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Viaggio apostolico in Messico e Cuba...

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    00 30/03/2012 19:26
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    Padre Lombardi sul viaggio in Messico e Cuba: il Papa vicino a chi soffre per incoraggiare nella fede

    Il viaggio del Papa in Messico e a Cuba continua a suscitare commenti e reazioni sui mass media internazionali: c’è chi già la definisce una visita storica. Ascoltiamo in proposito il commento del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi:

    Mi pare che questo viaggio sia stato soprattutto un incontro personale tra il Papa e i due popoli che lo aspettavano con molto desiderio di conoscerlo e di vederlo, fisicamente, in mezzo a loro, per sentirlo presente e per sentire quindi che l’incoraggiamento che il Papa vuol dare nella fede e nella speranza è qualcosa che lui porta: porta con grande efficacia, facendosi vicino a chi è nel bisogno e a chi soffre.
    Quindi, l’incontro anzitutto. Poi, l’incoraggiamento per la Chiesa nei due Paesi. Notiamo che in tutti e due i Paesi il tema della libertà religiosa per crescere come comunità che si esprime e che è capace di servire il popolo con cui vive, era un tema di grande attualità, sia in Messico sia ancor più a Cuba, e il Papa ha dato in questo un impulso molto importante.
    E poi, speranza per tutti e due i popoli nell’insieme, che il Papa ha visitato, e che vivono per motivi diversi situazioni di difficoltà, di problematiche di violenza o di mancanza di rispetto dei diritti fondamentali … Ecco, il Papa ha dato un messaggio di speranza e di incoraggiamento a guardare in avanti, per cercare di costruire insieme una società solidale, una società giusta che sappia prevedere la possibilità di uno sviluppo integrale delle persone.
    E poi, ultima cosa, direi che il Papa ha allargato lo sguardo al continente: quello che il Papa ha detto non vale solo per due popoli, anche se era molto concreto per loro, ma per tutti i cattolici e per tutti gli abitanti del continente latinoamericano che erano interessati – nel 200.mo della loro indipendenza – a ritrovare le loro radici cristiane, il loro entusiasmo nell’impegnarsi per un futuro migliore. (gf)

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    00 30/03/2012 19:28
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    Il Papa in Messico e Cuba, il vero grande incontro: editoriale di padre Lombardi

    Tanti i commenti che ancora oggi appaiono sui media internazionali in riferimento al viaggio del Papa in Messico e Cuba. Una visita storica, l’hanno definita alcuni osservatori. Ma c’è anche chi ha criticato l’assenza di alcuni incontri. Sui significati di questo 23.mo viaggio apostolico internazionale del Pontificato di Benedetto XVI, ascoltiamo il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:

    Un incontro personale e diretto fra il Papa e i popoli del Messico e di Cuba, idealmente tutti i popoli ispanici dell’America Latina. Questo è certamente uno dei significati più importanti del viaggio appena concluso. Agli occhi delle centinaia di milioni di cattolici del continente americano un passo decisivo - oltre la partecipazione all’Assemblea di Aparecida del 2007 - per confermare e in certo senso equilibrare l’attenzione di questo pontificato nei loro confronti.

    Un messaggio chiarissimo di incoraggiamento alla Chiesa nei due Paesi, un’esplicita richiesta di spazi più larghi di presenza e di libertà religiosa, non come tutela di privilegi, ma come possibilità di servizio, di contributo efficace per il bene di tutti, per la costruzione di una società più fraterna, più giusta, riconciliata e pacifica. Il Papa è il pastore della Chiesa cattolica e attraverso di essa e della sua vitalità passa anzitutto il servizio della fede alla vita dei popoli. Non per nulla, il cuore spirituale del viaggio lo abbiamo compreso vedendo Papa Benedetto pellegrino davanti alla Virgen de la Caridad del Cobre.

    Ci sarà chi continuerà a dire che vi sono stati degli incontri mancati: la visita a Guadalupe, i dissidenti cubani, le vittime di Maciel… Il Papa non può sempre fare tutto ciò che vorrebbe nello spazio brevissimo di un viaggio, ma chi lo ascolta capisce il suo spirito e le sue intenzioni, chi lo segue sa la coerenza e il coraggio dei suoi messaggi. Il vero grande incontro, che comprende idealmente tutti gli incontri particolari, è avvenuto, ed è stato profondo, spontaneo, sincero. Quel servizio alla fiducia, alla speranza, che il Papa desiderava offrire.

