'Istituto delle Figlie della Divina Carità, uccise in odio alla Fede in Bosnia-Erzegovina tra il 15 e il 23 dicembre 1941;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Franco, Prelato Ordinario di Santa Lucia del Mela; nato a Napoli (Italia) il 26 settembre 1585 e morto a Santa Lucia del Mela (Italia) il 2 settembre 1626;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Francesco Maria della Croce (al secolo: Giovanni Battista Jordan), Sacerdote, Fondatore della Società del Divin Salvatore e della Congregazione delle Suore del Divin Salvatore; nato a Gurtweil (Germania) il 16 giugno 1848 e morto a Tafers (Svizzera) l'8 settembre 1918;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Nelson Baker, Sacerdote diocesano; nato a Buffalo (Stati Uniti d'America) il 16 febbraio 1842 ed morto a Limestone Hill (Stati Uniti d'America) il 29 luglio 1936;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Faustino Pérez-Manglano Magro, Alunno e Postulante dei Padri Marianisti; nato a Valencia (Spagna) il 4 agosto 1946 ed ivi morto il 3 marzo 1963;

- le virtù eroiche della Serva di Dio Francesca de Paula de Jesús, chiamata "Nhá Chica", Laica; nata São João del Rei (Brasile) nel 1810 e morta a Baependi (Brasile) il 14 giugno 1895.