Google+
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 » | Pagina successiva

Documenti emanati dai dicasteri e da altri organismi della Curia Romana e della Santa Sede durante il pontificato di Benedetto XVI

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2013 19:30
Autore
Stampa | Notifica email    
23/01/2009 16:29
OFFLINE
Post: 8.173
Post: 23
Registrato il: 22/08/2006
Registrato il: 20/01/2009
Utente Comunità
Utente Junior
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA 43a GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI


Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 43a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, quest’anno sul tema: "Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia".

Nel corso della Conferenza Stampa viene anche presentata una nuova iniziativa del Centro Televisivo Vaticano e della Radio Vaticana in collaborazione con Google.

Alla Conferenza Stampa intervengono: S.E. Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; il Rev.mo Mons. Paul Tighe, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Rev.do P. Federico Lombardi, S.I., Direttore della Radio Vaticana, del Centro Televisivo Vaticano e della Sala Stampa della Santa Sede; il Sig. Henrique de Castro, Managing Director Media Solutions di Google.

Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:


INTERVENTO DI S.E. MONS. CLAUDIO M. CELLI

Ogni messaggio che accompagna la «Giornata mondiale delle comunicazioni sociali» ha una sua storia, ma non credo di sbilanciarmi troppo se affermo che siamo di fronte, in questa occasione, a una vera e propria svolta.

E’ il tema stesso a guidarci sulla strada della novità, poiché esso non soltanto pone al centro le nuove tecnologie, ma ne esplora gli effetti e lo fa rivolgendosi in particolare alla generazione digitale, chiamando così in causa particolarmente i giovani.

Quando si chiamano in causa i giovani, non si può fare a meno di mettere in campo l’elemento essenziale della fiducia, che è un po’ la chiave per aprire con essi ogni forma di colloquio.

E la fiducia, la cordialità dei toni esprimono il primo segno distintivo di un messaggio che dà, nello sviluppo dei diversi passaggi, ampiamente conto di un atteggiamento aperto e positivo che arriva a definire le nuove tecnologie come "un vero dono per l’umanità".

Tra le particolarità di questo messaggio - che viene illustrato in modalità informatica - non posso fare a meno di indicare come, attraverso il mondo della comunicazione, il Santo Padre arriva ad offrire un quadro piuttosto vasto della vita e dei comportamenti di una realtà giovanile sempre più attratta e sempre più a suo agio con le nuove tecnologie.

E oltre e accanto ai mezzi, il messaggio pone l’accento sui valori che un tale ambiente attraversa, a cominciare dall’amicizia e da una nuova rete di relazioni che proprio le nuove tecnologie rendono ora possibile.

Ma non solo: il campo dei benefici si allunga e si allarga anche nella sfera degli affetti familiari - le famiglie possono cancellare più facilmente le distanze - come pure nello studio e nella stessa ricerca scientifica che non può che giovarsi delle continue barriere abbattute dal lavoro condiviso a distanza.

Davvero si è di fronte a un mondo nuovo, già largamente in funzione, ma esplorato non tanto sbarrando gli occhi di fronte alle sempre nuove conquiste, bensì allargando il cuore e dando respiro alla speranza al cospetto delle grandi possibilità che si aprono sul fronte del bene comune. E ciò è tanto più vero, nel momento in cui, realisticamente, il messaggio mette in campo anche i pericoli, legati non solo a un distorto uso dei mezzi, ma allo squilibrio delle possibili utilizzazioni; il pensiero corre a quel "digital divide"che non può non preoccupare proprio perché le nuove tecnologie sono da considerare come risorse primarie per lo sviluppo e la promozione della persona umana.

E’ per questo che il Papa auspica "i mezzi siano messi al servizio di tutti gli uomini e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile".

Ciò che emerge dal messaggio è che le nuove tecnologie rispondono al desiderio fondamentale delle persone di entrare in rapporto le une con le altre. Una tale esperienza non è qualcosa di cui prendere semplicemente atto, poiché essa viene presentata come un riflesso della "nostra partecipazione al comunicativo amore di Dio, che vuole fare dell’umanità un’unica famiglia".
Mai, forse, un messaggio era stato così forte, ma anche così esigente.



