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GMG Madrid 2011

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2011 18:32
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18/08/2011 14:49
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Gmg/ Papa a Madrid, accolto dai reali e a sorpresa da Zapatero
Benedetto XVI arrivato in Spagna, inizia la visita

Madrid, 18 ago. (TMNews) - Benedetto XVI, atterrato all'aeroporto internazionale di Madrid - dove è arrivato per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù - è stato accolto dai reali di Spagna, Juan Carlos e la regina Sofia e, a sorpresa, dal premier, Josè Rodriguez Zapatero. Insieme a loro c'è anche l'arcivescovo di Madrid e capo dei vescovi spagnoli, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela.
A salutare il Papa c'è anche una delegazione di giovani, circa 2mila che, a nome delle migliaia di centinaia di papaboys radunati a Madrid, danno il benvenuto a Ratzinger. Tra le autorità presenti anche il nunzio apostolico, monsignor Renzo Fratini, e il capo del protocollo, monsignor Rodriguez Coso.

© Copyright(TMNews)

Gmg/ Il re Juan Carlos, zoppicante, accoglie il Papa a Madrid
Regina Sofia elegantissima si inchina davanti al Pontefice

Madrid, 18 ago. (TMNews)

Esecuzione degli inni, picchetto d'onore: il Papa viene accolto così all'aeroporto internazionale di Barajas, a Madrid, dove è appena atterrato per una visita di quattro giorni in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.
Ad accoglierlo ci sono i reali: Juan Carlos, zoppicante, si regge con un bastone. La regina Sofia, con un elegante tailleur color perla, si è leggermente inchinata per salutare il Pontefice. Poi, il re tiene un discorso di benvenuto e il Papa pronuncia il suo primo discorso in terra spagnola.
Alcuni bambini, con indosso la tipica uniforme delle Guardie Svizzere, hanno dato il loro simpatico benvenuto al Pontefice.
Al termine della cerimonia di benvenuto, Benedetto XVI si intrattiene con i reali per qualche istante nella sala d'onore del Padiglione di Stato dell'aeroporto.

© Copyright TMNews


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"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
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VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A MADRID (SPAGNA) IN OCCASIONE DELLA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (18-21 AGOSTO 2011)

All’arrivo all’aeroporto internazionale Barajas di Madrid, previsto per le ore 12, il Santo Padre Benedetto XVI è accolto dalle Loro Maestà i Reali di Spagna e dal Card. Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola. Sono presenti inoltre alcune Autorità politiche e civili (Governo Centrale, Comunità Autonome e Comune di Madrid), i Cardinali spagnoli, i Vescovi del Comitato Permanente della Conferenza Episcopale, i Vescovi della Provincia ecclesiastica e una rappresentanza di fedeli.
Nel corso della cerimonia di benvenuto che si svolge davanti al Pabellón de Estado, in risposta al saluto del Re Juan Carlos I di Spagna, il Papa pronuncia il discorso che riportiamo di seguito:

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Maestà,
Signor Cardinale Arcivescovo di Madrid,
Signori Cardinali,
Venerati fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
Distinte Autorità nazionali, regionali e locali,
Cari fratelli e sorelle di Madrid e dell’intera Spagna,

grazie, Maestà, per la sua presenza qui insieme alla Regina, e per le parole così deferenti e cortesi che mi ha rivolto dandomi il benvenuto. Parole che mi fanno rivivere le indimenticabili dimostrazioni di simpatia ricevute nei miei precedenti viaggi in Spagna, e, in modo particolare, nel mio recente viaggio a Santiago de Compostela e a Barcellona.

Saluto molto cordialmente tutti i presenti qui a Barajas e quanti seguono questa cerimonia attraverso la radio e la televisione. Un ricordo molto riconoscente anche a coloro che con tanto impegno e dedizione, nell’ambito ecclesiale e civile, hanno contribuito col proprio sforzo e lavoro perché questa Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid si svolga felicemente e ottenga frutti abbondanti.

Desidero anche ringraziare con tutto il cuore per l’ospitalità di tante famiglie, parrocchie, collegi e altre istituzioni che hanno accolto i giovani venuti da tutto il mondo, prima in differenti regioni e città della Spagna, e ora in questa grande Città di Madrid, cosmopolita e sempre con le porte aperte.
Sono qui per incontrarmi con migliaia di giovani di tutto il mondo, cattolici, interessanti a Cristo o in cerca della verità che dà un senso genuino alla propria esistenza. Giungo come Successore di Pietro per confermare tutti nella fede, vivendo alcuni giorni di intensa attività pastorale per annunciare che Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita; per dare impulso all’impegno di costruire il Regno di Dio nel mondo, tra noi; per esortare i giovani a incontrarsi personalmente con Cristo Amico e così, radicati nella sua Persona, convertirsi in suoi fedeli discepoli e coraggiosi testimoni.
Perché e con quale scopo è venuta questa moltitudine di giovani a Madrid? Sebbene la risposta dovrebbero darla gli stessi giovani, si può ben pensare che essi desiderano ascoltare la Parola di Dio, come si è loro proposto nel motto di questa Giornata Mondiale della Gioventù, in modo che, radicati ed edificati in Cristo, manifestino la fermezza della loro fede.
Molti di loro hanno udito la voce di Dio, forse solo come un lieve sussurro, che li ha spinti a cercarlo più assiduamente e a condividere con altri l’esperienza della forza che ha la voce di Dio nella loro vita. Questa scoperta del Dio vivo rianima i giovani e apre i loro occhi alle sfide del mondo nel quale vivono, con i suoi limiti e le sue possibilità. Vedono la superficialità, il consumismo e l’edonismo imperanti, tanta banalizzazione nel vivere la sessualità, tanta mancanza di solidarietà, tanta corruzione. E sanno che senza Dio sarebbe arduo affrontare queste sfide ed essere veramente felici, mettendo tutto il loro entusiasmo nel conseguimento di una vita autentica.
Però con Lui accanto, avranno luce per camminare e ragioni per sperare, senza arrestarsi davanti ai loro più alti ideali, che motiveranno il loro generoso impegno per costruire una società dove si rispetti la dignità umana e la reale fraternità. Qui, in questa Giornata, hanno un’occasione privilegiata per mettere in comune le loro aspirazioni, scambiare reciprocamente la ricchezza delle proprie culture ed esperienze, animarsi l’un l’altro in un cammino di fede e di vita, nel quale alcuni si credono soli o ignorati nei propri ambienti quotidiani. Invece no, non sono soli. Molti loro coetanei condividono i loro stessi propositi e, fidandosi completamente di Cristo, sanno che hanno realmente un futuro davanti a loro e non temono gli impegni decisivi che danno pienezza a tutta la vita. Per questo è per me un’immensa gioia ascoltarli, pregare insieme e celebrare l’Eucaristia con loro. La Giornata Mondiale della Gioventù ci porta un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo.
Certamente non mancano difficoltà. Sussistono tensioni e scontri aperti in tanti luoghi del mondo, anche con spargimento di sangue. La giustizia e l’altissimo valore della persona umana si sottomettono facilmente a interessi egoisti, materiali e ideologici. Non sempre si rispetta, come si deve, l’ambiente e la natura, che Dio ha creato con tanto amore. Molti giovani, inoltre, guardano con preoccupazione al futuro di fronte alla difficoltà di trovare un lavoro degno, o perché l’hanno perduto o perché precario e insicuro. Altri hanno bisogno di essere messi in guardia per non cadere nella rete della droga, o di avere un’assistenza efficace, se, purtroppo, vi fossero caduti. Non pochi, a causa della loro fede in Cristo, soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulta che patiscono in determinate regioni e paesi. Li si perseguita volendo allontanarli da Lui, privandoli dei segni della sua presenza nella vita pubblica, e mettendo a tacere perfino il suo santo Nome.

Invece io mi accingo a dire ai giovani, con tutta la forza del mio cuore: che niente e nessuno vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore. Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio, e così ci ha salvato.

In questo contesto è urgente aiutare i giovani discepoli di Gesù a rimanere saldi nella fede e ad assumere la meravigliosa avventura di annunciarla e testimoniarla apertamente con la propria vita. Una testimonianza coraggiosa e piena di amore per il fratello, decisa e prudente al contempo, senza nascondere la propria identità cristiana, in un clima di rispettosa convivenza con altre legittime opzioni ed esigendo, nello stesso tempo, il dovuto rispetto per le proprie.
Maestà, nel rinnovare la mia gratitudine per il deferente benvenuto che mi avete offerto, desidero manifestare anche la mia stima e vicinanza a tutte le genti della Spagna, così come la mia ammirazione verso un Paese così ricco di storia e cultura, per la vitalità della propria fede, che ha portato frutto in tanti santi e sante in tutte le epoche, in numerosi uomini e donne che lasciando la propria terra hanno portato il Vangelo in ogni angolo del mondo, e in persone rette, solidali e ricchi di bontà in tutto il proprio territorio. È un grande tesoro che certamente vale la pena di custodire con atteggiamento costruttivo, per il bene comune di oggi e per offrire un orizzonte luminoso all’avvenire delle nuove generazioni. Benché vi siano attualmente motivi di preoccupazione, è maggiore l’ansia degli spagnoli di superarli con il dinamismo che li caratterizza, e al quale tanto contribuiscono le sue profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli.
Saluto fin d’ora molto cordialmente tutti i cari amici spagnoli e madrilegni e quelli che sono venuti da altri paesi. Nel corso di questi giorni sarò unito a voi, tenendo anche ben presenti tutti i giovani del mondo, in particolare quelli che attraversano delle prove di diversa natura. Affidando questo incontro alla Santissima Vergine Maria e all’intercessione dei santi protettori di questa Giornata, chiedo a Dio che benedica e protegga sempre i figli di Spagna. Grazie.

© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana


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19/08/2011 08:02
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GIOVANI E PAPA

Un binomio inscindibile
Gmg e informazione

Paolo Bustaffa

Per scelta oppure per impreparazione?
La domanda viene spontanea dal silenzio e dai luoghi comuni di molti media, non solo italiani, sui primi momenti della Giornata mondiale della gioventù.
Centinaia di migliaia di giovani a Madrid non fanno notizia, salvo per qualche inevitabile incidente di percorso all’interno o all’esterno.
Non incendiano auto, non sfasciano vetrine, non tirano sassi alle forze dell’ordine.
Ridono, scherzano, sventolano le bandiere dei loro Paesi, si salutano come se si conoscessero da sempre e perfino – come gli italiani - cantano gli inni nazionali. Perfettamente intonati.
Per alcune ore scompaiono dalle strade per stare seduti anche per terra nelle chiese o in altri luoghi pubblici e aperti per ascoltare, domandare, pregare.
Hanno atteggiamenti di rispetto verso gli “indignados” e verso quanti nelle piazze della capitale spagnola esprimono, con una provocazione che non è certamente laica, pensieri diversi e a volte offensivi.
Come possono pretendere di fare notizia questi giovani?
Forse la domanda è un’altra.
Come possono pretendere di essere credibili quei media che si muovono con criteri più mercantili o ideologici che professionali?.
Non respirano nell’ingenuità le centinaia di migliaia di giovani che sono a Madrid e con loro i milioni di coetanei che in tutto il mondo condividono a distanza le giornate dl Madrid: una risposta certamente l’hanno ed è fatta di responsabilità e maturità rispetto a un’informazione che guarda altrove mentre avviene un fatto di straordinario rilievo.
Tra poche ore arriverà per incontrarli Benedetto XVI.
Tra poche ore la sala stampa della Gmg allestita a Madrid si riempirà di corrispondenti e inviati.
I giovani continueranno a rimanere un contorno allegro, simpatico, colorato?
Mezze luci su di loro e riflettori sul Papa?
Comprensibile ma non del tutto condivisibile.
Fino a quando, infatti, si continuerà nel tentativo di “staccare” un volto dagli altri si compirà un’operazione contro la realtà e non sarà solo l’informazione sulla Chiesa a subirne le conseguenze perché è un principio deontologico che viene indebolito.
La questione può interessare poco o nulla il mercato o l’ideologia ma non sfugge a quanti hanno una coscienza vigile e libera.
La realtà è che i giovani e il Papa sono un binomio inscindibile, l’esperienza di fede e di vita che insieme essi vivono nell’unità dei distinti non può rimanere imbrigliata nella logica di un’informazione presuntuosa o frettolosa.
Non può, ad esempio, la Gmg di Madrid essere letta e raccontata come espressione di un ritrovato “orgoglio cattolico”.
Basta camminare sotto il sole o sotto le luci artificiali della metropolitana per trovarsi immersi in una manifestazione di una fierezza che, al contrario dell’orgoglio, è fatta di coraggio e umiltà.
È fatta dalla maturità di chi avverte la responsabilità e la bellezza di dire al mondo che fede e ragione camminano insieme e che la pace e la giustizia sono il frutto di questo andare sottobraccio. Anche per le vie di Madrid.

© Copyright Sir


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GMG 2011-VOLONTARI: AL SERVIZIO DEI PELLEGRINI, CIASCUNO CON LA SUA STORIA

(Madrid, dai nostri inviati)

“Vengo da Barcellona. Ho seguito tutto il percorso di avvicinamento alla Giornata mondiale della gioventù.
Mi sono data da fare nella mia parrocchia, poi nella diocesi. Conoscendo diverse lingue, mi hanno proposto di fare la volontaria qui a Madrid. Ed eccomi qua”. Estefana ha 22 anni, frequenta l’università nella sua città; qui, nel cuore della capitale spagnola, ha la responsabilità di una decina di volontari come lei, e smista i pellegrini che hanno perso la strada, che cercano la chiesa dove li aspetta la catechesi oppure domandano informazioni sugli spostamenti per “vedere il Papa”. Alle domande più diverse Estefana risponde con calma, ricorda che sulle “guide” distribuite nello zainetto della Gmg si trovano quasi tutte le informazioni chieste. “Qualche volta mi sento davvero utile – spiega al SIR in un momento di pausa -, altre volte penso che un po’ più di organizzazione sarebbe utile. Parecchi giovani mi hanno detto di non trovarsi bene per l’alloggio… Ma l’esperienza di servizio qui è davvero unica”. Accanto c’è Grace, statunitense, un genitore americano l’altro italiano: “Studio lingue e questa presenza qui è importante anche per gli studi. La mattina, prima di partire, ho però deciso di tenere 15 minuti per me, per fare silenzio e per pregare un po’. Altrimenti si corre il rischio di perdersi negli impegni concreti e di non vivere la spiritualità che dovrebbe contrassegnare la Gmg”.
Tra un gruppo di volontari non lontani dalla stazione della metro “Bilbao” sembrano prevalere gli spagnoli: “Sono stato a Sidney e qui, in Spagna, con la Gmg sotto casa, non potevo mancare – spiega Patricio, 23 anni, di Toledo -. I miei genitori erano contrari perché, dicevano, avrei perso tempo per gli studi. Invece mi sono impegnato a fondo, così da terminare i miei impegni a inizio luglio. Qui mi diverto, sinceramente, le giornate passano veloci. Il momento dell’arrivo del Papa, che sembrava lontano nel tempo, è infine arrivato. Ma il nostro impegno resta soprattutto per i ragazzi che arrivano da tutto il mondo: saremo al loro servizio in questi giorni, fino al 21 agosto. E anche dopo, per sistemare ogni cosa dopo la loro partenza”. Isabelle viene dalla Francia, “dalla Bretagna” tiene a precisare; lavora come impiegata. All’inizio sembra restia a parlare, poi confida al SIR che vorrebbe diventare giornalista e, a quel punto, racconta della sua vita (con un problema familiare non specificato), il suo percorso di fede “grazie a una suora che mi ha accompagnato in alcuni momenti difficili”, gli amici, il fidanzato, l’attenzione per il Vangelo (“ne leggo una pagina al giorno”). “Per ora la fede la porto dentro di me. Ma credo che dopo questa Gmg mi verrà voglia di mostrare anche agli altri che sono cristiana”.

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BENEDETTO XVI: ALL'AEROPORTO, “NIENTE E NESSUNO VI TOLGA LA PACE”

(Madrid, dai nostri inviati)

“Mi accingo a dire ai giovani, con tutta la forza del mio cuore: che niente e nessuno vi tolga la pace”.
Sono le prime parole pronunciate da Benedetto XVI ai giovani al suo arrivo questa mattina a Madrid.
Accolto dal re e dalla regina di Spagna al suo arrivo all’aeroporto di Barajas, il Papa ha detto: “Sono qui per incontrarmi con migliaia di giovani di tutto il mondo, cattolici, interessanti a Cristo o in cerca della verità che dà un senso genuino alla propria esistenza”. Nel suo saluto, il papa va subito al cuore dell’evento: “Perché e con quale scopo è venuta questa moltitudine di giovani a Madrid?”. “Molti di loro – risponde - hanno udito la voce di Dio, forse solo come un lieve sussurro, che li ha spinti a cercarlo più assiduamente e a condividere con altri l’esperienza della forza che ha la voce di Dio nella loro vita”. I giovani – prosegue Benedetto XVI – “vedono la superficialità, il consumismo e l’edonismo imperanti, tanta banalizzazione nel vivere la sessualità, tanta mancanza di solidarietà, tanta corruzione. E sanno che senza Dio sarebbe arduo affrontare queste sfide ed essere veramente felici”. A Madrid i giovani “hanno un’occasione privilegiata per mettere in comune le loro aspirazioni, scambiare reciprocamente la ricchezza delle proprie culture ed esperienze, animarsi l’un l’altro in un cammino di fede e di vita, nel quale alcuni si credono soli o ignorati nei propri ambienti quotidiani. Invece no, non sono soli”.
Il Papa conosce bene le difficoltà dei giovani oggi. “Sussistono tensioni e scontri aperti in tanti luoghi del mondo, anche con spargimento di sangue. La giustizia e l’altissimo valore della persona umana si sottomettono facilmente a interessi egoisti, materiali e ideologici. Non sempre si rispetta, come si deve, l’ambiente e la natura, che Dio ha creato con tanto amore. Molti giovani, inoltre, guardano con preoccupazione al futuro di fronte alla difficoltà di trovare un lavoro degno, o perché l’hanno perduto o perché precario e insicuro”. Benedetto XVI ha nel cuore anche quei “non pochi” giovani che “a causa della loro fede in Cristo, soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulta che patiscono in determinate regioni e paesi”. È qui che il Papa ha ribadito: “Niente e nessuno vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore. Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio, e così ci ha salvato”. “In questo contesto – ha concluso - è urgente aiutare i giovani discepoli di Gesù a rimanere saldi nella fede e ad assumere la meravigliosa avventura di annunciarla e testimoniarla apertamente con la propria vita”.

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Il Papa ai giornalisti sul volo per Madrid: le Gmg, una cascata di luce che danno visibilità alla presenza di Dio

Sul volo diretto a Madrid, Benedetto XVI ha risposto, come da tradizione, ad alcune domande rivolte dai giornalisti. Il Papa ha sottolineato l’importanza delle Gmg non solo per i giovani, ma per tutta la Chiesa. Quindi, rispondendo sull’attuale crisi economica, ha ribadito che l’uomo e non il profitto devono essere al centro dell’economia. Il servizio di Alessandro Gisotti:

La Gmg “collega il mondo e Dio”, ed è “un’importante realtà per il futuro dell’umanità”: è quanto sottolineato da Benedetto XVI che, conversando con i giornalisti sul volo papale, ha messo l’accento sul valore straordinario delle Giornate Mondiali della Gioventù, dono ed ispirazione del Beato Giovanni Paolo II:

“Direi che queste Gmg sono un segnale, una cascata di luce; danno visibilità alla fede, alla presenza di Dio nel mondo e creano così il coraggio di essere credenti. Spesso i credenti si sentono isolati in questo mondo, quasi perduti. Qui vedono che non sono soli, che c’è una grande comunità di credenti nel mondo, che è bello vivere in questa amicizia universale”.

Le Gmg, ha detto ancora il Papa, non sono un “avvenimento isolato”, fanno parte di un cammino più grande che esige ben più di una preparazione tecnica. Quindi, ha offerto una riflessione sul cammino che inizia dopo questi grandi eventi ecclesiali:

“Mi sembra che la Gmg si debba considerare in questo senso, come segno, una parte di un grande cammino, crea amicizie, apre frontiere e rende visibile che è bello essere con Dio, che Dio è con noi. In questo senso, vogliamo continuare con questa grande idea del Beato Papa Giovanni Paolo II”.

La seconda domanda rivolta al Papa si è focalizzata sull’attuale crisi economica mondiale i cui effetti negativi si fanno sentire soprattutto nei confronti dei giovani:

“Si conferma nella crisi attuale economica quanto è già apparso nella precedente grande crisi, che la dimensione etica non è una cosa esteriore ai problemi economici, ma una dimensione interiore e fondamentale. L’economia non funziona solo con una autoregolamentazione mercantile, ma ha bisogno di una ragione etica per funzionare”.

