Viaggio apostolico in Portogallo

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Paparatzifan
00mercoledì 9 dicembre 2009 13:22
Paparatzifan
00mercoledì 9 dicembre 2009 13:25
Dal blog di Lella...

BENEDETTO XVI: IL PROGRAMMA DELLA VISITA IN PORTOGALLO

In una conferenza stampa, tenutasi lunedì scorso, 7 dicembre, è stato illustrato il programma ufficiale del viaggio che Benedetto XVI effettuerà in Portogallo dall’11 al 14 maggio 2010, costituito da tre tappe principali: Lisbona, Fatima e Porto.
Il coordinatore generale del programma, mons. Carlos Azevedo, ha precisato che “si tratta di una visita ufficiale e pastorale”, e che, per questo motivo “tutta l’organizzazione delle celebrazioni si svolgerà in stretta collaborazione con la Presidenza della Repubblica”.

Il vescovo ausiliare di Lisbona ha inteso manifestare “l’enorme allegria e la grande speranza con le quali la Chiesa portoghese attende questo avvenimento, che coinciderà con la decima commemorazione della beatificazione dei pastorelli Francisco e Jacinta, e con il quinto anniversario della morte di suor Lúcia”. Ha inoltre aggiunto che “in ogni diocesi le celebrazioni si svolgeranno attorno ad una tematica specifica: Santità ed Evangelizzazione a Lisbona; Condividere in allegria a Fatima; Chiesa è Missione a Porto”. Mons. Azevedo ha affermato che “l’eccezionalità dell’evento esige che la popolazione lusitana scenda numerosa nelle strade per accogliere calorosamente il passaggio del Santo Padre”, e si è detto certo che “il Papa lascerà un messaggio fondamentale per il tempo attuale, che è quello della sfida ad esso portata dalla santità”.

Questo, nel dettaglio, il programma:

11 maggio 2010, arrivo del Papa all’aeroporto di Lisbona (ore 11), cerimonia di benvenuto (ore 12.45) nel Monastero dos Jerónimos, visita di cortesia (13.30) al presidente della Repubblica Aníbal Cavaco Silva, nel contiguo palazzo presidenziale di Belém. Nella capitale lusitana, Benedetto XVI celebrerà una messa, (ore 18.15) “nella Praça do Comércio o in altro spazioso luogo ancora da definirsi, ma sempre nei pressi del fiume Tejo, per stabilire un collegamento ideale con il prospiciente Santuario del Cristo-Rei” ha detto mons. Azevedo.

12 maggio 2010, (ore 10), nel Centro culturale di Belém, Benedetto XVI incontrerà i principali esponenti della cultura, delle scienze e delle arti portoghesi, e (ore 12), nella sede della Nunziatura Apostolica, riceverà il primo ministro lusitano, José Socrates. Nel pomeriggio, (ore 16.40), il Pontefice partirà in elicottero per Fátima, dove (ore 18.00), nella nuova chiesa della Santissima Trinità, terrà una cerimonia in presenza dei religiosi, sacerdoti, diaconi e seminaristi del Santuario mariano. La successiva recita del Rosario e, (ore 21.30), la Processione delle Candele saranno presiedute dal segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone.

13 maggio 2010, (ore 10), il Papa celebrerà la Messa anniversaria del pellegrinaggio internazionale, e visiterà privatamente i monumenti sepolcrali dei tre veggenti di Fátima. Nel pomeriggio, (ore 17), nella chiesa della Santissima Trinità, Benedetto XVI incontrerà i membri di tutte le organizzazioni, cattoliche e non, che si occupano di Pastorale sociale, e (18.45), nella Casa de Nossa Senhora do Carmo, riunione collegiale con tutti i vescovi portoghesi.

14 maggio 2010, Porto, (ore 9) arrivo all’eliporto della Serra do Pilar, nella cittadina di Vila Nova de Gaia, e (ore 10.15) messa celebrata nella centralissima Avenida dos Aliados. A seguire (ore 13.30) breve cerimonia nell’aeroporto internazionale Francisco Sá Carneiro e partenza per Roma.

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+PetaloNero+
00mercoledì 9 dicembre 2009 18:49
Benedetto XVI visiterà Lisbona, Fatima e Porto
Il programma della visita papale in Portogallo





LISBONA, mercoledì, 9 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Il viaggio di Benedetto XVI in Portogallo è confermato per il periodo dall'11 al 14 maggio 2010. Il Pontefice visiterà tre città: Lisbona, Fatima e Porto.

Lo indica il programma della visita in Portogallo annunciato questo lunedì a Lisbona da monsignor Carlos Azevedo, coordinatore generale della visita pontificia.

Secondo il programma, Benedetto XVI arriverà l'11 maggio alle 11.00 all'aeroporto di Portela di Lisbona. Alle 12.45 avrà luogo la cerimonia di benvenuto nel Monastero dos Jerónimos della capitale portoghese.

Alle 13.30 il Papa realizzerà una visita di cortesia al Presidente della Repubblica, Aníbal Cavaco Silva, nel Palazzo di Belém. Alle 18.15 presiederà la Messa in un luogo di Lisbona ancora da definire. Monsignor Azevedo ha sottolineato che si tratterà di una “grande celebrazione”, in qualche “spazio ampio” sulle rive del fiume Tejo.

Il Vescovo, che è presidente della Commissione Episcopale della Pastorale Sociale della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP), ha affermato che durante l'Eucaristia il Papa lascerà “un messaggio fondamentale per questo periodo in cui viviamo, che è la sfida della santità”, tema del viaggio.

Il 12 maggio, Benedetto XVI incontrerà alle 10.00 il mondo della cultura nel Centro Culturale di Belém. Alle 12.00 incontrerà il Primo Ministro, José Sócrates Carvalho Pinto de Sousa, nella Nunziatura Apostolica.

Alle 16.40 il Papa partirà in elicottero per Fatima. Alle 17.30 visiterà la Cappellina delle Apparizioni, nel Santuario. Alle 18.00 presiederà i Vespri con presbiteri, religiosi, seminaristi e diaconi, nella chiesa della Santissima Trinità. Alle 21.30 il Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, presiederà la recita del Rosario e la processione delle Candele.

Il 13 maggio, alle 10.00, Benedetto XVI presiederà la Messa sul sagrato del Santuario di Fatima.

Al termine della celebrazione, visiterà la Basilica del Santuario, dove si trovano i tumuli die pastorelli Francisco Marto, Jacinta Marto e Lúcia dos Santos.

Alle 13.00 il Papa pranzerà con i Vescovi del Portogallo e il seguito papale, incontrando poi alle 17.00 le organizzazioni della Pastorale Sociale nella chiesa della Santissima Trinità. Alle 18.45 incontrerà i Vescovi portoghesi nella Casa di Nostra Signora del Carmelo, nel Santuario di Fatima.

L'ultimo giorno della visita in Portogallo, il 14 maggio, Benedetto XVI si congederà alle 8.00 dalla Casa di Nostra Signora del Carmelo e alle 9.30 arriverà all'eliporto della Serra do Pilar, a Gaia. Alle 10.15 presiederà la Messa nell'Avenida dos Aliados, a Porto. Alle 13.30 si svolgerà la cerimonia di congedo all'aeroporto internazionale di Porto, da dove il Papa partirà per tornare a Roma.

In ogni Diocesi portoghese che verrà visitata dal Papa le celebrazioni avranno un tema proprio: “Santità ed Evangelizzazione” a Lisbona; “Condividere con gioia” a Fatima, “Chiesa e Missione” a Porto.
+PetaloNero+
00mercoledì 13 gennaio 2010 16:34
In Portogallo, Benedetto XVI “parlerà per tutti”


FATIMA, mercoledì, 13 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Riuniti questo martedì a Fatima, i Vescovi portoghesi hanno affermato che in occasione della sua visita in Portogallo, in programma dall'11 al 14 maggio prossimi, Benedetto XVI parlerà per tutti, credenti o non credenti.

“Il Papa parlerà per tutti”, ha affermato padre Manuel Morujão, portavoce e segretario della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP), come rende noto l'ufficio stampa del Santuario.

“La Chiesa non chiude la porta a nessuno e apre il suo cuore a tutti”, ha aggiunto.

Nel corso di una conferenza stampa dopo i lavori della riunione del Consiglio Permanente della CEP, padre Morujão ha anche detto che nella prossima riunione del Consiglio, il 9 febbraio a Fatima, verrà presentata una Nota Pastorale relativa alla visita del Papa in Portogallo.

La Nota “rappresenterà un beneficio per la qualità di vita della Chiesa e della società”, ha dichiarato.

La decisione del Vescovo di Roma di visitare il Portogallo è stata annunciata nel settembre 2009. Nel mese di dicembre è stato diffuso il programma, che prevede la presenza del Pontefice a Lisbona, Fatima e Porto.

Benedetto XVI si recherà nel Paese in pellegrinaggio e in visita ufficiale, su invito della Conferenza Episcopale Portoghese e della Presidenza della Repubblica del Portogallo.

Il programma della visita papale è disponibile su www.fatima.pt
+PetaloNero+
00venerdì 26 febbraio 2010 15:57
I responsabili del viaggio del Papa in Portogallo visitano il Paese


LISBONA, venerdì, 26 febbraio 2010 (ZENIT.org).- L'équipe del Vaticano responsabile dei viaggi del Papa ha concluso questo giovedì un viaggio di tre giorni in Portogallo per studiare questioni organizzative e di sicurezza in vista della prossima visita di Benedetto XVI.

Il Papa sarà nel Paese dall'11 al 14 maggio e visiterà Lisbona, Fatima e Porto.

Secondo quanto rende noto il sito ufficiale della visita papale, la delegazione vaticana, guidata dal dottor Alberto Gasbarri e che includeva, tra gli altri, un responsabile della sicurezza e una rappresentante dell'Alitalia, si è riunita a Lisbona, vicino alla Nunziatura, con alcuni membri della Commissione Organizzatrice della Visita, diretta da monsignor Carlos Azevedo, Vescovo ausiliare di Lisbona.

Il gruppo del Vaticano ha poi avuto una riunione di lavoro al Ministero degli Esteri con rappresentanti del Protocollo di Stato e delle forze di sicurezza (PSP e GNR).

Mercoledì, l'équipe è stata a Fatima e a Porto, riunendosi con i responsabili locali dell'organizzazione e della sicurezza. Giovedì si è svolta una riunione di bilancio di queste tre giornate in Portogallo.

Celebrazioni

Il responsabile delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini, sarà in Portogallo dall'8 al 10 marzo per visitare i luoghi in cui si svolgeranno gli atti liturgici inclusi nel viaggio di Benedetto XVI.

Monsignor Marini accompagnerà la preparazione delle celebrazioni e assisterà ad alcune prove.

Benedetto XVI celebrerà Messe a Lisbona (l'11 maggio alle 18.15 al Terreiro do Paço) e a Porto (il 14 maggio alle 10.15 nella Avenida dos Aliados) e presiederà la Messa del Pellegrinaggio Internazionale dell'Anniversario il 13 maggio alle 10.00 a Fatima.

Il 12 maggio si recherà alla Cappellina delle Apparizioni (alle 17.30); parteciperà inoltre ai Vespri nella chiese della Santissima Trinità (alle 18.00), alla recita del Rosario e alla Processione delle Candele (alle 21.30). L'Eucaristia sarà presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano.




www.radiovaticana.org/it1/videonews_ita.asp?anno=2010&videoclip=1269&set...
Paparatzifan
00martedì 2 marzo 2010 13:46
Dall'udienza generale di oggi...

