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Viaggio apostolico in Cipro

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2010 16:13
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04/06/2010 15:40
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VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A CIPRO (E PUBBLICAZIONE DELL’INSTRUMENTUM LABORIS DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI) (4 - 6 GIUGNO 2010) (I)



LA PARTENZA DA ROMA


Ha inizio questa mattina il 16° Viaggio internazionale del Santo Padre Benedetto XVI che lo porta a Cipro in particolare per la visita alle Comunità cattoliche maronita, armena e latina e alla Chiesa ortodossa e per la pubblicazione dell’Instrumentum Laboris dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi che si terrà in Vaticano dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema: "La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza".

L’aereo con a bordo il Santo Padre - un Airbus 320 dell’Alitalia - parte dall’aeroporto di Fiumicino (Roma) alle ore 9.30. L’arrivo all’aeroporto internazionale di Paphos a Cipro è previsto per le ore 14.00 (13.00 ora di Roma).



TELEGRAMMI A CAPI DI STATO

Nel momento di lasciare il territorio italiano e nel sorvolare poi la Grecia, il Santo Padre Benedetto XVI fa pervenire ai rispettivi Capi di Stato i seguenti messaggi telegrafici:

A SUA ECCELLENZA

ON. GIORGIO NAPOLITANO

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

PALAZZO DEL QUIRINALE

0187 ROMA

NEL MOMENTO IN CUI LASCIO ROMA PER RECARMI IN VISITA PASTORALE A CIPRO PER CONSEGNARE IL DOCUMENTO DI LAVORO PER L’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI CHE SI TERRÀ IN VATICANO NEL PROSSIMO OTTOBRE MI È CARO RIVOLGERE A LEI SIGNOR PRESIDENTE IL MIO DEFERENTE SALUTO CHE ACCOMPAGNO CON FERVIDI AUSPICI PER IL BENESSERE SPIRITUALE CIVILE E SOCIALE DEL POPOLO ITALIANO CUI INVIO VOLENTIERI LA MIA BENEDIZIONE

BENEDICTUS PP. XVI




SON EXCELLENCE MONSIEUR KAROLOS PAPOULIAS

PRÉSIDENT DE LA RÉPUBLIQUE HELLÉNIQUE

ATHÈNES

SURVOLANT LE TERRITOIRE HELLÉNIQUE EN ME RENDANT À CHYPRE JE SALUE VOTRE EXCELLENCE FORMANT POUR ELLE DES VŒUX FERVENTS. JE DEMANDE AU SEIGNEUR D’ACCOMPAGNER LE PEUPLE GREC ET DE SUSCITER EN SON SEIN UNE SOLIDARITÉ RENOUVELÉE (.) J’INVOQUE SUR VOTRE EXCELLENCE ET SUR TOUS SES COMPATRIOTES LA GÉNÉROSITÉ DES BÉNÉDICTIONS DIVINES

BENEDICTUS PP XVI













VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A CIPRO (E PUBBLICAZIONE DELL’INSTRUMENTUM LABORIS DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI) (4 - 6 GIUGNO 2010) (II)


CERIMONIA DI BENVENUTO ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI PAPHOS



All’arrivo all’aeroporto internazionale di Paphos, previsto per le ore 14.00 locali (13.00 ora di Roma), il Santo Padre Benedetto XVI è accolto dal Presidente della Repubblica di Cipro, S.E. il Sig. Demetris Christofias, con la Consorte, e dai rappresentanti della Chiesa cattolica di Cipro: il Nunzio Apostolico, S.E. Mons. Antonio Franco; l’Arcivescovo di Cipro dei Maroniti, S.E. Mons. Joseph Soueif; il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Sua Beatitudine Fouad Twal; il Custode di Terra Santa, P. Pierbattista Pizzaballa, OFM; il Segretario della Nunziatura Apostolica, Mons. Paolo Borgia. È inoltre presente Sua Beatitudine Chrysostomos II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di Tutta Cipro, con il suo seguito.