Benedetto XVI ha quindi richiamato il magistero sociale di Giovanni Paolo II e in particolare la sua affermazione che l'uomo deve essere al centro dell'economia e che “l’economia non è da misurare secondo il massimo profitto, ma secondo il bene di tutti”. Il Papa ha così rimarcato la necessità di non trascurare il valore della responsabilità. L’Europa, ha avvertito, deve anche pensare ai problemi economici di chi, in altre parti del mondo, soffre la fame e non ha futuro. Ancora, il Papa ha richiamo la dimensione della responsabilità verso le nuove generazioni:

“Se i giovani di oggi non trovano prospettive nella loro vita, anche il nostro oggi è sbagliato... Quindi, la Chiesa con la sua dottrina sociale, con la sua dottrina sulla responsabilità di Dio, apre la capacità di rinunciare al massimo del profitto e di vedere le cose nella dimensione umanistica e religiosa, cioè essere l’uno per l’altro”.

Quindi, rispondendo ad una domanda sui frutti delle Gmg, ha osservato che la “seminagione di Dio è sempre silenziosa, non appare subito nelle statistiche”:

“Certamente, molto si perde, non possiamo subito dire: da domani ricomincia una grande crescita della Chiesa. Così Dio non agisce. Ma cresce in silenzio, tanto. So dalle altre Gmg che hanno fatto nascere tante amicizie, amicizie per la vita; tante nuove esperienze che Dio c’è”.

Al Pontefice è stata anche rivolta una domanda sull’annuncio della Verità in un mondo in cui i giovani vivono in ambienti multiculturali e multiconfessionali. Il Papa ha riconosciuto che in passato ci sono stati abusi del concetto di verità. Ed ha aggiunto che “la verità è accessibile solo nella libertà”:

“Si può imporre con violenza, con comportamenti, osservanze, attività, ma non la verità! La verità si apre solo alla libertà, al consenso libero e perciò libertà e verità sono intimamente unite, l’una è condizione per l’altra”.

“Dobbiamo essere sempre alla ricerca della verità, dei veri valori”, ha proseguito il Papa che ha indicato nei diritti umani fondamentali “un nucleo di valori” comuni. Infine, ha ribadito che non bisogna avere paura della verità:

“La verità come tale è dialogale perché cerca di conoscere meglio, di capire meglio e lo fa in dialogo con gli altri. Così, ricercare la verità e la dignità dell’uomo è la maggiore difesa della libertà”.

© Copyright Radio Vaticana


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Gmg/ Papa a Madrid, venti km in papamobile tra due ali di folla

Applausi e canti per l'arrivo di Benedetto XVI in Spagna

Madrid, 18 ago. (TMNews) - Una ventina di chilometri a bordo della papamobile e migliaia di pellegrini lungo il tragitto dall'aeroporto internazionale di Madrid Barajas e la nunziatura apostolica: così la capitale spagnola ha salutato e accolto il Papa, appena arrivato a Madrid per una visita di quattro giorni.
Lungo tutto il tragitto Benedetto XVI è stato salutato da applausi, striscioni, cori e coriandoli. Ratzinger è ora arrivato alla nunziatura, dove è previsto il pranzo e poi il riposo. Nel pomeriggio, alle 19, secondo appuntamento della giornata, quello con i giovani, a piazza Cibeles, per l'apertura della Giornata Mondiale della Gioventù. (TMNews)


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GMG: PAPA ATTERRATO ALL'AEROPORTO DI MADRID

(ASCA) - Roma, 18 ago - Benedetto XVI e' atterrato da pochi minuti all'Aeroporto Internazionale di Madrid dove raggiungera' i tanti giovani per la XXVI Giornata mondiale della Gioventu'.

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GMG: PAPA ARRIVATO A MADRID, ACCOLTO DA REALI SPAGNA E GIOVANI IN FESTA

(ASCA) - Roma, 18 ago - Benedetto XVI e' atterrato, da pochi minuti, all'Aeroporto Internazionale di Madrid dove raggiungera' i tanti giovani per la XXVI Giornata mondiale della Gioventu'. Ad accogliere il pontefice, partito da Ciampino alle 9:45 con un volo Alitalia insieme al segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, un picchetto d'onore, i reali spagnoli, re Juan carlos di Borbone e la regina Sofia, il premier Jose' Luis Zapatero e soprattutto tanti giovani in festa con in mano le bandiere spagnole ma anche quelle, gialle e bianche, del Vaticano. Benedetto XVI scendendo dall'aereo ha salutato la folla festante che gridava ''viva il Papa'' e le istituzioni presenti.
La giornata del pontefice, proseguira', nel tardo pomeriggio, verso le 19.15, quando attraversera' con alcuni giovani la Puerta de Alcala' nella Plaza de Independencia di Madrid, per poi ricevere alle 19.30 la grande festa di accoglienza dei giovani nella Plaza de Cibeles di Madrid.

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GMG: PAPA RINGRAZIA SPAGNA PER OSPITALITA', QUI PER INCONTRARE I GIOVANI

(ASCA) - Roma, 18 ago - ''Ringrazio con tutto il cuore'' la Spagna per aver ''accolto i giovani da tutto il mondo'', e anche Madrid ''cosmopolita e sempre con le porte aperte''.
Lo ha detto Benedetto XVI all'aeroporto internazionale Barajas di Madrid nel suo primo discorso ufficiale per la XXVI Giornata mondiale della gioventu'.
''Sono qui - ha detto il Papa - per incontrarmi con migliaia di giovani di tutto il mondo, cattolici, interessati a Cristo o in cerca della verita' che da' un senso genuino alla propria esistenza''.

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GMG: PAPA AI GIOVANI, SENZA DIO E' ARDUO AFFRONTARE SFIDE DEL MONDO

(ASCA) - Roma, 18 ago - ''Sono qui per annunciare che Gesu' Cristo e' la via, la verita' e la vita'' e ''per esortare i giovani a incontrasi personalmente con Cristo amico, e cosi' radicati nella sua persona convertirsi in suoi fedeli discepoli e coraggiosi testimoni''. Lo ha detto Benedetto XVI all'aeroporto internazionale Barajas di Madrid nel suo primo discorso ufficiale per la XXVI Giornata mondiale della gioventu'.
Molti giovani, ha aggiunto il pontefice, ''hanno udito la parola di Dio forse come un lieve sussurro che li ha spinti a cercarlo piu' assiduamente e a condividere con altri l'esperienza della forza che ha la voce di Dio nella loro vita''.
Questa scoperta di Dio, ha ricordato il Papa, ''rianima i giovani e apre alle sfide del mondo, con i suoi limiti e la sua possibilita'.
Vedono la superficialita', il consumismo e l'edonismo imperante, tanta banalizzazione nel vivere la sessulita', mancanza di solidarieta' e tanta corruzione'' e ''senza Dio sarebbe arduo affrontare queste sfide ed essere veramente felici''.
Con Dio vicino, ha sottolineato Benedetto XVI, i giovani ''avranno luce per camminare e ragioni per sperare senza arrestarsi davanti ai loro piu' alti ideali che motiveranno i loro generosi intenti, per costruire una societa' dove si ripetta la dignita' umana e la reale fraternita'''.

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GMG: PAPA, GIORNATA PORTA MESSAGGIO SPERANZA. NON MANCANO DIFFICOLTA'

(ASCA) - Roma, 18 ago - La Giornata mondiale della Gioventu' ''ci porta un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con un soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo''. Lo ha detto Benedetto XVI all'aeroporto internazionale Barajas di Madrid nel suo primo discorso ufficiale per la XXVI Giornata mondiale della gioventu'.
Alla Gmg, ha aggiunto il Papa, i giovani hanno ''un'occasione privilegiata per mettere in comune le loro aspirazioni, scambiarsi le proprie culture, animarsi in un cammino di fede e di vita nel quale alcuni si sentono soli o ignorati nei propri ambienti quotidiani. Invece non sono soli, molti loro coetanei condividono i loro stessi propositi e fidandosi di Cristo sanno che hanno un futuro davanti a loro'', per questo e' ''un immensa gioia ascoltarli, pregare insieme e celebrare l'eucarestia con loro''.
Ma il Papa ha ricordato anche che ''non mancano le difficolta', esistono scontri aperti in tante parti del mondo anche con spargimento di sangue. La giustizia e l'altissimo valore della persona umana si sottomettono facilmente ad interessi egoistici, materiali ed ideologici. Non sempre si rispetta l'ambiente e la natura che Dio ha creato con tanto amore''.

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GMG: PAPA AI GIOVANI, NIENTE E NESSUNO VI TOLGA LA PACE

(ASCA) - Roma, 18 ago - ''Ai giovani dico, con tutta la forza del mio cuore, che niente e nessuno vi tolga la pace. Non vergognatevi del Signore''. Lo ha detto Benedetto XVI all'aeroporto internazionale Barajas di Madrid nel suo primo discorso ufficiale per la XXVI Giornata mondiale della gioventu'.
Il Signore, ha detto il Papa, ''non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio: cosi' ci ha salvati''.
In questo contesto, ha aggiunto Benedetto XVI, e' ''urgente invitare i giovani a rimanere saldi nella fede e ad assumere la meravigliosa avventura di annunciarla e testimoniarla apertamente con la propria vita''.

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GMG: PAPA, SPAGNA HA PROFONDE E FECONDE RADICI CRISTIANE

(ASCA) - Roma, 18 ago - La Spagna ha ''profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli''. Lo ha detto Benedetto XVI all'aeroporto internazionale Barajas di Madrid nel suo primo discorso ufficiale per la XXVI Giornata mondiale della gioventu', rivolgendosi ai reali di Spagna presenti, manifestando ''stima e vicinanza a tutte le genti della Spagna. Cosi' come la mia ammirazione verso un Paese cosi' ricco di storia e cultura''.
''Nel corso di questi giorni - ha aggiunto il Papa - saro' unito a voi, tenendo ben presenti tutti i giovani del mondo in particolare quelli che attraversano delle prove di diversa natura'', e ''affidando questo incontro alla santissima Vergine Maria e l'intercessione dei santi, chiedo a Dio che benedica e protegga sempre gli spagnoli''.