INTERVENTO DI MONS. PAUL TIGHE


Il messaggio di quest’anno è indirizzato principalmente, anche se non esclusivamente, alla generazione digitale. Con il termine "generazione digitale" generalmente si fa riferimento a chi è cresciuto con le nuove tecnologie, facendone un uso spontaneo e quasi intuitivo. Alcuni esperti del settore hanno usato il termine di "nativi digitali" o "nato digitale", riferendosi a questo gruppo e per distinguerlo da altri utenti delle tecnologie digitali, talvolta chiamati "immigranti digitali", che utilizzano le nuove tecnologie con diversi livelli di competenza ed entusiasmo, ma la cui abilità comunicativa fondamentale si è sviluppata secondo un modello analogico.

La generazione digitale è diventata maggiorenne nel mondo di computer, cellulari, sms, blog, piattaforme di contenuti video, internet, chat e reti sociali on-line. Sarebbe, tuttavia, un errore considerare questi cambiamenti come puramente tecnologici, perché essi hanno rivoluzionato anche la cultura delle comunicazioni. Hanno cambiato il modo di comunicare delle persone, il modo di aggregarsi e di creare comunità, il modo di conoscere il mondo, il modo di impegnarsi in organizzazioni politiche e commerciali. Laddove in passato, avevamo la tendenza a considerare i lettori, gli ascoltatori o gli osservatori dei media come spettatori passivi di un contenuto centralmente prodotto, è chiaro che oggi dobbiamo considerare il pubblico come maggiormente selettivo e interattivo di una più vasta gamma di media. La logica delle comunicazioni è stata radicalmente cambiata – il focus sui media è stato sostituito da una concentrazione sul pubblico che è sempre più autonomo e deliberativo nel suo consumo dei media.

Per tale motivo il messaggio di quest’anno invita tutti quelli che utilizzano i nuovi media ad essere attenti ai contenuti che stanno producendo, condividendo o sottoponendo all’attenzione di altri. Il messaggio li sta invitando a evitare la creazione o la diffusione di parole e immagini offensive o senza rispetto della dignità e del valore di altre persone. Siamo tutti consapevoli dei rischi che sono emersi negli ultimi anni, tra cui forme di cyber-bullismo e mobbing elettronico. È anche importante che gli utenti dei nuovi media siano prudenti riguardo la diffusione di parole o immagini che li riguardano – il materiale inviato elettronicamente non è facilmente removibile e nessuno vuole vivere con un permanente promemoria di eccessi giovanili o espressioni sconsiderate.

Il messaggio è attento alla realtà che i nuovi mezzi della comunicazione digitale possono essere molto più invasivi ed esigenti dei mezzi tradizionali. Il messaggio fa notare l’ironia della situazione, nel momento in cui il bisogno di mantenere una connessione virtuale isola le persone da forme più immediate d’interazione sociale con la famiglia, gli amici e i colleghi. Si riconosce inoltre che la natura invadente tipica delle moderne pratiche comunicative potrebbe disturbare i modelli di riposo, silenzio e riflessione, necessari al nostro benessere.

Basandosi sul concetto biblico che tutte le persone sono create a immagine e somiglianza di Dio, e quindi sono pre-disposte al rapporto con gli altri, il messaggio si concentra sul tema dell’amicizia come punto di contatto tra tutte le persone di buona volontà. Esso celebra la capacità delle nuove tecnologie di favorire e incoraggiare rapporti buoni e sani e molte forme di solidarietà. Esso fa appello all’amicizia come presupposto per assicurare che il nuovo mondo digitale sia veramente accessibile a tutti, considerandola un punto di riferimento condiviso con tutta l’umanità che accoglie l’appello del messaggio per promuovere una cultura dove esiste rispetto per tutti e dove tutti sono invitati a cercare la verità nel dialogo.