Dopo il saluto del Presidente della Repubblica di Cipro, Sig. Demetris Christofias, il Papa pronuncia il discorso che riportiamo di seguito:

DISCORSO DEL SANTO PADRE


Signor Presidente,

Vostra Beatitudine Crisostomo,

Vostre Beatitudini,

Eccellenze,

Distinte Autorità,

Signore e Signori,

O"\D,J,! +4DZ<0 µ".\ F"H! +\<"4 µ,(V80 0 P"DV µ@L B@L ,\µ"4 FZµ,D" µ".\ F"H.

[Saluti! La Pace sia con voi! È un grande piacere per me essere con voi oggi].

Signor Presidente, Le sono vivamente grato per il cortese invito a visitare la Repubblica di Cipro. Rivolgo i miei cordiali saluti a Lei, al Governo e al popolo di questa Nazione, e La ringrazio per le gentili parole di benvenuto. Ricordo ancora con gratitudine la Sua recente visita in Vaticano e attendo con gioia il nostro incontro di domani a Nicosia.

Cipro si trova all’incrocio di culture e religioni, di storie gloriose ed antiche insieme, ma che ancora mantengono un forte e visibile impatto sulla vita del vostro Paese. Essendo entrata recentemente nell’Unione Europea, la Repubblica di Cipro ha iniziato a sentire il beneficio di scambi economici e politici con gli altri Paesi Europei. Tale appartenenza ha dato al vostro Paese anche l’accesso a mercati, a tecnologia e a conoscenze pratiche. E’ grandemente auspicabile che questa appartenenza porti prosperità nel vostro Paese e che gli altri Paesi Europei, a loro volta, vengano arricchiti dalla vostra eredità spirituale e culturale, che riflette il vostro ruolo storico, trovandovi tra l’Europa, l’Asia e l’Africa. Possano l’amore della vostra Patria e delle vostre famiglie e il desiderio di vivere in armonia con i vostri vicini sotto la protezione misericordiosa di Dio onnipotente, ispirarvi a risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete con la comunità internazionale per il futuro della vostra Isola.

Seguendo le orme dei nostri comuni padri nella fede, i Santi Paolo e Barnaba, sono venuto fra voi come pellegrino e il servo dei servi di Dio. Da quando gli Apostoli hanno portato il messaggio cristiano in queste rive, Cipro è stata benedetta da una forte eredità cristiana. Saluto come un fratello in quella fede Sua Beatitudine Crisostomo Secondo, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di Tutta Cipro, e attendo intensamente di poter incontrare presto molti altri membri della Chiesa Ortodossa di Cipro.

Attendo anche con gioia di poter salutare gli altri responsabili religiosi Ciprioti. Spero di rafforzare i nostri comuni legami e di ribadire la necessità di consolidare la reciproca fiducia e l'amicizia durevole con tutti quelli che adorano l'unico Dio.

Quale successore di Pietro vengo in modo speciale a salutare i Cattolici di Cipro per confermarli nella fede (cfr Lc 22,32) ed incoraggiarli ad essere esemplari sia come cristiani che come cittadini, e a vivere pienamente il loro ruolo nella società a beneficio sia della Chiesa, sia dello Stato. Durante la mia permanenza tra di voi consegnerò anche l’Instrumentum Laboris, un documento di lavoro in vista della Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, che si terrà in seguito, a Roma, quest’anno. Tale Assemblea esaminerà molti aspetti della presenza della Chiesa nella regione e le sfide che i Cattolici devono affrontare, talvolta in circostanze difficili, vivendo la comunione con la Chiesa Cattolica ed offrendo la loro testimonianza a servizio della società e del mondo. Cipro è perciò un luogo appropriato dal quale lanciare la riflessione della nostra Chiesa sul posto della secolare comunità cattolica del Medio Oriente, la nostra solidarietà con tutti i Cristiani della regione e la nostra convinzione che essi hanno un insostituibile ruolo da sostenere nella pace e nella riconciliazione fra i suoi popoli.