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GMG 2011 - MEDIA: I TITOLI DEI GIORNALI SPAGNOLI

(Madrid, dai nostri inviati)

La foto di Benedetto XVI campeggia quest’oggi sulle copertine di diversi quotidiani spagnoli. “Mi attendo abbondanti frutti dal mio viaggio in Spagna”, titola Abc in un virgolettato tratto dall’udienza generale del mercoledì. Il quotidiano dedica alla Giornata mondiale della gioventù uno speciale di dodici pagine. La Gaceta ha pubblicato una sovra copertina all’edizione odierna, con un titolo a piena pagina: “Benvenuto. Orgogliosi di essere cattolici”. “Il giovane Ratzinger” è il titolo dell’editoriale, in cui si descrive Benedetto XVI come “il Papa più dinamico della storia”, che inzia la sua terza Gmg e “che rompe il clichè di chi lo indicava come un tedesco e un topo di biblioteca”. “Il Papa nel cuore della Spagna” è il titolo di Alfa y Omega, il settimanale cattolico spagnolo, che dedica le sue 52 pagine alla GMG. La Vanguardia titola in prima pagina “Il Papa d’Europa in Spagna”, richiamando in particolare le tensioni di ieri sera a Puerta do Sol. Alle manifestazioni contro la Gmg dedica la sua apertura anche El Mundo, che denuncia l’operato delle forze dell’ordine: “Gli anti-Papa aggrediscono i cattolici e i pellegrini e la polizia non interviene”. “Spagna, una grande priorità per Benedetto XVI” è il titolo dell’editoriale, che sottolinea come il paese sia quello in cui contrappongono “il laicismo e la religione, la secolarizzazione e la tradizione cristiana”.
La foto di un “indignado” trattenuto da tre poliziotti domina quest’oggi sulla prima pagina de El Paìs, che parla degli “Scontri tra i manifestanti e la polizia a Sol durante la manifestazione laica” e racconta anche le tensioni che ci sono state tra i manifestanti e i pellegrini, il cui bilancio finale è stato di sette persone arrestate e di undici feriti. La manifestazione di ieri, secondo il quotidiano spagnolo, rischia di mettere in ombra l’arrivo di Benedetto XVI a Madrid, così come si legge nell’editoriale dell’edizione odierna. Alla manifestazione contro la 26.ma Giornata mondiale della gioventù è dedicata anche l’apertura del quotidiano Pùblico: “I laici prendono Sol (in qualche ora)”.
Secondo il quotidiano spagnolo sono state quindicimila le persone che hanno manifestato prima dell’arrivo di Benedetto XVI contro l’uso di denaro pubblico per la visita del Papa.

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GMG 2011-MEDIA: I TITOLI DEI GIORNALI ITALIANI

“Fiesta a Madrid. Italia protagonista” è il titolo in prima pagina di “Avvenire”, che in occasione dell’arrivo del Papa nella capitale spagnola dedica alla Giornata mondiale della gioventù uno speciale di otto pagine. Il quotidiano riporta anche un’intervista al card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici, nella quale il porporato afferma che in Spagna “rinasce la speranza” nel cuore dei giovani. Una “speranza” ripresa anche da “La Stampa”, che titola ”I dubbi e le speranze dei ragazzi: c’è voglia di credere nel futuro”. “Madrid, il volto giovane della Chiesa. Dal 2005 a oggi la Giornata mondiale della gioventù ha visto crescere il numero dei partecipanti. In Spagna un milione di ragazzi da 193 Paesi: è il segno di una rinnovata fiducia nel cattolicesimo” è la riflessione che si legge nelle pagine de “L’Unità”, corredate anche da una foto che ritrae i confessionali allestiti in occasione della Giornata. Gli altri quotidiani italiani si concentrano invece sulle proteste per la visita del Papa e sulle questioni di sicurezza: “Madrid aspetta Ratzinger tra papaboys e indignados” nelle pagine interne del “Corriere della Sera” (che ricorda anche l’incontro tra Benedetto XVI e la suora di clausura ultracentenaria); “Festa e tensione per il papa a Madrid: laici e gay lo contestano in piazza” è infine il titolo dell’articolo su “La Repubblica”.

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I giovani della Gmg: cerchiamo Gesù e il Papa ci aiuta a trovarlo

Al termine della cerimonia di benvenuto in aeroporto, Benedetto XVI si è trasferito con il suo seguito alla nunziatura apostolica di Madrid. Il Papa vi resterà fin nel tardo pomeriggio, quando alle 19.15 raggiungerà la Plaza de Independencia per un gesto simbolico: il passaggio sotto l’arco centrale dell’antica “Puerta de Alcalà”. Qui, Benedetto XVI, accolto dal sindaco e accompagnato da alcuni giovani, pianterà un ulivo in riferimento al tema della Giornata mondiale della gioventù. Quindi, alle 19.30, sarà il momento del primo, grande abbraccio con i giovani della Gmg che affolleranno Plaza de Cibeles. Un “assaggio” dell’attesa e dell’entusiasmo dei giovani emerge da queste voci raccolte per le strade di Madrid da Marina Tomarro:

R. - Credo che l’aspettativa più importante per tutti noi sia quella di incontrare il Signore per non poi non lasciarlo più, come invece accade tante volte alla nostra età, e soprattutto cercare di capire la strada che Lui ha disegnato per noi.

R. - E’ molto bello, perché vedo molti giovani che condividono la stessa fede e questo nella vita quotidiana non è molto facile. Condividere la fede con gli altri è bello! Sono anche molto contento che venga Benedetto XVI, perché ha le idee molto chiare in una società che sembra dare invece tutto per scontato e relativo.

R. - Personalmente, questa è la prima volta che partecipo alla Giornata mondiale della gioventù ed è una esperienza meravigliosa. Quello che si può costatare è che non siamo soli: ci sono molti altri giovani, di tutte le nazionalità, che credono in Cristo e insieme formiamo tutti un’unica famiglia.

R. - La cosa più importante per noi è la condivisione: riuscire a essere fratelli. Questo è lo spirito con cui noi partecipiamo alla Gmg.

R. - La Giornata mondiale della gioventù è la più grande esperienza di fede giovanile che viene vissuta al mondo. Le parole del Papa sono sempre una perla, un insegnamento profondo per tutti quanti noi. Ma il fulcro, il centro di tutto è Dio: in questo senso, le parole che il Santo Padre vorrà dirci saranno per noi importantissime. (mg)

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BENEDETTO XVI: AI GIORNALISTI IN VOLO, LA GMG “FA PARTE DI UN CAMMINO PIÙ GRANDE”

(Madrid, dai nostri inviati)

“La Gmg non può essere un avvenimento isolato, fa parte di un cammino più grande, ma preparato dal cammino della croce che trasmigra in tanti Paesi” e “unisce i giovani nel segno della Croce e nel meraviglioso segno della Madonna”.
Lo ha detto Benedetto XVI rispondendo alle domande dei giornalisti durante il volo papale che questa mattina lo ha portato a Madrid.
La preparazione della Giornata, ha aggiunto, è più di “una preparazione tecnica”; è piuttosto “una preparazione interiore, un mettersi in cammino verso gli altri”, e quindi “verso Dio”. La Gmg è “segno e parte di un grande cammino, crea amicizie, apre frontiere e rende visibile che è bello essere con Dio”; “in questo senso – ha precisato – vogliamo continuare in questa grande via ideata da Giovanni Paolo II”. Per parlare dei frutti delle Gmg il Papa ha utilizzato la parabola evangelica del seminatore e del granello di senape: parte del seme si perde, ma “tanto” è anche quello che cresce “in silenzio”. “So che dalle altre Gmg sono nate tante amicizie per la vita, tante nuove esperienze”, ha ricordato, facendo affidamento “su questa crescita silenziosa”.

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BENEDETTO XVI: AI GIORNALISTI IN VOLO, L’ECONOMIA HA BISOGNO DI “ETICA”

(Madrid, dai nostri inviati)

Un’economia che sia “per l’uomo”, l’attenzione all’ambiente, la richiesta di un lavoro degno per i giovani, il rapporto inscindibile tra libertà e verità. Sono alcuni dei punti trattati da Benedetto XVI nel colloquio con i giornalisti durante il volo papale di questa mattina.
“La dimensione etica”, ha affermato, non è estranea “ai problemi economici”, bensì è “una dimensione interiore fondamentale”, dal momento che “l’economia non funziona solo con un’autoregolamentazione mercantile, ma ha bisogno di una ragione etica” affinché sia “per l’uomo”.
“L’uomo deve essere al centro dell’economia e l’economia non è da misurare secondo il massimo del profitto, ma secondo il bene di tutti”, ha sottolineato riprendendo la prima enciclica sociale di Giovanni Paolo II. Il Papa ha fatto dunque appello a un’economia che funzioni “in modo umano, nel rispetto dell’altro”.
Una responsabilità che è anche “per il futuro”, pertanto “dobbiamo proteggere il nostro pianeta” e dare un lavoro dignitoso ai giovani.
“Il domani è anche l’oggi”, ha precisato, e “se i giovani di oggi non trovano prospettive nella loro vita anche il nostro oggi è sbagliato”. Infine la verità: essa “si apre solo al consenso libero”, pertanto “libertà e verità sono intimamente unite”. Da qui l’invito del Pontefice a “essere sempre in ricerca della verità”.

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GMG MADRID: BAGNO DI FOLLA PER IL PAPA NELLA VIE DI MADRID

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

Attraversando in "papamobile" le vie di Madrid, dall'aeroporto Barajas alla nunziatura dove alloggera' per quattro giorni, Benedetto XVI ha potuto constatare l'entusiasmo e l'affetto dei 500 mila giovani di tutto il mondo che sono gia' arrivati nella capitale spagnola per partecipare alla Gmg (almeno altrettanti sono in arrivo e parteciperanno sabato e domenica alle celebrazioni all'aerodromo Cuaatro Vientos).
Ai ragazzi si sono aggiunti - ai crocevia della citta' - anche moltissimi madrileni, che hanno lanciato coriandoli verso la "papamobile".
L'effetto e' stato uno straordinario bagno di folla per il Papa tedesco che appariva molto contento.
Accanto a lui sul mezzo l'arcivescovo di Madrid, cardinale Antonio Maria Rouco Varela, e il segretario personale del Pontefice monsignor Georg Gaenswein, che hanno condiviso questa gratificante esperienza.
Il percorso compiuto dalla "papamobile" e' stato di oltre 20 km e la vettura di Benedetto XVI praticamente ha viaggiato costantemente tra due ali di folla festante. I ragazzi arrivati a Madrid per la Gmg da altre diocesi e paesi sono almeno 337 mila, stando agli alloggi e accampamenti censiti dagli organizzatori.
A questi vanno aggiunti i giovani che non fanno parte di gruppi organizzati e non hanno approfittato del servizio di accoglienza offerto dalla Chiesa locale ma hanno preferito gli alberghi della citta' che da oggi sono tutti esauriti.
E soprattutto quelli che abitano a Madrid o nella regione circostante, e quindi non hanno avuto bisogno di ospitalita'.
Il gruppo piu' numeroso degli italiani (oltre 6 mila) e' accampato nella Fiera Campionaria trasformata per quest'occasione in una tendopoli. Ma gruppi di ragazzi italiani che non si erano prenotati si sono sistemati alla meglio anche nei parchi pubblici, dove dormono all'aperto con tendine e sacchi a pelo portati da casa.

