Google+
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

Viaggio apostolico in Spagna

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2010 15:29
Autore
Stampa | Notifica email    
09/11/2010 01:01
OFFLINE
Post: 17.137
Post: 4.599
Registrato il: 22/08/2006
Registrato il: 20/01/2009
Utente Comunità
Utente Master
In Spagna Benedetto XVI ha dato impulso al primato di Dio
Secondo il direttore de “L'Osservatore Romano” e il portavoce vaticano



ROMA, lunedì, 8 novembre 2010 (ZENIT.org).- I due giorni che Benedetto XVI ha trascorso in Spagna sono serviti per dare un impulso decisivo all'obiettivo centrale del suo pontificato: presentare l'amore di Dio come la priorità dell'esistenza, hanno affermato il direttore del quotidiano vaticano e il direttore della Sala Stampa vaticana.

Nel tracciare un bilancio del pellegrinaggio apostolico a Santiago de Compostela e Barcelona, dal 6 al 7 novembre, Giovanni Maria Vian, direttore de L'Osservatore Romano”, ha riconosciuto che con questo viaggio “il successore di Pietro ha mostrato ancora più chiaramente il senso del suo cammino e di quello della Chiesa: presentare al mondo Dio che è amico degli uomini e invitarli nella sua casa”.

“Una casa – ha aggiunto – la cui bellezza è soltanto adombrata dal Portico della gloria che accoglie i pellegrini che arrivano a Compostela e a Barcellona da quella foresta di Dio che Gaudí, artista visionario e cristiano autentico, ha voluto si innalzasse al centro della città degli uomini. Perché guardino alla sua presenza tra loro, contemplino la sua inesprimibile meraviglia e sappiano accoglierlo”.

Da parte sua, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi S.I., ha spiegato che l'annuncio del primato di Dio “è la priorità di questo pontificato”.

“Dio è stato veramente al centro dei discorsi, sia della prima sia della seconda tappa, perché l’incontro con Dio è la meta del pellegrinaggio – ha affermato il gesuita –. Il Papa pensa molto al rischio dell’oblio di Dio e dell'indifferenza verso la trascendenza nella nostra cultura e nel nostro tempo e, quindi, si sente impegnato a ricordare agli uomini la relazione fondamentale con Dio”.

“Da Santiago, il Papa ha avuto anche delle parole molto forti connesse al tema di Dio e delle radici cristiane per l’Europa”. “Ha ricordato all’Europa - con una certa appassionata ammonizione - che cosa sarebbe l’Europa se dimenticasse l’importanza della presenza di Dio nella nostra vita, se le croci che sono ai crocicchi delle nostre strade venissero dimenticate nel loro significato e fossero prive di senso di riferimento per il valore dell’amore e della dedizione di Dio a noi e di noi agli altri nella nostra vita”.

“Nella tappa di Barcellona – ha detto ancora padre Lombardi –, mi sembra che il tema dell'unione tra verità e bellezza, tra fede e arte, tra fede, arte e liturgia della Chiesa sia stato veramente espresso in modo assolutamente unico per il luogo in cui la celebrazione è avvenuta. Non credo che durante il Pontificato ci sia stata un’altra liturgia di dedicazione in un ambiente simile e così espressiva della ricchezza dei significati che questa liturgia porta con sé”.

Secondo il direttore della Sala Stampa della Santa Sede i cattolici spagnoli che hanno seguito da vicino il viaggio apostolico, in particolare i partecipanti alle due celebrazioni eucaristiche, hanno compreso bene il messaggio del Papa.

“La gente, certo, se sta ad ascoltare, capisce. Credo che, però, qui abbiamo un messaggio che passa anche attraverso un evento con tutta la sua complessità e ricchezza. Questa è un po’ la bellezza misteriosa della liturgia della Chiesa, perché esprime attraverso atti, parole, attraverso canti - e in questo caso anche attraverso le forme artistiche della scultura e della architettura - la ricchezza di un messaggio”, ha detto in riferimento alla Sagrada Familia di Antoni Gaudí.