Signor Presidente, cari amici, con questi pensieri affido il mio pellegrinaggio a Maria, la Madre di Dio, e all’intercessione dei Santi Paolo e Barnaba.

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[Che Dio benedica il popolo di Cipro. Che la Tutta Santa vi protegga sempre!]


Al termine della Cerimonia di benvenuto, nel corso della quale viene benedetto un albero di ulivo, il Santo Padre si trasferisce in auto alla chiesa di Agia Kiriaki Chrysopolitissa per la Celebrazione Ecumenica.





Il Papa a Cipro: solidarietà ai cattolici del Medio Oriente, testimoni di Cristo in circostanze difficili




La solidarietà della Chiesa con tutti i Cristiani della regione nella convinzione che “essi hanno un insostituibile ruolo da sostenere nella pace e nella riconciliazione fra i suoi popoli” è stata espressa oggi dal Papa nella cerimonia di benvenuto nell’aeroporto di Paphos, a Cipro, dove ha iniziato il suo sedicesimo viaggio apostolico internazionale, il primo di un Papa su quest’isola. L'aereo papale è atterrato alle 12.49 ore italiane, le 13.49 di Cipro. Il Pontefice ha ricordato“le sfide che i Cattolici devono affrontare, talvolta in circostanze difficili” nella regione “vivendo la comunione con la Chiesa Cattolica ed offrendo la loro testimonianza a servizio della società e del mondo”. Durante la sua permanenza a Cipro consegnerà l’Instrumentum Laboris, il documento di lavoro in vista della Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, che si terrà a Roma quest’anno. “Cipro – ha detto il Papa - si trova all’incrocio di culture e religioni, di storie gloriose ed antiche insieme, ma che ancora mantengono un forte e visibile impatto” sulla vita del Paese. “Essendo entrata recentemente nell’Unione Europea, la Repubblica di Cipro ha iniziato a sentire il beneficio di scambi economici e politici con gli altri Paesi Europei. Tale appartenenza” – ha aggiunto - ha dato al Paese “anche l’accesso a mercati, a tecnologia e a conoscenze pratiche. E’ grandemente auspicabile – ha proseguito - che questa appartenenza porti prosperità nel vostro Paese e che gli altri Paesi Europei, a loro volta, vengano arricchiti dalla vostra eredità spirituale e culturale, che riflette il vostro ruolo storico, trovandovi tra l’Europa, l’Asia e l’Africa. Possano l’amore della vostra Patria e delle vostre famiglie e il desiderio di vivere in armonia con i vostri vicini sotto la protezione misericordiosa di Dio onnipotente, ispirarvi a risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete con la comunità internazionale per il futuro della vostra Isola”. Quindi ha affermato: “Seguendo le orme dei nostri comuni padri nella fede, i Santi Paolo e Barnaba, sono venuto fra voi come pellegrino e il servo dei servi di Dio. Da quando gli Apostoli hanno portato il messaggio cristiano in queste rive, Cipro è stata benedetta da una forte eredità cristiana. Saluto come un fratello in quella fede Sua Beatitudine Crisostomo Secondo, Arcivescovo di Nea Giustiniana e di Tutta Cipro, e attendo intensamente di poter incontrare presto molti altri membri della Chiesa Ortodossa di Cipro. Attendo anche con gioia di poter salutare gli altri responsabili religiosi Ciprioti. Spero di rafforzare i nostri comuni legami e di ribadire la necessità di consolidare la reciproca fiducia e l'amicizia durevole con tutti quelli che adorano l'unico Dio. Quale successore di Pietro vengo in modo speciale a salutare i Cattolici di Cipro per confermarli nella fede (cfr Lc 22,32) ed incoraggiarli ad essere esemplari sia come cristiani che come cittadini, e a vivere pienamente il loro ruolo nella società a beneficio sia della Chiesa, sia dello Stato”.