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    00 30/03/2012 19:40
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    PAPA: LOMBARDI, IN MESSICO E A CUBA NON HA POTUTO FARE TUTTO CIO' CHE VOLEVA

    Salvatore Izzo

    (AGI) - CdV, 30 mar.

    "Il Papa non puo' sempre fare tutto cio' che vorrebbe nello spazio brevissimo di un viaggio, ma chi lo ascolta capisce il suo spirito e le sue intenzioni, chi lo segue sa la coerenza e il coraggio dei suoi messaggi".
    Lo ha detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi che, in un commento sul viaggio in Messico e a Cuba trasmesso dalla Radio Vaticana, ha risposto riguardo agli "incontri mancati: la visita a Guadalupe, i dissidenti cubani, le vittime di Maciel".
    Come e' noto a recarsi a Guadalupe il Pontefice ha dovuto rinunciare su consiglio dei medici che erano preoccupati per l'altitudine di Citta' del Messico, all'incontro con i dissidenti cubani per non creare tensioni tra chiesa locale e regime, e, infine, i vescovi messicani non hanno ritenuto opportuno che ricevesse le vittime del fondatore dei Legionari di Cristo.
    Secondo padre Lombardi, "il vero grande incontro, che comprende idealmente tutti gli incontri particolari - pero' - e' avvenuto, ed e' stato profondo, spontaneo, sincero: un incontro personale e diretto fra il Papa e i popoli del Messico e di Cuba, idealmente tutti i popoli ispanici dell'America Latina".
    "Agli occhi delle centinaia di milioni di cattolici del continente americano, e' stato - ha affermato il portavoce del Papa - un passo decisivo, insieme alla partecipazione all'Assemblea di Aparecida del 2007, per confermare e in certo senso equilibrare l'attenzione di questo pontificato nei loro confronti".
    Era questo, del resto, "il servizio alla fiducia, alla speranza, che il Papa desiderava offrire: un messaggio chiarissimo - ha spiegato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede - di incoraggiamento alla Chiesa nei due Paesi, un'esplicita richiesta di spazi piu' larghi di presenza e di liberta' religiosa, non come tutela di privilegi, ma come possibilita' di servizio, di contributo efficace per il bene di tutti, per la costruzione di una societa' piu' fraterna, piu' giusta, riconciliata e pacifica".
    "Il Papa - ha poi concluso padre Lombardi - e' il pastore della Chiesa cattolica e attraverso di essa e della sua vitalita' passa anzitutto il servizio della fede alla vita dei popoli. Non per nulla, il cuore spirituale del viaggio lo abbiamo compreso vedendo Papa Benedetto pellegrino davanti alla Virgen de la Caridad del Cobre".

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    00 31/03/2012 18:06
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    Cuba/ Castro accoglie richiesta Papa: venerdì santo sarà festivo

    Lo ha annunciato oggi il quotidiano del partito comunista Granma

    L'Avana, 31 mar. (TMNews)

    Il Presidente cubano Raul Castro ha decretato come giorno festivo il prossimo venerdì santo, 6 aprile, accogliendo una richiesta avanzata da Papa Benedetto XVI durante la sua visita a Cuba dei giorni scorsi.
    E' quanto ha riportato oggi il quotidiano del partito comunista Granma.
    Stando a quanto precisato dal quotidiano, la decisione è stata adottata ieri dal consiglio dei ministri, anche se Castro aveva già annunciato al Papa, pochi minuti prima della sua partenza dall'Avana, che la richiesta sarebbe stata accolta.
    Il Pontefice aveva sottolineato l'importanza del giorno del venerdì santo per la Chiesa durante la Messa tenuta in Plaza de la Revolucion mercoledì scorso.
    Secondo Granma, Castro ha accettato di riconoscere come festivo il prossimo venerdì santo "in considerazione di Sua Santità e per la felice riuscita della sua straordinaria visita al nostro Paese". Spetterà poi al governo decidere se rendere definitiva tale decisione. (fonte Afp)

    © Copyright TMNews


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    00 01/04/2012 18:50
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    Soddisfazione della Santa Sede per la decisione di Cuba sul Venerdi Santo