Presentando il messaggio del Santo Padre di quest’anno, il Pontificio Consiglio è consapevole delle implicazioni pratiche della nuova cultura di comunicazione che esso cerca di comprendere e valutare come parte del suo mandato. Per questo motivo, stiamo lanciando il messaggio anche elettronicamente. Si sta inviando il testo del messaggio a migliaia di giovani cattolici nel mondo che sono invitati a condividerlo con i loro amici, soprattutto con quelli con cui sono in contatto digitale. Vorrei ringraziare i vari Dipartimenti di Comunicazione e i Dipartimenti della Pastorale Giovanile delle Conferenze Episcopali che stanno collaborando con noi a questo progetto.


Testo in lingua inglese

This year’s message is addressed primarily, although not exclusively, to the digital generation. The digital generation refers in general to those who have grown up with the new ICTs and who use them spontaneously and almost intuitively. Some commentators have used the terms "digital natives" or "born digital" to refer to this cohort and to distinguish them from other users of digital technologies, sometimes called "digital immigrants", who use the new technologies with varying degrees of competence and enthusiasm but whose basic communication skills were developed with an analogical paradigm.

The digital generation has come of age in the world of computers, mobile telephones, text and instant messaging, blogging, platforms for video content, internet chat rooms and on-line social networks. It would be a mistake, however, to see these changes as merely technological; they have also revolutionized the culture of communications. They have changed the ways people communicate, the ways they associate and form communities, the ways by which they learn about the world, the ways in which they engage with political and commercial organizations. Whereas in the past, we tended to see the reader, listener or watcher of media as a passive spectator of centrally generated content, it is clear that today we must understand the audience as more selectively and interactively engaging with a wider range of media. The logic of communications has been radically changed – the focus on the media has been replaced by a concentration on the audience which is increasingly autonomous and deliberative in its consumption of media.

That is why this year’s message invites all those who engage with the new media to be attentive to the content they are generating, sharing or drawing to the attention of others. It is inviting them to avoid the creation or distribution of words or images that are abusive or lacking in respect for the dignity or worth of other people. We are all aware of the risks of new forms of cyber-bullying and abusive postings that have emerged in recent years. It is also important that users of the new media are prudent in terms of words or images they distribute concerning themselves – material posted electronically is not easily removed and no one wants to live with a permanent reminder of youthful excesses or ill-advised utterances.

The message is attentive to the reality that the new means of digital communication can be much more invasive and demanding than the traditional means. The message points out the irony of the situation, if the sense of obligation to maintain virtual connectedness were to isolate people from more immediate forms of social interaction with family, friends and colleagues. It also recognises that the pervasive nature of modern communications practises could be disruptive of the patterns of rest, silence and reflection that are necessary for our well-being.

Building on the biblical concept of all people being created in the image and likeness of God, and therefore being pre-disposed for relationship with others, the message concentrates on the theme of friendship as a point of contact between all people of good will. It celebrates the capacity of the new technologies to foster and support good and healthy relationships and various forms of solidarity. It appeals to friendship as a motive to ensure that the new digital world is truly accessible to all. It finds in friendship a shared reference point with all of humanity that grounds the appeal of the message to promote a culture where there is respect for all and where all are invited to search for truth in dialogue.

In presenting the Pope’s message this year, the Pontifical Council is also conscious of the practical implications of the new culture of communications it seeks to understand and relate to as part of its mandate. For this reason, we are also launching the message electronically. The text of the message is being sent to thousands of young Catholics throughout the world and they are being invited to share it with their friends, especially with those friends with whom they are digitally networked. I would like to thank the various Communications Departments and Youth Ministry Departments of the Episcopal Conferences who are working with us on this project.



INTERVENTO DI P. FEDERICO LOMBARDI, S.I.

Il nuovo canale "Vaticano" su You Tube

Il CTV e la Radio Vaticana da tempo hanno seguito con attenzione lo sviluppo del mondo delle comunicazioni sociali e si sono resi conto della importanza di immettere nella Rete i loro contributi – immagini/suono/testi – sulla attività del Papa e gli eventi vaticani. È una evoluzione del tutto naturale, che corrisponde alla presenza della Chiesa nel mondo.