PORTOGALLO: NOTA CEP, “LA VISITA DEL PAPA SIA SEME DI RINNOVAMENTO SPIRITUALE E SOCIALE”

Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale portoghese (Cep) ha pubblicato ieri sera una Nota Pastorale, nella quale auspica che la prossima visita di Benedetto XVI (11-14 maggio) “non rimanga un avvenimento passeggero, ancorché partecipato e festivo, ma che al contrario rappresenti il seme da cui possano germinare e svilupparsi i frutti di un rinnovamento spirituale, apostolico e sociale”.
Il documento afferma che “il viaggio del Papa deve essere preparato in un orizzonte di fede, di costruzione dell’unità ecclesiale e di una società più giusta e fraterna”.
“Benedetto XVI - scrivono i vescovi - giunge come pellegrino, e la Chiesa portoghese dovrà camminare con il successore di Pietro, per riscoprire nel Cristianesimo un’esperienza di conoscenza e di missione”.
Ai fedeli cattolici i vescovi chiedono di “trasformarsi in coraggiosi apostoli, capaci di rendere concreto il necessario e urgente annuncio di Cristo in tutti gli ambiti dell’azione quotidiana come politica, sanità, industria, commercio, agricoltura, pesca, educazione, insegnamento, lavoro e divertimento”.
Nel ricordare che la visita del Papa si estende “a tutti i portoghesi” come anche alle “comunità migranti” i vescovi ribadiscono che “solo vivendo in una conversione permanente, la Chiesa potrà presentarsi con credibilità in un mondo dove si cercano di imporre il relativismo e l’indifferenza”.

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Paparatzifan
00martedì 2 marzo 2010 20:23
Dal blog di Lella...

Portogallo: sui poster per la visita, un Papa timido e gentile



Mons. Carlos Azevedo parla del progetto grafico per la presentazione del viaggio

LISBONA, martedì, 2 marzo 2010 (ZENIT.org).

Il coordinatore della commissione organizzatrice del viaggio del Papa in Portogallo, monsignor Carlos Azevedo, ha affermato che il poster di presentazione della visita pontificia sottolinea la timidezza e la gentilezza del Pontefice.
La fotografia che appare sul poster “ha colto la timidezza e la gentilezza di Benedetto XVI”, così come “il modo sublime in cui mostra la mano che ci benedice e ci saluta”, ha detto venerdì in un incontro con la stampa, secondo quanto rende noto l'agenzia Ecclesia.
Il Vescovo ausiliare di Lisbona ha sottolineato anche il riferimento alla croce, presente come segno grafico e nella disposizione delle lettere.
“Dedicando questa conferenza stampa alla divulgazione dell'immagine, vogliamo comunicare il senso della visita”, ha sottolineato il presule. L'unificazione della “grammatica visiva” sarà applicata, tra le altre cose, al sito ufficiale, a poster, medaglie, fazzoletti e t-shirt.
La rappresentazione grafica è stata scelta tra tre proposte. Secondo l'équipe che ha presentato il disegno vincitore, la disposizione visiva, le forme e i colori cercano di indurre un'“esperienza spirituale”. Dall'altro lato, si vuole valorizzare la missione del Papa come “capo della Chiesa”.
Il logotipo, che si avvicina a un'immagine circolare, si riferisce alla forma rotonda, rappresentazione ancestrale del sacro.
Il tema “Con te camminiamo nella speranza – Saggezza e Missione” orienterà la presenza del Papa in Portogallo, dall'11 al 14 maggio.
La motivazione principale della visita di Benedetto XVI è la celebrazione dei 10 anni dalla beatificazione dei pastorelli Francisco e Giacinta Marto, fratelli, destinatari delle apparizioni della Vergine insieme alla cugina Lúcia dos Santos, diventata poi suora e morta nel 2005.
I momenti più emblematici del viaggio saranno le Messe a Lisbona, Fatima e Porto.
Quando un Papa visita un Paese, si rivolge con una proposta umile e solida a tutti gli abitanti”, ha detto monsignor Azevedo.
Circa i costi della visita pontificia, il Vescovo ha spiegato che ancora non sono stati definiti totalmente. Ci saranno partnership tra le Diocesi e lo Stato, oltre alla partecipazione di benefattori.
“Vogliamo che i costi siano minimi, desideriamo cose semplici e senza spese superflue, tenendo conto dell'attuale situazione sociale”, ha sottolineato il presule.

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Paparatzifan
00martedì 2 marzo 2010 20:24
+PetaloNero+
00mercoledì 3 marzo 2010 00:00
Portogallo: sui poster per la visita, un Papa timido e gentile
Mons. Carlos Azevedo parla del progetto grafico per la presentazione del viaggio



LISBONA, martedì, 2 marzo 2010 (ZENIT.org).- Il coordinatore della commissione organizzatrice del viaggio del Papa in Portogallo, monsignor Carlos Azevedo, ha affermato che il poster di presentazione della visita pontificia sottolinea la timidezza e la gentilezza del Pontefice.

La fotografia che appare sul poster “ha colto la timidezza e la gentilezza di Benedetto XVI”, così come “il modo sublime in cui mostra la mano che ci benedice e ci saluta”, ha detto venerdì in un incontro con la stampa, secondo quanto rende noto l'agenzia Ecclesia.

Il Vescovo ausiliare di Lisbona ha sottolineato anche il riferimento alla croce, presente come segno grafico e nella disposizione delle lettere.

“Dedicando questa conferenza stampa alla divulgazione dell'immagine, vogliamo comunicare il senso della visita”, ha sottolineato il presule. L'unificazione della “grammatica visiva” sarà applicata, tra le altre cose, al sito ufficiale, a poster, medaglie, fazzoletti e t-shirt.

La rappresentazione grafica è stata scelta tra tre proposte. Secondo l'équipe che ha presentato il disegno vincitore, la disposizione visiva, le forme e i colori cercano di indurre un'“esperienza spirituale”. Dall'altro lato, si vuole valorizzare la missione del Papa come “capo della Chiesa”.

Il logotipo, che si avvicina a un'immagine circolare, si riferisce alla forma rotonda, rappresentazione ancestrale del sacro.

Il tema “Con te camminiamo nella speranza – Saggezza e Missione” orienterà la presenza del Papa in Portogallo, dall'11 al 14 maggio.

La motivazione principale della visita di Benedetto XVI è la celebrazione dei 10 anni dalla beatificazione dei pastorelli Francisco e Giacinta Marto, fratelli, destinatari delle apparizioni della Vergine insieme alla cugina Lúcia dos Santos, diventata poi suora e morta nel 2005.

I momenti più emblematici del viaggio saranno le Messe a Lisbona, Fatima e Porto.

“Quando un Papa visita un Paese, si rivolge con una proposta umile e solida a tutti gli abitanti”, ha detto monsignor Azevedo.

Circa i costi della visita pontificia, il Vescovo ha spiegato che ancora non sono stati definiti totalmente. Ci saranno partnership tra le Diocesi e lo Stato, oltre alla partecipazione di benefattori.

“Vogliamo che i costi siano minimi, desideriamo cose semplici e senza spese superflue, tenendo conto dell'attuale situazione sociale”, ha sottolineato il presule.
+PetaloNero+
00giovedì 4 marzo 2010 00:07
Visita del Papa in Portogallo: ci si prepara nell'orizzonte della fede
Nota della Conferenza Episcopale Portoghese sul viaggio papale



LISBONA, mercoledì, 3 marzo 2010 (ZENIT.org).- “La visita di Papa Benedetto XVI in Portogallo è un avvenimento di grande importanza”, sottolinea la Conferenza Episcopale Portoghese (CEP).

Per questo, “deve essere preparata degnamente, non solo nell'aspetto esteriore e nell'ambiente festoso, ma soprattutto nell'orizzonte della fede, della costruzione dell'unità ecclesiale e di una società più giusta e fraterna”, sottolinea l'organismo episcopale in una Nota Pastorale diffusa questo lunedì.

Citando gli elementi di una preparazione adeguata all'incontro con il Santo Padre, l'episcopato ricorda che c'è “una felice coincidenza” tra il periodo che precede la visita pontificia e il vivere liturgicamente la Quaresima e il Tempo di Pasqua.

In Quaresima, i Vescovi esortano i fedeli a riflettere sul Messaggio di Benedetto XVI per questo periodo, un testo che si concentra sulla questione della giustizia.

“La giustizia sarà possibile nella misura in cui si dà all'uomo ciò di cui ha davvero bisogno: Dio. Ciò avverrà attraverso la testimonianza delle comunità che si sono lasciate convertire dagli appelli di un annuncio fedele del Vangelo”, afferma la CEP.

“Impegnarsi nella giustizia richiede un lavoro interiore per allontanare la 'forza di gravità estranea' che ci spinge sempre all'egocentrismo, all'affermazione personale e all'individualismo. Solo vivendo in una permanente conversione la Chiesa potrà presentarsi con credibilità in un mondo in cui si vogliono imporre il relativismo e l'indifferentismo”.

Secondo la CEP, la Pasqua “può e deve diventare un tempo favorevole per mostrare al mondo un 'volto di gente salva', felice, perché infinitamente amata da Dio”.

“Il dinamismo della Pasqua di Cristo deve incarnarsi in atteggiamenti e gesti di speranza perseverante e di amore creativo”.

Preparare la visita del Papa in Portogallo e accogliere le sue sfide dovrà poi sviluppare nei fedeli alcuni “dinamismi”.

Tra questi, “ravvivare la nostra fede attraverso un incontro più consapevole con la Parola di Dio, dando alle nostra comunità un volto missionario”, e “dinamizzare la nostra speranza, per poter aprire vie di soluzione alle difficoltà e alle crisi che la nostra società attraversa”.

Allo stesso modo, bisogna “rinvigorire la nostra carità, dando più consistenza agli innumerevoli spazi di solidarietà e azione sociale, come risposta ai drammi della società, soprattutto alle nuove forme di povertà”; “rafforzare la nostra unità attraverso un progetto di pastorale comune, accolto da tutte le comunità, con l'intento di poter rispondere ai cambiamenti di civiltà in cui viviamo”.

L'episcopato indica anche alcune azioni concrete da promuovere nell'ambito della preparazione del viaggio pontificio, come “inserire questa visita nelle intenzioni di preghiera personale e comunitaria” e “approfittare delle iniziative di formazione che la Chiesa organizza per affrontare temi collegati al Papa: Chiese particolari e Chiesa universale; missione del Vescovo di Roma e pastore della Chiesa universale; cattolicità e diversità; obbedienza e libertà nella Chiesa; temi fondamentali del magistero di Papa Benedetto XVI, ecc.”.

Chiede inoltre di promuovere e favorire la partecipazione alle celebrazioni eucaristiche presiedute dal Papa a Lisbona, Fatima e Porto.

“Vogliamo fare appello a tutti perché non lascino che questa visita del Santo Padre si esaurisca in un avvenimento passeggero, pur se festoso e con grande partecipazione, ma sia un seme che germogli e dia frutti di rinnovamento spirituale, apostolico e sociale”, afferma la CEP.




+PetaloNero+
00venerdì 12 marzo 2010 16:21
Le celebrazioni del Papa in Portogallo, “grandi manifestazioni di fede”
Monsignor Marini definisce i dettagli del viaggio di Benedetto XVI



LISBONA, venerdì, 12 marzo 2010 (ZENIT.org).- Le celebrazioni presiedute dal Papa in Portogallo saranno “grandi manifestazioni di fede e della vita della Chiesa”.

Lo ha affermato questo martedì in alcune dichiarazioni all'agenzia Ecclesia il maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Guido Marini, che ha visitato il Portogallo per definire i dettagli delle celebrazioni che avranno luogo durante il viaggio papale nel Paese dall'11 al 14 maggio.

Il responsabile vaticano ha indicato che a Fatima si vive un “clima unico”, ma che anche gli eventi previsti a Lisbona e Porto saranno speciali.

“In tutti i casi la caratteristica è che si tratta di grandi piazze, per cui saranno celebrazioni con una partecipazione molto alta”, ha segnalato.

Monsignor Marini sostiene che Fatima ha un aspetto “singolare”, perché il Santuario è “molto importante, molto significativo in Portogallo e anche fuori dal Paese”.

A Fatima, Benedetto XVI presiederà la recita del Rosario. La preghiera inizierà in latino e le risposte saranno in altre lingue, “sicuramente con preponderanza del portoghese”.