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GMG MADRID: A AEROPORTO RE JUAN CARLOS SI FA SOSTENERE DAL PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

All'aeroporto Barajas di Madrid, Re Juan Carlos e la regina Sofia attendono il Papa ai piedi della scaletta dell'aereo.
Benedetto XVI scende agilmente e salutando il sovrano si accorge che ha un piede ingessato e si informa della sua salute. Poi insieme camminano sul tappeto rosso e il Pontefice offre il braccio al Re per sostenerlo.
Juan Carloso di buon grado si appoggia, mentre la regina vestita con un tailleur perla e con il capo scoperto li segue sorridendo. Molti metri piu' avanti c'e il premier Zapatero, la cui presenza all'aeroporto non era prevista, che li guarda sorridendo anche lui.
"Santita', in Spagna e' a casa sua". Cosi' Re Juan Carlos di Borbone ha poi salutato nel suo discorso Benedetto XVI che e' in Spagna per la terza volta nei suoi primi sei anni di Pontificato, un segno, ha detto il sovrano, "della sua speciale attenzione al nostro Paese". Juan Carlos ha riconosciuto che "non sono tempi facili" per una gioventu' che "ha bisogno non solo di opportunita' ma anche dell'esempio degli adulti", ma ha esortato a reagire a questa situazione dicendo che "occorre porre fine all' intollerabile disoccupazione dei giovani". L'enorme folla di ragazzi di tutto il mondo giunti a Madrid per la Gmg, ha assicurato infine, "guarda al vostro Magistero per realizzare una societa' piu' giusta".
Prima dei discorsi, il Papa e' stato salutato anche dal premier socialista Jose' Luis Zapatero e dal leader dell'opposizione spagnola, il presidente del Partido Popular Mariano Rajoy, che incontrera'anche nel corso della visita. Successivamente in un salone dell'aeroporto Re Juan Carlos di Borbone e la regina Sofia hanno poi conversato per alcuni minuti in privato con il Pontefice che domani mattina andra' a trovarli a Palazzo della Zarzuela, dove incontrera' l'intera famiglia reale spagnola.

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GMG MADRID: BAGNO DI FOLLA PER IL PAPA NELLA VIE DI MADRID

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

Attraversando in "papamobile" le vie di Madrid, dall'aeroporto Barajas alla nunziatura dove alloggera' per quattro giorni, Benedetto XVI ha potuto constatare l'entusiasmo e l'affetto dei 500 mila giovani di tutto il mondo che sono gia' arrivati nella capitale spagnola per partecipare alla Gmg (almeno altrettanti sono in arrivo e parteciperanno sabato e domenica alle celebrazioni all'aerodromo Cuaatro Vientos).
Ai ragazzi si sono aggiunti - ai crocevia della citta' - anche moltissimi madrileni, che hanno lanciato coriandoli verso la "papamobile".
L'effetto e' stato uno straordinario bagno di folla per il Papa tedesco che appariva molto contento.
Accanto a lui sul mezzo l'arcivescovo di Madrid, cardinale Antonio Maria Rouco Varela, e il segretario personale del Pontefice monsignor Georg Gaenswein, che hanno condiviso questa gratificante esperienza.
Il percorso compiuto dalla "papamobile" e' stato di oltre 20 km e la vettura di Benedetto XVI praticamente ha viaggiato costantemente tra due ali di folla festante. I ragazzi arrivati a Madrid per la Gmg da altre diocesi e paesi sono almeno 337 mila, stando agli alloggi e accampamenti censiti dagli organizzatori.
A questi vanno aggiunti i giovani che non fanno parte di gruppi organizzati e non hanno approfittato del servizio di accoglienza offerto dalla Chiesa locale ma hanno preferito gli alberghi della citta' che da oggi sono tutti esauriti.
E soprattutto quelli che abitano a Madrid o nella regione circostante, e quindi non hanno avuto bisogno di ospitalita'.
Il gruppo piu' numeroso degli italiani (oltre 6 mila) e' accampato nella Fiera Campionaria trasformata per quest'occasione in una tendopoli. Ma gruppi di ragazzi italiani che non si erano prenotati si sono sistemati alla meglio anche nei parchi pubblici, dove dormono all'aperto con tendine e sacchi a pelo portati da casa.

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GMG MADRID: A AEROPORTO RE JUAN CARLOS SI FA SOSTENERE DAL PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

All'aeroporto Barajas di Madrid, Re Juan Carlos e la regina Sofia attendono il Papa ai piedi della scaletta dell'aereo.
Benedetto XVI scende agilmente e salutando il sovrano si accorge che ha un piede ingessato e si informa della sua salute. Poi insieme camminano sul tappeto rosso e il Pontefice offre il braccio al Re per sostenerlo.
Juan Carloso di buon grado si appoggia, mentre la regina vestita con un tailleur perla e con il capo scoperto li segue sorridendo. Molti metri piu' avanti c'e il premier Zapatero, la cui presenza all'aeroporto non era prevista, che li guarda sorridendo anche lui.
"Santita', in Spagna e' a casa sua". Cosi' Re Juan Carlos di Borbone ha poi salutato nel suo discorso Benedetto XVI che e' in Spagna per la terza volta nei suoi primi sei anni di Pontificato, un segno, ha detto il sovrano, "della sua speciale attenzione al nostro Paese". Juan Carlos ha riconosciuto che "non sono tempi facili" per una gioventu' che "ha bisogno non solo di opportunita' ma anche dell'esempio degli adulti", ma ha esortato a reagire a questa situazione dicendo che "occorre porre fine all' intollerabile disoccupazione dei giovani". L'enorme folla di ragazzi di tutto il mondo giunti a Madrid per la Gmg, ha assicurato infine, "guarda al vostro Magistero per realizzare una societa' piu' giusta".
Prima dei discorsi, il Papa e' stato salutato anche dal premier socialista Jose' Luis Zapatero e dal leader dell'opposizione spagnola, il presidente del Partido Popular Mariano Rajoy, che incontrera'anche nel corso della visita. Successivamente in un salone dell'aeroporto Re Juan Carlos di Borbone e la regina Sofia hanno poi conversato per alcuni minuti in privato con il Pontefice che domani mattina andra' a trovarli a Palazzo della Zarzuela, dove incontrera' l'intera famiglia reale spagnola.

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GMG MADRID: PAPA, UNA GRANDE IDEA DI GIOVANNI PAOLO II

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

"Sono contento di andare con voi in Spagna per questo grande avvenimento e dopo due Gmg vissute anche personalmente posso dire che era veramente un'ispirazione che e' stata donata da Papa Giovanni Paolo II quando ha creato questa realta': un grande incontro dei giovani del mondo con il Signore".
Lo ha affermato Benedetto XVI sull'aereo che lo portava a Madrid. "Direi - ha aggiunto il Papa - che queste Gmg sono un segnale, una cascata di luce, danno visibilita' alla fede, visibilita' alla presenza di Dio nel mondo e creano cosi' il coraggio di essere credente". "Spesso - ha osservato in proposito Papa Ratzinger - i credenti si sentono isolati in questo mondo, quasi perduti, qui vedono che non sono soli che c'e' una grande rete di fede, una grande comunita' di credenti nel mondo, che e' bello vivere in questa amicizia universale, e cosi' mi sembra nascono amicizie sopra i confini delle diverse culture, dei diversi paesi". Secondo il Pontefice, "questa nascita di una rete universale di amicizia che collega mondo e Dio e' un'importante realta' per il futuro dell'umanita', per la vita dell'umanita' di oggi". "Naturalmente - ha pero' ammesso il Papa teologo - la Gmg non puo' essere un avvenimento isolato fa parte di un cammino piu' grande. Va preparata da questo cammino della Croce che trasmiga in diversi paesi e coinvolge i giovani nel segno della croce e nel meraviglioso segno della Madonna". Un fattore, ha sottolineato, molto piu' importante "della preparazione tecnica". Infatti, la Gmg "e' un avvenimento con molti problemi tecnici", ma e' soprattutto "una preparazione interiore, un mettersi in cammino verso gli altri e insieme verso Dio. E dopo si crea la fondazione di gruppi di amicizia generica e tenere questo contatto universale che apre le frontiere delle culture e dei contrasti umani e religiosi". Si tratta di "un cammino continuato che poi guida ad un nuovo vertice di una nuova Gmg".
"Mi sembra in questo senso - ha scandito Benedetto XVI - che bisogna vedere la gmg come un grande segno a parte di un grande cammino, crea amicizia, apre frontiere e rende visibile che e' bello essere con Dio, che Dio e' con noi. In questo senso vogliamo continuare con questa grande idea del Beato Giovanni Paolo II".
Quanto ai risultati delle Gmg, il Pontefice ha ricordato ai giornalisti presenti sull'aereo che "la seminazione di Dio e' sempre silenziosa, non appare subito nelle statistiche". E dunque "quel seme che il Signore mette sulla terra con la Gmg e' come quel seme di cui parla il Vangelo: qualcosa cade sulla strada e si perde, qualcosa cade su pietra e si perde, qualcosa cade sulle spine e si perde, ma qualcosa cade su terra buona e porta grande frutto. Proprio cosi',anche con la seminazione della Gmg, molto si perde e questo e' umano, e con altre parole sempre del Signore il granello di senape e' piccolo ma cresce e diventa un grande albero". "Con altre parole - ha tenuto a sottolineare Ratzinger - certamente molto si perde non possiamo subito dire da domani ricomincia una grande crescita della Chiesa, ma tanto cresce in silenzio. So dalle altre Gmg dove sono nate tante amicizie per la vita, tante nuove esperienze che Dio c'e' e su questa crescita silenziosa noi facciamo fiducia e siamo sicuri anche se le statistiche non ne parlano molto che realmente cresce il seme del Signore".
L'auspicio di Benedetto XVI e' che anche questa Gmg di Madrid rappresenti "per moltissime persone l'inizio di un'amicizia con Dio e con altri, di una universalita' del pensiero, di una responsabilita' comune che realmente ci mostra che porta frutti questi giorni".