L'arcivescovo ortodosso di Cipro: impegno comune per l'unità dei cristiani



La dimensione ecumenica sarà uno degli aspetti importanti della visita del Papa a Cipro. Sull’impegno per l’unità dei cristiani e sulle attese per questo viaggio di Benedetto XVI, Adriana Masotti ha intervistato l’arcivescovo ortodosso di Cipro, Chrysostomos:



R. - La volontà di Dio è che tutti gli uomini, tutte le fedi e tutte le Chiese siano unite e siano una cosa sola, così come Dio è uno e trino. Noi seguiamo la volontà di Dio e la sua volontà è quella che tutte le Chiese siano unite in un’unica Chiesa.





D. – Quali speranze nutre per il dialogo ecumenico?





R. - Il Papa Benedetto XVI è certamente un ottimo teologo della Chiesa cattolica. La speranza è che nel dialogo che si sta portando avanti ormai da moltissimi anni, lui possa contribuire a dar vita ad una nuova partecipazione, così da poter arrivare ad una soluzione, ad un risultato. Da parte nostra, noi faremo tutto il possibile per poter conseguire un buon risultato.





D. - Vuol dire qualcosa sulle voci di dissenso che si sono espresse in questi ultimi giorni da parte di alcuni membri del Sinodo ortodosso nei riguardi della visita di Benedetto XVI a Cipro?





R. – E’ necessario dire qualcosa perché i mass media ciprioti avevano mal informato, dando una visione dei fatti sbagliata. Non erano, infatti, cinque i membri del Sinodo ortodosso che avevano una diversa opinione, ma soltanto due, che tra l’altro proprio in queste ore si sono scusati per le loro posizioni, accettando il messaggio del Sinodo, che è stato letto nelle chiese le ultime due domeniche, e che diceva che la Chiesa di Cipro riceverà con amore e con rispetto la visita del Pontefice. Tutto quello che è successo, appare quindi un po’ gonfiato!





D. - Da tempo si vivono buoni rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e quella di Cipro. La sua stima per il Papa Benedetto XVI potrebbe favorire anche legami più stretti tra Roma e il Patriarcato di Mosca?





R. - E’ vero che i rapporti tra la Chiesa russa e la Chiesa cipriota, così come tra la Chiesa di Cipro e il Vaticano sono rapporti ottimi. Vorrei ricordare che due anni fa, quando mi sono recato in visita a Mosca, ho avuto l’occasione di incontrare l’allora Patriarca russo Alessio ed ho avuto la possibilità di discutere con lui il miglioramento dei rapporti tra la Chiesa russa e il Vaticano. Il Patriarca non ha voluto affrontare questa questione, poiché la considerava ancora molto prematura. Ora c’è un nuovo Patriarca ed io potrei - se questo mi venisse chiesto - aiutare, potrei mediare. Questo, però, mi deve essere chiesto!





D. - Sappiamo quanto a lei stia a cuore la questione delle Chiese nei territori occupati a Cipro. Lei spera che il Papa dirà qualcosa a questo proposito e lei stesso pensa di parlare di questa questione?





R. - Cosa dirà il Pontefice in questa occasione non lo so. Io rivolgerò un saluto al Santo Padre ed illustrerò la situazione qui a Cipro, sottolineando che i cattolici di Cipro sono sotto la protezione della Chiesa di Cipro: noi li assistiamo e la nostra porta è sempre aperta per loro, per aiutarli a risolvere qualsiasi loro problema. Riguardo poi alla situazione nel nord di Cipro - la parte occupata - noi faremo presente al Pontefice la situazione, sia politica che culturale; illustreremo la condizione dei nostri beni, la distruzione continua delle nostre chiese, che stanno ormai cadendo a pezzi giorno dopo giorno. Chiederò al Papa di rivolgere un appello anche a tutti i leader europei, la cui maggioranza è cristiana, affinché guardino alla situazione di Cipro come ad un problema di giustizia. E questo perché Cipro è un Paese piccolo e noi siamo deboli, non abbiamo né il potere per poter cacciare le truppe turche né i coloni che si trovano nel nord dell’isola: non abbiamo il potere di fare nulla per poter imporre la nostra volontà nella parte nord di Cipro.