“Credo che il momento del Rosario sarà molto bello e toccante, perché avrà luogo accanto alla Cappellina, dove c'è un clima unico”, ha confessato monsignor Marini.

Per il 13 maggio è previsto a Fatima un intervento papale destinato specificatamente ai malati. Il Pontefice esprimerà la sua attenzione, oltre che con le parole, con i “gesti” e “nel momento molto toccante della benedizione eucaristica, al termine della Messa”.

Dopo la celebrazione, Benedetto XVI avrà un momento di “preghiera personale e silenziosa” accanto alla tomba dei tre pastorelli, Lúcia, Francisco e Jacinta.

Nel frattempo, il sito ufficiale della Chiesa cattolica in Portogallo per la visita del Papa - www.bentoxviportugal.pt - ha annunciato l'inno della visita pontificia.

“Benvenuto, Santo Padre” è il titolo del testo, composto da padre Heitor Morais, gesuita, e messo in musica da padre António Cartageno, compositore della Diocesi di Beja.

Il testo allude alla presenza del Papa nel Paese per “rafforzare” la fede e “benedire” il Portogallo, richiamando anche il tema della visita, “Con te camminiamo nella speranza – Saggezza e Missione”.

Testo e musica sono già disponibili, anche in versione audio, su www.bentoxviportugal.pt e su www.fatima.pt.
+PetaloNero+
00giovedì 25 marzo 2010 16:03
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN PORTOGALLO NEL 10° ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE DI GIACINTA E FRANCESCO, PASTORELLI DI FÁTIMA (11 - 14 MAGGIO 2010) - PROGRAMMA

Martedì, 11 maggio 2010

Roma

08.50
Partenza in aereo dall’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma) per Lisboa.

Lisboa

11.00
Arrivo all’Aeroporto Internazionale Portela di Lisboa.


ACCOGLIENZA UFFICIALE all’Aeroporto Internazionale Portela di Lisboa. Discorso del Santo Padre.

12.45
CERIMONIA DI BENVENUTO al Mosteiro dos Jeróminos di Lisboa.


Breve visita al Mosteiro dos Jeróminos di Lisboa.

13.30
VISITA DI CORTESIA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA nel Palácio de Belém di Lisboa.

18.15
SANTA MESSA nel Terreiro do Paço di Lisboa. Omelia del Santo Padre. Messaggio commemorativo del Santo Padre per il 50° anniversario della fondazione del Santuario del Cristo Rei in Almada.

Mercoledì, 12 maggio 2010

07.30
Santa Messa in privato nella Cappella della Nunziatura Apostolica di Lisboa.

10.00
INCONTRO CON IL MONDO DELLA CULTURA nel Centro Culturale di Belém di Lisboa. Discorso del Santo Padre.

12.00
INCONTRO CON IL PRIMO MINISTRO nella Nunziatura Apostolica di Lisboa.

15.45
Congedo dalla Nunziatura Apostolica di Lisboa.

16.40
Partenza in elicottero dall’Aeroporto Internazionale Portela di Lisboa per Fátima.

Fátima

17.10
Arrivo all’Eliporto allestito nel grande parcheggio del nuovo stadio municipale di Fátima

17.30
VISITA ALLA CAPPELLINA DELLE APPARIZIONI nella Spianata del Santuario di Fátima. Preghiera del Santo Padre.

18.00
CELEBRAZIONE DEI VESPRI CON SACERDOTI, RELIGIOSI, SEMINARISTI E DIACONI nella Chiesa della SS.ma Trindade di Fátima. Discorso del Santo Padre.

21.30
BENEDIZIONE DELLE FIACCOLE sulla Spianata del Santuario di Fátima. Discorso del Santo Padre.


RECITA DEL SANTO ROSARIO nella Cappellina delle Apparizioni sulla Spianata del Santuario di Fátima.

Giovedì, 13 maggio 2010

10.00
SANTA MESSA sulla Spianata del Santuario di Fátima. Omelia del Santo Padre. Saluti del Santo Padre.

13.00
Pranzo con i Vescovi del Portogallo e con il Seguito Papale nel Grande Refettorio della Casa Nossa Senhora do Carmo di Fátima.

17.00
INCONTRO CON LE ORGANIZZAZIONI DELLA PASTORALE SOCIALE nella Chiesa della SS.ma Trindade di Fátima. Discorso del Santo Padre.

18.45
INCONTRO CON I VESCOVI DEL PORTOGALLO nel Salone delle Conferenze della Casa Nossa Senhora do Carmo di Fátima. Discorso del Santo Padre.

Venerdì, 14 maggio 2010

08.00
Congedo dalla Casa Nossa Senhora do Carmo di Fátima.

08.40
Partenza in elicottero dall’Eliporto di Fátima per Porto.

Gaia

09.30
Arrivo all’Eliporto della Caserma di Serra do Pilar di Gaia

Porto

10.15
SANTA MESSA nel Grande Piazzale di Av. dos Aliados di Porto. Omelia del Santo Padre.

13.30
CERIMONIA DI CONGEDO all’Aeroporto Internazionale di Porto. Discorso del Santo Padre.

14.00
Partenza in aereo dall’Aeroporto Internazionale di Porto per Roma.

Roma

18.00
Arrivo all’Aeroporto di Ciampino (Roma).


Fuso orario
Roma: + 2 UTC
Portogallo: + 1 UTC










Il programma del viaggio apostolico di Benedetto XVI in Portogallo nel decimo anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco



Lisbona, Fatima e Porto: sono le tre città del Portogallo che il Santo Padre visiterà dall’11 al 14 maggio, nel corso del suo Viaggio Apostolico nel Paese. La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto oggi il programma della visita di Benedetto XVI, visita che cade nel decimo anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco, Pastorelli di Fatima. Il servizio di Isabella Piro:



Tre città in quattro giorni: è denso il programma del viaggio apostolico di Benedetto XVI in Portogallo. La partenza è prevista per l’11 maggio, alle 8.50, dall’aeroporto di Fiumicino. Alle 11 il Papa atterrerà a Lisbona e dopo la cerimonia di benvenuto, intorno alle 12.45 farà una breve visita al Monastero dos Jeròminos; seguirà l’incontro con il presidente della Repubblica portoghese, mentre nel pomeriggio, alle 18.15, il Papa presiederà la Santa Messa nel Terreiro do Paço di Lisbona. Il giorno dopo, Benedetto XVI incontrerà, alle 10.00, il mondo della cultura ed il premier portoghese mentre nel pomeriggio, in elicottero, raggiungerà Fatima. Tanti gli appuntamenti previsti nella città mariana: alle 17.30, il Papa visiterà la Cappellina delle Apparizioni, poi, alle 18.00, celebrerà i Vespri nella Chiesa della Santissima Trinità, mentre alle 21.30 benedirà le fiaccole sulla Spianata del Santuario e guiderà la recita del Santo Rosario. Il 13 maggio, sempre sulla Spianata del Santuario, il Santo Padre presiederà la Santa Messa, quindi, nel pomeriggio, incontrerà le organizzazioni della Pastorale sociale ed i vescovi portoghesi. Il 14 maggio, Benedetto XVI volerà, in elicottero, alla volta di Porto dove, alle 10.15, presiederà la Santa Messa nel Grande Piazzale di Avenida dos Aliados. Infine, alle 14.00, è prevista la partenza dall’aeroporto internazionale della città. L’arrivo a Roma, presso lo scalo di Ciampino, avverrà intorno alle 18.00.
+PetaloNero+
00mercoledì 21 aprile 2010 15:46
Portogallo: il Papa troverà una Chiesa in via di cambiamento


LISBONA, mercoledì, 21 aprile 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI troverà in Portogallo una Chiesa in via di mutamento, che si inserisce in un nuovo panorama sociale, culturale e anche religioso, ha ammesso monsignor Jorge Ortiga, presidente della Conferenza Episcopale Portoghese.

In un'intervista all'agenzia Ecclesia, l'Arcivescovo di Braga ha sottolineato che "la Chiesa cattolica non è più una forza maggioritaria".

"Deve situarsi in un contesto di avversità e contrattempi, perché non tutto facilita l'incontro con la fede", indica.

Il confronto "con una mentalità nuova" deve portare la Chiesa a cercare "risposte, attraverso il dialogo e la conoscenza multidisciplinare".

Affrontando un caso specifico, quello della legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, monsignor Ortiga ha affermato che "la Chiesa non potrà mai cedere a queste nuove tendenze".

"E' prima sfidata a comprendere, accompagnare, aiutare, a saper convivere con queste unioni", ha dichiarato.

+PetaloNero+
00giovedì 22 aprile 2010 15:55
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN PORTOGALLO NEL 10° ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE DI GIACINTA E FRANCESCO, PASTORELLI DI FÁTIMA (11 - 14 MAGGIO 2010) - STATISTICHE


Riportiamo di seguito alcuni dati statistici relativi alla situazione della Chiesa cattolica in Portogallo al 31 dicembre 2008:

○ Tav. 1 - Popolazione e struttura ecclesiastica

Popolazione (in migliaia)
10.610

Cattolici (in migliaia)
9.368

Cattolici per 100 abitanti
88,3

Circoscrizioni ecclesiastiche
21

Parrocchie
4.380

Altri centri pastorali
2.878

Cattolici per centro pastorale
1.291



○ Tav. 2 - Persone impegnate in attività di apostolato

Vescovi (Situazione al 15.04.2010)
52

Sacerdoti diocesani
2.825

Sacerdoti religiosi
972

Sacerdoti in complesso
3.797

Diaconi permanenti
212

Religiosi non sacerdoti
312

Religiose professe
5.695

Membri laici di Istituti Secolari
594

Missionari laici
5

Catechisti
63.906





○ Tav. 3 - Indicatori del carico pastorale

Cattolici per sacerdote
2.467

Cattolici per operatore pastorale
126

Sacerdoti per centro pastorale
0,52

Sacerdoti per 100 persone impegnate in attività di apostolato
5,2



○ Tav. 4 - Vocazioni sacerdotali

Seminaristi minori
279

Seminaristi maggiori
444

Seminaristi maggiori per 100.000 abitanti
4,18

Seminaristi maggiori per 100.000 cattolici
4,74

Seminaristi maggiori per 100 sacerdoti
11,69





○ Tav. 5 - Centri di istruzione di proprietà e/o diretti da ecclesiastici o religiosi

Scuole:

- materne e primarie
793

- medie inferiori e secondarie
80

- superiori e università
27


Studenti di:

- scuole materne e primarie
84.380

- scuole medie inferiori e secondarie
30.974

- istituti superiori e università
13.876


○ Tav. 6 - Centri caritativi e sociali di proprietà e/o diretti da ecclesiastici o religiosi

Ospedali
34

Ambulatori
155

Case per anziani, invalidi e minorati
799

Orfanotrofi e asili nido
663

Consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita
55

Centri speciali di educazione o rieducazione sociali
462

Altre istituzioni
168
+PetaloNero+
00mercoledì 28 aprile 2010 16:09
A Fatima, il Papa alloggerà nella stessa stanza che accolse Giovanni Paolo II
Il Pontefice sarà ospitato nella Casa per Ritiri di Nossa Senhora do Carmo



FATIMA, mercoledì, 28 aprile 2010 (ZENIT.org).- La Casa di Nossa Senhora do Carmo, appartenente al Santuario di Fatima, accoglierà Benedetto XVI nel suo pellegrinaggio al santuario mariano portoghese, dove presiederà il Pellegrinaggio Internazionale d'Anniversario del Maggio 2010, il 12 e il 13 del mese.

Secondo quanto ha reso noto l'ufficio stampa del Santuario, Benedetto XVI alloggerà al secondo piano, negli stessi locali che accolsero il suo predecessore Giovanni Paolo II nel 2000. Si tratta di un appartamento semplice, composto da una camera da letto, un bagno, un piccolo studio e un salottino.