“Io penso – ha concluso il portavoce vaticano – che questo evento avrà un significato importante: sarà veramente per la Chiesa un messaggio di impegno a curare sempre di più la dignità del linguaggio con cui esprime la realtà sacra, il rapporto con Dio e la vita della comunità cristiana”.








Spagna: massima audience nelle TV pubbliche per la visita del Papa
Straordinarie risorse tecniche e umane e lunghe trasmissioni in diretta



MADRID, lunedì, 8 novembre 2010 (ZENIT.org).- Solo alla televisione pubblica spagnola, quasi 12,4 milioni di spettatori hanno seguito in qualche momento la visita di Papa Benedetto XVI a Santiago de Compostela e Barcellona, secondo la Radio Televisione Spagnola.

Nella rete pubblica galiziana, l'audience accumulata è stata di 1.208.000 persone, in quella catalana di 1.608.000.

Durante il fine settimana, la TVE ha trasmesso un totale di 32 ore di informazione esclusiva sulla visita del Papa alle due città spagnole negli speciali informativi di La 1, La 2 e Canal 24 Horas.

Su La 2, la Messa di domenica dalla Sagrada Familia di Barcellona è stata leader nella sua fascia, con 931.000 spettatori e il 13,7% di share. Quella di sabato, da Santiago, è stata vista da 593.000 spettatori, con il 4,7% di share.

Il primo degli speciali della TVE, con l'arrivo del Papa in Spagna, dalle 11.26 alle 12.59 di sabato, ha guidato la sua fascia oraria con 446.000 spettatori e il 9,4% di share. Il secondo speciale, che La 1 ha trasmesso sabato dalle 13.48 alle 13.59, ha avuto 532.000 spettatori (6,9%).

Domenica, lo speciale trasmesso da La 1 dalle 13.16 alle 13.27 ha avuto 871.000 spettatori e il 10,8% di share. La 1 ha trasmesso altri due speciali durante la giornata: dalle 8.30 alle 9.40, con 237.000 spettatori (8,2%), e il congedo del Pontefice, dalle 18.21 alle 19.15, con 1.196.000 spettatori (7,6%).

La media di audience della ritrasmissione della visita del Papa in Spagna su Canal 24 Horas è stata di 132.000 spettatori, con l'1,5% di share.

Le reti autonomiche hanno raggiunto successi storici di pubblico. Televisión de Galicia ha reso noto che 1.208.000 persone, il 45% della popolazione della Comunità autonoma, hanno seguito in qualche momento la trasmissione della visita attraverso il suo canale.

Televisió de Catalunya ha registrato, solo nella sua rete, un'audience accumulata (l'insieme di persone che in qualche momento hanno seguito la trasmissione) di 1.608.000 persone. La programmazione speciale ha incluso un programma di sei ore in diretta.

Dispiegamento straordinario

Sono state proprio Televisión de Galicia e Televisió de Catalunya ad essere incaricate di produrre, rispettivamente a Santiago e Barcellona, il segnale istituzionale, cioè le immagini ufficiali, che hanno diffuso a più di mille reti televisive di tutto il mondo.

A questo scopo, hanno destinato risorse umane e tecniche straordinarie. Televisión de Galicia ha dispiegato sabato 60 telecamere per coprire tutto il percorso del Papa dall'aeroporto di Lavacolla al centro della città, così come le celebrazioni all'interno della Cattedrale, la Messa nella piazza dell'Obradoiro e il suo ritorno all'aeroporto.

Ha destinato anche 19 unità mobili alla produzione audiovisiva dell'avvenimento e altre 12 all'invio di immagini. 500 professionisti, tra tecnici e giornalisti della rete ed esterni, hanno collaborato a questa copertura.

Dal canto suo, TV3 ha reso noto di aver organizzato uno dei dispiegamenti più importanti di sempre, un'operazione alla quale hanno lavorato équipes di diverse aree della rete.

Per coprire la visita, ha utilizzato sessanta telecamere di ultima tecnologia, che ha collocato nelle strade lungo le quali è passato il Pontefice, all'interno della Sagrada Familia, su un elicottero e nella papamobile.