D. – Oggi il suo incontro col Papa…





R. – Già adesso sono contento e sento in me la gioia dell’incontro con Papa Benedetto XVI, la gioia di questo incontro che avremo vis-à-vis nell’arcivescovado e che ci permetterà di avere un confronto ed uno scambio riguardo al bene delle nostre comunità, ortodossa e cattolica.











Unità dei cristiani, dono e appello alla missione: così il Papa nella celebrazione ecumenica



“L’unità di tutti i discepoli di Cristo è un dono da implorare dal Padre, nella speranza che esso rafforzi la testimonianza del Vangelo nel mondo d’oggi”: è quanto ha detto il Papa durante la celebrazione ecumenica nella Chiesa della “Agia Kiriaki Chrysopolitissa” a Paphos. “La comunione ecclesiale nella fede apostolica – ha proseguito - è sia un dono, sia un appello alla missione” perché ogni cristiano “porti testimonianza profetica al Signore risorto ed al suo vangelo di riconciliazione, di misericordia e di pace. In tale contesto – ha aggiunto - l’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, che si riunirà a Roma nel prossimo ottobre, rifletterà sul ruolo vitale dei cristiani nella regione, li incoraggerà nella loro testimonianza al Vangelo e li aiuterà a promuovere maggior dialogo e cooperazione fra cristiani in tutta la regione”. Ecco il testo del discorso del Papa:



Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo,



“Η χάρις και η ειρήνη ας είναι πλούσια μαζί σας” (1 Pt 1,2). Με μεγάλη μου χαρά χαιρετώ εσάς που αντιπροσωπεύετε τις διάφορες χριστιανικές κοινότητες παροόσες στην Κύπρο. [“A voi grazia e pace in abbondanza” (1Pt 1,2). Con grande gioia saluto voi che rappresentate le comunità cristiane presenti a Cipro].



Ringrazio Sua Beatitudine Crisostomo II per le gentili parole di benvenuto, Sua Eminenza Giorgio, Metropolita di Pafos, che ci ospita, e quanti si sono impegnati per rendere possibile questo incontro. Mi è grato, inoltre, salutare cordialmente i cristiani di altre confessioni qui presenti, inclusi coloro che appartengono alle comunità armena, luterana e anglicana.



In verità, è una grazia straordinaria per noi essere riuniti in preghiera in questa chiesa della Agia Kiriakì Chrysopolitissa [chiesa della Santissima Signora Ricoperta d’Oro]. Abbiamo appena udito la lettura dagli Atti degli Apostoli, che ci ha ricordato come Cipro fu la prima tappa dei viaggi missionari dell’Apostolo Paolo (cfr At 13,1-4). Riservati per sé dallo Spirito Santo, Paolo, unitamente a Barnaba, originario di Cipro, ed a Marco, il futuro evangelista, dapprima giunsero a Salamina, dove iniziarono a proclamare la parola di Dio nelle sinagoghe. Attraversando l’isola, giunsero a Pafos, dove, proprio vicino a questo luogo, predicarono alla presenza del proconsole romano Sergio Paolo. Fu quindi da questo posto che il messaggio del Vangelo cominciò a diffondersi in tutto l’impero e la Chiesa, fondata sulla predicazione apostolica, fu capace di piantare radici in tutto il mondo allora conosciuto.



La Chiesa a Cipro può giustamente andare fiera del proprio collegamento diretto con la predicazione di Paolo, Barnaba e Marco e della comunione nella fede apostolica, che la lega a tutte quelle Chiese che custodiscono la stessa regola della fede. Questa è la comunione, reale, benché imperfetta, che già ora ci unisce, e che ci sospinge a superare le nostre divisioni e a lottare per ripristinare quella piena unione visibile, che è voluta dal Signore per tutti i suoi seguaci. Poiché, nelle parole di Paolo, vi è “un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” (Ef 4,4-5).