Rivolto verso un cortile interno, è uno spazio del tutto simile agli altri di questa Casa, dove risiedono alcuni dei sacerdoti cappellani del Santuario o che vi prestano servizio temporaneo e vengono ospitati gruppi di pellegrini in ritiro o che si trovano a Fatima per riunioni e incontri organizzati da movimenti e istituzioni della Chiesa.

I servizi del Vaticano responsabili dell'organizzazione delle visite papali non hanno imposto alcuna condizione speciale, in termini sia di alloggio che di pasti.

Il Santo Padre arriverà a Fatima in elicottero, atterrando nel nuovo Stadio Municipale, nella località di Eira da Pedra, alle 17.10 del 12 maggio. Si dirigerà poi al Santuario di Fatima, dove resterà nella Casa di Nossa Senhora do Carmo fino alle 8.00 del 14 maggio, quando si congederà dalla città.

Nel Salone della Casa, alle 18.45 del 13 maggio, Benedetto XVI incontrerà i Vescovi del Portogallo, ai quali rivolgerà un un discorso.

+PetaloNero+
00martedì 4 maggio 2010 16:46
BRIEFING DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Questa mattina, alle ore 11.30, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, P. Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, tiene un Briefing per illustrare il Programma del Viaggio Apostolico di Sua Santità Benedetto XVI in Portogallo nel 10° anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco, pastorelli di Fátima (11-14 maggio 2010).






Padre Lombardi illustra il viaggio del Papa in Portogallo: una visita
all’insegna di Maria e della speranza cristiana



Si è svolto stamani nella Sala Stampa della Santa Sede, il briefing di padre Federico Lombardi, sul programma del viaggio apostolico di Benedetto XVI in Portogallo, nel decimo anniversario della Beatificazione dei pastorelli di Fatima, Giacinta e Francesco. Il 15.mo viaggio internazionale di Benedetto XVI si svolgerà dall’11 al 14 maggio prossimi. Il Papa visiterà il Santuario mariano di Fatima, la capitale Lisbona e la città di Porto. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Pellegrino tra i pellegrini, Benedetto XVI sarà il terzo Pontefice a recarsi a Fatima, dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II. In questo viaggio apostolico, ha sottolineato padre Federico Lombardi, emerge immediatamente la dimensione mariana. Ed ha ricordato che, nel 2000, quando fu resa pubblica la terza parte del Segreto di Fatima, fu proprio il cardinale Joseph Ratzinger a svolgere il commento teologico sul documento. Fatima, ha affermato, è dunque un luogo particolarmente significativo per questo Papa:


“Un santuario mariano in cui ci sono stati degli eventi di cui Benedetto XVI si è occupato in modo molto approfondito, personalmente, anche proprio dal punto di vista della teologia e della spiritualità. E, naturalmente, Fatima è un luogo in cui lo sguardo si allarga per una meditazione sulla storia”.


All’arrivo al Santuario mariano nel pomeriggio del 12 maggio, ha poi detto il direttore della Sala Stampa vaticana, il Papa ricorderà con parole intense il suo predecessore Giovanni Paolo II e l’attentato che subì il 13 maggio del 1981. Tuttavia, ha proseguito padre Lombardi, anche se Fatima sarà il cuore del viaggio, la visita del Pontefice interesserà tutta la nazione portoghese. Per questo vi saranno importanti eventi anche nella capitale Lisbona e a Porto, seconda città del Paese. Padre Lombardi ha in particolare messo l’accento sul tema del viaggio: “Insieme a te, camminiamo nella speranza”:

“La scelta da parte dei vescovi insieme al Papa: diamo una speranza e camminiamo nella speranza anche per tutto il popolo portoghese”.

Proprio per rispondere a questa esigenza di speranza, su proposta dei vescovi portoghesi, il Papa vivrà tre incontri particolari con diverse realtà non solo ecclesiali: il mondo della cultura, i membri del clero e gli operatori della Pastorale sociale nella Chiesa. Nota di cronaca: al Papa verranno consegnate le chiavi della città di Lisbona, in occasione della grande Messa che verrà celebrata nel pomeriggio dell'11 maggio nella capitale portoghese.
+PetaloNero+
00mercoledì 5 maggio 2010 00:53
La Messa del Papa a Lisbona dovrebbe riunire 160.000 persone
Il Patriarca sottolinea l'importanza della presenza fisica dei cattolici



LISBONA, martedì, 4 maggio 2010 (ZENIT.org).- Circa 160.000 persone sono attese nel Terreiro do Paço e nelle zone circostanti in occasione della Messa che Benedetto XVI presiederà a Lisbona l'11 maggio.

La commissione organizzatrice della Messa ha confermato che non sono previste restrizioni di accesso ai partecipanti alla celebrazione, informa l'Agenzia Ecclesia.

La Messa conterà sulla presenza di 3.000 volontari. Sono previsti spazi per persone con difficoltà a muoversi (1.500 posti nella Piazza del Municipio, dove passerà la papamobile), per giovani e bambini (accanto all'altare).

Intorno al Terreiro do Paço ci saranno dei maxischermi e degli altoparlanti, per garantire la possibilità di accompagnare la cerimonia a coloro che non troveranno posto nello spazio della celebrazione.

Padre Mário Rui, responsabile della commissione, ha detto che attualmente i costi relativi alla Messa di avvicinano allo "zero", grazie alle donazioni di imprese e privati, oltre ai proventi della vendita del merchandising.

Nell'offertorio dell'11 maggio verranno raccolte le donazioni che i presenti vorranno offrire per far fronte alle spese, stimate nell'ordine dei 200.000 euro.

Le circa 300 parrocchie della Diocesi di Lisbona hanno ricevuto un foglietto con informazioni sul programma di Benedetto XVI per l'11 maggio.

Il testo include un messaggio del Cardinal-Patriarca di Lisbona, monsignor José Policarpo, che ha invitato i cattolici ad essere fisicamente presenti alle varie iniziative, soprattutto alla Messa nel Terreiro do Paço.

"Chi può venga a Lisbona a pregare con lui. Lisbona sarà pronta ad accogliervi. Seguire via televisione non è la stessa cosa. Il Pontefice ha bisogno di sentirci con lui, uniti a lui, come membri della Chiesa", ha scritto il porporato.

Nel corso della celebrazione eucaristica, il Papa potrebbe usare dei paramenti confezionati appositamente per l'occasione. Anche se dal Vaticano arriveranno in Portogallo le vesti liturgiche che userà durante le cerimonie, l'organizzazione a Lisbona ha deciso di far confezionare dei paramenti speciali "in base alla misura e ai gusti del Papa".

Il responsabile delle cerimonie pontificie, monsignor Guido Marini, "ha visto e approvato i paramenti", ha segnalato monsignor Carlos Azevedo, coordinatore della commissione organizzatrice del viaggio del Papa in Portogallo. Il loro utilizzo dipende solo dallo "stato del tempo" e dal "peso dei paramenti".

Il presidente della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP), monsignor Jorge Ortiga, Arcivescovo di Braga, ha affermato che la visita del Papa in Portogallo sarà per la Chiesa locale "un grande aiuto spirituale e allo stesso tempo ecclesiale".

In un video consultabile sul portale ufficiale della visita (http://www.bentoxviportugal.pt/), il presule osserva che la Chiesa cattolica in Portogallo "vive questo momento con grande gioia" e chiede ai portoghesi di ricevere il Papa "in festa", ma anche di prepararsi ad accogliere il messaggio che porterà.

"Vogliamo camminare con lui, nel sentimento interno, nella preghiera e nell'apertura a tutto ciò che ci comunicherà, soprattutto nei momenti più significativi della sua visita", ha riferito monsignor Ortiga.

"Vogliamo saper meritare questa visita del Santo Padre, dandogli affetto e dedizione e in particolare accogliendo il messaggio che ci rivolgerà", ha aggiunto.

Twitter è la nuova realtà che la preparazione della visita di Papa Benedetto XVI in Portogallo vuole lanciare. Basta collegarsi a twitter.com/bentoxvi_pt e si potranno trovare tutte le notizie collegate al Pontefice.

Tutti i giorni verrà pubblicato un pensiero di Benedetto XVI su temi collegati all'attualità: la questione europea, chi è Dio, che cos'è l'amore, cosa pensa il Papa del peccato, che cos'è la confessione.

E' stata anche lanciata la pagina della visita del Papa su Facebook: www.facebook.com/home.php?#!/event.php?eid=111487195535141...



+PetaloNero+
00giovedì 6 maggio 2010 16:04
Verso il pellegrinaggio a Fatima: la devozione mariana di Benedetto XVI al centro dei suoi viaggi apostolici


Il Portogallo attende con gioia l’arrivo del Papa martedì prossimo a Lisbona. Il 15.mo viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI avrà come momento culminante la visita al Santuario di Fatima. La dimensione mariana, che ha caratterizzato così intensamente il Magistero di Giovanni Paolo II, è molto forte anche nel Pontificato di Benedetto XVI, che in ogni suo viaggio pastorale ha sempre voluto raccogliersi in preghiera in luoghi legati alla devozione per la Vergine Maria. Il servizio di Alessandro Gisotti:


Lasciamoci guidare da Maria all’incontro con Gesù: è l’invito che Benedetto XVI non si stanca di ripetere ai fedeli, dall’inizio del suo Pontificato. Un’esortazione che rinnova in particolare nelle visite ai Santuari mariani, da quello familiare di Altötting, nella sua Baviera, a quello lontano migliaia di chilometri di Aparecida nel cuore del Continente latinoamericano. A Lourdes, nel settembre del 2008, il Papa ci chiama ad accogliere il messaggio di conversione e speranza che sgorga dalla Grotta di Massabielle:


“Elle invite tous les homme de bonne volonté….”
“Maria – afferma – invita tutti gli uomini di buona volontà” e in particolare quanti soffrono “ad alzare gli occhi verso la Croce, per trovarvi la sorgente della vita e della salvezza”. Guardare Maria per incontrare Cristo: questo è anche l’appello che il Papa rivolge all’Europa, nel settembre del 2007, dal Santuario austriaco di Mariazell. Dinnanzi alla statua della Madonna che tiene in braccio il Bambino, il Papa rivolge il pensiero ai più piccoli, ai più indifesi:


“Das Kind Jesus einnert…”
“Il Bambino Gesù – è il richiamo del Pontefice – ci ricorda naturalmente anche tutti i bambini del mondo nei quali vuole venirci incontro”. E si rammarica che l’Europa sia “diventata povera di bambini” perché “vogliamo tutto per noi stessi, e forse non ci fidiamo troppo del futuro”. Per questo, ribadisce, dobbiamo lasciarci indicare da Maria il volto di Dio, perché dove “c’è Dio, là c’è il futuro”. Il Papa sottolinea che da Maria possiamo apprendere come pregare. Lo fa in particolare al Santuario mariano polacco di Czestochowa, nel maggio 2006, nel viaggio sulle orme del suo amato predecessore Karol Wojtyla:


“E’ Lei ad indicarci come aprire le nostre menti e i nostri cuori alla potenza dello Spirito Santo, che viene a noi per essere da noi portato al mondo intero”. Al mondo, attraverso la Chiesa. Nel novembre 2006, nel Santuario mariano di Efeso, Benedetto XVI mette l’accento sulla dimensione ecclesiale della maternità di Maria. Una maternità, afferma, “iniziata con il fiat di Nazareth” e che “si compie sotto la Croce”. E aggiunge: “la Vergine Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, è la Madre di quel mistero di unità che Cristo e la Chiesa inseparabilmente rappresentano e costruiscono nel mondo e lungo la storia”. Quindi, nel settembre del 2007, a Loreto, invita in particolare i giovani ad accogliere in profondità la Parola di Dio, come ci insegna Maria:


“Per portare Dio nella piazza, bisogna averlo prima interiorizzato nella casa, come Maria nell’Annunciazione. E viceversa, la casa è aperta sulla piazza: lo suggerisce anche il fatto che la Santa Casa di Loreto ha tre pareti, non quattro: è una Casa aperta: aperta sul mondo, sulla vita, anche su questa Agorà dei giovani italiani”.