© Copyright (AGI)  

GMG MADRID: PAPA, VERITA' CRISTIANA NON E' INTOLLERANTE

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

"Il collegamento tra verita' e intolleranza, monoteismo e incapacita' di dialogo con gli altri e' un argomento che spesso ritorna nel dibattito sul cristianesimo di oggi", ma anche se "naturalmente e' vero che nella storia ci sono stati anche abusi sia del concetto della verita' che del concetto del monoteismo", per Benedetto XVI "la realta' e' totalmente diversa". La verita' stessa, come tale, "e' dialogante. Perche' cerca di conoscere meglio, capire meglio e lo fa in dialogo con gli altri. Cosi' ricercare la verita' e la dignita' dell'uomo, e' la maggiore difesa della liberta'".
Invece, sostenere una dipendenza tra monoteismo e fondamentalismo e' un "argomento sbagliato".
Perche', ha spiegato Benedetto XVI la verita' e' accessibile solo nella liberta'". Infatti, "si puo' imporre con violenza, i comportamenti, osservanze, attivita', ma non la verita', la verita' si apre solo al consenso libero e percio' liberta' e verita' sono intimamente unite, l'una e' condizione dell'altra".
Secondo Papa Ratzinger, "del resto a cercare la verita', i veri valori, che danno vita al futuro e senz'altro non vogliamo la menzogna, non vogliamo il positivismo di norme imposte con una certa forza". In realta', invece, "solo i valori veri portano al futuro". Per questo, ha concluso, "e' necessario cercare i valori veri e non lasciar correre l'arbitrio di alcuni e non lasciar fissarsi una ragione positivista che ci dice circa i problemi etici e i grandi problemi dell'uomo, non c'e' una verita' razionale".
"Questo - ha concluso il Pontefice - significa esporre l'uomo all'arbitrio di quanti hanno il potere. Dobbiamo sempre essere alla ricerca della verita' dei veri valori, abbiamo nei diritti umani fondamentali, altri simili. I diritti fondamentali sono conosciuti e riconosciuti e proprio questo ci mette in dialogo l'uno con l'altro".

© Copyright (AGI)

GMG MADRID: PAPA, CRISI ECONOMICA E' FAVORITA DA DEGRADO MORALE

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

"Si conferma nella crisi attuale quanto e' accaduto nella precedente grave crisi: la dimensione etica non e' una cosa esterna ai problemi economici ma una dimensione interiore e fondamentale.
L'economia non funziona solo con regolamentazioni mercantili, ma ha bisogno di una ragione etica per essere in funzione dell'uomo". Lo ha detto il Papa nell'aereo che lo portava a Madrid.
Lo riferisce il sito di informazioen religiosa "Vaticaninsider". Benedetto XVI ha ricordato in proposito "quanto affermato da Giovanni Paolo II nella sua prima enciclica sociale: l'uomo deve essere il centro dell'economia e l'economia non si deve misurare secondo il massimo del profitto, ma secondo il bene di tutti e quindi include la responsabilita' verso l'altro. L'economia funziona veramente bene solo se funziona in modo umano, nel rispetto dell'altro secondo diverse dimensioni". "La prima - ha elencato rispondendo alla domanda di un giornalista che viaggiava con lui - e' la responsabilita' per la propria nazione e non solo per se stessi.
La seconda e' la responsabilita' verso il mondo: le nazioni non sono isolate, anche l'Europa non rimane in se', ma e' responsabile per l'intera umanita' e deve affrontare i problemi economici in questa chiave di responsabilita' anche per le altre parti del mondo, per quei Paesi che hanno sete e fame.
La terza dimensione - ha infine concluso il Pontefice - riguarda il futuro, dobbiamo proteggere il nostro pianeta, ma dobbiamo proteggere anche il funzionamento del sistema del lavoro per tutti, per pensare al domani e anche all'oggi. Se i giovani di oggi non trovano prospettive per la loro vita, il nostro oggi e' sbagliato ed e' male".

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Sotto il sole di Madrid

L’abbraccio tra Benedetto XVI e i giovani

Miriam Diez Bosch – Spagna (Sir Europa)

Al di là dei numeri è la forza della sola presenza allegra e multicolore dei giovani ad offrire le immagini più efficaci e veritiere della Gmg di Madrid.
Si prega, si canta e si ride come nelle altre Gmg, ci mancherebbe altro. Ma qualcosa di diverso accade a Madrid in questi giorni di crisi mondiale e di disagi costanti. È come se una consegna universale avesse fatto si che i giovani intervistati dai media mondiali avessero una risposta corale: “Non siamo qui per vedere il Papa leader ma per ascoltarlo e seguire il Vangelo”. Le risposte dei giovani sono sempre in sintonia con l'idea che “la fede non si impone, si propone”. Si parla molto di Cristo e di vita cristiana. Si sorride tanto. E si accenna all'impegno che dalla Gmg bisognerà portare per le strade del mondo, specialmente dove più si soffre. Gioia di vivere e coscienza sociale dunque, molto caldo e possibilità di creare reti con tanti coetanei, e non solo, poiché sono in tanti anche gli adulti che hanno aderito alla manifestazione di Madrid.
L'organizzazione della Giornata funziona. Ci sono piccoli disagi logistici, non è facile muoversi per la città per seguire alcuni eventi e catechesi programmate. Ma lo spirito è positivo e un giovane Gmg è abituato a queste situazioni.
Il tono della Gmg si è visto già nella messa in Plaza de Cibeles il primo giorno, in memoria di Giovanni Paolo II, l'artefice delle Giornate. Il cardinale Rouco Varela, in un'omelia tutta indirizzata a toccare il cuore dei giovani, ha detto che “da quella prima convocazione della Giornata del 1986 a Roma, fino a questa Giornata di Madrid si è dispiegata una bella storia di fede, speranza e amore in tre generazioni di giovani cattolici e non cattolici”.
Non tutta la popolazione spagnola è contenta per la pacifica invasione. Ieri, mercoledì 17 agosto, 150 associazioni laiche hanno protestato nella capitale spagnola contro l’evento, che considerano una “spesa fastosa in tempi di crisi”, e che qualificano, come si leggeva negli striscioni, una “visita non gradita”.
Gli episodi sgradevoli e offensivi di cui la cronaca ha abbondantemente riferito non hanno tuttavia scalfito il clima festoso delle giornate e anche le menzogne sui costi della Gmg sono state prontamente smentite dalla stessa Radio Vaticana.
Ma oggi è arrivato Benedetto XVI: piazza di Cibeles è già strapiena di giovani che tra poche ore lo ascolteranno. Sotto il sole di Madrid l’abbraccio tra loro e il Papa è pronto a scattare.

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CHIESA: HACKER ATTACCANO SITO DELLA GMG DI MADRID

Madrid, 18 ago. (Adnkronos)

Un attacco informatico e' stato lanciato, con successo, oggi contro il sito della Giornata mondiale della Gioventu' di Madrid. E' quanto si legge sul sito di El Mundo che precisa che la pagina www.madrid11.com e' stata completamente disattivata proprio nel momento in cui e' atterrato a Madrid l'aereo di Benedetto XVI. Solo dopo circa un'ora il sito e' tornato ad essere attivo.
Il black out ha creato dei problemi all'ufficio stampa del Gmg che non ha potuto diffondere, come previsto, in tempo reale i testi dei diversi interventi. Ancora non e' stato stabilito da dove sia stato originato l'attacco, anche se si riconosce che "diverse minacce sono state ricevute negli ultimi giorni".

© Copyright (Ses/Ct/Adnkronos)


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GMG MADRID: PAPA SPAGNA SUPERI CRISI RECUPERANDO I SUOI VALORI

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

"Stima e vicinanza a tutte le genti della Spagna" e "ammirazione verso un Paese cosi' ricco di storia e cultura" sono state espresse da Benedetto XVI al suo arrivo a Madrid, nel discorso al Re Juan Carlos.
All'aeroporto Barajas, il Papa ha lodato il paese iberico "per la vitalita' della propria fede, che ha portato frutto in tanti santi e sante in tutte le epoche, in numerosi uomini e donne che lasciando la propria terra hanno portato il Vangelo in ogni angolo del mondo, e in persone rette, solidali e ricche di bonta' in tutto il proprio territorio".
"E' un grande tesoro - ha detto - che certamente vale la pena di custodire con atteggiamento costruttivo, per il bene comune di oggi e per offrire un orizzonte luminoso all'avvenire delle nuove generazioni". Per il Pontefice, "benche' vi siano attualmente motivi di preoccupazione, e' maggiore l'ansia degli spagnoli di superarli con il dinamismo che li caratterizza, e al quale tanto contribuiscono le sue profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli".

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GMG MADRID: PAPA, A TROPPI GIOVANI MANCANO LIBERTA' E FUTURO

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

Ai giovani che a in alacuni Paesi causa della loro fede "soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulte", ed a quelli che in altri contesti sono schiacciati dalla precarieta' e dalla mancanza di lavoro e si sentono privati del futuro, cosi' che sia a Sud che a Nord del pianeta oggi "si credono soli o ignorati nei propri ambienti quotidiani", Benedetto XVI dice che "invece no, non sono soli".
Questo testimonia la Giornata Mondiale della Gioventu', spiega nel discorso pronunciato al suo arrivo a Madrid.
"Molti loro coetanei condividono i loro stessi propositi e, fidandosi completamente di Cristo, sanno che hanno realmente un futuro davanti a loro e non temono gli impegni decisivi che danno pienezza a tutta la vita". Nel mondo di oggi, rileva il Papa nel discorso a Re Juan Carlos, "sussistono tensioni e scontri aperti in tanti luoghi, anche con spargimento di sangue", ed anche per la giovani generazioni, non mancano difficolta'".
"La giustizia e l'altissimo valore della persona umana - denuncia - si sottomettono facilmente a interessi egoisti, materiali e ideologici". "Non sempre - scandisce poi il Pontefice - si rispetta, come si deve, l'ambiente e la natura, che Dio ha creato con tanto amore".
"Molti giovani - rileva - guardano con preoccupazione al futuro di fronte alla difficolta' di trovare un lavoro degno, o perche' l'hanno perduto o perche' precario e insicuro. Altri hanno bisogno di essere messi in guardia per non cadere nella rete della droga, o di avere un'assistenza efficace, se, purtroppo, vi fossero caduti. Non pochi, a causa della loro fede in Cristo, soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulta che patiscono in determinate regioni e paesi. Li si perseguita volendo allontanarli da Lui, privandoli dei segni della sua presenza nella vita pubblica, e mettendo a tacere perfino il suo santo Nome".
"Invece - assicura Ratzinger - io mi accingo a dire ai giovani, con tutta la forza del mio cuore: che niente e nessuno vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore. Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio, e cosi' ci ha salvato".