Perciò hanno avviato, in collaborazione, da circa un anno e mezzo la produzione quotidiana di videonews, pubblicate sul Sito della Radio Vaticana e messe a disposizione di Tv, Web TV e Siti, interessati alla vita della Chiesa. Per questa diffusione nel mondo delle comunicazioni sociali cattoliche è stata importante la collaborazione con h2onews che è nata appunto per operare in questo campo.

Ora, che la produzione delle videonews è sufficientemente stabile e si è organizzata la traduzione dei testi in modo che siano regolarmente disponibili in diverse lingue, ci siamo sentiti pronti per un passo ulteriore, del tutto naturale, cioè offrire questo servizio non solo a un pubblico prevalentemente cattolico, ma a un pubblico assai più largo, praticamente globale.

Siamo convinti che dappertutto ci siano persone attente e sensibili, interessate ai messaggi, alle proposte, alle posizioni sui grandi problemi del mondo d’oggi di una autorità morale di alto livello come il Papa, e in generale la Chiesa cattolica.

Perciò la scelta di YouTube come piattaforma adatta per diventare presenti sulla Rete, in uno dei grandi "areopaghi" della comunicazione nel mondo di oggi, ed esservi presenti con regolarità, in modo da poter offrire una fonte di riferimento attendibile e continua, aldilà dei moltissimi frammenti di informazione su Papa e Vaticano presenti sulla Rete in modo piuttosto casuale o disperso.

Il canale che oggi viene inaugurato conterrà quindi videonews sull’attività del Papa e gli eventi vaticani di durata non superiore a 2’ e sarà aggiornato quotidianamente (in media una o due news al giorno). Avrà la stessa offerta in inglese, spagnolo, tedesco, italiano.

All’inizio si trovano solo una decina di videoclips, scelte fra quelle prodotte nelle ultime settimane, ma l’archivio aumenterà ogni giorno. (Quelle precedenti restano accessibili tramite i Siti di CTV e RV).

La home page del canale contiene diversi link, con cui il navigatore può raggiungere una informazione e documentazione più ampia ed esauriente sul Papa, il Vaticano e la Chiesa cattolica.

Da segnalare i link principali: naturalmente ai siti di CTV e Radio Vaticana (con le sue molteplici lingue), al Sito ufficiale vatican.va e al nuovo Sito dello Stato della Città del Vaticano.

Molto importante il link al canale di h2onews, che riporta molte altre videonews sulla vita della Chiesa nel mondo, risultato della collaborazione con numerose TV cattoliche di vari Paesi a cui pure si può accedere tramite il canale di h2onews. E’ importantissimo capire che noi lavoriamo sul Vaticano, ma siamo naturalmente in rapporto con la Chiesa cattolica diffusa nel mondo, e perciò formiamo una grande "rete nella Rete" insieme ai canali, Siti e media della Chiesa.

Sotto il video principale altri tre link servono a connettersi con le fonti di informazione vaticane di attualità: in ogni sottocanale linguistico vi è il link alla pagina web della RV nella stessa lingua, il link alla pagina del Bollettino della Sala Stampa (che contiene i testi completi in lingua originale), il link alla edizione dell’Osservatore Romano nella lingua rispettiva.

Dalla breve videonews si può quindi passare, se si desidera, alla contestualizzazione, ai testi completi, ai commenti dei media vaticani.

Entrando nel vasto mondo di YouTube si allarga naturalmente la possibilità non solo di comunicazione da Roma al mondo, ma anche viceversa. È nella natura stessa di una piattaforma come YouTube facilitare scambi, stabilire relazioni, ecc. Nella dimensione della interattività dobbiamo tutti imparare come muoverci e usare meglio gli strumenti che abbiamo.

In questa prima fase abbiamo queste forme di interattività: invia un messaggio email; condividi il canale; inserisci su iGoogle; manda un commento sulla singola videonews.