In un altro luogo simbolo della devozione alla Vergine, Pompei, il Papa constata, nell’ottobre 2008, che i Santuari non sono mai “cattedrali nel deserto”. Queste “cittadelle di Maria”, rileva, sono sempre inserite nel loro territorio quale esempio di una civiltà dell’amore da costruire sotto “lo sguardo materno di Maria”. Ed invita i fedeli a rivolgersi a Maria con il Rosario, “una preghiera contemplativa accessibile a tutti”:


“E’ vincolo spirituale con Maria per rimanere uniti a Gesù, per conformarsi a Lui, assimilarne i sentimenti e comportarsi come Lui si è comportato. Il Rosario è ‘arma’ spirituale nella lotta contro il male, contro ogni violenza, per la pace nei cuori, nelle famiglie, nella società e nel mondo”.

Paparatzifan
00giovedì 6 maggio 2010 21:10
Dal blog di Lella...

PAPA IN PORTOGALLO: MONS. AZEVEDO (COORDINATORE), “GIÀ SI RACCOLGONO I FRUTTI”

Ad una settimana dall’arrivo del Papa, in Portogallo “già si notano alcuni frutti del viaggio”. A rivelarlo, dal sito ufficiale www.bentoxviportugal.pt/, è il coordinatore generale della visita, mons. Carlos Azevedo. “Si nota un’onda di dinamismo crescente e questo è gratificante. Le persone telefonano dicendo che vogliono esserci, vogliono aiutare, vogliono partecipare e sebbene le loro proposte adesso non possano più essere accolte, ciò che importa è l’entusiasmo che si sta generando”. “C’è qualcosa che risuona dentro le persone quando vedono qualcuno che è diverso, perché quel qualcuno non ha solo un peso di governo, ma porta con sé il peso di ciò che rappresenta – afferma il vescovo ausiliare di Lisbona - e questo è qualcosa che si sente e le persone vibrano, non si sa spiegare come, esplodono di gioia e vibrano e questo può ricrearle. Speriamo che questo entusiasmo non venga indebolito dalle difficoltà economiche che sappiamo in questi giorni preoccupano la vita delle persone”.
Per mons. Azevedo “sarà molto interessante analizzare l’impatto che questa cosa produrrà in molte persone che lavorano nella comunicazione sociale e che potranno vedere che c’è un salto qualitativo d’organizzazione della stessa Chiesa e anche della formazione delle persone che adesso stanno diventando più attente e in modo nuovo considereranno ciò che avviene da parte della Chiesa”. Tra gli altri frutti di questi mesi di preparazione anche “la maggior conoscenza che le persone in generale ed il popolo cristiano in particolare, ha cominciato ad avere attorno alla figura di Papa Benedetto XVI” dice il presule ricordando che “le librerie hanno attualmente circa 50 titoli su Benedetto XVI, tradotti in portoghese”. “Il papa è stimato ed è apprezzato per le idee. La preparazione già ha reso molte parrocchie e molti cristiani consapevoli di ciò e questo è un frutto che stiamo già raccogliendo prima del sua arrivo”.

© Copyright Sir


Paparatzifan
00venerdì 7 maggio 2010 21:30
Dal blog di Lella...

Il Portogallo si prepara a ricevere il Papa

Santità ed evangelizzazione sulla rotta del Vaticano II

di Eugénia Tomaz
Universidade autónoma di Lisbona

La notizia della visita di Benedetto XVI in Portogallo è stata ben accolta nel cuore della maggioranza dei portoghesi. Questo atteggiamento si deve a ciò che ci caratterizza come popolo: siamo ospitali.
Il modo con cui il nostro Paese si prepara a ricevere il Papa ha come base due prospettive che si completano: uno sguardo retrospettivo e, allo stesso tempo, di prospettiva.
La visione retrospettiva si riferisce alla visita ad limina compiuta dai vescovi all'inizio di novembre 2007. In quell'incontro le direttive del Pontefice sono state chiare: "La parola d'ordine è stata, ed è, costruire cammini di comunione. È necessario cambiare lo stile di organizzazione della comunità ecclesiale portoghese e la mentalità dei suoi membri per avere una Chiesa in sintonia con il concilio Vaticano ii". I presuli del Paese hanno tratto le seguenti conclusioni: "La Conferenza episcopale portoghese considera una priorità investire nella formazione dei cristiani, con la valorizzazione dello stile catecumenale e delle dimensioni comunitaria e spirituale; l'innovazione nella pastorale giovanile; il chiarimento della missione specifica dei sacerdoti; la promozione delle iniziative che permettano di conoscere il Dio cristiano, pensare alla Chiesa nella sua libertà profetica e prepararla a essere serva e povera".
All'inizio di febbraio del 2009, sul giornale diocesano di Lisbona, il patriarca cardinale José da Cruz Policarpo, ha dichiarato: "La Chiesa deve incontrarsi con il proprio mistero; deve riscoprire che la vita umana è qualcosa in cui Dio interviene continuamente; la società è un'armonia delle libertà individuali". A suo parere, la Chiesa fa la differenza nel rapporto con il mondo in cui è inserita a partire dall'esperienza vissuta in Gesù e dal Vangelo delle beatitudini.
A una domanda circa la sua visione del futuro ha risposto: "Riservo una grande apertura a ciò che io non so neanche immaginare del futuro e che è nel silenzio di Dio. Il grande contributo che possiamo dare alla costruzione della comunità, della Chiesa nel suo insieme e dell'umanità come realtà globale, è proprio credere profondamente, non desistendo mai da ciò in cui crediamo".
L'annuncio e la pubblicazione della Caritas in veritate, nel giugno del 2009, hanno suscitato grande aspettativa ed entusiasmo, anche se - si legge sullo stesso giornale diocesano - "dopo la sua pubblicazione pochi sono stati i commentatori e i media che hanno riportato le idee principali esposte da Benedetto XVI.
I critici sono rimasti in silenzio e hanno preferito non dire molto circa le proposte fatte dal Papa".
Questo significa che i documenti del Papa non vengono sufficientemente valorizzati, forse perché una delle caratteristiche del popolo portoghese è la sua resistenza ai cambiamenti. Non solo per quello che riguarda gli insegnamenti della Chiesa ma anche nell'aspetto sociale e, ancora di più, nell'ambito della cultura.
I documenti e gli scritti di Giovanni Paolo ii sono sempre stati considerati di difficile comprensione. Lo stesso sta avvenendo con quelli del successore. È necessario approfondire, a livello delle comunità locali, il contenuto dei documenti pontifici, in modo da inserire sempre più i cristiani nei linguaggi della fede e della cultura cristiana. Del resto, sono gli stessi responsabili della Chiesa in Portogallo a riconoscere che la dottrina del concilio Vaticano ii è stata promossa poco nel nostro Paese.
Quanto all'effettiva preparazione della visita, i media cattolici hanno concentrato le aspettative sul tema "Santità ed evangelizzazione". Tre in particolare sono le realtà che il Papa incontrerà: i responsabili della pastorale sociale, il mondo della cultura, della scienza e dell'arte, i sacerdoti. In Portogallo la pastorale sociale e della salute è un settore con un'intensa attività, che sta svolgendo e consolidando iniziative considerevoli. Per quanto riguarda il mondo della cultura e delle arti non sta avvenendo la stessa cosa: "La Chiesa in Portogallo ha bisogno di voltare pagina in questo campo", ha affermato di recente padre José Tolentino Mendonça, direttore del segretariato della pastorale della cultura, sottolineando che "sulla scia dei suoi predecessori, Papa Benedetto XVI ha dichiarato che la Chiesa ha bisogno di celebrare un nuovo patto creativo con il mondo delle arti".
Con l'avvicinarsi della visita, il clima di festa si intensifica. Il Pontefice viene "essenzialmente come pellegrino di Fatima", ma "i vescovi non vogliono che la sua visita sia un evento passeggero". Per questo, il Patriarca di Lisbona ha sfidato tutti a "lasciarsi invadere da questo desiderio di cambiare il cuore, per essere "giusti" e operatori di giustizia". Questo senso della giustizia è in rapporto diretto con il modo in cui i media tratteranno l'evento. In questa prospettiva, monsignor Carlos Azevedo - coordinatore generale della visita - ha chiesto ai giornalisti "senso critico e onestà".
Egli sa che la venuta del Papa implica "una sfida a pensare il Portogallo" ma anche a "ripensare la Chiesa, quasi cinquant'anni dopo l'inizio del concilio Vaticano ii". Questo aspetto chiama a collaborare tutti i cristiani e soprattutto i giovani, che "avranno un ruolo attivo nella visita".
Con te camminiamo nella speranza! Sarà questo il grido delle migliaia di persone che daranno il benvenuto a Benedetto XVI. Un Papa per il quale "la speranza è una persona viva, Gesù Cristo".

(©L'Osservatore Romano - 8 maggio 2010)


Paparatzifan
00venerdì 7 maggio 2010 21:35
Dal blog di Lella...

PAPA A FATIMA: LEFEBVRIANI, RIPETA CONSACRAZIONE RUSSIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 mag.

Nel suo viaggio a Fatima, Benedetto XVI ripeta la consacrazione della Russia alla Vergine (gia' pronunciata da Pio XII prima e Giovanni Paolo II) seguendo l'indicazione della Madonna ai pastorelli riferita da Suor Lucia nel secondo segreto.
Lo chiede mons. Bernard Fellay, superiore generale della Fraternita' San Pio X.
"Occorre ricordare l'attualita' di quanto la Madonna diceva a Fatima", sottolinea il successore di Lefebvre sostenendo che "atti tanto semplici quanto la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria" possono avere "dei risultati sorprendenti per la Chiesa eper il mondo, dei risultati che sorpassano tutto quanto possiamo immaginare".

© Copyright (AGI)


+PetaloNero+
00sabato 8 maggio 2010 15:28
Fatima nel nuovo millennio: l’editoriale di padre Lombardi


Martedì prossimo, 11 maggio, Benedetto XVI partirà per il Portogallo per il suo 15.mo viaggio apostolico internazionale, all’insegna del motto “Con te camminiamo nella speranza. Sapienza e missione”. La visita, che durerà quattro giorni, si svolge nel 10.mo anniversario della Beatificazione dei Pastorelli di Fátima, Giacinta e Francesco. Ascoltiamo in proposito l’editoriale del nostro direttore, padre Federico Lombardi, per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:

Giovanni Paolo II aveva voluto che il “terzo segreto” di Fatima venisse svelato in occasione della Beatificazione dei due pastorelli, Francesco e Giacinta, durante il Giubileo del 2000, al passaggio fra i due millenni. Si stava compiendo un secolo caratterizzato da grandi travagli, di cui appunto le visioni di Fatima davano una lettura spirituale drammatica e luminosa insieme: tempo di guerre e di martirio, in cui la Chiesa e il Papa stesso partecipavano fino in fondo alle sofferenze e alla sete di salvezza dell’umanità intera. A dei bimbi ignari, in un luogo insignificante – com’è caratteristico dei grandi eventi mariani -, era stato affidato un messaggio che, nella sua semplicità, sprigionava forza spirituale capace di superare confini e di trasmettersi attraverso gli sconvolgimenti più gravi della storia dell’umanità. Ora, svelato il “segreto” perché i fatti si sono compiuti, che cosa ci dirà ancora il messaggio di Fatima? Concludendo il suo commento alla pubblicazione del testo del “segreto”, l’allora cardinale Ratzinger diceva: “Azione di Dio, Signore della storia, e corresponsabilità dell’uomo, nella sua drammatica e feconda libertà, sono i due perni sui quali si costruisce la storia dell’umanità. La Madonna apparsa a Fatima ci richiama a questi valori dimenticati, a questo avvenire dell’uomo in Dio, di cui siamo parte attiva e responsabile”. Abbiamo bisogno di occhi limpidi e innocenti per leggere il cammino del nuovo millennio e comprendere dove stanno i suoi rischi e le sue speranze più vere. Il messaggio di Fatima conserva tutta la sua serietà di fronte alla storia.
+PetaloNero+
00domenica 9 maggio 2010 16:43
Il Papa va a Fatima per mostrare l'azione di Dio nella storia
Analisi del portavoce vaticano



CITTA' DEL VATICANO, domenica, 9 maggio 2010 (ZENIT.org).- Giovanni Paolo II andrà a Fatima per mostrare come Dio agisce nella storia, una delle lezioni centrali delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli portoghesi, annuncia il portavoce della Santa Sede.

Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa vaticana, analizza i motivi per i quali il Pontefice visiterà il Portogallo dall'11 al 14 maggio, nel decimo anniversario della beatificazione di Jacinta e Francisco Marto, nell'ultimo editoriale del settimanale “Octava Dies” del Centro Televisivo Vaticano.

“Giovanni Paolo II aveva voluto che il 'terzo segreto' di Fatima venisse svelato in occasione della beatificazione dei due pastorelli, Francesco e Giacinta, durante il Giubileo del 2000, al passaggio fra i due millenni”, spiega.

“Si stava compiendo un secolo caratterizzato da grandi travagli, di cui appunto le visioni di Fatima davano una lettura spirituale drammatica e luminosa insieme: tempo di guerre e di martirio, in cui la Chiesa e il Papa stesso partecipavano fino in fondo alle sofferenze e alla sete di salvezza dell’umanità intera”.

“A dei bimbi ignari, in un luogo insignificante – com’è caratteristico dei grandi eventi mariani -, era stato affidato un messaggio che, nella sua semplicità, sprigionava forza spirituale capace di superare confini e di trasmettersi attraverso gli sconvolgimenti più gravi della storia dell’umanità”.

“Ora, svelato il 'segreto' perché i fatti si sono compiuti, che cosa ci dirà ancora il messaggio di Fatima? Concludendo il suo commento alla pubblicazione del testo del 'segreto', l’allora Cardinale Ratzinger diceva: 'Azione di Dio, Signore della storia, e corresponsabilità dell’uomo, nella sua drammatica e feconda libertà, sono i due perni sui quali si costruisce la storia dell’umanità. La Madonna apparsa a Fatima ci richiama a questi valori dimenticati, a questo avvenire dell’uomo in Dio, di cui siamo parte attiva e responsabile'”.

“Abbiamo bisogno di occhi limpidi e innocenti per leggere il cammino del nuovo millennio e comprendere dove stanno i suoi rischi e le sue speranze più vere. Il messaggio di Fatima conserva tutta la sua serietà di fronte alla storia”, conclude padre Lombardi.










Il profondo legame del Papa con il Santuario di Fatima nelle parole del cardinale Saraiva Martins


Per Benedetto XVI quelle di oggi sono ore di vigilia prima della partenza per Fatima. Il Papa partirà martedì mattina alle 8.50 per Lisbona, dove giungerà verso le 11, ora locale. Dopo una serie di appuntamenti nella capitale portoghese, il Pontefice si trasferirà mercoledì pomeriggio a Fatima, per poi presiedere il giorno successivo, 13 maggio, la Messa solenne nel Santuario mariano, nel decimo anniversario della canonizzazione dei due veggenti, Giacinta e Francesco. Prima della partenza di questo 15.mo viaggio apostolico internazionale, il nostro inviato in Portogallo, Roberto Piermarini, ha domandato al cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi, quale sia il legame che unisce Benedetto XVI alla Vergine di Fatima:

R. – C’è un grande legame tra Benedetto XVI e Fatima. E questo perché, tra l’altro, il cardinale Ratzinger è stato già a Fatima per presiedere il pellegrinaggio mondiale, che vede a Fatima centinaia di migliaia di persone. In un’altra occasione, poi, il cardinale Ratzinger ha tenuto una conferenza nella sede di Porto dell’Università Cattolica portoghese. Ci sono dunque molti legami tra Benedetto XVI, Fatima e il Portogallo. Bisogna anche ricordare che è stato proprio il cardinale Ratzinger a preparare la pubblicazione dell’ultima parte del "segreto" di Fatima. Allora era prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e il documento che fu letto a Fatima alla fine della Messa di beatificazione di Giacinta e Francesco fu preparato proprio dal cardinale Ratzinger insieme con i suoi collaboratori.


D. – Nel 2000, lei ha accompagnato a Fatima Giovanni Paolo II. Che ricordo le è rimasto di quella visita?


R. – Io ho molti ricordi, ma ce ne è soprattutto uno al quale mi voglio riferire e che è stato per me veramente molto commovente. Giovanni Paolo II mi aveva voluto con molta, molta intensità assieme a lui alla Beatificazione dei due veggenti di Fatima, per portarli alla gloria degli altari, per mettere un candelabro che illuminasse l’uomo di oggi e soprattutto i bambini di oggi. Dopo la Beatificazione di Giacinta e Francesco, rientrando a Roma in aereo, Giovanni Paolo II parlava con grande calore di quanto avvenuto: un calore che era chiaramente l’espressione di una persona che era riuscita finalmente a realizzare ciò che da tempo desiderava, beatificare i due pastorelli. Mai mi dimenticherò di quella reazione di Papa Giovanni Paolo II: era un uomo felice. "Finalmente – pensava tra sé – ho fatto quello che da molto tempo avrei voluto fare!”. Non dimentichiamo che Giovanni Paolo II era intimamente legato a Fatima per tanti motivi, non ultimo in riferimento all’attentato. Lui ha detto chiaramente e più di una volta che è stata la Madonna di Fatima a salvargli la vita, perché – secondo lui – è stata proprio la Madonna di Fatima a deviare la pallottola che avrebbe dovuto ucciderlo. Tanto era convinto di questo, che offrì alla Madonna di Fatima quella stessa pallottola che avrebbe dovuto ucciderlo e che è ora nella Corona della Bianca Signora della Cova di Iria.


D. – In occasione della visita di Giovanni Paolo II, culminata con la Beatificazione dei pastorelli Giacinta e Francesco, venne data lettura della terza parte del “segreto” di Fatima, che secondo la Santa Sede si era compiuto con l’attentato allo stesso Pontefice il 13 maggio del 1981. Cosa risponde a chi parla di una “quarta parte” del segreto, che sarebbe tenuta nascosta?


R. – Certamente, si parla di una quarta parte del segreto di Fatima, ma secondo me questa quarta parte non esiste. Si tratta piuttosto di una affermazione gratuita, che non ha alcun fondamento nella realtà delle cose. La terza parte è l’ultima parte del messaggio del segreto di Fatima. Non c’è alcuna ragione valida per poter affermare che esista una quarta parte. So bene che molto se ne è parlato e che qualcuno ha pure scritto un libro sull’argomento, ma io non trovo alcun fondamento in tale affermazione.


D. – Lei ha incontrato numerose volte nel suo monastero di Coimbra la terza veggente, suor Lucia. Cosa ricorda di quegli incontri?


R. – Ho tanti ricordi e tutti commoventi. Io incontravo suor Lucia, ogni anno, in agosto e precisamente il 15 agosto, Festa dell’Assunta. Quel giorno, infatti, le suore del Monastero di Coimbra, sapendo che io ero in vacanza in Portogallo, a Lisbona, mi invitavano a celebrare la messa per la Festa dell’Assunta. In quell’occasione, avevo sempre un incontro con suor Lucia e con tutte le altre suore del Monastero. Suor Lucia mi ha sempre dato l’impressione di essere una persona semplice, una persona anche molto intelligente, molto pratica, ma soprattutto una persona santa. Il suo modo di parlare e il suo modo di muoversi esprimevano molto chiaramente – secondo me – la sua santità. Era veramente una santa. Questa era l’impressione che mi rimaneva sempre dopo aver parlato con Lucia. Era di una semplicità straordinaria, la semplicità del Vangelo. Proprio per la sua intelligenza e praticità è stata l’economa del Monastero di Coimbra. Quando le Suore carmelitane di clausura hanno avuto bisogno di erigere un altro monastero nella città di Guarda, fu proprio suor Lucia che da Coimbra andò a Guarda per parlare con gli architetti e dire loro come dovevano fare il nuovo monastero. I santi sono sempre pratici, realistici, concreti.


D. – Eminenza, cosa ha rappresentato e cosa rappresenta oggi Fatima per la sua vita?


R. – Fatima ha rappresentato sempre molto nella mia vita, fin da bambino. E questo perché, come succede con tutte le mamme portoghesi – almeno con la maggior parte delle mamme portoghesi – la mia mamma mi ha sempre parlato della Madonna di Fatima sin dalla tenera età. Ho quindi imparato ad amare la Madonna di Fatima e a venerare i pastorelli. Per me, quindi, come penso per la maggior parte dei portoghesi, amare la Madonna di Fatima, essere devoti della Madonna di Fatima è qualcosa di naturale. Lo abbiamo imparato dalla mamma, tutti noi.


Paparatzifan
00domenica 9 maggio 2010 19:43
Dal blog di Lella...

Portogallo "blindato" per la visita del Papa

Martedì a Lisbona, poi a Fatima e Porto

Francesco Cerri

MADRID

È un Portogallo molto cambiato – che potrebbe celebrare presto i primi matrimoni gay – rispetto all'ultima visita papale, quella di Giovanni Paolo II nel 2000, che accoglierà per la prima volta martedì Benedetto XVI.
La visita del pontefice non sembra, per ora, debba essere perturbata dalla nube vulcanica islandese.
Il Paese lusitano aspetta blindato l'arrivo del Papa. Ottomila uomini della polizia, delle forze armate e dei servizi segreti veglieranno su ogni spostamento del pontefice, che sarà martedì a Lisbona, mercoledì e giovedì al santuario mariano di Fatima – che ha profumato le sue strade al limone in attesa del Papa – e venerdì a Porto. Una «bolla» di esclusione aerea di un km di diametro è stata proclamata attorno al papa in ogni suo movimento. Due caccia F16 sono incaricati di farla rispettare e hanno il mandato, secondo «Diario de Noticias», di abbattere qualsiasi velivolo «intruso» che dovesse penetrarvi. Anche la marina veglierà sul pontefice. Une fregata sul Tago proteggerà la messa che Benedetto XVI celebrerà a Lisbona nella celebre Piazza del Terreiro do Paco, che si affaccia sul fiume. A Lisbona Benedetto XVI vedrà il Capo dello Stato, il conservatore Anibal Cavaco Silva, che deve annunciare presto se si ripresenta, e il premier socialista Josè Socrates.
Il governo ha dato un appoggio forte alla preparazione della visita del pontefice, concedendo fra l'altro giornate di ferie ai pubblici dipendenti quando il Papa passerà nelle loro città. Una misura che ha suscitato proteste a sinistra.
L'«Associazione atea portoghese» ha denunciato il «servilismo» del governo socialista nei confronti del pontefice. Certo il Portogallo, a lungo considerato tra i più cattolici Paesi dell'Europa occidentale, è in una fase di cambiamento. Ufficialmente l'88,3% dei portoghesi è cattolico ma solo il 23,9% si dichiara praticante e il 16,8% va a messa tutte le domeniche. La crisi colpisce anche il clero, sempre meno numeroso.
Sotto l'impulso del governo socialista di Socrates, l'aborto è stato depenalizzato tre anni fa e ora il Parlamento ha votato la legalizzazione dei matrimoni gay. La legge, approvata due mesi fa, aspetta solo la firma del presidente Cavaco Silva, entro il 17 maggio, cioè tre giorni dopo la partenza del Papa, per entrare in vigore. Il Capo dello Stato, cattolico praticante, non ha ancora fatto capire se firmerà o se la rinvierà al Parlamento. L'opposizione di centrodestra esige che sul tema ci sia un referendum.
Il Papa sarà a Fatima per celebrare l'anniversario della prima apparizione della Madonna ai Pastorelli, il 13 maggio 1916. Migliaia di pellegrini si stanno già dirigendo verso il santuario mariano a piedi da tutto il Paese.