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GMG MADRID: PAPA, SALUTO TUTTI E A TUTTI CHIEDO RISPETTO

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

Benedetto XVI al suo arrivo a Madrid ha rivolto un pensiero a tutti i madrileni e a tutti ha cheisto rispetto per i ragazzi della Giornata Mondiale della Gioventu' (che ieri hanno subio pesanti insulti nella manfestazione degli "indignatos". "Saluto fin d'ora molto cordialmente - ha detto Ratzinger - tutti i cari amici spagnoli e madrileni e quelli che sono venuti da altri paesi.
Nel corso di questi giorni saro' unito a voi, tenendo anche ben presenti tutti i giovani del mondo, in particolare quelli che attraversano delle prove di diversa natura". Per il Papa teologo, la Gmg servira' ad "aiutare i giovani discepoli di Gesu' a rimanere saldi nella fede e ad assumere la meravigliosa avventura di annunciarla e testimoniarla apertamente con la propria vita".
Ed offrira' - ha concluso con un implicito accenno agli spiacevoli incidenti causati ieri dalla manifestazione di protesta degli "indignatos" alla Porta do Sol - "una testimonianza coraggiosa e piena di amore per il fratello, decisa e prudente al contempo, senza nascondere la propria identita' cristiana, in un clima di rispettosa convivenza con altre legittime opzioni ed esigendo, nello stesso tempo, il dovuto rispetto per le proprie".
Dopo la manifestazione di ieri contro i presunti costi della Giornata Mondiale della Gioventu', la Radio Vaticana ha mandato in onda oggi il portavoce del governo spagnolo, Jose' Blanco, per ribadire che "allo Stato l'evento non costera' nulla e che il peso ricade sulla Chiesa, sui pellegrini stessi e su alcuni patrocinatori privati. Le spese per la sicurezza - ha detto - sono quelle che riguardano qualsiasi altra manifestazione, comprese quelle degli indignados". Ai microfoni della Radio Vaticana anche il direttore finanziario della Gmg, Fernando Gimenez Barrioconal che ha invece voluto sottolineare il positivo impatto economico per la Spagna, per tutti i giovani che stanno giungendo nel Paese da tutto il mondo", con "introiti molto importanti per la Spagna, soprattutto in questo momento di crisi".
La Gmg, ha assicurato, "viene realizzata con grande austerita' e tutte le spese avvengono nella piu' totale trasparenza". "Tutti - ha concluso - devono sapere che ogni euro che viene speso per la Giornata mondiale della Gioventu' e' ben utilizzato, in modo sobrio".

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"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
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GMG MADRID: PAPA, EDONISMO E CORRUZIONE OFFENDONO I GIOVANI

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 18 ago.

I giovani di oggi "vedono la superficialita', il consumismo e l'edonismo imperanti, tanta banalizzazione nel vivere la sessualita', tanta mancanza di solidarieta', tanta corruzione".
Lo rileva il Papa nel discorso all'aeroporto Barajas di Madrid, descrivendo al re Juan Carlos lo spirito della Giornata Mondial edella Gioventu' che ha gia' portato mezzo milione di ragazzi nella capitale spagnola mentre almeno altrettanti sono in arrivo. I ragazzi, afferma Banadetto XVI, "sanno che senza Dio sarebbe arduo affrontare queste sfide ed essere veramente felici, mettendo tutto il loro entusiasmo nel conseguimento di una vita autentica.
Pero' con Lui accanto, avranno luce per camminare e ragioni per sperare, senza arrestarsi davanti ai loro piu' alti ideali, che motiveranno il loro generoso impegno per costruire una societa' dove si rispetti la dignita' umana e la reale fraternita'".
Il mondo intero, rileva il Pontefice, si chiede "perche' e con quale scopo e' venuta questa moltitudine di giovani a Madrid?".
E, spiega, "sebbene la risposta dovrebbero darla gli stessi giovani, si puo' ben pensare che essi desiderano ascoltare la Parola di Dio, come si e' loro proposto nel motto di questa Giornata Mondiale della Gioventu', in modo che, radicati ed edificati in Cristo, manifestino la fermezza della loro fede". "Molti di loro - aggiunge - hanno udito la voce di Dio, forse solo come un lieve sussurro, che li ha spinti a cercarlo piu' assiduamente e a condividere con altri l'esperienza della forza che ha la voce di Dio nella loro vita. Questa scoperta del Dio vivo rianima i giovani e apre i loro occhi alle sfide del mondo nel quale vivono, con i suoi limiti e le sue possibilita'". "In questa Giornata - conclude il Papa teologo- hanno un'occasione privilegiata per mettere in comune le loro aspirazioni, scambiare reciprocamente la ricchezza delle proprie culture ed esperienze, animarsi l'un l'altro in un cammino di fede e di vita".

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PAPA: AUSPICO PACE E PROSPERITA' PER L'ITALIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 ago.

Un "cordiale auspicio di pace e di prosperita'" per l'Italia e' stato rivolto dal Papa, che assicura la sua preghiera per questo, nel telegramma inviato al presiedente della Repubblica Giorgio Napolitano dal'aereo che lo sta portando a Madrid.
"Nel momento in cui mi accingo a partire per la Spagna in occasione della Giornata Mondiale della Gioventu' animato dal vivo desiderio di incontrare i giovani provenienti da tutto il mondo per un significativo e straordinario raduno ecclesiale mi e' gradito - scrive il Papa - rivolgere a lei signor presidente e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto".

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"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
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VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A MADRID (SPAGNA) IN OCCASIONE DELLA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (18-21 AGOSTO 2011)

INCONTRO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI CON I GIORNALISTI DURANTE IL VOLO VERSO MADRID

Santo Padre, siamo alla 26a Giornata Mondiale della Gioventù, la 12a celebrata con un grande incontro mondiale. Giovanni Paolo II, che le ha inventate, ora è Beato ed è Protettore ufficiale di questa GMG di Madrid. All’inizio del Suo Pontificato ci si era domandati se lei avrebbe continuato sulla linea del suo Predecessore. Ora lei è già alla sua terza Giornata mondiale, dopo Colonia e Sydney. Come vede il significato di questi eventi nella "strategia" pastorale della Chiesa universale nel terzo Millennio?

Santo Padre: Cari amici, buongiorno! Sono contento di andare con voi in Spagna per questo grande avvenimento. Dopo due GMG vissute anche personalmente, posso soltanto dire che è stata realmente un’ispirazione quella che è stata donata a Papa Giovanni Paolo II, quando ha creato questa realtà di un grande incontro dei giovani e del mondo con il Signore. Direi che queste GMG sono un segnale, una cascata di luce; danno visibilità alla fede, visibilità alla presenza di Dio nel mondo e creano così il coraggio di essere credenti. Spesso i credenti si sentono isolati in questo mondo, quasi perduti. Qui, vedono che non sono soli, che c’è una grande rete di fede, una grande comunità di credenti nel mondo, che è bello vivere in questa amicizia universale. E così, mi sembra, nascono amicizie, amicizie oltre i confini delle diverse culture, dei diversi Paesi. E questa nascita di una rete universale di amicizia, che collega mondo e Dio, è un’importante realtà per il futuro dell’umanità, per la vita dell’umanità di oggi. Naturalmente, la GMG non può essere un avvenimento isolato: fa parte di un cammino più grande, va preparato da questo cammino della Croce che trasmigra in diversi Paesi e già unisce giovani nel segno della Croce e nel meraviglioso segno della Madonna. E così la preparazione della GMG è molto più che preparazione tecnica di un avvenimento con tanti problemi tecnici, naturalmente; è una preparazione interiore, un mettersi in cammino verso gli altri, insieme verso Dio. E poi, dopo, segue la fondazione di gruppi di amicizia, tenere questo contatto universale che apre le frontiere delle culture, dei contrasti umani, religiosi, e così è un cammino continuo che poi guida ad un nuovo vertice, ad una nuova GMG. Mi sembra, in questo senso, che si debba vedere la GMG come segno, parte di un grande cammino; crea amicizie, apre frontiere e rende visibile che è bello essere con Dio, che Dio è con noi. In questo senso, vogliamo continuare con questa grande idea del Beato Papa Giovanni Paolo II.

P Lombardi: Santità, i tempi cambiano. L’Europa e il mondo occidentale in generale vivono una crisi economica profonda, ma che manifesta anche dimensioni di grave disagio sociale e morale e di grande incertezza per il futuro, che diventano particolarmente dolorose per i giovani. Nei giorni scorsi abbiamo visto, ad esempio, i fatti avvenuti in Gran Bretagna, con scatenamento di ribellione o di aggressività. Allo stesso tempo ci sono segni di impegno generoso ed entusiasta, di volontariato e solidarietà, di giovani credenti e non credenti. A Madrid incontreremo moltissimi giovani meravigliosi. Quali messaggi può dare la Chiesa per la speranza e l’incoraggiamento dei giovani del mondo, soprattutto quelli che sono oggi tentati di scoraggiamento e di ribellione?

Santo Padre: Ecco. Si conferma nell’attuale crisi economica quanto è già apparso nella precedente grande crisi: che la dimensione etica, cioè, non è una cosa esteriore ai problemi economici, ma una dimensione interiore e fondamentale. L’economia non funziona solo con un’autoregolamentazione di mercato, ma ha bisogno di una ragione etica per funzionare per l’uomo. E appare di nuovo quanto aveva già detto nella sua prima enciclica sociale Papa Giovanni Paolo II, che l’uomo dev’essere il centro dell’economia e che l’economia non è da misurare secondo il massimo del profitto, ma secondo il bene di tutti, include responsabilità per l’altro e funziona veramente bene solo se funziona in modo umano, nel rispetto dell’altro. E con le diverse dimensioni: responsabilità per la propria Nazione e non solo per se stessi; responsabilità per il mondo – anche una Nazione non è isolata, anche l’Europa non è isolata, ma è responsabile per l’intera umanità e deve pensare ai problemi economici sempre in questa chiave della responsabilità anche per le altre parti del mondo, per quelle che soffrono, hanno sete e fame, non hanno futuro. E quindi – terza dimensione di questa responsabilità – è la responsabilità per il futuro. Sappiamo che dobbiamo proteggere il nostro pianeta, ma dobbiamo proteggere – tutto sommato – il funzionamento del servizio del lavoro economico per tutti e pensare che il domani è anche l’oggi. Se i giovani di oggi non trovano prospettive nella loro vita, anche il nostro oggi è sbagliato e "male". Quindi, la Chiesa con la sua dottrina sociale, con la sua dottrina sulla responsabilità verso Dio, apre la capacità di rinunciare al massimo del profitto e di vedere le cose nella dimensione umanistica e religiosa, cioè: essere l’uno per l’altro. Così si possono anche aprire le strade. Il grande numero di volontari che lavorano in diverse parti del mondo, non per sé ma per l’altro, e trovano proprio così il senso della vita, dimostrano che è possibile fare questo e che un’educazione a questi grandi scopi, come cerca di fare la Chiesa, è fondamentale per il nostro futuro.