Diciamo onestamente che non abbiamo previsto la pubblicazione dei commenti e la nostra reazione: attualmente non saremmo in grado di gestire un flusso "mondiale" di commenti e risposte. In ogni caso, ricevendo commenti e messaggi, studieremo come continuare la strada.

Diciamo anche che – poiché non pensiamo affatto di esaurire noi la comunicazione della Chiesa cattolica nel mondo -, riteniamo che la interattività possa svilupparsi forse anche meglio tramite siti monolinguistici e per aree culturali più omogenee e limitate ai quali noi diamo appunto il supporto della informazione su scala più globale, senza sostituirci per nulla alla loro funzione di contatto più capillare e diretto col pubblico.

Il lancio di un canale come questo è evidentemente l’inizio di un cammino. Con la collaborazione di Google possiamo prevedere sviluppi e miglioramenti sia per l’offerta contenutistica sia per l’aspetto tecnico. Ad esempio, il CTV è già in grado di produrre immagini con il formato 16/9 e in alta qualità (HD), si potrà vedere se trasferire anche nelle clip questi nuovi standard. Oppure si potranno pubblicare video di lunghezza maggiore, con parti significative o addirittura la totalità di certi eventi con natural sound. Si potrà aumentare il numero dei canali linguistici, migliorare il sistema dei link, ecc.

Noi siamo convinti di fare una offerta bella e costruttiva per il popolo della Rete e prendiamo questa strada con fiducia in atteggiamento di amicizia e dialogo con tutti, disposti anche noi ad imparare molto. Speriamo di fare un lungo cammino.

Il Papa è stato personalmente informato del nostro progetto e lo ha approvato con la sua abituale gentilezza e cordialità. Questo è per noi un grandissimo incoraggiamento.


Altre informazioni su: sites.google.com/a/pressatgoogle.com/vatican/


MR. H. DE CASTRO’S BULLET POINT SPEECH

1. Technology is bringing the world together

In a world where we worry about globalisation and the lack of community, technology is bringing people together

1.4 billion people are now online

Sites like YouTube are enabling people to foster existing communities and create new ones around interests, issues and faith, on a local level and on a global level

Over 15 hours of material is uploaded to YouTube every minute. There has been a communications revolution, and video has become one of the world's common languages

2. It's opening up access to every level

Citizens could ask presidential candidates questions in the US

The public has access to what is going on at Buckingham Palace

The opportunity to discuss stereotypes with Queen Rania of Jordan

On the day of Barack Obama's inauguration, the While House launched a Channel

3. It's breaking down many divides

Everyone can contribute, from the Pope, a Queen, a President, to a citizen

Geography, age and race are no barrier for the global community

One of the most popular UK YouTube users is a pensioner called Peter Oakley, who was born in 1927 – his videos are watched by millions across age, race and geography

4. This global community is a force for good

More people search on Google for "dio" than for "celebritá"

In the aftermath of last year's Chinese earthquake, YouTube users came together to raise money for victims

YouTube users the "vlogbrothers" ran something called Project for Awesome, where the community came together to highlight charities and their work

The community is currently forming the first global online Symphony Orchestra, which will perform in Carnegie Hall in April

5. This trend is going to accelerate

More people are coming online every day

In the next 5 years, the number of people using their mobile phones to access the internet will double – a huge boost for the developing world

More institutions are embracing this opportunity every week

6. Institutions that embrace this will become even more successful

They are shaping themselves for the future

The temptation may be for some institutions to think the internet is "not their world", but embracing it makes them even more durable

7. The Catholic Church understands this opportunity and has embraced it

The Church has a long history of embracing new ways to communicate - eg Vatican Press in 16th century, Vatican Radio, Vatican TV, Vatican websites

This Channel is a perfect combination of continuity and innovation

This will bring the global Catholic Church together

8. We are extremely honoured to be here today

This is a landmark announcement for YouTube – the first ever global religious institution

We are all playing a part in how faith will be expressed and explored online

I want to thank everyone at the Vatican, who have been wonderful to work with

This is only the beginning. A few years ago we could not have predicted that we would be here announcing this today; and we are sure that the future will bring further exciting developments

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 » | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:23. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com