La comunione ecclesiale nella fede apostolica è sia un dono, sia un appello alla missione. Nel passo degli Atti che abbiamo ascoltato, vediamo un’immagine dell’unità della Chiesa nella preghiera, nell’apertura alle spinte dello Spirito alla missione. Come Paolo e Barnaba, ogni cristiano, mediante il battesimo, è “riservato” perché porti testimonianza profetica al Signore risorto ed al suo vangelo di riconciliazione, di misericordia e di pace. In tale contesto, l’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, che si riunirà a Roma nel prossimo ottobre, rifletterà sul ruolo vitale dei cristiani nella regione, li incoraggerà nella loro testimonianza al Vangelo e li aiuterà a promuovere maggior dialogo e cooperazione fra cristiani in tutta la regione. Significativamente, i lavori del Sinodo saranno arricchiti dalla presenza di delegati fraterni di altre Chiese e Comunità cristiane dell’area, quale segno del comune impegno al servizio della parola di Dio e della nostra apertura alla potenza della sua Grazia che riconcilia.



L’unità di tutti i discepoli di Cristo è un dono da implorare dal Padre, nella speranza che esso rafforzi la testimonianza del Vangelo nel mondo d’oggi. Il Signore ha pregato per la santità e l’unità dei suoi discepoli proprio perché il mondo creda (cfr Gv 17,21). Giusto cento anni orsono, alla Conferenza Missionaria di Edimburgo, l’acuta consapevolezza che le divisioni fra cristiani erano un ostacolo alla diffusione del Vangelo diede origine al movimento ecumenico moderno. Oggi dobbiamo essere grati al Signore, il quale, mediante il suo Spirito, ci ha condotto – specie negli ultimi decenni –a riscoprire la ricca eredità apostolica condivisa da Oriente e da Occidente, e, mediante un dialogo paziente e sincero, a trovare le vie per riavvicinarci l’un l’altro, superando le controversie del passato e guardando ad un futuro migliore.



La Chiesa in Cipro, che si dimostra essere come un ponte fra l’Oriente e l’Occidente, ha contribuito molto a questo processo di riconciliazione. La via che conduce all’obiettivo della piena comunione non sarà certamente priva di difficoltà, ma la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa di Cipro sono impegnate a progredire sul cammino del dialogo e della cooperazione fraterna. Possa lo Spirito Santo illuminare le nostre menti e irrobustire la nostra determinazione, così che insieme possiamo recare il messaggio della salvezza agli uomini e alle donne del nostro tempo, i quali sono assetati di quella verità che porta libertà autentica e salvezza (cfr Gv 8,32), la verità il cui nome è Gesù Cristo!



Cari sorelle e fratelli, non posso concludere senza evocare la memoria dei Santi che hanno adornato la Chiesa in Cipro, in particolare sant’Epifanio, vescovo di Salamina. La santità è il segno della pienezza della vita cristiana, di una profonda docilità interiore allo Spirito Santo che ci chiama ad una conversione e a un rinnovamento costanti, mentre ci sforziamo di essere sempre più conformati a Cristo nostro Salvatore. Conversione e santità sono anche i mezzi privilegiati mediante i quali apriamo le menti e i cuori alla volontà del Signore per l’unità della sua Chiesa. Mentre rendiamo grazie per l’incontro odierno e per il fraterno affetto che ci unisce, chiediamo ai santi Barbara ed Epifanio, ai santi Pietro e Paolo, e a tutti i Santi di Dio, di benedire le nostre comunità, di conservarci nella fede degli Apostoli, e di guidare i nostri passi sulla via dell’unità, della carità e della pace.










Il profondo dolore del Papa per l'assassinio di mons. Padovese nel colloquio con i giornalisti




Il dialogo ecumenico, la pace in Medio Oriente e il cordoglio per l’uccisione di mons. Luigi Padovese sono stati i temi salienti affrontati da Benedetto XVI nella conferenza stampa tenuta sul volo in viaggio verso Cipro.





www.radiovaticana.org/it1/videonews_ita.asp?anno=2010&videoclip=1433&sett...

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