Il pubblico che ha seguito la Messa nella Sagrada Familia ha potuto godere di immagini prese da varie équipes sperimentali di 3D e da 32 telecamere, tra cui una “telecamera ragno” che percorreva con un cavo la parte superiore della navata centrale del tempio e numerose microcamere che captavano i dettagli della celebrazione.

In tutto il mondo, circa 150 milioni di persone hanno seguito questo viaggio attraverso televisioni di vari Paesi, secondo alcune stime della Conferenza Episcopale Spagnola.

A questi si aggiungono gli internauti che hanno optato per Internet per seguire la trasmissione in diretta della visita papale attraverso qualcuno dei vari portali e web di mezzi di comunicazione che offrivano questa possibilità.













Dopo la visita in Spagna: vocazioni e impegno dei fedeli in politica
Il Card. Martínez Sistach commenta il viaggio del Pontefice
di Miriam Díez i Bosch



BARCELLONA, lunedì, 8 novembre 2010 (ZENIT.org).- Tra i “molti frutti spirituali e pastorali” che si aspettano dalla visita che Papa Benedetto XVI ha compiuto questi sabato e domenica in Spagna, il Cardinale Lluís Martínez Sistach, Arcivescovo di Barcellona, confida soprattutto in una promozione delle vocazioni e in un maggiore impegno dei fedeli nella sfera pubblica.

Lo ha confidato parlando con ZENIT riguardo alla visita papale a Santiago de Compostela e a Barcellona. Il Pontefice ha voluto partecipare alle celebrazioni dell'Anno Santo Giacobeo, mentre nella capitale catalana ha presieduto la dedicazione del tempio della Sagrada Familia di Antoni Gaudí.

“Vorrei che grazie alla presenza del Papa e al suo messaggio scoprissimo sempre più che la nostra vita è di Dio e che Egli ce l'ha affidata per realizzare la vocazione che dà a ciascuno”, ha detto il porporato.

“Vorrei che aumentassero le vocazioni al matrimonio cristiano, al sacerdozio, alla vita consacrata e quelle missionarie”, ha aggiunto.

Allo stesso modo, “il Papa ribadisce la vocazione specifica dei laici cristiani, che consiste nel loro coinvolgimento nella vita pubblica. Qui e in generale in tutto il mondo abbiamo bisogno di questa presenza per seminare nelle realtà del mondo i valori del Vangelo”.

Sagrada Familia

Uno dei momenti più importanti della visita papale è stata la dedicazione del tempio della Sagrada Familia di Barcellona, che è ora Basilica minore.

Per il Cardinale Martínez Sistach, “Papa Benedetto XVI ha captato, oltre alla bellezza del tempio, la concezione teologica della chiesa o tempio che aveva Antoni Gaudí e che si armonizza con quella del Santo Padre”.

Hanno attirato il Papa, ha osservato, “la ricchezza simbolica biblica, liturgica e catechetica che Gaudí ha dato al suo progetto”, così come “la vita cristiana esemplare di questo 'architetto di Dio' – come egli si considerava”.

“Gaudí attira le folle”, ha proseguito il Cardinale, ricordando che ogni anno il tempio è visitato al suo interno da tre milioni di persone e all'esterno da quattro milioni. “Perché vengono?”, si è chiesto. “Sono attratti dall'armonia, dalla bellezza, dalla simbologia. Penso che il tempio evangelizzi”.

“Gaudí voleva che tutte le sue costruzioni portassero le persone a Dio. Credo che lo abbia ottenuto abbondantemente con il tempio della Sagrada Familia. Si sono verificate delle conversioni, e alcune le conosciamo”.

A questo proposito, ha citato lo scultore giapponese Etsuro Soto, che lavorando nel tempio ha ricevuto il dono della fede per sé e per la moglie.

“Altri esempi di conversione non li conosciamo, ma si sono verificati senz'altro perché la visita al tempio aiuta a riflettere sulla creazione e sulla salvezza come opere di Dio”.

La Sagrada Familia, ha concluso, “è come un 'atrio dei gentili' per moltissime persone che non sono ancora dentro la Chiesa, ma a cui la simbologia e la bellezza di questo magnifico tempio danno da pensare”.

[Traduzione dallo spagnolo e adattamento di Roberta Sciamplicotti]












Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com