© Copyright Gazzetta del sud, 9 maggio 2010


+PetaloNero+
00lunedì 10 maggio 2010 15:48
Vigilia della partenza di Benedetto XVI per il Portogallo. Grande l'attesa a Fatima, dove il Papa presiederà la Messa nel 10.mo di Beatificazione dei veggenti


C'è fermento a Lisbona, Porto e Fatima, le tre città che nei prossimi giorni riceveranno la visita di Benedetto XVI. Il Papa partirà domattina dall'aeroporto romano di Fiumicino per atterrare verso le 11, ora locale, nella capitale portoghese. Culmine di questo 15.mo viaggio apostolico internazionale sarà la sosta al Santuario della Madonna di Fatima, dove il Pontefice presiederà la Messa solenne, giovedì prossimo, a dieci anni esatti dalla Beatificazione dei veggenti, Giacinta e Francesco. Sull'atmosfera che si respira in queste ore a Fatima riferisce il nostro inviato, Roberto Piermarini:
Il Portogallo è pronto a ricevere quello che la stampa locale ha definito “Il terzo Papa di Fatima”, dopo le visite di Paolo VI e Giovanni Paolo II. A Lisbona grandi manifesti azzurri con la scritta “Obrigado Bento XVI”, “Grazie Benedetto XVI”, spiccano nei luoghi più significativi della storica città, fin sulle rive del fiume Tago dove domani il Papa celebrerà la Messa nella centralissima Piazza del Commercio. A poche ore dal suo arrivo la festa si intensifica. Giornali e televisioni – concentrati sui timori che la crisi economico-finanziaria della Grecia possa travolgere ora il Portogallo – danno un grandissimo risalto alla visita papale e molti intellettuali, che si dichiarano agnostici o non credenti, esaltano lo spessore spirituale, morale e intellettuale del Papa e lo difendono dagli attacchi che ha ricevuto negli ultimi mesi. Benedetto XVI incontrerà un Paese dove la secolarizzazione sta intaccando la forte religiosità popolare dei portoghesi: l’88% di loro si dichiara cattolico, ma solo un 20% è praticante.

Dopo divorzio ed aborto, l’esecutivo del premier socialista Socrates ha detto "sì" anche ai matrimoni gay, ma la legge è stata bloccata dal presidente della Repubblica, Cavaco Silva perché vìola la Costituzione. Per la visita del Papa il governo ha decretato un giorno di vacanza per i dipendenti pubblici, domani a Lisbona ed il 13 maggio in tutto il Paese. I media cattolici danno molto risalto al tema della visita: “Insieme a te, camminiamo nella speranza”, soprattutto per quanto riguarda i temi legati a fede e ragione, santità ed evangelizzazione che il Papa toccherà negli attesi incontri a Lisbona, Fatima e Porto con il mondo della cultura, della scienza e dell’arte, con i responsabili della pastorale sociale e con i sacerdoti.

Ma questo 15.mo viaggio apostolico di Benedetto XVI ha soprattutto una “dimensione mariana” con la visita a Fatima, cuore religioso del Portogallo, per il decimo anniversario della beatificazione dei pastorelli Giacinta a Francesco, che insieme alla cugina Lucia furono i primi testimoni delle apparizioni della Madonna nel 1917. Un luogo in cui ci sono stati eventi legati al “terzo segreto”, dei quali l’allora cardinale Ratzinger si è occupato personalmente, producendo un commento teologico che resta – secondo il Patriarca di Lisbona, il cardinale Policarpo – “il punto più alto di tutto quanto è stato scritto sull’argomento”. E nel suo arrivo nella città mariana, il Papa ricorderà proprio l’attentato di cui fu vittima Giovanni Paolo II, il 13 maggio del 1981. A Fatima, lo sguardo del Papa si allargherà per una meditazione sulla storia. Ancora una volta Fatima ci svelerà il senso della storia.

La visita del Papa in Portogallo, attesa da tempo, si accompagna alle molte aspettative che la Chiesa locale, e non solo, ripone nell'avvenimento. Il collega della redazione portoghese, Antonio Pinheiro, ne ha parlato con mons. Jorge Ferreira da Costa Ortiga, arcivescovo di Braga e presidente della Conferenza episcopale portoghese:

R. - Si è trascurata la dimensione intrinseca dell’essere umano e quindi anche della società, ossia il legame con certi valori assoluti, permanenti che trascendono le frontiere, in nome di un relativismo che chiude l’orizzonte della vita umana nell’ambito di valori esclusivamente materiali. Questo è il contesto in cui si svolge la visita del Papa in Portogallo. Sicuramente, porterà un messaggio in cui avvertirà che, se è necessario guardare al mondo e alle condizioni materiali, c’è un'altra dimensione della vita umana che è urgente scoprire, o riscoprire, una vita cioè radicata in alcuni valori che indicano una strada, valori che sono della Chiesa Cattolica, ma appartengono già al patrimonio dell’umanità. Saranno questi valori ad indicare il cammino per uscire dalla crisi, poiché la crisi comprende e racchiude anche questa dimensione positiva di una sfida con cui misurarsi. Il messaggio che il Papa porterà durante la visita sarà un messaggio per il Portogallo, ma sicuramente anche per la Chiesa in generale. Se poi consideriamo che Fatima è l’“altare del mondo”, sono convinto che questo messaggio andrà oltre le frontiere, entrerà nello spazio europeo e arriverà un po’ più lontano ai tanti cristiani che avranno occasione di ascoltarlo ed accoglierlo.

D. - Benedetto XVI conosce come nessuno il cuore e la portata del Messaggio di Fatima, di cui divenne un singolare interprete con il suo commento teologico sul “Terzo Segreto”, quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. La sua presenza a Cova da Iria darà un nuovo vigore a questo messaggio?

R. - Ne sono convinto. Credo che Fatima oggi si sia imposta in tutto il mondo e non solo in quello cattolico. La presenza del Papa offrirà un’ottima occasione perché questo mondo, che creda o meno nella realtà di Fatima, diventi sensibile all’esperienza spirituale di cui il santuario è depositario. Da qui sicuramente molte altre persone, guardando Fatima, potranno avere la curiosità conoscerla e da questo primo contatto arrivare al messaggio più profondo, più intimo e - perché non dirlo - alla conversione, al rinnovamento, alla convinzione che la vita umana dovrà essere diversa, orientata su altri orizzonti.
D. - "Insieme a Te camminiamo nella Speranza" è lo slogan di questo viaggio apostolico di Benedetto XVI in Portogallo. Pensa che la società portoghese in generale possa cogliere questa luce e che da essa possa ricevere la speranza?
R. - Credo di sì. E con il Santo Padre non vogliamo tessere semplicemente un discorso, ma raccontare la parabola di una grande speranza. Una parabola della speranza per dire ai portoghesi che stiamo vivendo un tempo veramente difficile, per certi versi drammatico, ma che il messaggio di Cristo ci dice che dobbiamo camminare, andare avanti e che il domani potrà essere migliore se ognuno di noi adesso non aspetta soluzioni da fuori, ma offre il proprio contributo affinché ciò avvenga. Il Papa ci lancerà la sfida della fede, perché è nella fede che sta il futuro della società. È in essa che risiede la speranza: cioè nel credere nella persona umana, nella relazione con il trascendente e, in nome di Cristo, tracciare nuovi cammini per un umanesimo capace di garantire al popolo portoghese una vita di felicità, di gioia e di piena soddisfazione delle sue aspirazioni.


Paparatzifan
00lunedì 10 maggio 2010 20:35
Dal blog di Lella...

«Un pellegrino tra i pellegrini» nella città delle apparizioni mariane

GRANDE ATTESA: STRADE DISINFETTATE E PROFUMATE AL LIMONE

Francesco Cerri

LISBONA

Il Portogallo è pronto: nella Avenida da Libertade di Lisbona spuntano gigantografie di «Bento XVI», gli operai danno le ultime martellate a una specie di astronave bianca su piazza del Terreiro do Paco, sul Tago, che ospiterà il Papa per la messa nella capitale domani, le strade di Fatima sono state disinfettate e profumate al limone. Ma purtroppo sull'attesissimo primo viaggio di Bendetto XVI in terra lusitana grava ora una incognita: dove sarà la nube del vulcano domani alle 11, ora prevista dell'arrivo del papa a Lisbona? Le ceneri in quota del vulcano Eyjafjallajkull da due giorni fanno di nuovo impazzire i passeggeri di mezza Europa, del Sud questa volta, e a Lisbona danno il mal di testa ai responsabili del viaggio del Papa. Lo scalo di Porto è chiuso almeno fino a stamattina. Poi non si sa quali saranno i capricci dei venti.
«Allo stato attuale» ha detto ieri il portavoce del Vaticano padre Federico Lombardi «non vi è nessun cambiamento in vista». Le autorità portoghesi per scaramanzia non vogliono parlare di un possibile "piano B". Ma fra i giornalisti di Lisbona corre voce che nella peggiore delle ipotesi, se davvero le ceneri domani saranno su Lisbona, ci sarebbe sempre lo scalo di Faro, 200 km a sud dalla capitale, per ora immune dalla nube vulcanica.
Tutto procede comunque senza variazioni. Il volto di Benedetto XVI monopolizza le prime pagine dei quotidiani. Le tre principali Tv pubbliche e private del paese si preparano a trasmettere in diretta non stop le quattro giornate di Benedetto XVI in terra portoghese, in quella che sarà per il paese – ufficialmente cattolico all'84% – la «maggiore operazione televisiva di tutti i tempi» rileva Diario de Noticias. E in tutto il Portogallo stanno arrivando a piedi a Fatima, dove il Papa – «pellegrino tra i pellegrini» – sarà mercoledì e giovedì, decine di migliaia di pellegrini.
In Portogallo finora non sono emersi casi di abusi a minori da parte di religiosi, ma negli ultimi giorni sullo scandalo pedofilia nella Chiesa in generale c'è stata l'accesa protesta dell'Associazione atea del paese. «Nessuno per ora ha presentato denunce concrete contro casi precisi» ha detto di recente il vicepresidente della conferenza episcopale portoghese Mgr Antonio Marto.
Non sono escluse contestazioni di qualche tipo durante la visita del pontefice. Come quella dei giovani della sinistra alternativa che, contando sull'appoggio dei collettivi gay-lesbiche, distribuiranno preservativi durante le varie tappe della visita del Papa.

© Copyright Gazzetta del sud, 10 maggio 2010


Paparatzifan
00lunedì 10 maggio 2010 20:58
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PIETRO E IL MONDO

Il patriarca di Lisbona: «Fatima svela il senso della storia»

Luigi Geninazzi

«Ma lei lo sa che ben 500 diocesi nel mondo hanno avuto origine da una missione portoghese?».

Il patriarca di Lisbona, cardinale José da Cruz Policarpo, ci tiene a presentasi come l’erede di una grande tradizione missionaria che continua ancora oggi. Sarà lui ad accogliere dopodomani Benedetto XVI che, subito dopo l’arrivo, celebrerà una Messa sulle rive del Tago e pronuncerà un’omelia, non a caso, su «santità e missione». 74 anni, fisico robusto e intelligenza vivace, Policarpo è noto per la sua capacità di dialogo unita alla difesa intransigente delle ragioni della fede. Uomo di vasta cultura è stato docente e rettore dell’Università cattolica del Portogallo. Dal 1998 è patriarca di Lisbona. L’abbiamo incontrato nella sua residenza privata alla periferia della capitale, un antico palazzo decorato con magnifici azulejos (le bellissime formelle decorative), dove il cardinale abita insieme con tutti i suoi vescovi ausiliari.

Eminenza, il Papa arriva in Portogallo in un momento particolarmente difficile, segnato da una grave crisi che suscita forti preoccupazioni ed anche paura per il futuro. Cosa si aspetta dalla visita di Benedetto XVI?

Non so se il Papa si riferirà esplicitamente a questa situazione che non riguarda solo il Portogallo ma tutta l’Europa. Io penso che la sua visita rappresenterà un momento intenso di spiritualità e di fede che potrà dare un soffio nuovo, una ripresa di dinamismo interiore per essere più uomini e più cristiani. E spero proprio che il mio Paese sappia aprirsi a questo messaggio di speranza.