P Lombardi: Santità, i giovani del mondo di oggi vivono generalmente in ambienti multiculturali e multiconfessionali. La tolleranza reciproca è più necessaria che mai. Lei insiste sempre molto sul tema della verità. Non pensa che questa insistenza sulla verità e sull’unica Verità che è Cristo sia un problema per i giovani di oggi? Non pensa che questa insistenza li indirizzi alla contrapposizione e alla difficoltà di dialogare e cercare insieme agli altri?

Santo Padre: Il collegamento tra verità e intolleranza, monoteismo e incapacità di dialogo con gli altri, è un argomento che spesso ritorna nel dibattito sul cristianesimo di oggi. E, naturalmente, è vero che nella storia ci sono stati anche abusi, sia del concetto della verità, sia del concetto del monoteismo; ma sono stati abusi. La realtà è totalmente diversa. L’argomento è sbagliato, perché la verità è accessibile solo nella libertà. Si possono imporre con violenza, comportamenti, osservanze, attività, ma non la verità! La verità si apre solo alla libertà, al consenso libero, e perciò libertà e verità sono intimamente unite, l’una è condizione per l’altra. E, del resto, cercare la verità, i veri valori che danno vita e futuro, é senza alternativa: non vogliamo la menzogna, non vogliamo il positivismo di norme imposte con una certa forza; solo i valori veri portano al futuro e diciamo che è necessario, quindi, cercare i valori veri e non permettere l’arbitrio di alcuni, non lasciare che si fissi una ragione positivista che ci dice, circa i problemi etici, i grandi problemi dell’uomo: non c’è una verità razionale. Questo sarebbe veramente esporre l’uomo all’arbitrio di quanti hanno il potere. Dobbiamo essere sempre alla ricerca della verità, dei veri valori; abbiamo un nucleo nei valori, nei diritti umani fondamentali; altri simili elementi fondamentali sono riconosciuti e, proprio questi, ci mettono in dialogo l’uno con l’altro. La verità come tale è dialogica perché cerca di conoscere meglio, di capire meglio e lo fa in dialogo con gli altri. Così, ricercare la verità e la dignità dell’uomo è la maggiore difesa della libertà.

Padre Lombardi: Un’ultima domanda, Santità. Le Giornate Mondiali della Gioventù sono un tempo bellissimo e suscitano molti entusiasmi, ma i giovani poi tornano a casa e ritrovano un mondo in cui la pratica religiosa è in diminuzione fortissima. Molti di loro probabilmente non si vedranno più in chiesa. Come si può dare continuità ai frutti delle Giornate Mondiali della Gioventù? Pensa che diano effettivamente frutti di lunga durata al di là dei momenti di grande entusiasmo?

Santo Padre: La seminagione di Dio è sempre silenziosa, non appare subito nelle statistiche. E con il seme che il Signore mette nella terra con le GMG, è come con il seme del quale Egli parla nel Vangelo: qualcosa cade sulla strada e si perde; qualcosa cade sulla pietra, e si perde; qualcosa cade tra i rovi, e si perde; ma qualcosa cade sulla terra buona e porta grande frutto. Proprio così è anche con la seminagione della GMG: molto si perde – e questo è umano. Con altre parole del Signore: il granello di senape è piccolo, ma cresce e diventa un grande albero. Con altre parole ancora: certamente, molto si perde, non possiamo subito dire: da domani ricomincia una grande crescita della Chiesa. Dio non agisce così. Ma cresce in silenzio e tanto. So dalle alte GMG che sono nate tante amicizie, amicizie per la vita; tante nuove esperienze che Dio c’è. E su questa crescita silenziosa noi riponiamo fiducia e siamo sicuri, anche se le statistiche non parleranno molto, che il seme del Signore realmente cresce e sarà per moltissime persone l’inizio di un’amicizia con Dio e con altri, di un’universalità del pensiero, di una responsabilità comune che realmente ci mostra che questi giorni portano frutto. Grazie!

P. Lombardi: Grazie a lei, Santità, di questa conversazione che già ci orienta verso i temi essenziali di questi giorni bellissimi. Le facciamo, naturalmente, i nostri auguri perché siano giorni – nonostante il caldo – pieni di gioia e di soddisfazioni. Però, prima di lasciarla tornare al suo posto, volevo dire che anche per la nostra comunità oggi è un giorno di festa in particolare, perché c’è una delle nostre decane, una che ha fatto tutti i viaggi di Giovanni Paolo II e tutti i suoi, tranne uno solo, perché non stava molto bene, e che oggi compie gli anni. Gli anni sono naturalmente pochi, anche se i viaggi sono stati molti. Si tratta di Paloma Gómez Borrero a cui tutti facciamo gli auguri, e glieli facciamo insieme a lei.

© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana


[Modificato da Paparatzifan 19/08/2011 10:21]
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GMG 2011-PAPA: A PUERTA DE ALCALÀ LE CHIAVI DELLA CITTÀ E I DONI DEI GIOVANI

(Madrid, dai nostri inviati)

Pane e sale, fiori, riso, poncho, caffè. Questi i doni che i giovani dei cinque continenti hanno portato a Benedetto XVI come segni di benvenuto alla 26ª Giornata mondiale della gioventù. Dopo aver ricevuto dal sindaco di Madrid, Alberto Ruiz-Gallardón, le chiavi della città, il Papa è entrato nella città attraversando la Puerta de Alcalà assieme a cinquanta giovani (dieci per continente), vestiti con l’abbigliamento tradizionale dei loro Paesi.
Due giovani gli hanno consegnato un ramo d’olivo e un vaso di terra, invitandolo a piantare l’olivo come ricordo della sua visita. Quindi, i doni dei cinque continenti. “Nel vostro libro ‘Gesù di Nazaret’ c’insegna che mangiare in comune pane e sale serve per stringere solide alleanze”, hanno detto i giovani europei, spiegando che la loro offerta è motivata dal desiderio di “stare molto uniti al Santo Padre”.
Dal “continente più giovane del pianeta” che ha ospitato la precedente Gmg, l’Australia, la ghirlanda di fiori tipica delle isole del Pacifico come “gesto di saluto”, ringraziando “per averci convocato di nuovo a Madrid”. Da una ragazza coreana il pacco di riso, a simboleggiare “la gioia delle genti dell’immenso continente asiatico nell’accogliere un padre amato” che “qui incontrerà giovani che abitano nelle steppe continentali del vicino ed estremo Oriente o nelle isole e penisole che sono sparse in tutto l’Oceano Pacifico”. Poi il poncho, dall’America rappresentata da un giovane delle Honduras, “dono dell’amicizia che caratterizza i nostri popoli americani”, venuti “ad ascoltare le sue parole e a portare al Nuovo mondo l’annuncio della croce dei giovani”. Infine i grani di caffè, avvolti in foglie di platano, offerti da una giovane della Guinea (Africa), “tradizionale gesto di benvenuto” che viene “dai giovani del continente più giovane della terra, e nel quale la maggior parte della popolazione ha meno di 18 anni”.

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BENEDETTO XVI: PIAZZA DI CIBELES, “EDIFICATE LA VITA SULLA ROCCIA CHE È CRISTO”

(Madrid, dai nostri inviati)

“Non soccombere” a “un’esistenza senza orizzonti, una libertà senza Dio”, ma edificare la propria vita “sulla base ferma che è Cristo”. Un discorso incentrato sulla parabola evangelica della casa costruita sulla roccia quella pronunciata questo pomeriggio dal Pontefice nella Plaza de Cibeles di Madrid incontrando i giovani della Gmg. “Edificando sulla ferma roccia, non solamente la vostra vita sarà solida e stabile – ha detto il Papa -, ma contribuirà a proiettare la luce di Cristo sui vostri coetanei e su tutta l’umanità, mostrando un’alternativa valida a tanti che si sono lasciati andare nella vita”. “Sì – ha proseguito il Papa -, ci sono molti che, credendosi degli dei, pensano di non aver bisogno di radici, né di fondamenti che non siano essi stessi. Desidererebbero decidere solo da sé ciò che è verità o no, ciò che è bene o male, giusto e ingiusto; decidere chi è degno di vivere o può essere sacrificato sull’altare di altre prospettive; fare in ogni istante un passo a caso, senza una rotta prefissata, facendosi guidare dall’impulso del momento. Queste tentazioni sono sempre in agguato. È importante non soccombere ad esse, perché, in realtà, conducono a qualcosa di evanescente, come un’esistenza senza orizzonti, una libertà senza Dio”.
Nel discorso pronunciato sulla piazza di Cibeles, papa Benedetto ha affermato ancora: “Noi, in cambio, sappiamo bene che siamo stati creati liberi, a immagine di Dio, precisamente perché siamo protagonisti della ricerca della verità e del bene, responsabili delle nostre azioni, e non meri esecutori ciechi”. “Dio desidera un interlocutore responsabile, qualcuno che possa dialogare con Lui e amarlo”. Papa Ratzinger ha ricordato ai giovani che, radicati in Cristo, potranno “contagiare gli altri”. I quali “si domanderanno quale sia il segreto della vostra vita e scopriranno che la roccia che sostiene tutto l’edificio e sopra la quale si appoggia tutta la vostra esistenza è la persona stessa di Cristo, vostro amico, fratello e Signore, il Figlio di Dio fatto uomo, che dà consistenza a tutto l’universo. Egli morì per noi e risuscitò perché avessimo vita, e ora, dal trono del Padre, continua a essere vivo e vicino a tutti gli uomini, vegliando continuamente con amore per ciascuno di noi”. Infine il pontefice ha affidato “i frutti di questa Giornata mondiale della gioventù alla santissima Vergine Maria, che seppe dire ‘sì’ alla volontà di Dio, e ci insegna come nessun altro la fedeltà al suo divin Figlio, che seguì fino alla sua morte sulla croce”.

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