    “Il fatto che le autorità cubane abbiano tempestivamente accolto la richiesta del Santo Padre al presidente Raul Castro, dichiarando il prossimo Venerdì Santo giorno non lavorativo, è certamente un segno molto positivo”. Lo afferma il direttore della Sala Stampa vaticana, Padre F.Lombardi, a proposito della decisione delle autorità cubane di dichiarare il prossimo Venerdì Santo giornata non lavorativa.
    “La Santa Sede – continua padre Lombardi - si augura che ciò favorisca la partecipazione alle celebrazioni religiose e felici festività pasquali, e che anche in seguito la visita del Santo Padre continui a portare i frutti desiderati per il bene della Chiesa e di tutti i cubani”.

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    00 01/04/2012 18:54
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    PAPA A CUBA: BECCIU, SI E' VISTO CHE ERA INUTILE OSTEGGIARE CRISTO

    Salvatore Izzo

    (AGI) - CdV, 31 mar.

    A Cuba "si e' fatto di tutto per rimuovere la fede e la Chiesa, anche dall’anima delle persone" ed ora appare chiaro "il messaggio, mai smentito dalla storia, che e' inutile osteggiare Cristo".
    Lo afferma sull'Osservatore Romano il sostituto della segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, proprio mentre si diffonde in tutto il mondo la notizia che la proposta di Papa Ratzinger di rendere festivo il venerdi' santo e' stata accolta almeno per quest'anno dal governo cubano.
    Secondo il presule - che fino a un anno fa era nunzio proporio all'Avana, "il Papa ha aperto orizzonti anche al di la' dell’isola".
    "Il futuro - ricora Becciu - si costruisce gradualmente e la Chiesa reca un messaggio di cui il popolo cubano ha bisogno. Papa Benedetto lo ha offerto a tutti i cubani perche' possano sperare e avere certezze".
    A Cuba, rileva il sostituto della Segreteria di Stato, "per tanto tempo si e' voluto relegare la Chiesa nelle sacrestie. Oggi invece i giovani vogliono uscire all'aperto, mostrare il loro volto di figli di quel Dio che si e' tentato di allontanare dalla loro vita".
    Cosi' all'ultimo giorno della visita del Papa, "sono scesi in massa nelle strade per salutarlo mentre partiva. Hanno cominciato a sperimentare la possibilita' di essere se stessi e dunque vogliono potere legittimamente testimoniare in pubblico la loro fede".

    © Copyright (AGI)


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    00 02/04/2012 13:58
    Da "Avvenire.it"...

    L'ALTRO EDITORIALE - Il visto negato per Cuba

    Più forte è sempre la libertà

    I nostri lettori sanno che Avveni­re aiuta, con speciale puntualità e profondità, a seguire il Papa nei suoi pellegrinaggi in Italia e all’e­stero. Il 23° viaggio apostolico in­ternazionale di Benedetto XVI non ha fatto eccezione. Speriamo che le ampie cronache, le interviste e i commenti messi in pagina abbia­no contribuito a far cogliere la bel­lezza e la complessità dell’incon­tro tra il Successore di Pietro e le Chiese e i popoli di Messico e Cu­ba.

    Noi abbiamo fatto il nostro la­voro al meglio grazie all’impegno di tutti i colleghi coinvolti, e abbiamo evitato di accendere polemiche.

    Ma ora, a viaggio concluso, è giu­sto che i lettori sappiano che le au­torità cubane non ci hanno esatta­mente agevolato. Anzi, hanno im­pedito l’ingresso a Cuba di una no­stra giornalista, Lucia Capuzzi, sgradita per il continuo, onesto e franco lavoro di informazione sul­la difficile transizione in corso nel­l’isola e, soprattutto, per aver dato voce alla coraggiosa e civilissima dissidenza cubana.

    Sì, queste cose accadono ancora. E accadono a Cuba. La stessa sorte è toccata al quotidiano spagnolo El País.

    Una punizione, una lezione, una cen­sura? Una vergogna. Ma non ci hanno chiuso od offuscato gli oc­chi, e non ci hanno tappato la boc­ca. La libertà è più forte, e nessun regime può negarla totalmente e per sempre.

    Marco Tarquinio


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