A suo avviso il Portogallo può ancora essere definito come uno dei Paesi più cattolici d’Europa?

Le statistiche affermano che poco meno del 90 % dei portoghesi si dice cattolico. Ma c’è un paradosso. Nella città di Lisbona è risultato che la frequenza alla Messa domenicale è del 13 %. Ma quando si è andati a chiedere ai cittadini della capitale se si definiscono cattolici praticanti il 33 % ha risposto di sì. Vuol dire che lo stesso concetto di pratica religiosa sta cambiando: se uno si reca al santuario di Fatima una volta l’anno, (e questo è molto diffuso da noi), gli basta per definirsi come buon cattolico. Qui emerge in tutta la sua gravità la sfida della secolarizzazione che ha investito anche il nostro Paese.

Dopo la liberalizzazione dell’aborto e il divorzio veloce adesso è in arrivo il matrimonio omosessuale, tutte leggi volute dal governo socialista. C’è un conflitto tra Chiesa e potere in Portogallo?

Sui contenuti certamente esiste un conflitto. Ma questo non significa che si siano rotti i ponti del dialogo. Io sono a favore di un rapporto franco e schietto su tutti i problemi. Ovviamente questo non significa negare ai cattolici il diritto di protestare. Io però come vescovo non scendo in piazza a manifestare.

E questa strategia funziona?

Io ci credo e sono convinto che sia più feconda della manifestazioni di protesta. Anche perché i governi eletti democraticamente risultano ormai vaccinati contro dimostrazioni e cose di questo genere. Naturalmente non escludo che in situazioni limite anche l’episcopato possa scendere in piazza. Ma la via maestra resta quella del dialogo nella verità. La Chiesa riconosce l’autonomia dello Stato ma fa appello perché questo non diventi una laicità negativa che mette a rischio i fondamenti della nostra civiltà, come c’insegna continuamente Benedetto XVI.

Tra il Santuario mariano di Fatima e la figura del Papa c’è un legame molto speciale. Lo si è visto con Giovanni Paolo II. Cosa rappresenta per Benedetto XVI?

Credo che sarà lui stesso a spiegarlo nel corso della visita. Io noto due cose. La prima è che Benedetto XVI, fin dal giorno della sua elezione a Pontefice, ha desiderato venire a Fatima. Ed anche quando in Portogallo circolavano dubbi sul suo viaggio, dal Vaticano mi hanno fatto sapere che il Papa ci teneva moltissimo e, appena possibile, l’avrebbe compiuto. L’altra cosa riguarda il terzo segreto di Fatima di cui l’allora cardinale Ratzinger si è occupato personalmente, producendo un bellissimo commento teologico che resta il punto più alto di tutto quanto è stato scritto sull’argomento.

Il messaggio di Fatima è ancora attuale?

Certamente. E Benedetto XVI ce lo ridirà con la profondità di pensiero che lo caratterizza. A Fatima la Madonna ha avuto l’arte, che spesso noi non abbiamo, di presentare l’essenza del Vangelo in modo semplice e immediato. Invita tutti alla conversione e svela il senso delle sofferenze della Chiesa e del Vicario di Cristo. Oggi vediamo che anche Benedetto XVI viene colpito, sottoposto ad attacchi e calunnie da parte di coloro che vogliono distruggere la credibilità della Chiesa e l’autorità del Pontefice. Ancora una volta Fatima ci svela il senso della storia.

© Copyright Avvenire, 9 maggio 2010


Paparatzifan
00lunedì 10 maggio 2010 21:12
Dal blog di Lella...

Non c'è il quarto segreto di Fatima

Andrea Gagliarducci

«Il quarto segreto di Fatima non esiste».
Monsignor Loris Capovilla era segretario di Giovanni XXIII. Fu lui tra i primi a leggere, nell'estate del 1959, il plico redatto da suor Lucia, una dei tre pastorelli cui comparve la Madonna a Fatima nel 1917.
Le sue parole sono contenute nell'aggiornamento del libro «L'ultimo segreto di Fatima», scritto da Giuseppe De Carli e dal cardinal Bertone, che, da segretario dell'ex Sant'Uffizio, fu inviato dall'allora prefetto Ratzinger in Portogallo per avere tre lunghi colloqui con suor Lucia, prima di rivelare il segreto. Di certo, questo non basterà a mettere la parola fine sulla discussione riguardo il quarto segreto di Fatima, che altro non sarebbe che una parte non rivelata del terzo. Tanto più che mons. Capovilla è citato come «testimone a favore» della tesi del quarto segreto da Antonio Socci.
Secondo l'interpretazione teologica della Congregazione della Dottrina della Fede, il terzo segreto profetizzava l'attentato a Giovanni Paolo II da parte di Alì Agca. Un anno dopo l'attentato, Wojtyla andò a Fatima, e incastonò la pallottola nella corona d'oro della Madonna portoghese, tra 313 perle e 2676 pietre preziose. In quell'occasione, ci fu un secondo tentativo di attentato, ad opera di Juan Fernandez Krohn, sacerdote ultraconservatore spagnolo affetto da turbe psichiche, che cercò di ucciderlo con un pugnale.
A dare la spiegazione teologica del terzo segreto fu, il 13 maggio del 2000, l'allora cardinale Ratzinger. Diventato Papa Benedetto XVI, visiterà Fatima per la prima volta da Papa nell'ambito di un breve viaggio in Portogallo, dall'11 al 14 maggio. Fatima sarà il centro del viaggio, un momento in cui il Papa si farà «pellegrino tra i pellegrini», come hanno scritto i vescovi portoghesi nel sito dedicato alla visita.
Per quell'occasione, il Papa - alla preghiera del Regina Coeli di ieri - ha chiesto a tutta la Chiesa di partecipare alla sua visita invocando «l'intercessione della Vergine Maria per la Chiesa, in particolare per i sacerdoti e per la pace del mondo». Fatima sarà il momento centrale di un viaggio che toccherà Lisbona e Oporto, la seconda città del Portogallo. Il santuario, negli anni, è diventato sempre più il centro delle linee di impegno pastorale di tutto il Paese. Negli undici discorsi che pronuncerà, Benedetto XVI farà sicuramente appello ai valori fondamentali della vita e della famiglia.
Il Portogallo ha vissuto in questi ultimi anni una progressiva secolarizzazione, definita «gentile» perché non ha sancito un distacco netto dalla Chiesa: battesimi, cresime, comunioni sono manifestazioni popolari di grande partecipazione, il discorso per Natale del card. Policarpo, patriarca di Lisbona, è trasmesso in tv a reti unificate; ma nel 2007 il Portogallo ha depenalizzato l'aborto, e in questi ultimi mesi ha approvato il matrimonio omosessuale, lasciando per ora da parte la questione delle adozioni da parte delle coppie gay. Eventualità riguardo la quale i vescovi portoghesi si sono detti «radicalmente contrari».

© Copyright Il Tempo, 10 maggio 2010

Paparatzifan
00lunedì 10 maggio 2010 21:42
Dal blog di Lella...

PAPA: DOMANI ARRIVA IN PORTOGALLO, PAESE CATTOLICO IN FERMENTO

(AGI) - Lisbona, 10 mag.

(dall'inviato Salvatore Izzo)

Bandiere bianco-gialle sono esposte per tutta Lisbona come segno di benvenuto a Benedetto XVI che giungera' domani nella capitale portoghese. In particolare sono centinaia quelle che sventolano sugli autobus e tram di linea, sui quali i cartelli elettronici che solitamente indicano il percorso alternano a queste informazioni una scritta di saluto indirizzata al Pontefice.
Grandi manifesti azzurri con la scritta "Obrigado Bento XVI", "Grazie Benedetto XVI", spiccano inoltre in luoghi significativi della storica citta', fin sulle rive del fiume Tago dove domani il Papa celebrera' la messa nella centralissima Piazza del Commercio, dove gli operai sono ancora al lavoro per completare palco, transenne e bagni.
Anche i media danno un grandissimo risalto alla visita del Papa e molti intellettuali firmano articoli che lo difendono dagli attacchi degli ultimi mesi. Il Portogallo conferma cosi' il suo carattere di paese cattolico, anche se in Parlamento anche qui si discutono leggi che per la Chiesa negano valori non negozialbili, come la sacralita' della vita e la unicita' della famiglia fondata sul matrimonio. E tuttavia il clima della vigilia fa dimenticare queste divisioni che pure ci sono in un Paese dove l'88 per cento si dichiara cattolico e il 20 per cento va a messa ogni domenica.
Per la visita del Papa il Governo Socrates ha decretato un giorno di vacanza per i dipendenti pubblici, domani a Lisbona ed il 13 maggio in tutto il Paese. Il patriarca di Lisbona, card.Jose' da Cruz Policarpo, sottolinea da parte sua "la fecondita' propria di un momento forte di fede e di espressione della Chiesa". "Il Papa - afferma in un'intervista all'Osservatore Romano in lingua portoghese - per la grazia propria del suo ministero di Pastore universale, conduce sempre la Chiesa a esprimere la sua cattolicita', la carita' della fede e la comunione con tutte le Chiese del mondo, che la Chiesa a Lisbona ha sempre dimostrato in diversi modi: una forte unione con il Santo Padre, l'ardore missionario, la solidarieta' con le Chiese piů povere". Secondo Policarpo, inoltre, "facendosi pellegrino a Fatima, il Papa rafforza l'innegabile importanza di Fatima nella fede dei portoghesi". Per mons. Manuel Clemente, presidente della Commissione episcopale (Cep) per la cultura e le comunicazioni sociali per il quale "la visita di Benedetto XVI dara' l'opportunita' agli uomini e alle donne portoghesi che eccellono nelle svariate attivita' letterarie, musicali e delle arti plastiche di incontrarsi tra loro e di confrontarsi con il grandissimo riferimento culturale che il Santo Padre
costituisce". A sua volta il direttore del Segretariato nazionale della Pastorale della cultura, padre Jose' Tolentino Mendonca afferma che "Benedetto XVI sapra' lanciare un messaggio audace e anticonformista, capace di fornire consolazione e stimolo a tutti quegli uomini che si riconoscono nei valori universali della pace, della comunita' umana e della giustizia”. L'incontro con il mondo della cultura avverra' il 12 maggio, nel Centro culturale di Belem.
"In ogni luogo dove egli passera' - Lisbona, Fatima e Porto - numerosi cattolici cercheranno di avvicinarsi il piů possibile al Pontefice. Ma ci
saranno pure dei curiosi che si affacceranno solo per vedere l'uomo vestito di bianco. E ci saranno gli indifferenti, che continueranno nelle loro occupazioni e per i quali la visita del Papa non fara' storia", rileva da parte sua il nunzio apostolico, mons. Rino Passigato, sottolinenando che "vi saranno, come in altre parti, persone che si sentiranno persino disturbate dalla presenza del Capo della Chiesa cattolica e dalle attenzioni di riguardo che gli verranno prestate dalle autorita' e dal popolo credente". "Ma soprattutto - prevede il nunzio - ci saranno loro, i giovani cattolici portoghesi; quelli che danno vita alle loro parrocchie e quelli che militano nei diversi movimenti ecclesiali; gli stessi che nella recente festa di san Giuseppe mandarono a Benedetto XVI una lettera per augurargli buon onomastico e dirgli l'impazienza della loro attesa; quei giovani che l'accompagneranno in tutte le tappe della sua visita e animeranno ogni celebrazione eucaristica e mariana; gli stessi che la sera del primo giorno verranno a cantargli una serenata sotto le finestre della nunziatura e che l'indomani, a piedi, lo precederanno alla Cova da Iria. Loro, il futuro della Chiesa e della nazione, saranno presenti e godranno nel vedere e nell'udire Benedetto XVI, Pietro oggi. E Benedetto XVI - conclude l'arcivescovo - godra' della loro presenza, dall'inizio alla fine del suo viaggio apostolico in Portogallo. Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".

© Copyright (AGI)


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